Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - anthonyi

#4846
Il concetto di evoluzione già presuppone l'idea di finalismo insita nella tesi del "disegno intelligente". E' per questa ragione che tale concetto è sottoposto a posizioni critiche, che proporrebbero di sostituirlo con concetti meno finalistici come quello di "adattamento" e selezione delle specie.
Con questi concetti diventa possibile spiegare buona parte dei passaggi che hanno caratterizzato l'evoluzione della vita, passaggi che sono casualmente spiegabili all'interno di una certa ragionevolezza probabilistica, con difficoltà che si concentrano all'inizio (Formazione delle cellule), e negli ultimi tempi (Alcuni aspetti dell'Homo Sapiens).
Per quanto io sia un fans del "disegno intelligente" devo dire che si tratta di difficoltà insufficienti a sostenere una tesi di tale portata, anche perché si tratterebbe esclusivamente di argomenti negativi, nella totale assenza, almeno fino ad oggi, di prove positive.
Nel mondo dei pochi sostenitori del "disegno intelligente" circola il detto: "L'assenza di una prova, non è la prova di un'assenza." Purtroppo lo stesso ragionamento potrebbe essere fatto per quelle parti dell'evoluzione della vita che sono difficili da spiegare da parte delle teorie della selezione della specie.
Un saluto
#4847
Citazione di: myfriend il 14 Novembre 2019, 22:45:40 PM
@bobmax
Il pensiero razionale necessariamente distingue per poter svilupparsi.
E così ritiene vi siano una natura inferiore e una superiore, un'autocoscienza e un libero arbitrio (tra l'altro appannaggio esclusivo dell'uomo) e così via...
Tante distinzioni, con le quali il pensiero costruisce un modello del mondo.



Te lo ripeto...io non faccio filosofia. Faccio scienza.

Struttura - a tre strati - del cervello umano secondo Mac Lean (medico statunitense specializzato nelle neuroscienze, che diede importanti contributi nel campo della psichiatria).




Natura inferiore:
Cervello rettiliano: deriva dai pesci-rettili (500milioni di anni fa)
Cervello limbico: deriva dai primi mammiferi (200 milioni di anni fa)

Natura superiore:
Neocorteccia umana: primo homo sapiens (200mila anni fa)

Non facciamo filosofia. Facciamo scienza.

Ciao myfriend, resto abbastanza perplesso nel leggere questa sintesi, che farebbe inorridire qualsiasi antropologo.
Quella che tu chiami neocorteccia umana ha una genesi molto più antica, che comunque segue l'evoluzione di tutti i primati. Oltretutto oggi è messo in discussione il fatto stesso che Homo sapiens sapiens sia una specie viste le dimostrate confusioni genetiche con altri ominidi.
Quello che però è discutibile è soprattutto il metodo rappresentativo, quello che T. Pievani definisce della scala a gradini, per il quale la neocorteccia umana sembra sia il segno di un salto di qualità. Così non è, i tre cervelli si evolvono nel tempo, singolarmente e tra di loro, e quelli che possono essere definiti i tratti della specialità umana (La comunicazione simbolica e altro) non sono direttamente riferibili all'uno o all'altro.
#4848
Scienza e Tecnologia / Re:Scienza e maree
14 Novembre 2019, 19:13:12 PM
Ciao Kephas, l'effetto marea si genera non perché c'è acqua aggiunta al mare, ma perché è la stessa acqua che, per la modificazione del peso gravitazionale, si espande. L'effetto è tanto più grande quanto maggiore è la profondità dell'acqua, per questo sui bordi degli oceani ci sono grandi maree che nel nostro poco profondo mediterraneo non conosciamo.
Naturalmente ai bordi degli Oceani le acque sono poco profonde, e quindi si alzano poco, ma nelle zone di alto mare l'innalzamento è notevole producendo uno spostamento dell'acqua verso le coste noto come onde di marea.
Un saluto, e un benvenuto per te in logos.
#4849
Tematiche Filosofiche / Re:La morte
14 Novembre 2019, 08:07:19 AM
Citazione di: davintro il 13 Novembre 2019, 21:28:17 PM
l'idea di un'esistenza eterna implica un rapporto spirituale tra la mente umana e una realtà sovramondana come Dio, unica ad essere adeguata a produrre in noi la presenza di tale idea, perché la rispecchia nel suo Essere. Il che non vuol dire che ogni rappresentazione storica di Dio delle varie religioni possa adempiere alla risoluzione di tale questione teoretica, cioè l'origine della presenza in noi di questa idea, ma che quantomeno un'idea generica di Dio come Causa sovratemporale che anche un deista potrebbe accettare, può assolvere a tale funzione esplicativa

Ciao davintro, l'esistenza di un aldilà non comporta l'esistenza di Dio. Dio, inteso come origine e spiegazione del tutto, sia terreno che spirituale, è comunque motivato dal bisogno di spiegare l'esistenza della realtà terrena al di là dell'esistenza di quella spirituale. Non è un caso che alcune rappresentazioni teologiche negano la sopravvivenza dell'anima dopo la morte pur sostenendo l'esistenza di un Dio che in futuro creerà un nuovo mondo per coloro che risorgeranno.
#4850
Tematiche Filosofiche / Re:Schiavi della felicità
13 Novembre 2019, 19:46:34 PM
Citazione di: Ipazia il 13 Novembre 2019, 14:58:28 PM
Insomma, droga per droga, la filosofia e le scienze umane hanno ancora qualche lunghezza di vantaggio sulla chimica nell'arduo cammino della felicità.

Anche della gestione dell'infelicità, l'umanesimo sovente rovescia il paradigma di Daniele per il quale "tutti cercano la felicità" e quindi "tutti sono schiavi della felicità", insegnando a gestire, valorizzare, assaporare la propria condizione di non felicità rendendola fonte di conoscenza, di bellezza e di umanità.
#4851
Tematiche Filosofiche / Re:Filosofia politica
12 Novembre 2019, 06:45:32 AM
Citazione di: paul11 il 12 Novembre 2019, 00:00:05 AM
Citazione di: Ipazia il 09 Novembre 2019, 16:03:02 PM
Filosofia politica é mimesis di etica. Trattarla al singolare é punto d'arrivo (provvisorio), non di partenza. Altrimenti si cade nella (vituperata) tecnocrazia. Nel pensiero unico. Anthonyi l'ha correttamente fatto rilevare.
non proprio. E' vero che  la filosofia morale è diventata filosofia poltica.
Ma dal Principe di Machiavelli c'è la distinzione fra attività  politica e  morale...................

Ciao paul, io ho detto che dietro i principi del diritto ci sono questioni etiche. La stessa nota affermazione di Machiavelli è di tipo etico, perché alla base dell'etica ci sono sempre fini di tipo collettivo. Più che altro Machiavelli costruisce una distinzione tra un'etica generale e un'etica politica.
Riguardo poi all'altro post secondo me sei troppo vincolato alle categorie formali, privato, pubblico sono concetti relativi, e  le caratteristiche dei contratti hanno similitudini che riportano sempre alla giustizia commutativa, almeno questo è quello che io sostengo. Così come nel contratto privato, anche nel contratto sociale il contraente si può sottrarre al rispetto dei patti non rispettando la legge.
Un saluto
#4852
Tematiche Filosofiche / Re:La morte
11 Novembre 2019, 22:21:25 PM
Citazione di: daniele75 il 11 Novembre 2019, 17:17:46 PM
Per anni ho letto la bibbia, Corano, Tao te ching, sutra del Loto, veda etc etc. Le discordanze sono incredibili. Non ho nessuna fede nel mio interno. Credo principalmente in quello che può essere provato. La chiesa cattolica non ha niente a che fare con gli insegnamenti bibblici. Così come il buddha non ha mai detto di costruire sopra le sue parole una religione. Non parliamo di Maometto che è meglio. Allen ha detto: non ho niente contro Dio e il suo fan club che mi spaventa. Io son d'accordo con lui.

Quindi tu sei spaventato da una persona che afferma di credere in Dio, nel paradiso, nell'inferno etc. E' per quale ragione di grazia, se uno crede in Dio ... crede anche di dover rispettare ogni essere umano, compreso te, quindi non hai da temere danni fisici. E' il maligno che ha paura di chi ha fede, e ha le sue ragioni.
Un saluto.
#4853
Tematiche Filosofiche / Re:La morte
11 Novembre 2019, 17:12:46 PM
La mia convinzione, Daniele, è che tutte le verità spirituali siano percepibili interiormente. Naturalmente, come ogni uomo, io posso conoscere soltanto le mie percezioni interiori e quelle percezioni mi danno più certezze del necessario, per quanto mi riguarda.
Evidentemente tu hai percezioni differenti, quindi hai una tua verità atea dentro di te, potresti parlare di quella invece di intestardirti a sparlare della fede che tu dimostri non conoscere.
Non è che in questo ossessivo tentativo sei mosso da una forza interiore che magari ti da dei suggerimenti, una forza che conosce la fede e la combatte con tutte le sue forze, una forza anch'essa spirituale.
Un saluto
#4854
Ciao Eutidemo, nella tua rappresentazione del problema ecologico non hai approfondito gli aspetti inerenti le nostre antiecologiche abitudini alimentari.
In contrapposizione alla carne bovina, insetti e vermi di vario genere permettono di produrre elementi nutritivi con consumi di risorse assai minori dell'inquinante carne bovina. Purtroppo la nostra cultura occidentale, al riguardo, è assai arretrata rispetto alle evolute Asia e Africa. Noi occidentali non riusciamo a concepire l'idea di sgranocchiare cavallette e bachi come fossero patatine fritte. Hamburgher e polpette poi, li concepiamo solo con la carne trita, invece di utilizzare le iperproteiche mosche.
Finchè saremo disposti ad accettare i vermi solo nel nostro gorgonzola e nelle nostre ciliegie purtroppo continueremo a "morderci la coda".
Un saluto
#4855
Citazione di: niko il 10 Novembre 2019, 18:21:45 PM

Beh Antony, già intravedo dal tuo discorso due categorie di persone a cui ti senti antropologicamente superiore...

prima categoria: me e tutti quelli che come me sono per la liberalizzazione della droga, che secondo te sarebbero essi stessi una massa di drogati e per lo più sosterrebbero l'argomento della liberalizzazione in quanto parte del loro delirio da drogati. Che un non drogato, una di quelle che tu definisci persone normali, possa avere delle idee diverse dalle tue in materia di proibizionismo e liberalizzazione rimanendo con ciò una persona razionale e degna di rispetto non ti passa nemmeno per l'anticamera del cervello.
Come non ti è passato nemmeno per l'anticamera del cervello di seguire concretamente come è nato e si è evoluto il discorso, discorso in cui l'argomento spacciatori era uscito fuori solo come un dettaglio per parlare di etica del lavoro e aspetti positivi e negativi del socialismo reale. Raccogliere quel dettaglio per attaccarmi personalmente e darmi del presunto o reale drogato ti qualifica per quello che sei, e sei pure un moderatore, complimenti davvero.

Io non mi sono mai fatto nemmeno uno spinello

Ciao Niko, mi fa piacere se non usi droga (E' roba che fa male, soprattutto alla mente), però la veemenza con la quale tu hai reputato le mie considerazioni un attacco sottolineano una contraddizione nel tuo pensiero. Da una parte giustifichi chi spaccia, dall'altra ti senti offeso se qualcuno solleva una domanda (Io ho fatto un'ipotesi dubitativa sulla base delle cose che tu scrivi), permettimi quindi di dirti che la "differenza antropologica" tra chi è drogato e chi non lo è la vedi anche tu.
Ora dobbiamo intenderci, se con "differenza antropologica" tu intendi un comportamento razzista, che tende a segregare certe persone, magari limitando i loro legittimi diritti, certamente non condivido.
Se invece con "differenza antropologica" tu intendi un comportamento oculato, che ti fa gestire il rapporto con una persona anche in funzione di certe informazioni sulla persona e il suo comportamento allora non ci vedo nulla di strano.
Comunque nel tuo ultimo post viene fuori la tua ideologia di fondo che si può sintetizzare con quella che negli anni 60/70 era definita "spesa proletaria", cioè andare a rubare nei negozi armati della giustificazione ideologica che "la proprietà è un furto", allora sappiamo le cose come sono andate a finire, la P38, il terrorismo, le leggi speciali, e il carcere.
Il pericolo di un'evoluzione violenta dell'ideologismo/eticismo è sempre presente, d'altronde la tua affermazione che tra chi ha e chi non ha c'è la guerra è già un'affermazione violenta, lo dico per te, rifletti bene prima di scrivere o dire qualcosa, e non perché c'è qualcuno che poi questo qualcosa lo legge/ascolta e poi fa una "differenza antropologica", ma perché tu stesso sei condizionato da quello che scrivi/dici e poi magari potresti trovarti a fare le cose che scrivi/dici senza volerlo.
Un saluto
#4856
Attualità / Re:Solidarietà per i cinghiali
10 Novembre 2019, 20:51:05 PM
Io non parlerei di genocidio, anche perché il cinghiale è stato ed è tutt'oggi protetto. Parecchi anni fa si pensava addirittura fosse a rischio estinzione, poi per effetto della protezione, e della grande prolificità, siamo arrivati a questa situazione nella quale è opportuno dare la possibilità ai cacciatori di prenderne un po' e mandarli a fare compagnia al sciur maiale nel banco del pizzicagnolo.
Un saluto e BUONA GRIGLIATA !
#4857
Citazione di: viator il 10 Novembre 2019, 19:26:02 PM
Salve. A parte le polemiche (e mi sentirei di dar ragione a niko a proposito di certi apprezzamenti ed ipotesi di anthonyi che trovo essere espressione - come minimo - di un certo manicheismo), anch'io sarei non certo per la liberalizzazione selvaggia di certe sostanze, ma per la depenalizzazione del loro uso, la loro distribuzione monopolizzata e controllata dallo Stato, il divieto di libero commercio.


Ciao viator, io non ho espresso opinioni sulla legalità della droga, anche perché è OT, facevo solo notare come nell'etica flessibile di Niko, lo spaccio di droga effettuato da persone di colore sia diventato eticamente accettabile.
#4858
Tematiche Filosofiche / Re:La morte
10 Novembre 2019, 13:42:23 PM
Citazione di: daniele75 il 10 Novembre 2019, 12:36:39 PM
Il popolo non ama vivere nel dubbio. Aspetta sempre qualche verità anche se fantastica. Il vuoto cosmico mentale non piace, meglio costruire dei muri di fede per non vedere l'infinito, specie per chi soffre di vertigini

Pensa invece che c'è chi è convinto, me compreso, che la fede sia proprio il canocchiale che ti permette di vedere quell'infinito, e che quelli che a quell'infinito non ci credono lo fanno solo perché quel canocchiale non lo sanno usare.
Un saluto
#4859
Permettimi Niko, un ultimo commento al tuo ultimo post che rasenta il delirio. Arrivi anche a proporre la liberalizzazione della droga per giustificare quegli immigrati che, nel nostro territorio, si dedicano a questa attività criminale.
Tu confondi il diritto e la realtà con le tue visioni ideali, non so se sollecitate da quelle sostanze che tu vorresti legalizzare o meno.
Eppure hai dato molto spazio al mio esempio sull'Impero Romano dando l'impressione di avere, in un momento di lucidità, percepito l'essenza della questione. Da questa parte gli indigeni sono persone normali, con la loro vita, le loro abitudini, il loro modo di essere, i loro problemi quotidiani, e il diritto, per quanto imperfetto, deve pensare innanzitutto a loro, perché sono loro i pilastri sui quali si regge questa società indigena, sono loro cioè che bene o male producono quelle risorse (Che non sono inegualmente distribuite, ma sono inegualmente prodotte perché da questa parte ci sono persone che sanno produrre meglio) che sono necessarie agli stessi indigeni e che sono sovrabbondanti per cui ne avanza anche per aiutare quelli che sono in condizione di bisogno, solo che se permetti, le forme e i modi per aiutare chi è in condizione di bisogno le decide chi ha prodotto quelle risorse senza subire imposizioni da presunti bisognosi o fondamentalisti etici di ogni genere.
Un saluto
#4860
Citazione di: niko il 09 Novembre 2019, 15:06:18 PM


Voi non vi concentrate sul problema sociale collettivo, neanche per idea, almeno non da un punto di vista etico-universalista secondo cui tutte le vite dei sette miliardi di terrestri volgono lo stesso e tutti i terrestri possono mangiare, bere e curarsi da malattie curabili lo stesso; altrimenti converreste con me che ben venga "il suicidio sociale, demografico ed economico dell'Italia" se questo suicidio redistribuisce verso la media le ricchezze del mondo in generale e salva dalla fame un po' di gente dell'africa, dell'America latina, dell'asia eccetera.
....
Dunque io che ti leggo mi ritrovo il luogo comune dei "i cosiddetti buonisti" non solo nelle chiacchiere che già mi tocca sentire sull'autobus, al lavoro e nei social (e già non se ne può più), ma anche su un sito che dovrebbe essere di riflessioni un po' più serie e profonde...


Ciao Niko, anche a me il termine buonisti non piace troppo(Io tendo ad adattarmi al linguaggio che trovo, ad esempio uso il termine capitalismo invece che quello corretto di libero mercato per adattarmi ad interlocutori della tua ideologia), ma se vuoi posso definirti comunista come tu mi sembri dichiararti.
Avere una visione sociale non vuol dire mica avere una certa visione etica della realtà umana, al di là del fatto che le visioni etiche sono tante, tu ne presenti una.
Avere visione sociale vuol dire rendersi conto delle interazioni tra le persone, nella fattispecie tra indigeni e immigrati e capire se, in che limiti e a quali condizioni questi immigrati possano venire senza produrre effetti sociali traumatizzanti.
Mi rendo conto che tu non ti poni questo problema, perché evidentemente per te non è importante il futuro della civiltà italiana, invece io sono convinto che proprio salvando la civiltà si costruiscono opportunità anche per le aree del mondo dove la civiltà non si è ancora sufficientemente sviluppata.
Impariamo dalla storia, in fondo i barbari non volevano far altro che partecipare al benessere dell'Impero Romano, ma hanno distrutto l'Impero Romano. Quel benessere, e quella civiltà, non l'hanno avuta più ne i Romani, ne i barbari, io non voglio che l'errore si ripeta per la seconda volta.
Un saluto