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Messaggi - Ipazia

#5251
Con l'ultimo post di Aum trovo finalmente buone assonanze. Non era mia intenzione mettermi in competizione con un mio Assoluto preconfezionato.

L'Assoluto è una protrusione metafisica che asseconda la natura trascendentale del pensiero umano, sempre rivolto col naso all'insù, affascinato da ogni parabola lo proietti verso l'infinito e l'eterno.

E' il confronto con questa natura umana che mi ha portato a cercare, in un ambito totalmente immanente, un assoluto che abbia una fondatezza adeguata a costruirci sopra una filosofia condivisibile. Ma per essere credibile tale fondamento deve essere a priori di ogni ideologia e filosofema e funzionare realmente da denominatore comune capace di agire una dialettica forte, importante.

Ho individuato ciò nella vita umana, senza inventare nulla di nuovo visto che fin da Epicuro la filosofia immanentista ha trovato in essa il suo fondamento filosofico, con un carattere di generalità capace di soddisfare la ratio e il conato trascendentale umano, senza derive metafisiche verso l'Assoluto. Al massimo una meta-fisica a misura umana, un umanesimo. Lasciando alle stelle il loro imperscrutabile corso che ci ha visti nascere e ci seppellirà tutti.
#5252
Sì, i nichilisti. Aporetici pure loro visto come la vita, salvo rare eccezioni, se la tengono bene stretta.
#5253
Citazione di: Dante il Pedante il 11 Ottobre 2020, 23:15:14 PM
Ipazia tu affermi ma non dimostri.Io dico che è meglio l'assoluto perché è così e devi fartene una ragione.Tu parli sempre in questo modo così

Ci vuole poco a dimostrare. Esiste una relazione ontologica e genetica tra vita e senso della vita, qualunque sia la sovrastruttura ideologica ed esistenziale che ci si appiccica sopra: no life, no party.
(Vale anche per il postulante dell'Assoluto il cui motore mentale é la vita eterna)
#5254
La vita (umana) è l'assoluto che passa il convento evolutivo. Coi suoi acciacchi e limitazioni. Ma poichè la stragrande maggioranza degli umani, e la totalità degli altri viventi, si tiene ben stretto il suo, direi che il senso/valore, anche in termini fattuali, è asseverato e ben lungi dalla falsificazione. E riesce a rispondere anche alla domanda di solidità empirica.
#5255
Citazione di: Dante il Pedante il 11 Ottobre 2020, 21:20:38 PM
Ciao Ipazia
Sono Dante :)
"il senso della vita è la vita" non ha senso.perché sensoè significato cioè il valore della cosa  edire che il senso della vita è la vita non stabilisce e definisce nessun valore mi pare

E' un corto circuito tra la vita e se stessa. Anche in termini valoriali, identificare il senso della vita con la vita stessa significa darle un valore infinito. Che poi è per ciascuno il valore della sua vita individuale.

Ha ragione phil a dire che così si finisce nell'assoluto, ma è un assoluto esistenziale in tutta la sua fisicità, non un assoluto metafisico. E' un assoluto a tempo determinato contenuto nella vita reale di ogni vivente. Vaccinato da illusioni assolute dalla consapevolezza della propria limitatezza nel tempo e nello spazio: della sua vita.

Il "senso" della vita non è solo verso/direzione, ma pure sensazione pulsante gettata nel mondo. Sensazione condivisa e pertanto fondativa nella modalità di cui al paragrafo precedente. Contenitore di una spiritualità immanente che si concretizza nella cura. Laddove approda pure la filosofia in quanto scienza incontrastabile dell'ethos.
#5256
Il senso della vita è la vita. Averne cura è il senso più sensato dell'esser/e/ci. Sarà strettamente tautologico ma i sensi hanno il vezzo di essere aderenti, come la nostra pelle, e appiccicosi e caldi come il nostro sangue.
#5257
Scienza e Tecnologia / Re:Etere
11 Ottobre 2020, 11:26:03 AM
L'etere è un po' come il flogisto dei chimici settecenteschi. Una volta scoperto da Lavoisier il meccanismo della combustione si è capito che l'agente era un elemento chimico denominato ossigeno e non il fantomatico flogisto. Le misure quantitative, stechiometriche, hanno certificato la scoperta. Anche la certezza, declinata al relativo, esiste. Come talvolta si verifica nelle aule giudiziarie. E la misura è un buon metodo per acquisire certezze.

Pure l'etere ottocentesco, una volta sviluppata la teoria dei campi e certificato sperimentamente il comportamento delle onde elettromagnetiche nel vuoto è diventato un orpello inutile. Che però, mutatis mutandis, potrebbe risorgere in nuova forma scientificamente corretta, come l'intuizione atomistica di Democrito nelle teorie corpuscolari della fisica quantistica.

Ovviamente, trattandosi di fisica, non basta la postulazione meta-fisica, sorretta solo dall'immaginazione.
#5258
Tematiche Filosofiche / Re:Anima Mundi
11 Ottobre 2020, 07:49:52 AM
Se l'uomo è l'altare che bene-dice esso é pure il demone che male-dice. Il logos é pervasivo sia nella luce che nelle tenebre perché è anima mundi. La genesi non è tenebra ma logos, come afferma l'evangelista dell'apocalisse.

Il mondo esisteva già, ci dice la scienza. Ma fu il logos (umano) ad animarlo nel dargli un senso e una misura.
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#5259
Concordo, l'ultima é in condominio tra filosofia naturale e morale, scienza ed etica, physis ed ethos.

Gnoseologicamente essa é la domanda fondativa dell'universo antropologico.

La cui risposta é misura di civiltà nell'agire la variabile dipendente (ethos) rispetto a quella indipendente (physis).
#5260
Dipende che filosofia. Le domande della filosofia richiedono risposte condivise, attraverso la persuasione che per essere sincera deve basarsi sui dati di fatto di cui si occupa pure la scienza. Esaurite (provvisoriamente ) le domande della scienza e ottenute le risposte rimangono inevase le domande sul senso dell'esserci, laddove soltanto la filosofia può dire qualcosa. Preferibilmente di sensato. Per cui si torna alla necessità di chiarezza&distinzione dell'evidenza scientifica. Con una variante mica da poco: la dialettica delle relazioni umane, sovente conflittuale sulla base di interessi ugualmente fondati. Sui quali, ancora una volta, solo la filosofia morale può dare risposte. Giammai assolute, ma le migliori possibili in quel contesto reale.
#5261
Attualità / Re:Pazzo lui,pazza lei
10 Ottobre 2020, 15:55:14 PM
Penso anch'io che pure il CovSars2 voti per lui e sia andato di persona a sostenere la sua campagna elettorale. Malgrado Trump sia, socialmente e umanamente, tutto il contrario di quello che io sono e desidero, penso che un presidente americano che non fa guerre sia davvero da tenerselo stretto, nell'interesse dell'intero pianeta. Mi auguro che i militari USA non facciano scemenze e quanto ai Dem, anche in USA non ne azzeccano una.
#5262
Tornando alla filosofia, il suo compito è dare risposta alle domande fondamentali, postate da Paul qualche pagine fa, ad alcune delle quali risponde bene la filosofia naturale (scienza) mentre altre restano esclusivamente nell'ambito della filosofia (morale).

Portando una torcia platonica nella notte in cui tutte le vacche, e le domande, sono nere, si scopre che alcune lo sono meno di altre: 1) da dove veniamo (archè) ? 2) Chi siamo ? (essere) 3) Dove andiamo ? (divenire). Compito di Sophia è rispondere a queste domande in ogni epoca; e in ogni epoca le risposte variano, ma non così risolutamente come le risposte a domande di interesse antropologico inferiore.

Il mio modesto parere è che alla domanda 1 e alla parte materiale della 2 oggi la risposta migliore viene dalla scienza. Mentre la restante parte della 2 e la 3 (escluse le previsioni di tipo deterministico proprie delle metodologie scientifiche) sono di competenza del trascendentale umano, della meta-fisica antropologica. La quale 3 andrebbe rideclinata in: dove vogliamo andare ?, perchè il carattere esistenziale (esserci) della domanda 3 è il nucleo della risposta che ci si attende.

Che nella filosofia il negativo pesi molto, è assodato fin dall'illuminata intuizione: omnis determinatio est negatio. Sulla dialettica della negazione e sul suo doppio salto mortale hegeliano si è detto di tutto da Spinoza ad Adorno, ma vincolarla all'Assoluto mi pare hybris assoluta.
#5263
Chiedo venia ma manca pure l'albero dei materialisti che, andando al sodo della sua altalenante ma concreta ontologia, sono un'altalena singola appesa ad un ramo; perfettamente fruibile da chiunque entro certi limiti gravimetrici.
#5264
A conferma del postulato che un sistema  non può vedere se stesso dall'esterno noto che in questo succulento poster mancano i relativisti, che disegnerei con l'altalena appesa sotto un fungo.
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#5265
Manca solo questo,



che all'assenza di domande e di filosofi che sappiano rispondere a tale assenza, dà comunque una risposta.