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Messaggi - green demetr

#496
Citazione di: Ipazia il 15 Luglio 2024, 06:10:56 AMÈ un passaggio cruciale della presa di coscienza che può esistere solo un sapere intersoggettivo (per noi) e non un sapere oggettivo in senso kantiano. È la morte della cosa in sé che dal pensiero greco antico ha tormentato il pensiero filosofico nella vana ricerca di un sapere assoluto.

Sepoltura che trarrà conferma dalle scoperte a venire della "filosofia naturale" che neppure nella materia inerte riuscirà a determinare un fondamento "in sé", ma solo istantanee, più o meno lunghe e strutturate, di oggettività.

Il logos rattoppa, ma non può andare oltre quel che può.  Eraclito l'aveva intuito, ma rimase sospeso tra essere e divenire, sperando che alla fine fosse il logos a prevalere. Apollo su Dioniso. Così non fu.
Come mi ha spiegato il mio maestro: la legge naturale è il dominio razionale sull'oggetto naturale.
L'emotività è invece ciò che fonda il diritto positivo che legifera su assunti del tutto arbitrari e totalmente in libera associazione (a delinquere) di linguaggio.
Oggi è ancora peggio di ieri, perchè l'oggetto è addirittura TOLTO.
Così le leggi vengono interpretate da giudici corrotti e dai media loro padroni sulla base di "niente" direbbe Homer Simpson.
Basterebbe lo snervante ritornello a mò di presa in giro del sovranismo...ma DIO SANTO è nella nostra costituzione (stuprata in massa)!
Certo mancano gli oggetti mediani fra popolo (popolo? oggi fa ridere, nemmeno la famiglia piu si salva, anzi ho notato che ormai la cronaca ha sorpassato la politica nelle copertine dei TG NAZIONALI, tanto per essere sicuri) e sua (supposta, o suppostona su per il c***) rappresentanza.
Dislocazione delle forze produttive, tassazione ex abrupto di qualsiasi attività produttiva, e di per tanto come diceva marx, di attività sociale!
Mi pare che dobbiamo farla finita di fare i radical chic cara Ipazia.

Se la critica va fatta, va anzitutto preso un oggetto naturale, di tipo sociale, chi se ne frega del noumeno!
La critica non può ammettere alcuna struttura nè sovrastruttura, chè di solito sono pipponi linguistico giurisdizionali che poco hanno a che fare col lavorio umano degli umili e degli inetti.
Francamente la filosofia ha rotto le palle con le sue preziose disquisizioni per poi finire per promuovere (nemmeno accettare) le agende lobbistiche.
Ma quanto fanno schifo: hanno paura della loro ombra!
E l'UE ha deciso anche di metterlo per iscritto: l'umanità deve mettersi paura a guardare la sua ombra.....

IL BABAU!!!
PS. Almeno ad Hegel gli avevano piantonato addoso una baionetta VERA. (altro che noumeno!)
#497
Citazione di: Koba II il 16 Giugno 2024, 11:54:44 AMAh, adesso ho capito cosa intendevi.
Sì certo, si può concludere come fai tu "non ci può essere vera vita", a patto di ritenere che il proprio convincimento secondo cui la vita è immediatezza non è un'illusione superabile ma una verità esistenziale inattaccabile.
Hegel mostra nei primi due capitoli che la coscienza parte dal convincimento che la realtà le è data e che a lei spetta soltanto il compito di coglierla, per quella che è.
E certamente questa posizione ha una connotazione sia gnoseologica che esistenziale (sì, io forse l'ho letta soprattutto nella sua connotazione gnoseologica e ne ho trascurato la drammaticità esistenziale).
Ma subito si evidenzia che tale approccio è ingenuo, e i vari fallimenti che si succedono portano la coscienza a riflettere sulla propria attività.
La coscienza arriva a capire che l'idea che si possa attingere alla vita passivamente, cioè porsi di fronte al mondo e accoglierlo (sia dal punto di vista conoscitivo che esistenziale), è un'idea che va abbandonata perché le cose sono sempre mediate, mai immediate.
Ci si pone di fronte all'oggetto singolo e lo si vuole accogliere, conoscere, abbracciare, e invece ci si ritrova con un universale. Questo incontro si è in realtà ridotto all'assegnazione alla cosa singola che si ha di fronte di un predicato generale.
La conoscenza della cosa è quindi un riconoscerla come "albero", "casa", etc.

Ma se volessimo tenerci stretta questa idea della vita come immediatezza cosa accadrebbe nell'interazione con un altro soggetto?
Che ci sarebbe vera vita solo quando il proprio desiderio fosse perfettamente ricambiato dall'altro, quindi praticamente mai (se non nello stato "alterato" dell'innamoramento).
In tutti gli altri casi ci si troverebbe nella condizione di negare l'altro o di usarlo come un oggetto del mondo.
Invece l'interazione con l'altro è molto più complessa.
L'incontro con l'altro, in quella specie di condizione fuori dal tempo che è la figura del servo e del signore (come dici giustamente tu contro le interpretazioni storicistiche), fa nascere un nuovo desiderio, quello che il proprio punto di vista sul mondo venga riconosciuto come autorevole.
E dal momento che in questa fase manca ancora un piano su cui si possa stabilire un criterio di oggettività, dei riferimenti condivisi, i due soggetti sono costretti a lottare.
Alla fine chi si tira indietro per paura della morte accetta di fare proprio il punto di vista dell'altro: nella dedizione del suo servizio è come se dichiarasse: hai ragione tu, il tuo punto di vista sul mondo è vero, è superiore.
Ma d'altro canto al servo non sfugge che questo atto iniziale di fondazione della differenza con il signore non ha alcuna consistenza ontologica ma è un evento del tutto contingente.
Per un attimo ha avuto paura di morire: tutto qua.
E questo consente di proseguire il processo verso uno spazio sociale che offra criteri di verità più solidi della pura violenza.
(In parte, in quello che ho scritto, ho accolto l'interpretazione di Pinkard, ma su questo ne discuteremo più avanti quando avrò finito il suo testo).

Tu invece nel descrivere il rapporto servo-signore come il rapporto tra il soggetto e il suo doppio sembri voler dare un taglio psicoanalitico o comunque puramente interiore a questa dialettica.
Dovresti chiarire questo passaggio. In che senso si deve intendere "il suo doppio"?

Il soggetto pone il suo universale a legge, del padre, patriarcale, statale in fin dei conti semplicemente anti-liberale.
La paura del servo, dei servi del potere, è quella che prende Hegel, alla fine del secondo capitolo, la sua casa viene invasa dai soldati napoleonici!
Lui stesso parla di trauma nelle lettere agli amici.
In un gesto disperato salva questa prima parte della FDS.
La terza che scriverà, come la seguente Logica ed Encicopedia sarà un U-TURN, la dimensione psicanalitica del soggetto che castra l'io, diventerà storicismo alla buona, i fatti storici completamente al servizio dello stato e della psicopolizia.

Ma dal punto di vista psicologico della conoscenza sempre altra del sè, l'io si scopre di volta in volta più addentro alla complessità.

Purtroppo come già detto Hegel sostituisce totalità a complessità, e questo lo rende un filosofo fascista.

Direi che dunque la nostra lettura si può dire conclusa.
Hegel è un ottimo apripista, il suo metodo NEGATIVO, ossia la distinzione sempre più precisa tra le funzioni castranti del soggetto e quelle liberali dell'io, porterà ad Adorno.
Lo stato di diritto liberale (naturale) dovrà SEMPRE eticamente tenere molto più in considerazione le sue minoranze, perchè sono loro che portano avanti il processo di liberazione erotica dell'io. (ma quando mai succederà ah ah ah).
La liberazione erotica dell'io, la sua pulsione al conoscere le cose alte e giuste, ossia alle cose belle.
Il contrario della direzione in cui si muoveva la sinistra che conosceva Adorno, che già a livello filosofico sapeva dell'attuale legge castrante dell'individuale.
L'autorità su cui questa società si basa, un vomito senza fine.

Freud è da leggere, e pensare che quest'estate ho visto la madonna!
O meglio ho smadonnato, ho sbagliato l'autoanalsi!

La filosofia va portata dall'analista, in breve caro amico: l'io, non è l'io-mondo, ma è l'io pulsionale.
E la realtà è la sua complessità.
Scopo nuovo attuale: introiettare gli oggetti medi, la nevrosi NON può essere superata (non in questo cesso di società), ma può essere combattuta.
Ecco che la letteratura torna alla ribalta.

Mi interessa una delle (infinite) intuizioni di Freud che in una delle riunioni della scuola psicanalitica, caldeggiò un ritorno alla letteratura erotica greca e romana.

D'altronde Hegel, per chiudere ci lascia proprio sulla soglia: LA PAURA DEL SERVO.
E l'introiezione del lavoro come strumento per il potere, per l'autorità, e non, come vagheggiava marx e compagnia(marcia), per la solidarietà: MA QUANDO MAI!

E pensare che Platone e Omero che mi guardano minacciosi dal comodino della stanza partono invece proprio dalla NECESSITA' di superare la paura.

Foss'anco di creder agli DEI, come anche Leopardi e Nietzche infine ammettevano.

Be free!
#498
Tematiche Filosofiche / Re: Commento all'"Eutifrone"
24 Settembre 2024, 12:38:18 PM
La distruzione della famiglia è il primo passo verso gli attuali totalitarismi.
Opinabilissima opinione.
#499
Citazione di: taurus il 16 Giugno 2024, 18:49:37 PMNEIN !!!

I romani erano politeisti _ Piuttosto, come scrive P. De Rosa _ nel suo:
- Vicari di cristo _ il lato oscuro del papato / edit. Armenia

quello che si è dimostrato un grande ignorantone è stato proprio il menzionato santo vescovo !

Infatti come potevano gli ebrei uccidere il "loro" iddio ? Semmai trattasi di Ebreicidio_ in quanto avrebbero ucciso un altro ebreo !

L' incarnazione del (loro) dio assolutamente NON è contemplata nell' ebraismo/giudaismo - anzi è LA piu' inaudita bestemmia delle bestemmie delle bestemmie !!!
Cosi' anche per gli ultimi monoteisti arabi !

Inoltre gli specialisti (biblisti, esegeti, teologi.. di "parte") riportano che gli Anonimi autori dei sacri vangeli sono degli emeriti sconosciuti ! MA soprattutto, per sporco opportunismo (la nuova religione era ancora in espansione....) imputano la morte del (nuovo) dio-incarnato AGLI ebrei e  Non ai romani !

Un clamoroso Falso storico !

Inoltre il nome degli evangelisti.. che conosciamo - sono stati affibbiati SOLO nel II secolo

... e tutti vissero felici e contenti
---------------------------------------------------
Ma io non stavo parlando del lato storico della questione, ma della principale motivazione all'antisemitismo.
Se gli antisemiti fossero persone almeno d'accordo con le loro cervella allora dovrebbero odiarsi nello stesso modo con cui fantasticano le loro follie.
#500
il popolo ebreo è chiamato deicida.

ma era roma che comandava.

i rabbini avevano chiamato gesù in giudizio, ma chi giudicava erano i romani.

perciò sono gli stessi romani (quelli che poi hanno adottato la religione) a essere deicidi.

le lance sono quelle dei soldati romani.

è roma colpevole di deicidio (anche se gesù non ha mai detto di essere dio nè di essere suo figlio come disse il bruciato filosofo).

a quanto pare paolo e giovanni se lo sono inventato, taurus me lo docet.

quindi di cosa stiamo parlando?

gli ebrei sono l'unico popolo rimasto, l'unico che ha capito: e gli altri rosicano un casino. :D

dove è la grande roma beh? beh? beh?

dove è babilonia  beh? beh? beh?

e i faraoini dove sono  beh? beh? beh?

poveri abrei miei...venite da me che io vi capisco.

no non mi cacciate! e daiiiii! :D

e cmq le fonti vanno lette allegoricamente.

nella verità un tribuno militare cosa fa se un singolo fa troppo casino nella provincia?
lo elimina, altro che discuterci! e rimettersi alla volontà popolare....ma sul serio!


#501
Tematiche Spirituali / Re: Capire o Sentire?
14 Giugno 2024, 12:37:05 PM
Per capire razionalmente bisogna sentire.

quindi non è uno o l'altro: è entrambe.

ma prima viene il sentire.

il sentire il giusto il santo il vero.

tu pensi savio (a proposito benvenuto!) che possiamo ancora farlo in questo tempo dominato da satana? (e intendo dire che come uno sente dio, cosi sente satana).

io penso di no.
#502
Citazione di: iano il 10 Giugno 2024, 12:50:50 PMCercherei  anzitutto di capire se il mio desiderio di essere nel post X, non sia un desiderio di fuga dal presente mascherato, visto che per vivere il presente un posto vale l'altro.
Esempio:
Magari vorresti fuggire da convenzioni sociali che imbrigliano la tua libera espressione, per cui sei costretto a trattenerti dal bene che vorresti fare, nel qual caso considera che abbandoni delle convenzioni solo per andarne ad abbracciare altre.
Considera ancora  se, pur con tutte le tue buone intenzioni, non stai partendo con lo spirito del colonizzatore.
ciao iano hai fatto bene a specificare, in effetti è così, molti sono in ricerca di "bottino".

non credo sia il caso di bluemax.

il punto focale che condivido è quello legato ai luoghi, ma il fatto è che siamo tutti in una sorte di perenne fuga: su youtube il messaggio è chiaro: spegni il cervello!

se spegni il cervello diventi una maschera invece di cercarla...c'è da pensare a questi progressivi mutamenti del MALE.

#503
Citazione di: bluemax il 29 Maggio 2024, 17:48:22 PMDov'è la soluzione a tutto ciò?


PRIMA RISPOSTA (livello di difficoltà semplice)

Perbacco un vecchio tema su cui esercitai la mia intelligenza adolescente.

La soluzione migliore me la diede Hesse nel suo classico "siddharta".

In effetti il libro intero potrebbe essere una riflessione che parte dalla tua domanda.

Come sappiamo il buddismo come ogni altra religione chiede un salto metafisico che richiede la presenza di un dio nascosto.

Ad Hesse sembrava proprio che questa fosse una fuga.

Non vorrei fare spoiler del libro la soluzione è veramente nelle sue ultime paginette.

Buona lettura se non l'hai ancora fatta!


SECONDA RISPOSTA  (livello di difficoltà "elite")

Bisogna anzitutto decostruire il testo, perchè in qualche modo (in tutt'altro modo) è una questione che mi sembra vicina alla mia.
E sento il bisogno di rispondere, per rispondere a me stesso.


" Dunque mi chiedo: se all'interno del mio "Io" (notare le virgolette visto che quell'IO è complesso da spiegare ed è illusione), c'è un desiderio, una spinta interiore, una direzione verso il "fare qualcosa"..."

Ecco dentro di me suona così "dentro il mio io (quello hegeliano) vi è un angoscia che devo fare qualcosa per terminarla prima di subito"

E' autoevidente che l'attenzione va posta subito sullo psalmata numero uno di Kierkegaard: "siamo ASSEDIATI"
L'io prima ancora di sapere di se stesso, sa già di essere sotto assedio.
Necessita di una risposta.
Il problema è CHI é CHE DA' questa risposta?
E' autoevidente che la dà il soggetto.
Il cane VUOLE IL SUO OSSO.
E l'osso è l'autoassoggettazione dell'io al soggetto, che lui SOLO CONOSCE DI SE STESSO.
Ovvero il soggetto sotto assedio.
E' proprio un castello, le mura di cinta esterne sono il soggetto e la cittadella è l'io.
E' l'io che lancia l'allarme.
Ma è il soggetto che deve dare risposta.

A dare l'allarme cosa è? è questo su cui mi interrogo.
come facciamo a sapere di essere sotto attacco ancora prima di essere sotto attacco?

Anzitutto devo stare nella cittadella.

Ci sono io, e c'è anche il buddista, l'indiano (l'humus della mia giovinezza).



"A) Dovrò assecondarlo per vivere secondo natura, anche per evitare di crearmi dei contrasti interiori"

Per vivere senza angoscia (secondo natura mi pare un pò troppo) cosa devo fare?
Assecondare? ovvero zittire l'allarme....(esattamente quello che faccio e credo in buona compagnia dalla mattina alla sera).


B) Dovrò superarlo, ossia "lasciarlo andare", per vivere in accordo con la realtà, dal momento che ogni desiderio legato al mondo materiale è comunque effimero e non dà la soddisfazione sperata.
In questo caso si decide dunque di andare oltre il desiderio ed di accettare di mettersi ad operare con ciò che il destino ci assegna, qualsiasi cosa sia, qualsiasi cosa "ci passi sotto mano", senza pensare che ci siano o ci sarebbero state soluzioni migliori o peggiori.

Essere schiavo? si è sostanzialmente questo, l'ho fatto per un certo periodo della mia vita quando pensavo di poter avere progetti (quanto ero fesso!)



La spinta interiore di cui parlo io è un desiderio disinteressato, slegato da fini di possesso e attaccamento (della serie "vada come vada") e fondamentalmente addirittura orientato all'altruismo;

Si è vero ho passato i miei vent'anni a dedicarmi agli altri, mai voluto possederli, semplicemente vivere felicemente come delle pecore brucando.....
Ma cristo....nemmeno quello! ed è il motivo per cui sono un fesso!
Ma in un mondo di schiavi, non ci può essere amore, solo risentimento.
E in misura massima qualcosa che aborro: possedere l'altrui corpo e pensiero.
Ma che cavolo è quello che pensano tutti: fottere e mostrare il proprio grande fallocrartico ca**o. una società di cazzoni insomma. :D
Con tutte il sistema di gratifiche interne a mantenere questa convinzione.
Che poi è anche quello che tiene unita la società: le cose...avere tante belle cose inutili, è il motivo principale perchè la gente non si ammazzi.
Ho respirato più violenza nei vent'anni che in tutta la mia vita (da parte dei singoli) e il bello è che eravamo pacifisti....e rispetto agli altri gruppetti che giravano la zona in effetti lo eravamo pure.
Fesso io come dicevo.


nel particolare, è il desiderio di vivere in un determinato posto X, a qualsiasi condizione, perché sento dentro di me, da sempre, che in quel posto X posso dare il meglio di me stesso e dunque posso fare il meglio per gli altri.

No raga! che ricordi! è proprio vero, volevo sempre essere dove c'era la figa. E la figa voleva essere sempre nei posti della movida milanese.
Più che posto X forse è posto XXX  :D


E' una spinta interiore che si fa sentire ogni volta decido di intraprendere qualcosa in un posto diverso da questo desiderato; è una voce interna che mi dice continuamente "sai benissimo che non è qui che puoi fare del tuo meglio, ma è lì....Va' lì, non stare qui!"


Eh bè! ogni volta che stavo al lavoro quanto rimpiangevo i momenti in cui volevo stare nella movida, e non a brucare l'erba.
Era meglio stare con le vacche. :D


Dov'è la soluzione a tutto ciò? "

La soluzione ai punti a, b, c è molto semplice.

Ce l'ha data hegel: anche se stavi nella movida, volevi stare con la vita.
E la movida non ha mai coinciso con la vita.
Nemmeno la figa coincide con la vita (tranne che quando stai con la figa).

la vita è un altra cosa e NON PUOI realizzarla MAI.

Il pensiero Hegeliano in questo è molto simile a quello indiano-buddista.

La risposta dell'oriente è però amorale, se non proprio immorale.

La loro è una società basata sulle caste.

Hegel è più preciso: chi si può permettere la vita da monaco?

Solo chi è nutrito dalle classe inferiori.

Io non credo affatto sia una questione di posti.


che io sia a milano o in un altro posto di merda, sempre di merda sto.

credo che le domande vere siamo molto più a monte, l'oriente non ha niente da insegnarci.
anzi ritengo il loro un discorso tanatologico forse anche peggiore di quello occidentale.

con la scusa della naturalità si fanno i crimi peggiori.

E il contrario con la scusa dell'artificialità si fanno crimi ancora peggiori.

il mondo esterno non conta niente fin quando non capiamo perchè siamo sotto assedio.

E naturalmente ritengo la domanda spirituale assai piu importante di quella morale.

La domanda psicologica solo all'interno delle categorie sociali.

Eppure il psalmata 1 di Kierkegaard mi si è stampato addoso come un marchio indelebile.

Chi mi risponde? chi sa piu rispondere?
#504


Ecco volevo dare conto del difficile rapporto con il mio personalissimo problema con i video (quando mancano i libri base è inutile leggere i libri che li presuppongono) di Cacciari che riguardano la sua ultima fatica.

Se in un primo momento non potevo sopportarlo  ;)
poi mi è venuto in mente che forse sbagliavo.
E grazie al cielo questo video chiarifica TUTTO.

Naturalmente manca la parte morale, ma il buon cacciari ha fatto bene a chiarire la parte che lo precede.

Che dire! E' la mia stessa posizione!

Cacciari capisce benissimo l'errore dell'ontoteologia...mi viene da piangere: ma allora esiste qualcuno che lo capisce!!!

Ridefinisce magistralmente Aristotele e l'allievo Heidegger, perchè anche il buon Massimo non ha tempo da perdere con chi non capisce!!!

Il mio maestro per esempio ancora non ha capito...

Niente un video ricchissimo, dove per la prima volta dice con CHIAREZZA quale è la sua filosofia!

Non ho capito bene ancora il rapporto tra ousia (le idee platoniche) e ta onta (gli enti).

A mio modo di vedere mi è sovvenuta dal nulla l'intuizione che le ousie sono sostanzialmente quelle idee che noi INTERROGANDO lo spirito noi conosciamo.

E che sono i mattoni, la costellazione di ciò che la filosofia dovrebbe conosere come morale.

Ecco grazie alla precisazioni offerteci da Cacciari potri dire meglio che è l'interrogazione delle aporie, ovvero la loro apertura.
Cacciari in un passo che mi sono perso del simposio afferma che eros è figlia di poros, ovvero la filosofia è la ricerca della strada, del senso, laddove questo senso nei ta onta, negli enti, si chiude alla conoscenza scientifica.

Una volta che la scienza moderna mette in cantina il meccanicismo, questa ricerca diventa anche la NECESSARIA ricerca di qualcosa che la scienza stessa, non sa da dove venga.

Infatti le cose emergono (emergentismo).

E' necessaria una nuova patafisica. (questo cacciari non lo dice...e va bene così perchè lo scopo della lezione è dare LE BASI del RICOMINCIAMENTO a fare FILOSOFIA.

Il grund è nel pensiero stesso...cacciari ti adoro! lo aveva già detto LEOPARDI....

E niente è bello vedere che siamo in due!!!

Io e Cacciari e il mio maestro: riapriamo le vie della patafisica, ora che abbiamo capito!

Ovvero torniamo a dostoevsky mi dicevo io, e cacciari, Massimo MIO PURE!!!

Caro massimo, siamo esausti, io addirittura alla fine del famoso tunnel zizekiano (quello del treno contrario  :D )


E niente, putroppo oggi le idee passano più su youtube che dai libri!!!!

E' il nuovo gioco, e ti ringrazio tantissimo per questa lezione che NESSUNO OVVIAMENTE capirà.

infatti i tipi che lo hanno invitato parlano di "provocazione"   :D

Non c'è nessuna provocazione. Ed è questo il dramma.


PS naturalmente non mi aspetto il discorso morale, altrimenti gli si chiuderebbero i salotti "bene".

Infatti una volta che hai detto che l'individuo è incommensurabile dovresti capire che l'unica politica valida è una che rispetti OGNI SINGOLO INDIVIDUO, e ti ringrazio per le tue battaglie durante la pandemenza.

E certo anche tu hai capito, non che non lo avessi capito prima, ma ancora di più di come o la politica cattolica si sveglia, o è finita.

Arrivano i mangiamorte!!! :D (Cit harry potter, citazione dotta per finire).


Magari lo analizziamo pezzo per pezzo....non lo so dubito, l'euforia iniziale è già finita, sono esangue mentalmente, direi vicino all'esaurimento, o vicino all'apertura della diga che ho messo al mio pensiero, una delle due per certo.
:D
#505
Citazione di: Koba II il 06 Giugno 2024, 08:11:50 AM@green demetr

Stavo leggendo l'inizio dello studio di Terry Pinkard sulla Fenomenologia, e devo dire che la sua interpretazione mi sembra un bel po' spinta... Cioè inizialmente penso "quanta arbitrarietà!", poi però riflettendo sul fatto che un americano è certamente più libero dalla tradizione storiografica europea, mi viene da pensare che alcune certezze interpretative non siano tali, che siano diventate tali solo per via della ripetizione di esse nelle monografie ritenute più autorevoli. Ne consegue la domanda: e se non avessi capito niente?

Così ho deciso di ricominciare da capo la lettura della Fenomenologia.

Sono andato a vedere il tuo primo topic. Intorno al post numero 90, o giù di lì, stavi facendo un gran bel lavoro, un lavoro certosino di lettura del testo, che però è finito nel calderone delle polemiche off topic, come sempre, purtroppo.

Quello è secondo me il modo di fare filosofia. Analisi attenta al testo. Apertura mentale ad ogni possibilità cui la lettura conduce, anche imprevedibilmente, anche contro i propri giudizi o pregiudizi iniziali. Liberi e puri, diciamo così, da dispute culturali inutili. Utilizzo di testi come aiuto, ma senza alcuna dipendenza. Essere un outsider, non avere alcun rapporto con correnti o maestri, è finalmente un vantaggio!

Quindi, se ti interessa riprendere fin dall'Introduzione la Fenomenologia (saltiamo la Prefazione, ovviamente), io ci sto.
Secondo tempi diluiti dalle incombenze quotidiane, rispettando l'alternanza, senza fretta.

Ciao.

Ma io sono ripartito dal secondo capitolo. O meglio ero ripartito, come avrai notato mi sono di nuovo fatto inghiottire dalla società dello spettacolo.

Speravo ci fossero degli strumenti critici di traduzione dal tedesco in italiano sul testo tedesco on line.

NON CI SONO! ??? ??? ???

Cioè grazie filologi eh!

Si tratta di prendere dai pdf, e ripartire per capire meglio la terminologia hegeliana.

infatti avendo io le tre traduzioni, ma anche semplicemente confrontando nuova italia einaudi, i termini tradotti in maniera generica in italiano con dei sinonimi.

E peccato che con Hegel non si può fare! o dai la traduzione corretta tedesco italiana, o non ci siamo per niente.


Comunque sia, se i sinonimi tengono, ho avuto l'intuizione del perchè Hegel prima dica che l'autocoscienza sono gli altri, e poi che l'autocoscienza è l'io.

Molto semplicemente ha sbagliato! ha aggiunto un passaggio in più.
l'autocoscienza della nostra incommensurabilità è immediata proprio al fatto che NOI (noi io) NON SIAMO SOGGETTI (appunto la dittatura del "noi").

Quello che mi chiedo, non so me mi segui koba, è: perchè sono così lunatico? quale è la forza misteriosa che ci costringe a trovare GRATIFICAZIONE negli altri.

E sopratutto LA COSA CHE NON HO MAI ACCETTATO nei miei vent'anni: perchè il noi deve essere per forza un NOI e non un articolazione di io esangui e disperati?

Ovvero in cosa consiste la gratificazione della dittatura del noi?

Perchè bisogna parlare del problema che gli altri non ci rispettano, quando non sappiamo nemmeno cosa ci agita dentro?

perchè la somma delle angosce non produce ancora un pensiero?

Scusa vecchie domande che emergono, insieme a milioni di altre.

Pensare stanca...

Comunque accolgo la tua proposta, in realtà non c'avrei tanta voglia, in questo momento ho scoperto kierkegaard.
e pensare che non l'ho mai capito!!


per esempio quando parla di AUT AUT....non intende dire o questo o quello.


Ma intende dire TUTTI E DUE! è INEVITABILE....che grandissimo autore...
Ne sono rapito..

purtroppo avevo letto l'aut aut della mondadori che è una selezione a caso dei suoi testi. (cerco di perdonarmi, rimarrà un mistero come mai non l'abbia capito prima, o meglio già lo so: io odio il cristianesimo e non gli ho mai dato la possibilità di esprimersi, colpa mia! mea culpa!).

ma cristo la letteratura è un corpo unico, va rispettata!!!

ma come siamo potuti cadere così in basso? è allucinante! ???

Comunque non ciai spiegato cosa dice il pritchard o come si chiama. ;)
#506
Citazione di: Koba II il 03 Giugno 2024, 09:39:20 AMQuesta sinceramente te la potevi anche risparmiare.


Non so su quali basi si possa arrivare ad una conclusione del genere.
La descrizione di come la coscienza si rapporta al sapere e di come prende consapevolezza del fatto che ciò che gli appariva come un sapere "robusto", dopo attenta analisi, si mostra solo apparente, questo processo è sì definito nell'Introduzione come l'itinerario del dubbio e della disperazione, ma si tratta pur sempre di una negatività che non porta allo scacco, quanto piuttosto ad alimentare il processo stesso verso il vero sapere.

Infine sul fatto che il paradigma newtoniano avrebbe influenzato negativamente la visione hegeliana: a Hegel non interessa la natura, interessa la storia, il processo della civiltà. Quando si riferisce a "totalità" si riferisce innanzitutto alla questione della separazione artificiosa (secondo lui) di soggetto e oggetto; in fondo noi abbiamo sempre conoscenza di qualcosa, e pensare alla conoscenza come qualcosa di separato dal suo oggetto, questa ipostatizzazione della conoscenza, conduce a separazioni false (sempre secondo il suo idealismo) come rappresentazione-oggetto etc.
Dopodiché, a livelli superiori, al livello di ragione e poi di spirito, si ripropone un movimento analogo che si può descrivere come un processo di superamento delle fratture, di riconciliazione, che però è sempre attinente al mondo degli uomini, non si tratta di un discorso metafisico e cosmologico tipo Spinoza o Leibniz.

Ps.: è il caso di fare filosofia con YouTube?



Ma non capisco a cosa vuoi arrivare a dire.
Te lo dico sinceramente.

Se esiste un tutto "ente" allora è ovvio che per Hegel la conoscenza di quel tutto è importante.
Ma siccome questo ente non esiste, perchè soffemarsi su queste questioni?

E' ovvio che non c'è scacco per chi crede che vi sia un tutto "ente".

Ma il fatto è che non esiste.

Perciò le parziali conclusioni a cui giunge Hegel, se lo vogliamo leggere all'altezza della drammaticità sociale e psicologica odierna contano eccome.
Ogni scacco fa parte di quei moti dell'anima che riavviano il dialogo con lo spirito.
Non ho idea di cosa ne pensi di Kierkegaard, ma a mio parere, la filosofia oggi si può leggere SOLO così.

Hegel ci porta testimonianza della sua battaglia personale con la fenomenologia, è partito da quella della percezione, per passare a quella nominalista, ed è giunto alla fine del primo capitolo con un affermazione decisiva: NON SI PUO' vivere!

Al massimo si può tentare di vivere! Ma non si vive MAI realmente.
E' il problema della temporalità mai vissuta.
Noi non siamo MAI qui ed ora.

Noi non tocchiamo MAI la vita.
La vita che c'è in noi è totalmente ALTRO da quella che c'è la fuori.

Vedi fai uno sforzo anche tu di capire che la mia lettura è ovviamente la costellazione di pensieri che ruotano nel rapporto CORROTTO tra io e soggetto.

Infatti questa discussione è per gente avanzata: gente che ha capito che noi siamo esseri che trascendono il loro reale.

E che anzi questo reale è proprio il problema che si pone a partire da qualcosa che lo vedo tale COME SOGGETTO.

Quando noi diciamo critica al reale, in realtà stiamo facendo ideologia.

Perchè il rapporto tra IO e SOGGETTO è conflittuale.

Scopo della scienza è creare SOGGETTI.

La critica sociale di Marx, Hegel, e quindi di Adorno a mio parere deve avere questo focus.

In questo senso la seconda parte della fenomenologia è di gran lunga la più importante.

Tu dici che ad Hegel interessa la questione storica, e suppongo che sia così, ma non so se sei già riuscito a isolare in che senso.

La figura del servo e del padrone non sono figure storiche come vorrebbe certo storicismo.

Ma figure della rappresentazione del soggetto, con tutta la drammaticità dello schiaccimento dell'io al suo doppio.


La filosofia si fa con Youtube? A mio modo di vedere sì.

Oggi bisogna metterci la faccia, perchè il soggetto contemporaneo si nutre delle sue gratificazioni (ho visto l'ultimo video della ilenia zodiaco sul james è lei ad avermi dato questa idea).
Senza queste gratificazioni non c'è nemmeno l'accostamento al pensiero.

Adorno era secondo alcuni canali youtube molto presente in tv.

Perchè? perchè è immorale oggi chiudersi nella propria torre.

Più la situazione si fa tragica per la filosofia, più la filosofia diventa necessaria.

Trovo aberrante che oggi vi sia solo Cacciari a rappresentare un certo tipo di filosofia.

A proposito ho finalmente sentito una conferenza sua dove chiarisce il suo pensiero.

E sono al cento per cento d'accordo con lui.

E' ovvio che non esiste alcun grund-ente-

Apro 3d a parte.
#507
Attualità / Re: Il "diritto di esistere" di Israele
14 Giugno 2024, 10:16:28 AM


Citazione di: Donalduck il 06 Giugno 2024, 10:46:18 AMCosa c'entra il Corano? E in che modo e in quali scritti questo Spencer avrebbe smentito le accurate ricostruzioni storiche degli autori che ho citato?

E' nel video che ho postato, le madri palestinesi fanno figli perchè siano sacrificati (termine religioso caro),se non ti vuoi informare dai sionisti, come li chiami tu, non so che farci.
Rimani con le tue convinzioni e le baggianate della wiki-smart.

Non ciò voglia di darti i nomi esatti etc...a che servirebbe? tanto è tutta propaganda no?
Gli unici che hanno ragione sono Pappè e Ovadia (e la wiki-smart).

Va bene, fine della discussione, giusto? Saluti caro.

Il fatto che vi siano interessi dietro non vale solo per gli americani, vale per qualsiasi stato.
Il fatto è che sono più bravi militarmente.

E questi sono fatti.
Al massimo fai qualche critica sociale, ragiona con la tua testa.

Mi sono stufato raga, ci vediamo su filosofia, o per qualche scambio con Ipazia.

#508
Citazione di: Ipazia il 02 Giugno 2024, 19:52:11 PMCon la testa del Deep State USA ? Ma l'hai ascoltato fino in fondo ? Cosa propone secondo te, che sia diverso dalla sderenata supremazia dell'American Way of Life ?

Fortuna che li detestavi. Analitici anziché no. Che sbrodolamento green 😵


Ipazia è ovvio che parla con l'american way, è americano  :D 

Sto solo dicendo che anche se a noi non piace sono loro gli americani che decidono di COSA DEVE pensare il mondo.

Non accorgersi che nel mondo USA le cose stanno cambiando, vuol dire non prevedere che in Italia sarà lo stesso.
Ecco che la politica si giudica a colpi di mandati giudiziari, processi fake come a Trump, completo dissenamento delle corti di giudizio.
In Italia non so se di rendi conto ma hanno già iniziato a farlo.

Il Kotkin da bravo atlantista fa domande con senso, non arcobalenate, perchè se cede il patrimonio della cultura americana, quella della regolazione dei poteri per intenderci, ossia quello giudiziario, è la costituzione stessa a rischiare di essere messa in questione (voglio dire già lo è, la sinistra lo sta facendo a pezzi, l'Europa amabile pappagallo STA COPIANDO...con l'avanzate delle destre fasciste, prevedo un incremento dello strumento giudiziario a scopi politici...siamo solo all'alba di un tempo orribile a vedersi.
Le scazzottate in parlamento sono un preambolo a qualcosa di più funesto, perchè è ovvio che la sinistra americana vuole lo scontro civile, la separazione di un america di mare, e una di terra.
La guerra civile americana, e a presso quella europea.
A me pare tutto molto chiaro.
Frattanto non so quanto terranno le famiglie.
Dicevano che ci tenevano a non far esplodere la bomba sociale, ma a me pare che stanno per creare una sacca di nuovi poveri sottraendola a quella dei piccoli borghesi: fenomeno prevedibile economicamente, ma a livello sociale come diventerà la situazione?
Le destre prenderanno sempre più potere togliendo le ultime libertà rimaste, quelle minori, tipo farsi i cazzi propri, visto che le altre se le è fagocitate la sinistra.
(perchè le teorie keynesiane sono di sinistra, e questo è tutto: riaprire le minieri non mi sembra la soluzione per avere una società che non cada nella violenza, e che come al solito si affidi a qualche capo fascista, corsi e ricorsi della storia, again and again).
E' un disastro come dice Cacciari in un recente interveno a LA9!
(si riferisce alla compressione dei partiti cattoliciconservatori-socialdemocratici rappresentati dalla vod der layen rispetto alle nuove destre fasciste, dove la morale è solo quella che decidono loro....ne vedremo delle brutte ANCORA ed ANCORA.)

Mi pare che il kotkin cerchi di far ragionare i futuri politici di domani, concentrarsi sulla nuova guerra fredda, e non sulle follie del volemose bene dei vari green new deal, che se leggete c'è scritto: come fare dell'africa la nuova torta su cui mangiare a gogo.
Penso che il neocolonialismo stia per dare un altra incosciente rasoiata a quei popoli che intanto si stanno islamizzando.
Se pensiamo alla guerra fredda, si stanno muovendo i carrarmatini sull'africa.
Diventerà il più grande campo di battaglia ed orrori, AGAIN.
A volte è estenuante.
O almeno cosi ragiono seguendo il kotkin.

So che tu non ti interessi di politica interna usa, ma se ci ragioni, per fare analisi SOCIALI corrette sul futuro è necessario cominciare a far andare gli ingranaggi del cervello.
O ci facciamo prendere alle spalle come con la pandemenza?

Tra i risvolti certamente una immigrazione ancora più selvaggia.
Altro che i patti internazionali che la Meloni meritoriamente sta portando avanti.
Salteranno tutti!
Ma non è ovvio?

Ma come al solito un grido nel deserto....
#509
Mmm vedo che questo forum è diventato un pantano.
Vi faccio un ultimo regalo.
Pensate con la vostra testa: ADDIO.

Ci sono molte cose fake, ragionate con la vostra testa come il Kotkin ci insegna.

#510

Bisogna capire quale sono le cose importanti: non facciamoci infinocchiare dall'identitarismo.

Dobbiamo pensare alla realtà e non a come vorremmo che la realtà fosse.

Salute a tutti.