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Messaggi - Eutidemo

#526
Ciao Anthony :)
E' vero che i capi di stato di solito non si immolano, ma preferiscono farlo fare ad altri; però la storia ci ha insegnato che nessun capo di stato, per quante misure di sicurezza possa prendere, è immune dal rischio di essere assassinato.
Ed infatti, come scriveva Seneca, chiunque non abbia paura di perdere la propria vita, è padrone della vita di chiunque altro.
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Un cordiale saluto! :)
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#527
Ciao Bobmax. :)
Da bravo matematico, anche in questo caso il tuo ragionamento è INECCEPIBILE!
Ed infatti:
- durante la guerra fredda erano soltanto in 2 a possedere la bomba atomica;
- ora, invece, sono in 8 (o forse 9) a possederla.
Per cui, sotto il profilo del "calcolo delle probabilità", il rischio di una guerra atomica si è matematicamente quadruplicato.
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Senza contare che i possessori di armi nucleari (terroristi compresi) aumentano sempre di più con il passare del tempo. :(
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Quindi, quantomeno matematicamente,  hai senz'altro ragione tu!
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Un cordiale saluto! :)
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#528
Ciao Ipazia. :)
A dire il vero, io stesso, come te, sono portato a pensare che, tutto sommato, se Putin ha davvero in comune affari sotterranei con Trump, nel caso di una vittoria elettorale di quest'ultimo, ciò potrebbe senz'altro diminuire il rischio di un conflitto nucleare tra USA e Russia; però, se questo comportasse un abbandono dell'Europa da parte degli Usa, ciò potrebbe indurre Putin a fare il passo più lungo della gamba in direzione OVEST.
Il che risulterebbe rischioso per tutti, in quanto Francia (290 testate nucleari ) e Regno Unito (225 testate nucleari) hanno armi atomiche a sufficienza per reagire ad un eventuale aggressione russa; anche se questa avvenisse ai confini orientali dell'europa.
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Inoltre, a prescindere dalla circostanza che Putin e Trump abbiano o meno "affari zozzi" in comune, si tratta in entrambi i casi di soggetti che non mi piacciono affatto, essendo entrambi di "estrema destra" e con profili caratteriali non molto rassicuranti (per usare un blando eufemismo).
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Per cui è difficile fare previsioni certe su cosa potrebbe accadere nel caso di una (purtroppo molto probabile) vittoria di Trump.
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Un cordiale saluto! :)
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#529
Ciao Bobmax. :)
Almeno secondo me, è estremamente improbabile che possa scoppiare una guerra nucleare; ed infatti, se non è scoppiata in quarant'anni di guerra fredda, non vedo proprio perchè dovrebbe scoppiare adesso.
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Al riguardo, infatti, ritengo che possa applicarsi la "prima legge di Eutidemo", la quale recita così: "Non ti conviene dare fuoco alla casa, solo per fare un  dispetto a tua moglie".
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La "seconda legge di Eutidemo", invece, recita: "Non ti conviene cercare di estrarre la pistola dalla fondina, se vedi che anche il tuo avversario ce l'ha a portata di mano, e tu non puoi sapere con certezza se lui sia più meno svelto di te".
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In ogni caso, alla fine della seconda guerra mondiale, si scoprì che Hitler aveva immense scorte di "gas nervino" particolarmente micidiale; ma non si azzardò ad usarle neanche all'ultimo minuto.
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Il che ci porta alla "terza legge di Eutidemo", la quale recita: "Non ti conviene scorreggiare in un'automobile per far dispetto ai tuoi vicini, se sai che anche loro hanno fatto una cena a base di fagioli!".
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Un cordiale saluto! :)
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#530
Ciao Pio. :)
Quanto alla "possibile", anzi, purtroppo, "probabile" elezione di Trump a novembre, secondo me sarebbe davvero un "disastro" per tutto il mondo civile; ed infatti, oltre ad essere davvero "abietta" come persona, sembra che Trump abbia sotterranei legami affaristici e malavitosi con Putin (con le conseguenze che è facile immaginare).
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Al riguardo, sia pure con "beneficio d'inventario" ed il debito "senso critico", leggi quanto segue:
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Un cordiale saluto! :)
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#531
Ciao Anthony. :)
E' vero che questa guerra si é trasformata in una competizione tra Russia ed Occidente (per non dire con quasi tutto il resto del mondo), ma, almeno secondo me, sotto il profilo "strategico":
- l'Occidente può benissimo permettersi di perderla (così come è avvenuto in Afganistan ed altrove), trattandosi di una pluralità di democrazie, le quali, comunque, questa volta non subirebbero neanche una vera e propria "sconfitta militare sul campo";
- Putin, invece, non può assolutamente permettersi di perderla, perchè la sua è una dittatura personale, e, quindi, non potrebbe sopravvivere ad una vera e propria "sconfitta militare sul campo".
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Quanto alla "possibile", anzi, purtroppo, "probabile" elezione di Trump a novembre, sono perfettamente d'accordo con te che sarebbe davvero una "tragedia" per tutto il mondo; ed infatti, oltre ad essere spregevole come persona, sembra che Trump abbia sotterranei legami affaristici e malavitosi con Putin (con le conseguenze che è facile immaginare).
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Al riguardo, sia pure con "beneficio d'inventario" e senso critico, leggi quanto segue:
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Un cordiale saluto! :)
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#532
Ciao Ipazia. :)
La tua idea di  una "divisione del territorio con migrazioni delle minoranze verso il nuovo stato dove siano maggioranza", almeno secondo me, non è del tutto da scartare; ed infatti qualcosa del genere è già avvenuto con la storica migrazione, in doppia direzione, tra India e Pakistan.
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Ed infatti Pakistan e India commemorano lo stesso evento, che avvenne alla mezzanotte del 14 agosto 1947: cioè la divisione dell'India originaria, decisa dall'Impero britannico, che divise quella che era stata la colonia dell'India britannica in due stati separati e indipendenti (India e Pakistan).
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In quel caso, però, la migrazione in  massa di 12-15 milioni di persone (Indù e Musulmani) provocò terribili violenze, le quali causarono circa 1.000.000 di morti; una esperienza tragica che sarebbe meglio non ripetere
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Senza contare le successive guerre tra i due Paesi.
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In ogni caso, quindi, anche volendo optare per la soluzione da te proposta, secondo me essa dovrebbe comunque essere preceduta da un referendum popolare, e non eseguita con la forza.
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In ogni caso sei in errore quando scrivi  che l'"ucraino" e un "dialetto russo".
Non è affatto vero, anche se i Russi sostengono che sia così, per ovvie motivazioni egemoniche!
Ed infatti, secondo una ricerca glottologica, la lingua più vicina all'ucraino, sul piano lessicale, è il bielorusso (84% del vocabolario totale), seguita dal polacco (70%), dal serbo (68%) e, infine, dal russo (62%).
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Un cordiale saluto! :)
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#533
Ciao Anthonyi. :)
Come ho già scritto, mi auguro con tutto il cuore che tu abbia ragione; però, la mia conoscenza della storia e delle risorse russe (di ogni genere e tipo), mi rende molto scettico al riguardo.
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Ma tu pensi veramente che l'Ucraina sarà mai in grado di riconquistare militarmente il Donbass e la Crimea?
Io no!
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Già sarebbe tanto se l'Ucraina  non perdesse altri territori; come, purtroppo, temo che, invece, avverrà durante l'estate.
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Un cordiale saluto! :)
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P.S.
Tu tendi a sopravvalutare gli aspetti "tattici" del conflitto, rispetto a quelli "strategici".
#534
Ciao Inverno. :)
Sicuramente  l'occupazione temporanea dei caschi blu, pur essendo secondo me "necessaria", non sarebbe però sicuramente "sufficiente" per fornire serenità di voto nelle regioni contese.
A tal fine, infatti, come ho scritto, dovrebbe essere consentito il ritorno degli esuli nelle zone contese; bambini rapiti inclusi, al fine di evitare situazioni di carattere ricattatorio.
Per cui è ovvio che ci vorrebbe del tempo, prima di poter indire delle valide votazioni referendarie.
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Però, purtroppo, la mia è una ipotesi di soluzione del tutto "irrealistica", perchè, nel nostro pianeta, almeno per ora, prevale esclusivamente il concetto del RISIKO!
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Un cordiale saluto! :)
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#535
Ciao Ipazia :) .
Questa volta non condivido affatto quello che hai scritto.
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Ed infatti:
a)
La Jugoslavia era un "pout pourrì" di etnie e religioni diverse:
- serbi, croati, sloveni, bosniaci ecc.
- musulmani, cattolici ortodossi, ebrei.
b)
L'Ucraina, invece, pur includendo alcune minoranze etniche (come qualsiasi altra nazione), ha una identità geopolitica storicamente ben definita, sin dai tempi del Principato di Kiev.
***
Quanto alla soluzione referendaria:
- magari vedrebbe penalizzata nei suoi diritti nazionali, la minoranza russofona, laddove essa lo è;
- però vedrebbe penalizzata nei suoi diritti nazionali, anche la minoranza ucrainofona, laddove essa lo è.
Questo è inevitabile!
D'altronde una soluzione referendaria potrebbe anche portare all'indipendenza delle regioni contese.
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In ogni caso è un gravissimo errore omologare "russofoni" e "filorussi" (così come omologare "ucrainofoni" e "filoucraini"); anche considerando la "russificazione forzata della lingua ucraina", operata dall'autocrazia zarista e sovietica.
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Un cordiale saluto! :)
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#536
Ciao Anthonyi. :)
Hai perfettamente ragione nel ritenere che io sia un po' "narcisista"; ma, nel caso di specie, il mio "narcisismo" non c'entra assolutamente NIENTE!
Semmai, in questo caso, potresti accusarmi di "testardaggine", in quanto insisto cocciutamente nel ritenere che, almeno in teoria, l'unica pace "logica", "giusta" ed "ovvia" sia quella da me prospettata; ed infatti io credo fermamente nel principio del "diritto all'autodeterminazione dei popoli".
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Però, bada bene, io non ho scritto che quella da me auspicata sarebbe anche una pace "legittima", poichè, in linea di "diritto", il Donbass e la Crimea sono senz'altro territori che appartengono all'Ucraina.
Quindi:
- i Russi, che hanno "illegittimamente" invaso tali territori, dovrebbero abbandonarli e tornarsene a casa loro;
- gli Ucraini potrebbero "legittimamente" riprenderseli, senza minimamente tener conto della volontà dei residenti (che sia a loro favore o meno).
***
Resta fermo, infatti, che, almeno secondo me:
- L'Ucraina ha giuridicamente ragioni da vendere;
- La Russia ha giuridicamente torto marcio.
***
Però, visto che il "diritto" deve sempre tenere conto dello "stato di fatto", a me sembra che "rebus sic stantibus", l'unica pace "possibile", che, nel contempo, risulti anche "logica", "giusta" ed "ovvia", sebbene non in linea con il "diritto internazionale", sarebbe quella di lasciar decidere le popolazioni interessate; o, almeno, ciò che ne rimane dopo i massacri perpetrati dalle forse occupanti.
***
Per il resto, per rispondere alle tue considerazioni:
.
1)
Io invertirei i termini della tua (non certo infondata) considerazione, nel senso  che la mia ipotesi di pace, almeno sinora, non é mai stata proposta da nessuno che conta in senso geopolitico, perchè tutti sanno che, almeno per ora, nessuno dei due contendenti l'accetterebbe.
.
2)
La mia proposta, comunque, sebbene impraticabile per l'ostinazione delle parti (quella ucraina giustificabile, quella russa no), a me sembra molto precisa; ed infatti, io ho scritto che entrambe le parti dovrebbero ritirarsi dalle zone contese, "a prescindere dall'attuale situazione bellica", la quale, in due anni, è già variata parecchie volte.
Dovrebbero, cioè, lasciar decidere alle popolazioni interessate, a prescindere  dall'attuale situazione del RISIKO.
.
3)
Sono invece perfettamente d'accordo con te che che, chiunque parli "genericamente" di pace per la guerra in ucraina, alla fin fine faccia il gioco di putin; il quale usa questo concetto come specchietto per le allodole per tutti i gonzi che cadono nel suo gioco.
Questo te lo sottoscrivo parola per parola!
Ed infatti, io non parlo affatto "genericamente" di pace, ma solo dello "specifico" tipo di pace da me prospettata (realizzabile o meno che essa sia); non certo di una pace qualsiasi.
.
4)
Quanto al fatto che la pace riguarda non solo i popoli dei territori occupati, bensì tutti i paesi del mondo, anche in questo sono d'accordo con te; ma non vedo cosa dovrebbero avere in contrario tutti i paesi del mondo, se fossero i popoli dei territori occupati a decidere a quale nazione appartenere.
.
5)
Sono anche d'accordo con te che la libertà è l'indipendenza non si conquistano certo con una semplice espressione di voto, ma, se si viene ingiustamente invasi, anche dimostrando di essere un popolo capace di difendere la sua indipendenza e la sua libertà con le armi; il che, però, non vuol dire che il resto del mondo non debba intervenire, per consentire alle popolazioni interessate di scegliere il loro destino "votando", invece che essere costretti a "morire" per difendere la loro indipendenza e la loro libertà!
.
6)
Comunque, se la guerra dovesse continuare, anche io, come te, preferirei senz'altro che la Russia venisse sconfitta; però, come ho dettagliatamente spiegato altrove, salvo un cambio di regime (come nel 1917), la ritengo, purtroppo, un'ipotesi estremamente improbabile!
.
7)
Infine, però, anche io sono convinto che, indipendentemente dalla pace sottoscritta (la mia compresa), questa, però, non durerebbe a lungo; ed infatti qualunque firma (s)putin apponga in calce ad un trattato, "in vento et rapida scribere oportet aqua" (Catullo 70, cioè "tanto vale scriverla sul vento o sull'acqua che scorre".
***
.
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Un cordiale saluto! :)
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#537
Ciao Ipazia. :)
Non ti si possono certo dare tutti i torti; ed infatti, delle "pacificazioni Onu" abbiamo eloquenti esempi in Somalia, Libano (Palestina), Yugoslavia, stati africani vari ecc.ecc.
Ed invero non sono esempi molto confortanti! :(
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Tuttavia io insisto sul principio del diritto all'autodeterminazione dei popoli; ed infatti, per quanto, in concreto, tale diritto possa essere perseguito con estrema difficoltà, secondo me, non bisogna mai rinunciare a cercare di conseguirlo!
E come è possibile  cercare di conseguirlo, almeno teoricamente, se non tramite l'intervento di nazioni neutrali rispetto al conflitto?
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Un cordiale saluto! :)
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#538
Almeno a mio modesto parere, l'unica pace "logica" e "giusta" in Ucraina, sarebbe proprio quella che, pur essendo "ovvia", viene rifiutata, in modo categorico, da entrambi i contendenti.
Cioè:
1) Entrambe le parti dovrebbero ritirarsi dalle zone contese, a prescindere dall'attuale situazione bellica.
2) Le zone contese dovrebbero essere occupate militarmente soltanto dai "caschi blu" dell'ONU.
3) Dovrebbe essere consentito il ritorno degli esuli nelle zone contese (bambini rapiti inclusi).
4) Dovrebbero essere indette libere elezioni, sotto lo stretto  controllo di "Stati neutrali", per decidere se le zone contese vogliono :
- appartenere all'Ucraina;
- appartenere alla Russia;
- diventare indipendenti.
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Ma purtroppo, come dice Adelchi morente: "Una feroce forza il mondo possiede, e fa nomarsi d(i)ritto!"
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#539
                                        SOLUZIONE
Il prigioniero risponde:
- il lato del quadrato A deve essere lungo 32.043 metri lineari, da cui scaturisce un'area di 1.026.753.849 metri quadrati:

- il lato del quadrato B deve essere lungo  99.066 metri lineari, da cui scaturisce un'area di 9.814.072.356 metri quadrati:
#540
Mio caro Bobmax,
il sonno della ragione genera mostri! :(