Autocitazione:
"Qui si entra nei terreni del solipsismo andando innanzitutto a rilevare che Heidegger sulla scia di Hegel si è inventato "l'esserci" tirando fuori di fatto dall'indagine sul reale "l'essere dell'individuo" e qui compie l'errore, il quale si manifesta eclatante tanto in questo forum, quanto nelle piazzole degli autogrill in autostrada dove, oltre a Re-Enzi, c'è chi ancora appronta (intendi riesce ad approntare impunemente) tavoli di gioco clandestini per il gioco delle tre carte. E non parliamo di altri luoghi, non ce n'è proprio bisogno. Mica sono scemo!! ......[omissis]............ Mi son reso conto che la personalità, in combutta con l'io che ne modula l'onestà o la disonestà governa il mondo intero. E io dovrei tenere fuori dalla disamina del mondo in cui vivo il problema di come e quanto il conoscitore possa influenzare i campi di indagine del conosciuto? In tutta sincerità mi sembrerebbe una cosa da fuori di testa. L'ho già detto, il metodo scientifico funziona, ma ci è dato di sapere chi c'è dietro i selezionatori delle ricerche che sono da farsi o non farsi?"
Non posso pertanto che essere d'accordo col pensiero di Cacciari riportato in questa breve intervista. E ancor più sono d'accordo, ricordando quando introdussi il concetto di "dogmatismo negativo" poi corretto in "dogmatismo invisibile", quando il professore dice: "Se viene meno questo atteggiamento radicalmente antidogmatico è chiaro che viene meno l'anima stessa della nostra filosofia, viene meno la capacità di criticare l'ordine scientifico dei saperi, ma anche quello politico in cui si vive".
Non mi è noto se nel suo testo venga dipinto in qualche modo ciò che sarebbe inquantificabile, ma quando in biblioteca troverò il suo libro svincolato dal prestito penso che gli darò senz'altro un'occhiata

), ci sarebbe comunque lecito affermare che il loro risultato non corrisponderebbe comunque al consenso "effettivo" della popolazione russa (1); corrisponderebbe, invece, alla somma di tale consenso più quello "indotto" da una propaganda unilaterale ed univoca (2), e più quello "estorto" con l'intimidazione, più o meno diretta o indiretta, di un regime di polizia, basato sullo spionaggio e la delazione (3).