Ciao Ipazia.
Sono perfettamente d'accordo con te che la soluzione non è certo quella di "ridistribuire" i "clandestini" in Europa; però, al riguardo, convengo solo su una sue tre delle tue osservazioni.
1)
Oltre a fare terra "bruciata" intorno a chi prospera e si serve dell'immigrazione clandestina, cioè gli SCAFISTI (e non certo le ONG salvo quelle che ne siano "comprovatamente" complici), occorrebbe "bruciare" alle radici le CAUSE dell'"immigrazione economica"; e, cioè, AUMENTARE i contributi per lo SVILUPPO AFRICANO, mentre invece, questo governo, li ha DIMINUITI!
In seguito parleremo anche dei "decreti flussi".
E, comunque, occorre rammentare che l'immigrazione non è solo quella "economica".
2)
Ed infatti, tu dimentichi che non possiamo respingere in massa gli immigrati, presumendo "a priori" che essi siano tutti CLANDESTINI (per lo più di natura economica), in quanto, sia per la nostra legislazione interna che per quella internazionale, occorre previamente VAGLIARE IN MODO INDIVIDUALE CHI HA IL "DIRITTO" DI RESTARE, E CHI NO; e ricorda che hanno tale DIRITTO non solo i "profughi di guerra" (come ignorantemente va cianciando Salvini), ma anche altre tipologie di soggetti, quali quelli di cui all'ART.10 della COSTITUZIONE ITALIANA, la quale stabilisce TESTUALMENTE che ""Lo straniero, al quale sia impedito nel suo Paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha il <<DIRITTO>> d'asilo nel territorio della Repubblica Italiana".
Diritto che, va verificato caso per caso.
Ed infatti, l'art.4 del Protocollo Addizionale n. 4 alla Convenzione per la salvaguardia dei Diritti Umani e delle Llibertà fondamentali (1963), il quale costituisce LEGGE INTERNA ITALIANA, in quanto RATIFICATO con Decreto del Presidente della Repubblica n. 217 del 14 aprile 1982, sancisce in termini assoluti il DIVIETO DI ESPULSIONE COLLETTIVA degli stranieri; il che vuol dire che, all'arrivo di stranieri, comunque esso avvenga, la ricorrenza del diritto d'asilo deve essere verificata INDIVIDUALMENTE, e, quindi, non possono essere respinti in massa, PRIMA ANCORA di aver effettuato tale verifica, in quanto costoro hanno IL DIRITTO (per legge, e non per benevola concessione del nostro Governo) di veder verificata la loro posizione, anche avvalendosi di assistenza legale.
Come già ho detto, NON SI PUO'FARE DI TUTTA L'ERBA UN FASCIO, per confondere le acque, e mescolare tra loro le DIVERSE TIPOLOGIE DI IMMIGRATI.
Ovviamente, chi non ha il diritto di restare, una volta verificata la cosa, va rispedito al Paese d'origine.
3)
Sono invece d'accordo con te, che, per quanto concerne i "migranti economici", occorrerebbe senz'altro ripristinare canali di migrazione legale, e, cioè, il famoso DECRETO FLUSSI.
Al riguardo, occorre rammentare che Il meccanismo del decreto flussi fu attivato dalla Legge 6 marzo 1998, n. 40, in materia di "Disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero" (cosiddetta Legge Turco-Napolitano); tale decreto è l'atto amministrativo con il quale il Governo stabilisce ogni anno quanti cittadini stranieri non comunitari possono entrare in Italia per motivi di lavoro.
Una volta subentrato il governo Berlusconi, tale meccanismo si inceppò, con conseguente ripresa dell'afflusso irregolare di migranti; però, ad onor del vero, tale inceppamento non fu certo ovviato dal Governo Renzi.
Ed infatti, nel 2016, pur essendo disponibili quasi 20 mila posti per immigrati regolari in base al decreto flussi, essi non vennero punto assegnati; il motivo fu che il decreto era arrivato con sei mesi di ritardo, per "ragioni burocratiche"!
Quindi, in conclusione, lasciando stare la sterile polemica:
- se sia stata l'immigrazione clandestina a "soffocare" i decreti flussi:
- oppure se sia stata l'inefficiente decretazione degli stessi da parte dei governi Berlusconi e Renzi a provocare l'immigrazione clandestina;
SONO PERFETTAMENTE D'ACCORDO CON TE, che, per regolare l'afflusso dei migranti economici occorrerebbe tornare a valorizzare tale sistema.

Sono perfettamente d'accordo con te che la soluzione non è certo quella di "ridistribuire" i "clandestini" in Europa; però, al riguardo, convengo solo su una sue tre delle tue osservazioni.
1)
Oltre a fare terra "bruciata" intorno a chi prospera e si serve dell'immigrazione clandestina, cioè gli SCAFISTI (e non certo le ONG salvo quelle che ne siano "comprovatamente" complici), occorrebbe "bruciare" alle radici le CAUSE dell'"immigrazione economica"; e, cioè, AUMENTARE i contributi per lo SVILUPPO AFRICANO, mentre invece, questo governo, li ha DIMINUITI!
In seguito parleremo anche dei "decreti flussi".
E, comunque, occorre rammentare che l'immigrazione non è solo quella "economica".
2)
Ed infatti, tu dimentichi che non possiamo respingere in massa gli immigrati, presumendo "a priori" che essi siano tutti CLANDESTINI (per lo più di natura economica), in quanto, sia per la nostra legislazione interna che per quella internazionale, occorre previamente VAGLIARE IN MODO INDIVIDUALE CHI HA IL "DIRITTO" DI RESTARE, E CHI NO; e ricorda che hanno tale DIRITTO non solo i "profughi di guerra" (come ignorantemente va cianciando Salvini), ma anche altre tipologie di soggetti, quali quelli di cui all'ART.10 della COSTITUZIONE ITALIANA, la quale stabilisce TESTUALMENTE che ""Lo straniero, al quale sia impedito nel suo Paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha il <<DIRITTO>> d'asilo nel territorio della Repubblica Italiana".
Diritto che, va verificato caso per caso.
Ed infatti, l'art.4 del Protocollo Addizionale n. 4 alla Convenzione per la salvaguardia dei Diritti Umani e delle Llibertà fondamentali (1963), il quale costituisce LEGGE INTERNA ITALIANA, in quanto RATIFICATO con Decreto del Presidente della Repubblica n. 217 del 14 aprile 1982, sancisce in termini assoluti il DIVIETO DI ESPULSIONE COLLETTIVA degli stranieri; il che vuol dire che, all'arrivo di stranieri, comunque esso avvenga, la ricorrenza del diritto d'asilo deve essere verificata INDIVIDUALMENTE, e, quindi, non possono essere respinti in massa, PRIMA ANCORA di aver effettuato tale verifica, in quanto costoro hanno IL DIRITTO (per legge, e non per benevola concessione del nostro Governo) di veder verificata la loro posizione, anche avvalendosi di assistenza legale.
Come già ho detto, NON SI PUO'FARE DI TUTTA L'ERBA UN FASCIO, per confondere le acque, e mescolare tra loro le DIVERSE TIPOLOGIE DI IMMIGRATI.
Ovviamente, chi non ha il diritto di restare, una volta verificata la cosa, va rispedito al Paese d'origine.
3)
Sono invece d'accordo con te, che, per quanto concerne i "migranti economici", occorrerebbe senz'altro ripristinare canali di migrazione legale, e, cioè, il famoso DECRETO FLUSSI.
Al riguardo, occorre rammentare che Il meccanismo del decreto flussi fu attivato dalla Legge 6 marzo 1998, n. 40, in materia di "Disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero" (cosiddetta Legge Turco-Napolitano); tale decreto è l'atto amministrativo con il quale il Governo stabilisce ogni anno quanti cittadini stranieri non comunitari possono entrare in Italia per motivi di lavoro.
Una volta subentrato il governo Berlusconi, tale meccanismo si inceppò, con conseguente ripresa dell'afflusso irregolare di migranti; però, ad onor del vero, tale inceppamento non fu certo ovviato dal Governo Renzi.
Ed infatti, nel 2016, pur essendo disponibili quasi 20 mila posti per immigrati regolari in base al decreto flussi, essi non vennero punto assegnati; il motivo fu che il decreto era arrivato con sei mesi di ritardo, per "ragioni burocratiche"!
Quindi, in conclusione, lasciando stare la sterile polemica:
- se sia stata l'immigrazione clandestina a "soffocare" i decreti flussi:
- oppure se sia stata l'inefficiente decretazione degli stessi da parte dei governi Berlusconi e Renzi a provocare l'immigrazione clandestina;
SONO PERFETTAMENTE D'ACCORDO CON TE, che, per regolare l'afflusso dei migranti economici occorrerebbe tornare a valorizzare tale sistema.
