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Messaggi - Ipazia

#5131
Il canto spirituale dell'usignolo orologiaio maschera il grugnito animista decisamente povero di spirito.

Contro il volgare animismo i teologi hanno stampato moneta di tutti i generi, ma messi nell'angolo non resta loro che tornare a quel primitivo baratto ideologico.
#5132
Citazione di: atomista non pentito il 18 Novembre 2020, 11:28:13 AM
La netta sensazione e' che , dopo un effettivo "smarrimento" dovuto alla sorpresa di trovarsi di fronte un esserino fortemente destabilizzante , si sia trovato il modo  di utilizzare anche questo nel miglior modo possibile per consolidare privilegi e disparita', per dividere ulteriormente chi gia' diviso era , per depotenziare insomma qualunque "alzata di testa". Se devo essere sincero mi spaventa molto di piu' la sopravvenente " ERA DEL VACCINO" di quanto lo faccia l'attuale "ERA DEL CONTAGIO"

Comincio a sospettarlo anch'io. Quel "Tutto non sarà più come prima" acquista sempre più il carattere minaccioso e sinistro del tintinnar di sciabole.

Non resta che sperare, come suggerito da green, nella conclamata cialtroneria  dei nuovi aspiranti colonnelli, anche in quanto tali.
#5133
Citazione di: paul11 il 18 Novembre 2020, 16:33:55 PM

x Ipazia
E' questo "bisogno di eternità" che ha poco senso nel credere. Non è quello il problema ,perchè sarebbe di tutti, non solo dei credenti.

Tutti desideriamo l'immortalità, ma inventarsene una di farlocca è risposta sbajata.

Citazionex Ipazia
  La psiche umana così fenomenologizzata è così tanto scienza dalla stessa scienza da essere una pseudo scienza ingenua. Persino Woody Allen la piglia per i fondelli.
E quale sarebbe mai quella matrice fisica del "comprendere e del volere", il cervello?
Fai una risonanza magnetica e vedi quanti pensieri ci sono........

Vediamo di quotare correttamente. Ho usato l'espressione giuridica "intendere e volere" che sta alla base della responsabilità individuale di una personalità non alterata da psicopatologie o sostanze allucinogene.

Riguardo al "supporto fisico", fai una risonanza magnetica ad un cadavere, o ad un equivalente chimico di elementi di un organismo umano, e vedi quanti "pensieri" ci sono. No living body, no party.

CitazioneQuale modello teologico creazionista? La battaglia politica fra creazionisti ed evoluzionisti poco mi importa. Si può essere scienziati e credenti.

Certamente. Ma nessun scienziato, per quanto credente egli sia, può porre l'argomento Dio a dimostrazione di una teoria scientifica. Nemmeno nelle teocrazie più becere di matrice islamista.

CitazioneSe ognuno intendesse un proprio volere e credere come fai ad essere comunista?

vedi sopra riguardo al quotare. Intendere il mondo che ti circonda e rispondere delle proprie azioni vale anche nel (ex) satanico mondo dei bolscevichi.
#5134
Citazione di: niko il 18 Novembre 2020, 10:44:01 AM

Io seguo la mia ragione, che mi dice che non esiste l'incausato e non esiste l'effettuale puro, e quindi, di conseguenza, non esiste nessun benedetto punto dello spazio e del tempo in cui il mondo possa iniziare o terminare, è il logos stesso che mi porta a escludere stati del mondo incausati, che quindi starebbero lì dove starebbero senza motivo e galleggerebbero nell'inspiegabile e nell'assurdo, o stati del mondo "incausanti", nel senso di puramente effettuali e non in grado di produrre più nulla di ulteriore, tolto quindi l'incausato e l'effettuale puro, rimane solo l'eternità immanente dello spazio, del tempo e della natura, il grande mondo ingenerato e imperituro dove la ragione mi porta a credere di vivere, ti può non piacere, ma di illusivo ed illusivo non c'è niente, è il frutto di un ragionamento. Questo mondo non inizia, perché anche il punto da cui inizia deve avere una causa, e non finisce realmente, perché anche il deserto omogeneo in cui potrebbe finire deve pur produrre degli effetti, e insieme a me in questo mondo ci abitano tutti quelli che possono condividere con me questo ragionamento, mentre quelli che credono nelle autopoiesi naturali o nelle poiesi divine mi sembrano abitare in un mondo a parte, ma qualcosa mi dice che finché scienza e religione si contenderanno, anche solo nella mente dell'uomo semplice, la spiegazione dell'origine del mondo, la religione avrà sempre una marcia in più...

Mi spiace per il logos, ma temo che nemmeno lui fosse presente al momento del bigbang (qualunque cosa esso sia stato) e ancor meno era presente la ratio deterministica di niko, orfana di causalità. In tal caso decenza vuole che si sospenda il giudizio piuttosto che inventarsi un feticcio dagli infiniti nomi.
#5135
Tematiche Spirituali / Re:Spiritualità atea
19 Novembre 2020, 22:07:20 PM
Riguardo a Dante, come dice Sini di Heidegger: "Quando sono grandi, sono grandi". Il mio ateismo è accogliente: ricicla tutto anche dal teismo quando è di buona qualità umanistica.

Che la filosofia sia spiritualità atea è noto fin dai tempi dei presocratici. Peccato si sia abbandonato quel profondo e salvifico canale dell'evoluzione umana senza dogmi. Ma si può tornare a navigarlo dopo la morte del dio Unico (e delle sue chiese ridotte a fucine di shahid e vaniloqui altisonanti).

Che si parli poco di tale morte è per rispetto ai superstiti che, secondo Jacopus, è carente, per cui gli atei dovrebbero darsi una regolata del tipo: non parlare di corda a casa dell'impiccato.
#5136
Percorsi ed Esperienze / Re:Castalia
19 Novembre 2020, 21:23:31 PM
La Castalia di H.Hesse appartiene al regno delle Utopie che si sono succedute fin dalla Repubblica di Platone. Interessante l'idea che all'apice della dimensione utopica ci sia un gioco.

Anche Eraclito alla fine della sua vita arrivò alla medesima conclusione: " L' eternità è un fanciullo che gioca, muovendo i pezzi sulla scacchiera: di un fanciullo è il regno." (frammento 123). Veramente un senso cosmico dell'immanenza che giunge dai tempi remoti in cui Cristo doveva ancora nascere.
#5137
Così ridicola da permetterti di sbeffeggiarla via internet. C'è un detto a tal proposito...  ;D

Lapalissiano che la scienza sia fondata sull'ignoranza, come la cura sulla malattia, l'amore sulla solitudine individuale, ma la scienza non è ignoranza, la cura non è malattia, l'amore non è solitudine.
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#5138
Il pensiero a reti unificate sta già rispondendo con la proscrizione e la demonizzazione. Mi sa che la cura sia peggio del male, ma il pensiero unico non può fare diversamente perché ha molta polvere da nascondere sotto il tappeto. Cominciando dal modo in cui il gregge viene indottrinato mainstream, il quale si guarda bene dal rendere noti urbi, e soprattutto orbi, i dati, pure ufficiali (sito ISS) ma in totale lockdown, sulle coorti anagrafiche dei deceduti e sulle comorbilità.

Una chicca "corporativa" di tale indottrinamento ad usum vili è il dato sui medici deceduti covid: della serie "un medico è per sempre". Perché non fare altrettanto coi metalmeccanici ?

Una chicca economica: pare (perché potrebbe essere una bufala negazionista) che un morto covid renda al medico e alla struttura più di un morto di cancro, infarto o incidente. Il morto positivo renda più del negativo. Questo spiegherebbe anche la povertà epidemiologica - per non dire di peggio - delle analisi sui fattori reali di migliaia di decessi.
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#5139
Citazione di: paul11 il 18 Novembre 2020, 01:33:09 AM
x Ipazia
Se per matrice umana si intende fisica corporea......quasi tutti i filosofi iniziano da un "io penso quindi sono", dove il pensiero è caratteristica dell'uomo.
La psiche originariamente o anche psuche era l'anima. Se poi la cultura moderna cambia le definizioni mantenendo i termini ........hanno ridotto la psiche a un contenitore non ontologico bensì fenomenologico per ridurre un uomo (fenomeno da baraccone) ai comportamenti come un animale, e come animale lo hanno ridotto  a "cosa" , un topo da laboratorio da ammaestrare, plagiare, manipolare.
Come se la psiche originaria fosse riducibile a pulsione come uno stimolo metabolico.
Così hanno tentato di cancellare la spiritualità .La stessa cosa è stata fatta con il termine coscienza, mantenendo il nome e cambiando definizione.

La psiche umana ha una tenuta ontologica a prova di qualsiasi ontologizzazione meramente fenomenologica.  La matrice fisica è importante perché determina la "capacità di intendere e volere", ma quell'intendere e volere, come insegna il buon Kant, viene trasceso nella vita in atto.

Il modello teologico creazionista induce alla fallacia, fenomenologica a sua insaputa, di intendere il figlio come una replica del padre, mentre l'esperienza insegna che non è totalmente così e che ogni psiche elabora un suo modo originale di intendere e volere. Di vivere.

Rilancio quindi l'accusa di plagio omologante nel campo dell'archè-tipizzazione teistica della psiche autocosciente umana. Coscienza che, liberatasi alfine dall'ingombrante presenza di numi, angeli e demoni extraterrestri, può impiegare tutte le sue energie mentali per liberarsi pure dalle loro versioni originali terrestri.
#5140
Ridicolo é fingere ipotesi indimostrabili mosse soltanto da una psiche illusionalmente desiderante l'eternità.

Già Socrate aveva messo in guardia dall'illusionalità del finto sapere e questo lo condusse a morte, perché l'illusionismo ha pure una sua autoconservativa ferocia.

Il suo allievo Platone, memore della lezione di quell'esito, consigliò di lasciare i superstiziosi nella loro autoconservativa ignoranza per evitare guai peggiori.

Decenza etica ed epistemica é sapere di sapere quello che si sa e, socraticamente, sapere di non sapere quello che non si sa. In ció sta l'autentica (cono)scienza.
#5141
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Homo sapiens
17 Novembre 2020, 23:35:32 PM
Citazione di: Mariano il 17 Novembre 2020, 18:54:48 PM
Ma la mia preoccupazione o più ancora il mio spavento sta nel constatare che sempre più (con l'irrefrenabile dilagare dei mezzi di informazione, notizie, immagini ed opinioni), vengono emotivamente condizionate masse di persone che difficilmente si soffermano a cercare di approfondire razionalmente le loro reazioni.

Storia vecchia come il mondo delle religioni globaliste esportatrici di salvezza eterna. La cui storia dimostra che si possono fare grandi sfracelli emotivi di massa totalmente irrazionali anche senza tanta tecnologia.
#5142
Tematiche Filosofiche / Re:I postulanti dell'Assoluto
17 Novembre 2020, 23:25:43 PM
Quindi il predatore che divora la preda lo fa per Amore sotto l'egida di un Dio che cosi ricompatta il fallace Due nella Verità dell'Uno. Uno, che per non farsi mancare nulla, è pure Nulla, realizzando così l'Uno Assoluto alfine postulabile nella sua assolutezza senza Nulla di resto.

Ci può stare per il predatore. Più difficile convincere la preda che di Amore si tratta.
#5143
Tematiche Filosofiche / Re:I postulanti dell'Assoluto
17 Novembre 2020, 09:55:21 AM
L'amore non è Nulla, è relazione. Così come l'universo in cui tutto è in relazione con tutto. Ma la relazione, per esistere, deve far accadere qualcosa. E in tale qualcosa il nulla si nullifica, rimanendo solo il qualcosa, la relazione.
#5144
Tematiche Spirituali / Re:Spiritualità atea
17 Novembre 2020, 09:23:36 AM
Concordo. La categoria dell'umano è plurale fin dalla sua costituzione genetica ed evolutiva. Ancor più lo è in quella culturale il cui fondamento è un linguaggio comune o comunque traducibile. Su questi fondamenti plurali si regge la spiritualità atea dell'immanenza.

Nietzsche aveva dei pre-giudizi che oggi chiameremmo sociodarwiniani, ma il suo  target polemico focale era l'Untermensch, teisticamente programmato attraverso un percorso di ascetismo nichilista che demonizza tutto ciò che è la vita reale, ed in particolare tutto ciò per cui vale la pena di vivere. Quindi non era un razzista/classista a prescindere, ma sulla presa d'atto della perversione umana oppressa da schizofrenie oltremondane che avevano generato l'Untermensch e la sua ideologica Untermenschlichkeit (liberamente traducibile in sottomissione).

Lo spirituale è in ultima analisi il terreno di (s/in)contro delle diverse ideologie e visioni del mondo. Le quali sono storicamente determinate, ma non meccanicamente sincronizzate, e si trascinano dietro retaggi di classe e credenze che durano oltre la loro ragionevole scadenza. Questo è l'insegnamento di Marx, che invita ad essere attenti alla materialità del proprio tempo, adeguando lo spirito - saldamente fondato umanisticamente - alla sua evoluzione. Atteggiamento antidogmatico "assoluto" che spesso le varie incarnazioni della spiritualità atea hanno tradito, ripristinando idolatrie anche nelle situazioni sociali che più dovevano esserne vaccinate.

La fede nella terra, la spiritualità immanente, vagheggiata in maniera diversa, ma convergente, dalle diverse anime dell'ateismo, deve ancora trovare un suo modus vivendi, un suo ethos elettivo, a prova di idoli. Deve ancora, impantanata nella palude mercatistica del Letztemensch, l'ultimo umano, sperimentare almeno il desiderio dell'Uebermensch.
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#5145
Citazione di: paul11 il 16 Novembre 2020, 21:00:24 PM
x Ipazia
Dipende cosa si intende per coscienza che ha più definizioni. Spiritualmente è assimilabile all'anima?
La  posizione di non credente potrebbe porre la coscienza come consapevolezza di caducità; il contrario è ciò che dovrebbe pensare il credente. La caducità diventa il corpo fisico.

La coscienza è assimilabile alla psiche dal cui interrogarsi si genera lo spirituale umano, l'anima, più o meno fantasticante, ma sempre di matrice umana qualunque cosa essa creda.