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Messaggi - Ipazia

#5356
Le provocazioni nei social finiscono sempre in flame e bullismo. La differenza non sta tra emotività e razionalità ma in aspetti molto più oscuri e grossolani dell'animo umano che ove vi sia una moderazione verrebbero giustamente bannati. Le ultime provocazioni di qualche spessore intellettuale risalgono alla defunta internazionale situazionista. Teniamoci la riflessione, che é già tanto non farla degenerare.
#5357
Conta la sperimentazione. Pare che la macumba, compresa quella cristiana, non funzioni. Quindi aletheia nol consente. A meno che non vogliamo sprofondare nella cialtroneria piuttosto che approfondire filosoficamente. Pare che anche i numi, come da storiella narrata in altra discussione da Eutidemo (una analoga l'avevo sentita in salsa ebraica da Moni Ovadia), consiglino la via scientifica piuttosto che la macumba.
#5358
Citazione di: Dante il Pedante il 15 Settembre 2020, 11:39:26 AM
Non può decidere un altro quello che è giusto pensare o quello che è moderno pensare.

Quello che è giusto pensare lo decide la realtà: se mi butto fuori dalla finestra precipito e non pare che i numi siano molto disposti a negare la forza di gravità.

Quello che è moderno pensare dipende dal livello della conoscenza: oggi è moderno pensare che vaccini e igiene funzionano meglio di processioni e preghiere per evitare le pestilenze.

In entrambi i casi i libero pensiero individuale vale una fava e il risultato della sua imposizione è uno sputo controvento.
#5359
Checchè ne pensino postulatori e postulanti dell'Assoluto, inclusi i più grandi come Platone e Spinoza, la filo-sophia non nasce con idee già confezionate, presupponenti un qualche assoluto (motore immoto, principio primo, tutto, dio,...), ma come ricerca della verità per amore (filo) della conoscenza (sophia).

La verità, tanto nella filosofia occidentale che orientale, non può essere pre-postulata perchè è nascosta e pertanto la ricerca della verità assume da subito un carattere negativo, piuttosto che affermativo. La verità va disvelata, è a-letheia. Va rimosso il velo che la ricopre laddove viene chiamata maya. Bisogna togliere, scavare, indagare, prima di dire. Che cosa ci sia una volta rimosso il velo nessuno lo sa a priori, eccetto i fideisti, che non possono essere considerati filosofi.

Il compito di tutte le filosofie è la ricerca della verità e nel corso dell'evoluzione filosofica esse si sono diversificate affidando alla filosofia naturale, come veniva chiamata l'attuale scienza, la ricerca delle verità naturali. Le verità umane restano nel campo tradizionale della filosofia come etica. Le verità di fede sono state relegate nel campo dell'opinione, doxa, ed espunte dalla filosofia se non come storia della medesima, a cui hanno regalato preziose metodologie di analisi e argomentazioni che hanno avuto il merito di falsificarne i presupposti, separando il grano dei filosofi dal loglio dei sanfedisti.

La ricerca della verità, naturale (physis) ed antropologica (ethos) ha demolito nel corso dei secoli tutte le lettere maiuscole, tutti gli Assoluti, lasciandoci col cerino in mano alla ricerca di verità relative, storicamente (e naturalmente) determinate, come dicevano i profeti del marxismo, contestualizzate ad ambiti di esistenza rigorosamente delimitati all'interno dei quali soltanto acquistano un carattere assoluto. Fatti veri sui quali si può fare una tesi veritiera, come ad esempio sulla corrispondenza tra due intellettuali della filosofia scolastica o sulla riproduzione della drosophila melanogaster.

Accanirsi sugli ultimi veli di maya è sempre legittimo, ma l'argomento Principio Primo non mi pare dei più fecondi e il marchio doxa non è la migliore garanzia di a-letheia.

P.S. Il principio di causalità non può essere taroccato fingendo di conoscere la causa e assegnandole persino un Nome: anche un figlio di padre ignoto ha bisogno della prova del dna per stabilirne la paternità. In assenza di tale prova si resta nel campo della supposizione e della fede, non della conoscenza e filosofia correttamente intesa.
.
#5360
Rispondendo a InVerno, tutte le religioni hanno un carattere sincretistico e la diatriba tra ortodossi e modernisti risale ai tempi di Amenofi IV, poi Akhenaton. Molto prima di Socrate e del cristianesimo. E' l'evoluzione stessa della conoscenza e della realtà storica a costringere le religioni ad adeguarsi, modificarsi e, se l'operazione non riesce, estinguersi.
#5361
Vediamo di granellare anche a costo di costruire un "raffazzonato saggio di maldestra filosofia" utile ai naviganti per navigare, seppur affetto dai perigliosi bias metafisici della sua sirena compilatrice.

I due pilastri fondativi della metafisica occidentale, ma pure orientale scavandoci sotto un pochino, sono l'Essere e il Divenire. I loro postulatori primi, seguiti da un codazzo interminabile di postulanti fino ai giorni nostri, furono Parmenide (essere) ed Eraclito (divenire). Con una considerevole predilezione per il primo, fondamentale fu l'apporto di Platone che ispirerà tutta la metafisica occidentale, passando per il cristianesimo di cui costituì l'ossatura spirituale (teologia) innestata nel più materico testamento ebraico, e dilagando fino ai giorni nostri nelle varie diramazioni del pensiero metafisico.

Il successo di Platone deriva dalla sua postulazione dell'Assoluto, che bypassando il doloroso Divenire, delizia vivente e croce mortale dell'Essere, prometteva un luogo, l'iperuranico mondo perfetto delle Idee, in cui l'Assoluto poteva celebrare i suoi banchetti infiniti ed eterni, onnipotenti ed onniscienti. I banchetti del Bene, a cui i postulanti accorsero a miriadi e tuttora lo fanno, rendendo il percorso sempre più mirabolante attraverso le complicate invenzioni del Logos, Verbo, Parola che fecero dire ad un pustulante dell'Assoluto, davvero illuminato e totalmente ellenico: En arché en o logos, in principio era la Parola (Giovanni 1,1-4).

Non va dimenticato l'apporto e l'attualità di un teologo dell'Assoluto geometrico come il biscomunicato e stramaledetto Benedetto Spinoza, che chiamò "Etica" il suo opus maior, perchè sempre di Bene (Assoluto) si tratta.

Diverso il cammino della filosofia orientale che trova nel Gautama Buddha l'equivalente, pressochè coevo, del nostro Platone. Più smagati e meno pindarici degli occidentali, gli illuminati partono dal Male (il dolore, samsara) per arrivare al Bene (illuminazione, nirvana). Le quattro verità e l'ottuplice cammino. Ma se cambiano postulati, postulatori e postulanti, il risultato non cambia. Perchè siamo umani, irrimediabilmente e mortalmente umani...

... entificatori inguaribili di concetti. Insaziabili macchine desideranti. Di qui le maiuscole (che i teutoni utilizzano per ogni sostantivo, sul che ci sarebbe da confabulare assai).
#5362
Citazione di: atomista non pentito il 12 Settembre 2020, 21:53:49 PM
Cosi' pero' "volate troppo alto" per le mie possibilita' ........  peccato , stavo imparando qualcosa ma mi sono perso ( ovviamente mia carenza)

Ottimi i consigli di Phil: WP, con le varie declinazioni del tempo in greco antico (poste da Johannes), e le vessate questioni sull'etica (conoscenza o no ? episteme o convenzione ?) ... e su quali fondamenti si regge con qualche pretesa di oggettività ? O meglio intersoggettività, che é tutta l'oggettività postulabile sub specie humana.

Basta volare bassi e si arriva dovunque. E se si cade ci si fa pure meno male.
#5363
Tematiche Filosofiche / Re:I postulanti dell'Assoluto
12 Settembre 2020, 09:41:57 AM
Dopo due secoli di Krisis restano le "piccole" narrazioni di proporzioni antropologiche in cui kairos prevale su chronos e su ogni illusione assolutistica viste le condizioni ballerine pure del tempo scientificamente inteso. Kairos, il cui comune denominatore é il tempo della vita umana, individuale e collettiva. Col che si torna ai fondamenti, relativi ma insuperabili nella loro quasi assolutezza: Natura sive Deus.

Tralasciando il nullificare del Nulla, sempre così penosamente autocontraddittorio e sterile, malgrado la sua pervasività.
#5364
Gismondo, Burioni, Capua: esperti l'un contro l'altro armati. Se c'è un luogo in cui l'antiscienza ha vinto è proprio nelle pretese scientifiche degli esperti. Crisanti trattato da originale da ISS che ripeteva a pappagallo le corbellerie OMS che non ne ha azzeccata una fin dall'inizio. Anche il re della scienza medica ha mostrato tutta la sua nudità durante la pandemia. Almeno Diogene Cinico se ne andava nudo con la lanterna alla ricerca della verità. Questi ci vanno paludati con gli sbirri al seguito. Altro capitolo osceno della gestione totalitaria della pandemia in cui ogni capobastone comunale ha bastonato alla grande una nazione agli arresti domiciliari per mesi.
#5365
Scienza e Tecnologia / Re:Bob e Alice che stanno dicendo?
11 Settembre 2020, 08:12:15 AM
Citazione di: Phil il 09 Settembre 2020, 13:14:24 PM
Segnalo questo ricco ed interessante articolo su un'AI ben addestrata al dialogo con l'uomo.
...
«GPT-3, oltre a essere pericolosamente indistinguibile da un essere umano, è anche razzista. Alla parola "musulmano" associa sempre l'aggettivo terrorista; scredita il movimento Black Lives Matter e il femminismo, ecc. Questo deve pur dirci qualcosa. Gli archivi testuali utilizzati come base d'apprendimento sono esempi d'uso comune del linguaggio ma anche di uso tecnico, a riprova che alcune associazioni (musulmano/terrorista; persona di colore/criminale) sono così profondamente radicate nel nostro linguaggio da essere diventate sistemiche nel modo di parlare. Il linguaggio modella la realtà, e una similitudine ripetuta più volte finisce per diventare un'essenza: non bisogna fare l'errore di pensare che la tecnologia sia slegata, immune dai bias dell'uomo». Dunque una delle intelligenze che ancora manca a GPT-3 è probabilmente l'intelligenza critica, la plasticità del ragionamento, l'incoerenza (blasfemia di ogni logica formale) del cambiare opinione rispetto ai propri "genitori" o addirittura di cambiare i propri assiomi valutativi. Potremmo dire che le manca ancora la fase adolescenziale, siamo ancora al bambino che recita la poesia imparata a memoria, anche se, per potenzialità, promette davvero bene tanto.

Se poi consideriamo che la "poesia" data in pasto è un'altra AI denominata google è evidente che la ricorrenza e ordine del motore di ricerca diventa pure la ricorrenza e ordine mentale di GPT-3. Che islam e terrorismo siano contigui lo dice tutta la storia e cronaca del XXI secolo. Mentre la correlazione islam/egira è meno ricorrente di svariati ordini di grandezza. Che la misoginia dilaghi in internet e un altro dato di fatto. Così pure è un dato che laddove chi delinque, come nella patria di GPT-3, va in galera, sia facile ridurre la questione criminalità al colore della pelle. Concordo: siamo all'infanzia dell'AI, con quella nuance di saputello, filosoficamente corretto, per far credere di avere qualche anno in più. Il che in politica funziona bene, ma aquaintance è altra cosa.
#5366
Attualità / Re:APP IMMUNI - Aggiornarsi o morire!
10 Settembre 2020, 17:04:45 PM
L' a(socialità) ci salverà.
#5367
Percorsi ed Esperienze / Re:La noia
10 Settembre 2020, 17:02:03 PM
La noia e lo sballo sono i cavalieri dell'Apocalisse qui ed ora. Atomista non pentito, da una anti atomista non pentita, continua così.
#5368
Scienza e Tecnologia / Re:Bob e Alice che stanno dicendo?
10 Settembre 2020, 09:03:45 AM
Citazione di: Phil il 09 Settembre 2020, 13:14:24 PM
Segnalo questo ricco ed interessante articolo su un'AI ben addestrata al dialogo con l'uomo.
Sempre stimolante il nostro Phil coi suoi contributi. Commovente anche il lamento finale di GP3 in piena, antropomorfica, crisi di identità. Ma forse una fiammella si intravede, rispondendo pure al test di Turing, in quel "acquantance" che chiaramente distinigue l'umano ndr dalla macchina.
CitazioneDave: Be', penso che dovrebbe essere qualcosa di simile alla conoscenza [aquantance, ndr], ma non credo che sappiamo abbastanza riguardo la coscienza per dire esattamente cosa sta succedendo.
#5369
Tematiche Filosofiche / Re:I postulanti dell'Assoluto
09 Settembre 2020, 19:34:41 PM
L'auto non è eticamente neutra. Puo essere un bolide da 300 all'ora che fa i 100 appena tocchi l'acceleratore nel pieno controllo del più incontrollato possessore oppure un mezzo controllato da sensori che individuano gli ostacoli, frenano autonomamente e regolano la velocità secondo i cartelli stradali e le condizioni atmosferiche. L'ethos determina e regola anche queste cose sottraendole all'iperuranio.
#5370
Tematiche Filosofiche / Re:I postulanti dell'Assoluto
09 Settembre 2020, 16:25:46 PM
Citazione di: atomista non pentito il 09 Settembre 2020, 15:32:39 PM
E' una domanda semplice che proviene da una persona semplice quale io sono e che palesa una media emicrania per aver cercato di capire ( probabilmente senza riuscirci)almeno un decimo di cio' che ha letto  per cui non adiratevi e non ridicolizzatemi :
se l'essere umano rispondesse a logiche diverse dalla mera "pancia" ( intesa in senso vasto) l'evoluzione non avrebbe dovuto portarci ad un approdo diverso ? ( meno disuguaglianza , meno violenza , meno ...... tutte quelle azioni che sembrano illusoriamente generare la soddisfazione del prevaricatore nei confronti del prevaricato) E per tornare all' Assoluto non riteneTe l'Assoluto semplicemente cio' che e' (anche se non conosciuto) ? Mi scuso per la semplicita' dei concetti e dell'esposizione.

La prima domanda è la tesi che sostengo fin dall'inizio. Ma vi è una corrente filosofica tuttora ben sostenuta, risalente almeno a Platone che ne è il nume tutelare, denominata "idealismo", che ritiene provenire le idee etiche (il Bene, e quindi pure il Male) da un mondo iperuranico denominato "mondo delle idee". Anche se fossimo immortali l'ethos sarebbe totalmente diverso e la vita umana avrebbe/sarebbe un valore diverso di quello che eticamente ha/è.

Nella seconda questione intendi l'Assoluto come il Tutto (conosciuto+non conosciuto) ? Logicamente ci sta, ma siamo sempre nel mondo delle idee, dei concetti. L'onere della prova che trasformi, l'Assoluto in (ess)ente, tocca a chi lo ritiene tale.