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Messaggi - anthonyi

#5131
Attualità / Re:Sovranisti, globalisti e umanitari
08 Luglio 2019, 19:50:11 PM
Citazione di: Ipazia il 08 Luglio 2019, 18:12:02 PM
M5S non governa da solo. Deve tener conto anche dell'alleato di governo che è molto sensibile alla questione. Col sostegno multipartizan dell'opposizione  ;D La materia è complessa e purtroppo non siamo una repubblica socialista in cui l'utile comune viene prima di tutto e i beni comuni non sono privatizzabili in forma di rendita. In ogni caso gestire una spiaggia, investimenti compresi, ha poco da spartire con l'intermediazione parassitaria in agricoltura.

Ipazia, che bei ragionamenti in politichese sai fare, guarda che qui il socialismo non c'entra niente, e neanche la gestione delle spiaggie, che spesso è fatta da affittuari della concessione che pagano una lucrosa rendita al titolare della concessione. Poi per carità, i tuoi pupilli si sono solo accodati alla lista di governi che non fanno che rimandare da più di vent'anni l'applicazione di queste richieste che vengono dalla UE (E se vengono dalla UE come fai a dire che c'entri qualcosa il socialismo).
#5132
Attualità / Re:Sovranisti, globalisti e umanitari
08 Luglio 2019, 17:11:10 PM
Citazione di: Ipazia il 08 Luglio 2019, 13:51:26 PM


Maddai, grillini sì, ma non grullini. L'unica soluzione è demolire le rendite parassitarie interposte tra produttori e fruitori. Ma sarebbe contro la legge naturale del capitale che nol consente.

Ipazia hai citato i grillini, quelli che al governo hanno rinviato di quindici anni le aste (Che avrebbero potuto comportare notevoli entrate per l'erario) per l'assegnazione delle spiaggie garantendo ai redditieri titolari delle concessioni altri anni di rendita, io non li vedo agire nella riduzione delle rendite parassitarie che l'Europa ci chiede da anni, nel concreto, non nella propaganda.
Un saluto
#5133
Attualità / Re:Sovranisti, globalisti e umanitari
08 Luglio 2019, 13:27:44 PM
Citazione di: Ipazia il 08 Luglio 2019, 12:38:27 PM
Citazione di: anthonyi il 08 Luglio 2019, 07:25:33 AM
Ti riporto l'esempio del bracciantato agricolo meridionale, a Roma lo stato ha deciso che il prezzo di questo tipo di transazione è di circa 80 Euro (compresi contributi) al giorno per 8 ore di lavoro.
Le imprese meridionali, a conti fatti, possono permettersi di pagare solo 40 Euro al giorno per cui o comprano il lavoro illegalmente (scambio naturale), oppure chiudono.
Non esiste un intervento che lo stato può fare per imporre transazioni a 80 Euro perché il risultato di controlli maggiori, che avrebbero anch'essi un costo, comporterebbe solo la fine delle transazioni naturali.

"Transazioni naturali"  ;D Complimenti per questo nuovo concetto che arricchisce la metafisica del Capitale di uno stato di natura economica capitalistica che sta alla base di un giusnaturalismo capitalistico trionfante.

Anche qui c'è molto da sbufalare. E' congruente una società tecnologicamente avanzata con "leggi di natura economica" che impongono retribuzioni al di sotto del livello di sussistenza perchè la produzioni abbia luogo ?

O sarebbe più congruo pagare i pomodori il doppio e eliminare la schiavitù ? Oppure usare tutti i potenti mezzi della tecnologia capitalistica per eliminare i lavori da schiavi - nelle condizioni lavorative e nella retribuzione - garantendo, com'è possibile, merci economiche a costi umani tollerabili ? Tra l'altro pare che vi sia tutta una rete di intermediazioni, ad alto tasso di rendita e arricchimento indebito, che potrebbe essere divelta per restituire dignità ai produttori (agricoltori e braccianti) senza aumentare di molto il prezzo del pomodoro al consumatore finale o addirittura senza aumento alcuno. Analoga la questione del pecorino romano sardo.

Insomma pare che la ricetta capitalistica, per quanto naturata la si voglia rendere, non sia, per grandi masse umane, all'altezza di una vita umana che valga la pena d'essere vissuta.
.

Ipazia, io ti faccio esempi concreti e tu mi parli di Metafisica. Un prezzo di mercato rappresenta la migliore delle soluzioni possibili nella gran parte dei casi economici, al riguardo ci sono dimostrazioni a iosa.
Naturalmente condivido la soluzione della meccanizzazione, ne avevo già parlato (Ma la meccanizzazione è meglio che la facciano gli imprenditori) anche se poi resta il problema di tutti i raccoglitori che non servono.
Raddoppiare il prezzo dei pomodori non ha senso, il 90 % del vantaggio finirebbe nelle tasche di quelle posizioni di rendita che ci sono (Su questo sono d'accordo con te) in tutta la filiera di produzione.
In realtà l'unica soluzione concreta ai redditi bassi generati da bassi salari di mercato è quella dell'integrazione del reddito, magari finanziata proprio con la tassazione delle posizioni di rendita che ci sono nelle filiere (Ma queste tassazioni bisogna avere la competenza per farle, per cui largo ai tecnici e fuori dalla stanza dei bottoni i populisti).
Un saluto
#5134
Attualità / Re:Sovranisti, globalisti e umanitari
08 Luglio 2019, 13:00:01 PM
Citazione di: Jacopus il 08 Luglio 2019, 08:04:09 AM
Ciao Anrhony. Per par conditio, occorre però evidenziare come lo stato é spesso intervenuto per coprire gli errori degli imprenditori privati, per evitare licenziamenti di massa e perdita di cultura industriale. Non capisco perché in questo caso va tutto bene e non si invoca il "mito delle api" o qualche altra metafora naturalistica (animal spirit?). Lo stato interviene quotidianamente nella struttura economica, quando decide di privilegiare le pmi invece che le grandi imprese, quando decreta l'ennesimo condono fiscale e cosí via. Possiamo anche essere d'accordo nell'usare esclusivamente "la mano invisibile" ma non solo in una direzione, cioè verso le tasche dei furbi e degli incompetenti.
Il capitalismo é stato un grande razionalizzatore delle risorse in qualche momento della sua storia, perché é riuscito a mediare fra le esigenze inevitabili del mercato (vedi il tuo esempio del caporalato) ed altre esigenze che venivano delegate al potere politico e che permettevano di mantenere una grande classe media come grande ammortizzatore sociale.
In questo momento storico, per varie ragioni, il capitalismo é entrato in una spirale autodistruttiva, che potrebbe avere, come prima conseguenza, l'avvio di governi autoritari, le cosiddette "democrature", le cui prime avvisaglie si sono già materializzate ( vedi il decreto Salvini sulla sicurezza).

Ciao Jacopus, e dove ho scritto che lo stato non interviene nell'economia, o che tale intervento sia sempre inopportuno. Il mio è un discorso soprattutto teorico che osserva la realtà economica come ambiente originario (quello che tu chiami Capitalismo) e poi valuta l'effetto di eventuali interventi dello stato che a volte sono anche opportuni.
Solo che spesso gli interventi dello stato sono dannosi e lo sono soprattutto perché chi li attua non conosce bene quell'ambiente originario o non è nella posizione per ottimizzarne i risultati (posizione che di solito è occupata dagli imprenditori).
Comunque la tesi "Crisi del Capitalismo", che io considero decisamente retorica, non ha, a mio parere, nulla a che vedere con le attuali problematicità dei sistemi democratici, direi che c'entra molto di più la rivoluzione comunicativa prodotta da internet.
Un saluto
#5135
Attualità / Re:Sovranisti, globalisti e umanitari
08 Luglio 2019, 07:25:33 AM
Citazione di: paul11 il 07 Luglio 2019, 23:05:12 PM
Citazione di: anthonyi il 07 Luglio 2019, 20:31:24 PM
Citazione di: paul11 il 07 Luglio 2019, 18:05:48 PM


dimentichi il diritto e la sua storia.

Meglio la tecnologia ,piuttosto che tornare nei millenni di tempo agli schiavi.

E' l'economia che dovrebbe adeguarsi, non le condizioni umane.

Ciao paul22 sulla seconda condivido perfettamente, la prima e la terza però rappresentano una visione etico normativa che vuole negare la naturalità di certe leggi economiche, come quelle che determinano la produttività del lavoro indipendentemente dal fatto che lo stato può imporre un salario legale maggiore di questa, con gli effetti che la stessa economia studia. E' come se tu dicessi che la legge di gravità non dovrebbe agire quando uno si butta da un grattacielo perché non accetti che muoia.
Un saluto
ciao Anthonyi,
L'uomo che emerge dalla polis in poi non è più uomo di natura. La regola economica naturale è prendi o lascia e un fuco dentro un alveare non si sogna nemmeno di rivoltarsi alla regina o costruire un patto sociale.
L'uomo della polis è l'uomo politico, che negozia, contratta, patteggia e se l'economia è fondata sul mercato e i suoi "precetti"i sono la domanda e l'offerta, significa che il prezzo è il punto di equilibrio di una contrattazione. E la contrattazione è solo nell'uomo.
L'uomo è "anche" natura, ma non solo natura, in quanto condiziona fisicamente l'esistenza. Tutta l'organizzazione umana è un sovrastruttura compresa l'economia , correlata, ma non identica, alle regole e ordini naturali. Il destino umano può modificare il destino della natura e viceversa.

Tutte le figure giuridiche, tutti i dispositivi culturali nascono dalla cultura umana, dalla mente umana,compreso il concetto di libero mercato.
che in quanto tale, può essere sovvertito, mutato, modificato.


L'uomo che emerge dalla polis in poi non è più uomo di natura. La regola economica naturale è prendi o lascia e un fuco dentro un alveare non si sogna nemmeno di rivoltarsi alla regina o costruire un patto sociale.
L'uomo della polis è l'uomo politico, che negozia, contratta, patteggia e se l'economia è fondata sul mercato e i suoi "precetti"i sono la domanda e l'offerta, significa che il prezzo è il punto di equilibrio di una contrattazione. E la contrattazione è solo nell'uomo.
L'uomo è "anche" natura, ma non solo natura, in quanto condiziona fisicamente l'esistenza. Tutta l'organizzazione umana è un sovrastruttura compresa l'economia rse correlata alle regole e ordini naturali. Il destino umano può modificare il destino della natura e viceversa.

Tutte le figure giuridiche, tutti i dispositivi culturali nascono dalla cultura umana, dalla mente umana,compreso il concetto di libero mercato.
che in quanto tale, può essere sovvertito, mutato, modificato.
Saluti

Ciao paul11, che l'uomo sia o meno un essere naturale sarebbe un interessantissimo spunto di dibattito, anche il fatto che svolge funzioni più complesse di quelle degli altri animali (Tra cui quella politica) non è una prova diretta di extranaturalità (Bisogna capire se le leggi evoluzionistiche possono spiegare queste funzioni).
Nella preparazione del mio ultimo post io stavo accennando proprio al rapporto struttura-sovrastruttura, poi però ho cancellato quella parte, e al riguardo ti rammento che il main-stream delle interpretazioni del pensiero Marxiano pongono l'economia nella struttura e la società nella sovrastruttura.
Comunque tu hai colto l'ennucla del problema generale nel rapporto tra scambio (funzione economica), e regolazione dello scambio (funzione politica).
Ora lo scambio lo possiamo intendere in due modi, cioè come scambio di possessi, e quindi uno scambio naturale, o uno scambio di proprietà, e quindi uno scambio di diritti derivati dallo stato. E' evidente che lo stato ha piena facoltà di intervento su questi ultimi, ma deve tenere conto degli scambi naturali altrimenti rischia semplicemente di essere alieno.
Ti riporto l'esempio del bracciantato agricolo meridionale, a Roma lo stato ha deciso che il prezzo di questo tipo di transazione è di circa 80 Euro (compresi contributi) al giorno per 8 ore di lavoro.
Le imprese meridionali, a conti fatti, possono permettersi di pagare solo 40 Euro al giorno per cui o comprano il lavoro illegalmente (scambio naturale)
, oppure chiudono.
Non esiste un intervento che lo stato può fare per imporre transazioni a 80 Euro perché il risultato di controlli maggiori, che avrebbero anch'essi un costo, comporterebbe solo la fine delle transazioni naturali.
Un saluto
#5136
Attualità / Re:Sovranisti, globalisti e umanitari
07 Luglio 2019, 20:31:24 PM
Citazione di: paul11 il 07 Luglio 2019, 18:05:48 PM


dimentichi il diritto e la sua storia.

Meglio la tecnologia ,piuttosto che tornare nei millenni di tempo agli schiavi.

E' l'economia che dovrebbe adeguarsi, non le condizioni umane.

Ciao paul22 sulla seconda condivido perfettamente, la prima e la terza però rappresentano una visione etico normativa che vuole negare la naturalità di certe leggi economiche, come quelle che determinano la produttività del lavoro indipendentemente dal fatto che lo stato può imporre un salario legale maggiore di questa, con gli effetti che la stessa economia studia. E' come se tu dicessi che la legge di gravità non dovrebbe agire quando uno si butta da un grattacielo perché non accetti che muoia.
Un saluto
#5137
Attualità / Re:Sovranisti, globalisti e umanitari
07 Luglio 2019, 17:30:06 PM
Citazione di: Jacopus il 07 Luglio 2019, 10:53:44 AM
La tua risposta Anthony é la chiara conferma che il capitalismo odierno (forse ogni capitalismo) pone al centro il profitto e non l'uomo.

La razionalità economica, Jacopus, cerca la soluzione migliore al di là di considerazioni su chi se ne avvantaggia. Sono sempre gli uomini che esprimono i valori che generano il profitto, per cui alla base di ogni valutazione ci sono sempre gli uomini. Uomini sono gli Italiani, uomini sono gli immigrati, se io dico che un certo tipo di immigrazione è economicamente dannosa, vuol dire che questa immigrazione sottrae agli Italiani di più di quello che gli immigrati riescono ad ottenere venendo qui. Sarebbe più conveniente per noi pagarli perché restino a casa loro.
Un saluto
#5138
Attualità / Re:Sovranisti, globalisti e umanitari
07 Luglio 2019, 17:10:52 PM
Citazione di: paul11 il 07 Luglio 2019, 12:40:48 PM
i lavori disagiati e in una certa misura più umili e dequalificati ci sono eccome, e sono quelli più "sfruttati" in termini di salari.

Ciao paul11, io rifletterei sulla parola "sfruttati", che supporrebbe un salario molto più basso dell'effettiva produttività. Considera il caso dei raccoglitori di pomodori nel meridione d'Italia, sono pagati poco, rispetto ad altri lavoratori, ma i coltivatori che gli danno lavoro a malapena rientrano nelle spese perché c'è la concorrenza con la Spagna, il Senegal, e le coltivazioni del Nord Italia nelle quali la raccolta è in gran parte meccanizzata. Il giorno in cui nel meridione non ci dovessero essere più immigrati per fare quei lavori la razionalità economica farà impiegare le macchine anche nel Sud Italia.
Un saluto
#5139
Attualità / Re:Sovranisti, globalisti e umanitari
07 Luglio 2019, 02:54:43 AM
Citazione di: paul11 il 07 Luglio 2019, 01:06:53 AM
Alla fine vincerà il modello "America".
Sarei della posizione di aiutarli a casa loro, ma non regge realisticamente. Non è mai stato costruito nulla, nemmeno quando il coperativismo Nord-Sud, tanto decantato alcuni decenni fa, quando qualcosa si sarebbe potuto fare, mai costruito nulla di serio che necessiterebbe di una continuità.
Ipazia, non c'è mai stata una seria riflessione del pensiero socialista e comunista dopo le origini.
La stessa cosa è avvenuta nel pensiero cristiano. Essendo credente ,essendo di sinistra, mi sento "fottuto" due volte.E mi tocca assistere alle sceneggiate, purtroppo molto serie, delle circostanze storiche attuali.
Ame sembra tutto e dico tutto inadeguato a governare qualunque cosa, dall'integrazione nell'Europa, alle migrazioni economiche, ai continui conflitti e guerre.
Il sistema mondiale globalizzato è filosoficamente molto simile al concetto della "tecnica" di parecchi filosofi.
Se gli africani, i mediorientali( e sono solo una parte dell'immensa migrazione mondiale), decidono di investire tutto ciò che anno sposando il concetto economico, è perché o sono chiamati da quelli che sono già qui, o sempre coloro che si sono stabilizzati in Occidente, mandano risparmi e reinvestono nei loro posti originari, giostrando sulle diverse valute. In fondo lo hanno fatto tutti i migranti, compresi gli italiani.
E' impossibile fermare una migrazione economica, segue lo stesso concetto degli animali, si spostano dove c'è ricchezza, dove la natura offre possibilità migliori.

Diventerà America, per sincretismi culturali, fra tre generazioni. Ogni etnia farà gruppo per difendersi e si vedranno interi quartieri in mano ad una unica etnia.
La trasversalità delle etnie sarà lo status sociale, che permetterà di fare casa dove ci sono i ricchi, e il mondo del lavoro ancora una volta sarà o il luogo della solidarietà o il luogo della divisione, di volta in volta, di circostanza in circostanza, perché a pagare le crisi economiche è sempre il più debole.

Il punto fondamentale dove si è persa la sinistra è l'imborghesimento più del pensiero che dello stato sociale del popolo. Nella testa della gente c'è l'arrivismo e il carrierismo.I populismi difendono proprio questo pensiero. I poveri arricchiti italiani temono di perdere conquiste sociali e rendite di posizione dall'arrivo di altri poveri che entrano in competizione con loro, con la stessa idea di arrivismo, di far soldi, di "sistemarsi". Appunto il sistema.
Questo fu il sogno americano, oggi è il sogno globale e i mass media arrivano anche nei capanni equatoriali dell'Africa.

Ciao paul11, io non proietterei al futuro il passato, la storia delle migrazioni la conosciamo, ma questa si realizza in tempi nei quali il lavoro era scarso e quindi vi era una ratio economica. Oggi invece il lavoro, soprattutto quello generico degli immigrati, non serve più, e in futuro sarà sempre peggio, per cui queste persone di diversa etnia saranno perennemente al margine dell'economia produttiva e quindi socialmente problematici.
Un saluto
#5140
Attualità / Re:Sovranisti, globalisti e umanitari
06 Luglio 2019, 20:53:15 PM
Citazione di: Ipazia il 06 Luglio 2019, 17:18:35 PM
umanitarismo idealistico su base etica,

Ciao Ipazia, ho segnato questo punto perché mi consente meglio di spiegare la mia posizione al riguardo, posizione che poi credo sia abbastanza comune.
Come me, la gran parte dei sostenitori della posizione dura nei confronti delle ONG non è sovranista, ma più semplicemente non crede che quelli delle ONG siano umanitari, e in particolare non crede che dietro il tentativo di varcare il Mediterraneo ci sia un bisogno umanitario, ma più semplicemente un calcolo di convenienza, un desiderio di sfruttare al meglio le opportunità di guadagno e di benessere che i paesi sviluppati possono offrire.
In fondo Ipazia, come dici anche tu, è sempre la legge del profitto che impera, perché gli immigrati per investire 4-5 mila dollari per arrivare in Italia evidentemente si sono fatti i loro conti e pensano che venendo qua riusciranno a recuperarne il costo in qualche modo.
Un saluto
#5141
Attualità / Re:RILASCIO DI CAROLA RACKETE
04 Luglio 2019, 11:09:42 AM
Il pericolo di fuga c'è, tenuto conto che si tratta di una straniera.
Saluti
#5142
Attualità / Re:RILASCIO DI CAROLA RACKETE
04 Luglio 2019, 05:45:16 AM
Citazione di: Eutidemo il 04 Luglio 2019, 04:55:13 AM
Ciao Anthony,  :)
E' vero che il GIP (non il procuratore) che ha revocato la custodia cautelare, come tu scrivi: "...non si è limitato a quello, ma ha anche riempito la sua delibera di argomentazioni (a tuo parere improprie), che ripropongono le tesi della Rackete e Company."
Al riguardo, premesso che il GIP non poteva certo limitarsi a revocare il fermo senza una adeguata motivazione, tale motivazione (corretta o meno che essa sia) è comunque assolutamente ininflunte sul processo di merito che si dovrà tenere.
Ed infatti,  come sancito dalla Corte Costituzionale con Sentenza n. 265 del 21 Luglio 2010, l'applicazione della misura cautelare, quale quella che era stata applicata a Carola Rackete:
- non può essere considerata in alcun caso  una sorta di giudizio anticipato di COLPEVOLEZZA, se confermata;
- non può essere considerata in alcun caso  una sorta di giudizio anticipato di INNOCENZA, se non confermata (a prescindere dalle motivazioni della revoca).
Questo lo stabilirà il PROCESSO!
A parte questo, il fermo cautelativo in sè e per sè, non corrisponde, direttamente o indirettamente, alle finalità proprie della sanzione penale...come invece sembra credere Salvini.
Un saluto  :)

Eutidemo, io non metto assolutamente in questione la scelta del magistrato, per argomentare la liberazione della Rackete bastava il riferimento al fatto che la nave della finanza non poteva essere considerata nave da guerra. Tutti gli altri riferimenti, che riguardavano altri fatti, che riguarderanno il processo ma non riguardavano il fermo sono dannosi perché servono a rafforzare in chi li legge l'idea di una scelta politica del magistrato. E' naturale che un magistrato abbia una posizione politica che, nei limiti del possibile, non dovrebbe condizionare le sue scelte giudiziarie, ma questa posizione dovrebbe essere mantenuta il più possibile riservata per mantenere un'immagine di neutralità.
Un saluto
#5143
Attualità / Re:RILASCIO DI CAROLA RACKETE
03 Luglio 2019, 16:27:59 PM
Citazione di: Eutidemo il 03 Luglio 2019, 14:46:58 PM
Premetto che, nel momento in cui scrivo, in base alle notizie da me reperite su INTERNET, non mi è ben chiaro quello che è EFFETTIVAMENTE successo; per cui sarei grato se qualcuno, eventualmente meglio informato, intervenisse per fornire al riguardo notizie più esatte di quelle che adesso risultano a me.
Così possiamo parlarne con maggiore cognizione di causa.

***
Ciò premesso, mi sembra di aver capito che il GIP non ha convalidato il fermo "cautelare" di CAROLA RACKETE, ritenendo che non ne sussistessero i presupposti; il che, però, non significa affatto che la stessa non verrà comunque sottoposta a PROCESSO ORDINARIO:
- per violazione dell'articolo 1100 del codice della navigazione, che sanziona con con una pena che va dai 3 ai 10 anni chi fa violenza o resistenza a una nave da guerra;
- per violazione degli articoli 110 e 428 del codice penale, che sanziona con una pena che va dai 5 ai 12 anni chi rischia di provocare il naufragio di un'altra nave.

***
A seguito di tale regolare processo, la detta RACKETE potrà essere ASSOLTA o CONDANNATA, ma non prima; a meno che non ci sia stata archiviazione del procedimento.
Che, però, non mi pare ci sia stata.
Per cui, se le cose stanno così, non capisco perchè Salvini :
- strilli come una gallina spennata, come se la RACKETE  fosse già stata assolta;
- la voglia espellere dall'Italia, mentre invece bisognerebbe consentirle di restare qui, a piede libero, per partecipare al processo.
Sarebbe un CONTROSENSO.
Ma forse mi sfugge qualcosa.

***
Salvini parla come se già ci fosse stata una sentenza che l'ha assolta, ma non è affatto così; la mancata convalida del fermo, infatti, non significa affatto questo.
Nè, peraltro, il precedente fermo significava che la Rackete fosse colpevole...come  Salvini andava tronfiamente proclamando su tutti i media.
Ed infatti, in base all'art. 27, comma 2, Cost. l'imputato non è considerato colpevole fino alla condanna definitiva e quindi la pena della reclusione può essere applicata solo successivamente la sentenza irrevocabile di condanna; il che non è in contraddizione con l'art. 13, comma 5, Cost. che consente la limitazione della libertà personale anche prima della sentenza irrevocabile per il tramite della custodia cautelare, che, appunto, era quella applicata a Carola Rackete.  
Ma, come sancito dalla Corte Costituzionale con Sentenza n. 265 del 21 Luglio 2010, l'applicazione delle misure cautelari, quali quelle che erano stata applicate a Carola Rackete:
- non può essere legittimata in alcun caso da una sorta di giudizio anticipato di colpevolezza;
- né corrispondere, direttamente o indirettamente, a finalità proprie della sanzione penale...come invece sembrava credere Salvini.

***
In conclusione:
- o ho  capito male io quello che è successo, per carenza e contraddittorietà delle informazioni in mio possesso  (il che è possibilissimo);
- o ha capito male Salvini, in quanto, pur essendo molto più informato di me, ha un'idea molto sommaria del nostro diritto penale e processuale (e, purtroppo, non solo di quello).
***

Ciao Eutidemo, il procuratore che ha revocato la custodia cautelare non si è limitato a quello, ha anche riempito la sua delibera di argomentazioni, a mio parere improprie, che ripropongono le tesi della Rackete e Company, tra le quali la tesi che in termini giuridici tutti i migranti salvati in area libica devono essere sbarcati in Italia perché è il più vicino posto idoneo, e quella che il decreto sicurezza non è applicabile nel fatto in questione. In effetti il procuratore ha detto che non solo non ci sono i termini per una custodia cautelare, ma addirittura che i fatti, a suo parere, non costituiscono reato alcuno. Insomma, se fosse per lui, i militari che sono stati investiti dovrebbero anche chiederle scusa per il fatto di essersi messi in mezzo.
Un saluto
#5144
Citazione di: Eutidemo il 26 Giugno 2019, 14:37:17 PM


***
Però, occorre mettersi bene d'accordo su cosa si intende:
- per "convenienza", che non può certo ridursi ad un mero tornaconto economico o utile finanziario, trascurando ragioni di equità e giiustizia;
- per "Stato", con il quale termine, a ben vedere, si può intendere tanto lo "Stato-Apparato", che è l'insieme delle strutture che esercitano il potere politico e amministrativo, quanto lo "Stato-Comunità" cioè la società civile di una Nazione, intesa come l'insieme dei rapporti tra cittadini e tra cittadini e Res Publica.
Mi sembra che tu propenda per una concezione un po' troppo restrittiva di tali concetti, e non del tutto corrispondente alla realtà delle cose.


Ciao Eutidemo, non è un caso che io ho parlato di legittimità pratica e di legittimità morale, una scelta conveniente non considera questioni etiche semplicemente perché ha questo metodo. Le questioni etiche possono essere messe nell'analisi ridefinendo i costi della scelta introducendo in essa anche i costi morali, comunque separando le due scelte, prima quella etica di definizione dei costi, poi quella efficientistica.
Riguardo alla diatriba sullo stato devo dirti che io pongo in essere delle semplificazioni, in effetti come stato io intendo la totalità del sociale, e quindi una complessità difficile da descrivere. Tu giustamente mi fai notare nel tuo post che i "costi sociali" non sono definiti, ma io sto facendo un discorso generale.
Comunque nel mio post facevo degli esempi concreti, l'emersione delle attività d'impresa, anche senza tassazione, permette allo stato di controllare meglio il rispetto della sicurezza sul lavoro, le emissioni ambientali, e rafforza il concetto stesso di legalità, sono tutti vantaggi sociali questi.
Diciamo che, in generale, il "contratto sociale" tra impresa e stato è qualcosa di più complesso di un semplice rapporto di tassazione.
Un saluto
#5145
Citazione di: Eutidemo il 26 Giugno 2019, 07:24:50 AM
COME SI FA A DISTINGUERE TRA LE UNE E LE ALTRE?[/size]
Voglio dire, esonerandole completamente sia da obblighi tributari sia da controllo fiscale, come fai a sapere:
- se si è DAVVERO in presenza di "imprese minime, che vivono in una realtà economica difficile";
- ovvero se si è in presenza di "imprese estremamente reddituali, e che FINGONO soltanto di essere minime, e di vivere in una realtà economica difficile"?
E' ovvio che, per effetto di una ipotetica esenzione, anche queste ultime potrebbero scegliere di uscire dall'illegalità rendendo il sistema economico più trasparente; ma a che scopo, se poi non pagano lo stesso un euro di tasse (per giunta senza più correre rischi)?
Sarebbe una ulteriore presa in giro per chi le tasse le paga, o no?
Un saluto! :)

La distinzione la fai sulla base di altre informazioni tipo la sede dell'impresa:(A occhio io direi che un'impresa che ha sede a Cortina non può rientrare tra gli esenti), le dimensioni degli spazi utilizzati, le dotazioni di macchinari e beni registrati, i settori specifici di attività.
Poi sul vantaggio di far uscire dall'illegalità un'impresa che non paga tasse c'è da considerare che ci sono altri obblighi per gli imprenditori, di sicurezza sul lavoro, di tutela della salute dei clienti, di rispetto delle normative ambientali. C'è poi l'elemento rischiosità al quale accennavi, favorire l'emersione delle attività illegali aumenta la rischiosità per quelle imprese che rimangono illegali, perché sono di meno e lo stato può più facilmente colpirle.
Un saluto