Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - Ipazia

#511
Tematiche Spirituali / Re: La morte del corpo fisico
02 Maggio 2024, 13:32:22 PM
Ci si occupa di ciò che argomento della discussione: la morte del corpo fisico. Rispetto al quale, e all'anima, si potrebbe parafrasare:

Mors corporis semper certa est, mors animi numquam.
#512
Citazione di: coscientropia il 01 Maggio 2024, 21:26:14 PMciao, Pensarbene
credo tu abbia confuso la durata dell'evento con il tempo di arrivo.
Ipazia, non darei per certo il valore di 13 miliardi di anni-luce per la dimensione dell'Universo dal Big Bang, credo che il futuro ci preservi sorprese
La nostra visione dell'universo è bidimensionale e questo crea grossi errori di valutazione il primo dei quali furono le costellazioni e l'astrologia.

La terza (e quarta) dimensione che ci manca per poter fare mappe verosimili, calcolare la distanza di un astro, un fenomeno e l'età di tutto ciò,  universo compreso, è di difficile calcolo. Difficoltà che si estende pure alle spiegazioni più divulgative.
#513
Citazione di: Jacopus il 01 Maggio 2024, 18:15:16 PMNon a caso il materialismo storico fu concepito come una sorta di passaggio meccanico ed inevitabile da uno stadio all'altro (la storia, ancora una volta, si è fatta beffe anche di questo determinismo).
Tenere salda la possibilità del libero arbitrio in un mondo che va governato da un'etica del bene è una delle tante aporie che dovrebbero essere perseguite e che rendono la vita umana così inaspettata e comunque anche "tragica". Se ci si rifugia nel divino o nel determinismo scientifico, invece tutto diventa più semplice e possiamo scrollarci di dosso il peso delle nostre scelte, abbandonando però il mandato di Ulisse, ovvero il mandato della cultura europea nel suo nucleo più profondo.

Il materialismo storico indaga i fondamenti materiali della storia, e lo fa in un'epoca in cui si pensava fossero imperatori, generali e profeti a determinarla, dall'alto della loro scienza infusa. Quando fate benzina o vi arriva la bolletta energetica è il materialismo storico che si fa beffe di voi. La preistoria non è finita, ma anche in un auspicabile superamento, le condizioni materiali continueranno a stabilire cosa è possibile e cosa no. Su quel possibile si può liberamente gozzovigliare. In tanti o in pochi. Per ora piuttosto in pochi.
#514
Che pena vedere anche gli aspiranti filosofi con maestro al seguito ripetere la giaculatoria del femminismo filoislamico, come un qualsiasi bimbominkia de FB.
#515
Il primo lampo impiega un miliardo di anni per arrivare sulla Terra, il secondo un miliardo di anni e tre secondi. Quando arrivano sulla Terra li vediamo a distanza di 3 secondi. Magari in origine non erano proprio 3 secondi di differenza; questo non possiamo saperlo con certezza, ma solo indurre che abbiano viaggiato entrambi nelle stesse condizioni alla stessa velocità. Lo spaziotempo dell'universo vale circa 13 miliardi di anni-luce.
#516
Tematiche Spirituali / Re: La morte del corpo fisico
01 Maggio 2024, 15:06:07 PM
Anche restando nel campo spiritualista, le religioni orientali mostrano come si può seguire un percorso di fede meno idolatrico di quello delle religioni abramitiche.

Per gli immanentisti, la fede va riposta in ciò che feticcio lo è meno di tutti, vista la sua carnale palpabilità, ovvero la propria vita individuale. Da curare al meglio dei propri talenti, inclinazioni e gusto.
#517
Citazione di: Koba II il 01 Maggio 2024, 11:44:30 AMSecondo me la questione va divisa in due:
1) punto di vista prettamente filosofico: libero arbitrio vs determinismo.
Ovvero, di fronte a due alternative il soggetto può realmente scegliere A piuttosto che B (indipendentemente da che cosa sono A e B), oppure ci deve sempre essere una causa che ineluttabilmente determina la scelta di una delle due?
2) punto di vista sociale, storico, ambientale: quali sono i condizionamenti che vengono esercitati sul soggetto e che lo conducono spesso a "sbagliare" (in senso esistenziale).

Voi state discutendo essenzialmente il punto 2).
Naturalmente si può ritenere il punto 1) privo di interesse, o scontato (cioè si da per scontato che un Io puro, diciamo così, fuori dal tempo, o in situazioni limite in cui i condizionamenti siano assenti, sia sempre libero di scegliere).
Tuttavia andrebbe seriamente affrontato. Andrebbe proposta non dico una confutazione del determinismo, ma almeno un'argomentazione un po' più solida dell'indicare la semplice evidenza dell'esperienza della libertà.
Vi sfido a farlo.

Dal punto di vista 1) (posizione di Bobmax e metafisici puri), la catena causale di lacci e laccioli è talmente intricata da vincere facilmente negandolo.

La discussione casca sul punto 2 perchè qui qualche possibilità di successo la libera scelta individuale ce l'ha, e le vicende di liberazione sociale e individuale riportate dalla storia e dalla cronaca danno ragione a chi la ritiene plausibile.

Vincere sul punto 1 è possibile solo rinunciando alla metafisica forte della  libertà assoluta, limitandosi alla gestione del grado di libertà concesso dall'evoluzione naturale, che non è mai zero per nessun vivente ed in particolare per chi ha raffinati strumenti cognitivi e operativi per interpretare, a modo suo, la realtà. 
#518
Aggiungerei la mia osservazione, e il benvenuto, a quella che condivido di iano:

Postulato che esista una Coscienza estesa, perchè ridurla, con grave ingiuria, a quella fetenzia di Homo Sapiens ? Ignorando creature ben più meritevoli come gli alberi secolari del pianeta Terra ?

E, verificato che le interazioni se ne fanno pure un baffo della velocità della luce e delle infinite distanze, perchè non concedere al postulato prerogative almeno analoghe a quelle del volgarissimo elettrone, ipotizzando una Coscienza Universale con i suoi bravi spin rotanti in sintonia nelle fantamiriadi di coscientropiche frazioni dell'universo tutto ?

Buona permanenza.
#519
Nuda veritas, comunque qualcosa. Senza perderci la testa sulla domanda di Leibniz: let it be.
#520
Fu un'epoca di grandi e sincere sperimentazioni, all'apice della parabola della cosiddetta "musica leggera", capace di creare "il cielo in una stanza".

Aver vissuto quell'epoca nel pieno delle forze fisiche e mentali fu un dono di valore incalcolabile per chi ebbe la fortuna di esserci.
#521
Tematiche Filosofiche / Re: A Caccia...ri trita
30 Aprile 2024, 13:59:52 PM
Citazione di: Pio il 30 Aprile 2024, 08:38:29 AMTutti vedono come attacchi alla propria persona/autorità le critiche . Vi ricordate gli scienziati virologi durante la pandemia come si imbufalivano? Non solo i filosofi (da forum), l'essere umano in generale si identifica con il proprio pensiero e convinzioni. Non necessariamente è un difetto: l'alternativa è identificarsi in toto con il pensiero altrui  O:-)
La differenza credo la faccia come poi gestiamo interiormente l'opposizione al nostro pensiero. I caratteri tendenzialmente autoritari o prepotenti di solito non la gestiscono bene.
C'era dell'altro dietro le virulente sceneggiate dei virologi covidemici: tanto concretissimo denaro sonante con prebende ad hoc. Pensare che fosse solo una malgestita questione di coscienza è  un insulto alla coscienza.

@Pensarbene 

Come non tutte le teste si equivalgono, ancor meno si equivalgono tutte le posture filosofiche.
#522
Varie / Re: Camminate
30 Aprile 2024, 08:58:21 AM
Facendo la partita doppia tra costi e benefici direi che il risultato va tutto a favore della cura della propria animalità fin dai primi anni di vita. Poi arriveranno i malanni, ma nel frattempo uno si sarà goduto la vita del proprio corpo. Lo sport professionistico mira più al risultato che al benessere fisico e spesso l'una cosa danneggia l'altra.

La disabilità pone ostacoli, ma talvolta più mentali che fisici, tali da escludere anche ciò che è possibile. È per me motivo di gioia incontrare sulle strade e piste da sci disabili che, grazie a supporti mirati, hanno preso il Minotauro per le corna.
#523
Tematiche Filosofiche / Re: A Caccia...ri trita
30 Aprile 2024, 08:43:56 AM
Ad un certo punto Cacciari dice " ... se non vogliamo lasciare alla filosofia solo l'etica...", che sarebbe già  grasso che cola vista la barbarie dello scientismo imperante. Ma poi Cacciari recupera l'etica nell'attenzione alla dimensione politica della scienza, vero spettro che attraversa il mondo.

Quanto alla "filosofia che non capisce la quantistica", direi che ne capisce a sufficienza i magheggi e l'aria fritta, grazie alla memoria di tutta la sua storia metafisica, per mostrare la nudità del re regnante.

La metafisica concreta è il restyling della filosofia della prassi, attenta, epistemologicamente, alla quantistica e pure ai magheggi.
#524
Tematiche Filosofiche / Re: A Caccia...ri trita
29 Aprile 2024, 19:58:59 PM
Mi pare che credere o non credere nell'aldilà sia questione più datata di qualsiasi vetero ideologia sociale, dalla quale il "filosofo" Cacciari mantiene il giusto distacco quando fa il filosofo, come nel testo in questione. Al quale è buon tono rispondere sullo stesso registro. Ovvero la questione vitale per quel sapere, rispondendo alla domanda:

Ha senso nell'era della Scienza conclamata occuparsi di filosofia e, se sì, in che modo ?

------------------------

Metafisica concreta implica la riformulazione dell'essere secondo una posizione epistemologica coerente con l'ontologia attuale (nella quale l'"essere in divenire" è orizzonte irrinunciabile), come fu per qualsiasi filosofo in ogni epoca.

Qui una presentazione più esaustiva della sua argomentazione.

#525
Tematiche Filosofiche / Re: Il linguaggio
29 Aprile 2024, 14:39:30 PM
Citazione di: Il_Dubbio il 29 Aprile 2024, 09:56:07 AMLe altre forme, tipo la coda del cane o quella del gatto, che per noi può essere un segnale riconoscibile perchè abbiamo studiato i cani e i gatti, mancano di un soggetto che consapevolmente tenta di spedire un segnale.
Quindi non si può parlare di linguaggio degli animali.

Quando un cane si avvicina ad un altro cane scodinzolando o ringhiando il messaggio che inoltra è chiarissimo per il soggetto canino passivo. Così chiaro che lo capiscono anche gli umani con un minimo di conoscenza del linguaggio canino. Così efficace che perfino gli umani ignoranti qualcosa riescono ad intuire del messaggio inoltrato.