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Messaggi - Duc in altum!

#511
Io sono la via, la verità e la vita

...chi non è con me e contro di me

..chi non è contro di noi è per noi

chi non raccoglie con me ...disperde!


Dopodiché: piena libertà assoluta, non è difficile.
#512
Citazione di: Socrate78 il 24 Febbraio 2023, 13:26:50 PMSe si leggono i Vangeli e anche le Lettere di San Paolo non vi sono dei passi precisi e chiari che parlino della passione di Cristo come sacrificio riparatorio per i peccati di tutti gli uomini,
Lettere di San Paolo
Lettera ai Romani


Quindi, come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo e con il peccato la morte, così anche la morte ha raggiunto tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato [...] Come dunque per la colpa di uno solo si è riversata su tutti gli uomini la condanna, così anche per l'opera di giustizia di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione che dà vita [...]  Di modo che come il peccato aveva regnato con la morte, così regni anche la grazia con la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore [...] Sappiamo bene che il nostro uomo vecchio è stato crocifisso con lui, perché fosse distrutto il corpo del peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato. Infatti chi è morto, è ormai libero dal peccato.

#513
Visto che ognuno trae la propria (da spettatore/attore non protagonista) più che rispettabile conclusione scientifica o filosofica, voglio sottolineare che l'aspetto essenziale della scioccante e meravigliosa esperienza da me vissuta, è quello della piena coscienza, dopo il distacco dal corpo - infatti ero solo vista, come in quegli apparati da videogame - e dopo un incalcolabile momento di buio (il passaggio dalla coscienza col corpo a quella senza corpo fisico terrestre), di chi ero e cosa stava accadendo.
In soldini: Epicuro e il suo: "quando ci siamo noi non c'è la morte ...e viceversa", per me, ormai, è diventato una grande stronzata.
C'è piena coscienza di Sé quando c'è la morte.

Pace & Bene
#514
Non ricordo dove, ma ho già accennato in altre discussioni alla mia personale esperienza.
Chiedo venia per il ripetermi, ma tra tanta razionalità e speculazione, qualcosa di empirico non guasta.

Luglio  2006: 
svenimento e crollo fisico dalla banchina della stazione sui binari dei treni (contusioni e ferite varie alla testa, alle ginocchia e lussazione spalla sx), perdita totale della coscienza umana (ultima diapositiva visiva, che ricordo ancora come fosse adesso, il treno in arrivo che decelerava), 2/3 minuti in arresto cardiaco (secondo il referto medico dell'ospedale poi consegnatomi), salvato dalla prontezza intuitiva di una dottoressa, sull'ambulanza che era ferma al passaggio al livello.

In quei 2/3 minuti: 
anche se ero privo di corpo fisico umano, ho ripreso coscienza di chi ero e, peggio ancora, che stavo morendo, al punto che ho iniziato a gridare a me stesso - ripetutamente e con una disperata veemenza - il mio nome e di fare qualcosa per venire fuori da quella ormai più che ovvia circostanza.
Il tempo si era fermato, non so se ho lottato e gridato un'ora o 10 secondi, poi, improvvisamente, ho sentito una voce a rallentatore che mi faceva domande, rispondevo, ma non mi sentiva; rispondevo più forte, ma comprendevo che non poteva sentirmi.
Anche se vicinissimi, eravamo in 2 dimensioni differenti.
Infine, mentre mi disperavo senza arrendermi, ho sentito il primo schiaffo sulla guancia e la mia coscienza che riprendeva le redini della voce, della bocca, poi il secondo ceffone ed ecco che sono cosciente di nuovo dei miei occhi terrestri che, aprendoli, osservano lo sguardo angosciato e confortato delle 2 dottoresse.

Impressioni personali (sempre le stesse, pur dopo tanti anni e una profonda metanoia):
1) non è che non volevo morire, è stato istintivo reagire in quel modo e parlare a me stesso come se fossi un altro
2) c'era un bisbiglio telepatico che percepii umanamente come se alcuni tra loro dicessero: "che ci fa questo qui?" - "è stato tratto in tranello!" - "basta con questi imbrogli!"
3) prima di distinguere che stavo umanamente morendo ho sperimentato calma, trasparenza, appagamento, presenza concreta di sagome di ex/umani sulla destra e sulla sinistra di un viale che io percorrevo e una fonte di luce innanzi

Pace & Bene
#515
Tematiche Spirituali / Re: La Bibbia e l'eutanasia
16 Febbraio 2023, 11:22:35 AM
Citazione di: Eutidemo il 16 Febbraio 2023, 11:07:36 AMIn primo luogo, rendo omaggio alla tua onestà intellettuale, nell'avere alfine ammesso che il versetto da te inventato di sana pianta ""Uccidere l'ego che è in uno, per guarire dal peccato!", non ha assolutamente niente a che vedere con l'eutanasia di cui parla espressamente il versetto biblico "C'è un tempo per uccidere, e c'è un tempo per guarire" ("Qoèlet": 3,1–11).
Ripropongo il mio scritto, in cui in nessuna parte sostengo ciò che tu alludi per convenienza:
"...beh, ho sintetizzato, ma va benissimo la tua conclusione, visto che hai perfettamente capito cosa volevo dire e cosa quel versetto potrebbe dirci, ossia, che non ha nulla a che vedere con l'eutanasia..."
...nel senso che, siccome quel versetto potrebbe significare anche uccidere l'ego e guarire dal peccato, non ha nulla a che vedere con l'eutanasia (infatti la Chiesa, che un po' di Bibbia conosce, non potrebbe condannare come peccato il suicidio-assistito, se fosse come tu ipotizzi), se non per una fede personale - rispettabilissima, ci mancherebbe - che non ha nulla a che vedere con la fede/dottrina cattolica.

Saluti (anche arretrati!)...
#516
Tematiche Spirituali / Re: La Bibbia e l'eutanasia
16 Febbraio 2023, 09:40:16 AM
Citazione di: Eutidemo il 16 Febbraio 2023, 07:19:57 AM
Cioè, avresti dovuto scrivere:
"C'è un momento per uccidere l'ego, e c'è un momento per guarire dal peccato!", e non "Uccidere l'ego che è in uno, per (e cioè al fine di) guarire dal peccato!".
Ma visto che è tutta opera della tua fantasia, che con la Bibbia non ha niente a che vedere, va bene lo stesso.
Beh, ho sintetizzato, ma va benissimo la tua conclusione, visto che hai perfettamente capito cosa volevo dire e cosa quel versetto potrebbe dirci, ossia, che non ha nulla a che vedere con l'eutanasia.

Citazione di: Eutidemo il 16 Febbraio 2023, 07:19:57 AMMa l'"eutanasia" è una semplice questione di "civiltà" e di "maturità etica" e "giuridica" (peraltro consentita testualmente dalla Bibbia); la quale non ha niente a che vedere con la "spiritualità", che riguarda ben altre cose!
Non ha niente a che vedere secondo la tua fede.
Benissimo.
Per la fede della Chiesa, invece, il suicidio-assistito non è consentito dalla Bibbia (che concede solo il non accanimento terapeutico), infatti lo condanna apertamente, così come condanna senza se e senza ma, tante altre scelte sociali (che s'illudono di essere segni di civiltà e maturità etica) già leggi vigenti giuridicamente.

In soldini: l'eutanasia, come altre istanze che allontanano l'uomo da Dio, diverrà legge tra poco (pensando che se è la Legge Umana a permetterlo, non si starà mica peccando!), ma per volontà dell'uomo senza-dio e non perché scritto nella Bibbia (scusa più che conveniente per rassicurare, eventualmente, non si sa mai, l'anima/la spiritualità personale).
#517
Tematiche Spirituali / Re: La Bibbia e l'eutanasia
15 Febbraio 2023, 14:25:35 PM
Citazione di: niko il 14 Febbraio 2023, 21:12:25 PMGesu' era un ebreo, e con ogni probabilita' e' morto nella convinzione che il mondo fosse gia' salvo grazie alla Legge, non al fine di salvare il mondo.
Probabilità sbaragliata, polverizzata dalla Nuova Alleanza.
#518
Tematiche Spirituali / Re: La Bibbia e l'eutanasia
15 Febbraio 2023, 12:41:57 PM
Citazione di: Eutidemo il 15 Febbraio 2023, 05:51:01 AMCosa c'entri, poi, "uccidere e guarire" con la "buona battaglia"
Uccidere l'ego che è in uno, per guarire dal peccato ...altro che versetto scritto in riferimento all'eutanasia.

Citazione di: Eutidemo il 15 Febbraio 2023, 05:51:01 AMNon mi stupisco che le "parrocchie si svuotino"; ed infatti, ormai, la gente si è "evoluta" abbastanza, per cui non può più essere presa in giro come accadeva una volta.
Evoluta certo in tanti campi, ma non in quello spirituale.
Inoltre Gesù, allora, già non si scandalizzò per quel che sarebbe accaduto: Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?

Sull'essere presi in giro, se può servire, per riflettere:
10 giorni fa, alla domanda: "qual è il senso della tua vita?", fatta a una trentina dei tuoi "evoluti abbastanza" - italiani, taluni laureati, diplomati e imprenditori di un certo livello - durante un incontro in preparazione di coppie al matrimonio religioso (quindi obbligati, non praticanti o bigotti baciapile), il 70% ha risposto: "non c'ho/non c'avevo mai pensato!".

Citazione di: Eutidemo il 15 Febbraio 2023, 05:51:01 AMEd infatti il 56% degli italiani è assolutamente a favore di una legge sulla legalizzazione dell'eutanasia, mentre un ulteriore 37%, è a favore una regolamentazione dell'accesso all'eutanasia a determinate condizioni fisiche e di salute; dunque, a chiedere l'Eutanasia Legale, più o meno ampia, sono il 93% dei cittadini, un dato mai registrato prima d'ora.
Grazie a Dio (purtroppo per loro) non è un voto di maggioranza a decretare la Verità.

Quindi, sia ben chiaro, se è Dio a dare il libero arbitrio, non sarò certo io (per di più non proveniente dal seminario, ma ex/megapeccatore incallito e convinto) a fare le barricate, affinché gli altri siano "obbligati" a non peccare.
Lungi da me che mi accada di trovarmi a combattere contro Dio (cfr. Atti).

Io, ripeto e ribadisco, in sequela alla Tradizione cattolica (oggi anche grazie a questo meraviglioso mezzo), sono chiamato a dire delle cose, non a farle credere; non sono idoneo nel privare il prossimo (per decreto) della libertà di autodeterminarsi come gli pare e piace o di credersi Dio, di trasgredire o di togliersi la vita.
E' con i Novissimi che se la devono vedere, mica con me.

Citazione di: Eutidemo il 15 Febbraio 2023, 05:51:01 AM
Ed infatti, solo chi è in "malafede" può negare il chiaro combinato disposto dei due passi biblici citati:
- "meglio la morte che una vita amara, il riposo eterno piuttosto che una malattia cronica." ("Siracide": 30:17)
"c'è un tempo per guarire, e c'è un tempo per uccidere" ("Qoèlet": 3,1–11).
Ma sapete leggere?
Il secondo passo l'ho già smontato sopra (ed è inutile che inverti i tempi: viene prima uccidere e poi guarire, la tua interpretazione è solo propaganda a buon mercato).

Per quel che riguarda il primo, visto che tu sai interpretare solo letteralmente quel che leggi nella Bibbia, spero che ti batta con la stessa  veemenza, affinché si possa ottenere un decreto legge su questa realtà: "Beato chi afferrerà i tuoi piccoli e li sbatterà contro la pietra". (Salmo 137)
Ma sai leggere?

Penso che questo sia molto più chiaro del tuo Sir 30,17.
Anche perché nel tuo non si è certi della beatitudine eterna: si soffre, ci si suicida (o ci si fa aiutare per suicidarsi) e non si sa, evangelicamente, cristianamente, se raggiungeremo l'eterno piacevole stato di "beato".
#519
Tematiche Spirituali / Re: La Bibbia e l'eutanasia
14 Febbraio 2023, 19:48:26 PM
Citazione di: niko il 14 Febbraio 2023, 13:31:58 PMVuoi salvare il mondo con l'amore?

Comincia a meditare sul fatto che il mondo e' gia' salvo grazie alla morte.
Certo, alla morte per amor nostro di un Dio (Gesù il Cristo).
#520
Tematiche Spirituali / Re: La Bibbia e l'eutanasia
14 Febbraio 2023, 18:37:47 PM
Citazione di: Eutidemo il 14 Febbraio 2023, 11:55:10 AMPer cui, quando Gesù ha voluto "dare compimento", e, cioè, "perfezionare" (senza abolirlo) un determinato passo biblico, lo ha sempre fatto con una "specifica citazione" del brano da "perfezionare".
Uccidere e guarire riferenti all'eutanasia, sono una tua personale esegesi di comodo, potrebbero benissimo essere riferiti alla Buona Battaglia (infatti la Chiesa condanna apertamente questa pratica innaturale del suicidio-assistito).

Da ciò non è difficile da capire che un cristiano non può offendere/uccidere (ove offesa equivale a un assassinio) proprio un bel niente: "...avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna...".

Sei rimasto alla Legge di Retribuzione (dimenticando che Giobbe l'ha già disintegrata), mentre siamo nel 2023.
Game Over, i giochi sono già fatti, c'è solo da pazientare con fede, ...altro che sopprimere il prossimo perché lo dice Gesù!!

Citazione di: Eutidemo il 14 Febbraio 2023, 11:55:10 AMche è strapieno di commenti, esegesi o chiarificazioni di "presbiteri" cattolici  sui versetti da me chiamati in causa, ma anche di "non presbiteri" cattolici, che vedono la faccenda esattamente come la vedo io.
Ho già accennato che le parrocchie si svuotano (tra i vari fattori) perché si è preferito i moltissimi volontari alle giuste vocazioni.
Quindi, con questo presepe, sarebbe sospetto se non ci fossero i cultori del suicidio nelle sagrestie: Non abbiate paura dei credenti non praticanti, ma dei praticanti non credenti (Cardinal G. Biffi).


Citazione di: Eutidemo il 14 Febbraio 2023, 11:55:10 AMtu, che sei senz'altro in buona fede, e animato dalle migliori intenzioni, dovresti però approfondire meglio la lettura delle sacre scritture; come io cerco di fare da più di sessant'anni, tutti i giorni.
Puoi approfondire quanti anni vuoi, ma senza fede in Cristo, non potrai mai comprenderla, terminando come Nicodemo, che studiava la Scrittura da 60, 80, 100 anni e non capì neanche quella minima iota da quel che gli disse Gesù in quella notte ventosa.

Infatti, restò affascinato (come tanti che leggono, studiano e approfondiscono le Sacre Scritture da intellettuali, da guru, da pseudo-credenti ), ma poi, al momento dell'azione, dell'atto di fede, venne meno nelle cuciture ...forse anche con un'eutanasia.

Un saluto...
#521
Tematiche Spirituali / Re: La Bibbia e l'eutanasia
14 Febbraio 2023, 10:46:05 AM
Citazione di: niko il 13 Febbraio 2023, 22:06:08 PMIn pratica dovemo da SOFFRI', perche' a vita e' MERAVIGLIOSA...
Dopo il "mi piace" per il sorriso strappatomi, sento il dovere di far riflettere sulla realtà che la vocazione alla sofferenza (er dovemo soffrì, per capirci), né il suo perché, sono presenti nel Vangelo.
Certo ci sono le tribolazioni, ma che - per chi ha fede in Esso - divengono un passaggio, delle prove ...e non il nostro destino.
#522
Tematiche Spirituali / Re: La Bibbia e l'eutanasia
14 Febbraio 2023, 10:19:21 AM
Citazione di: Eutidemo il 14 Febbraio 2023, 05:34:03 AM
Appunto, lo riporti tu stesso il brano: " C'è un tempo per UCCIDERE e c'è un tempo per GUARIRE!"("Qoèlet": 3,1–11).
Le parole sono pietre!
E' inutile arrampicarsi sugli specchi per negare il significato esplicito, letterale e spirituale, di un passo del genere;
Beh, se per te vale più la Legge che il pieno compimento di essa da parte di Gesù (contraddicendoti, dato che tu stesso hai affermato: "vanno interpretati alla luce di quanto ha spiegato Gesù"), non è un arrampicarsi sugli specchi, ma una scelta di fede.
Come chi sceglie di uccidere o suicidarsi per sistemare le cose credendosi Dio.

Citazione di: Eutidemo il 14 Febbraio 2023, 05:34:03 AMMa i preti sono soliti sorvolare sui passi biblici ed evangelici che non fanno loro comodo.
Ennesima fesseria, visto che il web è strapieno di commenti, esegesi o chiarificazioni - di presbiteri cattolici - sui versetti da te chiamati in causa.

Ovviando che, da una prima ricerca veloce, Ecclesiaste 3, 1-11 è una lettura proclamata il venerdì della XXV settimana del Tempo Ordinario (durante l'ANNO PARI), e, nel rito ambrosiano, il martedì, nella settimana dell'ultima domenica dopo l'Epifania.

#523
Tematiche Spirituali / Re: La Bibbia e l'eutanasia
13 Febbraio 2023, 20:58:10 PM
Salve @Eutidemo

L'Ecclesiaste e l'Ecclesiastico sono stati scritti e redatti senza che conoscessero il: "ma Io vi dico..." di Gesù; parenesi dogmatica che connota con nuovi significati, eventi appartenenti al passato (alias: risignificazione della Legge).
Quindi, libertà assoluta per chiunque, ovunque e comunque, ma Gesù è categorico: non c'è bisogno d'uccidere per finire nella Geena, basta dargli del pazzo.

Se la Chiesa cattolica di Roma - e il suo Catechismo - è eretica, amen e così sia, ma è un po' presuntuoso o ridicolo (fai te!) sostenere - visto che custodisce e proclama Gesù di Nazareth come l'unica vera vita prima di decedere - che essa condanna l'eutanasia, perché non in grado (o perché bara) di interpretare la Scrittura come a te o a terzi conviene!

Il suicidio, assistito o meno, è non aver centrato il bersaglio (hamartia/peccato), per il semplice fatto di non aver confidato/essersi affidato fino alla fine in Cristo, questa è la briscola che la Chiesa annunzia, poi, così come esiste una causalistica per il divorzio, esiste una anche per il suicidio, che nei fatti si è già tradotta nella celebrazione del Rito Esquiale, pure per i funerali ove la salma è suicida (quindi la Chiesa non è lontana dal dramma e dalla delicatezza impliciti in questa circostanza, anzi).

Per quel che riguarda "l'accompagnare" la persona sofferente inguaribile, basterebbe semplicemente informarsi un po' sull'assistenza spirituale cristiana negli ospedali o negli 'hospice' privati (questo a Milano non ha nulla a che vedere con la Bibbia o con il Vaticano, eppure non somministra il suicidio-assistito, ma carità "atea": https://www.unamanoallavita.it/hospice-il-tulipano-ospedale-niguarda/).

In soldini la Bibbia (intera) ci indica che: La vita la concede Dio, infatti non ci chiede se vogliamo nascere, tuttavia, una volta ricevutala, ci permette di farne quello che vogliamo, consigliandoci, però, di averne cura, di donarla e non di sopprimerla prima del Suo Tempo (giacché, dimenticavo ...ma anche quello è Suo!):
«C'è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante. Un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire. Un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per gemere e un tempo per ballare. Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci. Un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per serbare e un tempo per buttar via. Un tempo per stracciare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare. Un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace»
 
Cordialmente...
#524
Tematiche Spirituali / Re: La Bibbia e l'eutanasia
13 Febbraio 2023, 11:48:33 AM
Catechismo della Chiesa Cattolica

L'eutanasia (alias suicidio assistito)

2276 Coloro la cui vita è minorata o indebolita richiedono un rispetto particolare. Le persone ammalate o handicappate devono essere sostenute perché possano condurre un'esistenza per quanto possibile normale.


2277 Qualunque ne siano i motivi e i mezzi, l'eutanasia diretta consiste nel mettere fine alla vita di persone handicappate, ammalate o prossime alla morte. Essa è moralmente inaccettabile.
Così un'azione oppure un'omissione che, da sé o intenzionalmente, provoca la morte allo scopo di porre fine al dolore, costituisce un'uccisione gravemente contraria alla dignità della persona umana e al rispetto del Dio vivente, suo Creatore. L'errore di giudizio, nel quale si può essere incorsi in buona fede, non muta la natura di quest'atto omicida, sempre da condannare e da escludere.
2278
L'interruzione di procedure mediche onerose, pericolose, straordinarie o sproporzionate rispetto ai risultati attesi può essere legittima.
In tal caso si ha la rinuncia all'« accanimento terapeutico ». Non si vuole così procurare la morte: si accetta di non poterla impedire. Le decisioni devono essere prese dal paziente, se ne ha la competenza e la capacità, o, altrimenti, da coloro che ne hanno legalmente il diritto, rispettando sempre la ragionevole volontà e gli interessi legittimi del paziente.
2279 Anche se la morte è considerata imminente, le cure che d'ordinario sono dovute ad una persona ammalata non possono essere legittimamente interrotte. L'uso di analgesici per alleviare le sofferenze del moribondo, anche con il rischio di abbreviare i suoi giorni, può essere moralmente conforme alla dignità umana, se la morte non è voluta né come fine né come mezzo, ma è soltanto prevista e tollerata come inevitabile. Le cure palliative costituiscono una forma privilegiata della carità disinteressata. A questo titolo devono essere incoraggiate.


Tutto il resto non è Bibbia, ma pareri personali che, come quelli di Fedez, Berlusconi o Sansonetti, lasciano il tempo che trovano.
#525
Citazione di: Jacopus il 05 Febbraio 2023, 18:57:12 PMin attesa della vita o dannazione eterna, sia possibile convivere pacificamente fra credenti e non credenti, oppure se ritieni che ci si debba combattere o eliminare. Io penso invece che la fede sia una bella scusa, se bastasse solo quella per salvarsi, condizione che non mi sto inventando io, ma che è scritta nel Vangelo.
Non solo è possibile, ma è doveroso (anche se l'apparente inconciliabilità - ripeto per l'ennesima volta - non è tra credenti e non credenti, ma tra credenti in Dio quale verità assoluta e credenti in "altro", come verità assoluta).

La fede, se chiami in causa il Vangelo, non è una bella scusa, visto che il peccato delle origini - e quello più usuale oggi e sempre - altro non è che la mancanza di fede nella Santissima Trinità.

Ma è pur vero che ci sono tantissime persone, che pur non accondiscendendo - con la loro fede ...inevitabile! - a questa verità assoluta, sono igualmente popolo di Dio, e quindi, involontariamente o inconsciamente, godono degli stessi diritti di salvezza dell'anima di chi confessa sinceramente la dottrina cristiana.

Quindi, la domanda diverrebbe: come può un non credente in Cristo ottenere la salvezza (pur se non creduta e mai professata) con il non semplice e autentico atto di fede??

"Banalmente" - ma sagacemente - la Parola spiega la Parola, ed ecco che in una delle lettere cattoliche la risposta appare più che evidente: "... conservate tra voi una grande carità, perché la carità copre una moltitudine di peccati...".

Dunque la carità - alias l'agape, alias l'Amore - ossia, un gesto semplice ma veritiero di amore copre i peccati (al plurale).
Se la salvezza dell'anima è possibile solo perché vi è assenza di peccato, chiunque, amando - involontariamente o inconsciamente - come scritto in Matteo 25, 31-46 ("Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me"), raggiunge questo stato dell'essere, unica condizione possibile per la salvezza dell'anima.