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Messaggi - anthonyi

#5086
Storia / Re:La conquista della luna
20 Luglio 2019, 18:02:08 PM
Ciao Baylham, se hai letto il mio post ti sarai reso conto del fatto che io non parlo di falsi allunaggi. Mi farebbe piacere sapere cosa pensi della mia tesi, cioè della tesi di un allunaggio vero con allunaggio finto di riserva nel caso in cui la vera spedizione fosse andata male.
Saluti.
#5087
Ciao Eutidemo, sono riuscito a portare a termine la lettura del tuo post! A mio parere la problematicità della questione Savoini non è stata centrata, non si tratta di discutere sul perché Savoini abbia chiesto dei soldi ai Russi, ma del significato politico assunto dalla richiesta stessa che ha posto chi l'ha fatta in condizioni di oggettiva debolezza sul piano di qualsiasi contrattazione politica. Consideriamo che la registrazione che, per nostra fortuna, oggi è pubblica, avrebbe potuto essere utilizzata per ricattare le nostre autorità politiche, e che comunque l'immagine del nostro sistema di relazioni internazionali ha subito uno scotto profondo.
Sulla tesi di Domenico, per la quale si volevano usare i soldi per pagare il debito verso l'erario, temo sarebbe stato difficile, perché essendo soldi di provenienza illecita diventava difficile portarli legalmente in Italia.
Un saluto
#5088
Storia / La conquista della luna
20 Luglio 2019, 17:07:57 PM
Oggi si celebrano i 50 anni dallo sbarco sulla luna.
Chi frequenta il Web probabilmente sa che ci sono quelli che pensano, e dicono, che questo sbarco non sarebbe mai avvenuto. Io ho sempre ascoltato con attenzione queste tesi, anche perché ragionano su aspetti di quell'evento che effettivamente danno la "sensazione" possa esserci stata un po' di messa in scena.
Per esplicitare la mia tesi al riguardo proverò a fare mente locale su quel periodo storico: Guerra fredda in atto, anche in relazione alla conquista dello spazio; La promessa di Kennedy (arriveremo sulla luna entro gli anni 60') che doveva essere mantenuta ad ogni costo perché Kennedy era un mito.
Per i risultati tecnologici già raggiunti la missione da effettuare aveva un fondamentale punto critico, il momento dell'allunaggio, doppiamente pericoloso perché come qualsiasi atterraggio è pericoloso, ed inoltre si realizza su un terreno che non hai avuto modo di conoscere prima in alcun modo.
La missione però non poteva fallire, sarebbe stato uno smacco troppo grande agli occhi del mondo.
Ecco allora l'intuizione geniale, organizzare un secondo finto sbarco sulla terra, che poi sarebbe diventato mediaticamente quello vero se lo sbarco sulla luna fosse andato male.
Vi è un elemento che potrebbe confermare quest'ipotesi, circa un paio di minuti prima dell'allunaggio la diretta dalla navicella si interrompe per riprendere circa un minuto prima dell'allunaggio stesso. A mio parere quello è il momento nel quale alla diretta dalla navicella che stava allunando viene sostituita, o un'altra diretta, o la registrazione di un allunaggio simulato, cioè proprio nel momento di maggiore rischio.
Il minuto di buco nella trasmissione era necessario perché non si potesse fare un confronto tra il panorama che si vedeva dalla navicella prima e dopo l'interruzione.
Per ragioni mediatiche, poi, si potrebbe essere scelto di utilizzare anche alcune foto fatte sul set predisposto sulla terra, anche perché sulla terra le foto vengono meglio, e questo avrebbe permesso ad alcuni osservatori postumi, di quelle fotografie, di notare qualche contraddizione nella scena.
Questa è la mia ipotesi che tiene conto delle ragioni di entrambe le parti.
Che ne pensate?
#5089
Tematiche Spirituali / Re:Se non ci fosse l'uomo
19 Luglio 2019, 16:54:22 PM
Citazione di: viator il 19 Luglio 2019, 11:52:07 AM
Le curiosità mentali producono le conoscenze, le quali vanno sempre giustificate davanti a chi, essendo privo di curiosità, non capisce perchè mai non possa essere sufficiente la fede. Saluti.

Perfettamente d'accordo, Viator, e la cosa vale sia per chi ha fede nell'esistenza, sia per chi ha fede nella non esistenza di Dio.
#5090
Tematiche Spirituali / Re:Se non ci fosse l'uomo
18 Luglio 2019, 19:51:00 PM
Citazione di: Ipazia il 18 Luglio 2019, 14:07:48 PM
E' proprio il metodo scientifico ad avere escluso dal suo ambito la fede religiosa, relegandola allo status di credenza. E' l'indagine scientifica, ed il progresso conoscitivo ad essa legato, ad avere fornito argomentazioni falsificanti le argomentazioni teologiche. Praticamente tutto ciò che un tempo veniva attribuito alla volontà dei numi ha trovato una spiegazione naturale. Rimane solo la fede - sic et simpliciter - su quanto rimasto ancora inesplorato.

Decisamente poco per poterci fare un discorso anche minimamente scientifico, sapendo che anche per l'imprevisto e l'imprevedibile il metodo scientifico - naturalistico - rimane in ogni caso la via più feconda e affidabile.

Il metodo scientifico permette di studiare le credenze, i comportamenti, e tutti i fenomeni umani nel loro complesso. Peccato che il relegare i gruppi di individui ciascuno nella sua setta, da una parte la setta dei credenti, dall'altra quella degli atei, senza che una dialettica possa disturbare le rispettive certezze, non permetta a quest'ultimo di estrinsecarsi nelle sue potenzialità.
Un saluto
#5091
Tematiche Spirituali / Re:Se non ci fosse l'uomo
18 Luglio 2019, 13:35:49 PM
Citazione di: viator il 18 Luglio 2019, 12:51:01 PM
Salve Anthonyi. Non capisco la tua insistenza nel chiedere ad Ipazia (ed eventualmente a me) le ragioni di ciò che - sulla base di quelle che sembrano essere le tue convinzioni interiori - risulterebbe intrinsecamente inspiegabile.

Se sei credente sarai convinto che Dio abbia conferito all'Uomo il libero arbitrio e quindi diventa vano chiedere la giustificazione evoluzionistica e persino culturale di un qualsiasi comportamento o convinzione umana.
L'uomo, usando appunto del libero arbitrio, avrà via via assecondato piuttosto che contraddetto qualsiasi "legge" o meccanismo naturale (inclusa addirittura la stessa volontà divina - altrimenti che libero arbitrio sarebbe?).

Se invece cerchi di farci rivelare l'impossibilità di dimostrare l'inesistenza di Dio......... anche se tu ci riuscissi resterebbe da dimostrare che tu hai ragione e noi torto.

Il Dio in cui credi - se esiste - ti farà fare certo un bel terno al lotto :
egli si mostrerà certo riconoscente verso i suoi fedeli pensando :
"Guarda costoro che confidano in me dopo che io ho dato loro libertà di scelta e giudizio e dopo che ho fornito e fornisco ugual mole di indizi (argomentazioni, prodigi o disgrazie) circa la mia esistenza o la mia inesistenza ! Costoro sì che mi amano!". Saluti.

Viator, io cerco di portare un po' di metodo scientifico nei ragionamenti. Le credenze interiori non c'entrano nulla, ci sono scienziati credenti e scienziati non credenti, ma tutti usano il metodo logico-scientifico. Diciamo che in ambito scientifico io sono agnostico, essere agnostici vuol dire credere nella verità spirituale che può essere comprovata. Per cui si assume che le verità spirituali siano sottoponibili al metodo logico-scientifico (Già questa affermazione farebbe aborrire molti credenti, ma anche molti atei).
A questo punto, indipendentemente dalle mie convinzioni interiori l'esistenza di Dio, della spiritualità ... può essere dimostrata o falsificata, e il metodo per farlo è secondo me proprio quello che cercavo di rappresentare ad Ipazia.
Comunque il mio è puro spirito di conoscenza, ed è soprattutto rifiuto di certe affermazioni semplicistiche che danno l'impressione di aver risolto tutti i problemi (Ne puoi trovare a bizzaffe, sia tra le argomentazioni teologiche, sia tra quelle atee).
Un saluto
#5092
Tematiche Spirituali / Re:Se non ci fosse l'uomo
18 Luglio 2019, 10:59:50 AM
Citazione di: Ipazia il 18 Luglio 2019, 09:21:11 AM

Che non è neppure necessaria, trattandosi di produzione mentale tutta antropologica. La questione é semmai ...


E siamo sempre li, per te l'origine antropica spiega tutto, ma è l'uomo che devi spiegare, perché tanti hanno detto che l'uomo non è solo natura, e se non spieghi la naturalità di tutto ciò che l'uomo fa, in particolare quando si occupa di religione, non puoi negare (razionalmente) che la ragione per cui si occupa di religione sia di tipo spirituale.
#5093
Tematiche Spirituali / Re:Se non ci fosse l'uomo
18 Luglio 2019, 06:38:18 AM
Citazione di: Ipazia il 17 Luglio 2019, 19:39:01 PM
Sono spiegabili dalla psicologia quali proiezioni antropomorfiche di pulsioni naturali umane come risulta dall'antropologia religiosa comparata. Ogni popolazione divinizza enti naturali oggetto della sua esperienza sensibile. Talvolta si eccede nell'immaginazione di creature fantastiche, ma sempre riconducibili ad una somma di attributi empiricamente rilevabili (uomini e cavalli volanti, demoni cornuti o sputanti fuoco, fulmini e tempeste divine,...)

Quindi secondo te, il fatto che gli esseri umani immaginino realtà inesistenti con una tale forza da convincersi che queste realtà esistano davvero, è un meccanismo che ha un senso evoluzionistico, cioè che aiuta gli esseri umani a riprodursi e sopravvivere? Se è così spiegami perché, altrimenti vuol dire che la specie umana fa eccezione rispetto alla legge evoluzionistica che determina il comportamento di tutte le altre specie viventi
Guarda che l'antropologia culturale non può spiegare nulla rispetto alla questione che pongo, perché descrive i comportamenti umani senza spiegarne l'origine biologica. Sappiamo che gli esseri umani, dall'origine della loro cultura, hanno costruito rappresentazioni religiose e sono stati fortemente condizionati, da queste rappresentazioni. L'aspetto essenziale di queste rappresentazioni, poi, è la vita oltre la vita, e questa non può avere riferimenti empirici di alcun genere, per cui è una pura costruzione ideale. Tutto questo, a tutt'oggi, non ha una spiegazione biologica accettabile.
Le costruzioni euristiche che vengono presentate in sociologia come in psicologia, alle quali sia tu che Viator avete accennato, sono ben lungi dal poter rappresentare questa spiegazione.
Un saluto
#5094
Tematiche Spirituali / Re:Se non ci fosse l'uomo
17 Luglio 2019, 18:30:15 PM
Citazione di: Ipazia il 17 Luglio 2019, 17:28:30 PM


Anche cognitivamente, più la Rivelazione si rivela più appare fondata la genesi umana del divino piuttosto che il contrario,   essendo pure le narrazioni culturali tutte convergenti sul fattore umano che le ha prodotte ed elaborate. Tanto nelle analogie che nelle differenze. Cosa di cui gli antenati greci del nostro pensiero erano già ben consapevoli.

E' banale affermare che le narrazioni culturali della rivelazione sono un prodotto umano. Il problema è capire quanto queste narrazioni, e gli effetti che producono, siano spiegabili in termini di leggi naturali, e quindi rivelino una totale naturalità dell'essere umano.
Un saluto
#5095
Tematiche Spirituali / Re:Se non ci fosse l'uomo
17 Luglio 2019, 18:15:22 PM
Citazione di: Ipazia il 17 Luglio 2019, 17:28:30 PM

Riduttiva forse sí, perché sopra questo stadio primitivo si sono sedimentate costruzioni mentali e psichiche più complesse che hanno agito retroattivamente. Ma non é certo irrazionale pensarlo.

In realtà, Ipazia, proprio in relazione agli stadi primitivi della formazione della cultura umana, tempi cioè nei quali il problema della sopravvivenza era prioritario, quell'argomentazione è irrazionale. Dipingere l'uomo antico come qualcuno che si perdesse in fantasie per non affrontare la realtà, una realtà che era caratterizzata da necessità di sopravvivenza con le quali dovevi confrontarti con il massimo del tuo potenziale di razionalità, non ha senso.
Oltretutto io pongo la questione del processo cognitivo che fa evolvere il concetto di Dio. Se una comunità si illude che Dio gli fa vincere la guerra, e la guerra la vince veramente (Magari anche per effetto di questa credenza), allora va tutto bene e il concetto di Dio si rafforza. Il problema si pone quando la guerra la perdi, che effetto c'è sulla fede in Dio, chiaramente negativo, e come si spiega la continuità della fede nonostante le tante esperienze negative dell'umanità?
Un saluto.
#5096
Tematiche Spirituali / Re:Se non ci fosse l'uomo
17 Luglio 2019, 15:40:34 PM
Citazione di: viator il 17 Luglio 2019, 13:07:30 PM
Salve Anthonyi. Citandoti : "Sostenere che esiste solo il Dio ideale o assoluto potrebbe essere una posizione deistica, estrema, che però ha forti problemi proprio nello spiegare il processo cognitivo che ha prodotto quello stesso concetto di Dio.".

Dal mio punto di vista non c'è alcun problema nello spiegare il processo psichico che ha prodotto - presso l'uomo - la maturazione cognitiva del concetto di Dio.

Semplicemente, partendo dalla sensazione-cognizione di essere una trascurabile presenza circondata da un mondo immenso e sconosciuto, l'uomo ha voluto-dovuto crearsi una "risposta" universale ai misteri dei quali era ed è in balia.

Ha quindi "costruito" uno strumento concettuale adatto a placare i propri dubbi ed ansie, blindandolo con un semplice dogma interiore : DA OGGI IL MONDO LO CHIAMERO' DIO, CIOE' LA PERSONIFICAZIONE DI CIO'-COLUI CHE PREDILIGE L'UOMO, BADA AI SUOI DESTINI E SOPRATTUTTO LO SOTTRARRA' ALLA MORTE. (il concetto divino ovviamente ha potuto instaurarsi solo in quanto si era diventati titolari di una COSCIENZA, la quale vide anch'essa mutato il proprio nome in ANIMA)

E il tutto è venuto molto facile e naturale poichè il rapporto credente-Dio è strutturato ESATTAMENTE come quello bimbo-genitore.
Il bimbo-figlio si riconosce come simile al genitore, è stato creato dal genitore, ha bisogno del genitore, lo ama ma contemporaneamente tende a sottrarsi alla sua autorità................... Saluti.

Ciao Viator, l'idea che Dio sia la panacea alle ansie ed insicurezze, e che con tale ruolo si sia evoluto nella storia umana, è abbastanza riduttiva ed abbastanza irrazionale.
Quando io parlo di formazione del concetto di Dio, intendo questa come soggetta a logiche di sopravvivenza sociale ed evoluzionistica. Le paure che gli uomini vivono hanno un senso evoluzionistico di protezione preventiva da vari pericoli. Non parliamo poi di qualcuno che non ha paura di morire perché crede che vivrà dopo la morte, e che quindi non usa nessuna cautela rispetto alle situazioni di rischio.
Piuttosto potremmo dire che il concetto di Dio ha un ruolo sociale positivo nel creare comunità più compatte, rese unite dal fatto di avere fede nello stesso Dio, e socialmente più ordinate. Non che questo basti a spiegare, ma è sicuramente di più dell'argomentazione sociologica (Perché effettivamente in alcune branche della sociologia qualcosa di analogo alla tua spiegazione è utilizzato) che tu proponi.
L'uso della parola "cognitivo" poi, specifica il fatto che la costruzione deriva dall'osservazione dell'ambiente esterno, ambiente esterno nel quale la possibilità di una "rivelazione" è sempre da prendere in considerazione, visto che una molteplicità di narrazioni culturali parlano della stessa, questo sia nel caso che si voglia spiegare la rivelazione stessa nei termini di fenomeno naturale, sia che si voglia affermare che questa è appunto "rivelazione di Dio".
Un saluto
#5097
Oggi si è spento il più grande (Almeno a mio parere) produttore di contenuti televisivi d'Italia.
Questo spazio per tutti coloro che vogliono rendergli omaggio ed esprimere un pensiero al riguardo.
#5098
Citazione di: InVerno il 16 Luglio 2019, 09:33:20 AM
Citazione di: anthonyi il 14 Luglio 2019, 20:47:49 PMIo non credo, Jacopus, che il Capitalismo sia più dannoso per gli Italiani di quanto lo siano gli Italiani stessi. Negli USA le spiaggie sono tutte libere, e ci sono anche servizi di sicurezza adeguati, eppure è la patria del Capitalismo. Riguardo al progetto collettivo, io, più specificatamente lo definirei progetto sul territorio, e poi cultura del rispetto delle regole. Nell'esempio all'inizio del Post si rimarcava la mancanza di parcheggi, però c'erano anche le auto in sosta vietata. Se io devo andare da qualche parte in macchina e so che non troverò parcheggio mi organizzo in qualche modo, e i modi per organizzarsi possono essere di due tipi, rispettando le regole, e quindi portando la macchina dove posso parcheggiare, oppure trasgredendo le regole, gli Italiani, istintivamente, prediligono la seconda, salvo poi lamentarsi che il traffico è bloccato perché si sono troppe macchine in sosta vietata.
Saluti
Anche alle Galapagos non hanno problemi di spiaggia e parcheggio, ma ho paura che la predatorietà del capitalismo americano si manifesti in altri lidi che le spiagge e i parchimetri ad esse associate, avendo essi sovrabbondanza di spazi. Facciamo che lasciamo perdere lezioni di cultura del bene comune da una nazione che non ha un SSN, cioè dove il capitale preda letteralmente sulla pelle della gente? L'esempio portato da Jacopus ha senso perchè è un attività privata  svolta in un contesto fortemente limitato, da limiti inderogabili, limiti che spesso si fa finta di non conoscere e che spesso il pubblico ha disconosciuto a sua volta giusto per fare "sviluppo territoriale" o "urbanistico" o altre supercazzole che lette oggi farebbero ridere i polli. Gli stessi limiti ecologici macroscopici che oggi l'impresa privata non vuole nemmeno tenere in considerazione, in virtù della crescita continua e inderogabile. Nel piccolo delle amministrazioni italiane si aggira una strana creatura imprenditore-politico, l'arraffone piazza-tutto faccio-io, che è il vero urbanista locale, non è ne paladino del pubblico ne sottostà al mercato, è una chimera.

Come vuoi tu, Inverno, però qui stiamo parlando di spiaggie e località marittime.
#5099
Citazione di: Ipazia il 15 Luglio 2019, 22:27:04 PM



L'economia é l'ambito fondamentale in cui la sopraffazione degli uni sugli altri ha fornito, e continua a fornire, un repertorio antropologico di grande varietà. In tale contesto impedire l'appropriazione esclusivistica dei "beni comuni" é alta funzione etica che solo un'istituzione sovra individuale può garantire. I beni comuni non sono idee o valori immateriali, ma il mondo naturale prima che i paletti della proprietà stabilissero dei criteri di godimento e di esclusione. Tali paletti possono avere anche le loro ragioni, ma non sono "naturali" e vanno analizzati nella loro legittimità di volta in volta, considerando anche la possibilità di una loro radicale messa in discussione alla luce della priorità dell'interesse comune rispetto a quello individuale.

Tale messa in discussione é di tipo etico e si evolve con le condizioni della vita sociale degli umani e del loro ambiente.

Ciao Ipazia, ma non avrebbe più senso dire che questa messa in discussione sia di tipo efficientistico. D'altronde il discorso non cambierebbe molto perché l'etica è costruita sulla base di considerazioni di efficienza sociale (A meno che tu non ti riferisca ad un'etica proveniente da un'entità superiore all'uomo).
Saluti
#5100
Citazione di: Jacopus il 15 Luglio 2019, 08:32:29 AM
Mi sono spesso imposto di non inteevenire in questo post ma faccio una eccezione.
Per Anthony. Mi citi la fonte dei 5000 dollari che servirebbero per venire in Europa.

Anch'io ho deciso di non intervenire più, comunque la storia dei 5000 dollari la raccontano loro, magari qualcuno spende di più perché è dovuto partire dal Bangladesh, ma nella gran parte delle interviste la cifra che dicono è quella.