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Messaggi - viator

#496
Salve Mariano. Citandoti : "Mi rendo conto che anch'io non ho una definizione della verità assoluta come di qualunque altro concetto assoluto e mi arrendo".

Bravo. Esercizio di umiltà l'arrendersi, soprattutto davanti al fatto che L'Assoluto è sostantivo e concetto (astratto) rigorosamente singolo, privo di rumorose e variopinte compagnie quali la Verità, la Certezza, le Virtù e via con decine di migliaia di altri sostantivi che i sempliciotti vorrebbero accompagnati dall'aggettivo inesistente ("assoluto"......).

Di verità relative è ovviamente pieno il mondo, ma chi ha aperto questa "discussione" ovviamente non vuole rendersene conto. Coloro che credono in qualcosa di assoluto che possa coinvolgere la condizione umana sono solamente quelli che credono in un qualche Dio, della cui assolutezza vorrebbero assolutamente partecipare. Altrimenti, Dio, che ci avrebbe creati a fare ??. Saluti.
#497
Salve Ipazia. Questa volta sono arcisicuro che ti convertirò istantaneamente alla mia visione del mondo.Citandoti : "La soluzione al problema è politica, separando ciò che appartiene all'etica da ciò che è ricerca scientifica e liberando entrambi dalla inumana dittatura del Mercato capitalistico".


Ma l'etica (quale funzione di possibile, individuale, scelta comportamentale) nacque molti milioni di anni prima della politica !! (anche considerando il solo livello umano, si trattò comunque di molte migliaia di anni).



L'etica è fondata sulla biologia dell'individuo, poi arrivò la più o meno raffinata evoluzione dell'etica in versione comunitaria, la quale prese il nome di "politica", la quale a sua volta si evolse in due diramazioni : la democrazia (il prevalere della morale sociale collettiva sull'etica individuale) oppure la dittatura (il prevalere dell'etica individuale del dittatore sulla morale della società che egli domina).

Spiegami tu in che modo un atavismo come quello etico possa venir affrontato e modificato dalla democrazia, oppure dalla dittatura, oppure infine dalla ricerca scientifica.

Ciò che, dall'interno della propria semplicità originaria (l'etica) ha poi generato le proprie complicazioni (politica, scienza, morale, dittatura,democrazia) non può certo venir "risolto" applicando le complicazioni stesse ! Sarebbe come se un figlio, una volta venuto al mondo, fosse in grado di modificare lo stampo che l'ha prodotto, non ti pare ? Saluti.
#498
Salve Kobayashi. Citandoti : "La scienza esercita di fatto nella modernità un'egemonia spirituale.
Il suo realismo implicito dice in sostanza che solo la scienza è in grado di dire come stanno le cose, com'è la realtà, l'unica realtà.
Alla base di questo atteggiamento, come ho già spiegato, c'è un errore filosofico, ma non è questo l'aspetto preoccupante, il problema sta nel fatto che a partire da un punto di vista basato su un errore filosofico si produce una riduzione a discorso inefficace di tutto ciò che non è scienza".

A partire dal punto di vista che tu lamenti come erroneo.........secondo me c'è una tua interpretazione erronea.
La scienza non proclama o genera l'inefficacia di ciò che le è alternativo/estraneo. La scienza è l'armadietto del Pronto Soccorso, ovvero ciò che - in prima e principale, ma mai esclusiva istanza - occorre utilizzare in caso di infortunio (il riuscire a prevedere ciò che senza la scienza è impossibile prevedere........ecco.....questo è l'infortunio più grave).

Poi, chi vuole fare a meno del Pronto Soccorso, può scegliere come meglio crede. Spesso la Divina Provvidenza arriva dove la scienza non giungerà mai.

Lo sai che i più incalliti tra i giocatori d'azzardo puntano assai più spesso sulla cabala che sulla scienza ?. Saluti.
#499
Salve Bobmax. Come invidio Ipazia, la quale sembra capire qualcosa di ciò che dici !! Io non solo non afferro linguisticamente i legami tra i concetti che esprimi ma..............problema ben più ciclopico.......dal momento che spessissimo ometti di segnalare l'identità di colui cui stai replicando........non riesco mai a sceverare i tuoi interventi al cui interno stai rivolgendoti a te stesso, da quelli in cui staresti invece replicando a qualcun altro. O talvolta ti piace fare la "vox clamantis in desertum" ?. Salutoni.
#500
Salve iano. La sedia è un oggetto sul quale ci si può sedere. La sedia in sè, però, non è costituita dal materiale di cui è fatta la sedia e neppure dalla forma che l'architetto od il falegname hanno voluto dare alla sedia.

La sedia in sè consiste nella FUNZIONE assolta dalla sedia, cioè nello SCOPO per assecondare il quale la sedia stessa è stata costruita e "funge-funziona".

Ora, prova a sostituire la sedia con il verbo "essere"...........poi rifletti se per caso l'essere non "funga-funzioni" per permettere la concatenazione tra le cause e gli effetti....................quindi "funga-funzioni" proprio per generare tutto, ma veramente tutto, ma davvero davvero tutto tutto tutto.......senza lasciar fuori neppure uno spillo.

E perdonami se, nel trattare di massimi sistemi, cerco di minimizzare la mia ignoranza enfatizzando qualche concetto con qualche lettera maiuscola. Saluti.

#501
Salve iano. Citandoti : "E se invece cause ed effetti fossero il fondamento dell'essere".

Si capisce subito che hai le idee chiare, visto che a fondamento di qualcosa di singolare (l'essere) riesci a porre qualcosa di plurale (cause+effetti). (Il divenire è un effetto, mentre lo stare è una causa). Auguri.
#502
Salve iano. Citandoti : "Per un qualche motivo sembra esserci una preferenza diffusa e quasi totalizzante all'essere che si mostra massimamente concreto, sul quale non occorra dire, perché a nulla equivale dire che esso sia cosa in se'".

Per parte mia posso solo ripetere stancamente che l'"essere" (verbo) risulta nella "condizione per la quale le cause producono i propri effetti (e viceversa)".

L'"essere" in sè (la "cosa in sè" sottesa dall' "essere") è - del tutto semplicemente - la funzione (ovvero la ragione dell'esistenza dell'"essere") dell'"essere" stesso, la quale consiste appunto nel "permettere" che le cause siano automaticamente connesse agli effetti (e viceversa).

Quindi l'"essere" come "cosa in sè non esiste (infatti se esistesse sarebbe tautologico).

La funzione dell'"essere" rappresenta la "cosa in sè" sottesa dall'essere ma esclusa dall'"essere in sè".

Cause ed effetti rappresentano lo scopo dell'"essere". Saluti.
#503
Citazione di: anthonyi il 21 Gennaio 2022, 21:45:34 PM
Ciao viator, mi dispiace che tu non intuisca il senso delle parole. Come diritto di accoppiamento forzoso io volevo intendere il diritto di aver rapporti sessuali con persona non consenziente. Non si tratta di un obbligo perché la non consenziente il rapporto lo subisce, non ha l'obbligo di far alcunché, può benissimo difendersi con tutte le sue forze.
Naturalmente é un caso limite, frutto della mia fantasia, ma che serve a dimostrare come la manipolazione della democrazia possa produrre risultati aberranti, ed è proprio in ragione di questo che l'esperienza umana ha portato a preferire meccanismi di mediazione come la rappresentanza parlamentare.

Salve anthonyi. Di fronte alla inossidabilità del tuo ragionamento farò volentieri sincera ammenda.Non avevo intuito il corretto significato di certi modi di esprimersi tra i quali, per analogia, possiamo pure inserire il "diritto di estrazione furtiva di portafoglio da tasca posteriore di passeggero di autobus urbano della linea "C" di Genova". Grazie e saluti.
#504
Citazione di: Freedom il 21 Gennaio 2022, 20:55:05 PM
Citazione di: viator il 21 Gennaio 2022, 17:59:05 PM
Ma.......scusa, non ti sembra di risultare sia ingordo che contradditorio ? Ma come faresti a satollarti di due verità (una solida e l'altra liquida)? La verità, una volta che esista, non può che essere unica, singolare, monotematica, assoluta !!Oppure pensi che la verità (ovviamente onnicomprensiva) circa una fede possa andare tranquillamente d'accordo con un'altra verità (parimenti onnicomprensiva) dettata dalla ragione ?.
Intanto sono contento che concordiamo nel pensare che la verità deve essere assoluta.

Per il discorso fede/ragione non è che penso che siano due verità ma due modi di arrivare alla stessa verità. Credo che si arrivi alla verità per fede e poi la si razionalizzi ragionandoci sopra e scoprendo tutte le relazioni di causa/effetto. Penso che ragione e fede debbano necessariamente concordare.

Un pò come il percorso delle scoperte umane: prima le si intuiscono, le si credono per fede. Poi le si spiegano logicamente.


Ah, mi sembra di capire ! La verità fideistica di Maria vergine e madre, esaminata alla luce del percorso cause-effetti, permette di veder concordare fede e ragione.

Ugualmente per quanto riguarda la questione della "teodicea" ed alcune altre (per carità ! solamente apparenti) piccole questioni inerenti l'esistenza di Dio, del Mondo e dell'Uomo. Vabbè. Cari saluti.
#505
Salve anthonyi. Certe volte mi costringi a risultare proprio acido ed antipatico, ma non ce la faccio a resistere a certe mancanze di riflessività.

Dove avresti recuperato l'espressione "diritto di accoppiamento forzoso" ?. L'hai letta da qualche parte o è tutta tua ?

A me risulta che i "diritti forzosi", in italiano (lingua che conosco si e no al 5-6 %) si chiamino "obblighi".

Guarda comunque che non è obbligatorio che tu intervenga a tutti i costi, anche se detieni il diritto non forzoso di farlo. Scusami ed accetta i miei saluti.
#506
Salve Ipazia. A proposito di baciamano berlusconiano hai profondamente ragione.D'altra parte, a proposito di baci (vedere le marxistiche effusioni tra Honecker e Brezhnev) la sinistra (quella vera, non quella italiota) è sempre stata di costumi molto "aperti".
Visto che siamo un paese di pagliacci, sacrosanto l'esprimere ed il far primeggiare il meglio in proposito, attendendoci che - per coerenza verso il nostro e ed il proprio ruolo - lo Statista Cosmico di nome Silvio (o chi per lui oppure anche contro di lui)......dopo aver baciato mano beduina lo stesso si producesse in succhiamenti beduini con ingoio (stiamo parlando di idrocarburi, naturalmente). Saluti.
#507
Salve Ipazia. Perfetto e condiviso. Grazie per la tua mai dubitata prontezza e pertinenza. Se non fosse già chiaro, io infatti sono abbastanza profondamente antidemocratico. Naturalmente ciò significa che io sono a favore del governo della maggioranza del popolo e sono contrario alla "democrazia fintorappresentativa personalistica di coloro che non sono soggetti all'obbligo di voto parlamentare integralmente e permanentemente segreto". Saluti.
#508
Salve. Il destro per questa riflessione mi viene dato dalla lettura dei (monocordi) interventi della amica Ipazia, la quale - noto - risulta pervicacemente schierata a difesa di un grandissimo numero di minoranze delle quale capiti di trovarsi a parlare (marxisti, ebrei, novax...............elenco assai lungo e variopinto).

Mi dicevo : ma l'essere a favore delle minoranze non comporta forse il risultare un pochetto antidemocratici ?

Infatti la democrazia consiste nel supportare il punto di vista della- o delle- maggioranze e solo marginalmente essa dovrebbe avere a cuore le opzioni minoritarie o le categorie "marginali" presenti all'interno di una società.

Che dite ? L'ho "sparata grossa" anche stavolta ?. Saluti.
#509
Salve freedom.Citandoti : "La mia sete, ahimè, non si è spenta. Lo vorrei, per carità, e, in un certo senso è avvenuto. Il cristianesimo mi ha soddisfatto. Ma rimane una questione di fede. In questa sezione, appunto di filosofia, il metodo di ricerca, l'approccio insomma tutto quanto è differente. Deve esserlo".

Quindi, mi pare, la tua fame di verità risulta saziata dal cristianesimo. Resterebbe la sete di verità, la quale vorresti veder soddisfatta dalla ragione. Ho detto bene ?.

Ma.......scusa, non ti sembra di risultare sia ingordo che contradditorio ? Ma come faresti a satollarti di due verità (una solida e l'altra liquida)? La verità, una volta che esista, non può che essere unica, singolare, monotematica, assoluta !!Oppure pensi che la verità (ovviamente onnicomprensiva) circa una fede possa andare tranquillamente d'accordo con un'altra verità (parimenti onnicomprensiva) dettata dalla ragione ?.


Scegli un poco se aver ragione o se continuare ad essere contradditorio. Saluti.
#510
Salve. Son commosso sin quasi alle lacrime nel leggere i VERI effetti della VERA libertà garantita dalla nostra VERAMENTE esemplare Costituzione VERAMENTE democratica..................in un'occasione VERAMENTE seria come quella descrittaci dal caro Daniele22.


Ad majora, dunque ! Nessun luminoso futuro a questo punto ci sarà precluso !.Saluti.