Ciao Sariputra.
A prescindere dal fatto che, almeno per il momento, io non ho alcuna intenzione di suicidarmi, se e quando dovessi decidermi a compiere un gesto del genere, ti garantisco che, così facendo, non avrei la benchè minima intenzione di dimostrare niente a nessuno; magari sono d'accordo con te che, forse, con il suicidio, alcuni intendono dimostrare qualcosa a qualcuno, ma, personalmente, non riesco neanche a comprendere un simile atteggiamento mentale.
Le ragioni "serie" per togliersi la vita, almeno dal mio punto di vista, sono esclusivamente quelle di natura strettamente razionale esposte nel mio topic iniziale; e che, finora, nessuno ha ancora minimamente neanche tentato di confutare.
***
Quanto al fatto che, come dici tu, "per quelli che ritengono la vita come intollerabile, una profonda riflessione sulla sua impermanenza può aiutare a riconsiderare il gesto", per me sarebbe come dire che per quelli che ritengono l'ulteriore visione di un film insopportabile, una riflessione sul fatto che prima o poi dovrà pure finire, può aiutarli a riconsiderare il gesto di alzarsi ed uscire subito dalla sala cinematografica.
Secondo me non ha senso!
Tanto più che, per nascere, non abbiamo neanche dovuto pagare il biglietto; ci sarebbe mancato pure questo!
***
E' invece vero che l'opinione contraria dei propri pochissimi intimi a riguardo del gesto a cui aspirano, può indurli a riconsiderare il gesto.
Ed infatti, come avevo scritto nel mio TOPIC iniziale, io non credo che il suicidio sia moralmente lecito:
a)
Quando si hanno figli ancora piccoli, che abbisognano delle nostre cure e della nostra assistenza.
b)
Quando i figli sono ormai grandi ed autonomi, ma si hanno ancora a carico genitori anziani, per i quali la morte di un figlio per suicidio, costituirebbe un dolore devastante.
c)
In ogni altro caso, in cui la nostra morte comporterebbe un grave ed irreparabile danno per qualcuno.
A parte tali ipotesi, le opinioni ed i consigli dei propri intimi sono sicuramente "importanti", come quando ci si deve sposare o si vuole divorziare, ma non sono minimamente "determinanti".
***
Hai anche ragione sul fatto che, coloro che hanno "la pistola carica" dovrebbero meditare sulla violenza del gesto; ed infatti, se ci si spara in testa, lo spettacolo per chi trova il cadavere non è certo molto gradevole.
Esistono sistemi migliori, che, però, preferisco non rivelare, in quanto non intendo certo fornire qui consigli ai potenziali suicidi.
***
Un saluto.

A prescindere dal fatto che, almeno per il momento, io non ho alcuna intenzione di suicidarmi, se e quando dovessi decidermi a compiere un gesto del genere, ti garantisco che, così facendo, non avrei la benchè minima intenzione di dimostrare niente a nessuno; magari sono d'accordo con te che, forse, con il suicidio, alcuni intendono dimostrare qualcosa a qualcuno, ma, personalmente, non riesco neanche a comprendere un simile atteggiamento mentale.
Le ragioni "serie" per togliersi la vita, almeno dal mio punto di vista, sono esclusivamente quelle di natura strettamente razionale esposte nel mio topic iniziale; e che, finora, nessuno ha ancora minimamente neanche tentato di confutare.
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Quanto al fatto che, come dici tu, "per quelli che ritengono la vita come intollerabile, una profonda riflessione sulla sua impermanenza può aiutare a riconsiderare il gesto", per me sarebbe come dire che per quelli che ritengono l'ulteriore visione di un film insopportabile, una riflessione sul fatto che prima o poi dovrà pure finire, può aiutarli a riconsiderare il gesto di alzarsi ed uscire subito dalla sala cinematografica.
Secondo me non ha senso!
Tanto più che, per nascere, non abbiamo neanche dovuto pagare il biglietto; ci sarebbe mancato pure questo!
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E' invece vero che l'opinione contraria dei propri pochissimi intimi a riguardo del gesto a cui aspirano, può indurli a riconsiderare il gesto.
Ed infatti, come avevo scritto nel mio TOPIC iniziale, io non credo che il suicidio sia moralmente lecito:
a)
Quando si hanno figli ancora piccoli, che abbisognano delle nostre cure e della nostra assistenza.
b)
Quando i figli sono ormai grandi ed autonomi, ma si hanno ancora a carico genitori anziani, per i quali la morte di un figlio per suicidio, costituirebbe un dolore devastante.
c)
In ogni altro caso, in cui la nostra morte comporterebbe un grave ed irreparabile danno per qualcuno.
A parte tali ipotesi, le opinioni ed i consigli dei propri intimi sono sicuramente "importanti", come quando ci si deve sposare o si vuole divorziare, ma non sono minimamente "determinanti".
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Hai anche ragione sul fatto che, coloro che hanno "la pistola carica" dovrebbero meditare sulla violenza del gesto; ed infatti, se ci si spara in testa, lo spettacolo per chi trova il cadavere non è certo molto gradevole.
Esistono sistemi migliori, che, però, preferisco non rivelare, in quanto non intendo certo fornire qui consigli ai potenziali suicidi.
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Un saluto.
