Citazione di: viator il 27 Luglio 2020, 20:57:42 PMSarà anche banale la mia osservazione,, ma il modo in cui l'hai riscritta , commentandola , mi induce a cercare di allegarvi mie esperienze personali...che non è facile razionalizzare.
Il dimunuire delle cose che si conoscono non può che gererare la diminuizione, sino alla scomparsa dei dubbi. Stante che i dubbi non sono altro che gli interrogativi circa le origini di ciò che si sa, quindi la perfetta ignoranza npn potrà che identificarsi con l'assenza di dubbi, il cui "vuoto" verrà immediatamente riempito da ciò che altri dicono di sapere (vedi religioni). Saluti.
Diciamo che a un certo punto della mia vita ho percepito di vivere in un mondo ad alta percentuale di irrazionalità e irresponsabilità.
Ma ovviamente non è il mondo che è cambiato , ma io , e quindi la mia percezione del mondo.
Farei solo un aggiustamento alle tue osservazioni.
Chi rinuncia a leggere i libri , sia quelli della natura che quelli degli uomini, non produce semplicemente un vuoto che poi qualcuno riempirà', ma si auspica che ciò avvenga.
Irrazionalità e irresponsabilità mi pare vadano di pari passo se si usa coscienza.
Ogni cosa e il suo contrario convengo siano vere purché io possa sopravvivere sollevato da ogni responsabilità.
E questa sopravvivenza consiste nel soddisfare i propri normali istinti ( non voglio dire bassi) dei quali io non sono responsabile.
Poi arriva il momento in cui con l'età gli istinti non sono più preponderanti e il mondo ti appare nella sua "apparente" irrazionalità.