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Messaggi - Eutidemo

#5371
Caro Donquixote,
qualche osservazione:
1)
Non mi sembra affatto di soffermarmi sui "dettagli" (come dici tu), ma, come chiunque può rilevare rileggendo i miei post, soprattutto sulle le questioni essenziali; ad ogni modo, se davvero vuoi considerarli  "dettagli", ti dai la zappa sui piedi da solo, perchè io ho seguito "passo passo" esattamente le questioni sollevate da te, ed attenermi ai tuoi argomenti nè più nè meno (su certi punti essendo anche d'accordo con te).
Per cui, semmai, il primo a soffermarsi sui  "dettagli"  saresti stato tu; io ti sono venuto semplicemente "appresso"! ;D

2)
Quanto a POZZALLO, vedo che sei tu che crei <<confusione>> tra episodi diversi e non omologabili, rimescolando furbescamente le carte in tavola. 
Ed infatti:
a) Io stesso ho più volte ripetuto, nè ho mai negato, che, sia pure senza esserne obbligati, alcuni Paesi si erano dichiarati disponibili ad accogliere migranti sbarcati da noi (impegni scritti, però, continuo a non trovarli); sarei stato sciocco a negare una cosa del genere, visto che è notoria, per cui era inultile linkarmi un giornale.
b) In particolare, nel caso di Pozzallo, ti ricordo che è passato poco più di un mese dall'evento, per cui è un po' presto per affermare  "poi non l'hanno fatto e sono rimasti tutti qui"; per cui sarebbe più corretto aggiungere "per ora".   ;)
c) Proprio con riguardo al caso di Pozzallo, peraltro, vale il tuo discorso del pescatore e del "pesce invenduto", ma non per il caso di Catania, perchè, riguardo a tale ultimo episodio, non mi pare che nessun Paese si fosse, neanche informalmente, dichiarato disponibile ad accogliere i migranti, se li avessimo fatti sbarcare da noi; se così fosse stato, ricorderai bene che mi sarei detto pienamente d'accordo con te.

3)
Poi tu scrivi:
"Lo sbarco dei migranti a Catania è stato effettuato solo stanotte poichè altri Paesi (tipo l'Albania, l'Irlanda e il Vaticano) hanno offerto la loro disponibilità a prendersi in carico queste persone."
Al riguardo:
a) Non mi risulta affatto che lo Stato del Vaticano abbia accolto migranti nella Città Leonina, i quali, invece, verranno accolti tutti e cento in strutture della Chiesa, ma sul territorio italiano, con i conseguenti diritti ed obblighi statali "italiani" che ne derivano; per cui è errato dire che la Chiesa sia un Paese che ha accolto i migranti della DICIOTTI, come scrivi tu, cedendo al ricatto di Salvini all'Europa. ;)
b) L'Albania è sicuramente un "altro Paese" che ha accolto i migranti della DICIOTTI, ma, se non erro, non fa ancora parte dell'Europa Unita (sebbene si spera che lo sarà presto); per cui è sbagliato dire che l'Albania abbia ceduto al ricatto di Salvini all'Europa, poichè non non ne fa ancora parte, e il ricatto non era rivolto a lei. ;)
c) L'unico Paese europeo che"effettivamente" accoglierà i migranti, probabilmente su pressione del Papa che si trovava lì e non certo per l'abietto e ridicolo ricatto di Salvini, è l'Irlanda; non è ancora chiaro, però, se la ridicola cifra di 20 migranti, che si sono dichiarati disposti ad accogliere, debba sommarsi ai 20 di Pozzallo, o il numero sia lo stesso (nel qual caso, sarei davvero d'accordo con te nel dire che ci stanno davvero prendendo in giro). ;)
Quindi, fatta eccezione per coloro che hanno gli occhi foderati di prosciutto, come io avevo previsto, il BLUFF di Salvini è miseramente FALLITO; ed infatti, dei 177 migranti, solo 20  sono stati accolti da un solo Paese Europeo ;D

4)
Allora tu mi chiederai: e allora perchè Salvini ha ceduto?
Al riguardo, si possono fare le più svariate congetture, di cui una vale l'altra: meno quella che li ha fatti scendere perchè aveva raggiunto il suo scopo...visto che, in questo, ha MISERAMENTE fallito, come ampiamente dimostrato sub 3).
A mio parere, invece, il suo "cedimento", anche come tempistica, "potrebbe" essere invece correlato alla sua incriminazione penale; ed infatti, se io fossi stato il suo avvocato, gli avrei consigliato: "Ciccio, desistiti  SUBITO, finchè sei in tempo, perchè, se lo fai, poi  potremmo appellarci all'art. 56 comma 3) del Codice Penale, il quale, sotto la denominazione di <<DESISTENZA>> prevede che, quando l'agente, dopo aver iniziato l'esecuzione del delitto, volontariamente interrompe l'attività criminosa ancor prima che si compia il "tentativo", NON E' PUNIBILE!
E, poichè il tentativo di coazione dell'Europa è sostanzialmente fallito, almeno ti salvi il sedere riguardo alla più grave imputazione di cui all'art.289 ter del codice penale!"
Vero è che il P.M. potrebbe sempre contestargli il reato minore di semplice sequestro di persona, ex art.605 del codice penale; però, sotto un certo profilo, a tal fine, avendo spontaneamente "rilasciato gli ostaggi", potrebbe comunque invocare il il <<RECESSO ATTIVO>>, il quale non comporta, come la desistenza, la totale impunità ma solo una diminuzione della pena.
Quindi può darsi che il "rilascio degli ostaggi", come spesso avviene in analoghi casi di sequestri a seguito di fallite rapine in banca, sia avvenuto per tale motivo. ;D
Però non dimentichiamoci che Salvini non è un comune rapinatore di banche, bensì il nostro Mostro dell'Inferno...ops, refuso,  "Ministro dell'Interno"; per cui, considerato che l'articolo 96 della Costituzione stabilisce che i Ministri sono sottoposti, per i reati commessi nell'esercizio delle loro funzioni, alla giurisdizione ordinaria, SOLO previa autorizzazione del Senato della Repubblica o della Camera dei deputati, e considerato che la NUOVA CASTA politica spalleggia compattamente Salvini, lui non corre il benchè minimo rischio di finire in galera (sempre che la procedura non venga, con qualche cavillo, bloccata prima, come pure non è da escludere).
Io sono disposto a scommetterci quello che volete, che la farà franca!!! ;)
Ma non è escluso che lui, ad ogni buon conto, abbia voluto comunque mettere le mani avanti, interrompendo un'attività delittuosa che, ormai, stava apparendo criminale e ignominiosa a tutto il mondo civile (meno che ai suoi ottusi e fanatici seguaci); ed in questo lo posso capire...perchè in fondo il sedere è il suo! E, a volte, come in questo caso, paradossalmente, il miglior modo di salvare il sedere è di calarsi le brache ;D

5)
Ma torniamo a quello che scrivi tu.
"Se non è chiaro a sufficienza che Spagna, Francia, Germania, Malta, Portogallo ecc avevano proprio detto, in quella occasione,  "Fateli sbarcare pure, i migranti; e noi ci impegnamo sulla nostra parola ad accoglierne chi 60, chi 40, chi 25 persone." e poi si sono clamorosamente smentiti non accogliendo nessuno non so più come girare la questione per renderla più comprensibile."
 Sei stato chiarissimo, ma ti rinvio alle mie precedenti osservazioni; e, soprattutto, a quella che è passato poco più di un mese dall'evento, per cui è un po' presto per affermare  "poi non l'hanno fatto e sono rimasti tutti qui"; per cui sarebbe più corretto aggiungere "per ora". 
D'altra parte, con riferimento al recente sbarco di Pozzallo, il nostro Governo così commentava solo qualche settimana fa: ""Oggi per la prima volta possiamo dire che sono sbarcati in Europa; riceveranno tutta l'assistenza necessaria in attesa che avvenga la ripartizione con gli altri Paesi europei".
Se poi, ad autunno inoltrato, ancora non ne avranno preso nessuno, allora, come già avevo scritto, mi associerò a te nel deprecare la cosa; perchè, sebbene tali Paesi non  fossero "obbligati" ad accoglierli, una volta che si erano detti (sia pure informalmente) disponibili -se li avessimo fatti sbarcare in Italia- poi sarebbe davvero indecente se non se ne prendessero nessuno.
Anche io non so più come girare la questione per renderla più comprensibile, visto che sul punto non mi sembra che tra di noi ci sia una divergenza incolmabile; essendo sostanzialmente d'accordo.
                                             SEGUE IN ALTRA FINESTRA PER MANCANZA DI SPAZIO
#5372
Citazione di: bobmax il 25 Agosto 2018, 17:08:41 PM
Citazione di: Eutidemo il 25 Agosto 2018, 04:43:59 AM
Ben detto; sebbene, secondo me, noi non veniamo puniti PER i nostri peccati, bensì DAI nostri peccati. ;)
Si può in effetti constatare che, in molti casi, chi fa il male vive male.

Ma ciò deve essere allora inteso come una legge universale che determina le sorti di ognuno? Una sorta di legge del contrappasso, dove ogni colpa viene, prima o poi, inevitabilmente espiata dal reo?
O non sarà invece questa semplicemente la manifestazione (sempre imperfetta) di qualcosa di ben più profondo?

Chi in effetti mi condanna all'inferno, se non io stesso?
E mi condanno in nome di che cosa?

Non mi condanno forse proprio perché il Bene è?

E se così è, allora il male ha proprio lo scopo di far emergere, da me stesso, ciò che davvero conta: il Bene.

Anche sotto tale profilo, invero, siamo puniti dai nostri peccati. ;)
#5373
Caro Donxiquote, ed ora, se non hai indovinato da te l'epilogo, ti rivelo adesso come finisce la storiella  di SOLA, tratta dal mio libro:
---------------------------------------------
"Se il diritto sostanziale è diveertente, meno divertente, invece, è l'aspetto procedurale, che si svolge in due fasi: in iure e in iudicio. 
Nella prima dobbiamo recarci tutti assieme dal Pretore, che deve provvedere ad organizzare il processo; è tenuto cioè ad individuare la normativa applicabile e a designare il giudice, oltre che a compiere i riti del caso. 
La seconda fase, invece, è quella del giudizio vero e proprio; il nostro si svolge nella Basilica Emilia, essendo giudice il Senatore Plauzio Laterano. 
Sopra lo scranno su cui è assiso costui, fa bella mostra di sé una lapide di candido marmo, con sopra la seguente iscrizione: "Haec iuris praecepta sunt: honeste vivere, neminem laedere, suum cuique tribuere." ( Questi sono i principi del diritto: vivere onestamente, non danneggiare nessuno, e rendere a ciascuno il suo). 
Questa sì, che è Giustizia!
Spiego al mio assistito come dovrà contenersi nell'esposizione; e in effetti lui difende la nostra tesi con molta perizia, anche se con un eccessivo e ridondante compiacimento verbale. 
Riesce a ficcare dentro la sua requisitoria persino Omero ed Esiodo, pensate un po'!
Gli oratores hanno di solito a disposizione un massimo di sei clessidre ad acqua - da venti minuti l'una - per parlare (125); ma lui pare intenzionato a sfruttarle tutte. Una cosa davvero defatigante. Ad un certo punto, infatti, gli si secca la gola e chiede da bere.
«Ti scongiuro...», gli fa uno del pubblico, «...se proprio hai sete, beviti l'acqua delle clessidre rimaste, così la farai finita prima.» (126)
E tutti scoppiano a ridere; ma lui non se ne dà per inteso e continua imperterrito la sua perorazione.
Poi è la volta di Campano; si alza in piedi, tossicchia due o tre volte, e quindi comincia... e finisce subito di parlare. 
«Mi pare che la tesi della difesa sia fondata», dice. 
E poi si risiede.
Il giudice, nello stupito brusio generale, si alza in piedi e, rivolto all'actor  ( querelante) gli chiede:  
«Ma scusa, Campano, è tutto qui quello che hai da dire?»
«Già.»
«Non capisco; ma allora perché hai citato Sola come convenuto?»
«Perché lui si difendesse brillantemente... e vincesse la sua prima causa: così, finalmente, mi pagherà i miei ventimila sesterzi.»
Al che mi alzo in piedi anch'io. 
«Giustissimo!
Però il magistrato dovrà giudicare questa causa, di cui io sono consulente, solo in base alle vittorie legali conseguite da Sola, "prima" che lui stesso abbia emesso la sentenza. E prima di quest'ultima, che probabilmente vincerà grazie alla mia consulenza ed alla sua oratoria, Sola non ha ancora vinto nessuna causa; e perciò, per adesso, in forza della sentenza che l'esimio magistrato sta per emettere...non ti dovrà nulla!»
Il giudice assentisce.
«E chi mai sostiene il contrario?», conviene Campano, allargando le braccia.
«Capisco!», ammetto io sorridendo.
«Ma io no!», mi ringhia in quel momento alle spalle Sola. 
«Lui voleva perdere questa causa; lo ha fatto apposta! » gli spiego io «Ma il giorno dopo che il giudice avrà emesso la sentenza a te favorevole, tu non dovrai pagare niente. Ma lui andrà da un altro giudice e ti muoverà causa di nuovo. 
E questa volta la vincerà di sicuro, perché non c'è dubbio che almeno una controversia  l'avrai già vinta, per allora: questa...con il mio aiuto, ovviamente..»
E, quindi gli chiedo di saldarmi la parcella non appena la decisione favorevole sarà depositata.
Ma lui replica inferocito: «Avevo promesso di pagarti solo se non fossi stato giudizialmente costretto a corrispondere l'onorario a Campano...per cui non ti salderò un bel niente!»
«Sei in errore...hai vinto la causa per la quale avevi chiesto il mio consulto: solo questo era pattuito tra di noi. 
Mica avevamo pattuito che ti avrei fatto vincere tutte le le tue altre cause future, no?»
«Sì, ma facendomi vincere adesso, mi hai fatto perdere in anticipo la prossima causa!»
«E che c'entra? Tu mi devi pagare questa, che ha avuto comunque un esito favorevole. Me l'avresti forse pagata se l'avessi persa?»
«No.»
«Ed allora pagamela, in quanto l'ho vinta.»
«Te lo scordi!» e così dicendo se ne va via infuriato.
Vi risparmio le successive vicissitudini processuali, mie e di Campano, per farci pagare i nostri rispettivi onorari. 
In mio aiuto, a questo punto, interviene anche Seneca - che come avvocato non è secondo a nessuno - e con una transazione finisco per rimediare altri 500 sesterzi, oltre al deposito. Il prezzo di un somarello, ma meglio di niente."
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#5374
Caro Donquixote, 
tornando a noi, sono perfettamente d'accordo con te  sul triste fatto che la legge (anche se è "scritta" e prevede sanzioni) non necessariamente coincide con la "giustizia" ma, spesso, difende solo l'interesse dei più forti, ovvero di coloro che fanno le leggi ed hanno il potere di farle rispettare e di erogare sanzioni; basti pensare alle LEGGI RAZZIALI.  :(
In tal senso ti invito a leggere il mio THREAD sul Giuspositivismo e sul Giusnaturalismo; alla cui seconda "corrente" prevalentemente appartengo (come te, mi pare di capire)
https://www.riflessioni.it/logos/tematiche-filosofiche-5/giuspositivismo-e-giusnaturalismo-c'e-veramente-differenza/msg5567/#msg5567
Leggi pure il mio commento al TRASIMACO, di Platone; di cui ora, però, non trovo il link.
                                       ***
Tuttavia, pur essendo io tendenzialmente "giusnaturalista", non posso che riconoscere il valore della LEGGE SCRITTA, senza la quale la società si trasformerebbe nel caos più assoluto! 
E, sebbene molti avvocati siano soltanto azzeccagarbugli senza scrupoli, allo stesso modo esistono anche molti medici incompenti e senza scrupoli; ma non per questo, quando ne abbiamo necessità, non ricorriamo agli avvocati e ai medici!
E lo stesso dicasi per gli idraulici, i meccanici, gli elettricisti e via dicendo.
Il mondo non è perfetto, è non lo è MAI stato (come anche evidenziato nel mio precedente raccontino); e, questo, ad onta di quanto vanno "gemebondando" i "laudatores temporis acti"!
Ai quali mi sembra che tu dichiaramente appartenga, mentre io (pur essendo vecchio) assolutamente NO: il mondo ha sempre fatto schifo, fidati!
Essendo un accanito lettore di storia, posso assicurarti, senza alcun rischio di smentita, che le ingiustizie che tu deprechi, ci sono sempre state; anzi, in passato, ci sono state forse anche in maggior misura di oggi (anche se in misura diversa a a seconda dei tempi e dei Paesi). 
                                    ***
Quanto al fatto che tu definisci le mie mere "azzeccagarbugliate", può anche darsi; come io potrei definire alla stessa stregua anche le tue.
Però mi dovresti dimostrare DOVE, COME e PERCHE' i miei singoli ragionamenti siano fallaci; così come io faccio con i tuoi!
 In effetti vedo che ci provi, e potresti anche avere ragione. ;)
Vediamo!

1)
Tu scrivi:
"L'esempio dell'affitto che hai fatto è infatti totalmente fuori luogo, in quanto questo prevede una obbligazione del locatore (che non può riprendersi il negozio) senza la corrispondente obbligazione del locatario, e ovviamente una cosa del genere non ha senso."
Non ho assolutamente capito cosa vuoi dire, per cui mi limito a ribadire il mio esempio; il quale, ovviamente, vale solo nei limiti di qualunque esempio.
Ed infatti, io avevo scritto che, ponendo che io sia il proprietario di un negozio, e che in tale qualità io sottoscriva con il conduttore una clausola del seguente tenore: 
""Per tutta la durata del presente contratto, i canoni locativi <<dovrebbero>> essere pagati entro il giorno 5 di ogni mese, ma <<unicamente su base volontaria.>>".
Ora, a parte il fatto della "bizzaria" di una tale clausola, è ovvio che, in tal caso, io proprietario non potrei MAI ricorrere al giudice per farmi pagare i canoni, perchè io stesso ho concesso al locatario di corrispondermeli <<unicamente su base volontaria>>, cioè solo SE e QUANDO vuole lui!
Per cui, cosa vuoi dire osservando che il contratto prevede una obbligazione del locatore (che non può riprendersi il negozio) senza la corrispondente obbligazione del locatario?
Che c'entra con la mia analogia?
Boh! ::)

2)
Poi scrivi:
"Provo a farti un esempio più pertinente: io sono un pescatore che lavora "su ordinazione"; se i miei clienti si impegnano ad acquistare dieci chili di pesce ciascuno allora salpo per andare a pesca, e quando ho raggiunto il quantitativo necessario di pesce rientro, ma se i clienti non hanno bisogno allora me ne sto a casa.  Se io torno con il pesce e qualche mio cliente ha cambiato idea lasciandomi con il pesce invenduto il cliente inaffidabile non potrà più fare accordi con me."
Ma questo l'avevo detto pure io, "tel quel"!
Avevo infatto espressamente scritto che tu avresti sicuramente ragione nel dire quello che dici, se, per esempio la Francia, ci avesse solennemente assicurato: "Se sbarcate nel porto i migranti della DICIOTTI, noi ci impegnamo a prendere subito almeno 50", noi li avessimo sbarcati, ospitandoli in un nostro albergo, e poi la Francia ci avesse detto: "Ci dispiace ragazzi, ci abbiamo ripensato: li avete sbarcati e adesso teneteveli voi!" >:(  
A questa ipotesi si attaglierebbe in pieno il tuo esempio: "Se io torno con il pesce e qualche mio cliente ha cambiato idea lasciandomi con il pesce invenduto il cliente inaffidabile non potrà più fare accordi con me."
Ma, come osservavo, non mi pare proprio che sia andata così...ne'est-ce pas?
Per cui il tuo esempio non è pertinente alla fattispecie considerata.

3)
Poi scrivi:
"Il ragionamento sulla parola d'onore si riferisce al fatto che siccome a fronte di uno sbarco di qualche settimana fa (mi sembra a Pozzallo) alcuni paesi europei si erano detti volontariamente disponibili ad accogliere chi 60, chi 40, chi 25 persone ma poi all'atto pratico solo la Francia ha accolto meno della metà del numero di persone concordato mentre tutti gli altri si sono allegramente sfilati". 
Insisto nel dire che, per quanto il loro comportamento sia deprecabile dal nostro punto di vista, non hanno però tradito un bel niente; perchè, come giustamente hai scritto tu, si erano detti eventualmente disponibili ad accogliere chi 60, chi 40, chi 25 persone, a seconda delle circostanze...ma senza assolutamente "impegnarsi" (neanche verbalmente) al riguardo.
Nessuno di loro ha mai detto: "Fateli sbarcare pure, i migranti; e noi ci impegnamo sulla nostra parola ad accoglierne chi 60, chi 40, chi 25 persone."
Non l'hanno mai detto!
Ed infatti Salvini, quando la DICIOTTI era ancora in alto mare, voleva addirittura che li sbarcasse in Libia: dove sarebbero finiti internati nei lager.
Semmai, purtroppo, nel nostro caso, la "parola data" e "tradita", non era quella loro, ma la nostra(vedi surriportato art.6); ed infatti ci eravamo  impegnati a non pretendere più la ridistribuzione obbligatoria dei migranti, ma di accettare solo quella che ci sarebbe stata magnanimamente offerta. 
Questa è stata la "parola data" volontariamente (e stupidamente) da Conte, per conto del nostro Paese; tuttavia, purtroppo, essendoci impegnati sul "nostro onore" a rispettate tale clausola sesta, mancheremmo NOI, al "dovere e alla fedeltà della parola data", se pretendessimo dagli altri un obbligo di ridistribuzione dei migranti, che tale clausola espressamente escludeva.
Lo Stato, o meglio, il Governo "quaquaraqua" è quello nostro; sebbene io sia perfettamente d'accordo con te che, il comportamento degli altri Paesi europei (non dell'Europa) è comunque disdicevole...impegni presi o non presi a parte!

4)
Hai invece pienamente ragione quando scrivi:
"Del resto se si scorrono le statistiche dei "ricollocamenti obbligatori" previsti dagli accordi (credo che tu ti riferisca a quelli del 2015) si scopre che su 35.000 persone che hanno già ottenuto lo status di rifugiati, quindi non sono meri richiedenti asilo o migranti economici, e avrebbero dovuto essere obbligatoriamente ricollocate in diversi paesi europei solo per 11.000 circa di essi si è provveduto, mentre gli altri sono ancora in Italia.!"
Quello <<SI'>> che era previsto come "ricollocamento obbligatorio", per cui i Paesi che lo hanno disatteso DEVONO essere sanzionati!
Ed infatti, la Commissione europea ha aperto le procedure di infrazione contro Ungheria, Polonia, Austria, Repubblica ceca ed altri per non aver rispettato il loro OBBLIGO di accogliere richiedenti asilo da Italia e Grecia nell'ambito del vincolante programma europeo di RELOCATION del 2015; la lettera di costituzione in mora, secondo la procedura di infrazione prevista dall'articolo 258 del TFUE, è già stata notificata.
Ma il nostro geniale governo gialloverde (come i pappagalli), invece di sollecitare tale procedura, se n'è altamente disinteressato, perchè Ungheria, Polonia, Austria, Repubblica ceca  sono amici di Salvini; ed ha invece stipulato un nuovo accordo, nel quale espressamente consentiamo agli altri Paesi europei di ricollocare i migranti solo su base volontaria...cioè solo se gli va e gli punge vaghezza (sempre su pressione dei Paesi sciovinisti amici di Salvini)!
Ma ti rendi conto!!! ;D  ;D  ;D

5)
Poi scrivi:
"Dunque da un lato abbiamo un accordo europeo che prevede il ricollocamento obbligatorio dei rifugiati che è stato disatteso (dai Paesi europei obbligati), e dall'altro un accordo europeo che prevede il ricollocamento su base volontaria dei richiedenti asilo che è stato parimenti disatteso (dall'Italia, che prende come obbligatorio, quella che lei stessa ha concesso come <<UNICAMENTE VOLONTARIO>>."
E io sarei l'"azzeccagarbugli"? :)

6)
Poi scrivi:
"Cos'altro ci si può aspettare ancora dall'Europa? E con quale fegato si potrà discutere ancora con loro di questi argomenti (e ovviamente anche di altri)?"
Io invece dico: cos'altro ci si può aspettare ancora da questo governo di imbecilli...che, disinteressandosi dell'accordo di "ricollocazione obbligatoria" in vigore, sottoscrive un nuovo accordo di "ricollocazione volontaria"...e poi se la prende se gli altri Paesi fanno come gli pare? ::)

6)
Poi scrivi:
"Rebus sic stantibus il Ministro degli Interni italiano riceve di fatto la legittimità di gestire in completa autonomia gli arrivi o i respingimenti dei migranti, dunque di comportarsi nel modo che ritiene più opportuno per non aumentare il già insopportabile (a suo avviso e di quello dei suoi sostenitori) numero di illegali che circolano in Italia."
Al riguardo, osservo che il Ministro degli Interni italiano può gestire in completa autonomia gli arrivi o i respingimenti dei migranti come gli pare, ma rispettando le leggi nazionali ed internazionali; perchè anche lui è soggetto alla legge come (anzi più) di me e te.
E, magari, scegliendosi "sponde" migliori in Europa, invece dei Paesi che boicottano proprio quella "ridistribuzione dei migranti", che lui pretende e rivendica.
Roba da far ridere i polli (se non ci fosse da piangere). ;D  :'(  ;D  :'(

P.S. 
Scrivi:
"Tutti i popoli dell'Africa, tutti i popoli dell'America, tutti i popoli dell'Australia e molti popoli dell'Asia non conoscevano la scrittura prima dell'arrivo dell' "uomo bianco" (nei cui paesi peraltro la stragrande maggioranza era analfabeta), dunque anche se esistono le antiche tavole della legge di Hammurabi la "normalità" è sempre stata la semplice parola e la trasmissione orale di norme, cultura e tradizioni, e però guarda caso i conflitti più aspri si sono verificati fra popoli che potevano redigere "per iscritto" accordi chiari e inequivocabili e quando la scrittura si è diffusa più ampiamente. Chissà come mai... Il Fedro di Platone insegna molto a tal proposito."
E' ovvio che tra i selvaggi, che non conoscono la scrittura, i patti si potevano fare solo verbalmente: ma da svariati millenni, i popoli civili, i trattati internazionali li fanno soltanto in forma scritta.
Questo è un dato storico incontestabile...per cui lascia perdere! ;)
#5375
E.C.
Volevo dire *Caro Donxiquote*, ovviamente, non* Caro Eutidemo*, che sono io ;D
#5376
Citazione di: donquixote il 25 Agosto 2018, 20:56:24 PM
Caro Eutidemo

In un divertente libro di Luciano De Crescenzo si racconta la storia di un avvocato che difendeva un venditore di "vere Louis Vouitton false" accusato di truffa ai sensi dell'art 640 C.P. che afferma: "Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito..." eccetera. Tale avvocato dimostrò semplicemente e inequivocabilmente che colui che per mantenere i propri figli vendeva delle borse di plastica denominate "vere Louis Vouitton false" a trentamilalire cadauna non aveva raggirato proprio nessuno e non si era procurato alcun "ingiusto profitto", mentre sarebbe stato da processare per truffa il signor Vouitton che convinceva la gente a comprare borse della medesima plastica a cinquecentomila lire ognuna creando un impero. Il tribunale però, ai sensi della legge, condannò il piccolo commerciante.  
Caro Donquixote
ho letto quel libro, e ricordo perfettamente quell'aneddoto spassoso; mi ha molto ispirato!
Per cui, andando completamente fuori tema, ti riporto qui un breve brano di un mio libro (uno dei pochi non giuridico), in cui immagino di tornare indietro, nella Roma del primo secolo; il brano conferma in pieno il tuo assunto:
-------------------------------------------------------------
E è chiaro che io posso fare solo il giureconsulto, visto il mio Latino ancora zoppicante e la mia totale ignoranza in campo retorico.   Così mi metto di buona lena a rinfrescare la memoria in materia di diritto romano del primo secolo, e poi resto in attesa di qualche cliente; il che, grazie ad i buoni uffici di Seneca, accade abbastanza presto.   Si tratta di un Pompeiano, di nome Cneo Gavio Sola, il quale a suo tempo è stato il primo della classe nella scuola di oratoria di un certo Caio Elvidio Campano.
- Qual è il problema?- chiedo con aria professionale, dopo i convenevoli di rito.
- Il mio problema è proprio quello di aver avuto troppo successo come alunno di Campano - mi spiega lui.
- E perché mai? Direi che è anzi una fortuna: io studierò il caso e tu stesso esporrai le nostre difese in aula.  A proposito, con chi è che sei in causa?-
- Proprio con Campano, appunto - sospira.
- Con Campano?- ripeto esterrefatto.
- Già. Ero talmente bravo nei suoi corsi di retorica e di oratoria, che, quando essi terminarono, rifiutò di farsi pagare.   "Sono così sicuro della tua abilità..." mi disse "...che rinuncio al compenso di duemila sesterzi pattuito per il mio insegnamento; però tu ti devi impegnare a pagarmene  ventimila alla prima causa vinta."   Ed io accettai -
- Ebbene?-
- Ebbene, subito dopo mi sposai con la figlia di un illustre chirurgo, il quale mi fece entrare nel suo entourage; così abbandonai l'attività legale per fare il medico.   Quindi non vinsi né persi mai nessuna causa, visto che di fatto non praticai più la professione forense.   Ora Campano mi ha citato in giudizio, perché ritiene di essere stato defraudato del suo compenso. Mi puoi aiutare studiando il caso in linea di diritto? Questo, a dire il vero, non è mai stato il mio forte -
- Senz'altro!- faccio io con ostentata sicumera - Esaminerò la faccenda approfonditamente, e vedrai che la spunteremo - 
Lui si alza ringraziandomi e fa per andarsene.  Lo dicevo io che il suo cognomen mi ricordava qualcosa!
- No, Sola...aspetta un attimo - lo blocco io.
- Sì?- 
- Non dimentichi qualcosa?-
Lui si tasta addosso, si guarda intorno, e mi fa:  - No, mi pare di non lasciare nulla -
- Appunto; invece, forse, qualcosa la dovresti lasciare -
- Cioè?-
- Almeno un piccolo fondo spese, non ti pare?-
Sola tira fuori delle perscriptiones (*cambiali) e mi fa:  - Queste vanno bene?-
- No, grazie - ribatto io - Il mio gabinetto è già rifornito a sufficienza di questa roba-
Sola si siede nuovamente, e un po' accigliato sentenzia:  - La Lex Cincia, come tu ben sai, stabilisce che"... ne quis ob causam orandam pecuniam donumve acciperet...(* nessuno si farà mai pagare né riceverà doni per aver difeso qualcuno come avvocato) (124).
- Causam orandam, appunto.  Ma nel nostro caso l'oratore sei tu; io fornisco solo il responso, ed è per quello che mi devi corrispondere un onorario.  Non c'è una legge che vieti di farsi pagare una consulenza giuridica -
- Non è consulenza, è assistenza - ribatte lui.
- Comunque la Lex Cincia risale a ben 267 anni fa (* 204 a.c.), per cui direi che oramai è un tantino desueta - gli faccio presente io.
- Augusto, però, la richiamò in vigore - insiste lui.
Al che, esasperato, replico con una frase un po' brusca.
Ma lui fraintende il mio latinorum.   - Mio caro Balbo, fai bene a non praticare l'oratoria - dice - Il tuo Latino è ancora troppo balbettante: non si dice "legem illam invocas inanum", bensì "legem illam invocas inanem", se vuoi intendere che io voglio richiamare una legge ormai inane -
- No, mi sono espresso benissimo, invece, perché ti stavo semplicemente spiegando dove puoi ficcarti la tua Lex Cincia; hai capito, adesso?-
Lui resta un po' sconcertato.  
- E poi ...- proseguo -...direi che anche gli Imperatori morti da decine di anni sono un po' desueti -
- Ad ogni modo, patteggiare in anticipo è tuttora considerato disonorevole ...- ribatte lui.
- ...ma farsi turlupinare è ritenuto sciocco - replico io.
Lui sorride.  - Va bene, va bene...l'ho fatto solo per vedere se eri abbastanza sveglio: ma ti pagherò solo se la causa andrà a buon fine, e di conseguenza io non dovrò pagare nulla a Campano.  Ti darò mille sesterzi, va bene?-
- Va bene - 
E' il valore di due muli, ma per ora mi posso accontentare.
Così, comincio a studiarmi la causa.
E' evidente che nel pactum fra Sola e Campano venne sancita una condizione sospensiva: "mi pagherai se e quando vincerai la tua prima causa".  Si tratta di un evento incertus an (cioè, che poteva non verificarsi mai, se Sola avesse perduto tutte le cause) e incertus quando (cioè, di data comunque ignota); perciò Campano sapeva bene che rischiava di non prendere una lira -o meglio, un sesterzio- da suo ex allievo.
So già che lui ribatterebbe:  "Nel patto, però, era sottinteso che Sola avrebbe comunque intrapreso una attività legale, altrimenti la clausola non avrebbe avuto senso!"
Analizzo il problema e concludo che, secondo me, la cosa non poteva essere implicita; non è mai lecito, infatti, il processo alle intenzioni. Se Campano non voleva correre richi di sorta, avrebbe dovuto sancire "rinuncio al compenso di duemila sesterzi pattuito per il mio insegnamento, se tu ti impegni a pagarmene  ventimila alla prima causa vinta nel corso della tua attività di oratore; ma se per un qualsiasi motivo tu dovessi scegliere un altro mestiere, allora torna ad essere dovuto il compenso originario."  
  Ma questa clausola non è stata affatto formulata, per cui la mia tesi processuale sarà che Campano si è assunto due rischi.   Primo, di non percepire mai nessun compenso perché Sola, anche se avesse fatto l'avvocato, poteva teoricamente perdere tutte le cause.  Secondo, di non percepire mai nessun compenso perché Sola poteva benissimo non fare affatto l'avvocato; circostanza, questa, non esclusa espressamente nell'accordo.
A questo punto Campano potrebbe argomentare soltanto che, se Sola vincesse la causa contro di lui, si verificherebbe appunto la condizione per la quale dovrebbe pagarlo; ciò, in quanto avrebbe vinto la sua prima controversia.   Ma questo, a ben vedere, non si realizzerebbe mai prima che la lite si sia conclusa, perchè la sentenza non può tenere conto di un fatto che si verificherà solo dopo che essa sia stata emessa: cioè, la stessa pronuncia favorevole.  
Un po' contorto, vero? E' per questo che il diritto è così divertente.
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;D  ;D  ;D
#5377
Per quanto riguarda l'aspetto penale, approfondendo meglio la questione, mi pare che, nel caso della DICIOTTI, più che la fattispecie del "sequestro di persona semplice" di cui all'art.605 del Codice penale, potrebbe configurarsi quella di cui all'art.articolo 289 ter del codice penale, denominato "sequestro di persona a scopo di coazione" il quale recita:
"Chiunque sequestra una persona o la tiene in suo potere minacciando di ucciderla, di ferirla o di continuare a tenerla sequestrata al fine di costringere un terzo, sia questi uno Stato, una organizzazione internazionale tra più governi, una persona fisica o giuridica o una collettività di persone fisiche, a compiere un qualsiasi atto o ad astenersene, subordinando la liberazione della persona sequestrata a tale azione od omissione, è punito con la reclusione da venticinque a trenta anni."
Mi sembra che sia la DESCRIZIONE ESATTA di quello che sta cercando di fare Salvini; sebbene, almeno per ora, il suo e solo un TENTATIVO a cui nessuno ha ancora abboccato, per cui la sanzione dovrebbe eventualmente risultare inferiore!
Però il suddetto dovrebbe sperare che nessuno ceda al suo ricatto, perchè altrimenti il reato si consumerebbe, e rischierebbe di fine in carcere fino alla vecchiaia! :D
Ed invero, è documentato da molteplici videoregistrazioni e "streaming" che Matteo Salvini,  e adesso anche Luigi Di Maio, proclamano ESPRESSAMENTE che stanno "dolosamente" trattenendo i migranti a bordo perché vogliono attendere che altri stati europei si facciano carico di esaminare la loro richiesta di protezione internazionale; cosa che di norma spetterebbe all'Italia, visto che i migranti sono in Italia, dato che la nave <<DICIOTTI >> E' indubbiamente territorio italiano.
Per cui, è come se i migranti fossero stati forzatamente rinchiusi in un albergo a terra, non facendo alcuna differenza (a parte il disagio) che essi siano ancora a bordo della nave! 
Tuttavia ho ancora qualche dubbio circa l'"AUTORE" della condotta, perchè, da quanto leggo:
- Salvini si trova in ferie a Pinzolo, in Trentino, e a quanto si sa (prudentemente) non ha MAI ordinato a nessun suo sottoposto, almeno per scritto, di detenere a bordo della nave i migranti in questione;
- gli unici ordini scritti, sembra, siano stati firmati da Gerarda Pantalone, capo del Dipartimento delle Libertà civili e dell'immigrazione, e dal vicecapo Bruno Corda
Già, ma su INPUT di chi?
Dovrebbero essere interrogati al riguardo, secondo me.
Per giunta la questione si inarbuglia ancora di più, perchè, pur non avendo personalmente firmato niente, sembra che il Capo di Gabinetto di Salvini, [font=Georgia, Times, "Times New Roman", serif] [/font][font=Georgia, Times, "Times New Roman", serif]Matteo Piantedosi, avrebbe [/font]convinto i due dirigenti a firmare gli ordini di "restrizione" a bordo della nave, facendo riferimento ad una convenzione che sarebbe stata stipulata fra il ministro dell'Interno e la Guardia costiera, di cui però, non trovo traccia, che regolerebbe il coordinamento delle operazioni in mare tra ministero dell'Interno e Guardia Costiera (la cosiddetta Sop 009/2015) e che, per ragioni di semplice efficienza, attribuisce al Viminale il potere di indicare alle Capitanerie nelle operazioni Sar il "porto sicuro di approdo". 
Ma, a mio avviso, non vedo assolutamente cosa questo abbia a che fare con l'eventuale reato ipotizzato; o, meglio, con il tentativo, per ora abortito, di reato (sebbene il semplice sequestro sia ormai già consumato).
Per ora, comunque, non mi sbilancio ancora, ma la questione si sta facendo appassionante come un giallo!
#5378
Citazione di: Webmaster il 25 Agosto 2018, 12:26:19 PM
Citazione di: Eutidemo il 25 Agosto 2018, 04:41:17 AM
Citazione di: Jacopus il 24 Agosto 2018, 16:33:44 PM
La stessa necessita' di compensazione si applica alla coppia giusnaturalismo-giuspositivismo che insieme all'altra coppia potrebbe creare quattro diverse categorie. Un simpatico giochino retorico che probabilmente qualche studioso a mia insaputa ha gia' illustrato.


Tempo fa, su LOGOS, avevo aperto un THREAD sulla coppia giusnaturalismo-giuspositivismo, ma, stranamente, non riesco a ritrovarlo :(

In questa discussione: Giuspositivismo e Giusnaturalismo: c'è veramente differenza?
GRAZIEEEEEE!!!! :)
Che strano, la ricerca per singola parola (giuspositivismo e giusnaturalismo), non mi dava nessun risultato.
Come mai? :(
#5379
Caro Donquixote,
ora comprendo perchè hai scelto quel nick-name (che, comunque, mi piace moltissimo); ed infatti, evidentemente, ti piace scagliarti, lancia in resta, contro i più elementari principi della logica, sia comune che giuridica.
Però, senza alcuna ironia, riconosco che lo fai con notevole competenza ed abilità paralogistica!:)
Ed invero, l'art. 6 dell'accordo che abbiamo a suo tempo sottoscritto, recita: "Nel territorio dell'UE coloro che vengono salvati, a norma del diritto internazionale, <<dovrebbero>> (notare il condizionale) essere presi in carico sulla base di uno sforzo condiviso e trasferiti in centri sorvegliati istituiti negli Stati membri, <<unicamente su base volontaria.>>"
Il povero Conte ha combattuto una notte intera per ottenere che tale base fosse considerata <<obbligatoria>>; ma non ci è riuscito, soprattutto per la ferma opposizione di quelli che quel genio della geopolitica di Salvini ritiene i nostri migliori alleati in Europa: i Paesi del gruppo di Visegrad (e non solo loro).
Per cui, il povero Conte, si è dovuto rassegnare, "obtorto collo", a sottoscrivere la clausola di cui sopra, la quale:
- consente agli altri Paesi europei di accogliere la ridistribuzione dei migranti, solo SE e QUANDO vogliono; :'(
- VIETA, quindi, all'Italia di poterlo "pretendere"; :'(  :'(
- però, considerata la non eccelsa soglia critica "media" dei leghisti e dei populisti-nazionalisti in generale, è stata ritenuta sufficiente a poterli prendere propagandisticamente per il naso. ;D
Dubito che questo sia il tuo caso, perchè la tua soglia critica è abbastanza elevata, per cui, secondo me, hai capito BENISSIMO che le cose stanno esattamente come ho spiegato sopra.
Tuttavia, non so se per "partito" preso, o per dar prova di abilità "eristica" (ci feci un corso, all'Università), con eccellenti acrobazie paralogistiche cerchi di dimostrare il contrario dell'ovvio.
Vediamo come.

1)
Dopo la retorica premessa lamentatoria, che non ha valore logico, ma che è sempre utile a ben predisporre l'uditorio, tu scrivi:
"Se si concede non ad una persona (che sarebbe comunque già sbagliato) ma addirittura ad uno stato sovrano di esprimere solennemente una volontà (come quella di accogliere un determinato numero di persone e di conseguenza un altro stato si organizza in base a tale espressione) e poi di rimangiarsela con la scusa che "tanto era volontaria" allora significa che abbiamo abdicato da tutto ciò che caratterizza l'essenza dell'umanità... e bla bla bla!"
Argomentazione molto abile, ma SOFISTICA!
Ed infatti, la natura di un "accordo", di natura contrattuale o meno, è esattamente identica, quanto ai principi della "manifestazione della volontà", sia che esso intercorra tra persone private,  sia che esso intercorra  tra stati sovrani: la semantica giuridica, logica, e di buon senso è assolutamente la stessa.
Per cui, già la tua premessa è fallace sotto qualsiasi aspetto la si voglia considerare.
Per spiegarmi con un esempio, poniamo che io sia il proprietario di un negozio, e che in tale qualità io sottoscriva con il conduttore una clausola del seguente tenore: 
""Per tutta la durata del presente contratto, i canoni locativi <<dovrebbero>> essere pagati entro il giorno 5 di ogni mese, ma <<unicamente su base volontaria.>>".
Ora, a parte il fatto della "bizzaria" di una tale clausola, che, più o meno (ammesso e non concesso che sia giuridicamente concepibile) darebbe luogo ad un negozio "misto" di "locazione/comodato", è ovvio che, in tal caso, io proprietario non potrei MAI ricorrere al giudice per farmi pagare i canoni, perchè io stesso ho concesso al locatario di corrispondermeli <<unicamente su base volontaria>>, cioè solo SE e QUANDO vuole lui!
Ammettendo che io volessi in ogni caso citarlo in giudizio, sostenendo: "Vabbè il contratto è quello...però poi mi ha promesso che i canoni me li avrebbe comunque pagati tutti lo stesso!", il giudice mi chiederebbe di mostrarmi l'atto scritto contenente le dette clausole aggiunte; e, se io non potessi esibirglielo, mi caccerebbe a calci nel sedere dall'aula del Tribunale! ;D

2)
Quanto sopra è ovvio, e non potendo confutarlo, tu, però, scrivi:
"Se adesso si riconosce solo l'obbligo di legge, e solo a patto che la sua non ottemperanza sia doverosamente seguita da sanzioni esemplari, allora è molto meglio evitare qualunque tipo di accordo e basare ogni comportamento solo sulla forza che ognuno riesce ad esprimere."
Tale argomentazione, invero, è assolutamente inconsistente nella prima proposizione, in quanto:
a) Nel caso di specie non stiamo parlando di un "obbligo di legge", ma, semmai, di un"obbligo di contratto" (rectius; accordo scritto).
b) In entrambi i casi, ovviamente, sono in genere previste sanzioni o penali, poichè, altrimenti, si tratterebbe di statuizioni di fatto inefficaci. 
La seconda proposizione, invece, è in parte vera, ma proprio per questo dimostra esattamente il CONTRARIO di quello che sostieni, in quanto:
a) Sono assolutamente d'accordo con te sul fatto che Conte avrebbe fatto molto meglio ad evitare di sottoscrivere un accordo scritto, in cui noi stessi consentivamo agli altri Paesi di accogliere i migranti "unicamente" a loro discrezionale e libera scelta; in tal modo, infatti, invece di VINCOLARE LORO(come è giusto) alla ridistribuzione dei migranti, ci siamo IMPEGNATI NOI a non poterla pretendere all'occorrenza, come, appunto, nel caso della DICIOTTI. :D
c) Sono anche d'accordo con te sul fatto che qualunque tipo di accordo e comportamento, a livello internazionale, si basa precipuamente  sulla forza ed il peso che ognuno riesce geopoliticamente ad esprimere; cose di cui noi, scioccamente, ci siamo volontariamente privati, cercando sponde proprio nei Paesi meno disponibili al riguardo, ed autoisolandoci per nostra stolta scelta. :-[

3)
Poi tu scrivi:
"Da che mondo è mondo e da quando esistono le culture (ovvero da sempre) il senso dell'onore, del dovere e della fedeltà alla parola data sono stati i valori personali imprescindibili che differenziavano gli uomini dai non-uomini (o quaquaraquà direbbe qualcuno)".
La "parola data", ovviamente da quando l'umanità ha imparato a scrivere, è quella scritta, specie tra diverse nazioni; sin dai tempi di Hammurabi, infatti, i trattati internazionali (ma anche gli atti privati) venivano incisi su tavolette.
Per cui, nel nostro caso, la "parola data" dall'Italia (vedi surriportato art.6) era di non pretendere più la ridistribuzione obbligatoria dei migranti, ma di accettare solo quella che ci sarebbe stata magnanimamente offerta. :'(
Questa è stata la "parola data" volontariamente (e stupidamente) da Conte, per conto del nostro Paese; tuttavia, purtroppo, essendoci impegnati sul "nostro onore" a rispettate tale clausola sesta, mancheremmo NOI, al "dovere e alla fedeltà della parola data", se pretendessimo dagli altri un obbligo di ridistribuzione dei migranti, che tale clausola espressamente escludeva.
Quanto agli altri Paesi, non mi risulta assolutamente che nessuno di loro (accordo scritto a parte) si sia "solennemente impegnato", sul suo "onore", ad accettare i nostri migranti; alcuni si sono semplicemente limitati ad offrire la propria eventuale disponibilità (che è cosa ben diversa).
Tu avresti sicuramente ragione nel dire quello che dici, se, per esempio la Francia, ci avesse solennemente assicurato: "Se sbarcate nel porto i migranti della DICIOTTI, noi ci impegnamo a prendere subito almeno 50", noi li avessimo sbarcati, ospitandoli in un nostro albergo, e poi la Francia ci avesse detto: "Ci dispiace ragazzi, ci abbiamo ripensato: li avete sbarcati e adesso teneteveli voi!" >:(
Ma non mi pare proprio che sia andata così...ne'est-ce pas?
Non che con questo io apprezzi il loro comportamento, in quanto, sia pure non vincolati nè dall'accordo nè da ulteriori espliciti patti, qualche migrante della Diciotti i Paesi europei avrebbero pure potuto prenderselo (e spero che prima o poi, spontaneamente, qualcuno lo farà); ma, sicuramente, non apprezzo nemmeno il comportamento di  Salvini, che voleva ricattarli per ottenere "con la forza estorsiva", quello che l'Italia (stupidamente), si era impegnata a non più "pretendere come diritto".
Lo avevo scritto proprio in questo THREAD, che l'atteggiamento di Salvini rischiava di risultare CONTROPRODUCENTE; come in effetti è stato! :(

4)
Poi tu scrivi:
" Se si è sempre in qualche modo giustificato la disobbedienza ad un obbligo di legge da parte di coloro che non ne condividevano i principi e si sentivano oppressi da questa viceversa si sono sempre giustamente condannati coloro che assumevano un impegno per poi disattenderlo."
Appunto!
Noi ci eravamo assunti spontaneamente e volontariamente l'impegno, con l'art.6, di non pretendere più una ridistribuzione obbligatoria, ma di accontentarci di quella volontaria; e poi abbiamo disatteso tale impegno, pretendendo che divenisse obbligatorio quello che invece era soltanto volontario.

4)
Poi tu scrivi:
" La "parola d'onore" aveva un valore superiore alla legge proprio perchè frutto di un atto di volontà e non di una imposizione esterna, e la "nobiltà d'animo" dell'uomo stava proprio nel mantenere ad ogni costo tale parola, o a pagare con il disonore più completo se non spesso anche con la vita il suo tradimento."
Sono perfettamente d'accordo, ma, come sopra argomentato, temo che tu abbia "ribaltato" soggettivamente la posizione su cui incombeva tale impegno. ;)

5)
Poi tu scrivi:
"A maggior ragione se questa "parola d'onore" veniva espressa da uno stato per mezzo dei suoi governanti, che impegnava un intero popolo e dunque il disonore conseguente investiva l'intera comunità."
Storicamente, invece, mi risulta che uno Stato per mezzo dei suoi governanti, impegnava un intero popolo e l'intera comunità, ESCLUSIVAMENTE con espressi TRATTATI e CONVENZIONI "SCRITTE", dai tempi di Hammurabi in poi; per esempio, il Consiglio Europeo ospita il reperto d'argilla, con cui venne siglato per scritto l'accordo di buone relazioni tra Ebla (a 60 chilometri da Aleppo) e Abarsal, città sulle rive del fiume Eufrate, risalente al al 2.350 a.C. circa.
A parte che nelle favolette per bambini, nessun governante ha mai impegnato il proprio popolo, prestando la sua "parola d'onore" a voce in una cena privata (o su FACEBOOK) con un altro re; "verba volant, scripta manent!".
Peraltro, come ho già detto, non mi risulta assolutamente che nessuno Paese Europeo (accordo scritto a parte) si sia "solennemente impegnato", sul suo "onore", ad accettare i nostri migranti; alcuni si sono semplicemente limitati ad offrire la propria eventuale disponibilità (che è cosa ben diversa).

6)
Poi tu scrivi:
"Se adesso si riconosce solo l'obbligo di legge, e solo a patto che la sua non ottemperanza sia doverosamente seguita da sanzioni esemplari, allora è molto meglio evitare qualunque tipo di accordo e basare ogni comportamento solo sulla forza che ognuno riesce ad esprimere."
Questa formulazione, a mio parere, mi pare assolutamente insensata e, soprattutto, CONTRADDITTORIA, in quanto le leggi, le sanzioni e la polizia, ci sono proprio "ne cives ad arma ruant"; cioè, al contrario di quello che scrivi tu, proprio per evitare il ricorso alla forza da parte dei cittadini, per farsi giustizia da soli.
Per quanto poi concerne gli accordi, i contratti e le convenzioni di ogni genere, pur avendo valore solo tra le parti, sono tutelati parimenti dalla legge, sia nazionale (per i rapporti tra privati), sia internazionale (per i rapporti tra Stati).
Per esempio:
- mentre nessuno Stato Europeo può essere sanzionato per non essersi presi i migranti della Diciotti, in quanto tale obbligo non era previsto in alcun trattato (come sopra ampiamente dimostrato);
- se l'Italia si rifiuta di pagare il suo contributo al bilancio europeo, come minacciato da Di Maio, questo comporterebbe interessi per i ritardi nei pagamenti, e una violazione degli obblighi del Trattato (che NOI abbiamo a suo tempo VOLONTARIAMENTE firmato) il che, oltre agli interessi, porterebbe a possibili ulteriori pesantissime sanzioni. :'(

7)
Poi  scrivi:
" Che senso può avere un'Europa che si pretende "unita e solidale" se si "sputtana" clamorosamente su queste cose?"
Su questo hai ragione, perchè, effettivamente, pur non essendovi obbligati, una mano potevano pur darcela. >:(

8)
Poi  scrivi:
"Come ci si può fidare a fare accordi con qualcuno se poi possono essere tranquillamente disattesi a meno che tu non abbia un potente esercito per obbligare altri, minacciandoli, a rispettarli?"
Sul punto precedente ti ho dato ragione, perchè -almeno a mio parere- ce l'avevi, mentre su questo hai palesemente torto: ed infatti, nessuno ha mai disatteso l'art.6 dell'Accordo di Bruxelles, se non l'Italia, che vorrebbe ritenere obbligatorio ciò che in tale articolo è chiaramente dichiarato volontario.

9)
A tale riguardo, invero, cogliendo la tua CONTRADDIZIONE, di cui sopra, ti affretti ad aggiungere che, poichè effettivamente l'accordo non è stato disatteso, tuttavia:
"L'accordo per l'accoglienza su "base volontaria" è stata la migliore cartina di tornasole, la più evidente, per portare alla luce l'ipocrisia di un Europa che ha creato legami non in nome della solidarietà ma dello sfruttamento dei paesi meno forti.".
E su questo, finalmente, ti do PIENAMENTE RAGIONE, perchè l'art.6, in effetti, è tutto a nostro SVANTAGGIO; ma lo abbiamo dovuto accettare, proprio perchè il nostro stato di isolamento internazionale, non ha dato al povero Conte forza sufficiente, nè alcuna sponda per imporre il riconoscimento dei nostri interessi.
Ma il problema non è tanto l'Europa, quanto, piuttosto, al contrario, l'egoismo dei singoli Paesi che non vogliono sottostare ad un ente politico superiore quale un'Europa veramente autorevole e dominante: se essa davvero esistesse, infatti, così come il governo Italiano smista i migranti sbarcati a Lampedusa in tutta Italia (sia pure a fatica) un "vero" governo europeo smisterebbe i migranti sbarcati a in Italia in tutta Europa.
Il problema non è l'Europa, ma la "mancanza di Europa"...cioè gli Stati Nazionali (soprattutto quelli sovranisti) che vogliono minarne le basi per i propri interessi particolari; soprattuto con le complicità di USA e RUSSIA -ma non allarghiamo troppo il campo-.
Anzi, più che gli Stati, il problema principale sono i loro attuali Governi, i quali, "populisti", "sovranisti" o meno che siano, a fini elettorali temono l'isteria popolare "antimigranti"; per cui, così come Salvini si vorrebbe sbarazzare dei nostri stranieri, così loro non vogliono cuccarseli per non perdere "il loro" consenso elettorale.
E' un sepente (sovranista) che si morde la coda!

10)
Infine concludi:
"A questo punto prima si esce da questa gabbia di serpi velenose e prima si potrà tentare di ricostruire qualcosa di sensato basato su quel poco che rimane di principi di umanità (che non sono certo quelli di ospitare vita natural durante i disperati di mezzo mondo) che non si sia svenduto al mero interesse di bottega."
SIGNORA ILLUSIONE!!!
https://www.youtube.com/watch?v=rFauAo457nE
Ed infatti, se un bel giorno il vecchio  "fachiro" (cioè l'istituzione EUROPA) che, con il suo stanco piffero, cerca stentamente di controllare come meglio può le serpi velenose, si stancasse di farlo, queste fuggirebbero tutte, prima o poi, dal cesto che ne frenava gli impulsi mordaci, e si morderebbero di nuovo a vicenda; come accadde nel 1914 e nel 1939.
Scusami se ti ho rubato il paragone: "gabbia" a parte, perchè, ovviamente, le serpi velenose puoi trattenerle in un "cesto"...non certo in una gabbia! :)
Un saluto! :)
#5380
Citazione di: Jacopus il 24 Agosto 2018, 17:10:42 PM
D'altro canto a sentire le risposte degli altri leader europei si aggiunge desolazione a desolazione.

Vero :(
#5381
Citazione di: Jacopus il 24 Agosto 2018, 16:37:11 PM
E' ormai abbastanza evidente che il problema "migranti" e' l'ennesima riproposizione di "arma di distrazione di massa". I costi per il suo esercizio sono inoltre risibili e la ricaduta mediatica altissima.

Questo è senz'altro un aspetto del problema; ma ce ne sono anche altri.
Ed infatti, se quella attuale non è affatto una "situazione d'emergenza", come una certa becera propaganda vorrebbe darci ad intendere, è però indubbiamente vero che, quello delle migrazioni di massa, che effettivamente incombono nei tempi medio-lunghi, è un VERO problema; il quale, se non affrontato per tempo nei MODI GIUSTI, potrebbe avere esiti devastanti :(
#5382
Citazione di: bobmax il 24 Agosto 2018, 16:14:16 PM
Ogni mezzo è a sua volta un fine in se stesso.
Di modo che la scelta di un male, in nome di un bene futuro, nulla toglie al fatto di aver scelto un male.

La vita ci costringe a scegliere in continuazione, con una consapevolezza limitata, sia riguardo al bene e al male, sia circa gli effetti delle nostre scelte.

L'errore è perciò ogni volta dietro l'angolo.
Possiamo infatti cercare di perseguire un bene che si rivelerà poi male. Così come scegliere ora il male, in nome di un bene futuro.
Avrò fatto bene?

Un situazione tragica.
Ma inevitabile.


Ciò che conta, a mio avviso, è caricarsi ogni volta della responsabilità delle nostre scelte.

Consapevoli, che ogni colpa, ci condanna irrimediabilmente all'inferno.
Ben detto; sebbene, secondo me, noi non veniamo puniti PER i nostri peccati, bensì DAI nostri peccati. ;)
#5383
Citazione di: Jacopus il 24 Agosto 2018, 16:33:44 PM
La stessa necessita' di compensazione si applica alla coppia giusnaturalismo-giuspositivismo che insieme all'altra coppia potrebbe creare quattro diverse categorie. Un simpatico giochino retorico che probabilmente qualche studioso a mia insaputa ha gia' illustrato.

Tempo fa, su LOGOS, avevo aperto un THREAD sulla coppia giusnaturalismo-giuspositivismo, ma, stranamente, non riesco a ritrovarlo :(
#5384
Quanto a Bruxelles, speriamo bene; sapremo in serata, suppongo; e credo, o, quantomeno spero, che otterremo (almeno in parte) l'agognata ridistribuzione.
Però temo che ci sia un problemino
Ho riletto adesso il testo scritto del famoso "accordo" di cui Conte andava tanto fiero; e lì, in effetti, noi stessi abbiamo sottoscritto nero su bianco il principio che l'eventuale accoglienza di migranti (sbarcati in Italia) anche da parte di altri Paesi europei, sarebbe stata "ESCLUSIVAMENTE SU BASE VOLONTARIA"...e, cioè, che noi "non avremmo MAI potuto pretenderlo"!
Per cui, anche se alcuni Paesi, in effetti, avevano detto che si sarebbero "spontaneamente" manifestati disponibili all'occorrenza (chi per 50, chi per 40 ecc.), noi adesso non possiamo però "pretendere" che lo facciano, perchè noi stessi abbiamo accettato -per scritto- il principio che possono fare come gli pare!
L'attuale governo, quindi, in materia si è forse dimostrato DI FATTO, più scioccamente arrendevole dei precedenti, a parte le sparate propagandistiche! :-[
#5385
Citazione di: baylham il 24 Agosto 2018, 15:34:53 PM
Non so se ridere (una comica) o piangere (una tragedia) delle minacce di Di Maio alla CE.
Non ci sarà alcuna sollevazione dei grillini verso la Lega di Salvini sui migranti, la maggioranza di loro è in sintonia.

;D  :'(