Come era prevedibile (e da me anticipato) i partecipanti alla PIATTAFORMA ROUSSEAU hanno votato per lo più per come era preconfezionata la risposta desiderata dai vertici (che volevano conservare la poltrona governativa); ma la PIATTAFORMA ROUSSEAU costituisce solo lo 0,5% del totale dei pentastellati, e, quindi NON COSTUISCE AFFATTO LA BASE POPOLARE del movimento!
Non diciamo castronerie!
Peraltro, definire mere "questioni leguleie" i meccanismi di BASE del diritto, significa essere del tutto all'oscuro dei suoi principi giuridici più ELEMENTARI, e della stessa COSTITUZIONE; sarebbe come definire meri "dettagli tecnici" il decidere se una vettura senza ne ruote nè motore possa correre in autostrada.
Non diciamo castronerie!
La questione politica, ad ogni modo, <<NEL CASO DI SPECIE>>, non consisteva affatto in un NO incontrovertibile all'immigrazione clandestina e alla mafia nazionale e internazionale che la sponsorizza, come molti stru(n)zzi di prateria pentastellati e molti cinghiali di macchia leghisti ottusamente ritengono, ed infatti:
- fino a prova contraria quei naufraghi la DICIOTTI, che è una NAVE MILITARE ITALIANA, li ha raccolti lei in mare, e quindi non potevano ritenersi "clandestini";
- fino a prova contraria la DICIOTTI, che è una NAVE MILITARE ITALIANA, non mi risulta che sia sponsorizzata dalla mafia nazionale e internazionale.
Non diciamo castronerie!
Quanto al controllo dell'immigrazione, molti stru(n)zzi di prateria pentastellati e molti chinghiali di macchialeghisti ottusamente, ancora non hanno capito che SALVINI NON HA AFFATTO INTERESSE A RISOLVERE IL PROBLEMA MIGRATORIO (che già dal 2017 era perfettamente sotto controllo, BENSI' HA INTERESSE AD AGGRAVARLO PER TRARNE UN LUCRO ELETTORALE!
***
Ed infatti, come più dettagliatamente da me esposto in "IMMIGRAZIONE CHE FARE" aperto da FREEDOM, tutti sono d'accordo, a cominciare dai salviniani e dai dimaiani, che occorra:
1) Evitare che partano dall'Africa, aiutandoli a casa loro.
2) Quelli che comunque arrivano, redistribuirli in modo equo in tutta Europa.
3) Quelli che comunque ci dobbiamo tenere in Italia, gestirli nel modo migliore possibili.
Ma Salvini (e il suo governo), a parte le ignobili sceneggiate tipo DICIOTTI, per guadagnarsi il pubblico mediocre ed acritico, fa esattamente il CONTRARIO di 1), 2) e 3.
Ed infatti.
1) "AIUTARLI A CASA LORO" (per evitare che continuino ad arrivare qui)
Si tratta di uno "spot" trasversale a tutte le forze politiche, che è sostanzialmente corretto; ma occorre vedere "COME" aiutarli a casa loro.
Al riguardo, ovviamente, il primo e più importante strumento, è costituito dai contributi per la cooperazione internazionale allo sviluppo e nell'aiuto umanitario dei popoli e delle persone in situazione di disagio economico, con particolare riferimento ai PAESI AFRICANI; per cui, per valutare cosa concretamente abbia fatto il nostro attuale governo, occorre verificare quali siano gli stanziamenti previsti per l'Aiuto Pubblico allo Sviluppo -APS- e la cooperazione internazionale dell'Italia, nel nostro Bilancio 2019-2021, rilevandoli sia dalla nota di aggiornamento del Def, sia nell'allegato 28 della Tabella 6 (Maeci).
PRECEDENTI STANZIAMENTI
Al riguardo, occore ricordare che la legge 125/2014, tutt'ora in vigore, prevedeva un progressivo incremento di tali stanziamenti; uno dei cui principali fini (non il solo) era proprio quello di disincentivare l'immigrazione africana.
In applicazione di tale legge, tale contribuzione è passata da un rapporto Aps/Pil pari:
- allo 0,19% nel 2014,
- allo 0,22 nel 2015,
allo 0,27 nel 2016,
allo 0,30% nel 2017 (per l'esattezza, lo 0,295%).
Che era ancora POCHISSIMO riguardo a quanto previsto dalla citata legge 125/2014, rispetto all'impegno di allinearsi alla media europea pari allo 0,50% del Pil, rendendo così raggiungibile l'obiettivo dello 0,70% secondo gli impegni assunti a livello internazionale, "per aiutare gli africani a casa loro", evitando che si riversassero tutti qui.
ATTUALI STANZIAMENTI
a) NOTA AGGGIORNAMENTO DEL DEF
Nella Nota integrativa della Tabella 8 (Ministero dell'Interno) del ddl di Bilancio veniva proclamato: "....è intenzione dell'Amministrazione intensificare al massimo le operazioni di aiuto allo sviluppo economico e sociale dei paesi africani, onde contribuire alla loro crescita, in modo tale da arginare il fenomeno della migrazione economica"
Pertanto, la Nota di aggiornamento del Def, approvata dal Consiglio dei ministri il 27 settembre scorso, nel Focus "Aiuto pubblico allo sviluppo" ribadiva giustamente "l'esigenza di continuare ad assicurare adeguati e graduali incrementi delle risorse destinate alle attività di cooperazione allo sviluppo" e riaffermava "l'impegno del Governo volto a perseguire il percorso di adeguamento stabilendo, per il triennio 2019-2021, i seguenti obiettivi di spesa intermedi: 0,33 per cento del Rnl nel 2019, 0,36 per cento nel 2020 e 0,40 per cento nel 2021".
b) LEGGE DI BILANCIO (o come altro la si voglia chiamare).
La Legge di bilancio 2019-2021, almeno nella versione che ho visto io (e che "dovrebbe" essere quella definitiva), ha invece completamente DISATTESO le aspettative suscitate dalla Nota di aggiornamento del Def, di cui sopra; ed invero, una comparazione OGGETTIVA tra i dati del Bilancio e quelli risultanti dagli impegni formalizzati dal Consiglio dei ministri nella Nota di aggiornamento di poche settimane prima dimostra il preoccupante calo di interesse per la cooperazione internazionale allo sviluppo al di là dei pronunciamenti e degli impegni PROPAGANDISTICAMENTE assunti in precedenza.
Ed infatti, il Bilancio effettivo, a differenza della Nota di aggiornamento del Def, che prevedeva uno stanziamento per l'APS per il 2019 pari a circa 5,8 miliardi, ne prevede uno di soli 5,077; quindi, INVECE DI AUMENTARE GLI STANZIAMENTI APS, come previsto per legge, ESSI SONO STATI ADDIRITTURA DIMINUITI, in quanto, per mantenere l'attuale livello dello 0,30 del Pil, ne sarebbero serviti almeno 5,277.
c) AGENZIA ITALIANA PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO (AICS)
A parte il decremento dell'APS, è da ricordare anche che -a chiacchiere- era stato previsto un potenziamento dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS); la quale andrebbe rafforzata perché rappresenta una delle grandi innovazioni della Legge 125/14 per ampliare e qualificare in particolare la cooperazione dell'Italia allo sviluppo dei Paesi sottosviluppati, il cui sottosviluppo è la causa principale del fenomeno "immigrativo".
I dati del ddl di bilancio, però, hanno contraddetto le proclamate aspettative, perché attestano un andamento del tutto piatto, non solo per il 2019 ma anche per gli anni successivi, senza alcuna ambizione di crescita, miglioramento e qualificazione dell'Agenzia per metterla alla pari con le altre Agenzie europee e internazionali...di cui la nostra è il solito fanalino di coda!
NOTA.
Nell'APS, sono comprese anche le somme gestite dal ministero dell'Interno a copertura dei costi relativi ai richiedenti protezione, limitatamente a 12 mesi dalla presentazione della domanda; ma, a quanto ho capito io dai numeri, l'attuale "surplus" non è stato debitamente utilizzato per progetti di aiuto in Africa. Però è un dettaglio che, nei limiti delle mie scarse competenze in materia, dovrei verificare meglio.
Però si dovrebbe fare di tutto per evitare, con i fondi APS, una dannosa scissione tra due politiche di cooperazione allo sviluppo: l'una esercitata dagli Esteri e l'altra dall'Interno con principi, criteri e modalità operative estranee alla cooperazione allo sviluppo, così come definita dalla Legge.
2) RIDISTRIBUZIONE DEI MIGRANTI IN EUROPA
Al riguardo, occorre previamente distinguere:
A) La "RELOCATION" prevista dall'accordo del 2015, che riguardava precipuamente -ma non solo- la ridistribuzione in Europa di persone in evidente necessità di protezione internazionale, appartenenti a nazionalità il cui tasso di riconoscimento di protezione fosse pari o superiore al 75% sulla base dei dati Eurostat (tra gli altri, Siria, Eritrea, Repubblica Centrafricana, Bahrain), e che è già in buona parte avvenuta, salvo che nei Paesi sovranisti dell'EST, che l'hanno rifiutata.
B) La "RIDISTRIBUZIONE", più generale, prevista dall'accordo di Bruxelles del giugno 2018, l'art.6 del quale prevede che: "Nel territorio dell'UE coloro che vengono salvati a norma del diritto internazionale, <<dovrebbero>> essere presi in carico sulla base di uno sforzo condiviso e trasferiti in centri sorvegliati istituiti negli Stati membri, <<unicamente su base volontaria.>>"
Notare il condizionale <<dovrebbero>>, e la precisazione <<unicamente su base volontaria>>.
Il che, secondo me, costituisce:
- un notevole passo in avanti "teorico", in quanto la disposizione prevede la ridistribuzione in Europa di <<TUTTI>> quelli che arrivano, e non solo di quelli che hanno già riconosciuto il diritto di asilo o si trovano nella particolare situazione di cui al punto A);
- uno stallo "pratico", in quanto la disposizione prevede che tale ridistribuzione in Europa sia solo "SU BASE ESCLUSIVAMENTE VOLONTARIA", come sottoscritto NERO SU BIANCO dal nostro governo.
Il che significa che siamo più o meno punto e da capo, in quanto già <<ADESSO>> nulla impediva l'ospitalità volontaria da parte di qualunque altro Stato (come, ad esempio, nel caso dell'Acquarius, che è stato volontariamente accolto dalla Spagna); la differenza sostanziale è che, mentre noi, in base al Diritto Internazionale del Mare, ricorrendo determinate circostanze, non possiamo rifiutare i "salvataggi" in mare, (come ribadito dall'art.6), in base allo stesso art.6, però non possiamo più lamentarci, come abbiamo fatto finora, che gli altri Paesi rifiutino di ricevere i "salvati", perchè abbiamo sottoscritto la clausola per la quale tale rifiuto è ormai divenuto legittimo da parte di chiunque.
Ed infatti Orban ha esultato, perchè è stato lui, insieme ai capi di Stato sovranisti, che ha insistito per avere l'art.6 formulato in quel modo, a nostro discapito! E il nostro governo, essendo loro AMICI SOVRANISTI, ha acconsentito!
A questo punto c'è da porsi una domanda:
CHI SONO I NOSTRI "VERI" NEMICI, IN EUROPA?
Il 9 settembre 2018 scorso la Commissione Europea. che rapprenta l'Europa nel suo complesso (non particolaristico), aveva presentato al Consiglio Europeo un pacchetto complessivo di proposte volte ad aiutare Grecia e Italia, proponendo di ricollocare in altri Stati membri dell'UE 120 000 migranti; questa cifra si aggiungeva alle 40 000 persone che la Commissione già in maggio proponeva di ricollocare dalla Grecia e dall'Italia, per le quali si attendeva una decisione del Consiglio Europeo, che rappresenta i singoli stati nazionali (ed i loro interessi particolaristici), e che ancora tarda ad arrivare, nonostante le sollecitazioni della Commissione.
Il Consiglio europeo, che è composto dai Capi di Stato o di governo degli Stati membri, perchè mai tarda a decidere?
Chi si oppone alla ridistribuzione?
Francia e Germania?
<<NO!>>
Chi si oppone sono i Paesi Sovranisti dell'EST; gli stessi, i quali, oltre a non aver accettato sinora neanche un ricollocamento dall'Italia (a differenza di Francia e Germania), si rifiutano per principio, dicendo che ce li dobbiamo tenere tutti noi; sono gli stessi Paesi che hanno sollecitato la bocciatura della nostra manovra finanziaria.
Questi sono gli amici sovranisti! di quel genio geopolitico di Salvini!
Attenzione, poi, a non confondere:
- il Consiglio dell'Unione europea, che è l'organo legislativo dell'Unione;
- il Consiglio europeo che riunisce i Capi di Stato o di governo dell'Unione europea.
Sono due cose DIVERSE!
Per cui, se esaminiano oggettivamente i fatti, NON E' "L'EUROPA" AD OPPORSI ALLA RIDISTRIBUZIONE, MA I CAPI DI STATO DI SINGOLI PAESI; SOPRATTUTTO QUELLI "SOVRANISTI", CHE SALVINI RITIENE AMICI?
Ma allora Salvini è un cretino?
Può darsi!
Ma non si può escludere affatto che lui, invece, con premeditazione NON VOGLIA ASSOLUTAMENTE CHE LA QUESTIONE MIGRATORIA VENGA RISOLTA CON NOSTRA "SODDISFAZIONE"!
In tal modo, infatti, potrà avvalersi, nella sua sporta elettorale a beneficio dei gonzi, di due bei FALSI NEMICI su cui appuntare gli strali:
a) L'Europa (e i suoi due principali Paesi leader);
b) Gli stranieri stessi (la cui percentuale in Italia, è bassissima sia in assoluto, sia in senso relativo agli altri Paesi -ricollocandi a parte-).
Ma questa è solo una congettura!
2) GESTIONE DEI MIGRANTI IN ITALIA.
In base al "DECRETO (IN)SICUREZZA", il (mini)Ministero dell'Interno ha dato mandato di cessare i percorsi di accoglienza che riguardano le persone che possiedono il permesso di soggiorno umanitario e sono ospiti delle strutture statali, cioè i CARA (Centro di accoglienza per richiedenti asilo) e i CAS (Centro di accoglienza straordinario); l'idea sarebbe che non ha senso continuare a spendere dei soldi per persone che a breve "dovrebbero" (forse) essere espulse dal territorio italiano.
Sulla quale idea si potrebbe discutere sia sul piano economico che su quello morale; ma lasciamo perdere, perchè mi sto già dilungando troppo.
Comunque, anche volendo ammettere il principio, i soggetti in questione, secondo me;
- dovrebbero essere espulsi da Centri nel momento stesso in cui un pulman le carica, per condurle nell'aeroporto, da cui verranno reimbarcate nel Paese di origine:
- non dovrebbero, invece, essere scaricati in strada, senza un soldo e senza arte nè parte, inducendoli così a sopravvivere in modo delinquenziale.
In realtà il problema è che queste persone non potranno essere espulse "massivamente" dall'Italia (come menzogneramente promesso da Salvini), perchè, per farlo:
- mancano le risorse per farlo(cioè i soldi per l'accompagnamento, e per il trasporto aereo, terrestre o navale, neanche preventivati in Bilancio)
- mancano gli accordi internazionali per farlo (cioè il consenso dei Paesi d'origine a riprenderseli).
Per risovere tali problemi, questo governo ha fatto POCHISSIMO, essendo troppo impegnato nella propaganda.
Per cui, in pratica, i soggetti "stradizzati", diventeranno semplicemente irregolari senza più il minimo controllo, cosa che comporterà due problemi:
a) Da un lato il percorso di integrazione compiuto finora verrà vanificato, visto che nessuno di loro sarà più in grado di trovare un lavoro;
b) dall'altro diventeranno un problema di ordine pubblico per le amministrazioni locali, visto che quasi sicuramente finiranno per delinquere, alimentando timori e tensioni da parte della popolazione locale.
Il che pure, però, farà però buon giuoco alla propaganda salviniana, come pure sub 2), configurando una versione aggiornata della "STRATEGIA DELLA TENSIONE" del secolo scorso!
***
Io credo di aver spiegato come REALMENTE stanno le cose, nel modo più dettagliato e documentato possibile; ma se mi si vuole replicare solo con insulsi slogan da quattro soldi, senza argomentativamente contraddirmi punto per punto, non insisto oltre!
Se qualcuno vuole chiudere il proprio cervello per partito preso, non posso certo convincerlo io ad aprirlo!
Il sonno della ragione genera MOSTRI!
Non diciamo castronerie!
Peraltro, definire mere "questioni leguleie" i meccanismi di BASE del diritto, significa essere del tutto all'oscuro dei suoi principi giuridici più ELEMENTARI, e della stessa COSTITUZIONE; sarebbe come definire meri "dettagli tecnici" il decidere se una vettura senza ne ruote nè motore possa correre in autostrada.
Non diciamo castronerie!
La questione politica, ad ogni modo, <<NEL CASO DI SPECIE>>, non consisteva affatto in un NO incontrovertibile all'immigrazione clandestina e alla mafia nazionale e internazionale che la sponsorizza, come molti stru(n)zzi di prateria pentastellati e molti cinghiali di macchia leghisti ottusamente ritengono, ed infatti:
- fino a prova contraria quei naufraghi la DICIOTTI, che è una NAVE MILITARE ITALIANA, li ha raccolti lei in mare, e quindi non potevano ritenersi "clandestini";
- fino a prova contraria la DICIOTTI, che è una NAVE MILITARE ITALIANA, non mi risulta che sia sponsorizzata dalla mafia nazionale e internazionale.
Non diciamo castronerie!
Quanto al controllo dell'immigrazione, molti stru(n)zzi di prateria pentastellati e molti chinghiali di macchialeghisti ottusamente, ancora non hanno capito che SALVINI NON HA AFFATTO INTERESSE A RISOLVERE IL PROBLEMA MIGRATORIO (che già dal 2017 era perfettamente sotto controllo, BENSI' HA INTERESSE AD AGGRAVARLO PER TRARNE UN LUCRO ELETTORALE!
***
Ed infatti, come più dettagliatamente da me esposto in "IMMIGRAZIONE CHE FARE" aperto da FREEDOM, tutti sono d'accordo, a cominciare dai salviniani e dai dimaiani, che occorra:
1) Evitare che partano dall'Africa, aiutandoli a casa loro.
2) Quelli che comunque arrivano, redistribuirli in modo equo in tutta Europa.
3) Quelli che comunque ci dobbiamo tenere in Italia, gestirli nel modo migliore possibili.
Ma Salvini (e il suo governo), a parte le ignobili sceneggiate tipo DICIOTTI, per guadagnarsi il pubblico mediocre ed acritico, fa esattamente il CONTRARIO di 1), 2) e 3.
Ed infatti.
1) "AIUTARLI A CASA LORO" (per evitare che continuino ad arrivare qui)
Si tratta di uno "spot" trasversale a tutte le forze politiche, che è sostanzialmente corretto; ma occorre vedere "COME" aiutarli a casa loro.
Al riguardo, ovviamente, il primo e più importante strumento, è costituito dai contributi per la cooperazione internazionale allo sviluppo e nell'aiuto umanitario dei popoli e delle persone in situazione di disagio economico, con particolare riferimento ai PAESI AFRICANI; per cui, per valutare cosa concretamente abbia fatto il nostro attuale governo, occorre verificare quali siano gli stanziamenti previsti per l'Aiuto Pubblico allo Sviluppo -APS- e la cooperazione internazionale dell'Italia, nel nostro Bilancio 2019-2021, rilevandoli sia dalla nota di aggiornamento del Def, sia nell'allegato 28 della Tabella 6 (Maeci).
PRECEDENTI STANZIAMENTI
Al riguardo, occore ricordare che la legge 125/2014, tutt'ora in vigore, prevedeva un progressivo incremento di tali stanziamenti; uno dei cui principali fini (non il solo) era proprio quello di disincentivare l'immigrazione africana.
In applicazione di tale legge, tale contribuzione è passata da un rapporto Aps/Pil pari:
- allo 0,19% nel 2014,
- allo 0,22 nel 2015,
allo 0,27 nel 2016,
allo 0,30% nel 2017 (per l'esattezza, lo 0,295%).
Che era ancora POCHISSIMO riguardo a quanto previsto dalla citata legge 125/2014, rispetto all'impegno di allinearsi alla media europea pari allo 0,50% del Pil, rendendo così raggiungibile l'obiettivo dello 0,70% secondo gli impegni assunti a livello internazionale, "per aiutare gli africani a casa loro", evitando che si riversassero tutti qui.
ATTUALI STANZIAMENTI
a) NOTA AGGGIORNAMENTO DEL DEF
Nella Nota integrativa della Tabella 8 (Ministero dell'Interno) del ddl di Bilancio veniva proclamato: "....è intenzione dell'Amministrazione intensificare al massimo le operazioni di aiuto allo sviluppo economico e sociale dei paesi africani, onde contribuire alla loro crescita, in modo tale da arginare il fenomeno della migrazione economica"
Pertanto, la Nota di aggiornamento del Def, approvata dal Consiglio dei ministri il 27 settembre scorso, nel Focus "Aiuto pubblico allo sviluppo" ribadiva giustamente "l'esigenza di continuare ad assicurare adeguati e graduali incrementi delle risorse destinate alle attività di cooperazione allo sviluppo" e riaffermava "l'impegno del Governo volto a perseguire il percorso di adeguamento stabilendo, per il triennio 2019-2021, i seguenti obiettivi di spesa intermedi: 0,33 per cento del Rnl nel 2019, 0,36 per cento nel 2020 e 0,40 per cento nel 2021".
b) LEGGE DI BILANCIO (o come altro la si voglia chiamare).
La Legge di bilancio 2019-2021, almeno nella versione che ho visto io (e che "dovrebbe" essere quella definitiva), ha invece completamente DISATTESO le aspettative suscitate dalla Nota di aggiornamento del Def, di cui sopra; ed invero, una comparazione OGGETTIVA tra i dati del Bilancio e quelli risultanti dagli impegni formalizzati dal Consiglio dei ministri nella Nota di aggiornamento di poche settimane prima dimostra il preoccupante calo di interesse per la cooperazione internazionale allo sviluppo al di là dei pronunciamenti e degli impegni PROPAGANDISTICAMENTE assunti in precedenza.
Ed infatti, il Bilancio effettivo, a differenza della Nota di aggiornamento del Def, che prevedeva uno stanziamento per l'APS per il 2019 pari a circa 5,8 miliardi, ne prevede uno di soli 5,077; quindi, INVECE DI AUMENTARE GLI STANZIAMENTI APS, come previsto per legge, ESSI SONO STATI ADDIRITTURA DIMINUITI, in quanto, per mantenere l'attuale livello dello 0,30 del Pil, ne sarebbero serviti almeno 5,277.
c) AGENZIA ITALIANA PER LA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO (AICS)
A parte il decremento dell'APS, è da ricordare anche che -a chiacchiere- era stato previsto un potenziamento dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS); la quale andrebbe rafforzata perché rappresenta una delle grandi innovazioni della Legge 125/14 per ampliare e qualificare in particolare la cooperazione dell'Italia allo sviluppo dei Paesi sottosviluppati, il cui sottosviluppo è la causa principale del fenomeno "immigrativo".
I dati del ddl di bilancio, però, hanno contraddetto le proclamate aspettative, perché attestano un andamento del tutto piatto, non solo per il 2019 ma anche per gli anni successivi, senza alcuna ambizione di crescita, miglioramento e qualificazione dell'Agenzia per metterla alla pari con le altre Agenzie europee e internazionali...di cui la nostra è il solito fanalino di coda!
NOTA.
Nell'APS, sono comprese anche le somme gestite dal ministero dell'Interno a copertura dei costi relativi ai richiedenti protezione, limitatamente a 12 mesi dalla presentazione della domanda; ma, a quanto ho capito io dai numeri, l'attuale "surplus" non è stato debitamente utilizzato per progetti di aiuto in Africa. Però è un dettaglio che, nei limiti delle mie scarse competenze in materia, dovrei verificare meglio.
Però si dovrebbe fare di tutto per evitare, con i fondi APS, una dannosa scissione tra due politiche di cooperazione allo sviluppo: l'una esercitata dagli Esteri e l'altra dall'Interno con principi, criteri e modalità operative estranee alla cooperazione allo sviluppo, così come definita dalla Legge.
2) RIDISTRIBUZIONE DEI MIGRANTI IN EUROPA
Al riguardo, occorre previamente distinguere:
A) La "RELOCATION" prevista dall'accordo del 2015, che riguardava precipuamente -ma non solo- la ridistribuzione in Europa di persone in evidente necessità di protezione internazionale, appartenenti a nazionalità il cui tasso di riconoscimento di protezione fosse pari o superiore al 75% sulla base dei dati Eurostat (tra gli altri, Siria, Eritrea, Repubblica Centrafricana, Bahrain), e che è già in buona parte avvenuta, salvo che nei Paesi sovranisti dell'EST, che l'hanno rifiutata.
B) La "RIDISTRIBUZIONE", più generale, prevista dall'accordo di Bruxelles del giugno 2018, l'art.6 del quale prevede che: "Nel territorio dell'UE coloro che vengono salvati a norma del diritto internazionale, <<dovrebbero>> essere presi in carico sulla base di uno sforzo condiviso e trasferiti in centri sorvegliati istituiti negli Stati membri, <<unicamente su base volontaria.>>"
Notare il condizionale <<dovrebbero>>, e la precisazione <<unicamente su base volontaria>>.
Il che, secondo me, costituisce:
- un notevole passo in avanti "teorico", in quanto la disposizione prevede la ridistribuzione in Europa di <<TUTTI>> quelli che arrivano, e non solo di quelli che hanno già riconosciuto il diritto di asilo o si trovano nella particolare situazione di cui al punto A);
- uno stallo "pratico", in quanto la disposizione prevede che tale ridistribuzione in Europa sia solo "SU BASE ESCLUSIVAMENTE VOLONTARIA", come sottoscritto NERO SU BIANCO dal nostro governo.
Il che significa che siamo più o meno punto e da capo, in quanto già <<ADESSO>> nulla impediva l'ospitalità volontaria da parte di qualunque altro Stato (come, ad esempio, nel caso dell'Acquarius, che è stato volontariamente accolto dalla Spagna); la differenza sostanziale è che, mentre noi, in base al Diritto Internazionale del Mare, ricorrendo determinate circostanze, non possiamo rifiutare i "salvataggi" in mare, (come ribadito dall'art.6), in base allo stesso art.6, però non possiamo più lamentarci, come abbiamo fatto finora, che gli altri Paesi rifiutino di ricevere i "salvati", perchè abbiamo sottoscritto la clausola per la quale tale rifiuto è ormai divenuto legittimo da parte di chiunque.
Ed infatti Orban ha esultato, perchè è stato lui, insieme ai capi di Stato sovranisti, che ha insistito per avere l'art.6 formulato in quel modo, a nostro discapito! E il nostro governo, essendo loro AMICI SOVRANISTI, ha acconsentito!
A questo punto c'è da porsi una domanda:
CHI SONO I NOSTRI "VERI" NEMICI, IN EUROPA?
Il 9 settembre 2018 scorso la Commissione Europea. che rapprenta l'Europa nel suo complesso (non particolaristico), aveva presentato al Consiglio Europeo un pacchetto complessivo di proposte volte ad aiutare Grecia e Italia, proponendo di ricollocare in altri Stati membri dell'UE 120 000 migranti; questa cifra si aggiungeva alle 40 000 persone che la Commissione già in maggio proponeva di ricollocare dalla Grecia e dall'Italia, per le quali si attendeva una decisione del Consiglio Europeo, che rappresenta i singoli stati nazionali (ed i loro interessi particolaristici), e che ancora tarda ad arrivare, nonostante le sollecitazioni della Commissione.
Il Consiglio europeo, che è composto dai Capi di Stato o di governo degli Stati membri, perchè mai tarda a decidere?
Chi si oppone alla ridistribuzione?
Francia e Germania?
<<NO!>>
Chi si oppone sono i Paesi Sovranisti dell'EST; gli stessi, i quali, oltre a non aver accettato sinora neanche un ricollocamento dall'Italia (a differenza di Francia e Germania), si rifiutano per principio, dicendo che ce li dobbiamo tenere tutti noi; sono gli stessi Paesi che hanno sollecitato la bocciatura della nostra manovra finanziaria.
Questi sono gli amici sovranisti! di quel genio geopolitico di Salvini!
Attenzione, poi, a non confondere:
- il Consiglio dell'Unione europea, che è l'organo legislativo dell'Unione;
- il Consiglio europeo che riunisce i Capi di Stato o di governo dell'Unione europea.
Sono due cose DIVERSE!
Per cui, se esaminiano oggettivamente i fatti, NON E' "L'EUROPA" AD OPPORSI ALLA RIDISTRIBUZIONE, MA I CAPI DI STATO DI SINGOLI PAESI; SOPRATTUTTO QUELLI "SOVRANISTI", CHE SALVINI RITIENE AMICI?
Ma allora Salvini è un cretino?
Può darsi!
Ma non si può escludere affatto che lui, invece, con premeditazione NON VOGLIA ASSOLUTAMENTE CHE LA QUESTIONE MIGRATORIA VENGA RISOLTA CON NOSTRA "SODDISFAZIONE"!
In tal modo, infatti, potrà avvalersi, nella sua sporta elettorale a beneficio dei gonzi, di due bei FALSI NEMICI su cui appuntare gli strali:
a) L'Europa (e i suoi due principali Paesi leader);
b) Gli stranieri stessi (la cui percentuale in Italia, è bassissima sia in assoluto, sia in senso relativo agli altri Paesi -ricollocandi a parte-).
Ma questa è solo una congettura!
2) GESTIONE DEI MIGRANTI IN ITALIA.
In base al "DECRETO (IN)SICUREZZA", il (mini)Ministero dell'Interno ha dato mandato di cessare i percorsi di accoglienza che riguardano le persone che possiedono il permesso di soggiorno umanitario e sono ospiti delle strutture statali, cioè i CARA (Centro di accoglienza per richiedenti asilo) e i CAS (Centro di accoglienza straordinario); l'idea sarebbe che non ha senso continuare a spendere dei soldi per persone che a breve "dovrebbero" (forse) essere espulse dal territorio italiano.
Sulla quale idea si potrebbe discutere sia sul piano economico che su quello morale; ma lasciamo perdere, perchè mi sto già dilungando troppo.
Comunque, anche volendo ammettere il principio, i soggetti in questione, secondo me;
- dovrebbero essere espulsi da Centri nel momento stesso in cui un pulman le carica, per condurle nell'aeroporto, da cui verranno reimbarcate nel Paese di origine:
- non dovrebbero, invece, essere scaricati in strada, senza un soldo e senza arte nè parte, inducendoli così a sopravvivere in modo delinquenziale.
In realtà il problema è che queste persone non potranno essere espulse "massivamente" dall'Italia (come menzogneramente promesso da Salvini), perchè, per farlo:
- mancano le risorse per farlo(cioè i soldi per l'accompagnamento, e per il trasporto aereo, terrestre o navale, neanche preventivati in Bilancio)
- mancano gli accordi internazionali per farlo (cioè il consenso dei Paesi d'origine a riprenderseli).
Per risovere tali problemi, questo governo ha fatto POCHISSIMO, essendo troppo impegnato nella propaganda.
Per cui, in pratica, i soggetti "stradizzati", diventeranno semplicemente irregolari senza più il minimo controllo, cosa che comporterà due problemi:
a) Da un lato il percorso di integrazione compiuto finora verrà vanificato, visto che nessuno di loro sarà più in grado di trovare un lavoro;
b) dall'altro diventeranno un problema di ordine pubblico per le amministrazioni locali, visto che quasi sicuramente finiranno per delinquere, alimentando timori e tensioni da parte della popolazione locale.
Il che pure, però, farà però buon giuoco alla propaganda salviniana, come pure sub 2), configurando una versione aggiornata della "STRATEGIA DELLA TENSIONE" del secolo scorso!

***
Io credo di aver spiegato come REALMENTE stanno le cose, nel modo più dettagliato e documentato possibile; ma se mi si vuole replicare solo con insulsi slogan da quattro soldi, senza argomentativamente contraddirmi punto per punto, non insisto oltre!
Se qualcuno vuole chiudere il proprio cervello per partito preso, non posso certo convincerlo io ad aprirlo!
Il sonno della ragione genera MOSTRI!





