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Messaggi - anthonyi

#4936
Citazione di: Ipazia il 28 Settembre 2019, 00:23:53 AM
Citazione di: Ettore Angelo Rossi il 26 Settembre 2019, 16:47:34 PM
L'umanità ha bisogno di qualcosa a cui rivolgere lo sguardo-un ideale, un sogno, un 'aspirazione. Possiamo pensare a quell'ideale come Dio.

Ma anche no, visto come i teisti hanno (mal)trattato gli atei per secoli; oppure gli stessi teisti di un dio con un nome diverso. Oppure addirittura con lo stesso nome.

Ma anche si, Ipazia, l'idealismo comporta spesso la vessazione di coloro che non accettano quell'ideale, sia nel caso di ideale religioso, sia nel caso di ideale politico.
#4937
Attualità / Re:Articolo 67 della Costituzione italiana
28 Settembre 2019, 07:21:22 AM
Citazione di: paul11 il 27 Settembre 2019, 23:52:08 PM


Avete comunque ragione, ed è paradossale che possiamo assistere ad un trasformismo dell'intero partito ,che prende via via posizioni diverse o dal programma uscito vincente da un congresso e potremmo trovare uno o più membri parlamentari che invece attenendosi alla posizione originaria e non trasformistica del partito, si trovino in unaa posizione "incompatibile". Quì tengo conto della "buona fede" politica, non di interessi privati del singolo parlamentare. A quel punto sorge un altro problema nel rapporto membro parlamentare e partito. Rimane parlamentare, (traditore per il partito) e va ad es. nel gruppo misto, come fanno quasi tutti, oppure si dimette e torna alla vita civile (come vorrebbe il partito, (e mi pare anche M5S).

Ciao paul11, direi che hai colto nel segno, il vincolo di mandato si può interpretare in tanti modi, ma quello nel quale lo interpreta Di Maio è il più discutibile, cioè quello del servilismo rispetto al capo politico. Faccio presente che nel caso di dissociazione più rilevante dal punto di vista politico, come quella di Paragone che non ha votato la fiducia al governo, Di Maio non ha detto nulla. In realtà la questione viene fuori solo dopo che una senatrice ha "osato" andare nel partito di Renzi, cioè quel soggetto politico contro il quale Di Maio si era tanto speso, anche mentre si costruiva il governo PD-M5s.
Per me è evidente che lo considera un oltraggio alla sua presunta autorevolezza nel partito.
Un saluto
#4938
Ciao Eutidemo, il caso di tuo padre è significativo, dal punto di vista giuridico avrebbe potuto anche essere considerato come omicidio. Ed è probabilmente una situazione non eccezionale nella quale viene in qualche modo favorita la fine dell'agonia di un malato terminale.
Naturalmente è un altro caso particolare e problematico del fine vita, differente dal caso Dj Fabo che non era per nulla in fin di vita e che senza il veleno svizzero chissà per quanti anni avrebbe continuato a vivere e a soffrire.
#4939
Ciao Eutidemo, mi domando se, in relazione alla decretazione della CC di ieri, sia pertinente il titolo del topic che presenti.
L'accanimento terapeutico può essere interrotto quando si vuole perché ogni atto terapeutico deve essere accettato dal ricevente.
C'è poi l'eccezione delle terapie salvavita: idratazione, respirazione, nutrizione artificiali, riguardo alle quali mi sembra ci furono altri interventi della CC sul caso Englaro, ma comunque siamo fuori dal caso di ieri che è un caso di "assistenza all'eutanasia", nel quale cioè sono stati messi in atto interventi attivi che hanno determinato la morte in un certo modo.
Al riguardo, comunque, io concordo con le decisioni della CC che, in effetti, non fa che cercare di adeguare, il nostro diritto, al diritto di sistemi giuridici più avanzati.
C' è un punto della loro decretazione, però, che mi fa sorgere un dubbio, cioè il fatto che secondo la CC ogni caso dovrebbe essere sottoposto al parere della commissione etica, questo darebbe spazio alla continuazione di quelle stesse posizioni dogmatiche che sono nella nostra politica all'interno della commissione stessa. Sarebbe preferibile la definizione di criteri oggettivi che definiscano il diritto all'eutanasia.
Un saluto
#4940
Citazione di: viator il 24 Settembre 2019, 22:18:22 PM
Risalve, anthonyi. Un'ultima precisazione a proposito di : "Se c'è un senso alla mia vita in questo Universo, e l'Universo è necessario per questa mia vita, allora anche l'Universo ha un senso".
Quindi abbiamo che è l'esistenza dell'uomo a dare un senso all'esistenza dell'Universo. Tesi già udita e che non commento per non infierire contro la mancanza di buonsenso.
Solamente chiedo : quale era il senso dell'Universo quando l'uomo non era ancora apparso ?
Ah già, dimenticavo ........ ci fu qualcuno che creò simultaneamente il tutto dal nulla. Saluti.

Ciao viator, la domanda di senso è naturalmente antropocentrica, perché è una domanda fatta dall'uomo. Dire "che senso ha" oppure "che senso ha per me" è esattamente la stessa cosa.
Il senso è una categoria culturale, abbastanza simile alla coscienza, noi oggi siamo coscienti che c'è stato un tempo nel quale l'uomo non esisteva, per cui noi oggi siamo coscienti di quel tempo anche se non c'eravamo, allo stesso modo noi oggi possiamo dare senso a quel tempo.
Un saluto.
#4941
Ciao Yeliyel79, benvenuto in logos, fai bene a farti tante domande, anche se non riesci a trovare risposte. Pensa che invece ci sono quelli che domande non se ne fanno e sembra abbiano tutte le risposte per le domande degli altri.
Forse però, abbassando l'asticella, può diventare più facile.
Ad esempio, invece di chiedersi perché è nato l'Universo, ci si può domandare perché si è nati, qual è il senso della propria esistenza nella propria realtà.
Paradossalmente la risposta a questa piccola domanda permette di rispondere alla precedente: Se c'è un senso alla mia vita in questo Universo, e l'Universo è necessario per questa mia vita, allora anche l'Universo ha un senso.
Un saluto
#4942
Storia / Re:Spie russe
23 Settembre 2019, 14:55:21 PM
Nessuna confusione, Eutidemo, tu stai parlando dei servizi Russi che agivano in Italia, io ti ho parlato di quelli USA che agivano in Italia, e riferendomi a quelli Italiani non posso che parlare di quelli Interni che di logica si confrontavano, e a volte collaboravano, con quelli.
Un saluto
#4943
Storia / Re:Spie russe
23 Settembre 2019, 08:04:01 AM
Ciao Eutidemo, bel topic, però il tuo proposito di parlare delle spie USA è complicato. Noi eravamo e siamo alleati degli USA per cui quelle informazioni sono molto più protette di quelle riguardanti l'URSS.
C'è poi da dire che mentre i servizi segreti russi cercavano di deviare le nostre istituzioni, i nostri stessi servizi segreti erano deviati, per cui cercavano di deviare le deviazioni e facendo ciò costruivano una soluzione abbastanza equilibrata.
L'altro giorno ho visto il film di PIF, che parla del patto stretto tra istituzioni USA e mafia siciliana, un patto riguardante la gestione del potere nel nostro paese nel dopoguerra. Gli USA erano coscienti della posizione di confine culturale che aveva il nostro paese e del fatto che le mire di Stalin si sarebbero sicuramente indirizzate nei suoi confronti, per questa ragione così come fu forte l'azione da parte dell'URSS, così fu forte la reazione da parte degli USA.
Non c'è da meravigliarsi che l'URSS avesse dei collaboratori nel PCI, visto che probabilmente anche gli USA ne avevano, e al riguardo qualche voce da questo ruolo anche ad un funzionario del PCI che poi sarebbe diventato Presidente della Repubblica !
Un saluto
#4944
Siamo d'accordo, paul, sul fatto che la politica ha assunto toni personalistici a danno della politica assembleare. In questo però un vantaggio c'è. Renzi fonda il suo partito, se ti sta bene la politica di Renzi lo voti, se non ti sta bene non lo voti. E' più trasparente di una situazione in cui tu voti un PD perché ti aspetti un certo tipo di politica, e poi questa cambia perché i manovratori delle correnti hanno deciso di destituire Prodi che alle elezioni era stato presentato come candidato premier.
Berlusconi nominerà chi gli pare a lui, ma questo i suoi elettori lo sanno e, presumibilmente, lo condividono.
Un saluto
#4945
Citazione di: paul11 il 20 Settembre 2019, 14:10:55 PM


Oggi siamo in regime di totale cooptazione che non è trasparente, è la segreterai di partito che sceglie il gruppo dirigente e non i voti dal basso che danno mandato ai rappresentanti nei congressi e dopo aver scelto una mozione congressuale.

Ciao paul11, mi sembra che questa questione sia un po' differente da come la poni. I voti dal basso possono eleggere un segretario oppure eleggere dei rappresentanti che poi concordano la segreteria e il gruppo dirigente.
Per come la sapevo io la politica trasparente era quella che eleggeva direttamente il segretario relativizzando il ruolo delle correnti (I famosi caminetti di renziana memoria).
La questione della cooptazione, poi, è un'altra cosa, perché deriva dal sistema elettorale che, avendo eliminato le preferenze, massimizza il potere dei segretari di avere controllo sul partito. Però fino al 1992 avevamo le preferenze e allora dominavano le clientele, e proprio per questo si abolirono le preferenze.
Un saluto
#4946
Citazione di: Eutidemo il 20 Settembre 2019, 12:46:00 PM
la scissione renziana, in fondo, una cosa buona l'ha fatta per davvero: ed infatti, ha finalmente separato due anime politiche ben poco compatibili tra di loro, che erano state ficcate a forza nel corpaccio di uno stesso partito, il PD.[/size]

Condivido, Eutidemo. E credo sia anche importante chiarire quali sono queste due anime, dalla parte di Renzi c'è l'anima liberale di sinistra, dall'altra parte c'è l'anima di quelle tradizioni egualitariste, sindacaliste e caratterizzate da una visione conflittuale del rapporto lavoro-impresa.
Un saluto
#4947
Ciao Eutidemo, io l'accordo tra M5s e PD non lo consideravo così scontato, e non do per scontato neanche che durerà a lungo.
Naturalmente dopo la botta delle Europee molto è cambiato per il M5s sempre più disponibile a qualsiasi compromesso pur di sopravvivere. E' interessante notare come, così come nel governo con la Lega, era la lega con le sue posizioni a dettare l'agenda mediatica, adesso, nel governo col PD sta succedendo la stessa cosa. Si parla delle dichiarazioni della Bellanova, della De Micheli, della "fuoriuscita" di Renzi. Ultimamente anche Salvini ha commentato davanti al suo popolo le azioni di Renzi, questo vuol dire che almeno mediaticamente il PD e derivati è avanti e gli altri gli corrono dietro.
Sarà interessante vedere gli effetti di questa situazione sulle prossime tornate elettorali.
Un saluto.
#4948
Ciao Eutidemo, intanto già ti avevo comunicato che i nomi dei politici non si storpiano, mi hai costretto a correggere un post per la prima volta.
Riguardo alla questione sul perché Renzi (E non Re Enzi) ha fatto quello che ha fatto c'è la data di registrazione del marchio di Italia Viva, 8 agosto 2019. In altri termini la strategia di far nascere il governo M5s-PD-Leu è un tutt'uno con la scelta di farsi un partito proprio, e non di uscire dal PD, nel senso che  Renzi mantiene comunque un numero adeguato di agganci nel PD da utilizzare alla bisogna.
Diciamo che Renzi ha fatto di necessità virtù, con il suo intervento ha salvato il sistema dal pericolo Salvini e questo lo ha reimmesso al centro dell'agone politico facendo quindi nascere la sua creatura in un contesto di più positiva visibilità mediatica.
L'obiettivo per me è chiaro.
Intanto cominciamo dall'origine, alle ultime Europee Calenda, un soggetto moderato e liberale, conquista 280 mila preferenze nel Nord-Est. Si tratta di un risultato sbalorditivo che indica la possibilità di attaccare la Lega proprio nei luoghi dove essa è più forte.
E' questo secondo me l'obiettivo di Renzi, provare ad allargarsi proprio dove la Lega è forte, e dove molti elettori moderati ed interessati a tematiche economiche magari non sono pienamente convinti del sovranismo di Salvini.
Un saluto
#4949
Citazione di: Eutidemo il 18 Settembre 2019, 06:43:48 AM
Ciao Anthonyi. :)
Quello che tu dici è in parte vero, ma solo laddove il sistema elettorale era basato su criteri censuari (come un po' dappertutto nell' '800).
In Grecia e soprattutto a Roma, invece, non vigeva tale sistema, in quanto, schiavi e donne a parte, il suffragio era popolare ed universale.
Ad esempio, nei comizi centuriati si raccoglievano tutti i cittadini romani, patrizi o plebei che fossero, per esercitare i loro diritti politici di voto e contribuire a determinare la vita dello Stato, senza alcuna differenza di "status" e censo.
Per questo motivo, come oggi, i candidati più ricchi, offrivano (o, almeno, promettevano), "panem et circenses" per farsi eleggere.
Ed è per questo che alla fine, abili demagoghi "populares", alla fine, conquistarono il potere; sebbene, allora, la differenza la facevano anche le armi.
Un saluto :)

Ciao Eutidemo, per quanto ne so ad Atene per lungo tempo vi furono forme di potere assembleare basate sul censo, e lo stesso nella Roma repubblicana, con gli Orazi e Curiazi, dove i ricchi, che erano cavalieri perché potevano permetterselo, avevano maggiore rappresentanza.
Io non nego la presenza, all'interno di quei sistemi istituzionali, di meccanismi decisionali di tipo democratico, ma questi meccanismi erano bilanciati da altri meccanismi di tipo prettamente oligarchico.
Si tratta di una differenza sostanziale rispetto alle democrazie liberali moderne nelle quali il principio "una testa, un voto" è considerato il fondamento di tutto il sistema.
Un saluto
#4950
Citazione di: viator il 17 Settembre 2019, 21:03:10 PM
Salve Anthonyi. Vero quel che dici. Ma l'arricchimento del politico o dell'amministratore è la regola.
Poi ci sono le eccezzioni, anche se io ne ho presenti solo due : un certo B.M., alla morte del quale non si trovarono - in Italia od all'estero - patrimoni accantonati per sè, per la propria famiglia, per la propria amante, per i propri "amici". Certo, naturalmente si favoleggiò di perduti tesori (era in fuga e certo dei valori ne aveva con sè) che non furono mai trovati .


Ciao Viator, se con B.M. intendi Benito Mussolini le cose non stanno proprio così. A fine guerra risultarono essere intestati a suo nome alcune decine di milioni di dollari in banche negli Stati Uniti. Questi soldi, considerati probabile provento di attività corruttive, anche se non sono mai state fatte indagini al riguardo, vennero trasferiti al governo Italiano.
Riguardo poi all'oro di Dongo, e anche ai delicati documenti che aveva con se, probabilmente con l'obiettivo di usarli per ottenere protezione da qualche potente che lui sapeva essere compromesso, non si tratta in alcun modo di leggenda, anche se la parte comunista del CLN cercò di farla passare per tale. Quell'oro e quei documenti (Salvo qualcuno meno importante che venne fatto arrivare agli alleati) vennero requisiti da loro.
Un saluto