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Messaggi - Ipazia

#4861
Diciamo che lo stereotipo cui attingi è datato. La spectre finanziaria non fa sconti a nessuno. Greci e Italiani ne sanno qualcosa. Se in Africa fa affari d'oro ci sarà pure una qualche responsabilità della classe dirigente africana. Già ai tempi di Rousseau il mito del buon selvaggio era opinabile. Oggi selvaggi si è per scelta, non per destino.
#4862
Percorsi ed Esperienze / Indifferenza
24 Febbraio 2021, 15:26:32 PM
Citazione di: iano il 24 Febbraio 2021, 08:35:38 AM
Puoi spiegare più  estesamente Ipazia? Grazie😊

Gli zingari sono l'archetipo della specie dominante nell'attuale formazione sociale. Archetipo evolutosi in hackers, "vili affaristi" finanziari, mafiosi, migranti clandestini a caccia di welfare altrui, ... Tutti rigorosamente apolidi, globalisti e globalizzati, al di là del bene e del male (perciò il Bene gli fa un baffo).

Siamo noi veterolegalitari i perdenti in questa partita, non loro. Loro che occupano tutto lo spettro del parassitismo antropologico, dai bassifondi all'empireo delle rendite finanziarie. Gli zingari rubano in un mondo il cui i furti più grandi sono legalizzati, riveriti e premiati con premierati politici ed economici. Si astengono dal lavoro in un mondo in cui il lavoro è ridotto ad una faccenda da schiavi, da intoccabili. L'hanno capito perfino i semianalfabeti che migrano per prendersi il welfare gratuitamente dove ci sono ancora fessi che glielo offrono. Gli zingari questo welfare lo sfruttano da sempre e sono i maestri, i maieuti, di un mondo a misura di parassita, non di lavoratore.

Un doveroso pensiero al bellissimo film Parasite di Bong Joon Ho, che ci presenta lo zingaro nella sua forma bassa e alta, comunque dominante.
#4863
Presentazione nuovi iscritti / Mi presento
24 Febbraio 2021, 15:06:55 PM
La filosofia può farlo perchè è riflessione millenaria sul senso della vita umana. Lo può fare molto più del particulare a cui ci si avvinghia ingenuamente per lo stesso scopo.
#4864
Citazione di: Gyta il 24 Febbraio 2021, 12:48:08 PM
.. Allora, tornando a noi, stiamo parlando dei problemi degli individui, dei singoli, della tutela alla dignità umana o di cosa? Non ho risposte risolutive che risolvano un problema che è la risultanza medesima della mancanza di una cultura umana (mondiale) all'esistenza.. tranne l'idea di una reciproca tolleranza atta alla comprensione di dinamiche ben più estese che non quelle meramente scatenate dalla visione di criminalità efferate.. (biasimevoli, condannabili, da perseguire certo! Ovvio!)

Allora, tornando a noi, quelle persone fuggono da paesi che è ora si assumano le loro responsabilità - politiche, economiche e demografiche. Paesi che è ora imparino a pedalare la bicicletta denominata indipendenza che ormai hanno a disposizione da tre quarti di secolo. Se non ne sono capaci, non saranno certo quelli che pedalano a doversene fare carico. Ovvio!
#4865
Percorsi ed Esperienze / Indifferenza
24 Febbraio 2021, 06:47:56 AM
La risposta sta probabilmente nel cambio del punto di vista: siamo noi veterolegalitari o gli zingari più  in sintonia con la cultura, koinè - quelle vere senza retorica - dominanti ?
#4866
Citazione di: anthonyi il 23 Febbraio 2021, 11:54:50 AM
Io comunque I succhioni preferisco eliminarli tutti, e meno faticoso che tagliare il ramo troppo alto che poi si forma.
Qualche volta il ramo che si forma è fecondo di frutti, il che sarebbe facile conoscendo i miei compatrioti, ma raramente accade visto il tipo di succhioni che ci becchiamo. Magari in Silicon Valley funziona meglio.
#4867
Tematiche Filosofiche / La centralità della coscienza.
23 Febbraio 2021, 19:25:09 PM
La centralità della coscienza si colloca, evolutivamente, nel sistema nervoso centrale delle forme di vita animale ad un certo grado di complessità che implichi decisioni non di natura meramente deterministica. Il primo passaggio è l'autocoscienza che permette all'animale di separare la sua somaticità dal resto dell'universo in cui è immerso e con cui interagisce. Una volta presa coscienza di sè tutto il resto è un perfezionamento del sistema psicosomatico il cui perno rimane il SNC.
#4868
Un passo in più verso la dipendenza dai padroni sempre più onnipotenti della tecnoscienza di interesse privato. Auspicabile si rammentino i modi antichi di comunicazione il giorno che decidessero di toglierci la connessione o di dover giurare fedeltà e pagare gli oneri monetari e morali per averla. Come insegna il mercato della droga.
#4869
Tematiche Culturali e Sociali / La poesia
23 Febbraio 2021, 18:52:38 PM
Penso che la poesia, come la musica, il romanzo, e tutte le arti classiche, abbiano un passato talmente ingombrante da rendere assai problematico il confronto con esso da parte pure del più talentuoso artista contemporaneo. Anche forme artistiche più recenti, come il cinema e la musica pop, mostrano una certa stanchezza inventiva tanto da parte della produzione che dell'interpretazione. Anche lì il passato prossimo incombe come un macigno sulle nuove leve.

E' il destino dei postumi che di fronte ad arti mature possono dilettarsi di antiquariato e riproduzione filologica,  al massimo di imitazione, ma con poche possibilità di sviluppo creativo. Ho amato e letto molta poesia e quando ascolto qualche contemporaneo che vi si cimenta, inclusi i recenti Nobel, per quanti sforzi faccia non riesco a ricacciare indietro la delusione. Ormai tutte le metafore sono state saccheggiate e quelle più poetiche hanno già trovato il loro autore. Non resta che scrivere per sè le proprie poesie, nell'era del selfie, ammesso e non concesso che qualche guizzo poetico questa epoca riesca ancora ad evocare.

La creatività si è spostata verso l'interazione con le macchine e lì di poesia ce n'è veramente poca. Come non ce n'è nei surrogati social della cultura globalizzata.
#4870
Il paragone con le molecole gassose poteva reggere finché c'erano terre vergini da colonizzare. Oggi non funziona più. Le leggi della natura sono state superate da quelle economiche e politiche. La questione è diventata totalmente antropologica.
#4871
Oltrepassando i (pre)giudizi alle intenzioni e i "pregiudizi veneti" direi che, superata la causa banale che si migra per andare, realmente o illusoriamente, a stare meglio, sia il caso di  occuparsi di 4 personaggi in cerca d'autore:

1) SocioEconomia globale
2) SocioEconomia nazionale
3) Migranti
4) Autoctoni

Ciascun soggetto con i suoi interessi, contraddizioni, chiaroscuri e quote assai diversificate di potere politico ed economico. Ciascuno con i suoi legami trasversali e specificità che complicano ulteriormente la trama. Come nell'opera celebre di Cipolla, la tetrapartizione permette l'uso di una mappatura cartesiana in cui collocarsi a seconda della partecipazione prevalente.
#4872
Attualità / La querelle Gozzini / Meloni
22 Febbraio 2021, 18:30:05 PM
Citazione di: Jacopus il 22 Febbraio 2021, 18:00:28 PM
Per Ipazia. Insomma, mutatis mutandis, come gli italiani, spaghetti/baffi neri/ pizza/ mandolino/ mafia / imbroglioni.

Anche se ci limitiamo a generalizzazioni spannometriche, in America oltre ad Al Capone arrivarono Caruso, Toscanini e Fermi. In generale l'emigrazione italiana trovava paesi in grado di autotutelarsi e assimilare oltre ogni limite, con l'onere del mantenimento sul groppone del migrante. Ben diverso il carattere invasivo e parassitario dell'immigrazione clandestina attuale in Europa e Italia, disarmate da leggi umanitarie internazionali attraverso cui passa ogni nefandezza. Finchè non avremo la garanzia di potere espellere e respingere gli indesiderabili, e chi entra illegalmente, il confronto con l'emigrazione italiana sarà insostenibile; costretto entro armamentari retorici subliminali denominati "buonismo", come da lectio magistralis di Eutidemo.
#4873
Attualità / La querelle Gozzini / Meloni
22 Febbraio 2021, 17:32:35 PM
Citazione di: Jacopus il 22 Febbraio 2021, 10:46:54 AM
...E c'è di più. Molti fra coloro che si professano di sinistra sono ostili ai migranti, che sarebbero la vera forza trainante di un cambiamento. La soluzione allora è, per chi se lo può permettere, in un buen retiro, nel "particulare", nel "chi ha avuto, ha avuto, ha avuto....". La storia giudicherà.

C'è un di più di materia grigia. Non vedo proprio che "forza trainante del cambiamento" potremmo aspettarci da chi vuole imporre la sharia nel mondo o stili di vita da macumba africana, con infibulazioni, schiave da sesso e trafficanti di droga al seguito. Il tutto condito da una koinè cannibalesca da guerre tribali che non risparmiano neppure i bambini (armati).

Riguardo al tema concordo con Bobmax. Ci vedo poco sessismo e molta bassa macelleria politico-culturale caratteristica della classe dirigente italiana che non a caso è emanazione di un paese così squallido e incolto. Mi piacerebbe sapere chi è il padrino politico che ha miracolato di cattedra universitaria il professore, mentre purtroppo so chi è la balilla che finge di non sapere che cosa ha comportato il fascismo per l'Italia. Per quel che mi riguarda possono tornare entrambi nella loro fogna.
#4874
L'ambasciatore italiano e il carabiniere di scorta i mostri, in Congo, li hanno trovati fuori di noi.
#4875
Le cause delle attuali migrazioni sono quelle di sempre. La novità è che una volta i migranti in buona parte si guadagnavano da vivere nel paese ospite, mentre oggi gli spazi per un contributo sociale del migrante si sono assottigliati ed è cresciuto simmetricamente il loro contributo al parassitismo e degrado sociale.

Tale (in)(e)voluzione ha ridotto a mera retorica i discorsi del passato, anche recente, su razzismo e xenofobia. Retorica che sfrutta l'ambiguità del termine migrante, accomunando acriticamente  fisiologia e patologia - indotta principalmente da irresponsabilità procreativa se non di peggio - del fenomeno.