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Messaggi - sapa

#496
Citazione di: Alexander il 11 Maggio 2021, 20:37:21 PM
Buona serata


Ma fatevi il covid! Non succede niente. Guardate me. Sono ancora qua che scrivo. Mi sembra di essere lo stesso di prima, a parte i piedi freddi (ma il mio medico ha detto che non c'entra un ....). Così vi fate dei bei anticorpi doc, su misura e naturali 100%. Quel che non ammazza ingrassa... :D
Ciao Alexander, mio cognato il virus se l'è fatto ed è finito per 1 mese in TI, tracheotomizzato e intubato. Da circa 1 mese è a casa, ma ha danni ai polmoni e fatica a salire le scale senza l'ausilio dell'ossigeno. Il bello è che nella sua famiglia l'hanno preso tutti, ma lui è l'unico che ha rischiato grosso. Insomma, gli anticorpi doc possono essere piuttosto onerosi....
#497
Citazione di: anthonyi il 11 Maggio 2021, 18:03:32 PM
Citazione di: sapa il 11 Maggio 2021, 16:16:52 PM
Citazione di: anthonyi il 11 Maggio 2021, 14:48:25 PM
Gira voce ci sia stato un notevole trasferimento di vaccini Astra dalla Sicilia alla Puglia. In Sicilia i vaccini Astra non li vogliono neanche a pagarli, mentre in Puglia, forse per effetto del video di Checco zalone, l'astra lo stanno facendo in tanti, de gustibus, chi preferisce l'astra, e chi preferisce il covid.
Bè, mettendola giù così sembra che o ti vaccini o prendi il covid...Ho già spiegato il motivo per il quale non intendo vaccinarmi con AstraZeneca, è una questione di principio: bassa efficacia, confusione sulle modalità di somministrazione e, non ultimo, la logica da reggimento con il quale viene imposto. Leggevo oggi che il Piemonte non intende somministrarne più, dunque perchè devo essere io a contribuire allo smaltimento delle scorte? Se in Puglia non hanno problemi, la mia fiala gliela cedo volentieri. Tu, anthonyi, hai già avuto la tua dose?
Io non ho neanche provato a prenotare, diciamo che come ipazia me la sto prendendo comoda, per pigrizia più che altro. Comunque semmai sarà credo che farò il j & j, una sola dose, il più comodo di tutti. Comunque non è che uno deve motivare le ragioni per cui non si vaccina, vaccinarsi o meno e una scelta libera, però se il sistema impone delle restrizioni perché ci sono alcuni per i quali è opportuno Pfizer, e le scorte di Pfizer sono limitate, dare a te quello Pfizer vuol dire toglierlo ad un altro per il quale lo stesso è più opportuno.
Un saluto
Fermo restando che se per me non c'è altro che AstraZeneca aspetto anch'io, ti ricordo che fino a quando non è scoppiato il bubbone di questo vaccino, gistamente o meno, AstraZeneca veniva consigliato sotto i 55 anni e Pfizer soprattutto per i soggetti fragili e anziani. In seguito alla "sperimentazione" fatta sul campo, oggi è il contrario. Ma sono problemi miei, come giustamente dici. Mi sa, però, che anche tu non potrai scegliere di vaccinarti con j&j, toccherà anche a te fare con quello che passa il convento. A presto.
#498
Citazione di: anthonyi il 11 Maggio 2021, 14:48:25 PM
Gira voce ci sia stato un notevole trasferimento di vaccini Astra dalla Sicilia alla Puglia. In Sicilia i vaccini Astra non li vogliono neanche a pagarli, mentre in Puglia, forse per effetto del video di Checco zalone, l'astra lo stanno facendo in tanti, de gustibus, chi preferisce l'astra, e chi preferisce il covid.
Bè, mettendola giù così sembra che o ti vaccini o prendi il covid...Ho già spiegato il motivo per il quale non intendo vaccinarmi con AstraZeneca, è una questione di principio: bassa efficacia, confusione sulle modalità di somministrazione e, non ultimo, la logica da reggimento con il quale viene imposto. Leggevo oggi che il Piemonte non intende somministrarne più, dunque perchè devo essere io a contribuire allo smaltimento delle scorte? Se in Puglia non hanno problemi, la mia fiala gliela cedo volentieri. Tu, anthonyi, hai già avuto la tua dose?
#499
Comunque, sto provando da una settimana a prenotarmi per la vaccinazione, ma non c'è nulla da fare, vogliono propinarmi a tutti i costi questo vaccino dal nome impronunciabile. E non è che non ce ne siano di alternativi, sotto la mia fascia di età vengono somministrati Pfizer e Moderna. Evidentemente, ci sono le scorte del vaccino Astrazeneca da finire....Mi tocca rinunciare e, probabilmente, sarò anche etichettato come un no-vax. Se poi dovessi avere la sventura di contrarre il virus e crepare, probabilmente ci sarebbe anche chi esulterebbe, strepitando che me lo sono meritato... :(
#500
Percorsi ed Esperienze / Il silenzio
09 Maggio 2021, 17:42:29 PM
Trovo questa discussione molto attuale. Dopo il lockdown duro dell'anno scorso, quando gli unici rumori ambientali erano praticamente i versi degli uccelli, lo stormire degli alberi e il ronzio degli insetti, il ritorno alla normalità mi trova impreparato e infastidito. Il silenzio assoluto è impossibile in natura, ma il silenzio relativo sì. Purtroppo, mi rendo conto che la soglia del rumore è diversa da uomo a uomo, a me dà fastidio anche chi parla a voce troppo alta e l'inquinamento acustico ( al quale ascrivo anche musica che non mi piace, a volume esagerato) mi sta facendo soffrire adesso più che mai.
#501
Citazione di: Socrate78 il 05 Maggio 2021, 11:49:46 AM
Comunque la Genesi parla di mondo perfetto PRIMA del peccato d'origine, quando Dio lo vide e disse che era cosa buona il peccato d'origine non era stato ancora commesso. Di conseguenza dopo il peccato d'origine il mondo non può più essere considerato perfetto, perché la specie umana si perverte, si spezza l'amicizia con il Creatore e quindi anche il rapporto tra l'uomo e il creato (derivazione di Dio) diventa negativo e tirannico, caratterizzato dalla prevaricazione. Nasce il conflitto tra uomo e donna, con la prevaricazione del maschio sulla donna, espressa dalle parole bibliche rivolte alla donna: "Verso l'uomo sarà il tuo istinto, ma egli ti dominerà", Dio si riferisce non alla prima Donna, ma alle donne discendenti dal peccato d'origine. Dio in realtà non maledice veramente le donne con queste parole e non è felice della tirannia maschile, semplicemente constata, espone le conseguenze derivate dalla colpa primordiale. La morte? Eh beh, la morte almeno dell'uomo è anch'essa biblicamente conseguenza di quel maledetto peccato d'origine, infatti se non ci fosse stato quel fatto la specie umana sarebbe stata esentata da tutto quel calvario che accompagna il morire, con i ben noti dolori, sofferenze, malattie, agonia, sino alla distruzione totale del corpo fisico con la putrefazione. L'umanità senza peccato avrebbe sperimentato la dormizione, com'è accaduto secondo la credenza della Chiesa alla vergine Maria, che alla fine della vita è stata assunta in Cielo con corpo e anima, per intenderci il corpo non è stato distrutto, ma TRASFIGURATO. La morte non è quindi un fatto normale, è un male enorme non voluto da Dio per l'uomo.
Sulla questione del peccato originale la penso come Guido Tonelli ("Tempo: Il sogno di uccidere Chronos" Feltrinelli  2021), è l'introduzione del tempo cronologico. Adamo ed Eva erano immersi nel senza tempo, nell'immutabilità senza inizio e senza fine. Con il loro "peccato", si  scardina la perfezione eterna e si avvia la clessidra, con tutto il meccanismo di nascita-vita- morte. In realtà, Tonelli cita Caino ed Abele come scardinatori del tempo pre-costituito, non Adamo ed Eva, ma mi pare chesi possa estendere anche al peccato originale. Il tempo, il nuovo tempo, che segue sempre da momenti di crisi e di sconvolgimenti, è la chiave di tutto. La morte, la sofferenza, la prevaricazione, la guerra, ma anche la vita, i piaceri, il rispetto e la pace o perlomeno la tensione verso di essi, sono lo scardinamento del senza tempo e l'introduzione del tempo cronologico. Dopo Adamo ed Eva è cominciato il divenire.
#502
Citazione di: Dubbioso il 04 Maggio 2021, 11:36:37 AM
Mi spiego... a causa del peccato originale il male e' entrato nel mondo ( creazione) come morte e sofferenza. Ma se Dio e' onnipotente poteva creare l'uomo libero e al contempo lasciare il mondo perfetto e incorrotto dalla morte anche a seguito del peccato originale umano.

Bisogna intendere la morte e la sofferenza,  come una punizione divina o come una conseguenza del peccato originale? Se e' una conseguenza un Dio onnipotente e buono poteva conciliare la felicita' dell'uomo con il libero arbitrio,  ad esempio evitando morte, malattie, carestie e poverta'...ecc...

Se e' una punizione Dio non appare cosi misericordioso?.   Se non poteva conciliare peccato originale e conseguente  felicita' dell' uomo allora non e' onnipotente?
Ciao dubbioso, in realtà io penso che Dio potesse "conciliare la felicità dell'uomo con il libero arbitrio", ma non faceva parte della sua volontà. Perchè, oltre all'onnipotenza, c'è anche una onnivolontà divina e ciò che Dio comanda è sua volontà si compia. Adesso, resterebbe da capire, secondo me, perchè quella era la sua volontà, ma purtroppo quest'ultima, aldilà dei vari tentativi di interpretazione, gode anche del requisito dell'imperscrutabilità ( "Vuolsi così colà dove si puote.."). Probabilmente, non ti sono stato tanto utile per sviscerare l'argomento che hai proposto, ma molto di più non riesco a fare....A presto
#503
In questi giorni rimbalza dappertutto la notizia che Boris Jonson sarebbe in una situazione finanziaria personale molto vicina al dissesto. Sembra che si sia indebitato fortemente per ristrutturare Downing Street, per farsi un' altra casetta non so dove e per altre spese varie, al di sopra delle sue nuove potenzialitá. Infatti,  pare che l' appannaggio sul quale può contare come primo ministro si aggiri sulle 170mila sterline all' anno, quando prima ne guadagnava oltre mezzo milione.
Così, il bravuomo pare abbia chiesto finanziamenti non dichiarati al suo partito e alle banche. La domanda che leggo da più parti ė: quest'uomo è troppo povero per fare il primo ministro? Al che vien fatto di pensare che un governante dovrebbe essere economicamente agiato e stabile per poter  ricoprire bene e senza macchia il suo ruolo.  D' altra parte, 170 mila sterline/ anno di compenso non mi pare che configurino una situazione di indigenza, la maggior parte delle persone che conosco e frequento, me compreso, quella cifra se la sogna e se ci arrivasse si sentirebbe tutto meno che povera. Non sono un estimatore di BoJo, per me ha fatto anche cose buone, ma trovo questa querelle quasi spregevole e di cattivo gusto. Che sia il caso di aprire una sottoscrizione a sostegno del valente statista, per permettergli di governare senza patemi, cavandosi le sue vogliucce?
La sua situazione finanziaria, se certificata, più che spingere a chiedersi se sia troppo povero per governare, dovrebbe indurre  gli inglesi a domandarsi: se quest'uomo amministra il Regno Unito come amministra la sua casa e i suoi affari, dove andremo a finire?  Naturalmente, auguro allo scapigliato premier una cospicua vincita alla lotteria, in modo da potersi risollevare economicamente,senza dover ricorrere a entrate illecite o quantomeno poco ortodosse e poter governare adeguatamente! Ma guarda un pò, credo che sia la prima volta che si sente dire di un governante messo in discussione perchè sommerso dai debiti, a parte forse qualche regnante dei secoli scorsi.
#504
Attualità / Caino e Abele
01 Maggio 2021, 20:03:59 PM
Citazione di: Ipazia il 01 Maggio 2021, 15:34:24 PM
Non è che gli enormi campi di soia e mais della pianura padana appartengano a zone marginali e, per quanto polentoni siamo, la loro destinazione principale non è umana. Soprattutto il mais richiede una enorme irrigazione nella stagione estiva, e se c'è siccità ... Immagino funzioni così anche altrove.
Sì, è vero. Però, al posto del mais che serve a produrre insilati per gli allevamenti della pianura padana, cosa ci mettiamo? E' chiaro che un allevatore con terra dedica gran parte di questa alla produzione di foraggi ed essenze per mangimi, per abbatterne i costi. Ma parallelamente si avvale delle deiezioni animali che produce per aumentare la fertilità dei terreni,senza ricorrere a prodotti di sintesi. Io lo trovo più corretto di un'agricoltura senza sostanza organica di origine animale. Per produrre sostanza organica alternativa a quella animale si dovrebbero dedicare terreni alla coltivazione di biomasse da compostare. Non c'è quindi, con l'allevamento, alcun furto di terreno agricolo: si coltivano vegetali per alimentazione animale, dalla quale deriva quella quota di proteine animali , che servono a quella  umana. E si possono sfruttare terreni marginali, che altrimenti sarebbero abbandonati, come i vari alpeggi in quota, nei quali coltivare qualcosa è praticamente impossibile. Caino ed Abele, per ritornare al tema, sarebbero fatti per coesistere virtuosamente, a mio avviso.
#505
Attualità / Re:Caino e Abele
01 Maggio 2021, 10:53:16 AM
Bè, sostanzialmente la tabella postata da Inverno con il water foot print è abbastanza onesta e probabilmente realista. Che i bovini, come giustamente detto, consumino il 70-80% di acqua (green) con l'alimentazione è facilmente intuitivo, mentre  il consumo di acqua blue non è molto dissimile dai consumi di diverse colture agricole. Non credo che, per un vegano, il punto stia qui. Fermo restando che un allevamento intensivo- industriale è spesso qualcosa di repellente, per le modalità di trattamento degli animali e per la vita che questi poveri esseri sono costretti a fare per trasformarsi in bistecche e cosciotti, e che perciò per un vegano si tratta, come detto, di un approccio etico-naturalistico, io ritengo l'allevamento parte integrante di una buona pratica agricola, per poter  minimizzare gli svantaggi di entrambi ed  esaltarne le sinergie. L'agricoltore-allevatore dovrebbe essere la norma. Invece, abbiamo allevamenti - lager ed ettari ed ettari di monocolture, in totale separazione e con conseguenti eccedenze di sfruttamento e di scarti/rifiuti che, in sinergia, sarebbero meno impattanti.
#506
Ciao Jacopus, Beppe Grillo non è un politico, nè un uomo delle istituzioni. Ma a parte questo, credo che le motivazioni del suo gesto siano dettate dalla furia che lo sta pervadendo. Ma come, sono 2 anni che sta portando il movimento, del quale è guru  indiscusso, su basi  politicamente corrette, per questo smentendo e ritrattando a man bassa, e la ricompensa è questa? Non va mica bene, non va bene per niente...
#507
Citazione di: Jacopus il 24 Aprile 2021, 18:16:24 PM
Equiparare cov-sars 2 all'influenza è scorretto ed anche pericoloso. Gli effetti sulla società e sulle persone sono almeno decuplicati se non centuplicati. Ci dovremmo vaccinare per almeno 5-10 anni e siamo fortunati se, nel frattempo, non emerge cov-sars 3. Questo virus è comunque il campanello di allarme di una situazione di fragilità generalizzata, che ha come causa, l'impatto di 9 miliardi di esseri umani su una terra dalle risorse limitate.
Se fossimo stati un miliardo e senza questa mobilità intercontinentale, il virus si sarebbe estinto in modo naturale, presentandosi solo in un ambiente limitato. Tale limitazione avrebbe determinato un minor numero di ricombinazioni e quindi di varianti, che sono il problema principale.
Nel frattempo le emissioni di co2, nei primi mesi del 2021 è tornato ai livelli del 2019.
Il problema è tutto nella necessità, da parte della classe dominante, di lasciare aperta la illusione di un "miglioramento" progressivo aperto a tutti, ovviamente a spese dell'ambiente. La democrazia (malata) dei nostri tempi si fonda su questa premessa di sviluppo ormai tossico.
Quando il gioco si farà più duro, anche la democrazia potrà essere accantonata e se una catastrofe ecologica non ci farà fuori, dovremmo scegliere da che parte stare.
Ciao Jacopus, eppure all'inzio di tutto c'era chi, molto autorevolmente, non si preoccupava più di tanto https://www.rai.it/programmi/report/inchieste/e-uninfluenza-9311005c-fb0e-46c2-8e1e-d65c9fdd2111.html. Certo, sbagliava in modo che, poi, si è rivelato pericoloso. Francamente, credo di più alla ricerca e alla scoperta di una corretta ed efficace terapia, che a vaccinazioni di massa per anni e anni.  Con una terapia che sia in grado di "decimare" i decessi, il covid rimarrà una malattia contagiosa e pericolosa, contro la quale  però sviluppare una immunità di gregge, senza rischiare troppo le penne.
#508
Io, invece, la vedo bianca. Come la bandiera che dovremo issare sul pennone in segno di resa. Con il covid non sarà mai del tutto finita, ci assesteremo sul livello di tolleranza e rassegnazione che abbiamo assunto per malattie anche più gravi. Probabilmente, spero, si arriverà a migliorare col tempo l'approccio terapeutico, fino a poter derubricare la malattia al  "poco più di un'influenza", dal quale, sbagliando previsione, eravamo partiti.
#509
Tematiche Filosofiche / I limiti della conoscenza.
23 Aprile 2021, 11:16:39 AM
Citazione di: Alexander il 23 Aprile 2021, 08:47:02 AM
La natura è una forza cieca e ottusa. Non si perita di nulla. Va avanti ciecamente costruendo e distruggendo. Se tutto è natura, allora anche il disprezzo che è doveroso verso di essa è perfettamente naturale. Molti uomini disprezzano la natura o l'hanno nel tempo disprezzata. Non sono soggetti a malìa naturale. Io sono uno di questi. La natura è come un muratore che continua a costruire una casa aggiungendo mattoni e togliendoli. E' naturale provare un senso di assurdità per questo suo agire. Se tutto è natura, allora è proprio parte della natura che trova assurdo e insensato il suo stesso agire. La natura è così bipolare e schizofrenica che, se tutto è natura, allora parte della natura vuol controllare l'altra parte e se stessa. La natura è così ottusa che una parte di essa lotta contro l'altra per sopraffarsi. I termini omnicomprensivi sono così, purtroppo, contengono tutto e il contrario con la negazione. Perfettamente naturale , secondo questo ragionamento.
Condivisibile, forse però è meglio abbandonarsi alla corrente, invece che contrapporsi ad essa. Cosa non facile a sua volta. Se la natura è brutta, siam brutti anche noi.
#510
Percorsi ed Esperienze / La Grotta
22 Aprile 2021, 17:21:34 PM
Citazione di: InVerno il 22 Aprile 2021, 16:45:07 PM
Citazione di: Phil il 22 Aprile 2021, 15:20:06 PM
Due tipi di "topo sportivo" che rappresentano due mo(n)di possibili di impostare lo sport; fermo restando che, parafrasando, "ogni topo è bello per sua madre" e il gioco di decidere quale approccio sia meglio o peggio, fuori dal rispettivo contesto, è per me uno sport poco avvincente.
E' uno sport poco avvicente se si tratta di guardarlo nella sua dimensione specifica dell'organizzazione di uno sport, in realtà questa questa storia della superlega è apparsa, secondo me, terribilmente antipatica ai "topi piccoli", per come immediatamente si sia palesata il suo significato più generale, con tutti i paralleli del caso al grande schema capitalistico dove sempre più "piccoli topi" lamentano la propria insignificanza e impossibilità di vittoria (blocco dell'ascensore sociale) e della risposta, automatica tanto da apparire istintiva, dei "grandi topi" di trincerarsi dietro ad un cartello e nel corporativismo. Insomma, per scherzare, un pò come se alla vigilia della rivoluzione francese, qualcuno avesse proposto un "circolo della brioche" per soli abbienti, la capacità di essere così fuori tempo che solo un bambino, per ingenuità, riuscirebbe ad eguagliare, e i risvolti grotteschi nel vedere questi personaggi idolatrati per il loro "fiuto" prendere cantonate di questo ordine e misura, tanto per insinuare ulteriormente ai topi piccoli (come non ce ne fosse d'avanzo) che forse effettivamente non è per merito che vestono quella cravatta, ma semplicemente perchè sono nati più pesanti.
Ciao Inverno, in realtà non mi è sembrato che, nella fresca vicenda "superlega", i topi piccoli abbiano guardato con antipatia la cosa, quanto con  odio vero e proprio. Odio che si nutre di anni e anni di ingiustizie palesi sul campo e di aggiustamenti mafiosi sui bilanci. La superlega è naufragata perchè si sarebbe rivelata una fogna, nella quale far convergere prima di tutto dei debiti  e dei bilanci fortemente dissestati e questo, se non era chiaro fin da subito, lo diventa adesso che, fallita l'iniziativa, lo ammettono anche gli stessi interessati. Le squadre piccole o di provincia hanno fatto spallucce, pur sottolineando che i piedi su tante staffe non erano ammissibili con le regole vigenti, ben sapendo che, a fronte di minori introiti per loro, senza i ratti grandi si poteva pensare di restitituire al calcio una dimensione normale, per la quale un piccolo club non avrebbe più dovuto temere la promozione nella massima serie, come un pericolo per la stabilità finanziaria della proprietà. Chiaramente, se la superlega fosse partita, il richiamo per i giocatori buoni che militano nelle squadre di provincia, sarebbe stato alto. Con 12 club di superlega, il rischio di perdere un giocatore di buon livello, che corre dove lo porta il portafogli, è reale, ma al calcio si gioca in 11 (una ventina  in rotazione) e la mancanza di qualche buon giocatore non avrebbe rovinato i vari campionati nazionali ed europei. Io ho letto i pareri di varie tifoserie e sentito quelli di alcuni addetti ai lavori e presidenti, è stato un coro unanime di "Che vadano, basta che non pretendano di tornare indietro." Che è anche la mia opinione.