Visto che abbiamo sdoganato da un pò l'idea di complessità possiamo ben dire che sotto anestesia non esiste l'io, tornata la coscienza, emerge di nuovo quello stesso io.
Penso che in fin dei conti che con Cartesio-Kant-Hegel viene ribaltata la previa conoscenza apriori di un io pre-confezionato (appunto creato da dio etc..etc..), e viene instaurata quella fenomenologia che apre le porte alla critica inferenziale sulla presenza o meno di questo io, e che arriva fino ai dibattiti sulla cibernetica, e dell'intelligenza artificiale.
Come già detto mille volte io parto volentieri da Hegel, perchè al contrario di Cartesio e Kant, pone l'accento sulla dimensione spazio-temporale, come elemento dinamico, e non apriori.
Naturalmente nel pensiero pre-cartesiano l'io è un monolite nero, una presunzione.
Penso che in fin dei conti che con Cartesio-Kant-Hegel viene ribaltata la previa conoscenza apriori di un io pre-confezionato (appunto creato da dio etc..etc..), e viene instaurata quella fenomenologia che apre le porte alla critica inferenziale sulla presenza o meno di questo io, e che arriva fino ai dibattiti sulla cibernetica, e dell'intelligenza artificiale.
Come già detto mille volte io parto volentieri da Hegel, perchè al contrario di Cartesio e Kant, pone l'accento sulla dimensione spazio-temporale, come elemento dinamico, e non apriori.
Naturalmente nel pensiero pre-cartesiano l'io è un monolite nero, una presunzione.



