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Messaggi - Sariputra

#526
Tematiche Culturali e Sociali / Re:I terrapiattisti
11 Dicembre 2018, 12:08:40 PM
Non ho nessun problema con la gente che crede nella Terra piatta. Ognuno è libero di credere in quel che desidera, finchè non lo impone agli altri...una Terra piatta come un'ostia; una sorta di frisbee che vola attorno al sole, tra l'altro, è un'immagine curiosa che trovo persino poetica nella sua 'nudità' concettuale... :) I primi a non crederci suppongo siano gli stessi 'terrapiattisti'. Ma c'è dell'altro, come mi sembra sia stato già scritto...queste sono forme di rivolta contro il dilagare del pensiero unico dominante...poco importa se basate sul nulla...
#527
Per molte persone religiose  ( ma non per Lutero e Calvino...)il libero arbitrio esiste e ci è dato da Dio. E questo è un motivo di fede.
 I non-religiosi, che ritengono tutto il nostro agire non-libero ma determinato da cause e condizioni,  sono costretti ad agire come se il libero arbitrio esistesse, in quanto non è possibile conoscere tutte le infinite cause e condizioni che fanno scegliere A invece che B.
Anche perchè tutte queste cause e condizioni non interagiscono tra loro sempre allo stesso modo e quindi danno vita ad effetti sempre diversi e imprevedibili. Io stesso muterò tra un attimo il mio desiderio di scrivere qualcosa sul libero arbitrio e me ne pentirò probabilmente, anche se sembra (apparentemente) non siano intercorse nel frattempo mutazioni nelle cause che mi hanno spinto a scriverlo...
Secondo me tra i fenomeni mentali e quelli fisici permane una forte dose di incertezza che fornisce combustibile all'esistenza di un certo grado di libertà, libertà che in teologia diventa  "libero arbitrio".
#528
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Ècouter les femmes
10 Dicembre 2018, 08:23:55 AM
@Everlost

Per farmi perdonare dal mio maldestro e inadeguato tentativo di far dell'ironia, ti dedico questa poesia celtica. Forse la conoscerai di già...ma io te la dono lo stesso... :-[:


La Natura di Taliesin -Taliesin (poeta gallese, VI sec.)

Non di madre né di padre fu la mia creazione.
Venni creato dai nove elementi 
da quegli alberi da frutto, dai frutti del paradiso,
dalle primule e dai fiori di collina,
dalle infiorescenze degli alberi e dei cespugli
dalle radici della terra fui creato,
dalla ginestra e dall'ortica,
dall'acqua della nona onda.
La matematica mi incantò prima che fossi reso immortale,
Gwydion mi creò con la sua verga magica.
Da Emrys e Euryon, da Mabon e Modronda cinque volte cinquanta maghi fui creato 
creato dal Maestro nella sua più profonda estasi
dal più saggio dei druidi prima che il mondo iniziasse.
Conosco il sapere delle stelle dall'inizio dei tempi.

E' una traduzione da un'altra traduzione e per questo forse ha perso qualcosa della prima magia...
Ciao  :)
#529
Prima di passare alla tecnologia ha sperimentato i suoi metodi nelle macchine ideologiche: economia, politica, religione. Ora sta trasferendo questa esperienza sulle macchine tecnologiche. Hal è il racconto di questo trasferimento. Non siamo più noi a decidere le avarie, ma è (chi controlla) la tecnica. Ma, come Hal, la tecnica finisce col decidere in proprio e può decidere che l'avaria sono gli umani, come i calcolatori finanziari che decidono che lavoratori rottamare e quali tenere. 

L'ultimo mostro creato dall'uomo...l'ultimo di una lunga serie. Però, mentre gli altri mostri erano ancora tutto sommato controllati ( e controllabili..) dall'uomo, questo sta ricevendo una 'delega' sul controllo dell'umanità sempre più massiccia e direi irreversibile...La seduzione delle macchine tecnologiche è potentissima, ne siamo incantati perchè sono ben tangibili e tascabili ormai. Un tempo la macchina era nella fabbrica, adesso la portiamo sempre con noi e ne controlliamo ansiosamente la carica. I confini sfumano ogni giorno di più...siamo noi che la portiamo o in verità è lei che ormai ci porta con sè?...Huawei è piiù pericolosa dell'arsenale nucleare russo...le torri di controllo e le reti infrastrutturali sono armi micidiali...chi le controlla può controllare il mondo e scatenare una guerra cibernetica che ci può rendere muti...e tristi...Elon Musk fa il profeta: l' IA sarà la più grande minaccia che l'umanità si è mai trovata di fronte...nel frattempo un'isola tecnologica di plastica, grande tre volte la Francia, si sposta con le maree nell'Oceano Pacifico... :(
#530
Trovo quasi più interessanti i vostri commenti sul film che non il film stesso  :-\ . Ricordo infatti che mi annoiò abbastanza quando lo vidi...troppo lento per i miei gusti. E sì che all'epoca ero un accanito lettore delle collane Cosmo Oro e Cosmo Argento. Adesso non sopporto più la fantascienza...nemmeno quella di qualità, come alcuni film usciti negli ultimi anni di cui mi parlano bene...
Adesso vado in cerca su internet di vecchi film western anni cinquanta... epoca in cui probabilmente ero un coniglio ariete o "testa di leone", non so...:(
#531
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Ècouter les femmes
06 Dicembre 2018, 01:05:34 AM
Dopo l' "adeguata" tirata d'orecchi del buon Jean rientro nei ranghi e, dopo essermi cosparso abbondantemente il capo di cenere  della stufa, ammetto che non sono io uno di quei due simpaticoni ritratti nella foto...( peraltro preferibili a kabhir Bhedi, e soprattutto al Berlusca...). Come saprete senz'altro i gimnosofisti erano strani filosofi-asceti hindu  e, tra questi, c'erano anche quelli che rispondendo ad un indovinello-trabocchetto riuscirono ad azzittire il potente, colto e crudele Alessandro Magno, salvarsi la vita e fare proseliti perfino tra i suoi ufficiali.
#532
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Ècouter les femmes
05 Dicembre 2018, 21:36:05 PM
Cara @Everlost, per dimostrarti la mia ingenua buona fede e che non ho nulla da nascondere posto una foto di qualche anno fa, in cui sono ritratto insieme al mio amico Carlo. All'epoca facevamo i gimnosofisti in India, dalle parti di Serampore...



Naturalmente io sono quello con i capelli lunghi sul davanti...(sono sempre stato un tipo assai pudico...).
#533
Tematiche Spirituali / Re:Sono un essere inadeguato
05 Dicembre 2018, 11:59:02 AM
UNA SERA TRA AMICI

Accendo una vecchia candela. La luce elettrica se ne è andata. Un allarme suona in lontananza, giù nella valle...I miei due amici  stanno in silenzio ora. Osservano il mio armeggiare con l'accendino...
-Non hai una poesia per questo momento?- chiedo a Li Tai Pe.
Mi guarda   triste come al solito. Parla piano, quasi sottovoce:
-La vita trascorre come un lampo il cui splendore così poco dura che appena lo si vede.-
Carlo lo guarda senza vederlo e si porta l'ennesimo bicchiere di prosecco alle labbra.
-E tu Carlo? Una citazione delle tue da far vibrare  e ballare con la fiamma?-
-Ebbro siedo nel bosco notturno, percorso dal vento. Domani, domani affonderà la pallida morte nella mia carne la stridula falce. A deriderla canto per metà di questa notte.-
Mi avvicino alla finestra del salotto e osservo la montagna. Nel buio gli alberi perdono la loro identità, si fanno quasi massa di muschio...
-Vi rendete conto che questo giorno non tornerà mai più? Non ce lo vedremo offerto un'altra volta per tutta l'eternità. Non avremo mai più un cielo come quello avuto oggi, né un sole che risplenda come questo pomeriggio. Neppure tra mille anni...-
Li Tai Pe sembra sussultare e così apostrofa Carlo:
-O tu che stai seduto con un boccale ricolmo, tu dimmi...chi stai aspettando ancora?-
-Aspetto Margherita - balbetta Carlo- aspetto la sua gioia.-
-Margherita è morta!- urla all'improvviso Li Tai Pe- piuttosto alza il calice e chiama la luna a compagna. Non c'è compagnia nella morte.-
-Non è morta Li- sorride Carlo- adesso arriva. Ho già sentito l'auto salire il vialetto. Aspetta...-
Il campanello suona...
-Eccola Li, eccola...-
Margherita entra, ma sembra Anna. Un bacio casto per ognuno. Mi stringe il braccio affettuosamente e mi guarda con dolcezza...poi si siede presso la stufa a legna...
-Che teporino! Fa un freddo fuori. Son quasi ghiacciata. Sei già ubriaco Carlo?-
-Io non mi ubriaco mai. Chiedilo a Sari o a Li se sono ubriachi, non a me.-
-Sari ubriaco? E quando mai? Così serio e coscienzioso. Così vecchio. Sei nato vecchio vero Sari?-
-Sono un'anima antica-rispondo sorridendo ad Anna, o forse è Margherita davvero.
-Brufffh!! - Carlo sembra soffocare con il prosecco di traverso alla risata- un'anima buddhista per caso? Ma se dici sempre che non ci sono anime per il Buddhismo? Eppure questo vino un'anima ce l'ha di sicuro e la sento entrare in me. Un'anima  che ha il sapore di un settembre ormai perduto...Canta qualcosa Margherita, daiii...sto morendo di tristezza con le poesie di Li.-
Anna lo guarda e intona:
-Caro il mio Carlo, compagno di un'avventura
certo che se Margherita se n'è andata no, non è colpa mia.
Oh lo so, lo so, lo so, la tua vita non cambierà
ritornerai a Vicenza con la tua laurea in filosofia
ma io che farò in questa Contea?
Piena di malinconia e di... Sari.
Per questo canto una canzone triste, triste, triste...
Triste come me.-
-Nooo! Ti prego...questa no!- supplica Carlo.
-E non c'è più nessuno che mi parli ancora un po' di lei,
ancora un po' di lei.
E non c'è più nessuno che mi parli ancora un po' di lei,
ancora un po' di lei ...
Sari passeggiamo un pò insieme?-
-Fa fresco fuori...-
-No, mia anima antica, qui dentro, attorno al divano e a Li Tai Pe-
Li Tai Pe è da sempre innamorato di Margherita, come tutti noi, e arrossisce fino alle orecchie...Anna si diverte a tormentarlo...
-Dicono che Li non abbia mai avuto una donna-  sussurra Margherita guardandomi maliziosamente negli occhi.
-E' la pura verità!- rincara Carlo- E' un ragazzo pulito e d'altri tempi, con il problema di una mostruosa malinconia. E' un romantico. L'ultimo dei romantici. Il migliore...-
Anna si ferma alle spalle di Li Tai Pe e gli stringe le guance bollenti dal vino e dall'imbarazzo con le sue mani fredde.
-Allora...hai scritto quella poesia per me, caro Li?-
Li si toglie le mani di Anna dal volto, è adirato. Ora è rosso dalla rabbia verso Carlo.
-Sì dai, Li...recita la poesiucola per Margherita. Così posso addormentarmi beato. Questo prosecco non è male Sari, si sente che è stata un'estate calda...-

-Non lasciarmi così alla notte
al dolore, tu la più amata, tu
mio volto di luna! Tu mia fosforea luce,
tu mia candela, mio sole, luce mia.-

-Ah ah! Fosforea luce non è male Li...-ride Carlo, tirando uno sbadiglio opaco.
Anna si avvicina a Li e gli stringe nuovamente le guance color del mosto con le sue mani pallide...poi, improvvisamente lo bacia sulla bocca...
-Porti sempre cone te quella Bibbia tascabile che ti ho regalato, dolce Li dalle labbra di fragola?- chiede Margherita.
Li Tai Pe annuisce.
-Me la fai vedere?- chiede Anna.
Li  apre il maglione e tira fuori un libriccino minuscolo con la copertina rosso mattone. Margherita la prende e inizia a sfogliarla...Carlo sta dormendo ormai, con la testa a ciondoloni. E' quasi mezzanotte e la corrente elettrica non è ancora tornata. Anna si ferma e inizia a leggere:
-Ascolta Li, amore mio, e anche tu Sari, mio caro amante...

Il mio diletto era sceso nel suo giardino
fra le aiuole del balsamo
a pascolare il gregge nei giardini e a cogliere gigli.
Io sono per il mio diletto e il mio diletto è per me;
egli pascola il gregge tra i gigli.-

-E' il Cantico dei Cantici- mormora, lieve come un soffio, Li Tai Pe.
-Sì- sorride Margherita- stasera io sono per il mio diletto e lui per me.
Li Tai Pe la guarda in silenzio...poi abbassa le spalle, sconsolato...
#534
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Ècouter les femmes
04 Dicembre 2018, 09:12:25 AM
Il rapporto tra uomini e donne è fatto sostanzialmente di luoghi comuni. Le donne generalmente non sono quello che di loro dicono gli uomini, e viceversa...anche se spesso le donne ci azzeccano di più nel giudicarci (ma non sempre...). Il fatto è che sono esseri più complessi di noi. Complessità che non vuol dire naturalmente qualità migliore. Storicamente , quando sono state al potere, si sono comportate  più o meno come i colleghi maschi, non disdegnando l'uso della violenza e lo strumento della guerra (fatta dai maschi...) e non facendosi mancare spesso nemmeno la tortura e la crudeltà...
Personalmente le temo moltissimo, al limite del terrore, proprio per il fatto che le amo e che vivo praticamente con sole donne attorno...discutere con una donna è più stimolante ( seppur spesso più snervante. Infatti i miei poveri nervi ne soffrono tantissimo...) che non con un maschio, perchè ti costringe ad 'uscire' da una certa prospettiva limitante che quasi sempre tende ad instaurarsi nelle discussioni fra maschi. Discussioni che purtroppo spesso si arenano per l'eccesso d'aggressività e di volontà d'imporsi che sovviene. Naturalmente una discussione con una donna, soprattutto se graziosa e affascinante, è quasi sempre piuttosto 'ambigua' ( e proprio in questo sta il suo fascino ...). Si è disposti a concedere di più alle opinioni di una simile femm...ops!Donna... :-[. Quasi sempre finisco vigliaccamente per darmi per convinto pur di fare una buona impressione e di 'piacere'...Questo potrebbe essere una forma di 'sessismo' , considerare cioè poco importante l'argomentare di una donna, ritenendo più importante il piacerle... :( Lo noto anche nelle discussioni in questo forum, in cui si tende ad evitare generalmente una contrapposizione forte nei riguardi delle nostre interlocutrici ,forse anche per il timore di 'prenderle'... La nostra autostima di maschi ne soffre terribilmente; non siamo ancora ben disposti a concedere che una donna ne sappia più di noi...Razionalmente forse lo accettiamo, ma istintivamente no...Ma forse è solo un sentire personale, dato dalla mia inadeguatezza...non so...Trovo spesso assai divertente discutere con una donna, perché inevitabilmente, anche se non ne siamo consapevoli, noi maschi, diventa quasi sempre una forma di 'seduzione' da ambo le parti. In un forum questo non s'avverte naturalmente perché abbiamo solo un nick dall'altra parte e spesso non siamo neppure del tutto convinti che trattasi di discutere veramente con una donna... ??? Per questo invito le varie Ipazia , Everlost, Lou, ecc. a mettere anche una loro foto, non farlocca, in bella mostra sotto il nickname...questo mi aiuterebbe molto... :-[  :-[
#535
Mah!...Secondo me la fate troppo complessa. :)
Ritorno al mio concetto già espresso: di determinate ci sono le carte, il gioco è nostro.
Esempio banale: Un nato cieco non potrà scegliere tra il diventare pilota o pittore, ma sicuramente potrà scegliere tra essere musicista o filosofo.
L'arbitrio infatti (definizione da vocabolario) è la "facoltà di valutare e operare secondo la propria volontà". L'arbitrio  è quindi la facoltà di scegliere in base a determinate carte in tuo possesso e secondo la tua volontà e non significa affatto libertà da ogni condizione. Una condizione base infatti è proprio il poter disporre di una volontà...
Il mio libero arbitrio mi ha fatto scrivere questo breve post. Avrei potuto non scriverlo? Certamente...la domanda interessante è piuttosto questa: perchè l'ho scritto?... :(
#536
Citazione di: Lou il 27 Novembre 2018, 18:43:57 PMMa tu Sari, però, nonostante questa consapevolezza di cui ci fai partecipi, non so quando esci e vai fino in posta ci vai con i bigodini in testa, vestaglia e pantofole o che ne so, una mini pettinata te la dai? E soprattutto, pure quando scrivi sul forum, una bellezza nello stile del corpo dei tuoi post appare neh? È un inganno? Appare bello, sto stile, ma non lo è? Sentiamo che ha da dire la nostra bella e gialla ginestra. :)


Mah!...Credo che l'arte umana sia una nobile forma di 'consolazione'. Anche il bimbo piccolo, maltrattato da una madre ignobile, per consolarsi si succhia il pollice...poi si accorge che la sua solitudine attira altri...ed è fatta!
#537
Citazione di: Kobayashi il 27 Novembre 2018, 11:47:23 AMChe cos'è l'illusione? Voglio dire, il primo a subire la potenza della bellezza della natura è proprio l'ottimo Sariputra, lo si capisce benissimo dai suoi racconti. Che, nonostante ciò, la giudica "apparenza". Apparenza rispetto a che cosa? Alla struttura autentica della natura? Cioè, alla sua concezione scientifica? O rispetto ad una verità eterna di tipo religioso-spirituale? Ma anche le verità spirituali si trasformano... Non sono eterne... Voglio citare una frase del teologo gesuita Christoph Theobald (che insegna teologia fondamentale a Parigi). All'inizio della sua opera più importante ("Il cristianesimo come stile"), dice che uno dei sui obiettivi sarà mostrare come la sua concezione "estetica" del cristianesimo "possa formarsi nel momento in cui il paradigma dogmatico del cattolicesimo sta per scomparire". L'idea che il cuore del cattolicesimo sia il dogma, siano delle verità indiscutibili che il devoto è tenuto ad apprendere e a credere, è finita, è morta. Questo per dire che il discorso tradizionale sull'inconsistenza di certe esperienze deve essere riformulato, non potendo più essere basato su un essere eterno etc.

"Apparenza" perché appare bella..ma non lo è.  Quando entri in un bosco senti questa bellezza, sei quasi disposto a convertiti alla sua apparenza di beltà. Ma aspetta...c'è una serpe che ha appena catturato un topolino. La bestiola squittisce disperata...lo spettacolo è orribile. La bellezza è svanita...la mente non la percepisce più. C'è dell'altro ora...c'è del 'timore' e c'è dell'orrore. La maschera si dissolve, adesso la sofferenza della natura mostra il volto. Un volto oscuro...freddo, indifferente. E' come una strega che ti fa un incantesimo, per mostrarsi bella ai tuoi occhi, così che ti voti anima e corpo alle sue lusinghe... che la chiami addirittura "madre"...e lo è in un certo senso...ma sei anche consapevole che sotto quell'apparenza si cela l'orrore...ti ha messo al mondo solo per usarti...Il tuo cuore si ribella allo schifo...perché lo fa? Dico, si dovrebbe amare la propria madre...ma se questa madre indifferente desidera che tu copuli oscenamente con lei e per lei?..
Rosa sulla veranda
e il blu elettrico del mare
che si getta impaziente sulla sabbia.
Con la febbre vengono strane visioni
e i pianti dei bimbi riposano nella sera.
E tu stavi seduto alla finestra.
Il vento ti scompigliava i bianchi capelli.
Con la tua vecchia pipa
consumata
guardavi il Vivente e le sue opere.
Ero venuto a trovarmi,
o forse a trovarlo,
come non so.
Si sentiva cupo il tonfo del mare,
l'erba di trifoglio ondeggiava,
a tre o quattro petali assieme.
Il piccolo venne alla finestra e
sorrideva
nel suo pigiama giallo ornato di rondini.
Poi ti chiesi:
Cos'è la divina disperazione ?
Mi guardasti assonnato
con un'aureola di fumo tra i capelli.
Hai mai pianto inutili lacrime?- mi chiese.
-Sì, ma non vorrai dirmi che questo esprime
la divina disperazione?-
Ingenuo amico mio - rispose -
proprio per questo la disperazione è divina.

E' disperante l'apparente, illusoria bellezza della natura...
#538
La bellezza è un'illusione. E' l'illusione sovrana. Non c'è alcuna salvezza nella bellezza. Dostoevskij si sbaglia...come sbagliano sempre gli artisti. La bellezza non salverà mai il mondo. E' troppo effimera, evanescente, relativa. Se ne sta solo negli occhi di chi guarda e gli occhi di chi guarda sono spesso ciechi...La bellezza ci rende schiavi del mondo, incatenati alle sue lusinghe, alla sua falsità. E' solo il riflesso colorato della bolla di cui si serve la matrigna per convincerci a continuare a vivere, a riprodurci e persino per amarci, disperandosi...La bellezza è qualcosa che ti si attacca addosso, che ti vince e ti ruba la libertà...per poi distruggerti! La bellezza della natura poi è la falsità suprema. Non c'è nulla di bello nella natura. La natura inganna...ha scopi abbietti...ti vuole solo usare per poi gettarti da parte quando non servi più. Lo dice pure D.Hume:

"La bellezza non è una qualità delle cose stesse: essa esiste soltanto nella mente che le contempla, e ogni mente percepisce una diversa bellezza."

La bellezza può essere solo una qualità della mente. Non c'è nulla di bello 'là fuori'...

Namaste
#539
Tematiche Spirituali / Re:Ipotizzando, ho un problema
23 Novembre 2018, 12:32:38 PM
Citazione di: Ipazia il 23 Novembre 2018, 12:08:33 PMRispetto alle dispute religiose trovo illuminante questa pagina di F.Nietzsche tratta da Ecce Homo (neretto mio): Perché sono così accorto 1. - Perché ne so un po' di più? Perché, in generale, sono così accorto? Non ho mai riflettuto su problemi che non fossero tali, - non mi sono mai sprecato. - Ad esempio, non conosco per esperienza le vere e proprie difficoltà religiose. Mi è completamente sfuggito in che senso dovrei essere «peccatore». - Allo stesso modo mi manca un criterio valido su cosa sia un rimorso: da ciò che se ne sente dire un rimorso non mi sembra nulla di notevole... Non vorrei piantare in asso un'azione per quel che ne è stato dopo, preferirei lasciare completamente fuori da un giudizio di valore l'esito negativo, le conseguenze. In presenza di un esito negativo si perde persino troppo facilmente la giusta visione di ciò che si è fatto: un rimorso mi sembra una sorta di «malocchio». Tenere tanto più in considerazione qualcosa che è fallito, proprio perché è fallito - questo piuttosto appartiene alla mia morale. - «Dio», «immortalità dell'anima», «redenzione», «al di là», tutti concetti ai quali, anche da bambino, non ho dedicato nessuna attenzione, e neppure il mio tempo - forse non sono mai stato abbastanza infantile per questo? - Non conosco affatto l'ateismo come risultato, ancor meno come avvenimento: esso mi è congeniale per istinto. Sono troppo curioso, troppo problematico, troppo irriverente, per accontentarmi di una risposta così piattamente grossolana. Dio è una risposta piattamente grossolana, un'indelicatezza verso noi pensatori -, in fondo, persino un grossolano divieto nei nostri confronti: non dovete pensare!... In modo ben diverso mi sta a cuore un problema dal quale, molto più che da una qualsiasi curiosità da teologi, dipende la «salvezza dell'umanità»: il problema dell'alimentazione...

E perché dovrebbe essere valido pure per un altro? Questo è proprio quel che si dice fare della propria inclinazione personale un assoluto...a parer mio .
#540
Citazione di: Ipazia il 23 Novembre 2018, 10:35:40 AMRestare seduti il meno possibile; non prestar fede a nessun pensiero che non sia nato all'aperto e in movimento, - nel quale anche i muscoli non abbiano la loro festa. Tutti i pregiudizi vengono dai visceri. - La immobilità [carne seduta] - l'ho già detto una volta - è il vero peccato contro lo spirito santo. So wenig als möglich sitzen; keinem Gedanken Glauben schenken, der nicht im Freien geboren ist und bei freier Bewegung, in dem nicht auch die Muskeln ein Fest feiern. Alle Vorurtheile kommen aus den Eingeweiden. Das Sitzfleisch ich sagte es schon einmal die eigentliche Sünde wider den heiligen Geist. (FN - Ecce homo - Perchè sono così accorto - 1)

Ma non sembra che a lui personalmente abbia fatto tutto 'sto bene. In realtà è il digiuno che ti purifica dai pregiudizi e dalle cattive abitudini. Raccomando sempre di digiunare almeno un giorno alla settimana, ma non mi ascolta nessuno... La mente diventa 'affilata' come una lama. Due giorni alla settimana no, è troppo, perché al secondo la mente scambia i polpacci altrui per dei cosciotti succulenti... :(
Concordo che stare all'aperto, in ozio sotto l'ombra di un grande noce (o anche faggio va bene...) è molto salutare. Soprattutto quando lo sguardo può vagare nell'azzurra lontananza...