Citazione di: Ipazia il 01 Marzo 2019, 08:28:18 AMTutte considerazioni interessanti, e, in buona parte, condivisibili
Il test della nocciolina è legato, in ambito umano, al livello di conoscenza scientifica. Una coorte di fisici ci arriva a risolverlo prima di una coorte di letterati per banali motivi di formazione scolastica. Per gli animali è diverso. La loro scuola è procurarsi il cibo in natura. Per far ciò si ingegnano con attrezzi vari, reperibili sul posto, bastoncini, pietre, cannucce, combinati con la loro sensorialità che arriva fino agli ultrasuoni. Il che avvalora le teorie che somatizzano l'intelligenza di una specie e spiegano le attitudini istintuali (genetiche). I documentari naturalistici sono pieni degli ingegnosi ritrovati del mondo animale per sbarcare il lunario. Come nell'uomo, penso che quando un metodo innovativo ha avuto successo diventi patrimonio conoscitivo dell'animale e del suo branco.
La regressione dell'intelligenza umana potrebbe derivare dalle condizioni di standardizzazione della sopravvivenza nelle società opulente che sono poi quelle che fanno i test. Sarebbe interessante fare gli stessi test nelle favelas e nelle carceri laddove il tipo "pollo da allevamento" è meno presente e più differenziato. Più difficile farli, data la loro rarità prossima all'estinzione, nelle comunità umane che ancora vivono immerse nella - e della - natura.
Però è anche vero che pure il pollo di allevamento umano, negli ambiti di intelligenza sociale in cui è immerso, possa raggiungere livelli elevati di intelligenza mirata: penso agli agenti finanziari e ai programmatori.
