Si, sono tutti un po' colpevoli
Soprattutto un ministro dell'interno che, nel ruolo di bullo, ci si crogiola
....dando un cattivo esempio ai bambini

Soprattutto un ministro dell'interno che, nel ruolo di bullo, ci si crogiola



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Mostra messaggi MenuCitazione di: InVerno il 30 Agosto 2018, 18:12:32 PMSono tutti argomenti interessanti, ed in parte condivisibili; ma ognuno di essi meriterebbe un THREAD di approfondimento a parte!Citazione di: Eutidemo il 30 Agosto 2018, 13:12:33 PMSono i cinquestelle a dimostrare dirigismo statalista, non Salvini che infatti si è apertamente opposto a nazionalizzare autostrade.Citazione di: InVerno il 30 Agosto 2018, 11:42:21 AMPurtroppo hai ragione: la situazione politica della "Mitteleuropa" (Germania a parte) assomiglia sempre di più a quella degli anni '30; quando -con l'eccezione della Cecoslovacchia-, Austria, Ungheria e Polonia persero sempre di più il loro profilo democratico, divenendo degli stati "parafascisti", o, comunque, "autoritari".
Ci tengo a sottolineare che per cameratismo non intendevo nessun rimando fascista, lo potete chiamare tanti altri modi, si può chiamare macchiavellismo, fine che giustifica i mezzi, o meglio ancora "leader che giustica i mezzi", appecoronamento.. ma insomma, anche solo guardando la storia Italiana è chiaro che i conservatori quando sono davanti alla porta sanno fare squadra al di la di qualsiasi logica delle posizioni, degli interessi, senza alcuna soluzione di continuità. I progressisti di solito si dileguano nel loro porticolare. I compagni avevano un fine al quale adeguare i mezzi, i progressisti no, non hanno un "paradiso" da promettere, dicono di fare "real politik" - "politica del cacciavite", sono dentro ai mezzi e non hanno fini. La porta in cui segnare qui è portare un nuovo paradigma sociale, chiamiamolo "sovranismo", che abbisogna di alleati internazionali per essere credibile, per languire la realtà almeno di striscio. Cosa ci fa Steve Bannon in Italia a elogiare Salvini? Non so nemmeno se sa il nome di battesimo di Salvini..Bannon ha un teoria "ciclica" della storia (che tralaltro termina con l'apocalisse) crede di cavalcare un onda lunga e tesse rapporti per rimanere sulla cresta. Non gli interessa granchè se Salvini ha interessi contrari ai suoi o meno, c'è un antropologia dietro, una concezione più ampia che deve verificarsi su scala mondiale, lo dice chiaramente. Non penso che siano il tipo di cose da cui si torna indietro, non prima di essersi scottati, o almeno la storia solitamente è andata cosi.
Ovviamente, la situazione attuale è diversa, intendiamoci; dico solo che, almeno per certi aspetti, ci somiglia un po'.
La storia non si ripete mai "tel quel", ma a volte tende a "ricopiarsi"; e chi la ignora finisce per commettere gli stessi errori del passato.![]()
Salvini è nel campo della destra neoliberista, dove andrà dopo le elezioni se non nel PPE della Merkel e di Orban? Essere contro l'euro (a parole) mica ti rende "antiestabilishment". Orban e Salvini potranno avere diverse idee sulla Russia, ma sulla Flat Tax la pensano uguale guardacaso. Non è che se uno da addosso ai negri diventa antiestabilishment, al massimo è il contrario, gli schiavi sono l'esatto opposto dell'estabilishmet. Come ogni picchiatello complottista sa "Il vero potere è nelle mani di Bildberg". E allora perchè Salvini gli abbassa le tasse? Quante muraglie ci sono tra Messico e USA? Ancora zero.. Di quanto son state tagliate le tasse ai benestanti americani? 100miliardi. Quanti pericoli comunisti Reagan, o Berlusconi, hanno arginato? Zero.. Di quanto sono diminuite le tasse ai rispettivi ricchi?
Che cos'è la Russia se non il paradiso degli oligarchi? In Russia il "Bildberg" lo "festeggiano" a colazione pranzo e cena...Ma che frega a noi, youtube ci convince.
https://www.youtube.com/watch?v=juFxBhDSK9s
Citazione di: bobmax il 30 Agosto 2018, 13:47:42 PMCondivido
La questione di fondo, in Italia soprattutto ma pure nel resto del mondo, è il nichilismo.
Un male che infetta un po' tutti noi. L'idea cioè che niente abbia davvero valore.
A questo convincimento, spesso inconsapevole e quindi ancora più pernicioso, si risponde in vario modo.
In generale, chi è maggiormente portato al proprio interesse particolare, trova in esso una conferma.
Chi viceversa tende all'altruismo, cerca in qualche modo di opporvisi.
Poiché i proclami come "Dio, patria, famiglia,..." sono soltanto un paravento che nasconde il vuoto nichilistico, la destra non ha difficoltà ad allearsi pur di difendere il proprio interesse particolare.
Per la sinistra ciò è più difficile, perché nello sforzo di liberarsi dal nichilismo cade facilmente nella trappola dell'illusione di aver compreso cosa sia la Verità:
Come posso allearmi con chi non la pensa proprio come me?
La crisi delle ideologie ha colpito maggiormente le sinistre, che si ritrovano senza un progetto in cui credere.
Mentre le destre ne sono sostanzialmente immuni, essendo le proprie ideologie per lo più strumentali.
Direi che attualmente la destra è più sincera nell'esprimere le proprie convinzioni, che si fondano sul vuoto nichilistico.
Mentre nella sinistra vi è più difficoltà ad ammettere il proprio disagio, scadendo sovente nell'ipocrisia.
Citazione di: InVerno il 30 Agosto 2018, 11:42:21 AMPurtroppo hai ragione: la situazione politica della "Mitteleuropa" (Germania a parte) assomiglia sempre di più a quella degli anni '30; quando -con l'eccezione della Cecoslovacchia-, Austria, Ungheria e Polonia persero sempre di più il loro profilo democratico, divenendo degli stati "parafascisti", o, comunque, "autoritari".
Ci tengo a sottolineare che per cameratismo non intendevo nessun rimando fascista, lo potete chiamare tanti altri modi, si può chiamare macchiavellismo, fine che giustifica i mezzi, o meglio ancora "leader che giustica i mezzi", appecoronamento.. ma insomma, anche solo guardando la storia Italiana è chiaro che i conservatori quando sono davanti alla porta sanno fare squadra al di la di qualsiasi logica delle posizioni, degli interessi, senza alcuna soluzione di continuità. I progressisti di solito si dileguano nel loro porticolare. I compagni avevano un fine al quale adeguare i mezzi, i progressisti no, non hanno un "paradiso" da promettere, dicono di fare "real politik" - "politica del cacciavite", sono dentro ai mezzi e non hanno fini. La porta in cui segnare qui è portare un nuovo paradigma sociale, chiamiamolo "sovranismo", che abbisogna di alleati internazionali per essere credibile, per languire la realtà almeno di striscio. Cosa ci fa Steve Bannon in Italia a elogiare Salvini? Non so nemmeno se sa il nome di battesimo di Salvini..Bannon ha un teoria "ciclica" della storia (che tralaltro termina con l'apocalisse) crede di cavalcare un onda lunga e tesse rapporti per rimanere sulla cresta. Non gli interessa granchè se Salvini ha interessi contrari ai suoi o meno, c'è un antropologia dietro, una concezione più ampia che deve verificarsi su scala mondiale, lo dice chiaramente. Non penso che siano il tipo di cose da cui si torna indietro, non prima di essersi scottati, o almeno la storia solitamente è andata cosi.
Citazione di: InVerno il 29 Agosto 2018, 19:28:39 PMSono sostanzialmente d'accordo con te, a parte la terminologia.
Se il sovranismo ha un qualche successo è perchè ha superato (a modo suo) la dimensione nazionale (attraverso guardacaso internet). I leader sovranisti sono percepiti chiaramente come facenti parte di una stessa squadra, di un cambiamento che sta montando. I primi a identificarli chiaramente sulla stessa barca sono stati i progressisti, che continuano a ripetere "populisti\fascisti" e altre amenità aiutandoli a coalizzarsi. Orban & compagni godono il beneficio di essere nella "black list" dell'estabilishment, che per i loro elettori è una sorta di garanzia vita natural durante qualsiasi sia la loro nazionalità o la loro storia o i loro interessi..La polarizzazione fa il resto. Gli apprezzamenti che si scambiano ogni tanto hanno un valore simbolico, quello di creare una cordata. Ma non è che prima fosse diverso, chi si ricorda le foto in camicia bianca della cordata Italo-Ispano-Greco-Francese, o i vari tentativi di "europa meridionale socialdemocratica" in tutte le salse. Hanno fatto schifo, anche e sopratutto perchè purtroppo i progressisti hanno sempre mancato la dote principale dei conservatori: il cameratismo. E se il fine è l'insurrezione sovranista\dirigista cosi anelata da tanti youtubers e non, sono sicuro che la gran parte dei diverbi storici saranno carta straccia. Quanto ci ha messo il partito antirusso per eccellenza (repubblicani) a diventare filorusso? Sei mesi? Si può fare anche più velocemente..
Citazione di: donquixote il 28 Agosto 2018, 06:36:42 AMHo fatto qualche ricerca storica su casi analoghi a quello di Salvini, e mi risultano solo due precedenti "abbastanza" simili:Citazione di: InVerno il 27 Agosto 2018, 20:45:56 PMUn dilemma antico chiede: si può rinunciare a ciò che non si ha? A quanto pare si, visto che Salvini ha annunciato di rinunciare all'immunità parlamentare, dando prova di coraggio, petto villoso, speme di guerriero di celtica stirpe. La mia povera maestra Luisa, quinta elementare, mi disse chiaramente che i ministri non la posseggono. Ah se solo Salvini avesse conosciuto quell'amabile donna..E' tragicomico vedere come due utenti di un forum sperduto su internet, infiorettino le loro argomentazioni con molta pià serietà, di quanto avvenga nel dibattito pubblico, ancora perso in prove muscolari da dodicenni.
Salvini è anche senatore, quindi è soggetto all'autorizzazione a procedere rilasciata da quella istituzione. Tanto per precisare...
Citazione di: donquixote il 27 Agosto 2018, 20:17:37 PMPurtroppo ho ripreso a lavorare, e quindi, per un po', risulterò alquanto assente da questo FORUM; comunque, da quello che ho letto del tuo testo qua sopra (sia pur sbrigativamente), non fai altro che ripetere monotonamente ed ossessivamente, sia pure parafrasandole ed ampliandole, le stesse cose che avevi già detto prima, e che io avevo già ampiamente dimostrato come inconsistenti, paralogistiche e/o non pertinenti.
Caro Eutidemo,
tu affermi di non focalizzare la tua attenzione sui dettagli, poi scindi in 4 o 5 punti diversi la questione (molto semplice e lineare) dello sbarco a Pozzallo di un mese e mezzo fa; ma forse tu per "dettagli" consideri la critica della punteggiatura dei miei messaggi dal punto di vista grammaticale. Io sono di un altro parere.
Ad esempio un "dettaglio" è la tua puntualizzazione dei tempi dell'accoglimento dei migranti di Pozzallo quando affermi che io avrei dovuto aggiungere che coloro che si erano impegnati ad accoglierli non l'avevano fatto "per ora". A parte il fatto che nell'art 6 dell'accordo non si parla di tempi e nemmeno di accoglienza temporanea o definitiva come fai tu mi sembra che la tua insistenza su questo punto sia indice di una non so se colposa o dolosa miopia intellettuale. Ai tempi della prima "crisi" della nave Aquarius la Spagna diede la disponibilità allo sbarco nel porto di Valencia, e in quattro giorni si organizzò (con tanto di feste d'accoglienza e cartelli "my home is your home" o "mi casa es tu casa" a favore di telecamere) per accogliere i 629 migranti imbarcati su quella nave. Vogliamo veramente pensare che Spagna, Francia, Portogallo eccetera abbiano bisogno di "tempi" per organizzare l'accoglienza di 50 o 60 persone e una settimana non sia più che sufficiente? Devo linkarti il video di Totò?
Se, come dici tu, "Salvini avrebbe dovuto pretendere PRIMA il ricollocamento dei migranti di Pozzallo, e, solo DOPO, quelli della Diciotti; ed infatti, da che mondo e mondo, sono i debiti più antichi a dover essere estinti per primi (un po' come dice pure l'art.1193 cc)" allora la Diciotti avrebbe dovuto rimanere ferma con i migranti a bordo per molto più tempo, con gridolini stizziti e passerelle "umanitarie" di coloro che dopo aver fatto le loro piagnucolose dichiarazioni a favore di telecamere poi vanno alla Camera o al Senato a farsi rimborsare le spese del "viaggio umanitario" a Catania. Proprio perchè gli sbarchi si susseguono in tempi ravvicinati è necessario che coloro che sono disponibili ad accogliere un certo numero di persone lo facciano immediatamente e non "si lo faccio ma con calma, poi ti telefono quando sono pronto..."
il punto 6) d) è però esemplare in quanto a disonestà intellettuale: dove starebbe il ricatto? Io comunico che stanno arrivando delle persone e chiedo se qualcuno vuole accoglierle: tutti si rifiutano? Bene, allora le riporto da dove sono venute. Nessuno ha mai detto che se non accolgono ci saranno ritorsioni di un qualche genere. Non si è quindi violato un bel nulla.
Riguardo il punto 7) evidentemente badando per l'ennesima volta più alla forma che alla sostanza contesti il fatto che non si sia insistito per il rispetto dell'accordo sui ricollocamenti obbligatori per puntare su quello a "base volontaria" (e questo a tuo avviso sarebbe avvenuto per non irritare i paesi del gruppo di Visegrad); se si fosse fatto quel che dici tu e si fosse ottenuto anche un successo pieno al 100% noi avremmo "ricollocato" solo il 7% dei migranti giunti in Italia e avremmo dovuto contestualmente farci carico del rimanente 93% poichè quello è e rimane l'accordo di Dublino. Bel successo dal punto di vista di un governo che vuole ridurre a zero gli arrivi e rispedire a casa coloro che non hanno diritto a stare qui...
nel punto otto) mostri un grafichetto dei ricollocamenti, senza precisare però che a fronte di 12.700 "ricollocati" vi sono ancora in Italia oltre 25.000 rifugiati di cui l'Europa avrebbe dovuto obbligatoriamente farsi carico, e il 30% (del 7% degli arrivi quindi poco più del 2% di quelli che sono sbarcati in Italia negli ultimi anni) mi sembra una percentuale assai bassa. Continui poi ad insistere con i paesi di Visegrad, però se la Germania ha fatto per la gran parte il suo dovere ad esempio la Francia ha accolto 640 persone su 7.115 previste. E la Spagna con soli 235 rifugiati a fronte di oltre 4.000? E allora? Tutta colpa di Visegrad? Senza contare che quei paesi che tu dici che "in qualche modo ci sono venuti incontro" (mentre invece sono paesi che non sono "venuti incontro" a nessuno ma semplicemente non hanno rispettato un accordo europeo sottoscritto, un po' come se io ti dovessi 100 euro e te ne dessi 10 tu dovresti ringraziarmi perchè "in qualche modo ti sono venuto incontro") ci scassano i cabbasisi un giorno sì e l'altro pure per questioni di bilancio, di debito, di deficit eccetera
Riguardo i punti successivi evidentemente fatichi a prendere atto del fatto che se non esiste oggettivamente un'emergenza sbarchi esiste però, eccome, un'emergenza migranti (o clandestini, o illegali), perchè tutti quelli sbarcati negli anni scorsi sono ancora qui e determinano un enorme problema in fatto di rimpatri. In queste condizioni l'arrivo non di mille, non di cento ma anche di uno solo è un problema che si assomma e aggrava gli altri già presenti. Si parla sempre e solo degli sbarchi, ma se questi sono diminuiti dell'80% significa che un ulteriore 20% (e si parla di decine di migliaia) di persone che sono arrivate l'anno scorso e due anni fa si sono assommate a quelle che già ci sono (e che non sono spariti per magia, e nemmeno sono "esfiltrati" perchè da almeno due o tre anni i paesi confinanti non lasciano passare più uno spillo) aggravando i problemi già presenti. Poi puoi anche deridere la "flotta slovacca", ma se si trova (ed è assai probabile) un accordo questi paesi possono contribuire a finanziare i respingimenti, o i rimpatri, e non è difficile inserire nell'accordo paesi come la Polonia, la Romania, la Bulgaria, e anche la Slovenia, la Croazia, la Serbia, il Montenegro, l'Albania, che sono direttamente affacciate sul mare e potrebbero contribuire anche con i propri mezzi.
Curiose anche le vignette, che non hanno nulla a che fare con la dottrina cristiana ma evidentemente identificano il "prossimo" come quello che arriva qui da chissà dove mentre gli alluvionati liguri, i terremotati marchigiani e i poveri calabresi evidentemente non sono considerati "prossimi". Bella concezione della "prossimità". Colui che afferma "prima gli italiani" sarebbe uno che non ama il "prossimo": è proprio vero che ognuno ormai ha un suo vocabolario personale e intendersi è sempre più difficile. Ambite (voi, io sono un selvaggio) a definirvi "civili" e poi parlate ognuno una lingua diversa anche se apparentemente uguale, e questa è storicamente ed etimologicamente la descrizione dei "barbari" e dunque la pretesa "civiltà" altro non è che una barbarie imbellettata.