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Messaggi - iano

#511
Attualità / Re: Trump's Alzheimer
03 Aprile 2025, 22:29:43 PM
Citazione di: niko il 03 Aprile 2025, 09:25:17 AMMa sei serio?

L'Europa sara' vincente quando ottocento miliardi li spendera' per pavimentare le strade, e non in armamenti...


Serissimo, senza scendere nei dettagli di cosa si farà, se lo si farà in nome dell'Europa.
#512
Attualità / Re: Trump's Alzheimer
02 Aprile 2025, 22:50:11 PM
Citazione di: anthonyi il 02 Aprile 2025, 20:07:00 PMTrump potrà aver piegato lo spirito di quei quattro democratici rimbambiti che sono al congresso, ma non certo lo spirito del popolo americano, ed é questa la cosa più importante
Mi sembra altamente saggio non rispondere a provocazioni mirate per far saltare i nervi ai democratici.
Scendere sul terreno di gioco di Trump infatti sarebbe un tragico errore.
Se lo si lascia giocare da solo è perduto, perchè a differenza di Berlusconi non ha avuto la saggezza di circondarsi di politici, politici che Berlusconi assumeva a scadenza programmata, per non fargli acquisire troppa visibilità e potere, quando addirittura non cambiava nome al partito per scaricarli tutti insieme, e ripartire di nuovo, con solo lui sempre al comando.
Alla fine avremo un Europa vincente, e un America che toltatasi lo sfizio a lungo bramato dell'isolazionismo, ritornerà sui suoi passi, ma senza poter tornare più al livello di prima.
Intanto è decaduto lo scrupolo di allacciare rapporti commerciali a 360 gradi per gli aderenti alla Nato, che è come buttare acqua sui focherelli della terza guerra mondiale.
#513
Citazione di: Jean Jacques il 28 Marzo 2025, 23:06:08 PM" non basta sapere di non sapere, ma occorre smentire tutto ciò che credevamo di sapere"
questa frase è bella.
Grazie, ma perchè questa frase non diventi il manifesto del nichilismo possiamo diversamente scriverla:
''Non serve smontare il giocattolo per capire come è fatto se poi non diventi un giocattolaio.''
O quantomeno se non acquisti la coscienza di poterlo diventare.
Non è peccato di presunzione divenire costruttori di mondi, se questi non sono oggetivi, ma si limitano a mediare fra noi e la realtà.
Il mondo in cui viviamo è fatto delle relative interazioni che teniamo con la realtà, che per loro natura si evolvono, cosicché arriverà il momento che il mondo di apparirà al contrario nella misura in cui abbiamo scambiato la relazione con ciò che viene correlato.
 
#514
Citazione di: Jean Jacques il 28 Marzo 2025, 23:29:43 PMMa... non potrebbero esserci norme generali valide per tutti?
Nell'esempio della violenza fisica: perché creare sottoleggi (sul femminicidio) alla legge principale e generale (sull'omicidio) quando quest'ultima ha sempre la sua valenza? Una violenza, in sè, ha il suo peso, ma perché dovrebbe avere più o meno peso in base all'individuo?

Se due persone vogliono sposarsi, perché non avere una legge, unica, generale, che regola le nozze tra due individui maggiorenni consenzienti?

Il problema si pone quando si crea una categoria e questa scopre di non avere i diritti dell'altra o delle altre dalle quali si è "staccata". Come nel caso delle nozze: la categoria degli omosessuali, creata staccandosi da quella degli eterosessuali, scopre che la legge generale escludeva (a priori) una categoria della quale non ipotizzava la presenza al momento della scrittura della legge stessa.
Se una legge generale includesse tutti, al nascere di un nuovo genere esso verrebbe sempre e comunque, naturalmente incluso.

Concordo su tutto, anche se l'ultima parte del tuo post la aggiusterei, nel senso che le categorie o le si crea sempre o esistono già di per se.
Volendo esprimere un pensiero più radicale, solo l'essere vivente è oggettivo, mentre ogni sua categorizzazione, specie , razze , sesso, è da considerare arbitraria, anche quando rispondesse a un criterio che sembra venire da se. Questo secondo me è , anche quando non  fossimo convinti che le cose stiano davvero così, un modo per disinnescare molti conflitti sociali, o quantomeno provare a farlo, posto che potrebbe per contro creare difficoltà di altro tipo.
Un poco di sperimentazione anche in campo sociale mi sembra inevitabile.
Se poniamo fede nelle descrizioni della realtà, fatte al fine di dominarla, ne saremo dominati. e qualunque categoria diventerà una prigione.
Arriva sempre il momento di dover rivedere la descrizione, perchè essa riguarda tanto la realtà quanto il descrivente, il quale mutando , perciò muterà la descrizione, per cui chi in quella descrizione avrà posto fede, ciò che secondo me è sempre improprio fare, avrà difficoltà nel farlo  perchè nel farlo vedrà il mondo disporsi al contrario, presentando ai suoi occhi il mondo il senso che con la sua fede egli gli ha dato.
Su queste fedi d'altra parte, quando condivise, è più facile costruire una società, che farla nascere da un accordo fra coloro che dovrebbero essere considerati ''pari solo nella loro diversità''.
Credo che non siamo abbastanza maturi per accettare come ''naturale'' la quota di arbitrarietà contenuta in ogni ordine sociale.
#515
Citazione di: aurea il 27 Marzo 2025, 20:14:06 PMpiù che platonico mi sembri ....sofista :P
Dove ho scritto di essere platonico?
Potrei essere sofista, ma non posso confermartelo, non essendo cosi' ferrato in filosofia.
Capisco solo appena un pò di fisica.
Ma tu perchè parli tanto di scienza sei poi non sembri interessata, interessandoti più di chi sia io, che di cosa dica la scienza, e non dico la scienza indi venire di oggi, e quindi discussa, ma quella ormai sedimentata di ieri.
#516
Tematiche Filosofiche / Re: Capisco di non capire.
27 Marzo 2025, 19:30:10 PM
Citazione di: Jean Jacques il 26 Marzo 2025, 19:24:24 PMOgni frase nasce da una esperienza personale e bisognerebbe capire da quale evento accaduto a Feynman è scaturita questa.
E' un esperienza che condivido con Feynmann, quindi immodestamente posso esportela io, ma in sostanza si tratta di avere l'impressione di capire solo quando crei autonomamente una versione diversa ma equivalente di ciò che vuoi capire, e mi riferisco in particolare alle teorie scientifiche, che non nascono in genere da una esperienza personale, bensì collettiva, ma che possono essere personalizzate riscrivendole con parole proprie.
Se riscrivi una teoria con parole tue, non solo la capisci, ma dimostri anche di averla capita.
L'utilità dell'operazione però non finisce qui, per il motivo che ciò equivale a cambiare punto di vista sulla realtà, la quale siccome ci appare secondo il punto di vista usato, diversamente ci apparirà, sicché diversamente, e con maggior ricchezza di risultati,  potremo interagirvi, pur non avendo scoperto nulla di nuovo.
Feynmann è considerato uno fra i più grandi scienziati in assoluto, pur non avendo fatto alcuna nuova scoperta scientifica.
#517
Citazione di: aurea il 27 Marzo 2025, 18:31:27 PMChe frase di cattivo gusto per giunta detta da un uomo a una donna:"per cui se la tua presenza sulla terra non ti sembra abbastanza sballottata, fatti salvi altri motivi contingenti, continua pure a stare tranquilla. :)


Scusa, che male c'è , senza distinzione di genere, a sentirsi sballottati quando sottoposti ad accelerazioni? Tu cosa hai capito?
Ma sopratutto hai presente qual'è l'insegnamento di Galilei, esperibile oltretutto con l'uso dei soli sensi, quindi alla portata di ognuno di noi?
#518
Citazione di: aurea il 27 Marzo 2025, 17:13:54 PMTu dammi ogni velocità in base a un punto di riferimento : dovresti andare fuori dall'universo cosa che ogni tanto fai :))
Scegliene tu uno a piacere, ma per quanto alta possa risultare poi la velocità, essa non ha un significato assoluto, stante la relatività della scelta, per cui come facciamo a sapere se dobbiamo allacciare le cinture di sicurezza?
Finché si parla di velocità, qualunque essa risulti dai nostri calcoli relativi, e non solo perchè relativi, come ci ha insegnato Galileo Galilei, non c'è da preoccuparsi, almeno finché non c'è accelerazione, e per quanto riguarda l'accelerazione puoi fare affidamento anche su tuoi amati sensi, per cui se la tua presenza sulla terra non ti sembra abbastanza sballottata, fatti salvi altri motivi contingenti, continua pure a stare tranquilla. :)

Il mio punto di osservazione in effetti sta fuori dall'universo, in quel mondo parallelo in cui viviamo e che scambiamo per la realtà.
Insomma, a differenza di Platone io credo che, se proprio dobbiamo dividere la realtà in parti separate, che sia nell'iperuranio che noi direttamente viviamo, essendo questo un modo di vivere indirettamente  la restante realtà.
#519
Tematiche Spirituali / Re: Religione scientifica?
27 Marzo 2025, 16:01:06 PM
Citazione di: aurea il 27 Marzo 2025, 06:09:41 AML'unica realtà "oggettiva" è quella condivisa e condivisibile da tutti gli esseri umani TRAMITE LA PERCEZIONE E GLI ORGANI DI SENSO.
Quindi per te ciò che rileviamo strumentalmente non possiede alcuna oggettività?
Il fatto è che, sia che usiamo i sensi, sia che usiamo gli strumenti, fra la rilevazione della realtà e ciò che tentiamo di oggettivare, c'è una arbitraria elaborazione dei dati, nota per quanto riguarda i dati strumentali perchè gestita coscientemente, e in genere ignota per quanto riguarda i dati sensoriali perchè gestita perlopiù fuori dalla nostra coscienza.
In ogni caso mi pare che la vecchia idea di oggettività, stante la presa di coscienza della soggettività che media, ne esca indebolita, e non cambia la situazione se consideriamo ciò che tutti condividiamo, spostandoci dalla soggettività dell'uomo alla ''soggettività dell'umanità''.
Anche a me aprendo gli occhi la realtà  sembra apparire nella sua oggettività, ma col senno di poi accettare ciò mi sembra un pesante limite alla conoscenza.
Dovremmo quindi secondo te azzerare, rinunciandovi,  tutta quella accumulata attraverso l'uso di strumenti scientifici?
Conoscenza criticabile certamente, a differenza della evidente oggettività, ma solo perchè della prima conosciamo l'origine, mentre della seconda no.
Il mio comunque non è un invito a chiudere gli occhi sulla realtà, ma ad aprire su di essa la mente, perchè una cosa non esclude l'altra, e se i responsi ottenuti possono a volte collidere, il problema non lo risolviamo affossando l'una a favore dell'altra.
Ad essere problematica non è la realtà, ma il rapporto che con essa abbiamo, ma non dovremmo dolercene perchè tale problematicità è indice di ricchezza delle nostre capacità conoscitive.
#520
Allenta pure la cintura Aurea.
Non solo non esiste una velocità assoluta, non esistendo un sistema di riferimento assoluto, ma tu ne hai usati diversi come fossero tutti assoluti.
Ha senso sommare le velocità  solo all'interno di un definito relativo sistema di riferimento.
#521
Citazione di: Jean Jacques il 26 Marzo 2025, 19:50:40 PMPersonalmente non mi importa il genere di una persona, ma che idee ha e cosa fa come azioni, però vorrei capire meglio le differenze e vorrei conoscere il vostro punto di vista.
Non voglio giudicare, ma capire meglio.
Non parlo dei gusti sessuali (perché si pensa sempre a quell'ambito) perché si tratta di una sfera privata e che non mi interessa (ognuno deve esser libero di amare chi desidera) ma la differenza nella vita sociale e nel modo di essere.
Supponiamo che ogni individuo faccia genere a se.
Le norme che regolano le società non potrebbero mancare quindi di fare riferimento ad ognuno di essi, ed andrebbero perciò riscritte ad ogni nascita.
Come potremmo risolvere questo problema?
Riducendo fittiziamente  i generi ad un numero normativamente trattabile , ad esempio a dieci, oppure a cinque, o anche solo a due nel peggiore dei casi.
#522
Tematiche Spirituali / Re: Religione scientifica?
27 Marzo 2025, 00:49:36 AM
Citazione di: aurea il 26 Marzo 2025, 20:03:05 PMIn pratica, ciò che sulla terra è naturale ,definito ,reale ,limitato....viene  estrapolato e trasformato in una mitologia matematizzata.
Se la realtà sembra farsi sempre più astratta, noi possiamo solo sperare che lo sia davvero, perchè sarebbe l'unica possibilità che abbiamo di conoscerla, anche se io temo che in tal modo non conosceremo propriamente la realtà, ma ciò che abbiamo creduto fosse, cioè quella cosa che appare quando apriamo gli occhi, qualcosa di più potente di qualunque religione, perchè non debbiamo porvi fede perchè diventi  verità.
E' a questa religione primaria che la scienza si vuol sostituire, della quale cristianesimo, induismo o altro sono solo fideistiche imitazioni, portatrici di una verità di seconda mano, se essa non viene da se, ma ha bisogno di essere rivelata.
La scienza è il passaggio successivo alle religioni, perchè alla verità, diversamente dalle religioni, riesce a mettersi alla pari rinunciando alla fede.
Se per una quindi non occorre fede, l'altra semplicemente vi rinuncia,
 

#523
Citazione di: Jean Jacques il 26 Marzo 2025, 19:28:36 PMCon tre punti, dei quali uno dei tre è fermo, si ha la determinazione del movimento nello spazio e della distanza percorsa.
Se il punto è fermo perchè noi lo teniamo per fermo, allora cosa è veramente il movimento?
Dunque, abbiamo un punto fermo dal quale misuriamo, e un righello fatto di altri due punti per misurare,la cui lunghezza parimenti teniamo per ferma, ma ci manca cosa misurare a pensarci bene.
Forse ci vuole un quarto punto allora per  iniziare a parlare di movimento  :)
Se praticassimo ancora la numerologia dovremmo assegnare all'universo il numero uno, allo strumento di misura il numero due, al sistema di misurazione il tre, come le tre dimensioni, e alla misura, il numero 4.
Stavo per dire, alla misura,, e quindi...al movimento, che è anche il movimento del pendolo, che misura la quarta dimensione.
Perchè se abbiamo il potere di tenere fermo un punto, ce ne vogliono 4, cioè una misura, per limitare il nostro potere su di esso.
C'è stato un tempo dunque in cui avevamo il potere di creare punti fermi, i quali esistevano però solo nella misura in cui non sapevamo di averli creati, e l'universo ci appariva perciò fatto di certezze.
Queste certezze oggi ci vengono a mancare, avendo così realizzato che non basta sapere di non sapere, ma occorre smentire tutto ciò che credevamo di sapere, per poterlo infine dire con cognizione di causa.
#524
Citazione di: aurea il 25 Marzo 2025, 13:16:37 PM
DUNQUE,LA CHAT SUPERA IN QUESTO OGNI ESSERE UMANO.

Quando sarà in grado di intuire  in un modo suo compatibile con la sua "natura" e funzionale alla sistemica descritta sarà il primo vero passo verso qualcosa che preoccupa...qualcuno....nemmeno tanti a dire il vero....e chi aspetto senza fretta anche perché la conosco bene


Superabili sono queste paure, che già abbiamo superato sistematicamente nel corso della storia, benché si siano presentate sempre come insuperabili.
Se il mondo sembra mettersi a volte al contrario è solo perchè noi gli abbiamo dato un senso. Se però il senso glielo abbiamo dato noi è normale che prima o poi questo senso cambi, se è vero che noi cambiamo. e che perciò il mondo a un certo punto ci appaia al contrario.
Cosi se alla tecnologia abbiamo dato un senso separato da noi, allora è vero che può superarci, non rendendoci la coscienza superiori, essendo la coscienza solo un modo fra i tanti possibili di rapportarsi alla realtà.
Se invece mutiamo questo senso, e consideriamo la tecnologia come parte di noi, non può più essere che la tecnologia ci superi, ma saremo noi a superarci, evolvendoci.
D'altra parte occorre considerare che la paura, quando non diventa patologica, è buona consigliera.
Essa ci suggerisce che, siccome siamo dotati di spiccata coscienza, conviene usarla nel monitorare la nostra evoluzione.
#525
Tematiche Spirituali / Re: "Ateismo cristiano"
25 Marzo 2025, 13:53:02 PM
Citazione di: anthonyi il 25 Marzo 2025, 11:10:06 AME perché non dovrebbe, la fede, definendo principi etici la fede condiziona tutti gli atti umani.
Non dare falsa testimonianza é un comandamento cristiano, lo scienziato che lo segue é più affidabile nelle sue affermazioni.
Hai ragione. Mi correggo.
La scienza non dovrebbe avere a che fare con la fede.
La falsificabilità di Popper io la intendo in senso lato, come mancanza programmatica di verità. Cioè rinuncia alla verità.
Del concetto di verità resta per me solo da spiegare la sua origine, e la sua funzione fin qui svolta, e che ancora svolge al di fuori della scienza, argomento che più volte ho affrontato.
Diciamolo ancora meglio. Ovviamente non è proibito mischiare scienza e fede come fino a un certo punto tutti abbiamo fatto. Sto dicendo solo qual'è la ''mia'' scienza, nella quale non interviene più una delle capacità fondamentali dell'uomo, la capacità di credere, senza la quale nessuna fede sarebbe possibile.
Vale la pena fare questa distinzione, perchè tutti gli uomini possiedono la capacità di credere, ma non tutti possiedono fedi, almeno dichiarativi e quindi dichiarate.
Perchè poi sono convinto che le fedi non dichiarabili, al di là della carne, è la sostanza di cui siamo fatti, se non addirittura che siano quelle fedi ad essersi fatte carne.
Noi siamo ciò che crediamo, ma non sappiamo di credere.