Ciao Leibnitch.
La tua soluzione trascende la realtà fisica, perchè, ovviamente, è impossibile radere "materialmente" un'immagine ritratta in uno specchio; in tal senso, secondo la definizione datane da Andronico di Rodi, la tua potrebbe definirsi:
- una soluzione "metafisica" (in greco "mετὰ τὰ φυσικά", cioè oltre le cose sensibili);
- se non addirittura "metaforica" (in greco μεταϕορά, cioè "trasferimento", in questo caso di concetti).
Però, ontologicamente, l'immagine riflessa nello specchio, non è un nostro "Doppelgänger", cioè un nostro secondo "se stesso", bensì soltanto una proiezione del nostro unico "se stesso"; il quale, quindi, non può essere rasato indipendentemente da noi.
L'unico modo di sbarbare la mia immagine riflessa in uno specchio, quindi, consiste nello sbarbargli davanti l'originale; come, d'altronde, ho appena fatto.
Un saluto!
La tua soluzione trascende la realtà fisica, perchè, ovviamente, è impossibile radere "materialmente" un'immagine ritratta in uno specchio; in tal senso, secondo la definizione datane da Andronico di Rodi, la tua potrebbe definirsi:
- una soluzione "metafisica" (in greco "mετὰ τὰ φυσικά", cioè oltre le cose sensibili);
- se non addirittura "metaforica" (in greco μεταϕορά, cioè "trasferimento", in questo caso di concetti).
Però, ontologicamente, l'immagine riflessa nello specchio, non è un nostro "Doppelgänger", cioè un nostro secondo "se stesso", bensì soltanto una proiezione del nostro unico "se stesso"; il quale, quindi, non può essere rasato indipendentemente da noi.
L'unico modo di sbarbare la mia immagine riflessa in uno specchio, quindi, consiste nello sbarbargli davanti l'originale; come, d'altronde, ho appena fatto.
Un saluto!



..ma questa volta proprio non posso! 