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Messaggi - Ipazia

#4891
Forse perchè un paese con una sanità almeno da terzo mondo non gestisce una epidemia ormai nota da un anno con il carcere. Siamo al fallimento totale della sanità pubblica che vuole lavarsene le mani e di uno stato incapace di agire efficacemente sui focolai. Accanirsi su un'attività che può essere gestita in sicurezza come lo sci è pura demagogia totalitaria.
#4892
Tematiche Filosofiche / Perché amare la Natura?
14 Febbraio 2021, 22:00:46 PM
La natura non inganna nessuno. Siamo noi che ci autoinganniamo su di lei. Un conto e non vederci provvidenza divina alcuna come fece l'ateo Leopardi, altra cosa è renderla un feticcio ingannatore, prendendo troppo alla lettera le licenze poetiche.
#4893
Tematiche Filosofiche / Perché amare la Natura?
14 Febbraio 2021, 12:26:23 PM
La natura, per come ce la presenta la scienza, sappiamo cos'è. Possiamo intenderla anche filosoficamente come res extensa e la fenomenologia relazionale col noi/io cogitans non cambia. La questione che rimane aperta è sull'amore e la sua declinazione. In termini imperativi ? Come un Sollen, imperativo categorico, Kantiano ? o forse, tornando molto più indietro, come un Wissen abramitico: "Adamo conobbe Eva, sua moglie, la quale concepì e partorì Caino"(Genesi 4:1). Prescindendo dall'elemento patriarcale (evidentemente anche Eva "conobbe" Adamo), qui il connubio conoscenza-amore comincia a farsi stretto. Coinvolgere l'elemento amoroso con la conoscenza, piuttosto che col dovere, è decisamente più gratificante.

La via dell'amore attraverso la conoscenza ce la rammenta anche l'Ulisse dantesco con un'altra coppia emblematica: virtute e canoscenza. Virtute significa Bene e qui l'amore ci sta da Dio.

Migrando verso altezze meno siderali, laddove l'amore per la natura si converte in ricerca e scienza, sono i naturalisti a spingere l'amore verso la natura. Quei naturalisti che ci hanno insegnato che i predatori non sono cattivi, ma cercano di sbarcare il lunario, onestamente secondo quello che l'evoluzione naturale li ha fatti diventare. La medesima evoluzione che ha fornito le prede di attributi idonei a respingere l'assalto sacrificando solo i soggetti più vulnerabili in un contesto meta-fisico che si colloca al-di-fuori del bene e del male, ma va preso così com'è, come l'alternanza del giorno e la notte. Elaborando strategie, noi che ne abbiamo la grazia, per illuminare la notte e non farci bruciare dal giorno, ma godendo al contempo la notte e il giorno.

Virando verso la psiche umana è altrettanto constatabile che le pulsioni amorose e conoscitive si intrecciano tra loro in miriadi di situazioni e che il loro intreccio sia il più gratificante e prolifico possibile, così come l'esito della conoscenza che ebbe Adamo di Eva. Prolifico di vita. E si ritorna all'amore.
#4894
Tematiche Filosofiche / Perché amare la Natura?
13 Febbraio 2021, 20:36:05 PM
Non capisco il riferimento all'"opulenza" dei marxisti rispetto alle società agricole/stanziali e penso che anche il thauma vada inquadrato in atteggiamenti psicologici illusional-scaramantici che hanno portato alla nascita delle religioni, animistiche prima e trascendenti poi.

Il passaggio da cacciatori, pescatori, raccoglitori ad agricoltori/allevatori è un passaggio tecnologico, con ovvie ricadute socioeconomiche, dipendente dalla presenza di specie vegetali e animali che si prestano alla bisogna: nella mezzaluna fertile tale passaggio è stato molto più agevole che nella cordigliera andina o in Tibet. Che poi  agricoltori e  cacciatori si affidassero agli dei per avere buoni raccolti e buona caccia è nella logica della psicologia umana e può spiegare anche un certo residuo ingenuo di animismo naturalistico attuale.

Il quale però, arcaico o contemporaneo, non esaurisce tutte le sfumature dell'amore, della natura, e dell'amore per la natura. La natura è madre, casa, cibo, paesaggio, benessere fisico e mentale,... restando nel "positivo" che è argomento "ontologico" divino. Tralasciando gli altrettanto indiscutibili aspetti infernali, in primis la condizione mortale dei viventi, ne rimane comunque abbastanza per innamorarsi. Senza pretesa di perfezione, che è cosa da metafisici, non da innamorati.
#4895
I paradossi vero-falso mostrano i limiti del logos e della logica nel suo confronto con la realtà e dimostrano la fallacia degli "argomenti ontologici" impostati su "verità" meramente logiche.

Di solito il guastafeste è di tipo temporale e la fallacia consiste nel non tenere conto del suo apporto alla verità fenomeno-logica. Esemplare il paradosso della macchina del tempo col figlio che uccide i genitori prima della sua nascita.
#4896
Tematiche Filosofiche / Perché amare la Natura?
12 Febbraio 2021, 21:55:37 PM
Citazione di: Jacopus il 12 Febbraio 2021, 20:26:46 PM
Citazioneuna madre saggia perchè ci lascia fare, asseconda le nostre inclinazioni evolutive, ma è pronta ad intervenire quando la facciamo fuori dal vaso, perchè le prime vittime di tale comportamento siamo noi. La prossima volta staremo più accorti.

Non so se ho ben compreso quello che vuoi dire, Ipazia, forse ritieni che la Natura sia una sorta di educatrice, che ci raddrizza sulla base delle esperienze negative, che noi umani "monelli" ci ostiniamo a ripetere. In ciò vedo, però, una vaga riproduzione in effigie della Divina Provvidenza. Sarebbe anche utile se fosse davvero così, ma non è detto che impariamo la lezione prima della catastrofe finale, ovvero della autoestinzione della specie sapiens.
L'evoluzione non è fondata su una sorta di parallelismo con il concetto di progresso, cosa di cui era già consapevole Darwin, che avrebbe preferito il termine Trasmutazione ad Evoluzione, ma i suoi epigoni e il processo di divulgazione mediatica fecero trionfare il termine evoluzione, distorcendo non poco la teoria darwiniana.
Nessun finalismo, in breve. Homo sapiens potrebbe anche essere un esperimento fallimentare nella dinamica vitale di Caso e Necessità.

La Natura è una nostra invenzione. La cosa reale di cui essa è metafora è un insieme di processi chimico-fisico-biologici (natura), nei quali è coinvolta anche la nostra specie, regolati da "leggi" che non conoscono la giustizia all'italiana, ma vanno dritte per la loro strada fisico-chimico-biologica. Quando noi non rispettiamo quelle leggi, per hybris o ignoranza, la natura ci presenta il conto e ce lo fa pagare senza se e senza ma. Questa inflessibilità della natura alla lunga ci costringe ad evolverci culturamente ed eticamente per non ripetere gli errori che ci sono costati sangue sudore e lacrime. Alla lunga sopravvivono i Dedalo e periscono gli Icaro e questo fatto migliora la specie. Ma è anche possibile che gli Icaro si siano riprodotti in maniera così consistente da rendere la catastrofe inevitabile. La bomba demografica, e le sue ricadute sociopolitiche e tecnologiche, sono in agguato. 

La natura sta a guardare, ma non prima di averci concesso gli attributi e strumenti conoscitivi per porre rimedio ai guasti. Compito nostro, non suo: in ciò sta la differenza con la provvidenza divina.
#4897
Tematiche Filosofiche / Perché amare la Natura?
12 Febbraio 2021, 19:02:09 PM
Come ho scritto sopra l'amore va declinato all'umano e tale declinazione non deve necessariamente valere per la natura, qualunque cosa essa sia. Non sta scritto da nessuna parte che un amore deve essere ricambiato. Noi amiamo quadri, musiche, libri, artisti, luoghi, patrie, numi, ... indipendentemente dalla possibilità che l'oggetto del nostro amore contraccambi. Nietzsche amava la terra e i fato. Non so se terra e fato amavano Nietzsche. Ma egli aveva le sue ottime ragioni per amarli. Anche quando non sono "buoni" secondo i nostri valori perchè "ciò che non uccide, rafforza".

Leopardi evidenzia le contraddizioni di una banalizzazione "buonistica" della natura connessa alla retorica cristiana della divina provvidenza. La natura non si impippa delle proprie creature perchè le nutre e le conserva in vita. Indipendentemente dai sentimenti che i figli provano per lei. E una madre saggia perchè ci lascia fare, asseconda le nostre inclinazioni evolutive, ma è pronta ad intervenire quando la facciamo fuori dal vaso, perchè le prime vittime di tale comportamento siamo noi. La prossima volta staremo più accorti.
#4898
Tematiche Filosofiche / Perché amare la Natura?
12 Febbraio 2021, 18:17:25 PM
Mi pare che qui il problema più che la natura sia l'amore, antropologicamente inteso, con tutte le sue declinazioni e contraddizioni.

La natura sta lì: se ne impippa del nostro amore o odio. Ci lascia cementificare, asfaltare, inquinare e poi ci presenta il conto. Il che sarebbe già un buon motivo per amarla, perchè nel presentarci il conto ci costringe a crescere, moralmente e culturalmente. Come una mamma o una maestra, buona per definizione, anche quando è severa.
#4899
La confusione tra logica e onto-logica è un tipico sotterfugio teista per dare dignità metafisica alla loro fede. Ma l'esito del trucco di convertire un concetto in ente è l'idolo, il feticcio, il fantasma. Se noi entifichiamo i concetti di onnipotenza, eternità, infinito, assoluto, bene, sapere, "positivo",... otteniamo come risultato la prova ontologica dell'esistenza della superstizione.

Consiglio pertanto ai teisti di lasciar perdere l'ontologia e restare nel campo della fede laddove ogni visione, intuizione, desiderio,... è lecita.
#4900
@sapa
E' la legge del contrappasso: per diecimila anni il vecchio barboso si è appropriato di verginelle impuberi. Anche il profeta Maometto. Oggi gli adolescenti maschi sbavano per le milf. La quali, giustamente, non si sottraggono. L'amore saffico è l'equivalente dell'omosessualità maschile in epoca classica. Non penso si facessero troppi scrupoli per l'età del concupito. In epoca cristiana non se ne parlava perchè era peccato, ma, soprattutto nei monasteri, doveva essere prassi diffusa.
#4901
Tematiche Filosofiche / Perché amare la Natura?
12 Febbraio 2021, 15:14:37 PM
Concordo con Viator: perchè amare ?
#4902
La b) mi pare logicamente e giuridicamente inecceppibile. La a) assomiglia molto alla giustizia italiana in cui le sentenze si inventano a prescindere dai fatti e dalla legge.
#4903
Citazione di: bobmax il 11 Febbraio 2021, 09:34:13 AM
Citazione di: Ipazia il 10 Febbraio 2021, 18:42:50 PM
La Grazia è il Nulla, quello Vero, che prima o poi arriva per tutti i mortali.
Certo Ipazia non ci sarà più. Non esisterà più... sarà nulla.

Ma Ipazia è mai esistita davvero?
Certamente. Quella storica spolpata dai cristiani (a proposito di amore  :() e l'attuale che indegnamente ne riveste il nome. Entrambe a prova di ontologia.
CitazioneDavvero esiste ora una Ipazia incondizionata, libera, che prescinde da tutto il resto?
Quando mai ?!? Certe velleità le lascio ai metafisici dell'assoluto.
CitazioneO non è invece stata sempre, in definitiva, puro nulla?
direi piuttosto puro qualcosa
CitazioneUn nulla, tuttavia, in cui sono apparse, qui e là, tracce d'amore...
Questo sì. Il mio compagno conferma. E qualcuno perso per via e qualche amico/a.
CitazioneLa storia di Ipazia finisce, il sipario cala.
Lasciando qualche bel ricordo, mi auguro.
CitazioneMa tu sei sempre quello stesso amore, che hai intravisto, come Ipazia.
Ora sì, dopo non so. Eventualmente ti aggiorno.
#4904
La Grazia è il Nulla, quello Vero, che prima o poi arriva per tutti i mortali.
#4905
Tematiche Filosofiche / Sofisti e società attuale
10 Febbraio 2021, 16:57:46 PM
Che lealtà può esserci nella contesa politica ? Mors tua vita mea. La shakespeariana "orazione funebre di Antonio" è esemplare della fraudolenta retorica sofista. Anche Machiavelli insegna molte cose al Principe a tal riguardo. Altro capolavoro di sofistica è l'apologo di  Menenio Agrippa.