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Messaggi - iano

#4966
Scienza e Tecnologia / Re:I cellulari
16 Aprile 2020, 01:14:00 AM
In questa confusione dovrebbe prevalere un principio di precauzione , ed è preoccupante il fatto che i genitori si arrendano all'uso smodato che ne fanno i figli , anche in tenera età.
Limitatamente all'allarme dovuto alla diffusione delle antenne 5g, secondo un articolo apparso recentemente su "Le Scienze" ,la pericolosità dovrebbe essere inferiore alla rete di antenne 4g.
Infatti , sebbene lavorino a frequenze maggiori , grazie alla loro maggiore potenza ne è richiesto un minor numero.
Questo per quanto riguarda la valutazione media del rischio.
Il rischio però, aggiungo io , sarà maggiore per chi si trova vicino alle antenne.
Per quanto riguarda invece il pericolo nell'uso dei dispositivi mi pare non dicesse nulla.
Credo che l'opposizione al 5g sarà inevitabile ,quanto velleitaria ,come è successo gia'con il 4g. Giusto il tempo che la gente ne capisca i vantaggi , ai quali poi non vorrà' rinunciare , diventando sorda agli allarmi a cui adesso si mostra ancora sensibile.
Si tratta comunque di una rivoluzione alle porte, della cui portata forse non ci rendiamo ben conto. L'affare è molto più appetibile di quello del 4g , quindi è da prevedere che scorrettezze , reticenza e corruzione aumenteranno in proporzione , compreso il pressappochismo dell'utente finale.
Sarà' più difficile  convincere i condominii a mettere una antenna sul tetto, ma bisognerà convincere un numero minore di condomini .
Basterà aumentare il compenso.
È una storia che conosciamo già e che si ripeterà , tale e quale .
Riassumendo.
Il rapporto vantaggi / rischi cresce considerevolmente a fronte di un rischio medio che non cresce .
Ciò, per quanto riguarda le antenne.
Per quanto riguarda invece i device , della cui pericolosità non saprei dire , che oggi si riducono allo smartphone ,col 5g saranno invece destinati a diversificarsi e aumentare in numero spropositato.
Saremo sommersi.


#4967
Scienza e Tecnologia / Re:Charles Darwin
15 Aprile 2020, 10:48:03 AM
Citazione di: baylham il 15 Aprile 2020, 09:52:49 AM
Citazione di: giopap il 15 Aprile 2020, 08:31:21 AM

Inoltre secondo me la scienza (ne sia consapevole o meno: si tratta infatti di filosofia -in particolare epistemologia- e non di scienza) presuppone l' inesistenza (ontologica, reale, oggettiva) del caso e la realtà dell' ordine (per lo meno di un divenire ordinato "debolmente", cioé di tipo probabilistico - statistico, se non anche "fortemente", cioé di tipo meccanicistico), ammettendo il caso unicamente in sede gnoseologica, teorica, soggettiva, e cioé nella conoscenza della realtà e non nella realtà (per lo meno il caso inteso in senso "forte": mutamento caotico senza alcunché di costante, nemmeno le proporzioni probabilistiche - statistiche fra più possibili casi singoli reciprocamente alternativi in serie numerose di osservazioni).

Io non credo alla realtà dell' uno né dell' altro (e se ho ben capito, ma non ne sono sicura, anche iano).

Una prima sommaria risposta, che vale anche per la definizione di caso di viator.

Per me il caso non è il prodotto dell'ignoranza delle relazioni (causali), ma l'ignoranza è prodotta dal caso, va invertita la prospettiva.

La scienza moderna accoglie l'ordine (le relazioni, le leggi) insieme al caso (la probabilità, la stocasticità).
La distribuzione normale riassume meravigliosamente queste due caratteristiche opposte.


Aggiungo che il modello teorico derivato da Darwin in discussione altrettanto meravigliosamente le riassume: variazione genetica casuale e selezione naturale.
Mi trovo d'accordo con Giopap.
Ribaltare i concetti , per vedere l'effetto che fa' , è il mio metodo filosofico preferito , ma il ribaltamento che fai della definizione di Viator non mi fa' effetto , e rimane per me una buona definizione .
La mia riflessione getta un ombra sul caso .
Io ne parlo , credendo di sapere di cosa parlo , ma a pensarci meglio mi pare di non saperlo.
L'ombra si proietta allora , per me , anche sul determinismo, che , con ancor più certezza credevo di conoscere.
Non sarebbe bello però se tutta questa riflessione si riducesse a un gioco al massacro.
È un invito a prendere coscienza delle parole della scienza , non per screditarla , ma per farla più intimamente propria.
È anche un modo per rivalutare il metodo umano , prima ancora che scientifico , riconoscendo una continuità in esso, laddove invece esigenze narrative , pure comprensibili , tendono a spezzare la storia in modo netto (After science , before science , per citare Brian Eno).
Il rischio è quello di esorcizzare i propri pregiudizi , col risultato di trovarseli inconsapevolmente sotto altra forma .
Prendere coscienza del metodo umano ,compreso quello scientifico ,per potenziarlo , maneggiandolo con più confidenza , considerandolo per quel che è, e non per quello che desidereremmo fosse .
Mi viene difficile anche dividere gli uomini in filosofi e scienziati.
Per me rimangono uomini , divisi solo da esigenze narrative.
La scienza è relativamente giovane , e come tutti i giovani si è affermata rinnegando i padri.
Ma ora dovrebbe essere abbastanza matura per dire che forse avevano ragione i padri , e che se lei è diventata quel che è deve riconoscenza a qualcuno.
Il caso si è sostituito agli dei.
Cosa dobbiamo concludere ?
Che funzionavano gli dei , ma ancor meglio funziona il caso.
Quale potrebbe essere il prossimo passo?
Si intravede qualcosa all'orizzonte?
Ma questa è un altra storia.
O forse è sempre la stessa storia , ancora da riscrivere.
#4968
Ci sarebbe di che citarvi un po' tutti.
Nel senso buono .  ;D
Ma in particolare Viator.
Una nuda ragione non è un bello spettacolo.
#4969
Tematiche Filosofiche / Re:La potenza del caso.
14 Aprile 2020, 23:51:46 PM
Citazione di: giopap il 14 Aprile 2020, 17:05:30 PM
Non ho ben capito (e chiedo delucidazioni), ma se consideriamo una serie finita attuale di lanci di una moneta (non truccata) come questa:


T C C T C T T C T C T C C C C T C T C T C C T T C C C T T C T C T T C T T C T C C T C T C T C C


Non vedo in che modo ci si potrebbe trovare un ordine.
Quale?
Esprimibile secondo quale formula o legge?


Più che di monete truccate dovremmo parlare di monete perfette.
Solo esse possono garantirci una distribuzione casuale.
Ma come facciamo a risalire dall'analisi della distribuzione al fatto che è stata usata una moneta perfetta?
Come facciamo a distinguere una distribuzione casuale ottenuta da una moneta teorica da una non casuale ottenuta con moneta reale?
Per quanto piccola sia la probabilità che succeda non possiamo escludere il paradosso di trovarci di fronte a due distribuzioni identiche .
Il paradosso dimostra solo quel che già sapevamo.
Le monete teoriche perfette non esistono , per quello che possiamo trarre dall'esperienza.
Ecco adesso la legge che mi chiedevi qui di seguito:


Copia incolla.


Questo è solo una possibilità, non l'unica.
È anche sufficientemente efficace e fruibile , ma solo perché semplice è il tuo esempio.
Ovviamente si può fare di meglio immagino.
Si può trovare un ordine migliore.
Ma proprio da questa possibilità nasce il concetto di ordine per come credo lo intendiamo.
Dopo aver parlato di moneta perfetta , parliamo adesso della moneta truccata , da te evocata. Se truccata è volutamente imperfetta ,me il perfetto ordine che deriva dal suo lancio è tanto più perfetto quanto più è imperfetta la moneta.
In caso di perfetta imperfezione conosciamo a priori l'esito dei lanci in modo indefinito.
Ci troviamo di fronte ad una distribuzione infinita attuale.
La legge qui vale il trucco.
Più interessante mi pare , come ho cercato di suggerire , il caso di una distribuzione finita non attuale.
Noi sappiamo che il pregio delle leggi fisiche è quello di indovinare i lanci successivo della natura.
Qui entra a gamba tesa la dimensione temporale.
È questa dimensione  da' valore a quella legge , a quell'ordine.
Un valore aggiunto , che non sta nell'ordine in se'.
Non sto dicendo nulla di rivoluzionario in effetti.
Sto solo sottolineando come la ripetibilità di un esperimento sia alla base della scienza , più che il concetto di ordine.
Possiamo quindi avere dei dubbi su cosa significhi ordine ,caos , e loro termini duali, ma questo non intacca il fondamento della scienza.
Possiamo però riabilitare l'utilità di questi concetti per quanto sfuggenti , perché non potremmo raccontare la scienza senza di essi.
Fanno parte di quella serie di cose che sappiamo , ma che , in vario grado non sappiamo dire , ma senza dei quali nulla sapremmo dire.
Il caso può n essere posto a fondamento di una scienza , ma è solo un succedaneo di quei non meno sfuggenti dei passati di moda.
Potenti erano quegli dei e potente è il caso.
#4970
Tematiche Filosofiche / Re:La potenza del caso.
14 Aprile 2020, 23:01:41 PM
@Bobmax
In breve . Se il caso non si può escludere , in quanto negazione della necessità, allora caso e necessità hanno la stessa madre in un parto gemellare.
Adesso mi toccherà rispondere a Giopap 🙏 sulla sua richiesta di chiarimento , e per far questo sembra inevitabile prendere di petto un altra problematica dualità: ordine / disordine.
Dalla sua obiezione sembra chiaro che essa abbia ben in mente cosa intende per ordine , ed anch'io invero lo credevo nel proporre l'argomento.
#4971
Tematiche Filosofiche / La potenza del caso.
14 Aprile 2020, 13:28:38 PM
Ogni distribuzione finita ,attuale, non è mai potenzialmente casuale , anche se può apparire tale finché non si trova un ordine, e un ordine si trova sempre .
L'ordine può essere più o meno complesso , ma nella sostanza è sempre un ordine.

Fin qui siamo alla banalità.

In una distribuzione non del tutto attuale non è invece banale trovare nella parte di distribuzione futura lo stesso ordine che possiamo trovare in quella attuale.
Non possiamo non considerare allora un salto di una qualche qualità in quest'ultimo ordine.
Tuttavia entrambi i casi , le due distribuzioni , le si può riguardare , da un punto di vista matematico , col senno di poi , come entrambi attuali , dove un ordine vale l'altro.
#4972
Scienza e Tecnologia / Re:Charles Darwin
14 Aprile 2020, 12:37:33 PM
Citazione di: baylham il 14 Aprile 2020, 11:12:43 AM
Citazione di: iano il 14 Aprile 2020, 10:02:06 AM
Si parte dalla meraviglia dei cataloghi del Linneo , e si arriva ai catalogo delle meraviglie di Darwin , ma la sostanza resta quella di un catalogo . la cui fruibilità sembra non possa fare a meno di un disegno.
Non c'è un disegno , c'è il disegno.


Ma il disegno è un caso.
L'intervento del caso è un espediente narrativo al pari dell'intervento divino.
Infatti ne' dell'esistenza dell'uno ne' dell'altro abbiamo prove.
Non è facile trovare prove di qualcosa di cui si ha solo una vaga idea , appena quanto basta per farne i protagonisti di un racconto , con il fondato sospetto che essi nascono proprio  dall'esigenza del racconto.
Nella realtà non abbiamo esempi di distribuzioni casuali , ma solo distribuzioni in cui è più o meno facile trovare un ordine.
Trovato un ordine si mette una etichetta causale.
#4973
Scienza e Tecnologia / Re:Charles Darwin
14 Aprile 2020, 10:02:06 AM
Mi pare che Darwin sostituisca la meraviglia del disegno unico , con la meraviglia dell'osservazione dei tanti casi , che difficilmente possono descriversi poi , se non in forma di un disegno , al minimo in forma di racconto di viaggio , che però non può fare a meno di un filo logico narrativo.
Si prende coscienza che il disegno è una esigenza narrativa.
La grandezza di Darwin come scienziato , guarda caso ,non è seconda alla sua grandezza come narratore .
Si può leggere Darwin come autore di avvincenti viaggi di avventura  in un tempo in cui molti tali viaggi intraprendevano , perché resi possibili.
Darwin alla fine ci invita a prendere coscienza della differenza che c'è fra soggetto e oggetto della narrazione , ma non ci priva perciò della meraviglia.
Si passa dal viaggiare con la fantasia al viaggiare per il mondo , perché adesso lo si può fare.

Si parte dalla meraviglia dei cataloghi del Linneo , e si arriva ai catalogo delle meraviglie di Darwin , ma la sostanza resta quella di un catalogo . la cui fruibilità sembra non possa fare a meno di un disegno.
Non c'è un disegno , c'è il disegno.
#4974
Io scelgo l'essere all'avere.
Ma vivere qui ed ora mi sembra un altra storia , anche se questa è spesso la condizione di chi e' riuscito a diventare padrone dei propri desideri.
Se sei padrone dei tuoi desideri riesci a vivere qui ed ora.
Ma vivendo qui ed ora non ti liberi dei tuoi desideri.
Vivere qui ed ora è il tuo desiderio?
#4975
Ma ci sono in filosofia cose che sono state definitivamente confutate , restando nell'ambito filosofico ?
Non ne conosco esempio, anche se ciò non è significativo , vista la mia vasta ignoranza.
Ci sono filosofie più o meno attuali , ma non più o meno vere , in genere.
Se consideriamo l'opera intera di un filosofo troveremo sicuramente falle , che al minimo saranno autocontraddizioni o errori logici.
Ma se prendiamo un singolo semplice argomento , possiamo contrapporci , ma non confutarlo. Non credo , a meno di non uscire fuori dall'ambito. Confutarlo ad esempio con una teoria scientifica , come mi pare si possa fare con Aristotele , ad esempio.
Comunque anche chi come me raramente fa' citazioni ,per mancanza di basi , non perciò espone  argomenti che nascono dal nulla, anche non sa' descriverne la genesi.
Diciamo che certi autori sono ancora attuali , e anche se non li conosci li respiri nell'aria.
In un modo o nell'altro i pensieri non nascono dal nulla.
Si può confutare la fisica di Aristotele .
Ma come si fa' a confutare l'etica etc... o no?
Mi avete messo un nel dubbio!
Comunque questo è un forum dove sembra davvero ci sia posto per diversi approcci , ognuno dei quali ha il suo senso , e tutti riescono a convivere.
Non ci avrei giurato .
#4976
Anche in tempo di pace , la scrittura delle norme di sicurezza sul lavoro , l'interpretazione,  e la loro applicazione  risente di fatto di molti conflitti di interesse  e di una connivenza generalizzata fra imprenditori e lavoratori.
Gli incentivi extra in busta paga ,che figurano come incentivi alla produttività, sono di fatto incentivi a disattendere le norme di sicurezza.
In tempo di pace si è gia' verificato che le agenzie di controllo sulla sicurezza istituite dai politici , siano poi da quesi non messe in grado di operare in modo pieno , perché ciò bloccherebbe di fatto la produzione .
Questo è il quadro di partenza in cui , ripeto , le connivenze sono diffuse a tutti i livelli.
Questo è il quadro umano che giocoforza sarà chiamato a gestire l'emergenza.
Possiamo considerare quindi già una fortunata coincidenza che a guidare il governo ci sia uno come Conte.Un fungo spuntato in un caldo mattino dopo una notte piovosa.
Ma le indicazioni virtuose che arriveranno dalle commissioni di esperti ,magari adesso corrette alla luce dell'esperienza fatta , saranno inevitabilmente declinate a cascata dentro un quadro culturale che di virtuoso ha poco.
Alla buona riuscita dell'impresa sarebbe fondamentale una stima e fiducia reciproca fra i diversi attori ii quali però sembrano accomunati solo dall'abilità acquisita sul campo di come massimizzare il profitto delegando e addossando a prestanome prezzolati e/o ricattabili le responsabilità .
Se , come si spera ,dopo , nulla sarà come prima , noi siamo ancora al prima.

Finché qualcuno non dirà' che il re è nudo. Allora da lì si può ripartire.
E chi può dirlo questo se non noi. Gli incompetenti di turno.

#4977
Tematiche Filosofiche / Re:L'io "clone"
12 Aprile 2020, 03:41:45 AM
@ Viator
Analisi chiara ed esaustiva la tua.
La,cosa che mi fa' storcere il naso in questo tipo di discussioni è quando sottendono una non precisata ipotesi complottistica..
Davide si preoccupa meritoriamente di lanciarci un allarme.
Tuttavia l'argomento si presta a un interessante sviluppo filosofico.
Il tema potrebbe essere il seguente.
Se l'uomo si configura come un insieme di conscio e inconscio , dei quali suppongo senza partigianeria la rispettiva utile funzione , allo stesso modo si può configurare una società, o gregge che dir si voglia.
Mi pare di osservare però, che , mentre l'individuo sembra tendere evolutivamente verso una coscienza che contende terreno all'inconscio , ciò non si riflette necessariamente sul gregge degli individui.
Il parallelo ammetto che è azzardato , ma è possibile tentare un parallelo fra le pulsioni inconscio che non controlliamo , e gli algoritmi che oggi sembrano governare in modo sempre più invadente le scelte di interesse per la società.
Noi non sappiamo come agiscono , eppure li abbiamo costruiti noi.
Ma più che destare scandalo ,ciò dovrebbe farci riflettere sul gioco delle parti, funzionale , fra conscio e inconscio del gregge ,che indirettamente può far luce sullo stesso gioco a livello individuale .
A noi sembra naturale affermare il primato della coscienza ,e da ciò in sostanza nasce il preoccupato allarme di Davide trasferendolo a livello di gregge ,al di la' delle possibili sottese ipotesi complottistiche , Ma è davvero giustificata questa posizione ?
La puzza di bruciato la sento anch'io , ma la sua origine non mi sembra così chiara.
#4978
Tematiche Filosofiche / Re:L'io "clone"
12 Aprile 2020, 03:20:16 AM
Citazione di: daniele75 il 11 Aprile 2020, 15:27:36 PM
Citazione di: iano il 11 Aprile 2020, 15:22:52 PM
Caro Daniele , provo a interpretare il tuo problema esistenziale che ti porta ad aprire tante discussioni simili a questa.
Nel nostro piccolo , ognuno di noi si trova ad accumulare esperienza e sapienza, per cui prima o poi si trova a dover fare una scelta.
Come usarla?
Ne approfitto per fregare il prossimo , oppure lo avviso del pericolo che corre?
Ecco.
Se c'è un caso in cui il libero arbitrio sembra intervenire veramente è questo.
Magari è capitato a molti di noi.
Come si saranno comportati i nostri amici qui sul forum?
Facciamo outing.😊


Io cerco di imparare sempre da tutti...apro le discussioni per confrontarmi e per aiutare se posso. Arrivare all'ultima risposta e e fermarsi equivale a morire. C'è sempre da impare, analizzatemi pure, risparmio quattrini, non vado dal psicologo
Il piacere di discutere e di analizzarsi e' reciproco.
Sono felice che non hai mostrato alcuna permalosità, il che dimostra quel che dici , la tua disponibilità ad imparare da tutti e la tua disponibilità ad essere di aiuto a tutti.
#4979
Tematiche Filosofiche / Re:L'io "clone"
11 Aprile 2020, 15:22:52 PM
Caro Daniele , provo a interpretare il tuo problema esistenziale che ti porta ad aprire tante discussioni simili a questa.
Nel nostro piccolo , ognuno di noi si trova ad accumulare esperienza e sapienza, per cui prima o poi si trova a dover fare una scelta.
Come usarla?
Ne approfitto per fregare il prossimo , oppure lo avviso del pericolo che corre?
Ecco.
Se c'è un caso in cui il libero arbitrio sembra intervenire veramente è questo.
Magari è capitato a molti di noi.
Come si saranno comportati i nostri amici qui sul forum?
Facciamo outing.😊
#4980
Tematiche Filosofiche / Re:L'io "clone"
11 Aprile 2020, 15:15:34 PM
Ci difendiamo bene insieme Daniele  ;D
ma un inconscio noto non è più tale.
L'errore , connaturato al nostro essere , è che la coscienza sia preferibile sempre e comunque.
Ma non è così.
È vero solo che questa è la strada che sta percorrendo la nostra evoluzione.
Ma è una strada come tante.