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Messaggi - Ipazia

#4846
Attualità / L'età d'oro del Forum Logos
28 Febbraio 2021, 16:34:02 PM
Per le emozioni forti ci sono i social con tanto di foto, cazzatine animate e sbaciucchiamenti. Per quelle ancora più forti ci sono le chat con seguito in vita reale. Questo è un forum di filosofia che non è materia da talk show o da social. Essendo atea mi sono iscritta, aspettandomi chissacchè, ad un feisbuc ateo che a levatura intellettuale, ho scoperto, si posiziona tra il calcio e la politica. Meglio questa RSA dove ogni tanto lo Spirito, qualunqua cosa esso sia, assiste.

Postilla poetica emotiva:

La Vecchiezza è una Roma
senza burle e senza ciance,
che non prove esige dall'attore
ma una completa e autentica rovina
.

Boris Pasternak - 1932
#4847
Percorsi ed Esperienze / La Grotta
28 Febbraio 2021, 15:59:22 PM
Ho letto la trama su wp. Non è il mio genere. Noto invece che l'abbinamento femminismo, per giunta lesbico, e malvagità, ha conquistato la fiction. Che strano ! Per quanto riguarda gli eroi negativi non mi pare una gran novità. La storia del cinema ne è piena, vista la noia mortale del buonismo politicamente corretto. Hannibal-Anthony Hopkins ne ha dato un'interpretazione da manuale.
#4848
Citazione di: bobmax il 27 Febbraio 2021, 19:54:37 PM
...

Questa meraviglia ci ha condotto lungo la strada della volontà di potenza.
E non poteva che andare così.

La volontà di potenza aspira a dominare il mondo, ma in realtà cerca solo il proprio annichilimento.

Ed è proprio in quella meraviglia l'annuncio, la promessa della beatitudine.

Condivido tutto ciò che precede, ma il Wille zur Macht come deus ex machina non mi ha mai convinto fino in fondo. Sarà la mia formazione marxista, ma lo trovo una risposta ingenua alla complessità antropologica e un atteggiamento infantile di fronte alla Macht reale, la natura.

Il delirio tecnoscientifico non è l'unica obbligata strada dell'evoluzione antropologica e basta un granello di sabbia, o un piccolo virus, perchè tutte le velleità vadano in frantumi e si torni alle alchimie dentro un vaso di Pandora.

Come dice Green, c'è da lavorare.
#4849
Percorsi ed Esperienze / La Grotta
27 Febbraio 2021, 17:28:02 PM
O più probabilmente è un ottimo esempio della misoginia galoppante che delinea un odioso stereotipo "femminista" da dare in pasto a orde di maschi psicologicamente celibi e orfani. Anche di questo vive il botteghino.
#4850
Tra i tanti assist del video di Cacciari ce n'è uno che va sottolineato: la globalizzazione della koinè tecnoscientifica europea che per almeno cinque secoli ha dato fiato alle trombe della primogenitura occidentale su scala planetaria. E' un dato reale che però enfatizza oltre misura il crollo, anche a livello di immaginario utopico, di tale leadership, scippata prima dal Nordamerica ed ora pure dall'Asia, che sta mettendo in seria difficoltà tutto il complesso militare-industriale-ideologico Occidentale integrato. E' pur vero che la finanziarizzazione (parola orribile anche da scrivere e pronunciare) del potere politicoeconomico ha le sue solide basi ancora in occidente e nelle sue monete, ma è un vantaggio di corto respiro che, come spiega Green nel topic sicurezza, si sta diluendo nella tecnologia blockchange che genera un equivalente generale del denaro apolide. Marx docet anche nella sempre maggiore globalizzazione della forma denaro.

E quindi ? Si ritorna tutti ai blocchi di partenza. Chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto, scurdámmoce 'o ppassato... Ma non il presente e il futuro in cui, più che le topgun, conta la materia grigia dei bookmaker politici a cui , forse, la pazienza e riflessività asiatica offrono, non solo sul piano filosofico, una marcia in più. Soprattutto nella capacità di assecondare e governare gli eventi piuttosto che, trumpianamente, contrastarli col petto in fuori. In particolare quando hanno la forza di un uragano, come le nuove tecnologie dimostrano di avere.
#4851
Citazione di: green demetr il 24 Febbraio 2021, 23:00:34 PM
PS
Hai notato Ipazia, che ci lancia una frecciatina, con quell'accenno al ludens?

E' ora di lavorare. Ciao.

Si, è proprio ora di lavorare perchè Ipazia non riduce l'antropologico ad edonismo ma, come ho ben precisato, alla sacra triade faber, ludens, sapiens che messa insieme edifica il ludus serissimo dell'avventura antropologica.

Avventura costellata di utopie in cui, molto opportunamente, Cacciari pone F.Bacon a snodo di passaggio dall'antico al moderno, ovvero dalla certezza deduttiva dell'antica metafisica incentrata su agathè/bonum all'incertezza induttiva della nuova che procede per augmentum scientiarum, nel quale è già implicita la provvisorietà di ogni utopia e pure del suo antipode che oggi va per la maggiore, la distopia (tecnoscientifica anzichè no).

Rispetto alle quali, marxianamente, prendo le mie distanze, riducendo pure le velleità dell'augmentum scientiarum (progresso) alla dimensione, come insegna Cacciari, del progetto più o meno riuscito del quale successo o fallimento solo a posteriori possiamo giudicare *. Peraltro solo provvisori e sempre rinascenti dalle loro ceneri. Il che autorizza ogni genere di fede inclusa la mia nelle contraddizioni del sistema capitalistico, di marxiana memoria.

E' in tale indeterminatezza, fatta di fratture redentive che rilanciano il logos antropologico, il grande gioco della storia, non riducibile alla felicità, dice Cacciari (e pure Nietzsche), e alle volgarizzazioni (neo)pietiste di essa, che si rivelano miseria filosofica al pari di quanto osservò Marx rispetto alla "filosofia della miseria" di Proudhon a cui contrappose la sua "miseria della filosofia".

Che ultimamente assistiamo ad una "miseria della scienza" non tragga in inganno. La storia procede per progetti (era così anche al tempo di Platone solo che i tempi erano più lenti per la miseria della tecnica disponibile) soggetti a falsificazione. Sono le regole del grande gioco. Regole stabilite dalla grande madre che si diverte a confondere le pretese dei padri metafisici, fisici e ideologici. Del resto: mater semper certa. Ce lo rammentano Nietzsche e pure Cacciari.

* A tal proposito, in un suo libro degli anni ruggenti, quando non doveva tingersi i capelli, Cacciari citò liberamente, forse da Nietzsche o Wittgenstein o qualcun altro finis Austriae, questo aforisma: "merita di essere signore del suo tempo colui che si limita ad anticiparlo". Parole profetiche da porre ad epigrafe della postmodernità, al netto di ogni demonizzazione.
#4852
Il diavolo vaccinista fa le pentole (i vaccini) ma non i coperchi (le dosi). A me sta bene perchè quando arriverà il mio turno il terzo livello di sperimentazione sarà stato effettuato su tutti coloro che pensavano di essere vaccinati ed invece erano solo cavie, come da protocolli inviati dalle varie BigPharma agli accondiscendenti organi di omologazione. Nel frattempo saprò pure, ma di questo non sono certa visto il modus operandi della dittatura pandemica, quale vaccino funziona meglio e dà meno problemi. Provvedendo pure, ma di questo sono più certa, ad evitare rischi di contagio rispettando le buone pratiche di distanziamento - a me da sempre congegnali - e protezione personale.
#4853
Tematiche Culturali e Sociali / La poesia
26 Febbraio 2021, 21:13:59 PM
La poesia nasce epica e muore finisce minimalista.

Nasce epica perchè ha una nuova lingua da sperimentare, inventare, diffondere. I grandi poemi omerici, latini, e nelle lingue volgari medioevali sono palestra e laboratorio di tale avventura linguistica. La quale si espande in una trama di vocaboli e significati fino a raggiungere il suo apice classico. Dopo di che inizia la ripetizione, l'ipertrofia baroccheggiante, la maniera e i ripetuti tentativi di un ritorno alla classicità. Alla fine questa povera lingua sderenata rinuncia alla grande forma e cerca riparo nel frammento poetico, nel verso isolato, nello hayku. Non è che sia venuto meno il guizzo poetico, bensì la lingua che lo sappia efficacemente rivestire.

Viene da chiedersi cosa abbia così corroso le lingue da impedire loro di espandersi ulteriormente in maniera artistica. Certamente il carico pesante del "già detto" e difficilmente dicibile ancor meglio. Ma pure il moltiplicarsi di mezzi, modalità e forme di comunicazione lontane dallo spirito del linguaggio che nei secoli ha alimentato poesia e letteratura attraverso le figure dell'aedo, cantastorie, vate, retore, attore, comunque signore della lingua, declamata al suo meglio in tempo reale in teatro o in qualche accademia per un pubblico colto.

Un'antenna sensibile come Platone vide già nell'artificio tecnico della scrittura una minaccia per la purezza, verità e forza del linguaggio, e la poesia, nata per la declamazione teatrale, ne sarebbe stata ugualmente coinvolta.  Chissà cosa direbbe oggi del linguaggio ridotto a emoticon e cazzatine varie su cellulari e feisbuc, mentre ovunque imperversa un orrendo anglicorum, lingua franca sommamente antipoetica della contemporaneità.

Infine, al grande poeta della nativa lingua italiana che si rammaricava "povera e nuda vai filosofia ..." non si può che rispondere "povera e nuda vai poesia". Con l'invito a non lasciare la sua magnanima impresa, seppure ormai ridotta allo sprazzo minimalista, intimo e per pochi compagni. O solo per il compagno che non ti abbandona mai. Te stesso.
#4854
Tematiche Filosofiche / La sicurezza
25 Febbraio 2021, 22:06:52 PM
Più correttamente:  la forma denaro genera valore dal nulla. Un nulla particolare, un nulla politico, un nulla fatto di potere politico.
#4855
Percorsi ed Esperienze / Re:Indifferenza
24 Febbraio 2021, 22:48:47 PM
Questo articolo   mostra come si deve scavare.

Ma non credo sia possibile farlo in un modello sociale che ha elevato l'arte di arrangiarsi a paradigma universale. Parasite.
#4856
Citazione
Costituzione italiana - Articolo 4

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.

Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
#4857
La necessità delle banche è un postulato capitalistico di valore escatologico posto che il denaro è la merce più trascendentale e potente di tutte. L'onnipotenza della finanza non è un accidente storico casuale ma è il DNA, il nirvana, della religione fondata sul Capitale.
#4858
Percorsi ed Esperienze / Re:Indifferenza
24 Febbraio 2021, 19:59:04 PM
Citazione di: Gyta il 24 Febbraio 2021, 19:30:22 PM

(conosco ben poco della cultura zingara..)

Qui si intrecciano da una parte una realtà di uno stato che non è in grado di offrire nulla
dall'altra una etnia traferita in un mondo dove l'unico scambio è concepito in denaro..
il conflitto è talmente forte da portare in emersione troppo spesso i lati peggiori di entrambe..

Si, la conosci poco: siamo proprio di fronte ad una "etnia" insensibile al denaro  ???

Il problema non è il nomadismo, ma la loro renitenza al lavoro e ad ogni forma di comportamento civico, che in qualsiasi società sono l'abc della convivenza civile. Il lavoro non è solo quella cosa che ingrassa i capitalisti, è pure la produzione di valori d'uso e servizi necessari in qualsiasi società umana. Da questo sono fuori gli zingari e i bolscevichi furono i primi a non tollerarlo.
#4859
Percorsi ed Esperienze / Indifferenza
24 Febbraio 2021, 19:27:12 PM
@Gyta

Un nostro comune profeta diceva che la verità è rivoluzionaria. E in quanto tale rimane indifferente a qualunque citazione, incluse quelle di xenofobia. "Xenofobo" esso stesso, nella società rivoluzionaria che realizzò, fondata sul lavoro, non c'era posto per zingari che volessero continuare a fare gli zingari, in barba a qualsiasi feticismo etnico politicamente corretto.
#4860
Tematiche Filosofiche / I paradossi del linguaggio.
24 Febbraio 2021, 15:55:58 PM
Oggi la lingua più parlato nel mondo è una sequenza di 0 ed 1 tra macchine. E nel futuro sarà sempre di più così. Con qualche implementazione di tipo quantistico. Il paradosso si fa inquietante.