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Messaggi - green demetr

#511
Tematiche Filosofiche / Re: METAFISICA DELL'ESSERE
01 Giugno 2024, 00:43:42 AM
Vedi Pastore vedo in te un vecchio me.
Non è questione di acredine, è una questione fattuale: se Cacciari fa parte dell'industria culturale, non c'è dubbio che si riferisca all'ente, agli oggetti.
Egli vuole confinare la ricerca filosofica dentro quegli stessi oggetti che rendono la vita umana una prigione.
Saluti.
#512

Ecco proprio ieri mentre ca**ggiavo su youtube ho trovato questa utile lezione.
Naturalmente il tipo è un accademico e fa parte dell'industia culturale.
Quindi come al solito tiriamo un velo pietoso sulle sue proposte finali anti-adorniane OVVIAMENTE.
(almeno riconosce che certe cose se le è inventate lui, che è già un evento).

Devo dire che il video mi è piaciuto (nei limiti di cui sopra), certo alcune cose andrebbero meglio specificate.
In Hegel nella prefazione dice che i concetti sono importanti, è vero, ma si sta riferendo AI SUOI DI CONCETTI, ossia i 4 concetti della dialettica.
(la dialettica del per sè e dell'in sè, quella negativa, e altre 2 che manco più mi ricordo, tanto poco le sta usando per ora.
Quindi hegel non dice che tutto è concetto.
Questa imprecisione fa parte delle solite manovre di disorientamento dell'industria culturale.
Però dimostra di averlo letto almeno un pò, quando dice che ogni frase richiede almeno un quarto d'ora di approfondimento.
E' così.
Quello che mi conforta è che Adorno ha capito l'errore massimo di hegel, ossia quella di credere che esista un assoluto.
E con citazione dalla logica che esistano le essenze....(aristotele again...il tristo figuro)
Sono d'accordo con il tipo quando dice più che assoluto noi DOBBIAMO parlare del "diverso", anche se pure qui siamo alle solite il diverso comporta una identificazioni di qualcosa (e dunque si sta contraddicendo nel dirlo...ma insomma cominciamo a sgamare quello che è bene e quello che è male, perchè sti tipi al contrario di me, c'hanno messo del lavoro, sono eruditi, ma questo non ci può spaventare).
Direi di rimanere sulla parola indefinito, che è quello che sono sicuro Adorno userà.(e che anche hegel dirà da qualche parte, visto che ho visto un aforisma riportato da un artista che lo menzionava...interessante 8) ).
Se esiste un assoluto esiste una necessità e questa necessità non può che diventare che una identità.
Che è invece proprio il problema che Hegel voleva risolvere. ???
Mi piace moltissimo che Adorno abbia pensato ad una filosofia della libertà a partire da hegel.
ripeto, per l'ennesima volta, che noi dobbiamo mettere hegel nel suo mondo meccanicistico.
Ma con la quantistica tutto cambia.

Quello che non cambia è il metodo dialettico.
Assolutamente sono d'accordo sia col tipo sia a maggior ragione con Adorno.

quindi la direzione è giusta, e non vedo l'ora, ho l'acquolina in bocca di leggere tutto Adorno....
Un video che mi ci voleva!!! la ringrazio prof!!!
:)
almeno anche koba comincia ad avere qualche certezza in piu.
E ci puo aiutare meglio.
#513
Le masse povere che votano a destra, quando la destra è dentro l'Europa sanno che esistono trattati giuridici fatti da gente non votata e messasi in accordo con le lobby di ogni sorta e paese che impongono regole di sinistra anche se loro votano a destra?
almeno la sinistra è onesta dice quello che l'europa dice.
è un simpatico pappagallo, esotico e variopinto di arcobaleno.
ma le destre che figura ci fanno a diventare arcobalenate?
o pensate che il green new deal è una cosa che si possa discutere democraticamente?
c'è ancora troppa ignoranza, le magistrature viaggiano senza remora alcuna.
perchè sono autoinvestite da un potere che le è stato dato da un ente sovranazionale.
sin quando rimarremo in europa rimarremo poveri, e sempre più poveri.
ed è quello che vogliono lora, perchè la povertà porta la paura di quel poco che sia ha, che gli venga tolto via.
ecco che i programmi catastrofisti (ma una catastrofe controllata e già giudiziosamente messa in atti e patti sovranazionali  :D ) sanno già di partire.
la torta è già nel forno sociale, a questo punto bisogna trovare i soliti strilloni dei mass media, i soliti giudici compiacenti e i soliti politici utilmente corrompibili con una novità catastrofica: con gli scienziati compiacenti... :'(
c'è da fasciarsi la testa in anticipo, bè dai cerchiamo di ridere fin quando toccherà a noi, la torta 2030 è servita!
ma chissenefrega dei boschi privati  :D
e poi inverno lo dovete lasciare in pace o dovrete vedervela con me  8)  :P (scherzo)

ps alla faccia della lezione di montesquieu e dei poteri SEPARATi!!!
beccati questa fascio!ma dove vuoi andare?
#514
Citazione di: PhyroSphera il 24 Maggio 2024, 11:31:54 AMIl mondo è pieno di fanatismi di ogni genere. Ci sono quelli dei religiosi ma anche quelli degli atei; in entrambi i casi occasione per i nichilisti, che ne profittano per negare una fede o una conoscenza. Accanto a coloro che sono convinti che il movimento cristiano sia basato sulla credenza nella verginità della madre del loro presunto capo carismatico, gli altri che ne prendono a scusa per negare che il cristianesimo abbia un senso... Lo stesso accade per le rappresentazioni cristiane e in genere monoteiste della negatività: quelli che si convincono che si tratti di cose e non (in ultima istanza) di circostanze; e dietro a loro gli altri, che vogliono profittarne per negare che il male sia o possa essere preceduto da accadimenti significanti...
In tal ultimo caso c'è da entrambi gli schieramenti rifiuto o ostilità contro chi pensa questa realtà senza pregiudizi o con saggezza. Si pensa che per sfuggire al male si debba credere agli incubi o ci si persuade che il male non esista (e che gli incubi non abbiano un significato)! Anche per sopperire a queste mancanze sono nati i monoteismi e tra essi il cristianesimo, dato che soltanto col riferirsi all'unico Dio si può avvertire ciò che a Lui è contrario o nemico. In ciò la fede cristiana è quella adatta alle condizioni più radicali.
Nel documento al link che segue, si trova un mio breve scritto, senza pretese di sistematicità né di definitività, dove tratto del caso esemplare di Hobbes e la demonologia. Un caso davvero interessante ancor oggi.

https://online.fliphtml5.com/bgzgv/qvta/


Mauro Pastore

Ho letto il testo, forse non sono molto lucido ma non lo ha capito tanto.

Il male più che una cosa teologica a mio avviso dovrebbe essere inteso come una questione morale.
L'iiluminismo d'altronde ha portato in dote il potere chiarificatore della razionalità.

Certo che la demonologia resta sullo sfondo come resto.
Ma non ha capito bene come Hobbes lo articoli.

Mi pare correggimi ti prego se sbaglio che tu intenda dire che mentre l'idea di stato si identifica con quello di re iudex e pastore, e che questa idea è alla base della politica cristiana, forse ci si dimentica di tutta quella temperie medievaleggiante e che affonda all'indietro fino ai tempi antichi, dove i demoni venivano presi sul serio.
Ecco tu ci stai avvisando della possibilità che questo re diventi cattivo, poichè il "resto" ciò che rimane dell'operazione di levigazione illuminista continua a vivere in noi persino nelle sue forme più bestiali.

Da qui d'altronde il terra-mare di biblica memoria di schmitt, o le teorie contemporanee di dominio dei mari e di dominio delle terre.

mentre ca**eggiavo su internet ho beccato un interessante professorino che diceva ben benino su cosa dobbiamo concentrarci quando si parla di politica.

spero di trovarlo presto, è lo stesso della discussione sul topic aperto recentemente da eutidemo sulla scelta fra armi tattiche o strategiche.

La guerra può essere calda con milioni di morti, o fredda con solo qualche migliaia di morti.
ecco giusto per anticipare.
la guerra è sempre tra i 2 mostri, leviatano (quello preferito da hobbes) e behemot (quello preferito da schmitt).
ossia il duello fra inghilterra e germania.
forze dei mari contro forze di terra.
Democrazia e apertura contro chiusura e barbarie, e il suo opposto, dipende da che prospettiva si guarda.

ma le considerazioni possono essere infinite.
ciao!
#515




Da sinistra a destra Il behemot, lo ziz e il leviatano.

2Cronache 20,10-23
10 Ora, ecco gli Ammoniti, i Moabiti e quelli delle montagne di Seir, nelle cui terre non hai permesso agli Israeliti di entrare, quando venivano dal paese d'Egitto, e perciò si sono tenuti lontani da quelli e non li hanno distrutti, 11 ecco, ora ci ricompensano venendoci a scacciare dalla eredità che tu hai acquistata per noi. 12 Dio nostro, non ci vorrai rendere giustizia nei loro riguardi, poiché noi non abbiamo la forza di opporci a una moltitudine così grande piombataci addosso? Non sappiamo che cosa fare; perciò i nostri occhi sono rivolti a te».
13 Tutti gli abitanti di Giuda stavano in piedi davanti al Signore, con i loro bambini, le loro mogli e i loro figli. 14 Allora lo spirito del Signore, in mezzo all'assemblea, fu su Iacazièl, figlio di Zaccaria, figlio di Benaià, figlio di Ieièl, figlio di Mattania, levita dei figli di Asaf. 15 Egli disse: «Porgete l'orecchio, voi tutti di Giuda, abitanti di Gerusalemme e tu, re Giòsafat. Vi dice il Signore: Non temete e non spaventatevi davanti a questa moltitudine immensa perché la guerra non è diretta contro di voi, ma contro Dio. 16 Domani, scendete contro di loro; ecco, saliranno per la salita di Ziz (Sis). Voi li sorprenderete al termine della valle di fronte al deserto di Ieruel. 17 Non toccherà a voi combattere in tale momento; fermatevi bene ordinati e vedrete la salvezza che il Signore opererà per voi, o Giuda e Gerusalemme. Non temete e non abbattetevi. Domani, uscite loro incontro; il Signore sarà con voi».
18 Giòsafat si inginocchiò con la faccia a terra; tutto Giuda e gli abitanti di Gerusalemme si prostrarono davanti al Signore per adorarlo. 19 I leviti, dei figli dei Keatiti e dei figli dei Korachiti, si alzarono a lodare il Signore, Dio di Israele, a piena voce.
20 La mattina dopo si alzarono presto e partirono per il deserto di Tekòa. Mentre si muovevano, Giòsafat si fermò e disse: «Ascoltatemi, Giuda e abitanti di Gerusalemme! Credete nel Signore vostro Dio e sarete saldi; credete nei suoi profeti e riuscirete». 21 Quindi, consigliatosi con il popolo, mise i cantori del Signore, vestiti con paramenti sacri, davanti agli uomini in armi, perché lodassero il Signore dicendo:
Lodate il Signore,
perché la sua grazia dura sempre.
22 Appena cominciarono i loro canti di esultanza e di lode, il Signore tese un agguato contro gli Ammoniti, i Moabiti e quelli delle montagne di Seir, venuti contro Giuda e furono sconfitti. 23 Gli Ammoniti e i Moabiti insorsero contro gli abitanti delle montagne di Seir per votarli allo sterminio e distruggerli. Quando ebbero finito con gli abitanti delle montagne di Seir, contribuirono a distruggersi a vicenda.



Recentemente alcuni filosofi secondari italiani hanno provato a ragionare oltre lo schmitt, e a pensare al mostro di ziz (ziz) (l'uccello dell'uovo primordiale) come un allegoria del mostro dell'aria, essi lo hanno associato ai mass media.

a onor del vero.
Le radici sono diverse, ma l'assonanza in ebraico ha sempre un valore di sfumatura.
ziz non è sis.

mi stanno venendo anche in mente altre associazioni, ho le tempeste in testa. 8) :D
#516
Citazione di: taurus il 29 Maggio 2024, 18:12:01 PMNessuna novità ! 

Analoghi versetti erano GIA' riportati da altri autori nei secoli precedenti.

E comunque sempre con le stesse minacce per il suo popolo. Infatti il loro "iddio" pretendeva una perenne e costante adulazione, e guai a "servire" gli altri !
Quel servire non significava solo il culto ad altre divinita' _ ma comprendeva il dedicarsi principalmente alla vita mandana.

Se con Ezechiele, deutero-Daniele, Zaccaria... veniva prospettato l' avvento dell' era messianica purtuttavia - prima - della sua venuta si sarebbe verificato uno sconvolgimento.. catastrofico "purificatore" - in modo che l' Unto potesse instaurare il fatidico regno messianico !

Ma ma ma ma... prima ancora di questa futura catastrofe il proto-Isaia prospettava la celebre teologia del "Resto" _ quella stessa che varra' fatta propria anche dai successivi autori (Amos + Sofonia..ecc.ecc... )!

In pratica.. la doverosa catastrofe mirava a sterminare quel popolo dalla proverbiale "dura cervice"..

Ma Ma SOLO un residuo, una piccola parte sarebbe stata risparmiata dalla furia vendicativa del dio-Tribale (non essendo stato ancora elevato a dio-solo/unico/esistente..!).

Con questo Resto l' iddio avrebbe stabilito un altro Patto..(Geremia + Ezechiele) !

Fino al prossimo "nuovo ciclo"..
Infatti i nuovi profeti/Inviati ripetevano le stesse minacce di terrificanti castighi (guerre, siccità, carestie, deportazioni..) e SOLO un Resto sarebbe stato risparmiato ! Ecco allora un NUOVO patto _ e ancora , ancora, ancora.... 
 
Gran parte del Tanak è zeppo di queste minacce, a cominciare dal Pentateuco (o Torah).

Lo scopo era terrorizzare l' ingenuo credente qualora non osservasse e praticasse i comandi, le regole, i precetti stabiliti e soprattutto imposti dal santo Abba' ! 

Quando si esaurirà il filone profetico _ con quel ricorrente quanto petulante  "Giorno di Yahwè" _ ecco che spuntano i piu' "fantasiosi" autori.. i  cosiddetti "apocalittici" - Ma la sostanza NON cambia !

Trattasi - sempre e comunque - di delirio "teocratico" mirante a soggiogare il semplice gregge !!

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Indubbiamente a livello storico e psicologico è così.

Ma dal punto di vista morale (grazie della spiegazione :)   ) questo moralismo d'accatto delle nazioni unite (zaccaria) mi fa sentire onorato di appartenere al resto.
Certo ci vorrebbe la fede per togliermi questa fastidiosa sensazione di putridume che sento dentro di me.
purtroppo appartengo a questo disgraziato paese, che pur avendo la cultura forse più alta del mondo, non capisce proprio mai niente.
zaccaria la sapeva lunga...e il grado di convinzione dei rabbì ha già prodotto strani fenomeni paranormali nella storia, sarei curioso di assistere ad uno di essi.
#517
Il punto su questa guerra è quella economica.
Dietro la guerra ci sono interessi di "ricostruzione" da entrambe le parti.
Diciamo che la torta ucraina va lievitata fin tanto che sarà possibile.(ovvero va distrutta per ben benino come la teoria keynesiana impone di fare).
alcuni storici americani hanno però fatto notare che non conviene all'america dar da mangiare a questi nuovi soggetti che si stanno moltiplicando in russia.

ragiono per me:
se i signori della guerra erano mettiamo mille, ora saranno a duemila, buttando lì numeri a caso.
poi appena ascolto il video di questo storico magari lo aggiungo in fondo alla discussione.
e questo dà di nuovo l'idea di qulcosa di imprevedibile per il futuro, perchè mangiata una torta...perchè non mangiarne un altra etc...

cosa ne pensi eutidemo di questa possibilità?
per questo non credo che attaccheremo più di tanto le loro retrovie.

credo invece che continueremo a vedere questa guerra di trincea a lungo.
perchè conviene agli uni e agli altri.

poi certo un momento di follia isterica e la guarra nucleare parte.
ma mi pare che esistono delle condizioni giuridico-esecutive perchè questa possibilità non avvenga mai, a meno che entrambe le contendenti sono disposte a farlo.
ma forse tu ci puoi dire qualcosa di più preciso.
#518
Attualità / Re: Il "diritto di esistere" di Israele
29 Maggio 2024, 17:47:37 PM
Citazione di: Donalduck il 29 Maggio 2024, 10:57:19 AMMa vediamo: quali sarebbero le tue fonti così ben documentate? Io per conto mio ti posso citare i libri, che ti sfido a smentire, di Ilan Pappé, Benny Morris, Ian Black (se ti servono i titoli non hai che da dirlo).
Hai citato i soliti noti (ian black non lo conosco) pappè non è uno storico e le sue sono favolette della buona notte, per quanto riguarda il morris vedilo pure distrutto dal landis su una recente intervista su youtube.
per quanto riguarda l'unwrva c'è il video che ho postato, ci sono alcune clip di un documentario che è stato commissionato 8 anni fa, ben prima che l'esercito israeliano trovasse arsenali di missili sotto una loro sede.
tutto regolarmente mandato all'onu.
per quanto riguarda i rapporti onu-israele c'è bar-o-er su accademia.edu.
robert spencer è l'autore meglio raccomandato, perchè ha dato la migliore traduzione in inglese del corano.
sono migliaia e migliaia di pagine, io qua non pretendo di averle lette tutte.
la documentazione presentata da israele è impressionante.
la cappa di opacità tanto per cambiare dei potenti è ugualmente impressionante.
non si può credere a chi finanzia il terrorismo, e chi lo finanzia è proprio l'occidente.
bizzarro che questo valga in tutte le altre guerre, ma non quella verso israele.
i signori della guerra vogliono una guerra permanente in quei luoghi, esportare la democrazia vuol dire sempre esportare la guerra.
sono talmente intricati i rapporti sotterranei all'intera faccenda che è veramente da pivelli credere alle storielline dei mass media.
sotto al di là dei fatti, ci sono gli interessi.
ma in generale (a parte gli ebrei) nessuno veramente guarda ad essi in maniera imparziale.
quanto paura può fare l'alleanza arabia saudita-israele?
lo vediamo dagli occhi spiritati dei censori.
#519
Zaccaria
14
1 Ecco, viene un giorno per il Signore; allora le tue spoglie saranno spartite in mezzo a te. 2Il Signore radunerà tutte le nazioni contro Gerusalemme per la battaglia; la città sarà presa, le case saccheggiate, le donne violentate, metà della città partirà per l'esilio, ma il resto del popolo non sarà strappato dalla città. 3Il Signore uscirà e combatterà contro quelle nazioni, come quando combatté nel giorno dello scontro. 4In quel giorno i suoi piedi si poseranno sopra il monte degli Ulivi che sta di fronte a Gerusalemme verso oriente, e il monte degli Ulivi si fenderà in due, da oriente a occidente, formando una valle molto profonda; una metà del monte si ritirerà verso settentrione e l'altra verso mezzogiorno. 5Allora voi fuggirete attraverso la valle fra i monti, poiché la nuova valle fra i monti giungerà fino ad Asal; voi fuggirete come quando fuggiste durante il terremoto, al tempo di Ozia, re di Giuda. Verrà allora il Signore, mio Dio, e con lui tutti i suoi santi.
6In quel giorno non vi sarà né luce né freddo né gelo: 7sarà un unico giorno, il Signore lo conosce; non ci sarà né giorno né notte, e verso sera risplenderà la luce. 8In quel giorno acque vive sgorgheranno da Gerusalemme e scenderanno parte verso il mare orientale, parte verso il mare occidentale: ve ne saranno sempre, estate e inverno. 9Il Signore sarà re di tutta la terra. In quel giorno il Signore sarà unico e unico il suo nome. 10Tutto il paese si trasformerà in pianura, da Gheba fino a Rimmon, a meridione di Gerusalemme, che si eleverà e sarà abitata nel luogo dov'è, dalla porta di Beniamino fino al posto della prima porta, cioè fino alla porta dell'Angolo, e dalla torre di Cananèl fino ai torchi del re. 11Ivi abiteranno: non vi sarà più sterminio e Gerusalemme se ne starà tranquilla e sicura.
12Questa sarà la piaga con cui il Signore colpirà tutti i popoli che avranno mosso guerra a Gerusalemme: imputridiranno le loro carni, mentre saranno ancora in piedi; i loro occhi marciranno nelle orbite e la lingua marcirà loro in bocca. 13In quel giorno vi sarà, per opera del Signore, un grande tumulto tra loro: uno afferrerà la mano dell'altro e alzerà la mano sopra la mano del suo amico. 14Anche Giuda combatterà a Gerusalemme e là si ammasseranno le ricchezze di tutte le nazioni vicine: oro, argento e vesti in grande quantità. 15Di piaga simile saranno colpiti i cavalli, i muli, i cammelli, gli asini e tutte le bestie degli accampamenti.
16Allora i superstiti, fra tutte le nazioni che avranno combattuto contro Gerusalemme, vi andranno ogni anno per adorare il re, il Signore degli eserciti, e per celebrare la festa delle Capanne. 17Se qualcuna delle famiglie della terra non andrà a Gerusalemme per adorare il re, il Signore degli eserciti, su di essa non ci sarà pioggia. 18Se la famiglia d'Egitto non salirà e non vorrà venire, sarà colpita dalla stessa pena che il Signore infliggerà alle nazioni che non saranno salite a celebrare la festa delle Capanne. 19Questo sarà il castigo per l'Egitto e per tutte le nazioni che non saranno salite a celebrare la festa delle Capanne.
20In quel tempo anche sopra i sonagli dei cavalli si troverà scritto: "Sacro al Signore", e i recipienti nel tempio del Signore saranno come i vasi per l'aspersione che sono davanti all'altare. 21Anzi, tutti i recipienti di Gerusalemme e di Giuda saranno sacri al Signore degli eserciti; quanti vorranno sacrificare verranno e li adopereranno per cuocere le carni. In quel giorno non vi sarà neppure un mercante nella casa del Signore degli eserciti".

cit https://www.bibbiaedu.it/CEI2008/at/Zc/14/
#520
Citazione di: Ipazia il 28 Maggio 2024, 22:40:52 PMLa implica perchè è lo snodo di passaggio da una autocoscienza individuale ad una collettiva, che confluirà per Hegel in uno Spirito universale (molto affine al Logos eracliteo, direi), quantomeno votato all'intersoggettività implicata nel riconoscimento reciproco (negato nel rapporto servo-padrone).

https://losbuffo.com/2021/06/09/hegel-e-la-reciprocita-del-riconoscimento/

La "fenomenologia dello Spirito" di Marx parte da qui e elabora "Io che è Noi, e Noi che è Io" invece che in uno Spirito universale astratto, in autocoscienza collettiva e sapere sociale. Che si svilupperà politicamente in coscienza di classe.

http://www.tecalibri.info/V/VINCI-P_forma.htm

Il concetto di sapere/intelligenza sociale si è poi esteso a tutta la cultura moderna, dall'etica al lavoro alla ricerca scientifica. Tutto il sapere è transitato da "in sè" a "per noi", con la quota di relativismo che ciò comporta. Tra cui l'abbandono alle teche museali di cose in sè e verità assolute. Riformulando pure l'epistème con criteri adeguati a differenziarla dalla doxa. Che è sempre preferibile ad una epistème illusoria.




Che Marx parta dal riconoscimento del lavoro come valore non è difficilmente legabile con la seconda figura.
Il problema è proprio in quel "noi". (zamjatin...ho letto l'inizio: spettacolare).

Ma hegel almeno al capitolo quattro non se lo pone come problema.
Infatti il sè che si scopre ESPROPRIATO dall'altro, si conosce sì come soggetto, ma non come se stesso, da lì procede con le figure.
Insomma il rapporto hegel-marx si riduce a una manciata di righi.

Nelle teche lo vorrebbero mettere i potenti di oggi (che ovviamente vogliono che gli altri facciano quello che dicono loro).
Ma lo spirito umano non verrà mai meno.
Perchè un fatto è un fatto, e tu non sei me.
#521
Tematiche Filosofiche / Re: Civilizzazione/progresso
28 Maggio 2024, 22:38:55 PM
Citazione di: Jacopus il 28 Maggio 2024, 18:13:01 PMNel "comune sentire" ed anche in questo forum, echeggia la credenza che l'umanità sia sempre la stessa: homo homini lupus, il discorso di Atene all'isola di Meli, Golpe e Lione, l'affermazione della potenza come unico criterio di risoluzione delle contese. In realtà abbiamo la memoria corta da un lato, mentre dall'altro, chi siede a capotavola ha tutto l'interesse per far credere che non è mai cambiato nulla, perché una concezione del genere aiuta a sopportare una situazione universale e atemporale di ingiustizie e sopraffazioni. Eppure appena duecentocinquanta anni fa, cioè una dozzina di generazioni fa, la prova principale in un processo penale era la "quaestio", ovvero la tortura (ricordate Galilei?). Se si era accusati di un crimine, si veniva torturati al fine di ottenere una confessione. È possibile che anche oggi vi siano pratiche di torture in ambito del diritto penale, ma di sicuro sono pratiche illegali non scritte in un codice. Insomma, se è vero che il progresso ha un suo rovescio della medaglia (inquinamento, individualismo, materialismo...), non sottovaluterei questi cambiamenti della sfera dei "diritti civili", quelli che Kant, riassumeva nella parola "Zivilitation" (termine ambivalente che attraversa tutta la storia del pensiero tedesco).
La questione dell'uomo lupo ha un suo contesto politico (la nascita delle nazioni).
La questione della barbarie nasce lontano dalla Grecia.

Il diritto romano a modo di vedere del mio maestro è insieme la prima uscita in maniera articolata da essa, tramite leggi che fanno corpo.
E insieme la sua condanna. Infatti la legge romana si basa sulla potestas e sull'imperium.

Secondo il mio maestro e secondo anche Leopardi il rappresentante massimo di questo pensiero è Montesquieu.
Che parla infatti di SPIRITO delle LEGGI.

C'è  un libro in tedesco (ovviamente) fuori catalogo citato dal mio maestro che parla però anche di un nuovo modo di intendere la giustizia.
Non negando tutto ciò che di buono nei secoli si è prodotto.
Ma in continuazione con esso.

Secondo questo autore la legge va riformata secondo i principi giusnaturali e psicologici.
Questo libro scritto negli anni 60 già annusava l'ondata reazionaria a queste due colonne fondamentali:e a cui la giustizia sembra non rispondere, non stare al passo con i nuovi fascismi e mafie (ecoterrorismo, ecomafie etc..etc..)
E infatti oggi siamo in un era transumanista.

Naturalmente la civiltà ha sempre nella sua tradizione la capacità un giorno di riprendere un discorso spezzato.

Ps del barone ho letto solo alcuni passaggi citati da leopardi, nello zibaldone che ho appena iniziato.
#522
Citazione di: Koba II il 28 Maggio 2024, 08:06:03 AMCi sono degli elementi teorici imprescindibili, oggettivi, che sono addirittura caratterizzanti di una filosofia, come appunto in Hegel la spinta alla riconciliazione tra soggetto e mondo.

Va bene, ma indicali però.

All'altezza del quarto capitolo io ancora non li vedo.

Se parli di elementi imprescindibili come facciamo con la questione dell'autocoscienza?

Sei tu che non stai al gioco di Hegel.

Comunque ho capito quale è il punto discriminante quantomeno.

Io non banalizzerei il fatto che ognuno di noi legge un Hegel diverso.

Non ho problemi ad avere a che fare con l'Hegel dei leccapiedi dell'impero, semplicemente ne ignoro le loro opinabilità.

Stavo proprio ragionando sulla importanza del quarto e quinto capitolo, se Hegel lo ha posto nel mezzo ci deve essere una spiegazione non banale.

Non è semplicemente la questione della ternarietà, che per me è un mero modello di lettura.
E' più a fondo di così: intanto partendo da una cultura scientifico umanistica, come quella del liceo, che capisco non tutti hanno.

Un testo va analizzato come un corpo vivente: la domanda serrata del lettore va sempre anzitutto a cosa vuole dire l'autore.
Quale il motivo dell'articolazione di un testo?

Le sue macrostrutture e le sue "svolte" con i risvolti lasciati all'intelligenza del lettore.

Non si tratta di divagazioni: è l'esatto contrario.
Sono proprio le divagazioni che arricchiscono un testo, che lo rendono vivo.

La prefazione contiene troppi elementi, eccede la mia comprensione, per questo sono d'accordo con molti interpreti che va letta più come una post-fazione.

La prima parte della FDS contiene già una conclusione: l'uomo non può vivere.(cap 1 e 2)

La terza parte la abbiamo saltata, per me è incomprensibile, e solo provando a ipotizzare quello che tu koba ci hai detto, ossia dell'importanza strategica del conoscere, che ha come fine la conoscenza finale, come conoscenza della totalità. Posso a malapena intendere i lunghi periodi aporetici, contradditori e per me persino ridicoli. Naturalmente ogni filosofo va messo nel suo contesto, e il suo di hegel è un contesto meccanicistico, oggi completamente superato.
La pretesa conoscenza del tutto oggi è ampiamente screditata dalla fisica quantistica, e dall'emersionismo (di cui la patafisica del mio maestro ne è come una appendice intellettuale).
La metafisica di hegel non è una patafisica.
E già qui è difficile pretendere che hegel abbia MAI trovato una chimerica sintesi.

A mio modo di vedere Hegel nonostante se stesso, nonostante la sua pretesa di dominare il mondo, è invece il cantore di quel grimaldello spirituale che è lo spirito critico dell'io verso il suo soggetto.
In termini hegeliani sarebbe il sè verso il suo altro-da-sè.
Non è il noi del sè che ipotizza un altro-da-sè che pensa ugualmente il suo sè. (quello in termini psicanalitici, è il fantasma del sè, ed è la trappola in cui è caduto Hyppolite e forse anche tu)
Ma finora in Hegel non lo vedo questo fantasma di legione, di moltiplicazione del sè negli infiniti suoi doppi di potere.
L'altro-da-sè è esattamente come il mio sè vuole che il noi sia (volontà di potenza).

No non è quello, è un errore più sottile.

Ripartendo dal capitolo quarto, la prima cosa che mi sono chiesto è perchè ha creato una doppia autocoscienza.
La seconda è perchè ha introdotto le quattro figure.

Possiamo chiamarle le due domande A e B.


La domanda A ha a che fare con la non precisione con cui Hegel pone questo sdoppiamento.
La domanda B ha a che fare con il motivo per cui si è creato un break così forte nella narrazione.

Per quale motivo Hegel parte per la tangente? stava parlando della autocoscienza e all'improvviso comincia a fare degli strani paralleli.

Torniamo alla lettura scientifca: quale è il motivo per cui l'autore fa un questa digressione?

E' chiaro dentro di me che quando l'autore è grande non è perchè quel giorno c'aveva le palle girate (tipo me), ma perchè vuole mettere una particolare attenzione su un determinato momento.

E questo momento come dicevo è il momento di mezzo.

Se nel capitolo 1 e 2 non sentivo il bisogno di confrontarmi col tedesco.
(dimenticando per un attimo il capito 3...che giustamente per capire hegel, e non quello che noi capiamo e pretendiamo da esso, dovrà essere POI, mooolto poi, ripreso.)

Ora nel capitolo 4 mi trovo di fronte alla necessità di stare alle parole.
Ora si che le parole contano.
Ho preso le versioni della nuova italia e di einaudi, e ho notato delle sfumature diverse.
Il problema non è tanto nelle sfumature, per me ci stanno in una traduzione, ma nel fatto che quelle sfumature HANNO UNA RILEVANZA proprio concettuale (per cui Hegel ci aveva fracassato le palle nella prefazione)all'interno di una COSTELLAZIONE intellettuale.
Uso il termino costellazione perchè è una delle cose buone che la psicanalisi ha prodotto nel nostro tempo.
La costellazione di parole (qui concetti) ha un suo centro misterioso di gravitazione.
Come sa la psicanalisi o meglio Freud, è il dettaglio che rivela l'intera storia.
Nel quarto capitolo e nel quinto la nevrosi hegeliana produce questo break del discorso.
Subito dopo questa strano sdoppiamento del "soggetto conoscente".

Ma anche non da un punto di vista psicanalico, ad una lettura scietifico letteraria, perchè la filosofia ha valore anche letterario.
(quando è grande ovvio).

Ecco che su queste divagazioni mie, sulla necessità di stare sul pezzo senza dimenticare interi discorsi nascosti, o meglio non visti, non captati, e probabilmente davanti ai nostri occhi.
O meglio ai miei occhi e quelle di amici immaginari futuri e presenti.
In una parola agli occhi del lettore.

Cosa sfugge dalla traduzione? Ecco che bisogna tornare indietro.

Magari non è niente  :D

E nel frattempo alla crisi di nervi di hegel, si è aggiunta la mia.
 O:-)  :))
#523
Citazione di: Ipazia il 28 Maggio 2024, 09:18:15 AMChe però Hegel non supera completamente restando agganciato al motore teorico dell'idealismo: lo Spirito. Il bailamme post hegeliano è il tentativo di superare questo scoglio.

Su questo è vero, infatti molto banalmente tentano di riscrivere una fenomenologia dello spirito SENZA spirito.
Che mi sembra una cosa molto intelligente, no? ;D
Sono cose che sembrano senza senso, ma una volta letti i minima moralia (di cui daremo lettura ovvio, ora per non bombardare il forum probabilmente aprirò forum mio. magari vi ci rimando in futuro per quei pochi ma buoni che uno sempre si immagina (e che ovviamente sempre amici immaginari rimarranno  :D ) ci si accorge che non è così strano anzi....
#524
Attualità / Re: Il "diritto di esistere" di Israele
28 Maggio 2024, 21:19:00 PM
Citazione di: Donalduck il 28 Maggio 2024, 15:37:28 PMl'UNRWA sarebbe una sorta di covo di terroristi e su questa dichiarazione unilaterale, non confermata da nulla
Cosa c'è da confermare? Le immagini e le interviste parlano chiaro.
Calale nel contesto storico e la realtà è davanti ai tuoi occhi.
E chi dovrebbe confermare? l'onu? o la francia? Vatti a leggere un libro di storia di ebrei, non di anti-sionisti ebrei. Solo allora potrai ragionare, se ascolti le bugie a valanga dei sudditi del potere non avrai mai in mano i fatti.
E allora la guerra intellettuale sarà inevitabilmente corrotta nelle sue premesse.
Io leggo gli uni e gli altri, gli anti-sionisti si inventano una fantastoria, non si basano su documenti, e fanno sempre attacchi ad personam, dove la persona è un intero popolo.
Ce ne vuole di disonestà intelletuale da chi pretende, senza mai argomentare, senza mai portare documenti storici.
Ma d'altronde anche questo fa parle della crisi epistemica del nostro tempo.
Ormai è tutta novella (dei potenti guarda caso).
#525
Citazione di: Ipazia il 28 Maggio 2024, 07:08:59 AMIl "per noi" implica la natura sociale di episteme, ethos e polis, e supera l'aporia noumenica del per/in sé da Aristotele a Kant.
Il per noi seguendo quello che Koba adduce da Hyppolite, sarebbe l'autocoscienza che si conosce in negativo.
L'episteme non ha natura sociale o sarebbe doxa.
Non argomenti affatto quel "implica".