Una cosa assurda del festival di Sanremo è la sua durata. Sei ore di trasmissione in media con all'interno una ventina di brani musicali. Considerando che una canzone dura in media circa 3 minuti e mezzo, mettiamo 5 con la presentazione, saranno massimo 2 ore, ma stando larghi. È le altre 4 ore? Fanfare, predicozzi buonisti, inni di Mameli, baci gay, rievocazioni, monologhi, lettere da leggere con inviti a Kiev, sorrisi di circostanza, calcioni ai poveri fiori, già agonizzanti perché recisi, non rientranti nell'inclusione sociale, pubblicità come non ci fosse un domani, tatuaggi a perdita d'occhio, ecc. Per me la musica è solo un intermezzo , un pretesto per la logorrea dilagante. Fosse almeno una pausa di qualità, ma a parte 3-4 canzoni che si possono ascoltare, come scriveva un critico musicale su un quotidiano, cosa resta?

certo che il fratello Pietro continua a puntare il Vaticano come responsabile. Ultimamente ha dichiarato che loro sanno tutto, basta che decidano di parlare. Questo dopo che a gennaio la magistratura vaticana aveva deciso di riaprire le indagini proprio su istanza della famiglia. Se il fratello afferma che sanno già tutto vuol dire che anche lui sa già tutto. Però fa solo insinuazioni e non dichiara pubblicamente quello che ritiene di sapere. Questo atteggiamento non giova e ovviamente può attirare un certo "nervosismo". Ma se Emanuela non fosse stata cittadina vaticana staremmo ancora a parlarne dopo 40 anni ?
Troppe certezze hai caro Phil. Quasi un dogmatismo laico fatto di ipotesi è teorie considerate CERTAMENTE vere. Non capisco perché dà così tanto fastidio che il credente sia anche lui una persona in ricerca, con i suoi dubbi e le sue fragilità umane. Certo giova ridurlo a una specie di macchietta, ma non è questa la realtà della fede, caso mai della superstizione. Penso che non sia opportuno scadere in una specie di avversione ideologica verso il credente perché porrebbe fine inevitabilmente al dialogo.