Ciao Vito.
Mi sono un po' perso, ma questa storia di soggetto e oggetto inscindibili non mi convince, quanto non mi convince il suo contrario .
Dire che sono inscindibili significa dire comunque che hanno un confine ben definito , ma questo confine quando lo si cerca diventa sfuggente, mentre quando non lo indaghiamo ci rimane solo una sua percezione che ingenuamente pensiamo come netta.
Sembrano soggetto e oggetto piuttosto permeabili , il che me li fa' vedere come arte-fatti , che , siccome utili , dovremmo imparare a maneggiare meglio.
Imparare questa arte piuttosto che prendere parte.
Quindi infine nel dire che oggetto e soggetto sono inscindibili non trovo un senso.
Nel privilegiare l'oggetto o il soggetto , come da "vecchia" filosofia bipolare vedo solo una alternanza dialettica fra progresso e conservazione alla quale ognuno prende parte in base alla propria indole.
La vera terza via sarebbe imparare a interpretare entrambe le parti , indipendentemente dall'indole e dall'anagrafe.
Si distrugge solo per ricostruire in un gioco che non ha fine.
Non vedo negatività nel distruggere come nel costruire se considerati in unainscindibile 😊alternanza.
Un nichilismo costruttivo?
Magari finora abbiamo visto solo la parte distruttiva e questo può comprensibilmente generare ansia.
Mi sono un po' perso, ma questa storia di soggetto e oggetto inscindibili non mi convince, quanto non mi convince il suo contrario .
Dire che sono inscindibili significa dire comunque che hanno un confine ben definito , ma questo confine quando lo si cerca diventa sfuggente, mentre quando non lo indaghiamo ci rimane solo una sua percezione che ingenuamente pensiamo come netta.
Sembrano soggetto e oggetto piuttosto permeabili , il che me li fa' vedere come arte-fatti , che , siccome utili , dovremmo imparare a maneggiare meglio.
Imparare questa arte piuttosto che prendere parte.
Quindi infine nel dire che oggetto e soggetto sono inscindibili non trovo un senso.
Nel privilegiare l'oggetto o il soggetto , come da "vecchia" filosofia bipolare vedo solo una alternanza dialettica fra progresso e conservazione alla quale ognuno prende parte in base alla propria indole.
La vera terza via sarebbe imparare a interpretare entrambe le parti , indipendentemente dall'indole e dall'anagrafe.
Si distrugge solo per ricostruire in un gioco che non ha fine.
Non vedo negatività nel distruggere come nel costruire se considerati in unainscindibile 😊alternanza.
Un nichilismo costruttivo?
Magari finora abbiamo visto solo la parte distruttiva e questo può comprensibilmente generare ansia.