Ciao Liebnicht.
"Europa democratica"?
Mio caro Liebnicht, tutto è relativo a questo mondo: l'Europa non è certo, in astratto, il massimo della "democrazia" ipotizzabile, ma, in concreto, è almeno dieci volte più democratica della Russia di Putin!
In ogni caso, stiamo ben attenti a distinguere la "cultura" di un popolo, da suo vigente "regime politico"; si tratta di due cose in parte indubbiamente connesse, però completamente diverse tra di loro.
***
Quanto alla cultura (antropologica) dei popoli slavi, di cui i russi sono i più consapevoli esponenti, a dire il vero al riguardo una certa conoscenza ce l'ho; ed infatti, anche per esigenze di lavoro, ho dovuto approfondire il tema già all'età di venticinque anni (cioè, negli anni '70).
Al riguardo, invero, bisognerebbe distinguere culturalmente, ed in parte anche etnicamente, Bielorussi, Ucraini e Grandi Russi, per come si sono evoluti dal Principato di Kiev, attraverso la "Russia degli appannaggi", fino alla Moscovia, e poi alla Russia di Pietro il Grande, di cui quella attuale è una sostanziale prosecuzione.
Nel corso della mia vita ho letto parecchi libri al riguardo, sino a quello che sto leggendo ora, "Storia della Russia" di Nicholas V. Riasanovsky; il quale, pur essendo alquanto ponderoso, costituisce nello stesso tempo una lettura scorrevole ma molto approfondita, che consiglio a tutti.

Letture a parte, in Russia ci sono stato parecchie volte; ed in tali occasioni ho fatto conoscenze e stretto relazioni abbastanza significative.
Per cui, pur non essendo io certamente un esperto "russologo", qualche cosa ne so.
***
Quanto al regime politico pro tempore, come disse un famoso zar: "Solo un autocrate può governare tutte le russie".
Ed infatti, dietro la patina della democrazia, non c'è dubbio alcuno che Putin sia un autocrate e la Russia l'ultimo "Impero Coloniale" rimasto sul pianeta!
Magari, come dici tu, alle genti russe non interessa affatto assumere il controllo di paesi esotici come l'Italia o il Portogallo, ma alla autocrazia imperialstica russa, di cui Putin è lo zar, sicuramente sì (almeno l'Italia); ed infatti non dimentichiamoci che l'impero russo si era esteso fino alla California settentrionale (cosa che molti ignorano), e che, fino all''89, l'egemonia sovietica opprimeva metà dell'Europa.
L'Italia per fortuna no, ma solo grazie al Patto di Yalta!
***
Con questo non voglio certo dire che i cavalli dei cosacchi presto si abbevereranno alle fontane di Piazza San Pietro; ciò, in quanto Putin, come ho spiegato nel mio precedente intervento, non intende certo arrivare in Portogallo con i suoi carri armati, bensì solo creare i presupposti per una egemonia geopolitica russa in Europa, e, soprattutto, nel Mediterraneo.
Per questo, oltre ad un'intensa guerra cibernetica nei confronti delle nostre democrazie liberali, sta reclutando "utili idioti politici" che gli facilitino in compito; i quali non mancano di certo, soprattutto nel nostro Paese (in Polonia la cosa è un po' più difficile).
***
Quanto al fatto che, nella mentalità russa ogni convinzione etica o religiosa è accettabile, purché non si voglia imporre con la forza o con il terrore, la storia ci insegna che, da quelle parti, è sempre avvenuto esattamente il contrario.
E, purtroppo, sta accadendo anche ora, visto le migliaia di arresti di oppositori avvenuti il mese scorso.
https://www.repubblica.it/esteri/2019/07/27/news/russia_arresti_manifestazione_anti_putin-232168122/
***
Per concludere:
a)
Non intendo cadere nella trappola del "ce l'hai con i Russi"; ed infatti io non ce l'ho affatto con i Russi, ma ce l'ho con il regime che li opprime (controllando e manipolando subdolamente il loro consenso), e che un giorno potrebbe estendere il suo controllo, più o meno indiretto, anche su di noi.
b)
Non intendo cadere nella trappola "veterostalinista" del "tanto anche qui in Europa non c'è democrazia"; il che equivale ad equiparare un raffreddore alla broncopolmonite, solo per il fatto che, formalmente, sul prontuario medico, sono entrambe affezioni del sistema respiratorio.
Un saluto
"Europa democratica"?
Mio caro Liebnicht, tutto è relativo a questo mondo: l'Europa non è certo, in astratto, il massimo della "democrazia" ipotizzabile, ma, in concreto, è almeno dieci volte più democratica della Russia di Putin!
In ogni caso, stiamo ben attenti a distinguere la "cultura" di un popolo, da suo vigente "regime politico"; si tratta di due cose in parte indubbiamente connesse, però completamente diverse tra di loro.
***
Quanto alla cultura (antropologica) dei popoli slavi, di cui i russi sono i più consapevoli esponenti, a dire il vero al riguardo una certa conoscenza ce l'ho; ed infatti, anche per esigenze di lavoro, ho dovuto approfondire il tema già all'età di venticinque anni (cioè, negli anni '70).
Al riguardo, invero, bisognerebbe distinguere culturalmente, ed in parte anche etnicamente, Bielorussi, Ucraini e Grandi Russi, per come si sono evoluti dal Principato di Kiev, attraverso la "Russia degli appannaggi", fino alla Moscovia, e poi alla Russia di Pietro il Grande, di cui quella attuale è una sostanziale prosecuzione.
Nel corso della mia vita ho letto parecchi libri al riguardo, sino a quello che sto leggendo ora, "Storia della Russia" di Nicholas V. Riasanovsky; il quale, pur essendo alquanto ponderoso, costituisce nello stesso tempo una lettura scorrevole ma molto approfondita, che consiglio a tutti.

Letture a parte, in Russia ci sono stato parecchie volte; ed in tali occasioni ho fatto conoscenze e stretto relazioni abbastanza significative.
Per cui, pur non essendo io certamente un esperto "russologo", qualche cosa ne so.
***
Quanto al regime politico pro tempore, come disse un famoso zar: "Solo un autocrate può governare tutte le russie".
Ed infatti, dietro la patina della democrazia, non c'è dubbio alcuno che Putin sia un autocrate e la Russia l'ultimo "Impero Coloniale" rimasto sul pianeta!
Magari, come dici tu, alle genti russe non interessa affatto assumere il controllo di paesi esotici come l'Italia o il Portogallo, ma alla autocrazia imperialstica russa, di cui Putin è lo zar, sicuramente sì (almeno l'Italia); ed infatti non dimentichiamoci che l'impero russo si era esteso fino alla California settentrionale (cosa che molti ignorano), e che, fino all''89, l'egemonia sovietica opprimeva metà dell'Europa.
L'Italia per fortuna no, ma solo grazie al Patto di Yalta!
***
Con questo non voglio certo dire che i cavalli dei cosacchi presto si abbevereranno alle fontane di Piazza San Pietro; ciò, in quanto Putin, come ho spiegato nel mio precedente intervento, non intende certo arrivare in Portogallo con i suoi carri armati, bensì solo creare i presupposti per una egemonia geopolitica russa in Europa, e, soprattutto, nel Mediterraneo.
Per questo, oltre ad un'intensa guerra cibernetica nei confronti delle nostre democrazie liberali, sta reclutando "utili idioti politici" che gli facilitino in compito; i quali non mancano di certo, soprattutto nel nostro Paese (in Polonia la cosa è un po' più difficile).
***
Quanto al fatto che, nella mentalità russa ogni convinzione etica o religiosa è accettabile, purché non si voglia imporre con la forza o con il terrore, la storia ci insegna che, da quelle parti, è sempre avvenuto esattamente il contrario.
E, purtroppo, sta accadendo anche ora, visto le migliaia di arresti di oppositori avvenuti il mese scorso.
https://www.repubblica.it/esteri/2019/07/27/news/russia_arresti_manifestazione_anti_putin-232168122/
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Per concludere:
a)
Non intendo cadere nella trappola del "ce l'hai con i Russi"; ed infatti io non ce l'ho affatto con i Russi, ma ce l'ho con il regime che li opprime (controllando e manipolando subdolamente il loro consenso), e che un giorno potrebbe estendere il suo controllo, più o meno indiretto, anche su di noi.
b)
Non intendo cadere nella trappola "veterostalinista" del "tanto anche qui in Europa non c'è democrazia"; il che equivale ad equiparare un raffreddore alla broncopolmonite, solo per il fatto che, formalmente, sul prontuario medico, sono entrambe affezioni del sistema respiratorio.
Un saluto



