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Messaggi - Eutidemo

#5311
Attualità / IL POPOLO (secondo Conte)
08 Novembre 2018, 13:51:55 PM
 Interrogato da FLORIS su cosa sia il "POPOLO", a domanda, CONTE risponde testualmente:
"Il popolo è la somma degli azionisti che sostengono questo governo!".
Il che, è palesemente ERRATO, perchè, ad esempio, io NON sono sicuramente uno degli azionisti che sostengono questo governo, come NON lo sono il 50% degli Italiani che non hanno votato nè per la LEGA nè per i 5 STELLE; e, tuttavia, non c'è dubbio che anche noi siamo il "POPOLO".
Ed infatti, presolo in castagna, FLORIS osserva:
"Quindi il POPOLO è chi è d'accordo con lei?"
Resosi conto della propria gaffe, CONTE cerca di rimediare dicendo:
"Il popolo sono <<INNANZITUTTO>> coloro che sostengono questo governo...e lo sono <<ANCHE>> coloro che non sono d'accordo!".
In realtà, avrebbe dovuto dire: 
"Il "POPOLO", in realtà, NON E' AFFATTO la somma degli azionisti che sostengono questo governo, i quali ne costituiscono solo la maggioranza relativa; il "POPOLO", invece, è costituito A PARI DIRITTO, da TUTTI i cittadini Italiani, anche il 50% che è contrario a questo governo!".
Nessun <<INNANZITUTTO>>  e nessun <<ANCHE>>! 
Verificare su DI MARTEDI 6/NOVEMBRE QUARANTESIMO MINUTO
http://www.la7.it/dimartedi/rivedila7/dimarted%C3%AC-puntata-06112018-07-11-2018-254982
#5312
Attualità / Re:Evviva l'abuso edilizio!
08 Novembre 2018, 07:30:55 AM
Se c'è una cosa più letale di un vulcano, è la stupidità umana! :'(


#5313
Attualità / Re:Interruzione della prescrizione.
07 Novembre 2018, 15:07:43 PM
Sempre restando in tema, in ordine alla faccenda dell'interruzione della prescrizione, mi pare che nessuno abbia ancora rilevato che l'art. 111, comma 2, della Costituzione stabilisce che la legge deve assicurare "la ragionevole durata" di un processo; per cui, secondo me, un processo che resti "pendente per sempre", non è costituzionalmente concepibile.
Ed invero, interrompere la prescrizione del reato con l'inizio del processo o di una sua determinata fase (per esempio, dopo la sentenza di primo grado, secondo l'emendamento 5 stelle), vedrebbe l'imputato 
esposto al rischio di una protrazione indeterminata (o addirittura "infinita) dei tempi del processo; il che, appunto, sarebbe incostituzionale, oltre che palesemente iniquo.
                                      *** 
Semmai, un rimedio agli attuali abusi del ricorso alla prescizione, potrebbe essere quello di convertire la "prescrizione del reato", nel momento stesso in cui viene interrotta, in "prescrizione del processo", articolata fase per fase, secondo termini di durata massima che tengano ragionevolmente conto delle esigenze di accertamento; superati quei termini, il giudice dovrebbe dichiarare, con sentenza di non doversi procedere, l'estinzione del processo. 
                                       ***
Però è anche vero che, di fronte all'obbligatorietà dell'azione penale, risulterebbe un po' contraddittorio, prevedere un'estinzione del processo per decorso del tempo che operi in alternativa alla prescrizione del reato.
Occorre però anche considerare che, a mio avviso, si dice un po' impropriamente che, estinto il reato, si estingue anche il processo; ed infatti , a voler essere proprio esatti, il processo non si estingue in quanto tale, ma si conclude con una sentenza che dichiara l'estinzione del reato.
 E, in tal caso, a ben vedere, l'estinzione del reato conseguente alla prescrizione, non è che abbia impedito ogni accertamento del merito, dovendo il giudice prioritariamente verificare se l'imputato non debba essere assolto perché non ha commesso il fatto, il fatto non sussiste o non costituisce reato.
Per cui, sebbene il codice preveda, per l'estinzione del reato, una "sentenza di non doversi procedere", secondo me non si tratta di una "improcedibilità" nel senso proprio della parola, perché, se fosse tale, impedirebbe qualsiasi accertamento di merito; che, invece, come osservavo sopra, secondo me comunque sussiste.
                                 ***
Per cui, a mio parere, considerata la tripartizione delle sentenze:
- di improcedibilità;
- di proscioglimento;
- di condanna
la sentenza che dichiara l'estinzione del reato per prescrizione, appartiene a pieno titolo alle seconde e non alle prime.
La questione è comunque controversa,  perchè, sulla natura sostanziale della prescrizione si è pronunciata la Corte cost. ordinanza n. 24 del 2017, mentre, a favore della natura processuale è, invece, orientata la Corte di Giustizia (Grande Camera, 8 settembre 2015, Taricco, n. C-105/14). 
Ad ogni modo, seguendo l'esegesi che ritengo preferibile, il problema potrebbe essere risolto senza ledere l'art.111 della Costituzione, e, nel contempo, evitando un ricorso abusivo all'attuale istituto della prescrizione. ;)
                                        
#5314
Attualità / Re:Interruzione della prescrizione.
07 Novembre 2018, 13:39:38 PM
Citazione di: anthonyi il 06 Novembre 2018, 12:47:12 PM
Eutidemo, entrando nel merito della situazione politica attuale, la soluzione che vuole M5s è più che ragionevole, la prescrizione si blocca al processo di primo grado. Infatti non è che puoi dire che l'iter processuale è troppo lungo se sei stato già condannato e sei tu che hai deciso di allungare l'iter facendo ricorso. Nella gran parte dei paesi mi risulta che la prescrizione si blocca dopo il primo giudizio, e in più di uno il primo giudizio è considerato quello definitivo.

Non è così: in Germania, per esempio, fanno come ho detto io ;)
#5315
Attualità / Re:Interruzione della prescrizione.
06 Novembre 2018, 05:08:50 AM
Ci sono avvocati disonesti, come ci sono anche ingegneri criminali che fanno crollare i ponti, o medici criminali che operano senza motivo solo per battere cassa.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/07/medico-criminale/196054/
Per non parlare delle altre categorie, a cominciare da quelle più note: i politici e gli amministratori di condominio ;D
Però, non esistendo statistiche al riguardo, io non generalizzerei, mettendo sotto accusa una categoria più di un'altra!
                                                              ***
Il problema sostanziale della prescrizione, in verità, è duplice:
- teorico, in quanto una interruzione della prescrizione "sine die" urterebbe contro i più elementari principi del diritto;
- pratico, in quanto una interruzione della prescrizione "sine die", potrebbe comportare un ulteriore prolungamento dei già biblici tempi processuali, con il rischio di essere inquisiti a vent'anni, ed essere assolti o condannati ad ottanta (se l'imputato non è già morto nel frattempo), perchè i giudici non avrebbero più lo stimolo a fissare le udienze.
D'altro canto, però, è insopportabile che, attualmente, chi è in grado di pagarsi un bravo avvocato, sia in grado di cavarsela ricorrendo al nostro attuale meccanismo della prescrizione; d'altro canto, anche abolendo la prescrizione, gli avvocati senza scrupoli tirerebbero lo stesso per le lunghe i processi, nella speranza che la sentenza di condanna intervenga quando l'imputato è diventato ormai talmente vecchio, da non poter più essere recluso (oppure è morto di malattia o vecchiaia), ovvero in attesa della prossima amnistia o del prossimo indulto.
Le cose non sono così semplici! ::)
Sinceramente, una soluzione ottimale proprio non mi viene in mente, salvo, forse, una via di mezzo, e, cioè:
- interrompere la prescrizione non appena la procura interroga l'indagato, e/o gli comunica che sono in corso indagini contro lui; 
- farla però ripartire da capo da tale momento, senza più possibilità di ulteriori interruzioni.
Tuttavia, non sono sicuro che sia un sistema che possa davvero funzionare (in Italia). ::)
#5316
Attualità / Re:Interruzione della prescrizione.
05 Novembre 2018, 13:18:47 PM
Citazione di: anthonyi il 05 Novembre 2018, 08:04:30 AM
Eutidemo, perché ce l'hai tanto con i "poveri" azzeccagarbugli. E' dai tempi del Manzoni che quelli campano salvando i criminali dalla galera. Se dovessero rassegnarsi a salvare solo gli innocenti dalla galera sarebbero alla fame.

Secondo me, occorre distinguere due ben diversi possibili comportamenti degli avvocati difensori. ;)
                                   ***  
Il primo comportamento, che è sicuramente reprensibile, è quando essi incorrono in vere e proprie "slealtà processuali" per favorire i propri clienti, siano essi colpevoli o innocenti.
Come ad esempio:
- la sottrazione dal proprio fascicolo di un atto o documento, già acquisito al processo, che possa avvantaggiare la controparte; 
- l'affermazione di fatti contrari al vero; 
- la tardiva produzione di documenti; 
- la sleale richiesta al giudice, da parte del difensore, di un rinvio affermando di essere già d'accordo con il difensore avversario, assente all'udienza.
Se commettono tali "slealtà", invero, gli avvocati che si comportano così, potrebbero incorrere nel Dispositivo dell'art. 88 Codice di procedura civile, il quale prevede che il Giudice -se se ne accorge-, debba informare il Consiglio dell'ordine di appartenenza dell'avvocato che pone in essere tali comportamenti scorretti, il quale, verificata la sussistenza della trasgressione alle regole della deontologia professionale, applicherà le relative sanzioni disciplinari. 
Come detto, tali "slealtà processuali" vengono punite (se scoperte) sia  che i clienti siano infine riconosciuti colpevoli siano che vengano riconosciuti  innocenti.
                                   ***
Diversamente, se un avvocato si comporta in modo processualmente leale, non solo è perfettamente LECITO, ma, anzi, è DOVEROSO che lui debba fare di tutto:
- per far assolvere il proprio cliente, anche se  sa che è colpevole;
- se ciò non è possibile, per fargli irrogare il minimo della pena (mettendo in rilievo le eventuali circostanze attenuanti).
Nel primo caso, per esempio, l'avvocato potrebbe eccepire che l'imputato aveva confessato la sua colpevolezza nell'ambito di un interrogatorio irregolare (per esempio, essendo stato sottoposto a tortura), mentre, nel secondo caso, l'avvocato potrebbe eccepire che l'imputato aveva commesso il delitto a seguito di una grave provocazione della vittima; ma sono solo esempi molto semplicistici, tanto per rendere l'dea. :)
#5317
Attualità / Re:Interruzione della prescrizione.
04 Novembre 2018, 11:02:46 AM
Come al solito Sgiombo ha ragione! ;)
Ed infatti, la principale differenza tra un avvocato ed un medico, è che:
- l'avvocato, qualche volta, riesce a salvare il suo cliente dalla giustizia umana;
- il medico, invece, non riuscirà mai a salvare il suo cliente dalla giustizia divina; al massimo, potrà solo riuscire ad ottenere un breve differimento dell'inevitabile sentenza! :D
Detto questo, però, circa il fatto che determinati reati si prescrivono più facilmente di altri, bisogna anche considerare che:
- i reati di tipo economico, essendo meno gravi di quelli relativi all'incolumità delle persone (per es.l'omicidio), hanno ovviamente termini prescrizionali più brevi;
- i primi sono molto pià numerosi dei secondi, i quali, per giunta, hanno giustamente la priorità nella "scaletta" dei processi.
Per cui, il giudizio da me precedentemente espresso, andrebbe rettificato alla luce di dati più dettagliati; che, però, non sono ancora riuscito a trovare! :(
#5318
Attualità / Interruzione della prescrizione.
04 Novembre 2018, 07:38:42 AM
Il Movimento 5 Stelle ha presentato alla Camera un emendamento al ddl anticorruzione che prevede l'interruzione della prescrizione dopo il primo grado di giudizio; al riguardo, prima di esprimere una opinione circa tale iniziativa, secondo me è opportuno dare un'occhiata ai dati (sebbene quelli che ho trovato non siano aggiornati al 2018).
1)
In primo luogo, è da rilevare che la maggior parte dei procedimenti si conclude con una sentenza di merito, e non per prescrizione, con la quale terminano circa il 10% dei processi (percentuale comunque troppo alta), come dalla seguente prima immagine.

2)
In secondo luogo, è da rilevare che la maggior parte dei processi si conclude per prescrizione, PRIMA del primo grado di giudizio, come dalla seguente seconda immagine.

3)
In terzo luogo, è da rilevare che la maggior parte dei processi che si concludono per prescrizione, riguardano i reati di abuso d'ufficio, corruzione, concussione, malversazione, i reati societari e quelli di truffa, come dalla seguente terza immagine.

4)
Le maggiori percentuali di prescrizione per i reati economici e di corruzione, sono in aumento negli ultimi anni, come dalla seguente quarta immagine.

5)
L'Italia è uno dei Paesi europei in cui è maggiore il costo medio di un processo come dalla seguente quinta immagine.

***********************************
Quali conclusioni trarre da tali dati?
In via di prima analisi, e salvo ulteriori successive riflessioni ed approfondimenti, a mio sommesso parere, in prima battuta, sembra che possano evincersi due cose:
A) Il fenomeno della prescrizione dei reati, considerato complessivamente, è, sì,  "rilevante" ma non "devastante" come proclamato da alcune parti politiche.
B) Considerato, invece,  in relazione alle diverse percentuali per tipologia di reato,  tale fenomeno è effettivamente "devastante", in quanto  induce a pensare, sia pure solo indiziariamente, che chi ha più denaro (magari proveniente proprio dai reati commessi, che, per loro natura, sono molto lucrosi) può pagarsi avvocati più abili che li traggano d'impaccio:
- o con sentenze di assoluzione;
- ovvero, se proprio non è possibile, almeno con la prescrizione del reato.
                                  ***
Poi, ovviamente, oltre ai "ricchi" che, comprensibilmente, possono pagarsi i migliori avvocati per evitare la galera ed i migliori medici per evitare la bara, ci sono anche certi "politici", che se la cavano alla grande dai loro processi, modificando a loro favore addirittura le leggi in base alle quali i magistrati dovrebbero giudicarli; così come, per esempio, un certo signore di cui non faccio il nome, e che, su 25 processi subiti, l'ha fatta franca sei volte per prescrizione, due volte per amnistia, e due volte per depenalizzazione a posteriori del reato commesso. ;)
Chapeau! 8)
#5319
In attesa di poter leggere il decreto fiscale definitivo sulla G.U. della Repubblica, oggi trovo scritto su "NORME E TRIBUTI" del SOLE 24 ORE, che, anche nell'ultima versione concordata, permane la "dichiarazione integrativa" che, nel testo originario del decreto stesso, in coerenza, con il Par.11 del CONTRATTO DI GOVERNO, non era prevista. 
Fidandomi, per ora, di ciò che trovo scritto sul SOLE 24 ORE, risulta che tale "dichiarazione integrativa" -sostanzialmente identica a quella apparsa in TUTTI i vecchi classici condoni- consentirà di far emergere fino a un terzo in più delle somme dichiarate l'anno precedente entro un limite di 100mila euro; sui maggiori imponibili dichiarati si applicherà l'aliquota del 20 per cento. 
Quanto alle sanzioni, il SOLE 24 ORE non ne parla, però, è ovvio che chi presentasse tale dichiarazione integrativa, salvo "clausole di salvezza":
- in ogni caso sarebbe passibile delle sanzioni amministrative di cui all'art.46 del DPR 600/73 (che sono molto pesanti);
- eventualmente, ricorrendone le condizioni, sarebbe passibile anche delle sanzioni penali di cui agli artt. 2, 3, 4, 10-bis e 10-ter del decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74;(che infatti, la manina aveva depenalizzato).
A mio parere, quindi, una "dichiarazione integrativa" che non prevedesse tali scriminanti, come, appunto, è sempre avvenuto in passato, non avrebbe senso, poichè in tal caso il condono diventerebbe un assurdo "boomerang".
Quindi, staremo a vedere il "testo ufficiale", ma, se è vero quello che riporta il SOLE 24 ORE, sanzioni o non sanzioni, il il Par.11 del CONTRATTO DI GOVERNO risulterebbe comunque "oggettivamente" VIOLATO dal DECRETO, a prescindere da qualsiasi tentativo di mistificazione propagandistica. ;)
#5320
Baylhamm hai perfettamente ragione! ;)
Ed infatti il CDM c'era stato appena il giorno prima della trasmissione, e già la mattina del 16 ottobre si trovava postata su INTERNET la nuova versione del condono tombale e penale; per cui la "manina" doveva già aver operato (sebbene Di Maio non se ne fosse ancora accorto).
Vedo che Conte (da "Comes", che, nell'antica Roma, era l'"accompagnatore" dei  magistrati in carica), in una conferenza stampa,  ha così spiegato il paradosso della "manina" nel corso del CDM del 15 ottobre.
1) "L'articolo 9 del decreto è stato redatto nel corso di svolgimento del Cdm."
Il che lo trovo estremamente improbabile, poichè, trattandosi di una norma chilometrica di ben 1471 Parole e 128 Paragrafi, e, soprattutto, "richiamando" ben 25 altri articoli, a mio parere, per redigerla, ci sarebbe voluto almeno il triplo del tempo che è durata l'intera seduta del CDM. 
Ritengo, invece, MOLTO più plausibile che fosse stato concepito e redatto ben prima, e poi portato già pronto nel CDM 
Inoltre Conte non ci dice <<CHI>> l'ha "redatta", che era la COSA PIU' IMPORTANTE DA SAPERE; e comunque, gli articoli aggiunti erano due, non uno solo.
2) "Mi è stato portato un foglio"
Quindi vuol dire che il testo non è stato frutto di una discussione e decisione comune, ma che era già bello e pronto. 
3) "Si trattava di norme complesse e ho preferito quindi io stesso riassumere i termini dell'accordo politico e non enunciare l'articolo parola per parola che, comunque, non avrebbe chiarito"
Il che è insincero, perchè, per riassumere i termini dell'accordo politico, bastava dire che l'art.9 innovava RADICALMENTE il testo precedentemente concordato, introducendo un condono tombale e penale, e senza necessità di enunciare l'articolo parola per parola.   
4) "Ci siamo riservati di valutare se la traduzione tecnica esaudisse l'accordo politico raggiunto e quando siamo andati a confrontare abbiamo visto che la traduzione tecnica non rispecchiava l'intesa politica"
Il che pure non corrisponde a verità, poichè l'art.9 non era affatto una mera "traduzione tecnica" inesatta dell'accordo politico raggiunto", bensì ne era   il superamento in senso del tutto opposto e contrario. 
Almeno questa è la mia valutazione della cosa; voi cosa ne pensate? :)
#5321
Citazione di: baylham il 19 Ottobre 2018, 16:22:15 PM
Alla trasmissione era presente il sottosegretario grillino Buffagni, che difendeva il condono fiscale nella versione ampia.
I grillini per la loro dabbenaggine cadono dal pero sul condono dei reati penali connessi all'evasione fiscale, tutto il resto era già digerito.

Gli evasori sono criminali, non stupidi, i leghisti lo sanno bene.

Ho scaricato DI MARTEDI' del 16 OTTOBRE, da qui:
http://www.la7.it/dimartedi/rivedila7/dimarted%C3%AC-puntata-16102018-17-10-2018-253060
Non avevo il tempo di vederlo tutto, per cui ho fatto una scorsa "a volo d'uccello" della trasmissione; però non riesco assolutamente a trovare il punto in cui Buffagni difendeva il condono fiscale nella sua versione ampia (mi pare che si parli sempre e solo della versione originaria).
Anzi, a sentire lui in questa intervista, dell'ampiamento, non ne sapeva assolutamente niente:
https://www.youtube.com/watch?v=fR6PRS6VvIM
Per cortesia, dato che tu l'hai già visto, aprendolo o scaricandolo dal mio link sopra DI MARTEDI' del 16 OTTOBRE, mi puoi dire, in tale sede, in che punto Buffagni parla del "condono ampiato"?
Ed infatti, ritengo importante per noi poveri cittadini capire chi DAVVERO ci sta prendendo in giro riguardo a questa faccenda.
A dire il vero, almeno secondo me, ci stanno menando per il naso anche in molte altre cose; ma, questa, essendo di natura abbastanza oggettiva, penso che con un po' di buona volontà, ciascuno contribuendo con le informazioni in suo possesso, alla fine riusciremo ad accertarla ,al di là delle nostre diverse vedute ideologiche.
CHI E' CHE STA MENTENDO? >:(
#5322
Non ho visto di DiMartedì del 16 ottobre su La7; però tu dici che i  grillini, in quella sede avevano già accettato il condono ampio nella seconda versione da me presentata.
Ma questo non è possibile, perchè in tale seconda versione, l'art.9 comma 9) prevede espressamente che il condono ha effetti anche ai fini penali; come, peraltro, è inevitabile per qualunque condono concernente i soggetti da me classificati alla lett.b), cioè, determinati tipi di EVASORI.
Non è che l'aspetto penale derivi un altro provvedimento.
Ed infatti, come detto, il "condono ampio" nella seconda versione da me presentata, nell'art.9 comma 9) prevede quanto segue:
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
"Nei confronti dei contribuenti che perfezionano la procedura di integrazione o emersione ai sensi del presente articolo e limitatamente alle condotte relative agli imponibili, alle imposte e alle ritenute oggetto della procedura:
a) è esclusa la punibilità per i delitti di cui agli articoli [2, 3,] 4, 10-bis e 10-ter del decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74;
b) è altresì esclusa la punibilità delle condotte previste dagli articoli 648-bis e 648-ter del codice penale, commesse in relazione ai delitti di cui alla lettera a);
c) si applica l'articolo 5-septies del decreto-legge 28 giugno 1990, n.167, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 1990, n. 227;
d) si applicano le disposizioni in materia di prevenzione del riciclaggio e di finanziamento del terrorismo di cui al decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, ad eccezione di quanto previsto dall'articolo 58, comma 6, del medesimo decreto;
e) le condotte previste dall'articolo 648-ter.1 del codice penale non sono punibili se commesse in relazione ai delitti di cui alla lettera a), sino alla data del 30 settembre 2019, entro la quale può essere attivata la procedura."
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
Per cui, pur non avendo visto detta puntata, escluderei che i grillini in essa presenti abbiano potuto accettare tale forma di condono; che è quella della versione online che ho scaricato solo oggi, e di cui vi ho fotocopiato solo l'indice degli articoli.
E' senz'altro vero che, invece, i leghisti, che sono molto pratici, badano ai soldi e ai voti, e sanno benissimo che alla riduzione e/o annullamento delle sanzioni amministrative devi far seguire anche l'annullamento delle sanzioni penali connesse, altrimenti il condono fiscale non è appetibile per gli evasori; anzi, a dire il vero, direi che questa non è una caratteristica specifica dei leghisti, ma di tutti coloro che, in passato, hanno varato condoni diretti anche ai soggetti della categoria B).
Posso dirlo con cognizione di causa, perchè, a partire dal CONDONO del governo Spadolini nel 1982 (era ministro delle finanze Rino Formica), ogni volta che è stato varato un condono io ci ho scritto un libro per la BUFFETTI; ad esclusione degli ultimi tre, perchè mi ero rotto le scatole. 
Un condono che non comporti l'esclusione della punibilità penale, qualora la condotta astrattamente punibile emerga dalla dichiarazione di condono stessa, NON E' MAI ESISTITO, nè in Italia nè in alcuna altra parte del mondo, in quanto non avrebbe senso alcuno.
Per cui:
- o i grillini che erano a "DI MARTEDI'" avevano sotto gli occhi il testo originale, datato 13 ottobre ore 17,30, e non il successivo;
- oppure, se davvero avevano già sotto gli occhi la "versione ampiata", allora o non l'hanno letta, oppure non ci hanno capito niente.
Ma penso che anche loro, tutto sommato, capiscano cosa significhi la "NON PUNIBILITA' DI UN DELITTO".
Però, in fondo, non si può mai dire! :)
#5323
Ero in dubbio se inserire questo testo in coda al thread "Incomprensioni coniugali", ma, vista la sua autonoma rilevanza, sebbene di un vero "TRADIMENTO coniugale" si tratti, ho ritenuto che fosse più opportuno aprire al riguardo un apposito THREAD.
Ed infatti, credo che di un autentico "TRADIMENTO" si sia trattato, come credo di poter dimostrare qui di seguito (almeno a livello "iniziario).
                                     ***
Al riguardo, vista la confusione che c'è in giro, occorre innanzittutto chiarire che i contribuenti, per così dire,  "difettosi", si possono dividere, sia pure con estrema semplificazione, in due grandi categorie (a prescindere dall'entità dei tributi non versati, e che non ha alcuna rilevanza ai fini della differenza):
                                     ***
A) 
Contribuenti che hanno onestamente dichiarato i propri redditi,  ma:
- o sono incorsi in errori più o meno "formali" nel calcolo delle imposte dovute, e, quindi, hanno versato meno del dovuto;
- ovvero hanno hanno effettuato correttamente il calcolo delle imposte dovute, ma o non le hanno versate (in tutto o in parte), o le hanno versate in ritardo.
Tali contribuenti, non sono soggetti ad ACCERTAMENTO mirato, bensì a LIQUIDAZIONE massiva ed automatizzata ex art.36 BIS DPR 600/73 e TER., con conseguenti ruoli e cartellazioni.
B) 
Contribuenti che hanno omesso la dichiarazione dei redditi, oppure l'hanno scientemente presentata in misura incompleta o infedele; costoro, comunemente definiti EVASORI, sono invece soggetti ad ACCERTAMENTO individuale mirato e motivato, ex art.37, 38 39 e segg. del DPR 600/73. 
Chiarito questo, le definizioni agevolate delle vertenze sub A) e B) che si sono susseguite negli ultimi decenni, e che vennero denominate nei modi più eufemistici svariati e fantasiosi, hanno assunto sempre TUTTE la sostanziale natura di CONDONO TRIBUTARIO; nel senso che, in modi più o meno variati, venivano "CONDONATI" in tutto in parte i tributi non pagati, e/o le relative sanzioni.
Però, sotto il profilo morale e psicologico (ed anche fiscalmente "strategico"), dall'opinine pubblica sono sempre stati considerati in modo più favorevole i CONDONI nei confronti dei contribuenti difettosi sub A), rispetto a quelli sub B).
Il che è comprensibile.
                                     ***
Orbene, dovendosi accordare:
- i GIALLI, molto restii al condono in considerazione della tipologia antropologica dei loro elettori;
con 
- i VERDI, molto propensi ad un condono più aperto possibile, in considerazione della tipologia antropologica dei loro elettori;
si giunse ad un COMPROMESSO.
                                     ***
Ed infatti, nell'art.10 § 2, del CONTRATTO DI GOVERNO si legge: 
"È opportuno instaurare una "PACE FISCALE" con i contribuenti per rimuovere lo squilibrio economico delle obbligazioni assunte e favorire l'estinzione del debito mediante un saldo e stralcio dell'importo dovuto, in tutte quelle situazioni eccezionali e involontarie di dimostrata difficoltà economica. Esclusa ogni finalità condonistica, la misura può diventare un efficace aiuto ai cittadini in difficoltà ed il primo passo verso una "riscossione amica" dei contribuenti."
Per cui, con una certa approssimazione, ci si era messi d'accordo per un CONDONO prevalentemente diretto ai soggetti sub A).
                                     ***
Di conseguenza, in effetti, nel DECRETO FISCALE ACCLUSO ALLA MANOVRA, nel TITOLO I, CAPO I, denominato "DISPOSIZIONI IN MATERIA DI PACIFICAZIONE FISCALE", TESTO ORIGINARIO datato 13/10/2018 ore 17,30, pubblicizzato su INTERNET come definitivo, e così da me scaricato l'altroieri, si leggeva, conformemente ai "desiderata" dei Gialli:

                                     ***
OGGI, invece, facendo la stessa ricerca, ho trovato quest'altro testo, che è palesemente rimaneggiato con l'aggiunta di due articoli, i quali, invece, leggendone il contenuto, sono palesemente diretti anche ai soggetti sub B), allargando enormemente l'ambito del condono.

                                     ***
Ora, io ignoro se Di Maio sia stato o meno avvisato in tempo di tali modifiche; ma devo ammettere che, fino a pochi gg fa, anche io ero convinto che il testo definitivo fosse quello originario (rimasto fino all'ultimo pressochè invariato, almeno su INTERNET, sebbene non posso escludere che già circolasse la versione "aggiornata").
Quindi, sebbene lui sarebbe dovuto stare più in guardia, e rileggere attentamente da capo il (lunghissimo) testo del DL presentato all'ultimo CDM, penso pure, però, visto che il testo modificato "in zona cesarini" SNATURAVA completamente il testo precedentemente elaborato e discusso -sul punto specifico-, forse sarebbe stato corretto che fosse stato avvisato della cosa.
Magari dicendogli: "Giggino, guarda, che a pag,17 abbiamo fatto qualche piccolo cambiamento; forse sarebbe bene che tu gli dessi un'occhiata."
Ma, evidentemente, nessuno lo ha fatto.
Comunque, lascio a voi giudicare! ;)
#5324
Citazione di: 0xdeadbeef il 19 Ottobre 2018, 11:22:45 AM
Premesso che sono sostanzialmente d'accordo con te, mi chiedo però cosa adesso potrebbe succedere...
Perchè qui la situazione è seria assai, e sono (stranamente) d'accordo con Cacciari, che ieri sera diceva appunto
che non possiamo permetterci, né noi né la UE, beninteso, una crisi di governo in questo momento.
E' chiaro come acqua di fonte che Di Maio e Salvini hanno scherzato con il fuoco; meno chiaro è che ci stanno
scherzando un pò tutti...
Non va quindi bene questa politica economica che il nostro governo vuole attuare (non va bene non "in sè" ma
perchè non è possibile), ma qui se non si capisce che nemmeno QUESTA UE va bene son dolori per tutti...
saluti

Ho ascoltato anche io Cacciari a 8 e MEZZO, e, sostanzialmente, condivido quello che ha detto.
#5325
Ma che è successo alla "coppia più bella del mondo"? ???
Secondo me è successa una cosa molto semplice: Di Maio e Salvini hanno ingannevolmente fatto ai loro elettori delle promesse finanziariamente IRREALIZZABILI, se non:
- in misura molto parziale se prese separatamente:
- completamente irrealizzabili se prese congiuntamente.
Poichè il "contratto" li ha costretti a tale seconda ipotesi, si sono trovati di fronte alla seguente situazione:
1) Di Maio, in effetti,  dovendo compiacere una certa platea di elettori, non aveva alternative alla sua promessa sul REDDITO DI CITTADINANZA, che non poteva non concedere, seppure in modo alquanto ridotto rispetto alle promesse elettorali.
2) Salvini, invece, dovendo compiacere una ben diversa platea di elettori, per sua fortuna una alternativa ce l'aveva:
- o concedere effettivamente la FLAT TAX, che, però, se "vera", sarebbe costata troppo, sommata al REDDITO DI CITTADINANZA;
- oppure "fare finta" di concedere FLAT TAX, però (visto che nessuno sarebbe stato tanto fesso da crederci), concedere nel contempo, per compiacere la sua specifica platea di elettori, un colossale CONDONO, che non solo non costava NIENTE, ma, anzi, avrebbe fatto incassare quattrini.
Salvini ha scelto tale seconda alternativa, dando per scontato che Di Maio avrebbe accettato lo "scambio"; come, in effetti, all'inizio sembrava!
Ma, evidentemente, NON SI SONO CAPITI BENE, per cui, domani, nel CDM, dovranno ricontrattare il "do ut des" in modo più chiaro (se ci riescono).🤗