Citazione di: Yeliyel79 il 03 Ottobre 2019, 10:18:07 AMPenso dipenda dal momento di grande cambiamento che viviamo , dov'è le nostre vecchie , ma ancora vive certezze , non sono più adeguate , a ragione della loro relatività.
Ma tutto ciò è impossibile in questi tempi. Il che però porta almeno al sottoscritto la consapevolezza - questa si assoluta - su quali sono le persone con cui si può fare un ragionamento, o con cui è proprio inutile dialogare.
Cosa ne pensate? Dove è finto il dubbio socratico?
Nulla sembra essere più certo e quindi più che mai oggi andrebbe praticata l'arte del dubitare , per giungere a nuove "certezze" adeguate ai tempi.
Ma non è un arte che pratichi a comando , se non ti sei impratichito con essa per puro diletto.
Non sapendo come reagire al cambiamento si attua la cosiddetta politica dello struzzo , e il nemico , perfino l'untore , diventa chi te lo fa' notare.
Chi pratica l'arte del dubbio da sempre , oggi si trova avvantaggiato , quanto isolato.
Si va' avanti con vecchi paradigmi , finché non ci si tace increduli , non trovando più riscontri , e si nega il problema che pure si intravede.
Il motivo di ciò è che viviamo in un epoca che ha messo al bando la filosofia , che al minimo era quella cosa che teneva allenata la mente , per poterla poi attivare subito all'occorrenza.
L'illuminismo può avere avuto le sue colpe , ma nessuno è perfetto.
Quello che manca oggi credo sia l'ozio e il tempo di annoiarsi , e quindi tutto ciò che ci si inventa per vincerli creativamente .
Troppe cose non inevitabili riempiono il nostro tempo libero completamente.