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Messaggi - anthonyi

#5266
Citazione di: viator il 31 Luglio 2019, 12:57:11 PM
Salve Anthonyi. Non hai meditato a sufficienza la mia definizione di costrizione assoluta, che qui ripeto : "ciò che - se non adempiuto o subìto - provoca la morte del costretto".

Il carcere è una condizone di costrizione fisica RELATIVA (infatti da esso qualcuno può evadere mentre altri possono evitarlo grazie al lavoro degli avvocati). Non è che se il reo non va in carcere morirà. Anzi!. Esso è solamente la CONSEGUENZA LEGALE dell'infrazione di un DIVIETO.

Perciò le costrizioni ASSOLUTE - il cui mancato assolvimente provoca la morte - sono unicamente i BISOGNI FISIOLOGICI (mangiare, bene, deiettare, respirare.............).

Infatti l'uomo non può fare NULL'ALTRO (dedicarsi ai doveri, alle facoltà,ai sogni, all'espiazione delle pene etc. etc. etc.) se trascura di adempiere ai propri BISOGNI (naturali, biologici, assoluti). Quindi essi rappresentato la COSTRIZIONE (naturale, biologica, assoluta).

La costrizione assoluta viene considerata da ciascuno di noi un male, ed il potervi sfuggire nell'unico modo possibile - cioè adempiendola - rappresenta appunto un bene. Per questa ragione proviamo soddisfazione assolvendo una qualsiasi urgenza fisiologica, no ?.

Quindi noi possiamo vivere - godendo eventualmente del bene e del piacere - solo se affrontiamo e risolviamo il male sotto forma di costrizione-bisogno-necessità biologica. Saluti.

Ciao viator, in questo caso, nel quale tu restringi ulteriormente il concetto di male, mi sembra siamo sempre nello stesso problema, un approccio individualistico e non sociale. Il male è una categoria complicata, si traveste in tante immagini accattivanti, attrattive, e realizza il suo massimo potere quando la coercizione non è visibile, quando agisce a livello subliminale costruendo desideri, illusioni, paure, angosce, ossessioni.
Un saluto
#5267
Citazione di: baylham il 05 Agosto 2019, 14:55:49 PM


Personalmente non sono affatto d'accordo di respingere i migranti cosiddetti irregolari: fosse anche solo per motivi demografici gli arrivi di migranti in Europa e in Italia non sono in eccesso.

Non ritengo che ci siano particolari responsabilità collettive (di chi, dell'Europa? dell'ONU?). Mi trovo molto d'accordo con le conclusioni di Eco espresse in una piccola raccolta di saggi sui temi della migrazione e della tolleranza: i processi migratori non li ferma nessuno, prima lo si capisce e  ci si adegua e meglio è.

Ciao Baylham, in eccesso rispetto a cosa tu intendi gli irregolari ? Si tratta di persone che cercano di entrare in Italia non rispettando le leggi, sarebbe come dire che non è il caso di processare e punire dei ladri perché in fondo non sono più di quelli che ci si aspettava.

Per quanto riguarda Eco non so se ha ragione, comunque nell'antica Roma, tardo impero, la pensavano come lui, hanno cercato di adeguarsi alle migrazioni barbare e poi è andata com'è andata.
Un saluto
#5268
Citazione di: Menandro il 05 Agosto 2019, 14:00:12 PM

Salvini è spesso in malafede, ma non credo su questo punto: penso che avrebbe esibito gli aerei pieni di clandestini altrettanto volentieri dei porti chiusi e delle relative tabelle ministeriali che mostrano il calo degli arrivi rispetto agli anni precedenti.

Ciao Menandro, il problema dei rimpatri è che costano, per le procedure da seguire e per le difficoltà che i paesi di rimpatrio fanno, anche dopo aver sottoscritto gli accordi, e visto tutte le carte. Per i governanti populisti, poi, che cercano le soluzioni semplici perché non hanno la competenza per trovare quelle difficili, è ancora peggio. Sono convinto che se non fosse stato per l'impennata di Tunisini che è arrivata negli ultimi mesi, che sono stati in gran parte riportati in Tunisia perché per fortuna in quel caso le procedure sono molto più semplici, sarebbe stato evidente il vero crollo che le espulsioni hanno subito con la gestione salviniana.
#5269
Citazione di: Jean il 05 Agosto 2019, 10:16:40 AM


Procedendo, riporto un breve estratto di Eutidemo:

D)- Quanto a costoro, che cercano di arrivare in Europa senza rispettare nessuna delle leggi che regolano l'"immigrazione economica"(cioè i "decreti flussi"), ma sfruttando opportunisticamente le leggi che servirebbero a salvare la vita ai veri naufraghi io sono perfettamente d'accordo con te sul fatto che devono essere rispediti quanto prima nel Paese di provenienza; e questo non solo per il rispetto di noi Italiani e delle nostre leggi, ma anche per il rispetto dei loro connazionali che fanno richiesta di venire qui seguendo la via regolare.

Concetto, questo, che avevo in più punti chiarito nel mio TOPIC, ribadendo che le  NAZIONI OSPITI, nei limiti della loro capacità di accoglienza e delle loro convenienze economiche, possono e debbono ospitare soltanto i migranti di cui hanno bisogno, ed invece hanno il diritto di  "rispedire al mittente" gli irregolari, affinchè (quelli sì) non pesino indebitamente sulla nostra economia, fruendo senza contropartita del nostro Welfare.



dal quale (assieme a molti, molti altri interventi) non rilevo per nulla fondato ascriverne l'autore nella categoria degli "immigrazionisti".

Tutte le "opinioni" son parimenti lecite ove vi sia libertà d'espressione e non condividendola a mia volta nella sua accezione più estesa tuttavia la ritengo importante perché concorre a  stabilire i limiti – minimo e massimo – entro i quali l'azione politica (o come la si voglia chiamare) deve trovare il compromesso ottimale (o nessuno) nell'interesse della collettività.


Cordialement
Jean

Ciao Jean, mi fa piacere che tu e anche Eutidemo condividiate l'idea che i "salvataggi" fatti in mediterraneo sono strumentali al portare migranti irregolari in Italia. A questo punto dal vostro punto di vista questi migranti "dovrebbero" essere portati in Italia per far partire un iter giudiziario e di assistenza temporanea (Tutti a nostre spese) che poi, lo sappiamo, si concludera nel 10 % scarso nella certificazione di uno stato di profugo, che è stato imposto all'Italia, perché lo stesso individuo che, dopo aver trovato rifugio in un campo profughi avesse fatto la stessa domanda, difficilmente l'avrebbe vista accettata dalle autorità italiane, mentre nel restante 90 % si concluderà con un foglio di via con il quale gli immigrati ci si puliscono le parti basse e continuano a rimanere in Italia, sicuramente per compiere attività illegali, visto che quelle legali sono loro inibite.
Dal mio punto di vista, invece, basta cambiare direzione alle navi, dirigendole verso la Libia, che è probabilmente un posto nel quale stanno abbastanza bene, visto che sono partiti dai loro paesi per andare lì. Recenti ricerche hanno evidenziato che la gran parte di quelli che sono andati in Libia da vari paesi con l'obiettivo di arrivare in Europa, visto che la situazione politica in Italia è cambiata, hanno deciso di rimanere in Libia. In altri termini una volta cancellata dalla loro mente l'illusione generata dalla propaganda dei mercanti di uomini che scriveva sui cartelloni: "Andate in Italia, E' tutto gratis!", la Libia non è poi così male.
Cordialmente Anthonyi
#5270
Citazione di: Eutidemo il 05 Agosto 2019, 07:22:45 AM
Ciao Anthonyi. :)
Ti ringrazio per le tue obiezioni, che condivido solo in minima parte, ma che, almeno, rispetto a quelle di altri che non nomino:
- sono (abbastanza) pertinenti;
- sono intelligenti;
- non sono noiosamente ripetitive.
Al riguardo, però, osservo:

A)
Tu devi replicare a quello che ho scritto io, e non alla "sedicente" sintesi che ne ha fatto Viator; il quale, come te, evidentemente non ha letto una riga dei miei post, ma ha semplicemente fatto un riassunto di quello che lui "immagina" che io abbia scritto, e che invece io non ho scritto AFFATTO!
E' tutto parto della sua fervida fantasia: basta leggere il mio testo ed il suo, per verificare che si tratta di due cose completamente diverse!
Se la cosa non mi facesse ridere, ci sarebbe da piangere! :D  :-[

B)
Circa la replica al mio ultimo post, evidentemente deve esserci stato un fraintendimento tra di noi; ed infatti, il mio ultimo post rivolto a te, si riferiva in modo specifico ai "migranti regolari", cioè a quelli che giungono qui regolarmente, perchè era di quello che avevi parlato specificatamente tu (o, almeno, così mi era sembrato), ed al cui riguardo, quindi ti ho risposto.
Tale mio post non riguardava i "migranti irregolari", in quanto anche io DETESTO tutti coloro, di sinistra o di destra, che mettono nello stesso calderone sia l'immigrazione irregolare e quella regolare all'entrata; ed infatti, nel mio TOPIC introduttivo, io avevo ben distinto e dettagliato in analisi ben TRE distinte fattispecie, che non vanno mescolate:
1)
I "migranti economici regolari";
2)
I "migranti economici irregolari", che si distinguono in due categorie:
a)
Quelli che cercano di venire qui in modo irregolare, ma "manifesto";
b)
Quelli che, invece, cercano di venire qui non solo in modo irregolare, ma anche in modo "clandestino".
3)
I "migranti richiedenti il diritto d'asilo", in base alla Convenzione di Ginevra, agli altri Trattati Internazionali sottoscritti dall'Italia, nonchè all'art.10 comma 3 della nostra Costituzione.
Per maggiori dettagli su ciascuna, ti rinvio alla mia trattazione; lascia perdere le sintesi altrui.

C)
Molti fanno confusione tra la categoria 2a) e la categoria 3), in quanto, sebbene esse siano CONCETTUALMENTE del tutto diverse, DI FATTO, spesso le due tipologie di migranti arrivano nei nostri porti mescolate insieme.

Ciao Eutidemo, non è per superficialità che non leggo i tuoi post, o meglio non li leggo interi, il fatto è che arrivati al 10 % del testo ci sono già argomenti per rispondere, e se dovessi continuare a leggere mi dimenticherei le risposte.
Anche in questo caso è lo stesso. Credo che la categoria 3, della quale tu parli sia inutile nella ripartizione dei migranti i quali sono regolari o irregolari all'entrata.
Il cosiddetto "profugo" è il risultato di un riconoscimento giuridico posteriore, o anche anteriore se è entrato regolarmente in quanto profugo, e nulla cambia rispetto al mio ragionamento. Il regolare è colui che entra perché ha un permesso preventivo, altrimenti è irregolare con una sola eccezione.
Le regole internazionali dicono che un profugo ha il diritto d'asilo a priori, ma questo vale nella misura in cui sia in una condizione di profugo contingente, tipo c'è la guerra in Libia, c'è pericolo immediato per la propria vita, e si fugge verso altri lidi, non appena raggiunto un posto sicuro (Che potrebbe essere anche in Libia) il discorso finisce li, non è che siccome sei stato nella condizione di profugo puoi scegliere la tua destinazione finale come profugo.
Ora tra quelli che vengono con i barconi, finti naufraghi o clandestini che siano, non c'è n'è uno che fugge da un pericolo immediato, e tutte le affermazioni contrarie sono incoerenti perché sono tutte persone che in Libia ci sono andate volontariamente, naturalmente con l'obiettivo di venire verso l'Europa, manifestando così la chiara volontà di agire non rispettando le regole della migrazione internazionale.
Ora io credo tu sarai d'accordo con me che i condoni fiscali (Mi si perdoni l'OT) sono una cosa sbagliata, perché ci sono regole fiscali ed il condono premia coloro che queste regole non le hanno rispettate, e in questo modo indebolisce la forza della legge.
Con l'immigrazione irregolare è la stessa cosa, accettare gli immigrati irregolari vuol dire premiare coloro che non hanno rispettato le regole, rispetto a coloro che le hanno rispettate venendo con un regolare permesso oppure accettando di restare a casa loro.
Un saluto
#5271
Eutidemo confesso, io non ho letto i tuoi post iniziali, non a caso mi riferisco alla sintesi fatta da viator. L'ultimo post invece l'ho letto un po' meglio e volevo osservare che, come fanno spesso i sostenitori delle frontiere aperte, anche tu metti nello stesso calderone l'immigrazione irregolare e quella regolare all'entrata.
La gran parte dei dati affidabili che abbiamo riguardano quest'ultima.
Quella che io contesto è invece la prima, una popolazione fatta di persone che non hanno esitato a mettere a rischio la propria e l'altrui vita pur di avere la possibilità di arrivare in Europa senza rispettare nessuna delle leggi che regolano l'emigrazione ma sfruttando opportunisticamente delle leggi che servirebbero a salvare la vita ai veri naufraghi. Se già per entrare non hanno rispettato nessuna legge, e se sono dentro vuol dire che gli è andata bene, come puoi pensare che una volta stabilizzati si faranno lo scrupolo di rispettare le leggi del nostro paese.
Comunque la prova dell'effettivo comportamento dei migranti degli ultimi anni sta nella reazione stessa degli Italiani. Progressivamente, con l'aumento degli immigrati irregolari(Perché nel nostro paese entrano immigrati regolari all'entrata da decenni, mentre quelli irregolari sono esplosi solo negli ultimi 3-4 anni) , è aumentato il numero di cittadini che si manifesta nettamente contro l'immigrazione. Non è ragionevole pensare che sia tutto effetto solo della propaganda, è evidente che in questa reazione c'è l'osservazione di tante situazioni quotidiane che vengono viste come disagevoli, al di là di quello che poi viene denunciato alle autorità. Pensa quello che successe dalle mie parti, rubavano occhiali, borsette, telefonini, per chiedere un riscatto di 1, 2 Euro, e si trattava di una cosa plateale, poi, quando intervennero i Carabinieri gli spiegarono che era un modo per protestare perché li avevano lasciati senza niente. Naturalmente questi eventi non hanno lasciato tracce giuridiche, ma rimangono nella memoria della gente che, oggi che i neri dalle mie parti non ci sono più, non hanno alcuna nostalgia della loro presenza.
Un saluto
#5272
Citazione di: Jean il 04 Agosto 2019, 09:58:50 AM
Buongiorno Anthonyi,

mentre viator etichettava il pregevole lavoro di Eutidemo quale "ipotesi di svago" tu lo definisci "visione".
Sono un appassionato di "visioni" di ogni sorta ma nello specifico non mi pare la parola azzeccata, pur se la visione sia l'atto di "vedere" le cose e per estensione i problemi, come minuziosamente (secondo me) ha riportato in scrittura l'autore.

Ma se non è il caso di formalizzarsi  per una parola è il seguito associato a quella che non mi convince, specie quando gli imputi (alla visione) il limite d'essere "etica".
Senza addentrarci nel significato di quest'altra parola, per non farne una questione semantica quella che è d'attualità, ho ricercato nell'intero scritto di Eutidemo le parti che potrebbero esserlo, presumo (potrei sbagliarmi) queste:  

a)
La prima cosa da fare, per "aiutarli a casa loro", per usare un o slogan sin troppo abusato sia a destra che a sinistra, sarebbe di "smetterla di derubarli".
Ed invero l'Africa rappresenta uno dei più grandi giacimenti di risorse naturali del mondo, in quanto:
- Nigeria, Angola, Algeria e Libia producono una buona parte di tutto il petrolio greggio del mondo;
 - Congo e Sierra Leone hanno le maggiori risorse a di tutto il mondo  d'oro e diamanti, cromo, coltano, bauxite, manganese;
- in Namibia c'è l'uranio (derubato dai cinesi).
Però, nonostante tali enormi ricchezze, 18 dei 20 paesi più poveri in tutto il mondo sono africani; l'Africa è un continente con un'area tre volte quella dell'Europa ma con il PIL che è la meta' di quello della Spagna.
Perchè si verifica questo?
Perchè non li aiutiamo?
In parte si, ma, soprattutto, perchè li DERUBIAMO; ad opera soprattutto delle CORPORATIONS TRANSANAZIONALI, ma non solo!
Ed infatti, i Paesi industrializzati occidentali dopo il periodo coloniale in Africa,  per decenni, al fine di ottenere queste risorse a basso costo  hanno alimentato ristrette oligarchie compiacenti e spesso realizzato opere inutili, a volte con lo scopo più o meno recondito di mantenere la "partnership" ed ottenere materie prime a prezzi stracciati; i vari dittatori corrotti, sono stati tenuti  in piedi dalle ingenti risorse ricevute dalla cooperazione internazionale e dalle grandi compagnie commerciali, come in Congo per l'estrazione dei diamanti.  
Per cui qualunque aiuto finanziario ai Paesi africani, rischia di finire nelle mani di tali dittatori e semidittatori corrotti; il che, purtroppo, complica notevolmente la soluzione di cui alla seguente lett.c), cioè quella di implementare gli APVS (aiuti ai Paesi in via di sviluppo).
b)
La seconda cosa da fare, per aiutarli a casa loro, sarebbe cambiare RADICALMENTE il nostro tenore di vita A CASA NOSTRA!
Ed infatti, già altrove in questo Forum ho osservato come una delle principali cause della fame e della desertificazione in africa, deriva dalle nostre occidentali abitudini "carnivore", le quali:
- provocano FAME, perchè dirottano la maggior parte delle coltivazioni "cerealicole" da una possibile alimentazione umana in Africa, all'alimentazione degli immensi allevamenti bovini, destinati all'alimentazione "carnivora" dell'Occidente;
- provocano DESERTIFICAZIONE, perchè i bovini, sono la causa del 74% delle emissioni gas effetto serra, grazie alla grande quantità di metano e protossido di azoto emessi dal loro posteriore (cioè dai PETI).
E si potrebbe continuare a lungo, poichè le emissioni gas con effetto serra sono dovute anche ad una produzione industriale "smodata", per soddisfare altri nostri -non indispensabili- desideri di carattere non alimentare; sebbene, in questo caso, le colpe non siano solo del mondo occidentale, ma anche e soprattutto di quello cinese.
c)
Per venire agli aiuti diretti veri e propri, invece di introdurre una "flat tax" a beneficio dei ricchi, andrebbe introdotta una "fat tax" per implementare almeno di 100 volte gli aiuti ai Paesi in via di sviluppo; cercando però di evitare che finiscano nella mani sbagliate, il che, come ho detto sopra non è facile, ma si può fare.



Non mi paiono preponderanti rispetto all'intero corpus, sicuramente il senso etico (norme, valori... afferenti il concetto basilare del bene e del male) non può eliminarsi in un argomento come quello in discussione ma ritengo che Eutidemo abbia fatto del suo meglio per rendere più "asettico" possibile (dal punto di vista di morale ed etica) quella che anche secondo me è principalmente un'ipotesi di lavoro.

Politica è una parola talmente vasta che riferita alle azioni umane non ve ne sono che non vi ricadano... (in una società) tutto è politica, ogni scelta lo è come anche il non scegliere, il partecipare oppure l'esimersi.

L'urgenza della questione è che vi son molti "tappi", come li definisce Eutidemo, collocati per resistere a pressioni di vini ad alto grado zuccherino in fermentazione.

La maggior parte son sottodimensionati, andavano  bene per le annate precedenti, quando il cambiamento climatico non aveva ancora contribuito ad incrementarne il tenore. Alla vostra immaginazione veder quei tappi saltare, uno dietro l'altro.


Cordialement
Jean

Ciao Jean, affermare che "tutto è politica" è decisamente qualunquistico. Quando io differenzio tra etica e politica parlo di ambiti di ragionamento che sono stati adeguatamente sistematizzati già da tanto, e mi meraviglia che tu non abbia le basi per coglierne la differenza. L'etica dice ciò che è giusto, ciò che deve essere fatto secondo un principio superiore.
La politica, più banalmente, si occupa di ciò che si può fare, e questo sia sulla base di vincoli materiali, o economici, sia sulla base di vincoli più strettamente politici inerenti le preferenze dei cittadini.
Dalla sintesi che viator aveva fatto del pensiero di Eutidemo a me sembra evidente l'approccio etico, e dovendo discutere del pensiero di una persona, definisco tale pensiero una visione, soprattutto in considerazione del fatto che la mia visione, al riguardo, è molto differente.
Naturalmente avevo tralasciato di sottolineare il sottofondo ideologico che c'è poi in tutti quei ragionamenti che tu hai appositamente riportato nel tuo post, chi è che deruba o ha derubato l'Africa? Io no di certo, e spero neanche tu. Se qualcuno deruba l'Africa sono gli africani stessi che si scannano l'un l'altro per le loro risorse, ma se quelle risorse hanno un valore è solo perché c'è un occidente che ha permesso di valorizzarle, un valore del quale si appropria solo una minoranza, ma sempre di africani, un po' come si faceva ai tempi dell'esportazione degli schiavi nelle americhe, quando gli schiavi venivano formalmente comprati dai re dei paesi africani, i quali vendevano i loro sudditi perché tanto in quel mondo la schiavitù era normale, e non l'hanno certo inventata gli Occidentali, piuttosto è stato il pensiero etico occidentale che ha fatto finire la schiavitù.
Un saluto.
#5273
Citazione di: viator il 03 Agosto 2019, 18:38:21 PM
Salve Eutidemo. Tempo ed energie, le tue, degne di miglior causa !.


Tu stai ipotizzando e utopizzando soluzioni basate sulla equità, sulla buona volontà, sulla serietà disinteressata e soprattutto sulla sincronia di azioni ed intenti, messi simultaneamente in atto dall'intero mondo capitalistico.

In pratica si dovrebbe :

  • aiutare i paesi sottosviluppati a casa loro;
  • evitare di sfruttarli, disinteressandosi delle loro risorse che essi stessi dovrebbero astenersi dallo sfruttare per evitare la rovina del pianeta;

  • permettere - ai loro abitanti che lo desiderino - di trovar miglior fortuna presso di noi.

Naturalmente stando ben attenti a non attenderci nulla in cambio, altrimenti verremmo additati come razzisti. Saluti.

Ciao viator, grazie per aver sintetizzato il pensiero di Eutidemo in modo egregio. La visione di Eutidemo ha il limite di essere etica e naturalmente corroborata da corposi argomenti giuridici.
L'immigrazione irregolare però è un problema politico, e la politica è un'altra cosa.
Ieri ho sentito su Report che ci sono nuove tecnologie di cura dei tumori (Mi si perdoni l'OT ma devo fare un ragionamento) accettate a livello Europeo ma che il nostro SSN ha deciso di non rendere disponibili per i cittadini italiani. La motivazione non esplicitata è l'alto costo di queste cure. In altri termini il nostro stato per ragioni economiche accetta che alcuni cittadini che potrebbero essere salvati dal male, debbano morire a meno che non paghino quelle cure di tasca loro. Questo per dire che neanche la vita dei cittadini italiani è un valore assoluto per il nostro stato. Figuriamoci quindi se lo stesso trattamento non può essere operato nei confronti di stranieri, i quali oltretutto agiscono in maniera illegale, in spregio quindi delle nostre leggi. Nessuno mette in dubbio che la vita oltre il Mediterraneo sia, per ragioni di violenza privata e pubblica, per ragioni economiche, peggiore della vita che si vive qui, e questo produce due effetti:
1) La questione etica dell'aiuto a quei popoli;
2) Il problema politico dell'immigrazione.
Si tratta di due questioni che non possono essere confuse perché l'etica attiene a scelte volontarie, non può essere imposta, mentre le questioni politiche sono necessariamente coercitive.
Accettare gli argomenti di Eutidemo in ambito politico vuol dire costringere tutti gli italiani a pagarne il prezzo in termini di riduzione del Welfare (Che dovrebbe essere indirizzato in buona parte ai nuovi arrivati), di aumento della criminalità, di disagio sociale per i tanti conflitti con persone di cultura differente e questo non sarebbe democratico visto che gli Italiani con ferma decisione non lo vogliono.
Per quello che mi riguarda non esiste neanche il principio dell'"aiutiamoli a casa loro" inteso come compensazione per una politica seria di lotta all'immigrazione irregolare. In generale ritengo profondamente scorretti sul piano concettuale quegli argomenti moralistici che tendono a costruire un senso di colpa nel mondo Occidentale nei confronti dei popoli poveri, primo perché rappresenta una collettivizzazione della responsabilità priva di senso, secondo perché sono molti di più i vantaggi che quei popoli hanno ricevuto rispetto ai danni.
Paradossalmente il problema dell'immigrazione irregolare si sviluppa proprio per effetto di questi vantaggi. L'Africa è passata in questi decenni da condizioni di sussistenza a condizioni nelle quali è possibile pagare il costo del viaggio verso l'Europa a tanti africani e quegli stessi africani hanno avuto modo di conoscere le "opportunità" di benessere che il mondo occidentale può offrire grazie a quelle tecnologie che lo stesso mondo occidentale ha prodotto ed offerto anche a loro
La scelta di aiutare i popoli poveri è soprattutto una scelta etica, e quindi una scelta individuale, che si può realizzare in forme come quelle che conosciamo da tempo con le missioni, religiose o laiche, che si realizzano in quei paesi e che meriterebbero maggiore sostegno da parte della politica.
Un saluto
#5274
Attualità / Re:L'arte della "sola"
02 Agosto 2019, 17:23:36 PM
Citazione di: viator il 02 Agosto 2019, 12:53:31 PM
Salve Anthony. La globalizzazione consiste nella progressiva apertura e comunicazione tra i mercati ma anche tra le culture e modelli sociali mondiali.
Al suo interno agiscono ovviamente meccanismi concorrenziali per i quali le economie più efficienti e solide si avvantaggiano su quelle meno efficienti.
Più efficienti significa che sanno produrre di più, e/o a costi inferiori, e/o producono ciò che altri non hanno, e/o sanno innovare e/o hanno società più flessibili e/o governi più stabili.
L'italia, Paese che tirava avanti finchè ne stava chiusa nel guscio delle proprie tante ma fragili specificità, con l'inclusione in Eropa prima e la globalizzazione poi avrebbe potuto reggere solo cambiando i propri modi di vita e di lavoro.
Ciò non accade quindi non possiamo che risultarne svantaggiati.
I Paesi avvantaggiati sono quelli più intraprendenti o più indipendenti di noi.

L'immigrazione incontrollata viene da noi subita in modo particolarissimo anzitutto per ragioni geografiche, poi per la fiacchezza di una classe politica abituata a gestire solamente problematiche interne in chiave demagogica.
La stessa classe politica che per le medesime ragioni di consenso demagogico non oserà mai inimicarsi l'elettorato innamorato di preti, Papi e Vaticano. Saluti.

Ciao viator, sottoscrivo in pieno, con la notazione che la globalizzazione, che è soprattutto apertura dei mercati, non incentiva l'emigrazione, perché se Cinesi e Indiani possono farci concorrenza da casa loro, hanno poco interesse a venire fin qui, e comunque la globalizzazione è un processo istituzionale, che al limite favorisce un'emigrazione regolare, tutt'altra cosa rispetto a quella che ha purtroppo subito l'Italia in questi ultimi anni.
#5275
Attualità / Re:L'arte della "sola"
02 Agosto 2019, 10:08:27 AM
Citazione di: Eutidemo il 02 Agosto 2019, 07:21:20 AM
Ciao Anthony. :)
In questo caso, secondo me, ha ragione Viator, nel sostenere che l'immigrazione è un fenomeno mondiale, e che non la sta affatto subendo soprattutto l'Italia.
Ed infatti, con riferimento al 2017 (ultimo anno per il quale trovo dati definitivi),  sono ben 257,7 milioni le persone che nel mondo vivono in un Paese diverso da quello di origine, così distrubuiti:
- l'Asia ospita il 30,9% dei migranti mondiali;
- l'Europa il 30,2%;
- l'America del Nord il 22,4%;
- l'Africa il 9,6%;
- l'America Latina il 3,7%;
- l'Oceania il 3,3%.
In Europa, la Germania è tra i Paesi che ne ha "percentualmente" di più, mentre l'Italia è tra i Paesi che ne ha "percentualmente" di meno; però, poi, ovviamente, bisognerebbe distinguere tra "rifugiati", "migranti economici regolari" e "migranti economici regolari" ecc., ma l'esposizione diventerebbe troppo complicata.
Un saluto :)

Forse dovevo essere più preciso, viator parlava di immigrazione incontrollata, io specificherei immigrazione irregolare ed opportunistica, cioè di persone che non hanno necessità di migrare, ma hanno convenienza a migrare e sfruttano da una parte il caos libico, dall'altra l'ingenuità di certe posizioni etiche, sostenute dalla persona di maggiore autorità morale in Italia, cioè l'attuale Papa, che continuano a vedere in questa immigrazione opportunistica una ragione umanitaria.
Un saluto.
#5276
Attualità / Re:L'arte della "sola"
02 Agosto 2019, 06:17:58 AM
Citazione di: viator il 01 Agosto 2019, 16:21:05 PM




Vedi, Elia.........fino a una ventina di anni fa l'Italia soffriva - a parte tutto il resto - del dover trascinarsi dietro due grosse palle al piede : La questione meridionale e la questione vaticana.

Poi recentemente abbiamo visto aggiungersi una terza palla. Quella dell'immigrazione incontrollata (che altro non è che una conseguenza della globalizzazione).


Ciao viator, tu affermi che l'immigrazione incontrollata è effetto della globalizzazione, ma la globalizzazione c'è in tutto il mondo e l'immigrazione incontrollata la sta subendo soprattutto l'Italia, ti ho poi evidenziato la questione vaticana, ma non è che è li la spiegazione dell'immigrazione incontrollata?
#5277
Attualità / Re:L'arte del ricatto
01 Agosto 2019, 17:52:22 PM
Eutidemo, gli sbarchi clandestini sono controllati in maniera adeguata perché lasciano segni dei quali ci si accorge. Questi sbarchi sono comunque molti meno di quelli che sarebbero se ci fossero le ONG a caricare tutti i migranti a 10-20 miglia dalle coste libiche, è chiaro che se una barca deve arrivare fino a Pantelleria o fino alla Sicilia le difficoltà logistiche, e quindi il costo, è molto maggiore che non quello di far arrivare un gommone giusto al di fuori delle acque territoriali libiche. Se il costo è maggiore il profitto dei trafficanti si riduce e con esso la spinta dei trafficanti ad organizzare nuovi traffici, è una legge economica.
Un saluto
#5278
Attualità / Re:L'arte del ricatto
31 Luglio 2019, 15:55:41 PM
Citazione di: Eutidemo il 31 Luglio 2019, 15:20:10 PM


3)
Il ritorno a forme clandestine e criminali del fenomento immigratorio (dovuto al blocco delle ONG), ha già implementato il fatturato delle OC, cioè delle Organizzazioni Criminali che lo gestiscono.

Ciao Eutidemo, sulla base di quale argomento logico o statistico dici una cosa del genere? Il fatturato delle OC dipende dalla gente che imbarca, e negli ultimi tempi gli imbarcati si sono ridotti in maniera consistente. Inoltre il passaggio dai gommoni in mare salvati dalle ONG alle barchette che arrivano clandestinamente a Lampedusa comportano comunque un incremento di costi, e di rischi per le OC.
La verità è che il sistema ONG era l'ideale per le OC, minimo costo, massimo profitto.
Un saluto.
#5279
Tematiche Spirituali / Re:Mistici e relativi "doni"
31 Luglio 2019, 10:08:58 AM
Citazione di: Kobayashi il 31 Luglio 2019, 08:12:19 AM

Ma non ci può mai essere alcuna prova di questa azione divina,

Ci sono casi di ciechi miracolati che diventano vedenti ma continuano a presentare in pieno i segni fisici delle patologie che li avevano resi ciechi. Queste persone non dovrebbero poter vedere per quanto sono disastrate le loro pupille, eppure vedono perfettamente, un qualcosa di inspiegabile sia rispetto alle leggi dell'ottica, sia rispetto a quelle della biologia. Per me è la prova che qualcosa ha agito al di fuori della natura, poi questo qualcosa possiamo chiamarlo come ci pare.
Un saluto
#5280
Citazione di: viator il 30 Luglio 2019, 21:51:43 PM
Salve Anthony. Le SCELTE relative al bene-male sono sempre e solo RIGOROSAMENTE INTIME ED INDIVIDUALI (naturalmente potranno venir influenzate dall'esterno, ma la loro responsabilità resterà a chi le compia).

Le CONSEGUENZE delle nostre scelte in merito avranno poi eventualmente (in realtà assai spesso) degli EFFETTI che coinvolgeranno altri o magari il mondo intero.

Infatti nell'espressione : "se io impongo di non uccidere questa è una costrizione per chi vuole uccidere, ma comporta la libertà di vivere per chi altrimenti sarebbe ucciso." l'imposizione di non uccidere non rappresenta affatto una COSTRIZIONE (le costrizioni hanno sempre base fisica o biologica) ma l'espressione di un DIVIETO, di una INTIMAZIONE, di una DIFFIDA contenuti in una Legge od in una Sentenza le quali, come ognun sa, non hanno mai impedito a certuni di maturare e portare a compimento la propria individuale volontà di uccidere le loro vittime. Saluti.

Ciao viator, tu hai dato delle definizioni di bene e male, e queste non possono essere viste in una prospettiva individuale, anche se la scelta tra i due è un fatto personale.
Riguardo poi al rapporto costrizione/divieto, è chiaro che la legge è fatta tutta di divieti, ma per chi non li rispetta c'è il carcere, che è una costrizione.
Ora sulla base della tua definizione il carcere sarebbe un male, secondo me non è così, il carcere è un bene perché disincentiva al compimento del male.
Un saluto