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Messaggi - acquario69

#526
Tematiche Filosofiche / Re:Die Mutter sind es!
23 Dicembre 2016, 23:35:08 PM
CitazionePenso che non sia mai esistita un'epoca in cui l'uomo era, per così dire, "buono".

CitazioneSe l'uomo, in un tempo lontano, avesse vissuto veramente come in un Eden , pieno di meraviglia e bontà, cosa lo avrebbe spinto a distruggerlo se non (ancora) la sua innata violenza e aggressività?


nemmeno io lo penso,sia per possibili giustificazioni "esterne"....(anche se vivere in una discarica - che e' tra l'altro pure la maniera tutta moderna di considerare il nostro pianeta in cui viviamo - non può non avere una sua certa influenza negativa e che ricasca poi a pioggia su tutto il resto,singole persone comprese)....ed altrettanto per la sua violenza ed aggressività (che ha infatti sempre avuto) ma la differenza,e per come la vedo io,e' che l'inclinazione alla sua parte negativa veniva sapientemente bilanciata e sublimata considerando in prima istanza anche e sopratutto la sua parte più nobile (spirituale) ...l'uomo era "religioso" e gli veniva fondamentalmente dal sentirsi parte integrante della natura,(e non separato) cosa questa che ha perso ed ha avuto un momento e pure un luogo preciso che detto in termini attuali si configura in occidente.

lo si può riscontrare mettendo a confronto tutte le altre civilta/comunita...indiani d'america- aborigeni- e tutto l'oriente,prima che questo fosse anch'esso "occidentalizzato"..(e regolarmente annientate) per l'appunto da chi non ha più avuto remore alla sua hybris fuori controllo,e non perché erano affatto diversi da noi ma proprio per i motivi di cui sopra
#527
Tematiche Filosofiche / Re:Die Mutter sind es!
23 Dicembre 2016, 13:03:29 PM
pero non credo che ci siano soltanto le emozioni,di cui la rabbia e la paura,o il fuggire comunque dal dolore...
io invece nella tua descrizione vedo le cose un po al contrario e mi immagino questi cosiddetti primitivi tutt'altro che rabbiosi e frustrati ma casomai meravigliati di tutto cio che li circondava e comunque in gran sintonia con tutto il resto!

quelli veramente bestie,sadici e frustrati,in verita' sono proprio qui tra noi!...ad esempio li trovi descritti bene qui sotto

http://www.maurizioblondet.it/scaduti-cosi-basso-riflessione-montepaschi/
#528
Citazione di: paul11 il 23 Dicembre 2016, 09:47:38 AM
Ti stai ponendo le domande fondamentali a cui filosofi, teologi, scienziati, ma diciamo pure ogni singolo individuo che cerca di capire si pone. Noi siamo l'uomo vetruviano e il dipinto di Michelangelo nella Cappella  Sistina in cui la mano umana e divina si  cercano, si toccano.
Noi siamo quì e ora in uno spazio tempo, ma c'è stato storia e pensiero prima di noi e ci sarà dopo di noi, altri nasceranno e moriranno così come prima di noi.
E' la condizione umana al centro di ogni domanda. Questa è la domanda originaria e già si pone come significazione della propria esistenza. Può essere, estremizzo il concetto, che noi siamo solo materiale organico organizzato che si illude di avere significazione per via di una mente che astrae, ma può essere anche che ci sia un qualcosa di originario che abbia creato questo caos ordinato, questo mutare dentro  comunque un ordine prestabilito. Sono tutti, forse, ma, se.............ed è per questo che accetto, per quanto mi riguarda ( il mio nome è Nessuno e con una lampara navigo per il periglio del grande mare...), il dialogo su qualunque posizione  , perchè c'è la condizione umana di partenza quell'essere gettato  nel mondo che accomuna chiunque in qualunque categoria noi vogliamo porci , in qualunque modalità cerchiamo o non cerchiamo domande alle risposte originarie.
Questa condizione umana è la precarietà dentro un destino designato (nascere, vivere e morire) dove il prima e il dopo ci è ignoto, ed è già difficile capire noi stessi, sapere di noi, esseri così complessi, per cui tutto ciò che la nostra mente "aggancia", il mondo astratto o reale che sia costruisce è comunque il nostro pensiero che relaziona il prima e il dopo attualizzandolo così come  il pensiero fa trascendere la realtà dentro forme linguistiche che lo legano ad un astratto.

Comunque noi, come le culture, sviluppiamo il sistema di relazione uomo/mondo, quel pensiero in qualche modo proietta il pensiero o nell'azione quindi ci condiziona in teso come guidare.
Se il mio modo di pensare, di cercare di rispondere alle domande originarie mi ha portato a Dio, all'Essere, all'Uno, insomma all'energia originaria che tutto creò, è perchè nell'esercizio del dubbio la ritengo la più plausibile razionalmente. E' l'unica che contenga delle risposte di senso, sempre se abbia un  senso la nostra esistenza.
Quindi non è la mia una posizione arrogante o presuntuosa, perchè so e quindi accetto che potrebbe anche non essere vera.
Ma quelle antiche scritture hanno criteri di saggezza e sapienza che trascendono anche linguisticamente.
Ribadisco, entrano prima nell'intuizione, nei sentimenti e poi diventano razione razionale.
Quale altra form afilosfica  è capce di di relazionare l'uomo/mondo/destino parlando al cuore e llamente?
Quale altro pensiero costruisce un'etica e una morale che vale oggi, che non è più valida quella di ieri e che domani sarà altro ancora.
Questa condizione umana dentro un destino del divenire, cerca punti fermi ed eterni, come paradigmi, come leggi universali, è il nostro intuito che si farà ragione che ce lo chiede. per cui è giusto anche porci la domanda del significato di gioire e soffrire, di essere poveri o ricchi, di essere sani o malati e di chiederci nel tempo che scorre, che via via ci presenta una condizione di vita che a sua colta condiziona lo stato mentale che cosa relaziona l'ascolto alle nostre domande fra noi e un Dio, fra noi è un destino felice o crudele che muta dentro un paradigma di eternità dove essere ed esistenza continuamente ci ripropongono i signifcati filosofici della vita. la nostra vita.

Buon Natale a  tutti, ma proprio a tutti

grazie per la risposta...mi sembra molto sentita da parte tua,come del resto credo che sia un po nel tuo stile personale.
una cosa e' certa anche per me; che nonostante vengano comunque fuori certe questioni (forse fa parte del divenire stesso) e' che non possono esserci dubbi su quel principio che sta all'origine di tutto.
la manifestazione (o creazione dal punto di vista religioso) più che una divisione come ho scritto prima e' uno "sdoppiamento"...e' come il suo riflesso,un po come ci si guarderebbe in uno specchio,usando una metafora possibile...e forse e' proprio per questo che ci viene naturale il riflettere...

Buone Feste!!
#529
Citazionegiona scrive:
La parola del Signore Dio è la stessa cosa che è incisa nell'anima di ogni essere umano.  All'inizio non fu dato agli uomini nessuna scrittura perché il Signore in persona parlava nel cuore di ogni persona tramite la conoscenza e l'uomo sentiva e comprendeva perché, oltre ad essere in comunione con Lui, era come se leggesse quanto inciso nel suo cuore. Con la caduta le cose cambiarono perché venne meno la comunione dell'uomo con il Signore Dio

CitazioneCosa fare? La risposta è: Occorre  scoprire la propria verità di peccatori, pentirsi e convertirsi chiedendo perdono.


io sarei d'accordo con la "sintonizzazione" pur interpretandola in forma diversa...pero' non riesco ancora a fare a meno di pormi alcune domande che non trovano risposta;

1) che colpa avrebbe colui nato dopo tale caduta? (noi venuti al mondo "oggi" per esempio)

2) di seguito allora dovrebbe succedere che,più la caduta prosegue e più questa si accentua e più tale condizione diventa sofferta,poiché diventa più difficile "risalire" o/ma anche "sintonizzarsi"

3) stando così le cose non sarebbe più coerente evitare di generare (mettere al mondo) altra sofferenza?


....ma se ce un errore su tutto quanto mi sono chiesto sopra..quale sarebbe?!?


CitazionePaul scrive;
Se Dio avesse rivelato direttamente la verità assoluta, non saremmo quì in questo mondo

forse e' su questo punto che si ritrova il "problema" (o la questione,diciamo così) della creazione (manifestazione)
l'assoluto (Dio) che si e' "diviso" perché sia reso così possibile il suo manifestarsi...certo poi la nostra logica (almeno la mia) si chiede che bisogno aveva di farlo se e' gia infinitamente e perennemente tutto contenuto in Lui. (?)   :)
#530
Attualità / Re:BARRIERE ANTI-CAMION IN TUTTA MILANO.
22 Dicembre 2016, 03:13:13 AM
infatti non e' ne questione di pro o contro immigrati,ne tantomeno di destra e sinistra..entrambe sono cortine di fumo che impediscono di vedere cosa si nasconde veramente dall'altra parte e diventa una gabbia mentale (decisamente più potente di una "normale gabbia") in cui per giunta ci si infila allegramente dentro chi "ragiona" in questi termini...e all'interno di un altra gabbia ancora più grande e altrettanto "invisibile"
#531
Attualità / Re:BARRIERE ANTI-CAMION IN TUTTA MILANO.
21 Dicembre 2016, 15:35:06 PM
Per me hai pienamente ragione.
Inoltre quella dei confini "rovesciati" fa veramente riflettere...da una parte si inneggia a non averli (anche come senso del limite) dall'altra poi il paradosso di confinare (ed isolare) lo stesso singolo individuo,Ora anche fisicamente!....Sara' un caso? ...assolutamente no!
#532
Citazione di: InVerno il 21 Dicembre 2016, 11:09:58 AM
https://en.wikipedia.org/wiki/Flynn_effect

sul link da te riportato (e sarebbe stato meglio se almeno qualche parola di tuo l'avresti spesa nel merito) ci sarebbero un mucchio di varianti da considerare che sarebbe come entrare in un ginepraio.
forse può esserci qualcosa di vero se si mettono a conto gli ultimi decenni e non millenni o se non addirittura centinaia di migliaia di anni,su cui non credo sia possibile avere riferimenti di questo tipo e che appunto sono circoscritti...ed anche all'interno dello stesso parametro preso in considerazione

io sono nato nel 69 percio secondo questa teoria allora dovrei essere situato più o meno all'apice di questa presunta traiettoria..o no?!  ::)
di sicuro pero credo si possa dire una cosa e che dovrebbe coincidere da quanto e' stato descritto da flynn,e cioè che dal 2000 in poi questa presunta tendenza (circoscritta come detto sopra) volge al ribasso e anche in maniera molto evidente.

qui dove vivo io li chiamano generazione "millenium" e di recente ho letto che in america vengono invece denominati nello stesso senso "snowflake" cioè fiocchi di neve...
insomma una generazione a partire dal 2000 inconsistente,virtuale..
io avrei pure dato un termine a tale situazione che e' passata dallo stato liquido (descritta da Z.Bauman) a quello successivo,ossia gassoso attuale.


PS: abbiamo la lingua più bella del mondo,di cui dovremmo esserne orgogliosi..quindi perché riportare link o magari in altri casi frasi o parole in inglese..una lingua non nostra e che non ci appartiene e che infatti ci stanno inculcando al pari della neolingua di orwell !
#533
CitazioneSecondo lo psicologo Julian Jaynes nell'antichità gli esseri umani non erano coscienti. La loro mente era "bicamerale" perchè in sostanza era costituita da due parti.

secondo me già da questo ne deduco che questa teoria e' una balla colossale!
poi prosegue pure dicendo che la mente sia qualcosa che possa "spezzettarsi" in parti,come se fosse qualcosa di misurabile.

tutte queste teorie che svalutano a priori le diverse umanità che ci hanno preceduto..essendo noi gli eccelsi e i predestinati giunti finalmente alla meta conclusiva del suo percorso "evolutivo" !!..

e se invece fosse vero esattamente il contrario..in fondo anche questa può essere un altra ipotesi da valutare..e da dissidente quale sono ne avanzo qualcuna in merito;

intanto bisognerebbe sin dall'inizio provare a non riportare la nostra stessa dimensione e il nostro stesso identico modo di concepire...e' più probabile secondo me che l'umanità era sicuramente più aperta nel percepire cose che noi oggi manco riusciamo più solo ad immaginare,perché loro avevano senz'altro una sensibilità e una maniera di percepire che andava ben oltre il solo ambito sensibile e "materiale" del termine (che mi pare sia ormai l'unico a cui ci si rifa sempre e solo riferimento) e questo lo si potrebbe già riscontrare con un attento esame ad un periodo storico relativamente più vicino a noi quale il medioevo.
quindi il nostro rimanda sempre ad un riferimento "storico" e percio limitato,più o meno in senso cronologico,e a partire da certi dati a disposizione,prima dei quali non si avrebbero "informazioni" per "analizzare" i fatti! (pero appunto solo secondo i nostri criteri) di nessun tipo basati sempre sul medesimo criterio..che e' il nostro attuale ma non e' detto che sia appunto l'unico o che abbia reale valenza,perché così che a un certo punto e' stato deciso.
#534
per caso mi sono ritrovato a vedere un programma televisivo che si chiama "mai più bullismo"
http://www.raiplay.it/programmi/maipiubullismo/

e così incuriosito,volevo capire come avrebbero trattato l'argomento;

devo dire che sono rimasto molto deluso perché a mio avviso l'avrei trovato davvero molto "annacquato" e in definitiva molto superficiale,e su quelli che secondo me sono le vere cause non ne veniva mai fuori niente

e infatti un altro aspetto che ho trovato assurdo (e mi sembra che la cronaca lo confermi) e' che su genitori ed insegnanti c'e' stato praticamente il silenzio assoluto..come se fossero davvero entità invisibili o inesistenti.

e così la mia impressione piuttosto nitida e' stata,ed e',che la scuola e la famiglia sono praticamente assenti e i ragazzi sono lasciati completamente soli,privati così pure dei più importanti punti di riferimenti formativi.


trovo che il bullismo sia uno dei sintomi e lo specchio su cui i ragazzi si rispecchiano nei confronti di una società disgregata,feroce e senza alcun principio costruttivo di base
#535
Citazione di: Duc in altum! il 19 Dicembre 2016, 15:57:57 PM
Dio è per tutti e nessuno si salva da solo; ma se non si crede in questo profonda e lusinghiera differenza: non sono io che cerco Dio, ma Dio che già mi ha trovato (io devo solo abbandonarmi ad Esso), la ricerca non terminerà mai, con la probabile rinascita dell'ego.

non amo particolarmente analizzare le cose,in questo caso pero volevo far notare una cosa (fermo restando che sono d'accordo anch'io che l'ego e' sempre pronto a rispuntare anche perché credo pure sia una condizione imprenscindibile per la stessa esistenza individuale)

tu dici;
non sono io che cerco Dio,ma Dio che cerca me..

ma chi e' che deve "lavorare" su se stesso per estinguere l'ego,(o magari anche di considerarlo subordinato e mai il contrario) tu o Dio?!
#536
Citazione di: Duc in altum! il 19 Dicembre 2016, 09:39:26 AM
Ti ringrazio @acquario69 per la tua personale interpretazione, ma la grazia è solo di provenienza divina, quindi può piovere solo dal cielo (come la vita già in se stessa, d'altronde). Dunque, prima clausola, per estinguere l'ego è proprio quella di riconoscersi poveri senza Gesù: Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli (Mt5,3), e siccome, la storia c'insegna, solo pochi eletti, e sempre perché Dio si era presentato loro, erano riusciti a incontrarLo, la pienezza e l'esclusività del Dio cristiano si realizza (conferma il suo progetto di salvezza per tutti) nella Sua discesa tra gli uomini, nel Santo Natale.
Gesù/Dio abbassa la sua condizione divina a quella umana, per permettere alla miseria della realtà umana di trasformarsi in divina: eredi di Dio, coeredi di Cristo (Rm 8,17).

L'uomo certamente deve prostrarsi a Dio come tu ben sottolinei: nella genuflessione c'è l'elevazione, ma questo, per un cristiano, avviene solo quando si rende conto che non è stato lui a incontrare Dio, ma Dio a farlo rinascere usandogli misericordia, richiesta da soli, o per la fede di un altro.
Questa è l'eccezionalità e la singolarità del cristianesimo. Tutte le religioni sono ascendenti a Dio, la cristiana è adorare con la faccia a terra l'Emmanuele, Dio già tra noi, Dio disceso a camminare di nuovo con l'uomo; non che deve presentarsi ancora come le altre spiritualità, già è venuto, già si è fatto conoscere, già ha completato La Legge, già ha eseguito segni eterni, già ha sconfitto il peccato (che significa: mancanza di amore) e la morte che esso genera. Il non ancora è la nostra mancanza di adesione a questa realtà.
Poi, che il riferire che Gesù/Dio è disceso tra noi classifica chi enuncia questa probabile verità in superbo orgoglioso e ostinato è solo un tuo problema, che Charlie Chaplin spiega meglio di me:
"Preoccupati più della tua coscienza che della reputazione. Perché la tua coscienza è quello che tu sei, la tua reputazione è ciò che gli altri pensano di te. E quello che gli altri pensano di te è problema loro."

quando mi riferisco alla grazia che si rivela dopo aver estinto l'ego,significa pure che questa c'era anche prima e da sempre e per sempre,ma la differenza e' che l'ego s'interpone e non fa avverite la sua onnipresenza,quindi non e' qualcosa che e' localizzata da qualche parte,ne' in cielo e ne altrove in altri "luoghi" e non e' percio nemmeno una prerogativa esclusiva di una determinata religione..questa Verita (e non una probabile verita',che essendo probabile non e' la Verita) può sentirla pure un cosiddetto "non credente"
#537
Citazione di: Duc in altum! il 18 Dicembre 2016, 20:48:15 PM
Il fondamento è nel Natale, Dio si fa uomo, poiché comprendendo che l'uomo mai potrà elevarsi al suo livello, decide, con giusta misericordia, di abbassarsi al livello ultra-limitato dell'uomo.
Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà. (2Cor 8,9)

secondo me quello che ti frega (lo dico in senso bonario) e' un misto tra superbia ed orgoglio ed entrambe rafforzate da una forte ostinazione e così alla fine ascolti solo te stesso e non ti accorgi di avere una trave nell'occhio

la povertà a cui fa riferimento gesu (ma non solo lui) e' a mio avviso,il ritorno allo stato di "infanzia" cioè di purezza interiore,(assenza di ego) percio quando gesu dice;

Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.

vuole con questo dare lui stesso l'esempio e la "grazia" (la "ricchezza") non piomba dal cielo ma si trova svelata dopo aver estinto l'ego. 
quindi non e' Dio che deve abbassarsi al suo livello (che di per se sarebbe assurdo,perché non e' la parte a contenere il Tutto,bensì il contrario) ma e' percio l'uomo che deve "abbassarsi" (cioè' diventare "povero" come descritto sopra) per ritrovare Dio che e' in se stesso
#538
Attualità / Re:L'Italia è governabile?
17 Dicembre 2016, 13:00:46 PM
ma il punto e' che a governare veramente non sono i politici (camerieri) ma e' solo l'elite globalista.
tutto viene deciso da loro..e finche non si avra chiaro questo,e' come voler spingere l'acceleratore con la marcia a folle,credendo pure che ci si muova

e a quanto pare e' l'unica cosa che non viene nemmeno presa in considerazione...la conosci la storiella della rana bollita?...ecco la rana siamo noi e l'acqua comincia a scottare seriamente...

http://www.anticorpi.info/2016/07/i-fabbricanti-di-stupidi-e-book.html

visto che ci sono ripropongo pure l'argomento
http://www.riflessioni.it/logos/attualita/essi-vivono/
#539
Citazione di: InVerno il 15 Dicembre 2016, 10:23:42 AM
Citazione di: donquixote il 15 Dicembre 2016, 07:21:38 AM
Le cose non stanno come affermi tu, la reincarnazione non ha niente a che fare con qualcosa di fisico e il link che ha postato Acquario lo spiega bene. E non ha niente nemmeno a che fare con il karma individuale e con le "rinascite" da questo determinate, così come la resurrezione del Cristianesimo non è una "ricomposizione" di cellule che ricostruiscono il corpo che eravamo prima di morire. E io ho fatto il paragone con la resurrezione solo in quanto entrambe facilmente fraintendibili e oggetto di credenze popolari che ne travisano il messaggio.
il link di Acquario se mai lo conferma e conferma anche la cosa più grave, ovvero la volontà occidentale di traslare attraverso categorie occidentali concetti che non sono mai esistiti nel continente asiatico al sol scopo di trovare conferme nelle proprie. Purtroppo per il cattolico, come disse un guru indiano "L'india non è una terra di fedeli ma di ricercatori", e questo proprio non va giu.

secondo me qui non e' questione di traslare categorie del tipo "occidentale ed orientale" o viceversa...ma e' qualcosa che sta già in noi stessi e " li' " non ci sono "categorie" e ne religioni,ne ovest,ne est,ne sopra ne sotto...
#540
secondo me sulla resurrezione e la reincarnazione (ma non solo su questo) vengono di solito formulate ipotesi e credenze che non possono avere nulla a che fare con le medesime,perché le interpretazioni si rifanno sempre da un punto di vista personale per farlo rientrare così al solo ambito umano ed individuale.

a mio avviso lo chiarisce davvero bene un certo Coomaraswamy in questo articolo qui sotto
https://scienzasacra.blogspot.com.au/2014/04/ak-coomaraswamy-evoluzione-e.html#more