Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - myfriend

#496
Citazione di: giona2068 il 03 Aprile 2017, 19:58:59 PM
Citazione di: myfriend il 03 Aprile 2017, 18:38:06 PM
@giona

Vediamo tutti le stesse cose perchè il tuo sistema di percezione occhio-cervello funziona esattamente come il mio.  :D

Il percorso di crescita spirituale non consiste nell'avere una "fede".
Ma consiste nell'aprirsi alla Realtà per ciò che essa è. E avere una "fede" - qualunque fede- è proprio il modo per evitare di guardare la Realtà per ciò che essa è, e quindi è il modo più efficace per bloccare qualunque percorso di crescita spirituale.  ;)


Ma non ti sembra un po' strano che un uomo del polo nord ed un altro del polo sud che non si sono mai visti ne perlato "elaborino" allo stesso modo l'immagine che si presenta davanti ai loro occhi? Quanto alla sensazione di duro o morbido, sarà pure una elaborazione della mente, ma quando batti sul duro ti fai male e non succede la stessa cosa se batti sul morbido.
In ogni caso non hai risposta alla mia domanda e cioè: A cosa servono queste elucubrazioni mentali?  
Transeat sulla fede perché parli di una  cosa che non conosci.
Questa si che è elaborazione della mente, della tua mente solo, ma è fuori dalla realtà come tutto il resto.
No fratello, non è come dici.
Un uomo al polo nord vede la Luna esattamente come la vede un uomo al polo sud. Poichè entrambi sono dotati dello stesso sistema occhio-cervello che funziona allo stesso modo.
Poi è vero che i due uomini elaboreranno quell'immagine in modo diverso. Ma l'elaborazione della immagine è un processo mentale che dipende dalla cultura o dalle fedi diverse che i due uomini hanno sviluppato nella loro vita.
A cosa servono queste elucubrazioni mentali? Servono per guardare la Realtà per quella che effettivamente è....cioè per superare le nostre "fedi" che sono un blocco alla crescita spirituale.
Quindi ti avevo già risposto. Ma mi sembra evidente che la risposta va oltre ciò che tu, al momento, sei in grado di intuire.
#497
@giona

Vediamo tutti le stesse cose perchè il tuo sistema di percezione occhio-cervello funziona esattamente come il mio.  :D

Il percorso di crescita spirituale non consiste nell'avere una "fede".
Ma consiste nell'aprirsi alla Realtà per ciò che essa è. E avere una "fede" - qualunque fede- è proprio il modo per evitare di guardare la Realtà per ciò che essa è, e quindi è il modo più efficace per bloccare qualunque percorso di crescita spirituale.  ;)
#498
@Holly

La scienza in fondo esprime soltando un bisogno dell'uomo, il bisogno di prevedibilità dovuto alla volontà di controllo della realtà che tende a mitigare le paure ancestrali dell'uomo (la morte, l'oblio del singolo e l'estinzione, l'oblio della specie).

Questo non è corretto. Quello che guida la scienza è il bisogno dell'uomo di "conoscenza" e non di "controllo".
La scienza nasce direttamente dalla capacità dell'uomo di farsi "domande" e dalla "curiosità" (anche se la curiosità è una caratteristica già pre-esistente all'homo sapiens).

Quando dico che la scienza dimostra la validità delle sue teorie, lo dico nel senso più generale del termine. La dimostrazione delle giustezza di una teoria passa anche dalla sua falsificabilità. La falsificabilità è un metodo. Un metodo atto a dimostrare la bontà di una teoria scientifica.

Vedo che hai fatto un enorme giro di parole ma hai evitato - come fanno tutti quelli che vogliono ingannare se stessi con giri di parole azzeccagarbuglieschi -  il punto fondamentale: come può un sistema generato dal CASO, non generare CAOS, ma generare un sistema pervaso di INTELLIGENZA al punto che tutti i suoi molteplici aspetti si possono descrivere con leggi MATEMATICHE?
Quando riuscirai a dimostrarmi che dal CASO nasce la MATEMATICA, allora sarò disposto a sentire tutto il resto.
E quando avrai risposto a questa domanda sarai a metà dell'opera.  :D
#499
@sgiombo

Che il bambino tocca il fuoco e si brucia, che il suo cervello attraverso gli organi di senso subisce certe attivazioni di circuiti nervosi cui conseguono determinate alterazioni sinaptiche che si conservano nel tempo e avranno in futuro determinate conseguenze funzionali lo possono rilevare osservatori esterni al bambino (nel' ambito delle loro proprie esperienze fenomeniche coscienti, non in quella del bimbo stesso).

A volte, quando compi i tuoi pomposi giri di parole dei quali si capisce assai poco, è come se tu ti perdessi in un bicchiere d'acqua.  :D


Prova a tagliare il formaggio duro con un coltello...e magari ti sfugge il coltello e ti tagli.
Prova a rifarlo dopo una settimana e vedrai se la tua mente non pensa: "Ah! devo fare più attenzione, perchè potrei tagliarmi".
Ecco che ti ho spiegato in due brevi frasi che NON è uno osservatore esterno che lo rileva. Ma è il tuo cervello che registra una esperienza (ricordo) e, da quel ricordo, il cervello elabora successivamente dei pensieri. Trasformando la forma di energia "ricordo" (PROM) in una forma di energia "pensiero" (RAM), che, appena prodotto, diventa a sua volta "ricordo" (PROM). E da questo nuovo "ricordo" il cervello produce una nuova forma di energia (un nuovo pensiero) che potrebbe essere: "Forse non mi conviene usare un coltello, ora prendo una mannaia". E così, il cervello, partendo dai "ricordi", trasforma questi ricordi in pensieri...in un perenne lavoro di trasformazione di energia. Non per niente i pensieri prodotti dal cervello sono "sequenziali" e non "paralleli".

Esattamente quello che accade nel bambino che tocca il fuoco con la mano.


Tutto molto semplice.
Forse anche troppo perchè tu lo possa intuire.
Oddio....tu magari pensi in modo "parallelo" e non "sequenziale" come fanno tutti gi umani. Forse è per questo che capisco poco di quello che scrivi. Forse i tuoi sono più concetti paralleli mischiati in una stessa frase. Ecco perchè mi sfuggono.  :D
#500
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
03 Aprile 2017, 17:24:26 PM
Citazione di: sgiombo il 02 Aprile 2017, 18:55:52 PM
Citazione di: myfriend il 02 Aprile 2017, 13:01:12 PM


Esiste un livello della Realtà in cui l'energia si manifesta e prende forma come materia. Esiste, invece, un livello più profondo in cui l'energia è nella sua forma originaria (le particelle sub-atomiche). Ed esiste un livello ancora più profondo in cui l'energia è "Coscienza".
CitazioneE chi stabilirebbe e secondo quali criteri (che dovrebbero essere oggettivi, se scientifici) quale "livello" della materia sarebbe più "profondo" e quale più "superficiale", quale più "originario" e quale "derivato"?

Si tratta di termini stabiliti per mera convenzione linguistica (comoda ai fini comunicativi).

Massa ed energia (in continua reciproca trasformazione secondo proporzioni universali e costanti) sono (direttamente, per percezione empirica immediata, o indirettamente, tramite inferenze logiche da percezioni empiriche immediate) materia e in quanto tali sono "contenuti" di coscienza.
Il cervello (che é materia: massa ed enegia) non contiene "coscienza" come "forma ancor più profonda di energia -?-"; é invece contenuto nella coscienza di chi lo osserva (direttamente almeno come potenzialità in linea di principio; solitamente di fatto indirettamente, per il tramite dell' imaging neurologico funzionale).

Einstein affermava:
"Tutto è energia e questo è tutto quello che esiste. Sintonìzzati alla frequenza della realtà che desideri e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà. Non c'è altra via. Questa non è filosofia, questa è fisica."

Non voglio convincerti di nulla. Anche perchè vedo che sei estremamente pieno di te e della tua supponenza.
Perciò ti lascio quella frase di Einstein, sulla quale, se ti interessa potrai ragionarci sù.

La Realtà è una.
Ma esistono vari "livelli" (o frequenze, come le chiamava Einstein) nei quali la Realtà si può vedere.
A livello macrocospico noi vediamo corpi distinti e separati.
Se scendiamo a livello microscopico osserviamo le particelle subatomiche che sono onde elettromagnetiche.
Se scendiamo ancora sotto, può essere che vediamo quella che Max Planck aveva intuito essere la "Mente cosmica" o "Coscienza cosmica" che è l'elemento che Tutto accomuna e dai cui Tutto deriva. Certo...qui non siamo più nel campo della scienza, ma nel campo delle intuizioni (o, se preferisci, nella intuizione della teoria del Campo Unificato).

Che vuoi che ti dica?
Quella di Planck è una intuizione, non è scienza.
Io ci lavoro sù.
Te fai quello che ti pare.  ;)
#501
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
02 Aprile 2017, 15:58:32 PM
Peccato che la fisica quantistica non funziona come la fisica classica.
E quando si parla di "atomo" non si parla di fisica classica, ma di fisica quantistica.  ;)
#502
@Apeiron & Anthonyi

La mia esperienza di confronto con la chiesa cattolica mi ha sempre portato ad un contrasto tra la "sensazione di potere" che questa esercita e un bisogno interiore di conoscenza e verità. Il contrasto per me sussiste perché l'istinto di conoscenza è un qualcosa di libero, mentre l'approccio religioso ti vincola ad un'istituzione con le sue regole.


Non c'è nessuna ricerca della verità nelle chiese di qualunque religione. Poichè le chiese non fanno "ricerca della verità". Nelle chiese la verità è già codificata. E' quella esposta nella teologia e nella dottrina.

E' per questo che le chiese non attraggono mai coloro che cercano la verità. Ma, piuttosto, attraggono coloro che NON la cercano. O meglio, attraggono soltanto coloro che hanno bisogno di avere una verità preconfezionata.
Le chiese sono piene di gente che hanno operato un "transfert" dalla comoda situazione della loro condizione di "figli". Hanno sostituito i loro genitori con la chiesa.
Chi cerca la verità, invece, ha operato la differenziazione di se stesso dalla condizione di "figlio" e si concepisce come individuo in cerca di fronte al grande mistero dell'universo. E chi è in cerca non può aderire a nessuna chiesa, ma aderisce a un "metodo di lavoro".
Le chiese non cercano la verità. Te ne danno una già bella confezionata e pronta all'uso. Prendere o lasciare.
#503
Citazione di: Lou il 01 Aprile 2017, 21:31:18 PM
@myfriend
"Abbiamo sempre creduto che tutto ciò che si palesa di fronte ai nostri occhi e che viene colto attraverso i nostri apparati sensoriali sia l'unica realtà esistente: e cioè corpi e oggetti distinti e separati nello spazio. Io sono distinto e separato da te; tu sei distinto e separato da me; entrambi siamo distinti e separati da una sedia o dalla Luna o da un cane. Questa "fede" è la più difficile da superare mentalmente. Perchè è una "fede" che nasce da ciò che vediamo con i nostri occhi. Come possiamo non credere a ciò che vediamo con i nostri occhi? "
La realtà é anche dividuale, che vuoi farci, mica solo individuale. Chiedo venia per la concisione.
Diceva Einstein:
"Tutto è energia e questo è tutto quello che esiste. Sintonìzzati alla frequenza della realtà che desideri e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà. Non c'è altra via. Questa non è filosofia, questa è fisica."

Esiste un livello della Realtà, questo in cui viviamo, in cui ci percepiamo come corpi distinti e separati nello spazio.
Esistono altri livelli della Realtà, in cui questa separazione potrebbe non esserci.
Domanda: come si può diventare consapevoli di qualcosa che non si è mai nemmeno cercato?
La frase di Einstein è uno stimolo a cercare. Perchè chi cerca trova. E chi non cerca non potrà mai essere consapevole di una Realtà diversa da questo livello nel quale viviamo.
Quando avrai "visto" anche gli altri livelli, la tua mente potrà acquisire la consapevolezza che esistono anche altri livelli di Realtà. E potrà cominciare a pensare in modo differente.
Ma se mai li cerchi, mai ne potrai diventare consapevole. E mai potrai pensare in maniera diversa rispetto a come hai pensato fino ad oggi.

Ammesso e non concesso che ti incuriosisca l'idea di poterti sintonizzare su altri livelli di Realtà e, quindi, di pensare in modo diverso rispetto a quanto avviene in questo livello di Realtà.
#504
@Phil

Se è solo intuibile, iniziamo già ad allontanarci dalla certezza scientifica (e quella presunta "generazione" demiurgica è già tipica di molte "fedi" che, appunto, richiedono fede  ).

Corretto. Tuttavia io non la considero una "fede", ma una "ipotesi" di descrizione della Realtà che può essere usata come una buona base di partenza per porsi delle domande.
Direi che quello che conta è "farsi delle domande" partendo dalla curiosità.

la medicina risponde ribadendo la separazione (non solo la distinzione) fra te e me.

Il punto, tornando a quello che dicevo prima, è chiedersi: siamo sicuramente individui, ciascuno con un proprio corpo. Questa "separazione" è senz'altro vera in questo livello di Realtà. Ma questa "separazione" è l'unico livello di Realtà o esiste un altro livello di Realtà in cui questa separazione non c'è più?
In altre parole, la Realtà è fatta da un unico livello (questo in cui viviamo e in cui ci percepiamo con corpi distinti e separati) o è fatta anche da livelli più profondi in cui la separazione che c'è a questo livello non c'è più?

La lotta e la contrapposizione sono categorie di interpretazione del piano umano

Esatto. Ma tale contrapposizione nasce dall'EGO che, facendoci percepire come corpi distinti e separati, ci pone immediatamente in competizione gli uni con gli altri. E quindi la domanda: se superiamo l'EGO che ci fa percepire come corpi distinti e separati e acquisiamo la consapevolezza di un altro livello più profondo della Realtà (ammesso che esista) in cui ci rendiamo conto che tale divisione non esiste, il nostro EGO si strutturerebbe su altri paradigmi e non avrebbe più alcun bisogno di concepire se stesso in termini di contrapposizione con gli altri.

Può esserci una mente che si relaziona al mondo senza un Ego?

Non "senza" l'EGO. Ma "oltre" l'EGO. O, meglio, con un EGO fondato su paradigmi diversi. Vedi punto precedente.

Koan: chi costruisce la mente che costruisce le fedi?

La mente è una "forma di energia" generata dal nostro cervello. E la mente costruisce l'IO, o EGO. E tale IO viene generato a partire dalle nostre esperienze che si fissano in "ricordi" nel nostro cervello. Da questi "ricordi", la mente costruisce le nostre fedi.

Esiste un io senza "fedi", una mente che non abbia alcun paradigma ermeneutico di interazione con gli eventi che lo circondano?

Si, esiste. E' una mente che elabora i propri ricordi e li supera. E con questo supera le "fedi" che la mente stessa ha costruito a partire dai propri ricordi. Aprendosi alla Realtà per quello che oggettivamente è. La mente non vede la Realtà per quella che essa oggettivamente è, ma la vede attraverso il filtro dei propri ricordi e delle proprie fedi. Una volta superato il filtro delle proprie fedi, la mente può aprirsi alla Realtà per ciò che essa effettivamente è. E il primo passo per superare le proprie fedi è chiedersi: che cos'è la Realtà? Chi sono io? Cercando le risposte a queste domande ci stacchiamo dalle nostre fedi e incominciamo ad interagire con la Realtà per ciò che essa effettivamente è.
#505
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
02 Aprile 2017, 13:01:12 PM
@Apeiron

E=M*C^2
Questo non significa che "massa" ed "energia" siano la stessa cosa.
Significa che la "massa" è una "forma" dell'energia.

E', ahimè, il principio che determina il funzionamento della bomba atomica.
Quando nelle reazioni nucleari si "perde" massa, tale massa "ritorna" (o si "trasforma") nel suo stato di energia. Non per niente abbiamo le esplosioni nucleari.

Ma senza scomodare la bomba atomica, possiamo far riferimento al nostro corpo.
Quando ti fai un'ora di corsa, tu consumi energia. Il consumo di energia si tramuta in una perdita di massa corporea.
Al contrario, quando ti fai una bella magnata, il tuo corpo trasforma materia in energia. E l'energia in eccesso si tramuta in "panza", cioè in massa corporea.  :D

La materia è, quindi, una forma dell'energia.
E' per questo che Einstein affermava:
"Tutto è energia e questo è tutto quello che esiste. Sintonìzzati alla frequenza della realtà che desideri e non potrai fare a meno di ottenere quella realtà. Non c'è altra via. Questa non è filosofia, questa è fisica."

Esiste un livello della Realtà in cui l'energia si manifesta e prende forma come materia. Esiste, invece, un livello più profondo in cui l'energia è nella sua forma originaria (le particelle sub-atomiche). Ed esiste un livello ancora più profondo in cui l'energia è "Coscienza".
#506
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
02 Aprile 2017, 12:34:33 PM
@sgiombo (a anche indirettamente a Anthonyi)

e infatti ho sempre scritto a chiarissime lettere che in determinate circostanze le particelle subatomiche presentano anche "comportamento di tipo corpuscolare" e dunque é più corretto parlare di "particelle-onde"

in realtà tu, in un post precedente, avevi detto:
sono particelle subatomiche e hanno massa (anche se in certe circostanze hanno un comportamento "di tipo ondulatorio"; é più corretto chiamarle "particelle-onde".

Allora, mettiti d'accordo con te stesso: sono particelle corpuscolari dotate di massa che in certe circostanze si comportano come onde elettromagnetiche, o sono onde elettromagnetiche che in certe circostanza si somportano come particelle corpuscolari dotate di massa?

Rispondo io. Le due affermazioni che tu hai fatto sono vere entrambe.
In Realtà, le particelle subatomiche non possono essere classificate nè come corpuscoli dotati di massa, nè come onde elettromagnetiche che non hanno massa. Perchè sono entrambe le cose allo stesso momento. Cioè sono una "terza" classificazione della Realtà che sfugge alla nostra comprensione razionale.
Sono d'accordo con te: chiamiamo questa "terza" classificazione della Realtà col nome di "particelle-onde" che hanno sia una caratteristica (corpuscoli) che l'altra (onde elettromagnetiche).

E, quindi, ci poniamo queste domande:
1- è giusto affermare che le particelle-onda non hanno una massa? Si. Perchè esse sono onde elettromagnetiche.
2- è giusto affermare che le particelle-onda hanno una massa? Si. Perchè esse sono corpuscoli.

Entrambe le affermazioni sono giuste e sono vere.
Quindi quando io affermo che le particelle sub-atomiche non hanno massa e sono energia (onde elettromagntiche), sto affermando qualcosa di corretto. Perchè sto mettendo in risalto un loro aspetto reale.
Quindi, quando tu affermi che ciò che dico è sbagliato, stai commettendo un errore.
Non puoi dire che sto sbagliando. Al massimo puoi dire: "Ah! Ok. Se consideriamo la loro natura ondulatoria hai ragione."
Quindi hai montato un caso sul NULLA.

Abbiamo una "entità" che ha una natura di "mela" e una natura di "pera". Le ha entrambe e sono vere entrambe.
Ora...io sto parlando di questa "entità" mettendo l'accento sulla sua natura di "mela".
E tu mi dici: "no, stai sbagliando" mettendo l'accento sulla sua natura di "pera".
Ma se io sto parlando della sua natura di "mela", per dire che sto sbagliando, devi mettere in risalto l'errore rimandendo nella natura di "mela". Cioè rimanendo nel contesto all'interno del quale io sto enunciando la mia tesi (che è la natura di "mela")

Non c'è nulla di sbagliato nella affermazione di Einstein, quando dice: "La materia è energia. L'energia è luce. Noi siamo fatti di luce".
Perchè tale affermazione si colloca nella "natura ondulatoria" delle particelle subatomiche.
E tu non puoi rispondere dicendo: "No, è sbagliato. Perchè la materia ha una massa". Perchè stai vedendo la materia nella sua natura corpuscolare. Quindi in un contesto diverso da quello - anche lui vero - in cui Einstein ha concepito la sua affermazione.

Ti ricordi la logica?
Questa è logica. E pure elementare.  ;)
#507
Citazione di: sgiombo il 01 Aprile 2017, 15:45:42 PM
Citazione di: myfriend il 01 Aprile 2017, 10:52:35 AM
Il primo principio della termodinamica - o principio della conservazione della energia -  afferma che l'energia "non si crea, non si distrugge, ma cambia forma".

CitazioneMa quali sono i rapporti fra la nostra mente e il mondo materiale (fatto di massa/energia che non si crea né si annienta ma si trasforma secondo proporzioni universali e costanti)?

E in particolare quali sono i rapporti fra la nostra mente e l' energia nel nostro cervello che essa percepisce come "gioia"?
La mente non è "altra cosa" rispetto al cervello.
Il cervello è una "macchina" che trasforma delle forme di energia già esistenti - in una forma latente - in forme di energia che possiamo percepire ed elaborare (pensieri, emozioni, sensazioni).
Inoltre il cervello è una macchina in grado di "fissare" le esperienze passate in forme che chiamiamo "ricordi". Ed è sulla base dei "ricordi" che nasce il pensiero.
Il pensiero altro non è che la capacità del cervello di trsformare delle forme di energia (i ricordi) in altre forme di energia (pensieri), che, a loro volta, diventano ricordi.
Se il cervello non avesse la capacità di "ricordare", non potremmo nemmeno "pensare". Poichè il pensiero altro non è che la elaborazione (trasformazione) di "ricordi".

E' un po' come nei computer.
Nei computer esistono tre forme di "memoria":

1- La RAM (Random Access Memory): memoria volatile di lettura/scrittura
2- La ROM (Read Only Memory): memoria permanente a sola lettura che contiene dei ricordi già alla nascita (i ricordi derivati dal percorso evolutivo che ha portato all'homo sapiens)
3- La PROM (Programmable Read Only Memory): memoria permanente a sola lettura che però può essere "programmata", cioè riempita dinamicamente.

Noi nasciamo con una ROM già programmata con i nostri istinti di base; tutti i bambini piangono perchè hanno fame e tutti i bambini si attaccano al seno della madre. Non hanno bisogno di "impararlo" poichè sono "pensieri" già codificati alla nostra nascita (cioè istinti di base). Uso il termine "pensiero" tra virgolette perchè questi non sono ancora "pensieri razionali", ma sono più che atro "istinto di base": il corpo avvisa il cervello che "ha fame", il cervello recepisce questa forma di energia che chiamiamo "fame" e, tramite i "ricordi" contenuti nella ROM, trasforma questa forma di energia in un altra forma di energia che chiamiamo "pianto". Per cui il bambino piange.

Poi facciamo delle esperienze; il bambino tocca il fuoco e si brucia; il cervello ci rende percepibile questa sensazione sgradevole attraverso i sensi e registra questa esperienza nella PROM. Da questo momento questa esperienza diventa un ricordo permanente.
Oppure andiamo a scuola e impariamo a leggere e a scrivere. Tutto l'apprendimento sono forme di energia che il cervello elabora e trasforma in forme di energia che registra nella PROM e diventano ricordi permanenti.

Quando poi ci avviciniamo al fuoco, il cervello associa la vista del fuoco al "ricordo" della sensazione di bruciatura che aveva registrato nella PROM. Il cervello elabora questo "ricordo" e lo trasforma in una diversa forma di energia che chiamiamo pensiero: "Non devo toccare il fuoco perchè il fuoco brucia e fa male". Questo pensiero prende forma nella RAM (memoria volatile di lettura/scrittura) e, immediatamente dopo che ha preso forma, quel particolare "pensiero" (cioè quella forma di energia che si manifesta attraverso particolari collegamenti neuronali), diventa PROM (cioè un pensiero permanente che si fissa nel cervello come "ricordo").
Quando riceviamo un regalo, il nostro cervello elabora questo "input sensoriale" (energia), e, attraverso i ricordi contenuti nella PROM, lo trasforma in una forma di energia che chiamiamo "gioia" e in forme di energia che chiamiamo pensieri: "che bel regalo che mi hai fatto, grazie!". In questo caso si passa dalla PROM, ipotizzando che il bambino abbia registrato in essa il "ricevere un dono" come esperienza positiva appresa durante l'infanzia (quando, ad esempio, riceveva i regali di natale). Se, infatti, una persona non ha mai ricevuto un dono e non ha mai fatto esperienza del dono, il cervello non sa in cosa trasformare quell' "input" e lo trasforma in forme di pensiero (energia) dubitative del tipo: "mi ha regalato un anello? boh...non so che farmene."

Quindi il nostro cervello è una macchina che trasforma forme di energia in altre forma di energia e si basa, per funzionare, su tre tipi di memorie: RAM, ROM, PROM.
Quello che noi definiamo come "creazione di un pensiero", in realtà non è "creazione", ma è "trasformazione" da una forma di energia (ricordi) in un'altra forma di energia (pensieri), che, a loro volta, diventano "ricordi".

E poi esiste l'intuizione.
L'intuizione ha a che vedere con la "creatività". E' una forma di energia che si manifesta a partire direttamente dalla "coscienza cosmica". Questa forma di energia parte direttamente dalla "coscienza cosmica" (senza originare dalla nostra ROM o dalla nostra PROM) e il cervello la manifesta nella nostra RAM come "pensiero". Da quel momento finisce nella nostra PROM come "pensiero permanente".
#508
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
02 Aprile 2017, 08:48:39 AM
Citazione di: sgiombo il 01 Aprile 2017, 21:18:52 PM
Citazione di: myfriend il 01 Aprile 2017, 19:03:15 PM

Einstein ha detto: "La materia è energia. L'energia è luce. Noi siamo fatti di luce".
Citazione"IPSE DIXIT!"

(come al solito).

A noi piace ragionare, criticare, non credere acriticamente all' autorità di nessuno (e anche non stravolgere e caricaturalizzare, non avendole comprese, le affermazioni delle "autorità"; per esempio prendendo tropo alla lettera battute fatte a scopo elementarmente esplicativo).

L'esperimento della doppia fenditura dimostra chiaramente che le particelle subatomiche, in condizioni normali (cioè senza essere perturbate) si comportano come un'onda elettromagnetica.
Evidentemente non conosci tale esperimento.

Non si tratta di ragionare, ma, semplicemente, di osservare la Realtà per quella che essa è.
#509
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
01 Aprile 2017, 19:03:15 PM
Citazione di: Apeiron il 01 Aprile 2017, 18:10:11 PM
Tutte le particelle subatomiche hanno "massa" a parte fotoni e gluoni. Il concetto di "massa" però è diverso da quello "prerelativistico" e "prequantistico" (ma in realtà ci assomiglia molto), tuttavia per un fisico l'elettrone, un sasso e il corpo umano sono tutti massivi. La massa non è un "agglomerato di energia" e non è "energia congelata". Sono tutte immagini prese dalla divulgazione che lasciano il tempo che trovano. Comunque consiglio un po' tutti di non speculare troppo su questi concetti. Dire che la massa è un "agglomerato di energia" finisce per oscurare le cose più che chiarirle.

Il punto è che ogni volta che cerchiamo di immaginarci queste cose le traduciamo in parole e immagini, ma non vanno prese troppo seriamente.

Ancora una volta comunque la fisica non spiega COSA siano l'energia, la massa, la carica elettrica. Semplicemente dice che ci sono proprietà della materia a cui abbiamo dato tali nomi e interagiscono in un certo modo...
No Apeiron.

Le particelle subatomiche sono al tempo stesso massa ed energia. E, al tempo stesso, non sono nè l'una nè l'altra cosa.
Sono una "terza" entità la cui massa entra ed esce dalla Realtà, e che si comporta come un'onda elettromagnetica.
Ho messo il filmato apposta per evitare di dire fregnacce.
E guardatelo no?
E dopo averlo guardato, commentate.

Non pensare di avere la scienza infusa, perchè non ce l'hai.
Einstein ha detto: "La materia è energia. L'energia è luce. Noi siamo fatti di luce".
Perdonami, ma credo più ad Einstein che a te.  ;)
#510
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
01 Aprile 2017, 17:04:27 PM
@sgiombo

Mi spiace ma non è come dici.
Le particelle subatomiche NON hanno una massa, nel senso comune del termine.

https://www.youtube.com/watch?v=ezaJ4SV73a4

Il modello dell'atomo fatto da palline che hanno una massa è solo una convenzione visiva per spiegare il concetto dell'atomo. Non è l'atomo per come è fatto in realtà.
L'atomo in realtà è un "agglomerato di energia" la cui "realtà fisica" ci è sconosciuta.
Possiamo solo dire che è un "agglomerato di energia"...senza nemmeno, tra l'altro, che sappiamo bene cosa sia effettivamente l'energia.

Spero che il filmato possa chiarirti le idee.  ;)

Per quanto riguarda i fisici....bè, io non ho la possiilità di ricominicare la mia vita dall'inizio e studiare fisica. E quindi mi devo necessariamente affidare alle intuizioni di chi ha speso l'intera vita sullo studio della materia.
E' certo che se uno ha vinto il Nobel significa che è andato in profondità e ha una visione più precisa della mia sull'argomento.
Quindi le sue intuizioni sono un buon punto di partenza per cercare di comprendere che cos'è la Realtà e come è fatta.

Alla prossima. ;)