Ciao Ipazia.
Hai ragione, però ti ricordo che:
1)
Ai sensi dell'art. 97 del Codice penale, non è in alcun modo imputabile soltanto colui che non abbia ancora compiuto il quattordicesimo anno d'età al momento della commissione del reato; ed infatti, in tal caso si presume "iuris et de iure" l'incapacità di intendere e di volere dell'agente.
2)
Ai sensi dell'art. 98 del Codice penale, invece, è pienamente imputabile chi, nel momento in cui ha commesso il fatto aveva compiuto i quattordici anni, ma non ancora i diciotto, se aveva capacità d'intenderee di volere (la pena è solo diminuita).
Ciò significa che la capacità di intendere e volere del minore tra quattordici diciotto anni deve essere accertata volta per volta, potendo essere riconosciuta o esclusa in ragione della concreta maturità psichica raggiunta dal minorenne al momento della commissione del reato; proprio per consentire questo particolare accertamento, si è previsto che questi soggetti non siano mai processati dai Tribunali ordinari, bensì unicamente dai Tribunali per i minorenni.
In queste particolari Corti di giustizia, l'organo giudicante è sempre di tipo collegiale ed è composto al suo interno sia da magistrati che da esperti dell'età evolutiva, quali psicologi e psichiatri.
***
Quanto al fatto che tu ritieni "irrilevante il voto politico in un contesto sociale in cui una oligarchia sedicente epistocratica governa il mondo con strumenti che risentono assai poco delle fluttuazioni del circo elettorale e che sempre più riveste un ruolo prevalentemente cosmetico in cui la giovinezza, su tutti i fronti dell'immaginario e degli affari, paga", le tue sono tutte congetture "fusariane" che suonano molto "chic", e "shock" ma riguardo alle quali mancano concrete dimostrazioni di un sistema politico, sociale ed elettorale alternativo che sarebbe in grado di sostituire quello attuale in modo più equo, giusto ed efficace.
Forse la piattaforma "Roussau"?
Un saluto!
Hai ragione, però ti ricordo che:
1)
Ai sensi dell'art. 97 del Codice penale, non è in alcun modo imputabile soltanto colui che non abbia ancora compiuto il quattordicesimo anno d'età al momento della commissione del reato; ed infatti, in tal caso si presume "iuris et de iure" l'incapacità di intendere e di volere dell'agente.
2)
Ai sensi dell'art. 98 del Codice penale, invece, è pienamente imputabile chi, nel momento in cui ha commesso il fatto aveva compiuto i quattordici anni, ma non ancora i diciotto, se aveva capacità d'intenderee di volere (la pena è solo diminuita).
Ciò significa che la capacità di intendere e volere del minore tra quattordici diciotto anni deve essere accertata volta per volta, potendo essere riconosciuta o esclusa in ragione della concreta maturità psichica raggiunta dal minorenne al momento della commissione del reato; proprio per consentire questo particolare accertamento, si è previsto che questi soggetti non siano mai processati dai Tribunali ordinari, bensì unicamente dai Tribunali per i minorenni.
In queste particolari Corti di giustizia, l'organo giudicante è sempre di tipo collegiale ed è composto al suo interno sia da magistrati che da esperti dell'età evolutiva, quali psicologi e psichiatri.
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Quanto al fatto che tu ritieni "irrilevante il voto politico in un contesto sociale in cui una oligarchia sedicente epistocratica governa il mondo con strumenti che risentono assai poco delle fluttuazioni del circo elettorale e che sempre più riveste un ruolo prevalentemente cosmetico in cui la giovinezza, su tutti i fronti dell'immaginario e degli affari, paga", le tue sono tutte congetture "fusariane" che suonano molto "chic", e "shock" ma riguardo alle quali mancano concrete dimostrazioni di un sistema politico, sociale ed elettorale alternativo che sarebbe in grado di sostituire quello attuale in modo più equo, giusto ed efficace.
Forse la piattaforma "Roussau"?
Un saluto!



