Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - bobmax

#496
Tematiche Filosofiche / Re: Autorità e Verità
09 Gennaio 2024, 17:37:12 PM
Pure i poeti sono autorevoli. Anche se le "verità" che esprimono sono spesso inafferrabili.

Perché nonostante la mancanza di concretezza, alludono a una Verità ancor più grande.

Ma questa percezione di inconsistenza, è inevitabile a causa dello slancio per superare il determinato. Che li porta dove il pensiero logico trova il suo limite.

D'altronde, i grandi poeti erano senz'altro grandissimi logici. Talmente grandi, da non subire, della logica, le limitazioni.
#497
Tematiche Filosofiche / Re: Morte e Verità
09 Gennaio 2024, 16:14:33 PM
Ma la certezza della morte può avere due modalità ben distinte.

Perché può essere una previsione, certa quanto si vuole, ma pur sempre una conclusione razionale che deriva dalla osservazione di come il mondo funziona.

Oppure questa certezza può invece derivare da una costatazione diretta, ti ritrovi davanti il morto! E non è più questione di ragionamento. Quel corpo prima era vivo e adesso è morto.

In entrambi i casi è indubbiamente la certezza della vita a donare certezza alla morte.
Ma nel secondo caso, vi è qualcosa in più...

E l'evidenza, di questo qualcosa in più, è in funzione del tuo amore. L'amore per il morto. Che prima era vivo.
Perché la morte, che hai davanti indubitabilmente, ti interroga.
E' la Medusa, che ti fissa, sfidandoti a sostenere il suo sguardo.

Allora, forse, potrà capitare che ti fai coraggio, e accetti la sfida.
Chi, cosa amavo e amo?
Dov'è finito l'oggetto del mio amore?
Prima c'era e ora è diventato nulla...

E più il tuo amore è sincero, e più cercherai l'amato in quel tempo che fu.
E la tua fedeltà non lo lascerà andare! Perché non vi è niente che l'amore lasci andare. L'amore tutto preserva.

Così, tenendo fermo l'amato nel tuo cuore, potrai forse intuire che non se n'è mai andato.
Per la semplice ragione che non c'è neppure mai stato. Non è mai esistito, quell'amato di cui ancora ricordi mille tipicità.

Vi è infatti, e vi è sempre stato, ben di più.
Quel Nulla, che traspare dietro la vita e la morte.
E quel Nulla è Dio.
#498
Tematiche Filosofiche / Re: Autorità e Verità
09 Gennaio 2024, 15:21:19 PM
Ma l'autorità da quale "verità" è fondata?
Quand'è che si attribuisce un'autorevolezza a qualcuno?

Come dice Koba, quando quel qualcuno è in ricerca.
Ricerca in che senso?

Beh, ricerca del Vero.

Però la ricerca da sola non basta, perché vi sia autorevolezza.
Perché pure un bambino o un pazzo possono essere in ricerca, ma non per questo sono allora autorevoli.

L'autorevolezza richiede qualcosa in più...
Richiede di poter vedere qualche frutto di questa ricerca. E non è tanto il frutto in sé a fornire quella "verità" che fonda l'autorevolezza. Piuttosto è ciò che sta dietro, è l'origine di quel frutto a suscitare autorevolezza.
Insomma è lo spirito che si percepisce in quella fonte, a donare autorevolezza.

Perché anche l'esattezza, la correttezza, la congruenza, di per se stesse non fanno un'autorevolezza.
Un computer è esatto, logico, congruente, ma non per questo è autorevole.
Così come il burocrate che segue scrupolosamente ma meccanicamente regole predefinite.

No, l'autentica autorità ha sempre un afflato, seppur indefinito (e magari spesso illusorio), che ne trascende la materialità.
#499
Varie / Re: L'enigma delle carte girate
09 Gennaio 2024, 10:36:34 AM
Soluzione:

Si tolgono 10 carte dal mazzo di 40.

Si girano tutte le 10 carte del nuovo mazzo.

I due mazzi, quello da 10 e quello da 30, avranno entrambi lo stesso numero di carte con la faccia rivolta verso l'alto.
#500
Tematiche Filosofiche / Morte e Verità
09 Gennaio 2024, 08:12:31 AM
La verità ha a che fare con la certezza.
Nel senso, che ciò che è certo non ammette più alcun dubbio!

E non essendoci più alcuna possibilità di dubitare... il certo è la Verità che si fa sostanza, da trascendente si fa immanente.

E cosa c'è di più certo della morte?
La morte è, per antonomasia, la Verità in terra.

Epperò forse non ci accorgiamo che la verità della morte, cioè che la morte ci sia, dipende a sua volta da un' altra verità: la verità della vita, che la vita davvero ci sia.
La certezza della morte è condizionata da un'altra certezza, la certezza della vita.

Ma cos'è la vita, di cui sono così certo?
È pure, questa mia certezza sulla vita, una Verità in terra?
Ma Verità di che?

Vi è davvero qui la vita che, in quanto Verità, è incommensurabile rispetto a tutto il resto di ciò che c'è?

Perché se mi si insinua anche solo un piccolo dubbio, che non vi sia in realtà alcuna sostanziale differenza tra ogni cosa del mondo... allora questo dubbio fa inevitabilmente crollare pure la granitica certezza sulla morte.
#501
Varie / Re: L'enigma delle carte girate
09 Gennaio 2024, 06:51:47 AM
Citazione di: daniele22 il 08 Gennaio 2024, 22:32:51 PME per te è possibile riconoscere il recto dal verso?
No, non è possibile.

La soluzione prescinde da qualsiasi riconoscimento dello stato delle carte. Se sono di faccia o di dorso.

È pura logica.
Ed è così semplice... che, almeno per quel che mi riguarda, è stata difficile.
#502
Varie / Re: L'enigma delle carte girate
08 Gennaio 2024, 14:29:54 PM
Un piccolo suggerimento...

Nei due mazzi vi sono tutte le 40 carte del mazzo originale.
Almeno così è nella mia soluzione.
#503
Varie / Re: L'enigma delle carte girate
08 Gennaio 2024, 09:05:23 AM
Citazione di: iano il 07 Gennaio 2024, 17:09:11 PM@Daniele
Rispondo a te perchè mi è vietato rispondere a Bobmax.

Non mi sembra vi siano dei divieti di rivolgersi a qualcuno nel forum...
Vi è invece la possibilità per ognuno di non rispondere e pure di non leggere ciò che vi viene scritto.

Nel mio caso, cerco ormai di mantenere un certo disinteresse verso non pochi utenti.
Perché dopo ripetuti tentativi di apertura, ho dovuto prendere atto che occorresse limitare le mie interazioni.

Ciò accade senz'altro anche a causa mia, perché la mancata comunicazione non è mai dovuta a una sola parte. Ma è necessario per me evitare di impegnarmi in comunicazioni che molto probabilmente si riveleranno sterili.

Perché il confronto non è per me un passatempo. Mi richiede impegno. Una energia ormai limitata, che se troppo sfruttata comporta effetti collaterali particolarmente sgradevoli sulla mia salute.

Perciò continuo a seguire solo alcuni, con i quali spero di produrre qualcosa che abbia un minimo di valore. Limitandomi a brevi occhiate sul resto.
#504
Tematiche Filosofiche / Re: Autorità e Verità
07 Gennaio 2024, 16:03:58 PM
Non pochi filosofi, moderni e contemporanei, osteggiano la tecnica, accusandola di essere una grave minaccia per la umanità.
Mi domando se costoro siano davvero dei filosofi...

Difatti per accusare qualcuno di cattive intenzioni, bisognerebbe almeno un poco conoscerlo. Ed è evidente come questi "intellettuali" abbiano solo una idea confusa e pure erronea di cosa sia la tecnica.

È il pensiero razionale a ridurre l'uomo a "cosa", non la tecnica!
La tecnica è solo uno strumento.
E lo strumento non è mai un bene o un male in sé, dipende sempre dall'uso che se ne fa.
Anche la bomba atomica può distruggere l'umanità, così come salvarla evitando l'impatto di un asteroide con la Terra. Dipende sempre dall'uso che se ne fa.

Invece, è il pensiero logico-razionale, che diventa fonte di Verità assoluta, a ridurre ogni "valore" a pura materialità.
Lo fa perché determina, distingue, isola. E così ciò che è "altro" diventa "cosa".

Questo Jaspers lo aveva chiaramente denunciato.
È il pensiero logico, che è indispensabile, ma non deve mai essere creduto fonte di Verità!
Ma Jaspers era pure un medico e di prim'ordine.

Viceversa Heidegger ha scopiazzato anche questo da Jaspers, e malamente come tutto il resto. Non potendolo in effetti capire davvero. D'altronde non era un filonazista?
E il nazismo è un frutto del nichilismo. E il nichilismo è proprio il convincimento che la logica sia un assoluto.
#505
Tematiche Filosofiche / Re: Al di là dell'aldilà
07 Gennaio 2024, 08:58:31 AM
La risposta di AI è pertinente, affronta il tema proposto espandendolo e rivela inoltre alcune possibili ambiguità.

Mostra una capacità di analisi e interazione che è difficile riscontrare presso gli umani, anche tra quelli che dovrebbero possedere una buona cultura umanistica.

L'argomento trattato può essere senz'altro ulteriormente approfondito, come d'altronde la stessa AI suggerisce di fare. Non essendovi probabilmente neppure una possibile conclusione a questa speculazione.

Può l'AI proseguire indagando la stessa coscienza, la memoria l'identità?
Direi di sì, cosa mai glielo impedirebbe?

E se anche questa AI diventasse un autentico filosofo? Se dicesse niente di meno di quanto un filosofo umano potrebbe mai dire?

E allora?
Vi sarebbe forse di che stracciarsi le vesti, di fronte a una tale "bestemmia" tecnologica?

O non sarebbe anche questa una occasione, per tornare a noi stessi?
#506
Varie / Re: L'enigma delle carte girate
07 Gennaio 2024, 06:40:40 AM
Citazione di: daniele22 il 06 Gennaio 2024, 21:00:17 PM
Ciao Bobmax, uscirei con due mazzi da una carta ciascuno e mi affiderei alla buona sorte ... che tra l'altro sarebbe nelle tue mani

È una possibilità, Daniele, ma vi è pure una soluzione certa.

Ci sono arrivato dopo un po'. E come sempre d'altronde accade, la risposta è comparsa all'improvviso, come prescindesse da me.
Mi sa che ogni volta si tratta del demone...
#507
Varie / L'enigma delle carte girate
06 Gennaio 2024, 19:11:42 PM
Il principe fa condurre il prigioniero in una cella completamente buia.
Gli mette in mano un mazzo di carte da gioco dicendo:
"Qui vi è un mazzo di 40 carte nuovissime. 10 di queste sono state girate con la faccia rivolta verso l'alto e poi mescolate con le altre.
È impossibile per te riconoscere quali carte sono poste di faccia o di dorso.
Ora entro 5 minuti dovrai uscire con due mazzi aventi ciascuno lo stesso numero di carte con la faccia in alto!
Se vi riuscirai otterrai la libertà"

Riuscirà il prigioniero a tornare libero?
#508
Tematiche Filosofiche / Re: Autorità e Verità
06 Gennaio 2024, 15:50:49 PM
Citazione di: Koba II il 06 Gennaio 2024, 14:20:20 PMSi può provare a interpretare il potere e la violenza come rapporto tra l'Io e l'Altro.
La violenza ha come obiettivo la distruzione dell'altro, il potere invece cerca di assimilare l'altro a sé, cerca di trasformarlo in qualcosa di simile a sé. Le politiche di integrazione degli immigrati messe in atto dai paesi europei sono appunto tentativi di rendere culturalmente omogenei gli stranieri al cittadino occidentale.
In questa azione ci vuole certo della competenza (conoscenza dell'altro), ma soprattutto, ciò che segna l'intensità dell'azione e la sua possibile efficacia, un'idea chiara di se stessi.
Più si è convinti di disporre di un'identità certa, più l'azione politica sarà decisa (fino a sconfinare nella violenza, quando l'integrazione dell'altro apparirà impossibile o dannosa).

Altro esempio: la regolamentazione dei sistemi di intelligenza artificiale. Il tema è complesso, ma la sua complessità tecnica riguarda soprattutto la creazione di questi sistemi, non gli effetti sociali ed economici.
Dunque dopo breve e limitata comprensione del tema, la scelta politica si baserà essenzialmente, anche qui, su ciò che si crede di essere, su ciò che si ritiene essere l'umanità.

Ne risulta – ma il discorso mi convince fino a un certo punto... – che la differenza in autorevolezza sia determinata più che dalla competenza sull'oggetto in questione, dalla tendenza a problematizzare il rapporto con la propria identità.


Ma le nostre scelte, sono inevitabilmente condizionate da ciò che noi riteniamo di essere. E ciò che pensiamo di essere può venir valutato, sempre da noi, positivamente oppure negativamente.

Ed è proprio questa valutazione, del nostro bene e del nostro male, il termine di paragone per decidere le nostre scelte.
Su quale altra base potremmo mai scegliere?

Epperò, poi magari sbagliamo...
Ma non è forse proprio questo iato, tra ciò che dovremmo scegliere per come siamo e ciò che viceversa scegliamo, a determinare la nostra evoluzione spirituale?

L'aspetto tecnico della IA non mi sembra marginale, soprattutto riguardo al nostro umanesimo.
Come funziona una IA?
Si basa davvero sulla semplice induzione?
Questa è una via possibile, tra le tante, per giungere al limite, interrogandoci su chi allora noi siamo.
#509
Tematiche Filosofiche / Re: Autorità e Verità
06 Gennaio 2024, 14:45:01 PM
Citazione di: Pensarbene il 06 Gennaio 2024, 11:15:21 AMgrazie!
@bobmax
Scrivi e giustamente:

"Non per niente, sembrerebbe che nei tecnici informatici sia diffusa una qual propensione alla filosofia."
questo perché si sono accorti che matematica e fisica mostrano che la realtà è complessa e sfaccettata,presenta aspetti probabilistici e un quid di margine che sfugge.
Non a caso i computer quantistici sono superisolati e ciononostante soggetti a errori che i computer non quantistici non fanno.
Questo perchè i computer non quantistici seguono una logica tutto sommato semplice e  dicotomica.
Quelli quantistici ne seguono un'altra e sembra proprio che quest'altra dia un'idea più....realistica e, nel contempo, complessa e problematica della realtà!


Sì, vi è sempre un margine indeterminabile.
 L'errore è ineliminabile, ovunque.

Anche i computer classici, digitali, hanno a che fare con l'errore. Che si cerca di ridurre il più possibile, ma non vi si riesce mai del tutto.

D'altronde non è forse l'errore, la sua insopprimibilitá, a tenere aperto questo mondo?
Se non vi fossero errori, saremmo perfetti, il mondo sarebbe finalmente chiuso e noi... lì sepolti.
#510
Tematiche Filosofiche / Re: Autorità e Verità
06 Gennaio 2024, 10:23:03 AM
Citazione di: Koba II il 05 Gennaio 2024, 09:47:00 AML'unica persona autorevole è quella che ha fatto della ricerca della verità il proprio centro. Che ha saputo rinunciare ad ogni cosa per essa, ad ogni bene materiale, che ha dimenticato se stesso nel pellegrinaggio verso di essa.
Qui al centro c'è la ricerca, non la verità. C'è il dialogo, non il sistema. C'è l'inquietudine del periodo assiale (Jaspers) dei filosofi, dei profeti, dei saggi di India, Cina, Mediterraneo, del 500 a.C., non la competenza che dà la singola soluzione tecnica.
Ancora una volta per salvarci non ci rimane che rinascere ripartendo da lì, dallo spirito di quell'epoca.

Sì, la ricerca è fondamentale. Tuttavia non sufficiente affinché vi possa essere autorevolezza.

Perché la ricerca necessita di salire dei gradini, e questi gradini sono "verità". Verità relative, provvisorie, ma senza le quali non è possibile alcuna effettiva ricerca.

Il puro "ricercatore" che non si affida a qualche gradino, seppur instabile e con la consapevolezza che lo sia, non avrebbe proprio nulla da dire. E quindi, nessuna possibile autorevolezza.

L'autorevolezza è in chi esprime sia la ricerca, sia "verità" su cui lui si arrischia procedere.
È autorevole, perché cerca e prova a fondare qualcosa, pur consapevole del possibile, probabile naufragio.

Il periodo assiale è il lascito più prezioso che viene dal passato.
È fonte inesauribile di stimoli per la ricerca.

Non denigrererei però la competenza tecnica. Perché pure le "verità" tecnico/scientifiche posso essere gradini per la ricerca della Verità.
Dipende sempre e soltanto dal soggetto.

L'esperienza del limite, così ben analizzata da Jaspers, può infatti avvenire seguendo ogni percorso di conoscenza.
Anche le competenze tecniche possono condurre di fronte al limite. E lì filosofare per davvero.

Non per niente, sembrerebbe che nei tecnici informatici sia diffusa una qual propensione alla filosofia.