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Messaggi - Alberto Knox

#496
Citazione di: bobmax il 08 Febbraio 2024, 13:26:51 PMSì, la confusione è la cifra costante nei tuoi interventi.
Questo stato è confermato proprio dal tuo incipit:
"Non ho mai avuto l'illusione che il bene sia un assoluto"
A cui segue:
"Quello che vedo è solo confusione"
non ho detto "quello che vedo è solo confusione" ,ma ho scritto :
Citazione di: Alberto Knox il 08 Febbraio 2024, 12:43:56 PMNon ho mai avuto l'illusione che il bene sia un assoluto. Quello che vedo è invece la confusione.
dire di vedere la confusione non contraddice il non illudersi negli assuolutismi (che sia il bene , il male ecc) che è un altra cosa. Perchè vi sia confusione sarei dovuto essere contradditorio. E affinchè un affermazione sia contradditoria bisogna che il predicato contraddica il precedente riguardo il medesimo oggetto/soggetto.
Citazione di: bobmax il 08 Febbraio 2024, 13:26:51 PMVi descrivi tutto il dramma che stai vivendo.
No, descrivo il dramma umano in realtà
Citazione di: bobmax il 08 Febbraio 2024, 13:26:51 PME così mi sento in colpa pure con te...
Per questo mio spazientirmi, mentre dovrei prestare più attenzione!
Perché non solo vedi confusione, ma sei in confusione.
No per carità non sentirti in colpa, leggi i pensieri di Pascal o di Marco Aurelio piuttosto, fanno bene, nutrono la mente e il cuore. ;)
Citazione di: bobmax il 08 Febbraio 2024, 13:26:51 PME perché invece io non sono in confusione?
Io che sempre di tutto ho dubitato, perché non vivo in confusione?
bhè, chi pensa di stare in piedi guardi di non cadere  :)
Citazione di: bobmax il 08 Febbraio 2024, 13:26:51 PMNon sono in confusione perché sto all'inferno.
comodo il tuo inferno, accesso a internet, pancia sempre piena , diritti costituzionali , smart tv . Vai in Cisgiordania o in Ucraina a portare medicine, viveri, coperte, assitenza. Poi torna e dimmi com'era l'inferno ;)
Citazione di: bobmax il 08 Febbraio 2024, 13:26:51 PMCosa augurarti, caro Alberto?
Posso forse augurarti di andare pure tu all'inferno?
Lì ogni tua confusione svanirebbe...
Ma solo tu puoi decidere se andarci.
Non mi serve l'inferno  per guardare in faccia il dolore. mi basta leggerti , ma son certo che tu mi dirai che non soffri, che hai le risposte, che hai risolto il mistero. La differenza fra me e te è che io vedo il mistero mentre per te il mistero non c'è, è tutto risolto nelle tue formule. Perchè dobbiamo sempre capire tutto? ma capire nel senso etimologico  dal verbo "capiere" che significa afferrare, contenere , assimiliare prendere! . Il mistero di cui parlo non lo puoi contenere ,non lo puoi assimimilare , non lo puoi risolovere è lui che ti  contiene e che forse ti può risolvere. Se non lo senti va bene, vai avanti per la tua strada fatta di formulette chiare solo a te stesso e va bene così.
Citazione di: bobmax il 08 Febbraio 2024, 13:26:51 PMTi auguro il meglio.
grazie e altrettanto :)
#497
Citazione di: bobmax il 08 Febbraio 2024, 05:07:57 AMIl Bene assoluto è una mera illusione...
È questo l'autentico ateismo
Non ho mai avuto l'illusione che il bene sia un assoluto. Quello che vedo è invece la confusione. L'essere preso da tanti discorsi ciascuno dei quali per se stesso  appare vero e convincente poi però quando arriva l'altro discorso, contrapposto, a sua volta appare vero e convincente e poi ne arriva un terzo , diverso, contrapposto a sua volta e che pure appare vero e convincente e il risultato è quello di cui parlava Eisemberg nel libro "fisica ed oltre" ovvero la confusione, quando un tipo di ordine si associa a un altro tipo di ordine il risultato è il disordine. Io penso che questa sia la condizione della nostra mente e del nostro cuore. Nomberto Bobbio che era un filosofo laico lasciò uno scritto da pubblicare dopo la sua morte , in questo scritto una parte recita così ; Non mi considero ne ateo ne agnostico, come uomo di ragione e non di fede so di essere immerso nel mistero, che le varie religioni interpretano in vari modi e che la ragione non riuscirà mai a penetrare fino in fondo" . è una frase che amo molto perchè il mistero non è come l'enigma che uno allora lo vuole risolvere , infatti abbiamo la settimana enigmistica. Il mistero no, non è qualcosa che vuoi risolvere. Sono andato a vedere l'etimologia della parola "mistero"  il termine viene dalla Grecia Mysterion , derivato da Mystes (iniziato) da collegare al verbo myein (chiudere, serrare) dove quel chiudere e serrare si intende di occhi e di bocca. Quindi, mentre l'enigma ti fa spalancare gli occhi e ti fa parlare perchè hai voglia di risolverlo , venirne a capo e di vincerlo! il mistero, al contrario, ti fa chiudere gli occhi , non vuoi capire , non vuoi parlare , mettere in campo le tue idee filosofiche no, chi fa l'esperienza del mistero non vuole capire , semmai vuole essere capito. Se la fede è sorta nel genere umano da quando homo sapiens esiste è per questa duplice esperienza, da un lato la confusione che il mondo da attraverso i diversi discorsi , il capire di non essere del tutto definiti, del tutto risolti dai discorsi degli esseri umani , non trovarsi a casa, c'è qualcosa di più dentro di me che le parole degli uomini non riescono a sciogliere e definire, ho bisogno di qualcosa di più ,ho bisogno d'altro e di che cosa? di questa dimensione di cui parlava Bobbio, uno dei padri della cultura laica, il mistero. Dove chiudere gli occhi e smetterla di parlare e non ho piu voglia nemmeno di ascoltare, voglio fare un altra esperienza, che non è quella di tipo intellettuale.
#498
Citazione di: Ipazia il 08 Febbraio 2024, 07:42:26 AMLa filosofia ha sempre posto x al posto delle certezze idolatriche. È il suo merito maggiore. Lode al dubbio, che rimane l'unico "sistema" filosoficamente valido. Al largo dalle malandate metafisiche "forti", come la Scienza.
Anche nella scienza Nitzche ha mostrato come essa sia fondata sul platonismo, gaia scienza , la scienza allegra, come quella di un bambino che nasconde qualcosa dietro un cespuglio e poi lo va a cercare e quando lo trova dice che questa è la verità. Infatti parte da un impotesi che poi verifica con la ricerca sperimentale e quando gli esperimenti confermano l'ipotesi , ecco che allora diventa vero. Ma si era partiti dall ipotesi !
 interpretazioni, teorie, modelli, tutti artefici della mente dei fisici. Quando si vuole creare un modello si fa una traduzione da un mondo all'altro. Da una parte c'è l'osservazione di fenomeni particolari incomprensibili , dall'altra l'interpretazione che noi diamo a tali fenomeni e quando troviamo un anologia ai fenomeni costruiamo un modello astratto della realtà che descriva il mondo.  Diciamo che per ogni volta che si pensa ad una analogia gia esiste nella nostra mente un modello astratto della realta che poi cerchiamo di rappresentare con un modello.  Quando cerchiamo di ideare un modello di una realtà fisica dobbiamo fare una attivita di astrazione. E quando vediamo una entità fisica come modello di una equazione facciamo ancora un lavoro di traduzione. Il lavoro di traduzione consiste nell'invenzione di qualcosa di nuovo che prima non c'era e che si chiama modello. E l'astrazione deriva dal platonismo.
#499
Gli atei poi sono i peggiori,(non sto parlando di nessuno del forum) vogliono dimostrare l' inesistenza di Dio contro chi crede in Dio, rimanendo così nel cerchio logico dove al centro del dibattito c'è propio Dio. Un ateo non dovrebbe avere nulla da dire a chi dice di credere in Dio , l'anima e il paradiso ecc semplicemente perchè si è tirato fuori da quel tipo di logica. Invece no, continuano come se demolire l'ipotesi di Dio sarebbe una conferma della propia impostazione. Ma se ti serve conferma, non sei davvero ateo allora.
#500
Citazione di: baylham il 08 Febbraio 2024, 00:42:21 AMUn delfino <<è>> un delfino;
è la cupola "è" inventata da  Platone , sul quale si basa il principio di non contraddizione, a renderci tutti Platonici. Noi parliamo come Platone ci ha insegnato a parlare per cui  diciamo ;"questa bottiglia è una bottiglia e non un altra cosa" (principio di non contraddizione) . Ma è vero? No, non è vero. funziona. è funzionale per capirsi ma una bottiglia se la spacchi in testa a una persona non è più solo una bottiglia e non un altra cosa. Cosa diventa? un arma impropia. Perciò prima ci si deve rendere conto di questo ,che siamo tutti Platonici. Perchè parliamo e pensiamo come Platone ha plasmato l'occidente. L'astrazione ad esempio, il fatto che non prendiamo in considerezaione caso per caso le specificità differenti di una cosa ma ne facciamo astrazione in base alla funzionalità, se dico bottiglia abbiamo in mente un idea di bottiglia , ma ci sono tanti tipi di bottiglie differenti. l'idea che abbiamo di bottiglia è astrazione di tutte i tipi di bottiglia. Non è che l idea è vera, funziona, è pratica. Il buon vecchio Nitzsche lo aveva ben capito e ha decostruito a martellate  il Platonismo,  e tuttavia io sono ancora platonico, ma mi diverte vedere come  chi cerca di smontare il platonismo gira sulla stesso cerchio platonico convinto di smontare un terreno dove lui stesso poggia i piedi. E ben saldati anche
#501
Citazione di: bobmax il 07 Febbraio 2024, 17:22:16 PMÈ l'Essere, da non confondersi con l'esserci, cioè con la esistenza

l'essere è lo sfondo sul quale si manifestano gli enti. Così che noi (qualsiasi ente) sperimentiamo l'esser(ci).
#502
Tematiche Filosofiche / Re: Metafisica in senso pieno.
02 Febbraio 2024, 19:46:55 PM
Citazione di: Pensarbene il 02 Febbraio 2024, 18:09:50 PMPerò anche guardare se stessi,gli altri e il mondo CON GLI OCCHIALI DEL MONDO....non è consigliabile.
un qualcosa lo puoi guardare, oppure lo puoi anche sentire. Che è la via dei romantici.

" Stanchi dell eterno tentativo di penetrare con la forza nella materia , scegliemmo un altra strada per avvicinarci rapidamente all infinito. Entrammo in noi stessi e creammo un nuovo mondo.."
Henrik Steffens naturalista romantico 1801

in queste poche parole è racchiuso tutto il sentimento della filosofia romantica. Lo spirito del mondo può essere ricercato sia nella natura, che nella storia e sia nella nostra anima per un romantico . Per questo motivo  il poeta romantico Novalis potè affermare che "la via misteriosa va verso l'interno". Secondo lui l'essere umano porta dentro di sé tutto l'universo e l'uomo può fare esperienza vissuta del mistero del mondo penetrando in se stesso.
Citazione di: Pensarbene il 02 Febbraio 2024, 18:09:50 PMIo faccio riferimento a Solaris,il pianeta che sembra realizzare i desideri e i sogni di ogni  individuo e lo fa impazzire.
Non ho mai visto questo film
Citazione di: Pensarbene il 02 Febbraio 2024, 18:09:50 PMLa terra,invece, fa impazzire la gente cercando di "terraformarla" ..
..o terrapiattarla
Citazione di: Pensarbene il 02 Febbraio 2024, 18:09:50 PMIn tutte e due i casi è meglio che ognuno vada per la sua strada senza intralciare quella degli altri.
Non ho ben capito questa ultima parte. Se è un accusa celata verso di me nei tuoi riguardi sappi che non stavo intralciando nessuno, anzi . Ho visto qualcosa in quello che hai scritto ed è questo qualcosa che è interessante. Non so se lo vedi
#503
Tematiche Filosofiche / Re: Metafisica in senso pieno.
01 Febbraio 2024, 19:23:12 PM
Citazione di: iano il 31 Gennaio 2024, 23:59:45 PMIo dò la mia risposta.
Uno può amare la matematica sia che sia una scoperta che un invenzione.
Ma se uno ama davvero la matematica dovrebbe chiedersi se sia più un bene per essa, e non per se, che sia una scoperta o un invenzione.
La mia impressione è che molti di quelli che credono che sia una scoperta tradiscono il fatto che considerino ciò un bene per se stessi, come una cosa che in qualche modo li rassicuri.
Questi ultimi si distinguono per il  fatto che non accettano tutta la matematica nella sua interezza, ma solo nelle parti che li ''compiacciono'', per cui ad esempio con alcuni di essi non puoi parlare di infinito.
Insomma per quelli per cui la matematica è una scoperta, non tutte le scoperte matematiche sono tali.
Per quelli per cui la matematica è una invenzione ogni invenzione è matematica in base all'idea che hanno della matematica, indipendentemente che sia un invenzione o una scoperta.
Si fà presto a dire se la matematica è una scoperta o una invenzione, come fosse chiaro a tutti di cosa stiamo parlando.
Ma è davvero così?
grazie Iano , almeno tu hai cercato di rispondere alle tre domande finali. Anch'io come te mi sento in difficoltà a riguardo , le domande non le ho fatte perchè le risposte sono semplici .Tuttaltro,  Ho detto se mai che sarebbe il caso di interrogarci sulla natura della matemetica in risposta ad un post che trattava elementi algebrici un pò come Pitagora trattava il numero..
Vi ricordate che per i Pitagorici l'ordine cosmico si basava sulle relazioni numeriche? e certi numeri e certe formule erano circondate da un alone di mistico. Una speciale reverenza era attribuita ad es. ai numeri "perfetti"  come 6 e 28 che sono la somma dei loro divisori (per es. 6=1+2+3) . Applicarono la numerologia all astonomia escogitando un sistema costituito da 9 sfere concentriche, le famose sfere celesti . Ma il valore principale di questi sistemi numerologici e geometrici non è la loro plausibilità, ma il fatto che trattano il mondo fisico come una manifestazione di armoniose relazioni matematiche. Queste idee che sembrano così antiche sono in realtà sopravissute fino ai giorni nostri. Keplero disse che Dio era un geometra ad es. E la moderna fisica matematica , sebbene liberata da accenti mistici, conserva ancora l' antico assunto Greco secondo cui l'universo è ordinato razionalmente in accordo con principi matematici. Le leggi della fisica sono analoghe ai programmi dei computer . Dato lo stato inziale di un sistema (imput) , possiamo usarle per calcolare uno stato successivo (output). Il fatto che il mondo fisico rifletta le propietà computazionali dell aritmetica non dovrebbe avere una profonda conseguenza? Però non tutti i sistemi fisici sono computabili , ad esempio i sistemi biologici e sociali.  In più kant ammonisce dicendo che non dobbiamo stupirci se il mondo appaia rosa indossando occhiali con delle lenti rosa.
#504
Tematiche Filosofiche / Re: Metafisica in senso pieno.
31 Gennaio 2024, 23:08:13 PM
Citazione di: Pensarbene il 31 Gennaio 2024, 19:47:17 PMLa deduzione è:"il legame tra materia energia ,logica e informazione è un tensore dinamico probabilistico .
Lo stesso che ha creato la vita.
Restano due domande:"come mai esiste quel TENSORE?"
"come e perchè aveva le informazioni"
"perchè le ha usate?"
bhè la prima cosa da dire è che il tensore è un elemento algebrico quindi di natura astratta. Secondo mi sembra di capire, e correggimi se sbaglio, che il succo del discorso indichi che la natura si sia servita della matematica, la stessa che noi uomini abbiamo scoperto studiando i fenomeni naturali, infatti usiamo il calcolo tensoriale, differenziale, vettoriale ecc per le torie fisiche e per le leggi fisiche come hai spiegato. Quindi il mondo è matematizzabile. Prima di chiederci se la natura usa la matematematica dovremmo  chiederci qual'è la natura della matematica. La matematica si inventa o si scopre? e in più, siamo sicuri che esiste un unica formula matematica che rappresenti adeguamente un fenomeno fisico? e poi il problema matefasico riguardo la matematica ; consideriamo l'enunciato "il 23 è il più piccolo numero primo maggiore di 20" è vero o falso? è di fatto vero. Il problema è se lo sia in un senso atemporale e assoluto .Era vero prima dell invenzione/scoperta dei numeri primi? un platonico risponderebbe di sì, perchè i numeri primi esistono, in modo astratto, sia che gli esseri umani li conoscano o no; un formalista dichiarerebbe insensata la domanda.
Tu invece come rispondi.
#505
Sì, anche perchè le sintesi non sono definitive, non si può sapere quando e dove essa verrà attaccata da una nuova tesi in modo tale che si ritorna per forza in dialettica. In più quando due principi inconciliabili si scontrano hai voglia di mettere in pratica questi bei propositi di edificazione. Sarebbe interessante aprire un topic riguardante le nostre tesi  personali definitive, io non ne ho ancora  quindi mi limito a portare dei contenuti che possono risultare stimolanti al dibattito. Il banco di lavoro .

 Penso che questo topic non abbia più molto da dire. Come avevo detto all inizio non sto dicendo che viviamo nel migliore dei mondi possibili, sto dicendo che viviamo...e alla fine il migliore dei mondi possibili è viverlo al meglio, per quanto possibile.
#506
Citazione di: Phil il 27 Gennaio 2024, 11:31:57 AMPuoi farlo a livello di contenuto, come hai ben intuito, ma anche a livello di metodo: quale metodo è l'antitesi di quello hegeliano (tesi) e può essere comunque utile al pensiero?
Se vuoi uscire dalla dialettica tesi/antitesi (la sintesi non è altro che la nascita di una nuova tesi): come puoi collaudare il tuo pensiero senza confrontarlo con la sua antitesi (rinunciando alla dialettica)?
Sono solo spunti di metodo, non c'è una risposta esatta.
penso che nella filosofia tutti i metodi hanno dei punti cardine in comune; la messa in campo di un argomentazione e spiegazione razionale, la ragione come fondamento del pensiero e la logica. Che nell insieme è poi il logos .
A volte , quello che si nota , è che le persone si aggrappano con le unghie e con i denti alla propia tesi , forti delle motivazioni della propia logica argomentativa. Allora , in questi casi il metodo efficace sarebbe quello Socratico , ma il metodo Socratico prevede l'autoconfutazione dell interlocutore, e a nessuno piace essere confutati. Anche se la confutazione dovrebbe essere vista, come diceva platone , come la più grande purificazione. Quindi qua dentro il metodo Socratico riscontra antipatia, inamicizia, litigi. E quindi il metodo Socratico è meglio che lo utilizzo su me stesso e fare a me stesso una serie di domande, Dico di credere in Dio, bene che cosa dico quando dico Dio? parlo di Logos, bene, che cosa dico quando parlo di Logos, parlo di Caos, che cosa dico quando parlo di Caos ecc e così per ogni parte , o punto, di un discorso logico e razionale. Rettificare i termini , specialmente quando una parola è antica e andare a vedere il significato etimologico che già da solo può essere di grande insegnamento.
#507
Citazione di: Phil il 27 Gennaio 2024, 10:49:33 AMSolo confrontandoti con chi sostiene l'opposto, sia esso autore o interlocutore, puoi verificare davvero quanto sia solida la tua tesi
che è un pò quello che Hegel chiama "dialettica" tesi, antitesi e sintesi  . Occorre dare forza all antitesi che si oppone alla propia tesi per poi infine scavare in profondità ed estrarre la sintesi. è questo che devo fare.
#508
Citazione di: Phil il 26 Gennaio 2024, 21:32:51 PMLungi da me il dare lezioni su Hegel, ma credo che forse ci sia un equivoco: Hegel rivaluta il ruolo della negazione (non-A), non della contraddizione ("A = non-A"). Nel processo dialettico non si dà mai "A = non-A", ma piuttosto "A → non-A", nel senso che A diventa altro da sé, in una condizione che la nega (come il fiore, non-A, è negazione del seme, A; tuttavia "quella cosa" non è al contempo seme e fiore, A e non-A).
La stessa "sintesi" non è altro che negazione della negazione
Nemmeno io sono in grado di dare lezioni su Hegel, sono tutti miei tentativi per arrivare a comprendere quelle cose che si sa che son difficili e allora si taglia corto facendone un sunto, ad esempio quando  ho detto che con " contradictio est regula veri, non-contradictio falsi" Hegel intende l'antinomia di cui noi stessi siamo parte. Cioè mi son servito di Hegel.
 Ma Lo penso ancora, penso ancora che noi siamo logos e siamo anche caos, per quanto le due assunzioni sembrino contradditorie. E per dare forza a questa affermazione mi rifaccio anche alla contradictio di Hegel. Sento che non è tanto fuori dalla tesi Hegeliana ma alcontempo  quando si tratta poi di spiegare questa "contradictio est regula veri:.." ecco che il riassunto di quello che sapevo non basta a spiegarlo . E allora adesso ho capito che la cosa è un pò più complessa di quella che credevo. é più la modalità con cui Hegel sviluppa le sue tesi ad essere complessa. Bisogna prendere mazzetta e scalpello prima di arrivare a rendere comprensibile il suo linguaggio. Adesso, grazie agli approfondimenti e ai tuoi contributi la cosa mi è più chiara.
#509
Al lettore interessato ad un approfondimento dal quale trarne poi  le propie idee a riguardo suggerisco questa videolezione divulgativa.  Volendo arrivare subito al punto della questione del discorso si passi direttamente al minuto 13:47 .

#510
Cioè, Hegel chiama principio di contraddizione quello che noi chiamiamo principio di non contraddizione. Ma sono la stessa cosa , nell elaborazione concettuale sono infine la stessa identica cosa.