Sanremo è sempre stato una vetrina della società italiana, un misto di tradizione un po' ipocrita e l'evento di rottura a rompere la monotonia, a dare la sensazione di una voglia di ribellione che si muove dal profondo della società.
Questo 69° Festival è stato diverso, sicuramente innovatore negli stili musicali, ma privo di veri momenti di rottura, di quegli eventi che facevano parlare il popolo. In fondo è giusto così, il bisogno di ribellione dell'Italia profonda è già stato soddisfatto con le ultime elezioni, e con il governo del popolo, per cui il Festival, almeno per quest'anno, ha perso quella funzione socio-politica che ha sempre avuto.
Questo 69° Festival è stato diverso, sicuramente innovatore negli stili musicali, ma privo di veri momenti di rottura, di quegli eventi che facevano parlare il popolo. In fondo è giusto così, il bisogno di ribellione dell'Italia profonda è già stato soddisfatto con le ultime elezioni, e con il governo del popolo, per cui il Festival, almeno per quest'anno, ha perso quella funzione socio-politica che ha sempre avuto.