[justify]***[/justify]
OGGI
Dopo parecchi decenni di democrazia liberale, applicata -più o meno bene- in tutti i Paesi più avanzati, negli ultimi anni, sembrando i tempi propizi, ecco che cominciano a far capolino di nuovo, sebbene in forme molto diverse, nuovi movimenti con aspirazioni "autoritarie" ed "illiberali".
E, come al solito, arriva il solito demagogo di turno che, aizzando le grandi masse popolari contro gli attuali poteri forti (in parte veri ed in parte presunti), e promettendo "panem et circenses" a tutti (magari sapendo di non poter poi mantenere le promesse), cerca di conseguire i "pieni poteri" nel modo più democratico possibile; come gli "esimneti" dell'antica Grecia (che venivano nominati tiranni con pubbliche elezioni).
Ovviamente, le "visioni autoritarie" moderne, sono molto diverse da quelle passate, sia nella forma che nei contenuti; ed infatti, adesso non si parla più nè di "TIRANNIA" nè di "DITTATURA" (che ormai suonano troppo "vintage" e fuori moda), bensì di "DEMOCRAZIA ILLIBERALE" o "DEMOCRATURA", come in Russia. .
D'altronde, anche Augusto ed i suoi successori si guardarono bene dal farsi chiamare "REX" o "DICTATOR", ma usarono il termine "CAESAR" e "IMPERATOR", che, in latino, suonavano assolutamente "neutri"; e non indicavano nessuna "magistratura" o posto di comando superiore a quelli ordinari della Repubblica, che continuarono ad essere conservati per secoli.
Il che mi fa tornare in mente la famosa strofa di Jacopone da Todi:"Crucifige, crucifige! Homo che se fa rege, secondo nostra lege, contradice al senato!"
Per questo, prudentemente, nelle Res Gestaetroviamo tutt'ora che il prudente Augusto scriveva: "Auctoritate omnibus praestiti, potestate nihil amplius habui quam ceteri qui mihi quoque in magistratu conlegae fuerunt". (Tutti superai per autorità (autorevolezza), ma non ebbi mai una potestà (potere) maggiore di coloro che mi furono colleghi nelle cariche pubbliche).
Il "politically correct" e l'ipocrisia politica non è una cosa nuova!
Poi, però, se andiamo a vedere bene i contenuti, IMPERATOR, DUCE e CAPITANO, sono locuzioni diverse che però indicano tutte sostanzialmente la stessa cosa; colui che è al COMANDO di una truppa!
A parte questo, così come nei regimi autoritari del secolo scorso la vera svolta consistette nell'uso spregiudicato dei nuovi MEDIA (radio e cinema), la svolta propagandistica delle moderne "democrature" o aspiranti tali, consiste nell'uso spregiudicato, attraverso subdoli algoritmi, di INTERNET, e, soprattutto, dei suoi NETWORK; Cambridge Analytica docet!
Tra l'altro sono state sviluppate forme di propaganda molto più sofisticate, di quelle, sia pur evolutissime, di Goebbles; ed infatti Steve Bannon, suo riconosciuto allievo, ha superato il suo maestro con la geniale tecnica della "negative autopropagand".
La quale consiste, sia sui network sia nei dibattiti, nel mettere in giro accuse "eclatantemente" inconsistenti nei confronti della propria parte politica, attribuendole falsamente alla parte politica avversa; la quale, però, DI FATTO non si era mai sognata di lanciare accuse simili!
Ad esempio, a parte "troll" appositamente creati su TWITTER e FB (e qualche isolato "autentico" idiota umano), nessun "serio" esponente della sinistra italiana si è mai sognato di definire Salvini un "fascista", perchè è evidente che la sua visione politica non ha niente a che vedere con quella di Mussolini; sarebbe come accusarlo di voler diventare Imperatore, o di voler imitare Ezzelino da Romano.
"Tempora mutantur et nos mutamur in illis!"
Semmai, da esponenti seri, viene accusato di voler realizzare una "democratura" in salsa Russa, visto che lui stesso è un "dichiarato" esegeta di Putin; ma questo col fascismo "classico" non c'entra niente.
Con l'espediente della "negative autopropagand", cioè, si è creata la leggenda metropolitana secondo la quale il povero ed innocente Salvini verrebbe continuamente accusato dalla "perfida e cattiva sinistra" di essere un fervente fascista seguace di Mussolini; il che non è assolutamente vero, perchè, se digitiamo su GOOGLE "Salvini è un fascista", a parte i "troll" fasulli e le bufale, l'unico che effettivamente lo ha accusato di essere tale è Gino Strada (ed un altro tizio di cui non rammento il nome), su almeno qualche altro migliaio di esponenti della sinistra che non si sono mai sognati di definirlo così.
Però, con la strombazzata "negative autopropagand",la brutta figura ce la fa, ingiustamente, tutta la sinistra; e potrei riportare molti altri esempi del genere.
CHAPEAU!
Mi sono soffermato su tale aspetto, per evidenziare come la propaganda "sovranpopulista" ricorra non solo a mezzi tecnici più evoluti dei regimi "nazionalisti" e "comunisti" del '900, ma anche a metodologie molto più sottili ed evolute di DISINFORMAZIONE SCIENTIFICA (Bibbiano è un altro esempio di "olio di ricino" mediatico).
Ad onor del vero, però, occorre anche dire che (almeno per ora) il modello "sovranpopulista", più che "antidemocratico", è meglio definibile come "antipluralista" e "carismatico", nel senso che mira soprattutto ad attaccare i cosiddetti (veri o presunti) "poteri forti", per creare un vincolo molto diretto ed esclusivo tra le masse ed il LEADER; il che, almeno a mio parere, lascia presagire un regime di tipo autoritario e verticistico, "forse" un po' meno oppressivo di quanto non accadde il secolo scorso.
Ma anche questa, è soltanto una mia opinione; e probabilmente morirò prima di poterne verificare l'esattezza.
Meglio così!
[/size]