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Messaggi - sapa

#496
Citazione di: Jacopus il 20 Giugno 2021, 10:51:40 AM
Faccio presente solo una "piccola" circostanza. In India dove i vaccinati sono nell'ordine del 3-4 per cento della popolazione, i malati di Covid sono ancora tantissimi e i morti sono stati il 19 giugno 2021, 1144, cifra che secondo molti studi (guardare Internet per credere) potrebbero essere da 5 a 10 volte superiori per l'arretratezza dei sistemi statistici indiani e per la difficoltà di avere dati in alcuni parti isolate e povere di strumenti di rilevazione. Si teme una ondata questa estate che potrebbe portare i morti ufficiali a cifre doppie o triple (e quindi dando retta alle "rettifiche", fino a 30.000 morti al giorno.
Il pensiero dietrologico sul vaccino è vero nella misura in cui sono state sviluppate procedure emergenziali in una situazione di emergenza, ma i risultati della campagna vaccinale sono sotto gli occhi di tutti. Che qualcuno ci rimetta le penne è inevitabile. Rischi del genere sono previsti per qualsiasi tipo di vaccino e, su numeri esponenziali come quelli del vaccino contro Cov-sars-2, è più che un rischio, un male necessario da bilanciare con i benefici ricevuti.
Capisco che il topic riguarda una tematica diversa, ovvero la necessità di verificare gli effetti post- mortem del vaccino, ma ripeto, i dati positivi del vaccino superano di gran lunga gli effetti negativi ed il fatto che gli rna spike si siano diffusi in tutto il corpo vuol dire poco. Il sistema immunitario ricorda tutte le infezioni del nostro corpo e per questo reagisce. Avere delle rna-spike in un sistema immunitario efficente è una risorsa. Diventa un problema in un sistema immunitario depresso. Infine, ovviamente, una procedura standard, avrebbe dovuto far passare degli anni, per fare degli studi di follow-up sulle possibile conseguenze a distanza di tempo, ma la situazione non credo che permettesse questo lusso.
Ciao Jacopus, ribadisco la mia totale ignoranza sull'argomento, ma onor del vero ricordo di aver letto giorni fa su questa vicenda, che la diffusione del vaccino era prevista solo nel luogo di inoculazione (il muscolo del braccio) e che la diffusione sistemica  negli organi era considerata pericolosa anche in individui sani. L'articolo era di un paio di settimane fa, più dettagliato di quello citato da Jean, se riesco a rintracciarlo lo posto. A presto
#497
Ciao Jean, avevo letto questa notizia una decina di giorni fa, ma da inesperto quale sono non sono stato in grado di verificarne la fondatezza. Di sicuro c'è che di questa diffusione sistemica in tutto il corpo ( a quanto pare non preventivata) del meccanismo a RNAm inoculato con i vaccini, non se ne parla proprio. E che questo caso sia il primo e l'unico di indagine post-mortem e post-vaccino dà da pensare. Consoliamoci e tranquilizziamoci con le immagini dei vari esponenti politici e di governo, immortalati con l'ago trionfalmente piantato nel braccio, in fondo se anche Draghi farà la vaccinazione eterologa, perchè non dovremmo farla noi? A parte gli scherzi, nutrire la speranza di ricevere risposte esaurienti sull'argomento dal ministro Speranza mi pare più un'illusione, che altro.....A presto.
#498
Attualità / La Ford Fiesta e l'Astrazeneca
18 Giugno 2021, 11:25:12 AM
A proposito di vaccinazione, visto che si parla tanto di "eterologa", leggo che ci sarebbero alcuni problemini a obbligare gli under 60, che hanno ricevuto la prima dose con Astra Zeneca, a farsi inoculare la seconda dose con Pfizer o Moderna. Ciò in quanto si è giustamente fatto rilevare che il consenso informato che è stato sottoscritto all'atto della prima inoculazione prevedeva la seconda con il medesimo vaccino e, d'altro canto, le informazioni e modalità d'uso fornite dai produttori dei vari vaccini, tranne J&J per il quale è prevista una dose unica, indicano un richiamo della prima inoculazione con una seconda dose uguale. Che fare? D'altra parte, ho sentito l'esimio prof. Massimo Galli affermare che effettivamente la copertura con vaccinazione eterologa potrebbe essere migliore, ma che i dati in possesso finora sono solo "osservazionali" e, a mio avviso, non credo sia possibile altrimenti. Un bel pasticcetto, insomma...Concordo, comunque, con Gene Gnocchi, qundo dice che a seguito di questa pandemia sarà lanciato sul mercato un nuovo gioco di società per bambini, che potrebbe sostituire il diffusissimo (ai miei tempi) "Allegro chirurgo", l' " Allegro virologo"! :D
#499
Attualità / La Ford Fiesta e l'Astrazeneca
16 Giugno 2021, 09:43:24 AM
Il punto, a mio avviso, non è la paura di crepare a causa del vaccino, in quanto, come giustamente detto, è ben più alto il rischio che si corre contraendo il virus, specialmente nella fascia di età over 60 e per i cosiddetti fragili. Personalmente, ho rifiutato di vaccinarmi con AstraZeneca ( rifiuterò, se me lo proporranno anche J&J), perchè obbligato ad un vaccino che è stato sperimentato significativamente solo per gli under 60 (Eutidemo, avrò postato almeno 2 volte il dato della speimentazione clinica!) e che, rivelandosi   un po' più pericoloso per questi, adesso si vuole riservare ed imporre ad una fascia di età per la quale la sperimentazione è carente. L'idea che mi sono fatto è che, per questo governo e per il commissario Figliuolo, il vero obbiettivo sia poter piantare  la bandiera sulla vetta più altapossibile del numero di vaccinazioni e non dimentico che la prima dichiarazione fatta dal Generale, al suo insediamento, è stata" Non una dose di vaccino andrà sprecata!". Ora, bisogna ormai rendersi conto che, dopo i 60 anni, per lo Stato non si è più "strategici", come lo si è  invece al di sotto di questa fascia di età, quando cioè si è "debitori" verso le istituzioni e non "creditori", come lo è un pensionato/pensionando, ma tutto ha un limite. L'equazione per la quale è meglio che i rischi li corra un pensionato/pensionando, piuttosto che una persona ancora attiva che dovrà ancora dare, prima che sia giunto il suo momento di ricevere, a me non piace. Ne capisco la logica, ma, mi si scusi il francesismo, col cavolo! Se io non sono più strategico per lo Stato, lo Stato non è più strategico per me. Alla vaccinazione mi sono presentato, ma vistomi costretto a subire un vaccino che definire controverso è poco, me ne sono andato. Ai tempi del duplex, che ho vissuto anch'io, forse ciò non sarebbe successo, ma se ci prendiamo gli svantaggi del progresso, che ci sia consentito anche qualche vantaggio.
#500
Attualità / La Ford Fiesta e l'Astrazeneca
15 Giugno 2021, 17:27:48 PM
Sì, Eutidemo, quello che dici è logico, infatti la sindrome trombotica indotta dai vaccini a vettore virale si è manifestata in soggetti dai 20 ai 55 anni, per lo più donne, perchè quella è stata la classe di età sulla quale quei vaccini sono stati inizialmente raccomandati e inoculati. In seguito, per il manifestarsi di quel problema, si è pensato bene di fare una sperimentazione di massa sugli  over 60.....Appartenendo io a quella classe di età ed essendo costretto a vaccinarmi con quei preparati, vorrei solo sapere se ci sono e quali sono i ragionevoli motivi, per ritenere un over 60 meno esposto a una sindrome trombotica di quel tipo, a seguito dell'inoculazione del vaccino. Ma credo che non lo riuscirò a sapere. In ogni caso, oggi sentivo un esperto asserire che la cosiddetta "vaccinazione eterologa" (prima dose con un vaccino a vettore virale e seconda dose con uno a RNAm) ha dato risultati anche superiori, in termini di efficacia, alla vaccinazione "omologa", senza aver generato "particolari problemi" e che ci sono ben 3 studi a dimostrarlo. Mi piacerebbe conoscere questi studi, ma non riesco a trovarli. Mi vien fatto di dubitare che Astra Zeneca o Pfizer abbiano svolto prove di questo tipo e, visto che questo tipo di problematica è emersa da qualche settimana,  mi chiedo l'attendibilità scientifica di tutto ciò, perchè la questione mi sembra stia assumendo dei contorni un po' grotteschi da "cornoletame" e il mio timore è che la confusione sia destinata ad aumentare. Capisco la tua preoccupazione per i tuoi prossimi 20 anni, ma direi che, come del resto asserisci da tempo, la statistica sia dalla tua parte. E' senz'altro così, io più che altro mi chiedo se con tutti questi intrugli riusciremo a raggiungere l'immunità di gregge, la mia paura è che diventi necessario continuare a vaccinare 2-3 volte all'anno tutta la popolazione e a sentire imperversare ovunque i vari esperti, più o meno accreditati... :(
#501
Attualità / La Ford Fiesta e l'Astrazeneca
15 Giugno 2021, 11:41:52 AM
Ciao Eutidemo, vedo che la questione vaccini ti intriga non poco....Faccio solo alcuni appunti, a quanto da te scritto: 1) quando dici " Tuttavia, l'AstraZeneca non è l'unico vaccino esistente, esistendone altri senz'altro più indicati per la popolazione di giovane età; per cui, "giustamente", il nostro governo, potendo scegliere, l'ha programmaticamente esclusa per gli "under 60", anche in fase di richiamo. Ed infatti, sebbene i rischi che presenta l'Astrazeneca per le persone giovani, se correttamente "anamnesticizzate" (nota 1), siano assolutamente "trascurabili" sotto il profilo statistico, ovviamente, se ci sono vaccini che presentano rischi ancora più esigui, potendo scegliere, è ragionevolmente preferibile che si si assumano quelli.", sapresti spiegare per quale motivo e dove/da chi/quando  gli altri vaccini sono stati senz'altro più indicati per la popolazione di giovane età, rispetto ad Astra Zeneca? Perchè, se consultiamo i dati ufficiali, tutti questi vaccini risultano utilizzabili dai 18 anni in su. Inoltre, la potenziale maggiore pericolosità di Astra Zeneca per gli under 60, a quale meccanismo fisiologico, esclusivo di quella fascia di età, fa riferimento? E logico pensare che tale meccanismo si modifichi con l'avanzare dell'età, tanto da sparire sopra i 60 anni, oppure stiamo facendo una sperimentazione?  2) quando dici: " Tuttavia,  se è assolutamente logico che, se ci sono vaccini che presentano rischi più "irrisori" di altri, è preferibile che si prendano quelli, si tenga presente che si tratta pur sempre di una questione che sfiora il "ridicolo", se viene posta in termini statisticamente "aberranti"; o, comunque, se viene prospettata in termini "allarmistici", come ho sentito starnazzare da alcune "oche del Campidoglio" in dei talk-show televisivi." , replico che sono tanto irrisori questi rischi, che stiamo VIETANDO questo vaccino sotto i 60 anni.  3) la Ford Fiesta era una gran macchina, ne ho avute 2 che usavo in campagna e le rimpiango ancora entrambi. Ma se uno non vuole correr rischi a viaggiar per strada, può sempre prendere il treno!
Un saluto anche a te.
#502
Ciao Inverno, i residui di agrofarmaci sulle derrate agricole convenzionali, come dicevo, sono presenti sul 90% delle produzioni, a partire da un minimo di 1 principio attivo, fino a 7-8 e anche di più.  Come dici giustamente, l'obbiettivo dovrebbe essere quello di arrivare a 0, il che è possibile in bio/biodinamico e già più difficile in convenzionale, anche se non impossibile, seguendo determinati disciplinari che sono stati messi a punto nel tempo. Definire il biodinamico un brand commerciale o tutta pubblicità, è molto fuorviante, perchè chi segue questo metodo è attento, soprattutto, alla propria salute, all'ambiente nel quale vive e in ultimo alle qualità delle produzioni. Il biodinamico, come dice anche la senatrice, è veramente una nicchia di mercato, la maggior parte delle persone non sa nemmeno di cosa si tratti e, quando ne sente parlare per la prima volta, reagisce come Eutidemo. Quando, dopo 15 anni circa di difesa convenzionale, che allora era costituita da una lunga serie di trattamenti a calendario con organo-fosforici, cloro-derivati e altre famiglie chimiche con tossicità acuta per l'uomo alta, sono arrivato a inizio millennio al biologico, ci sono entrato da scettico e con la intima convinzione che avrei smascherato questi furbastri, che sicuramente cercavano di ciurlare nel manico e trattavano, appunto, la notte con camion carichi di altro. Come poteva essere che noi trattavamo 15 volte un vigneto, con  ditiocarbammati e prodotti sistemici e loco-sistemici e loro facevano la metà dei trattamenti con solo del semplice rame? Nel tempo, invece, mi sono reso conto che si trattava solo di aspettare che si creasse l'equilibrio giusto, tra fertilità del terreno, biodiversità, pianta e carico di frutti/pianta. Immaginati la mia meraviglia, quando mi sono reso conto che, mentre in convenzionale avevo già trattato 3-4 volte il vigneto, i biologici/biodinamici non avevano ancora fatto niente e le loro viti erano sane come le mie....Da allora, ho assunto un' altra posizione anche in convenzionale, all'agricoltore spiego che non bisogna aver fretta, che è utile osservare la situazione e che trattare meno non è solo un modo di risparmiare denaro, ma anche il sistema per loro di vivere meglio, in un ambiente meno contaminato, poichè loro ci vivono lì e gran parte dela loro vita la passano a pipparsi i prodotti che spruzzano, con grande entusiasmo, sulle loro piante. Questo per quanto riguarda il biologico, ma tornando al biodinamico, che conosco di striscio, io per lo più incontro agricoltori che ci credono, aziende medio-piccole condotte da persone molto preparate e attenti conoscitori dell'ambiente in cui vivono. Non so se esistono in Italia grosse aziende che praticano la biodinamica, a occhio direi che una coltivazione su larga scala con cornoletame e silicio non sia facile. Un conto sono i seminativi ,comunque, un altro le produzioni orticole/frutticole. La senatrice Cattaneo, che è una farmacologa, ha un approccio a queste problematiche che risente della sua formazione, ma purtroppo ha detto nella sua intervista un paio di balle, piuttosto grosse, che ti ho evidenziato e  che me la rendono a questo punto non credibile. Il limite che io trovo al biologico e al biodinamico è un limite quantitativo, dato da cali produttivi consistenti, che perciò giustificano l'aumento dei prezzi, ma che se ragioniamo in termini di sostentamento della popolazione mondiale rendono "perdenti" questi metodi. O ci mettiamo a dieta, oppure con il biologico e il biodinamico moriamo di fame, al netto del fatto che una metà del mondo è eccedentario di risorse alimentari e l'altra metà crepa di inedia. Il legislatore deve pensare al futuro e questo futuro è ormai evidente che debba mantenere dei livelli produttivi adeguati a sfamarci tutti, ma nel rispetto delle risorse e dell'ambiente. La lotta integrata, tanto cara alla Cattaneo, ma sulla quale, praticandola per mestiere, ho molto da dire ma non è questa la sede, sta andando faticosamente in questo senso pur tra mille contraddizioni e soggetta da sempre alle pressioni indebite delle multinazionali della chimica, il biologico ( e ci metto anche il biodimanico, in quanto costola del biologico) è già oltre, ma con il limite di cui parlavo. In biologico le pressioni delle multinazionali vanno vicine allo 0 e infatti queste, che se ne sono accorte, si sono messe a lavorare sui prodotti cosiddetti naturali e le sostanze di base. A presto
#503
Ciao Eutidemo, la tua verve dialettica mi fa sempre divertire molto, però, al tempo: non ho mai sostenuto da nessuna parte di credere all' efficacia delle pratiche biodinamiche. Qualche tempo fa mi è stato chiesto se volevo accreditarmi per la certificazione Demeter, ma ho declinato l'offerta, perchè se non sono convinto, faccio molta fatica a svolgere il mio lavoro. Diversamente, continuo a dichiararmi convinto che un'azienda agricola che si certifica per il biodinamico avrebbe diritto automaticamente anche alla certificazione bio, perchè, come ho scritto, rispetta già in sè pienamente i dettami dei regolamenti per la certificazione bio e, quel plus in più che è caratteristico del metodo biodinamico, è contemplato e ammesso anche in biologico. Dunque, siccome so che il male atavico, che affligge il mondo delle certificazioni in agricoltura, è la burocrazia elefantiaca fino all'ottusità, ritengo che al biodinamico si potrebbero risparmiare una seconda, inutile, certificazione e i relativi costi. Questo anche alla luce dei dati esistenti sulla qualità dei prodotti finali, che, dal punto di vista dei residui di contaminanti sulle produzioni relative ad entrambi i metodi, denotano la assoluta indistinguibilità delle stesse. A presto.
#504
Ciao Inverno, per dirla tutta io certifico il biologico per un OdC storico dal 2000, ma dal 1985 ad oggi la mia principale attività è la consulenza fitoiatrica alle aziende agricole, visto che sono laureato in Scienze Agrarie con specializzazione post-laurea in fitopatologia. Inoltre, collaboro con 2 laboratori analisi specializzati sulle colture agrarie, per cui mi sono fatto nel tempo una discreta esperienza sui residui di fitofarmaci  su matrici alimentari da agricoltura convenzionale e biologica. Detto questo, mi dispiace molto che il tuo approccio al bio sia stato così "maltrattato", un certificatore che ti dà il consiglio di acquistare agrofarmaci per giustificare le tue coltivazioni è al limite del delinquenziale ,perchè invece che da "incaricato di pubblico servizio", si comporta da consulente. A questo punto, è meglio che non sappia per quale OdC lavora, perchè farei fatica a non denunciarne le nefandezze. Riguardo al piretro naturale, posso dirti solo che c'è una bella differenza con i piretroidi di sintesi e non solo perchè questi contengono, tra gli eccipienti, il piperonil-butossido, ma anche perchè sono più persistenti nell'ambiente. Non è vero che i prodotti ammessi in biologico sono delle brutte copie, addolcite o annacquate, di quelli convenzionali, i primi comunque sono citati in allegato 2 del reg. 834 e sostanzialmente si tratta di prodotti a base di rame e zolfo tra i fungicidi e microrganismi, polvere di roccia, chitosani eecc. L'unica incursione nel campo dei pesticidi è, appunto, lo spinosad e, con le dovute differenze, il piretro naturale. Diverso era quando  tra questi si annoverava il rotenone, che era di fatto una sostanza pericolosa e che è stata bocciata. Quando la senatrice dice che esistono ampie deroghe in bio all'uso di pesticidi, dice una balla colossale. E' vero il contrario: si danno facilmente deroghe e usi di emergenza in agricoltura integrata all'uso di p.a. già eliminati dalla farmacopea agricola, perchè pericolosi. E quando la senatrice afferma che i prodotti da agricoltura convenzionale/integrata sono sicuri quanto quelli provenienti da agricoltura bio/biodinamica mente sapendo di mentire: sul 80-90% dei prodotti freschi che vengono raccolti si rilevano quantità di residui di pesticidi, che pur se rientrano nei limiti imposti dalla legge, sono di fatto un cocktail potenzialmente pericoloso e oggetto di studio.
#505
A onor di cronaca, riporto il link all'intervento in Senato della Senatrice Cattaneo, di qualche settimana fa, sull'argomento: https://www.huffingtonpost.it/entry/cosi-litalia-finanzia-cornoletame-e-vesciche-di-cervo_it_60a63b2ae4b0313547938583 . Si  tratta di una scienziata, una fervida sostenitrice dell'agricoltura integrata, cioè di quella che fino a qualche anno fa era chiamata agricoltura convenzionale, Di fatto, la sen. Cattaneo rifiuta l'omologazione dell'agricoltura biologica con quella biodinamica, sottolineando l'aleatorietà e non scientificità di quest'ultima e, a mio avviso, può anche aver ragione. Ma arriva a dichiarare che entrambi i tipi di agricoltura forniscono, dati alla mano,  produzioni in linea, dal punto di vista della qualità e della sanità, con quelli ottenibili dall'agricoltura integrata. Il che è falso e mistificatorio. L'agricoltura integrata fa largo uso di pesticidi di sintesi, i prodotti che ne derivano contengono quasi sempre residui di fitofarmaci (anche se in regola con i limiti di legge), vengono raccolti praticamente acerbi per esignze di mercato e la monosuccessione è largamente praticata. Raccontiamola tutta, la storia....
#506
Citazione di: Kobayashi il 12 Giugno 2021, 09:46:44 AM
Sapa, intendevo una "delusione epistemologica", non dal punto di vista del consumatore.
So bene che i loro prodotti sono ottimi, come quelli del mio orto (perché in fondo, proprio come me, si limitano a lavorare il terreno con letame e con le rotazioni). E coloro che li acquistano lo fanno molto semplicemente perché c'è un abisso rispetto alla verdura che si acquista al supermercato.
(Mi fanno un po' ridere le frasi che ho letto in alcuni interventi sui consumatori manipolati per via del fascino di questi trattamenti esoterici... Sveglia ragazzi! Si è disposti a comprare dell'insalata al doppio del suo prezzo solo perché il prodotto è di gran lunga migliore, più buono. Qui stiamo parlando di cibo, non di cianfrusaglie in cui identificare la propria identità culturale, la propria fede).

La mia delusione riguarda il fatto che queste pratiche biodinamiche sembrano essere dei rottami ormai incomprensibili appartenenti a tradizioni lontane (astrologia, ermetismo, filosofia della natura, magia) rimessi in moto da bisogni di vaga spiritualità, più che dal recupero di saperi perduti ma efficaci (nel mio post facevo l'esempio dell'uso di erbe medicinali).
Il bisogno psicologico riguarda il produttore, non il consumatore.
Riguarda l'esigenza di ridefinire la vita e i ritmi dell'unità economica primitiva della piccola azienda agricola come tentativo di rimediare alla devastazione dell'agricoltura industriale.
Perfetto Kobayashi, qui ti seguo e condivido. C'è da dire, però, che l'influenza delle fasi lunari e dei campi magnetici, che i biodinamici osservano in modo stretto, fanno parte di un sapere antico ed efficace, benchè difficilmente misurabili. Sul cornoletame non mi esprimo, pare anche a me francamente una fregnaccia. Sul preparato a base di silicio, invece, mi è stato spiegato che ha la funzione di intensificare e diffondere la luce ambientale all'interno delle colture, facilitandone la resistenza ai patogeni e le qualità organolettiche. In ogni caso, va anche considerato che le scienze agronomiche non sono scienze esatte, per cui 2+2 fa raramente 4.
#507
Citazione di: Eutidemo il 12 Giugno 2021, 05:05:14 AM
Resta fermo, comunque, che i soldi pubblici dovrebbero essere limitati soltanto a finanziare le pratiche agricole di comprovata efficacia, e non certo a finanziare l'acquisto di corna di vacca (che abbiano partorito almeno una volta); quelle, per me, possono mettersele in quel posto, loro e i senatori che hanno formulato il ridicolo disposto di legge in commento!
>:(
Ma guarda, Eutidemo, al momento la grande maggioranza dei produttori biodinamici si certifica anche per il biologico, quindi i nostri soldi vanno già per l'acquisto dei preparati biodinamici. quello che conta, a mio avviso, è il risultato finale: con la biodinamica otteniamo prodotti meno salutari e con minor rispetto dell'ambiente? La risposta è no. Che siano migliori di quelli bio lo lascio decidere a chi li consuma, nella consapevolezza che non tutto è comprovato e comprovabile, nè nel bio, nè nell'agricoltura convenzionale/integrata.
#508
Citazione di: Eutidemo il 12 Giugno 2021, 03:52:50 AM
Citazione di: sapa il 11 Giugno 2021, 17:47:28 PM
Citazione di: Eutidemo il 11 Giugno 2021, 13:43:48 PM
Ciao Alexander
Hai azzeccato perfettamente la congiunzione "se", ma hai dimenticato che si tratta di una congiunzione con "valore ipotetico"; per cui essa non regge l'"indicativo", bensì il "congiuntivo ipotetico ".
Quindi non dovevi scrivere:
"Se producono un prodotto migliore, più naturale e biologico, di quello dell'agricoltura intensiva, che t'importa se amano fare la danza della pioggia?"
Bensì:
"Se producessero un prodotto migliore, più naturale e biologico, di quello dell'agricoltura intensiva, cosa t'importerebbe se per ottenerlo facessero la danza della pioggia?"
***
Il fatto è che non è MAI stato dimostrato, in nessun modo, se non con affermazioni "anapodittiche", che l'"agricoltura biodinamica" produca un "prodotto migliore"; ed infatti non esiste in tal senso nessuno studio di nessun tipo e di nessun genere, ma solo "vuote chiacchiere!"
***
Alcune delle quali, peraltro, oltre che "vuote" sono pure alquanto "inesatte"; come, ad esempio, quella secondo la quale nell'"agricoltura biodinamica" non si usano "pesticidi".
Il che non è affatto vero!
***
Ed infatti, fra i prodotti utilizzati, compare anche qualche "pesticida"; il quale, sia pure di origine naturale, pur sempre un "pesticida" rimane.
Ad esempio lo "Spinosad", il quale è un "insetticida" commercializzato dalla multinazionale americana Dow AgroScience, ora Corteva dopo la fusione con DuPont Crop Protection, ovvero anche i pesticidi a base di "Bacillus Thuringiensis"; tali preparati, regolarmente registrati come prodotti "fitosanitari" (cioè "pesticidi") presso il Ministero della Salute, sono in grado di proteggere le colture tramite la medesima tossina contenuta nelle piante OGM resistenti ai lepidotteri.
Ed infatti, il gene che è stato trasferito nel loro DNA è stato appunto ricavato dal "Bacillus Thuringiensis"; il che, tradotto in soldoni, significa che in "agricoltura biodinamica" si aborrono gli OGM, però si usano esattamente gli stessi batteri dai quali quei geni sono stati ricavati.
;)
***
Tuttavia, per concludere, hai assolutamente ragione nel dire che il legislatore non si dovrebbe occupare delle credenze o del folklore degli agricoltori biodinamici, ma solo di valutare se essi propongono un prodotto che si può definire "biologico" secondo gli standard vigenti; ed è proprio per questo che equiparare l'agricoltura biodinamica a quella biologica è una cosa assolutamente priva di senso.
Allo stesso modo, se un "agricoltore biologico" di fede cristiana prega Dio affinchè il suo prodotto cresca sano, genuino e organoletticamente gradevole, non vedo alcun bisogno di equiparare,  per legge, l'"agricoltura biologica" all'"agricoltura cristiana".
Non so se ho reso il concetto!
***
Un saluto!
***
Eutidemo, spinosad e Bacillus Thuringiensis sono in all. 2 del reg. 834 e 889, con il quale si certifica il biologico. I biodinamici, se possono li evitano e le loro pratiche, a sentir loro, dovrebbero proprio servire ad evitare quegli impieghi.
Però li usano!
Li usano, come li usano gli agricoltori biologici, se ce n'è la necessità. In ogni caso, Eutidemo, nel post che quotavo hai fatto un po' di confusione: Spinosad è il prodotto di una fermentazione e i prodotti a base di BTh contengono una tossina, che si è dimostrata tossica per molti insetti lepidotteri di interesse agrario,  ottenuta da un batterio, presente in natura. Gli OGM non c'entrano nulla, confondi gli effetti con le cause. Il lancio di varietà di mais, queste sì OGM, nelle quali Monsanto ha introdotto geni del BTh in grado di far produrre alla pianta la tossina, per renderla inattaccabile dalla Piralide senza bisogno di trattamenti, è ovviamente successiva. Non è che si ottiene BTh da organismi OGM, insomma. Spinosad e BTh sono utilizzabili in biologico e la pratica è possibile in biodinamico, a dimostrazione ulteriore che le 2 tecniche sono, sotto molti aspetti, assimilabili.
#509
Comunque, dopo la morte della povera 18enne ligure vaccinata con Astra Zeneca, sembra che sarà vietata la vaccinazione con questo vaccino della popolazione sotto i 60 anni! Cioè, in pratica, sarà vietato l'uso, per il quale questo vaccino era stato inizialmente raccomandato. Di conseguenza, saremo noi over 60 ad avere il previlegio di smaltire le scorte di questo preparato. Anche perchè, diciamolo, un 18enne che muore di trombosi è piuttosto raro, mentre per un 60enne è molto più normale e, nel caso, si potrà dire "Bè, a quell'età..." In più, sentivo l'altra sera alcune eminenze grigie della viro-infettivologia dire che si dovranno trovare forme "punitive", per gli over 60 che non si vogliono vaccinare. Insomma, se vorrò andare al cinema o al ristorante, potrò farlo solo da inoculato? :-\ :-\
#510
Citazione di: viator il 11 Giugno 2021, 18:42:45 PM
Salve sapa. Citandoti : "Se poi io, consumatore, voglio mangiare prodotti ottenuti con il cornoletame, che male sto facendo?".

Nessun male. Tu consumatore sei maggiorenne (non sempre), alfabetizzato (quasi sempre), forzosamente abbonato alla televisione (da noi, quasi sempre), libero (forse qualcuno ti influenza o ti costringe?).

Non si capisce perchè mai debba esistere qualcuno che (di principio ma non di fatto) debba occuparsi della tua maturità. Tu consumatore sai benissimo ciò che vuoi, e non importa nulla del fatto che ciò che ti hanno insegnato a volere non sia quello che realmente ti serve. Saluti.
Certo, viator, è così. Per quanto riguarda, invece, il discorso che facevi tu sul valore aggiunto, in termini monetari,  dei prodotti  biologici/biodinamici, è più una chimera che altro: le produzioni bio, infatti, sono molto più scarse, quantitativamente parlando, di quelle convenzionali. Comunque, quando da certificatore biologico mi imbatto in un operatore che pratica anche agricoltura biodinamica(per questo, certificato anche da un certificatore apposito), mi sento quasi sempre molto più tranquillo, perchè so che, per quanto riguarda il controllo e la certificazione che devo svolgere, mi trovo davanti uno che ci crede veramente.