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Messaggi - viator

#511
Salve Ipazia. Citandoti : "Infatti il metodo scientifico si è diffuso ovunque e le teorie consolidate, fino a falsificazione, dicono una verità scientifica, garantita dal buon funzionamento dei suoi calcoli predittivi".

E' cosa veramente pazzesca che nel 2020 ed all'interno di una seppur piccola ma non certo squalificabile arena intellettuale quale è "Logos"........si sia costretti a ricordare la specificità del metodo scientifico.
Tant'è. Comunque la radice di essa scienza non dovrebbe - a mio parere - chiamarsi predittività (solo perchè qualcuno potrebbe interpretare tale termine come capacità di vaticinio !!)..........bensì RIPRODUCIBILITA' CONTROLLATA E CONTROLLABILE di certi effetti. Saluti.
#512
Salve kobayashi. Citandoti : "ma la domanda è se la singola cosa abbia una sua struttura oggettiva che con pazienza sarà avvicinata sempre di più dalle nostre rappresentazioni, oppure no, e semplicemente quelle che ci sembrano rappresentazioni adeguate rispondono invece a diversi interessi, a interessi scientifici, operativi, pratici, artistici etc.".


Queste tue osservazioni secondo me non c'entrano con il concetto di verità ("ciò che è invariante") ma piuttosto riguardano la distinzione tra la realtà ("l'essere") delle cose ed il concetto che possiamo sviluppare di quella certa data cosa.

Quindi tu avresti trattato della diversità tra l'ente reale e l'ente concettuale. Saluti.
#513
Tematiche Filosofiche / Credete nel libero arbitrio?
19 Gennaio 2022, 20:57:41 PM
Citazione di: Estack il 19 Gennaio 2022, 19:54:40 PM
Citazione di: viator il 19 Gennaio 2022, 18:40:40 PM
Citazione di: Estack il 19 Gennaio 2022, 17:50:51 PM
No per me ognuno alla nascita, ha un suo destino già scritto, che non può cambiare. Al massimo puoi cambiare delle piccole cose, ma che non fanno la differenza.

Salve estack. Per carità ! Tesi degnissima la tua. Soprattutto improntata alla logica rigorosa secondo la quale i grandi eventi di una esistenza non si possono scegliere, mentre quelli piccoli si. (Esempio : il dito in quale delle due narici posso infilarmelo ? Boh......ad libitum !).

La mia opinione è che tutto risulti deterministicamente già scritto (qualsiasi effetto presente o futuro è generato dalle proprie cause che l'hanno preceduto e non importa fin dove remote)...............ma il problema è che NESSUNO RIUSCIRA' MAI A LEGGERLO (tranne ovviamente il rivolgersi ad un adeguato interprete il quale - dietro modico compenso - ti racconterà quasi tutto essendo egli un oracolo, un profeta, una chiromante, una cartomante, un astrologo, un prete........). Saluti.
Non ho ben capito se sei contrario alla mia idea, comunque si quello è un esempio delle piccole cose che puoi fare. Poi io non credo a chiromanti ecc.. quindi sbagli persona.

Salve estack. Ma dove hai letto che io abbia pensato a te nel citare l'esistenza di indovini, chiromanti etc. ?. Saluti.
#514
Salve phil. Fossi in te non mi preoccuperei di simili insignificanti particolari. L'argomento è stato posto da Eutidemo la cui mente è troppo brillante per venir "sprecata" nell'analisi degli aspetti pratici minuti della realtà.

Eutidemo - a mio giudizio - tende sempre più ad occuparsi di "teoria psicogiuridica della realtà".

In ciò riesce - sempre secondo me - a combinare in modo quasi sempre mirabile arguzia, cultura, logica e perfino la(le) propria(e) esperienza(e) professionale(i).

Egli incarna quella che voglio definire come la "fiera permanente della intelligenza speculativamente intesa". Salutissimi a te ed a lui.
#515
Salve freedom. Non credo proprio che sarai d'accordo con me nel definire la verità come "ciò in cui si crede".

Troppo semplice, facile, surreale, vero ?? Però sono anche sicuro che ne tu nè altri potrete confutare la definizione soprastante (stavolta sono io a risultare sfacciatamente vanitoso ed ingenuo, vero ?).

Rifletti un poco : hai mai conosciuto qualcuno che non consideri vero ciò in cui crede ?
Se qui ci fosse qualcuno che non considera vero ciò in cui crede.......bene, si faccia avanti e cerchi di fornire la "falsificazione" (orrendo termine scientifico e filosofico di eccelso successo qui dentro) della mia definizione. Saluti.
#516
Tematiche Filosofiche / Credete nel libero arbitrio?
19 Gennaio 2022, 18:40:40 PM
Citazione di: Estack il 19 Gennaio 2022, 17:50:51 PM
No per me ognuno alla nascita, ha un suo destino già scritto, che non può cambiare. Al massimo puoi cambiare delle piccole cose, ma che non fanno la differenza.

Salve estack. Per carità ! Tesi degnissima la tua. Soprattutto improntata alla logica rigorosa secondo la quale i grandi eventi di una esistenza non si possono scegliere, mentre quelli piccoli si. (Esempio : il dito in quale delle due narici posso infilarmelo ? Boh......ad libitum !).

La mia opinione è che tutto risulti deterministicamente già scritto (qualsiasi effetto presente o futuro è generato dalle proprie cause che l'hanno preceduto e non importa fin dove remote)...............ma il problema è che NESSUNO RIUSCIRA' MAI A LEGGERLO (tranne ovviamente il rivolgersi ad un adeguato interprete il quale - dietro modico compenso - ti racconterà quasi tutto essendo egli un oracolo, un profeta, una chiromante, una cartomante, un astrologo, un prete........). Saluti.



#517
Salve InVerno. Citandoti : "Tutto questo, visto pur da vicino, non può essere raccontato con la parola "stupro" e nemmeno "lager", tantomeno "kapò".. la verve sarcastica data dall'accostamento del nazismo alle politiche vaccinali, seppur inizialmente può aver dato qualche scintilla di scandalo, è esaurita, a sto punto pare o una mancanza di fantasia, o un tentantivo di instaurare a forza una neolingua dove l'amore è una camera a gas".


Che ci vuoi fare ? Questione di "fisse". Chi ha vissuto una adolescenza imperniata sui fumetti magari, da adulto, diventa un fanatico dei videogiochi.


Chi invece ha vissuto certi miti ideologici, magari diventarà un fanatico anti.....sta. (antigasista? antistuprista? antilagerista? antifascista? antinazista? anticomunista?)...........dipende da cosa mettere al posto dei puntini.

Le manie e le "fisse" tendono in genere ad evolvere verso l'ossessività PRECISAMENTE PERCHE' CHI LE SVILUPPA MANCA ASSOLUTAMENTE DI FANTASIA. Saluti.
#518
Citazione di: iano il 19 Gennaio 2022, 15:01:42 PM
Eh passant, noto che dall'esistenza  problematica di cose distinte ma uguali, nasce il problematico infinito, il quale non potrebbe essere immaginato se non come replica di cose uguali, senza la necessità di doverle quindi elencare tutte, perché, essendo ogni parte  uguale  è sufficiente descriverne una.
L'infinito quindi è parente stretto dell'identità identicità.


Salve iano. Quella che tu citi come tua personale tesi a proposito dell'infinito si chiama IDENTICITA' (l'essere un certo numero di cose tra loro indistinguibili), mentre la IDENTITA' consisterebbe proprio nel suo opposto (l'essere quella certa singola cosa riconoscibilmente diversa da altre cose). Saluti.
#519
Salve and1972rea. Estraendo dal tuo intervento : "se non attraverso la consapevolezza della percezione  reciproca delle due singole autocoscienze..................".Ma la coscienza dell'uno è e resta una coscienza rigorosamente individuale, quindi limitata all'autoconsapevolezza, la quale non può certo comunicare ("immedesimarsi") con altrui singole - esterne - estranee coscienze od autocoscienze.-----------------------------------------------------------------------------------------
Quale reciprocità ?? La reciprocità non può mai riguardare il modo di sentire (L'essere coscienti), ma solamente il modo di agire material-corporal-comportamentale. !!-----------------------------------------------------------------------------
Sia che noi si possieda una mente o un'anima o una psiche (de gustibus.......), individualmente i nostri sentimenti sono prigionieri dei "contenitori" predetti e la loro comunicazione/condivisione è affidata a strumenti esteriori ed "inferiori" (corpo e sensi) i quali strumenti non possono che stravolgere in qualche modo (talvolta addirittura fino alla menzogna !!) il messaggio sentimental-coscenziali che vogliamo trasmettere e "reciprocare".---------------------------------------------------------------------------
E'ovviamente impossibile distinguere ed accertare la IDENTITA' (di questo tu vorresti trattare, credo) di due o più enti, poichè essa non può esistere.Il numero dei parametri contenuti da un qualsiasi ente - quale che che sia l'ambito spazio-temporale scelto per poterlo esaminare - è troppo grande per poterlo venir valutato da un osservatore (a parte l'inesorabile vincolo stabilito dal principio di indeterminazione).D'altra parte se potessero esistere due enti identici essi - esistendo entrambi - dovrebbero collocarsi in luoghi o tempi distinti per poter venir definiti IDENTICI SEPPUR DISTINTI.-------------------------------------------------------------------------------
Ma a tal punto il parametro che li renderà NON IDENTICI sarà appunto la loro diversa collocazione spaziotemporale. Saluti.
#520
Tematiche Filosofiche / Astrazione.
18 Gennaio 2022, 19:33:38 PM
Eeeeee.....etciuuu!!. Salve! (perdonate il raffreddore).

Concretezza : tutto ciò che ha a che fare con il sensorialmente percepibile;

Astrazione : tutto ciò che ha a che fare con l'immaginabile concepibile.


Certo......farla così breve non è soddisfacente, visto che siamo all'interno di un Forum filosofico.

Io non riesco a farla più lunga di così poichè, a causa dei troppi spifferi di stagione.......mi son beccato un potente raffreddorEeeeee.....ri-etciuuu!!. Salute e saluti per tutti.
#521
Salve daniele22. Citandoti : "Diciamo che la filosofia nasce ponendosi come scienza, ma il punto è che se neghi tale cosa...............".

Ora capisco (oddio.......!!....almeno credo!). Stai parlando delle origini, cioè del fatto che la filosofia E' NATA (l'uovo) come CONOSCENZA, non come scienza. Poi, al maturar dei tempi, la filosofia si è via via sviluppata acquistando un sacco di piume e pure cresta e bargigli, diventando quella che è attualmente : UNA GALLINA. E' sempre un piacere sentirti, anche attraverso dei minimi malintesi. Saluti.
#522
Salve freedom. Citandoti : "Mi faccio una domanda molto semplice e, forse, la troverete banale, grezza e utilitaristica: "a cosa serve la verità"?".

La tua è una domanda sensatissima, e tu sai che ciò è vero.

La verità (la soddisfazione del creder trovato ciò che sia vero) serve appunto solamente a placare momentaneamente (se si è persone sensate) o permanentemente (se si è dei manichei, dei fanatici) il bisogno di sicurezze interiori.

Dal punto di vista esistenziale non esiste alcuna differenza tra verità ed illusione. Se crediamo in una illusione, l'effetto esistenziale dell'illusione (finchè si creda in essa) è perfettamente indistinguibile da una qualsiasi verità.

Se poi troviamo che si era trattato di una illusione.................beh, prenderemo a trovare vero qualcos'altro......ma mai potremo sapere se stavolta si starà trattando della agognata verità oppure di una nuova (ed augurabilmente più duratura ed efficiente) e diversa illusione.

Le presenti considerazioni valgono pure a proposito della pretesa o presunta "scientificità" della filosofia. Saluti.



#523
Salve Mariano. Premetto che l'Assoluto (concetto sinonimo di Unicità e Totalità e pure di altri concetti) non può risultare aggettivabile (ovvero non possono esistere singole e molteplici manifestazioni aventi in carattere di assolutezza, dal momento che ciascuna di esse - esistendo - non potrebbe che ovviamente risultare RELATIVA!!).
Perciò l'etica assoluta non può esistere e l'uomo farebbe bene ad evitare parentele ed associazioni con l'inesistente (l'Assoluto è entità citabile e concepibile ma unicamente astratta).

Personalmente preferisco credere in quello che io chiamo "Il principio naturale dell'etica benefica" e che trovo riassunto nel seguente principio, il quale altro non sarebbe che la doverosa interpretazione del principio entropico :

"NESSUNO ABBIA IL DIRITTO DI SOTTRARRE O DI DISTRUGGERE CIO' CHE EGLI NON SARA' IN GRADO - ALL'OCCORRENZA - DI RESTITUIRE O DI RIGENERARE".

Infatti il principio entropico include la "famosa" legge fondamentale del mondo fisico (Lavoisier : "Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma") la quale viene espressa ed applicata dalla natura nel suo vivere (la sua "vita" infatti consiste nel trasformare tutto continuamente).

Perciò l'uomo - dovendosi astenere da atti che solo la natura ha diritto di gestire poichè essa solamente può "governare" ed i cui effetti "compensare" o "rimediare"..............non dovrà uccidere, non dovrà consumare smodatamente, non dovrà pensare solo alle proprie utilità...........e via con tutti i comportamento che la specie umana magari è in grado di tenere ma ai quali non è o non sarà in grado di porre rimedio o controllare.

Il "sentirci più meritevoli", caro Mariano, per me significherebbe il "meritare veramente di sopravvivere". Saluti. 



#524
Salve. Citando da chi lo afferma : "Se la risposta è sì, allora la scienza in questione è la filosofia".

Oh bella ! E da quando la filosofia risulterebbe essere una scienza ? Una disciplina (scienza) esatta sarebbe assai arduo il considerarla, mentre corretto sarebbe il trovarla un insieme di conoscenze concettuali soggettive. Saluti.
#525
Citazione di: baylham il 14 Gennaio 2022, 18:02:13 PM
Il modulo di consenso informato non ha bisogno di alcun correttivo e di alcuna distinzione circa l'atteggiamento favorevole o contrario, libero o costretto, rispetto all'obbligo vaccinale: o ti vaccini o non ti vaccini. Se non ti vaccini in caso d'obbligo sei soggetto alle sanzioni stabilite, non c'è alcuna vaccinazione forzata.
Inoltre non va fatta alcuna distinzione tra gli obbligati alla vaccinazione rispetto ad eventuali effetti sfavorevoli permanenti: l'eventuale indennizzo deve essere indipendente dall'atteggiamento favorevole o sfavorevole rispetto alla vaccinazione, che è del tutto irrilevante.


Salve baylham. Tu hai perfettamente ragione. Però - ammettendolo - il discorso opportunistico sviluppato sinora qui dentro non avrebbe potuto svilupparsi.

La tesi di qualcuno (non mi sto riferendo a NESSUNO tra coloro che sono intervenuti !) è : io vorrei sottrarmi sia alla vaccinazione che alle eventuali conseguenza della non-vaccinazione (le sanzioni e/o la perdita di alcune facoltà sino a poco fa consentite a tutti (es. la stare a libro-paga, oppure l'andare in crociera))..............inoltre, tanto per gradire, tale qualcuno vorrebbe pure che - se costretto oppure anche se consenziente alla vaccinazione - il SSN (o altro soggetto) - si renda responsabile delle eventuali conseguenze "avverse" sotto il profilo penalcivilistico.

Naturalmente, sempre per lo stesso qualcuno (o magari per altri qualcuno) il sopraggiungere di malanni e mortalità successivi alla assunzione volontaria o coatta del vaccino (non importa QUANTO successivi), costituirà prova certa della predetta responsabilità penalcivilistica. L'ho sempre detto - io - che viviamo in un mondo pieno di ingenui idealisti disinteressati. Saluti.