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Messaggi - iano

#4981
Tematiche Filosofiche / Re:L'io "clone"
11 Aprile 2020, 15:10:14 PM
Percepisci e intuisci quanto basta per capire che non puoi controllarlo, e questo genera preoccupazione.
Parimenti temi di essere a tua volta oggetto di tentativo di controllo , in quanto parte del gregge.
La società sviluppa sue parti oscure non meno di quante ne sviluppa ogni individuo , per il motivo che la consapevolezza , come condizione necessaria al presunto l'obero arbitrio , non è la meta , ma solo una parte della storia.
#4982
Tematiche Filosofiche / Re:L'io "clone"
11 Aprile 2020, 14:58:58 PM
Quindi tu sei una pecora nera pentita , Daniele?
A me sembrano fantasmi evocati dal nostro inconscio che si vendica della nostra intolleranza nei suoi confronti .

Ognuno di noi è  un gregge fatto di individui che sono il conscio , l'inconscio e altre parti , dove il conscio pretende di influenzare completamente il gregge , man mano che ne acquisisce i meccanismi.

Voglio dire che le preoccupazioni che esterni , e che in verità condivido , riferite al gregge , hanno un perfetto corrispondente in ogni individuo del gregge.
Non si può astrarre un cattivo dal gregge per crocifiggerlo.
Nessuno può astrarsi dal gregge .
È un errore di prospettiva.
#4983
Tematiche Filosofiche / Re:L'io "clone"
11 Aprile 2020, 14:53:24 PM
Citazione di: daniele75 il 11 Aprile 2020, 14:44:05 PM
I dittatori del marketing conoscono i me ccanismi inconsci. Il mercato della dopamina è chiarissimo ai venditori milionari, tutto è studiato alla virgola, proprio perché le differenze tra individui alla base sono minime. Non per altro mirano al tuo inconscio, non al raziocinio. Ti controllano dalle pulsioni, dagli istinti.
Si. Ma fanno parte del gregge oppure no?
Sono entità astratta e a cui attribuire le nostre eventuali colpe, oppure sono parte del gregge ben individuabile?
Insomma , sono parte ben distinguibile da noi l o sono parte di noi , magari proprio io , magari proprio tu?
Tu te ne tiri fuori.Perche'?

#4984
Tematiche Filosofiche / Re:L'io "clone"
11 Aprile 2020, 14:40:21 PM
Citazione di: daniele75 il 11 Aprile 2020, 14:29:35 PM
È proprio l'inconscio che genera automatismi a noi sconosciuti. Ricordiamoci che siamo inconsci al 98%. Il libero arbitrio è poesia, a volte funziona a volte segue il padrone inconscio. La consapevolezza è l'arma per uscire dagli schemi mentali. Oggi con l'utilizzo della scienza nel commercio (psicologia/neurologia) si puo commandare un gregge a distanza. Un potere funziona quando i singoli sono convinti di essere liberi. Essere liberi dalla cultura? Raro per un filosofo
Ma così come non conosciamo l'inconscio , al pari non conosciamo del tutto gli altri individui. Dobbiamo preoccuparcene ?
Ma non sarà questa la preoccupazione dei potenziali dittatori?
Chi comanda , come temi , questo gregge , sembra starne fuori , come individuo perfetto.
Il perfetto individuo quindi è il perfetto potenziale dittatore?
Voglio solo farti notare le contraddizioni a cui si può giungere prendendo parte a favore dell'individuo contro il gregge.
Dico questo usando ragione , perché col cuore sono con te , oltremodo orgoglioso della mia individualità che cerca di fuggire il gregge.
Però, come si giustifica la nostra posizione , se non per accidente , accidente che nella sua eccentricità magari , anzi sicuramente , sarà ancora funzionale al gregge , il quale si può definire appunto come insieme di individui più o meno eccentrici , che si distinguono dal gregge in quanto apparentemente dotati di una certa autonomia.

È l'apparente autonomia funzionale a definire la parte, più che che l'occupazione uno spazio con l'eventuale separazione spaziale che ne consegue.
Ora tu in qualche modo fumoso parli di un pastore che teleguida il gregge.
Chi è?
#4985
Tematiche Filosofiche / Re:L'io "clone"
11 Aprile 2020, 14:15:12 PM
Ma cosa distingue l'individuo dal gregge?
Entrambi sono fatti di parti , più o meno distinguibili , che sfuggono al completo controllo centralizzato di un eventuale libero arbitrio.
Si può regredire così ancora considerando parti di ogni parte ,ognuna potenzialmente libera di andare per fatti suoi .
Possiamo quindi cambiare prospettiva e notare che di un gregge si intuiscono le parti in quanto mostrano una certa  "preoccupante" autonomia.
Chi sperimenta questa libertà giunge poi a scoprire il valore della tolleranza.
Cosa potrebbe essere alla fine tutta questa tensione verso la consapevolezza se non intolleranza verso il nostro inconscio ?
Paura di chi si configura come individualità che sfugge al nostro controllo , e peggio ancora , potremmo subire noi il suo controllo.
Se la coscienza è cosa buona , siccome nessuno è perfetto ,questa intolleranza potrebbe essere la sua falla.
#4986
Le mascherine chirurgiche immagino abbiano la funzione di non far andare direttamente saliva dentro la carne aperta.
Gli operatori sanitari dovrebbero essere super controllati .
Non dovrebbero operare  se infettati.
Non c'è pericolo comunque che infettino chi ...è già infettato , ma possono solo essere infettati . Quindi le mascherine con valvola , sono ottimali.
Credo però siano meno confortevoli di una mascherina chirurgica che meglio agevola la respirazione per mancanza di valvola, non essendo completamente aderenti , quindi
le si usa preferibilmente quando nulla osta.

Vado a naso , essendo più confuso di te sull'argomento .
#4987
Tematiche Filosofiche / Re:Paura della morte
08 Aprile 2020, 12:34:09 PM
Citazione di: daniele75 il 08 Aprile 2020, 11:25:16 AM
Ogni bambino nasce illuminato e connesso con l'uno poi avviene in lui la suddivisione e la nascita dell'io. Dobbiamo ritornare bambini per ottenere il regno dei cieli.
È un viaggio di andata e ritorno.
Perché privilegiare un senso invece che l"altro?
Non è un viaggio di solo ritorno.
#4988
Tematiche Filosofiche / Re:Paura della morte
08 Aprile 2020, 10:47:25 AM
Sono d'accordo Daniele.
Ma solo a metà, perché' quella che racconti è  metà della storia.
Ci descrivi un percorso che però presuppone il percorso inverso.
Racconti la parte più facile , quella che dalla moltitudine porta all'unita'.
Descriverla come la storia intera e' un po' come amare di  vincere facile.
Tutti sono bravi a fare la somma.
Basta decidere di farla.
Ma per fare la divisione non basta decidere di farla.
#4989
Tematiche Filosofiche / Re:Paura della morte
08 Aprile 2020, 10:26:17 AM
Noto che c'è un solo modo di comporre  l'uno , ma diversi modi per dividerlo in parti.
L'uno quindi appare come punto fermo , ciò da cui si parte e si riparte , ma in effetti è cio' a cui approda la nostra esperienza dell'arbitrarietà' di ogni moltitudine.
Una moltitudine che non apparisse in se' arbitraria non richiederebbe l'uno , trovando giustificazione in se'.
E' il poter ricomporre la realtà che ci porta ad indurla.
Dunque , non avendo esperienza diretta dell'uno ,che è potenzialmente l'unico punto fermo e certo , siamo portati a cercare fermezza, statica  solidità, nella
dinamica esperenziale diretta , sentendocene parte essenziale.
La paura della morte nasce da questo fraintendimento.
La paura che morti noi muoia il tutto.
Ma alla base di questa paura non si può veramente dire che ci sia un sentimento egoistico , tutt'altro.
Se l'uno è fatto di parti la loro morte pregiudica l'uno.
Questo è la vera paura , che nasce da un fraintendimento , ma anche da una necessità intrinseca.
Una parte del tutto , per poter svolgere la propria parte in modo attivo, deve credere in se stessa fino in fondo.
Insomma , per poter rendere veramente funzionale la divisione in parte dell'uno , essendo questa arbitraria, va' decisa , e questa decisione consiste nel costituirsi della  parte come se fosse uno.
Se fossi un credente , direi che è Dio che si fa' carne con tutti i dolori e le paure che questa comporta.
Se c'è una illuminazione questa non mi appare come il ritorno all'uno , ma nello svolgere con serenità la propria parte.
#4990
Tematiche Filosofiche / Re:Viaggio su Platone.
06 Aprile 2020, 17:27:17 PM
Anche se ... il lungo successo di Aristotele e Platone deriva dal non essersi discostati troppo dal senso comune , che accidentalmente la scienza ha avuto agio di mettere in discussione , quello di Aristotele più di quello di Platone.
Ovviamente un corpo si muove finché una forza lo spinge , e ovviamente le idee sono superiori alla materia nella loro perfezione.
#4991
Tematiche Filosofiche / Re:Viaggio su Platone.
06 Aprile 2020, 16:47:50 PM
Citazione di: giopap il 05 Aprile 2020, 21:05:27 PM
Citazione di: iano il 05 Aprile 2020, 18:00:30 PM
Ciao Sariputra.
Ma , secondo me non ci siamo , e non ci liberemo mai del principio di autorità.Oggi è una democrazia piuttosto che una dittatura.
La comunità degli esperti è più autorevole di ogni singolo esperto .
Meglio tanti pennelli che uno.
Autorevole è il metodo seguito dagli scienziati , che però cambia nel tempo , e il vero mito che dovremmo fuggire è che l'ultimo metodo sia fatto di speciale sostanza , come se avesse una autorità in se'.
Bello perché nuovo , come un abito alla moda.


Se Copernico e Galileo si fossero fidati degli "esperti", della "comunità scientifica" dei loro tempi saremmo ancora al sistema cosmologico tolemaico.
E se Einstei si fosse fidato  si fosse fidato degli "esperti", della "comunità scientifica" dei suoi tempi saremmo ancora alla fisica newtoniana.
A me sembra che gli scienziati da te citati siano grandi principalmente perché non si sono fidati di se stessi , o meglio della cultura in cui erano pienamente integrati , e solo perché erano pienamente integrati hanno potuto rivoltarla.
Ma sono grandi anche perché hanno puntato su cavalli vincenti .
Se tutti si mettono in gioco qualcuno che vince c'è sempre.
Ma in effetti quei pochi vincono , solo perché in molti hanno puntato.
Se ci si fida in piena libertà di chi ci pare , non succederà statisticamente che per qualche millennio tutti si fidino di uno solo , chiamiamolo Aristotele.
Se succede di accordare concordemente tanta unanime fiducia , forse non si può parlare della libera fiducia accordata  da gente che ha libertà di mettersi in gioco
Siccome ciò è successo, comprensibilmente si è criticato il principio di autorità, che in se' però non è niente di male.
Se però Platone è sopravvissuto anche alla comprensibilmente critica feroce al principio di autorità, non possiamo che prenderne atto.
Molti continuano a fidarsi di lui senza neanche saperlo.
Più autorevole di così....

#4992
Tematiche Filosofiche / Re:Viaggio su Platone.
05 Aprile 2020, 18:00:30 PM
Ciao Sariputra.
Ma , secondo me non ci siamo , e non ci liberemo mai del principio di autorità.Oggi è una democrazia piuttosto che una dittatura.
La comunità degli esperti è più autorevole di ogni singolo esperto .
Meglio tanti pennelli che uno.
Autorevole è il metodo seguito dagli scienziati , che però cambia nel tempo , e il vero mito che dovremmo fuggire è che l'ultimo metodo sia fatto di speciale sostanza , come se avesse una autorità in se'.
Bello perché nuovo , come un abito alla moda.

#4993
Tematiche Filosofiche / Re:Viaggio su Platone.
05 Aprile 2020, 17:37:10 PM
Ipazia, bello quel che scrivi , che non ho il cuore di criticare.
Sembra impossibile programmare un viaggio senza indicare una meta.
Chiamiamola verità.
Ma alla fine è solo un viaggio , e io trovo più piacevoli quelli senza meta ,dove tutto sembra bello , perché nulla era atteso. , e la verità è la fine di ogni viaggio , se quella è la meta.
#4994
Tematiche Filosofiche / Re:Viaggio su Platone.
05 Aprile 2020, 16:00:55 PM
Citazione di: Ipazia il 05 Aprile 2020, 09:39:32 AM
Citazione di: iano il 04 Aprile 2020, 13:09:50 PM
Questo non fingere ipotesi di Newton mi ha sempre confuso , in quanto mi pare le ipotesi si fingano.

Il senso dell'espressione newtoniana va inteso nel suo carattere epistemologico che implica una finzione del pensiero che va oltre quello che è intelliggibile nel fenomeno considerato. Certamente Newton si interrogò sulla causa dell'attrazione gravitazionale, ma non trovando nessuna ipotesi ragionevole si rifiutò di fornirne una finta. Atteggiamento di grande onestà intellettuale che sfugge a tanti nostri e passati espertoni drogati dal successo mediatico e blanditi dai corifei ignoranti che ci mettono del proprio per propalare la finzione.

Grazie per la spiegazione .
Quindi per Newton potevano esistere ipotesi non finte ( per me no, ed ecco perché non capivo) , ovviamente da preferire .
Nel suo caso immagino una ipotesi locale , mentre si è accontentato saggiamente di una non locale. Della serie , non è vero , ma funziona.
Quindi l'uso ,seppur come ripiego di un senso pratico proprio del fisico , ma non del filosofo.
Dunque ,essendo Newton anche filosofo , come a quei tempi usava , riesce a mettere da parte la sua filosofia alla bisogna.
Una prassi normale per gli scienziati oggi , che filosofi spesso non si professano.
Un motivo di riflessione per i filosofi.
Un occasione per rinnovare il senso della filosofia ,perché , checche' se ne dica la filosofia continua a fare il suo lavoro a 360 gradi , che lo si voglia o no.

Ho scritto che le ipotesi per me sono tutte finte , ma a onor del vero di ciò ho preso coscienza grazie alla tua risposta.
Ma , a naso , mi sembra che semplifichi molte cose , se mai la filosofia amasse la semplicità , come , pur senza una ragione ovvia , fa' la scienza.
La scienza ogni tanto fa' spazio in cantina.La filosofia compra una nuova cantina.
#4995
Tematiche Spirituali / Re:Agnostici e Agnosticismo
04 Aprile 2020, 16:47:08 PM
@Freedom.
Hai fatto la mia esatta fotografia , che accetto nel bene e nel male.

@Bobomax
Ci sono cose che si sanno , ma non si sanno dire.
Io non so' dire cosa sia la verità , e in più  oggi non so' cosa sia , anche se c'è stato un tempo in cui ho creduto di saperlo e di saperlo dire.
Verità per me fa rima con ingenuità, e aggiungo beata.
Una vaga intuizione però oggi mi fa' dire che la verità sia legata al senso di realtà.
Questo senso della realtà però nel mio caso si è ridotto a una innocua fede nella realtà, innocua nel senso che dichiarare questa fede o no non cambia molto ,e io scelgo di dichiararla.
Posso invece parlare del senso di realtà, perché in tempi felici l'ho vissuto.
Si può riassumere nell'ingenuo  ":se lo vedo lo credo" , che oggi semmai si è capovolto nel "se lo credo lo vedo" , e siccome qualcosa vedo ne deduco che a qualcosa dovrò pur credere ,che io ne abbia coscienza e che io lo sappia dire oppure no.