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Messaggi - anthonyi

#5371
Citazione di: Ipazia il 14 Dicembre 2018, 20:30:50 PM
Invenzione e progetto sono lavoro.

Ipazia possiamo anche parlare di lavoro esecutivo e di lavoro organizzativo o imprenditoriale, ed essere d'accordo sul fatto che la totalità del valore è attribuibile ad entrambe. Poi però resta il problema di valutare la quota di valore che spetta al lavoro organizzativo. Questa quota non la puoi definire con una regola a priori, perché il lavoro organizzativo vale se funziona, cioè se riesce a rendere i lavoratori esecutivi più produttivi. E questa maggiore produttività non è neanche una costante, è fatta di tante differenze specifiche per ogni singola attività economica. Alla fine ti ritroverai con il modello di economia del lavoro prodotto dalla teoria marginalista con la conclusione che la quota di valore spettante al lavoro organizzativo è esattamente quella che il sistema di libero mercato assegna all'imprenditore.
Un saluto.

#5372
Citazione di: InVerno il 14 Dicembre 2018, 16:02:40 PM
L'alternativa che poni, tra potere della destra e deficit basso, non la condivido, la giustizia sociale può essere realizzata senza distruggere le finanze, basta farla fare a chi conosce i meccanismi dell'economia.

Magari non la condividi ma devi comunque accettarla visto che è quello che sta succedendo , i debiti stanno scendendo ovunque in europa mentre l insoddisfazione cresce insieme a movimenti nazionalsocialisti. Ipotizzare che in Europa non ci sia nessuno che capisca i meccanismi economici mi pare una teoria un po' strampalata , è molto più probabile che le persone si stiano semplicemente ribellandosi ad un austerità che non sentono dovuta al loro mal operato, quanto quello dei divini oracoli del debito ? Gente come moscovici che si interessa di tutto fuorché di cio che dovrebbe , si interessa di politiche nazionali anziché di politiche europee.. così nel frattempo che in tutta Europa si fa dumping salariale ed elusione fiscale per migliaia di miliardi, il signor commissario si interessa del 0.2% del debito di uno stato sovrano. Come questo possa portare al malcontento generale è un mistero ..
[/quote]

Che uno dei grandi problemi sia l'elusione fiscale, favorita anche dall'assenza di norme che evitino il dumping fiscale all'interno della UE, siamo d'accordo. Ma il superamento di questa si fa con normative che rafforzano la UE, non può essere certo il prodotto delle culture sovraniste.
Comunque è chiaro che Moscovici fa gli interessi di casa propria, ma questo dimostra ancor di più che non c'è un'alternativa tra due modelli Europeista/sovranista, perché il modello sovranista si realizza nella competizione con altri stati, la Francia tutela se stessa e lo fa scaricando su di noi i pesi, anche perché il nostro debito è in forte competizione con il loro (Il sistema finanziario francese compra molti titoli del debito Italiano).
#5373
Citazione di: InVerno il 14 Dicembre 2018, 13:12:54 PM
Anthonyi ma davvero i pasti gratis sono una novità di questo governo ? Hai perso la memoria ? Comunque marxismo o non marxismo la lotta di classe esiste , anche se nessuno si identifica più in una classe. Se la gente è alla fame è inutile pensare che si accontentino dei pistolotti di economia , è buon senso anche quello anche se non è studiato in nessuna scienza. Quando si ha fame si ruba e si uccide anche , perciò le regole di economia sono l ultimo dei discorsi da fare ad una persona povera, a meno di non volerla fare incazzare ancora di più (come è regolarmente successo in tutta Europa). Buttare l Europa nel nazionalsocialismo è un prezzo adeguato per un deficit basso ?.. Questo signori dei pasti gratis di cui tutti si preoccupano ma io che sempre considerato un flop , non solo hanno confermato la pessima usanza di avere un tecnico al ministero dell' economia (nessun in Europa lo fa)  ma finiranno pure con un deficit più basso del divin padoan .. che dire ? Divin di Maio, un asso dell' economia a quanto pare.

Asso dell'economia? Sembra che il decreto dignità lascerà dignitosamente 53mila lavoratori a casa da gennaio che si aggiungeranno ai circa 50mila già persi nel terzo trimestre. Comunque la cultura dei pasti gratis (Ricordo ancora una festa organizzata dal partito socialista negli anni 80 per festeggiare una vittoria politica, a tartine al caviale e champagne, ed io che nella mia ingenuità domandavo al mio referente politico: "Ma qui chi paga?", e lui testualmente rispondeva: "Zitto e mangia") è certamente più antica degli attuali Dioscuri, ma è comunque sempre indicativa di una maniera un po' truffaldina di gestire le cose politiche. L'alternativa che poni, tra potere della destra e deficit basso, non la condivido, la giustizia sociale può essere realizzata senza distruggere le finanze, basta farla fare a chi conosce i meccanismi dell'economia.
#5374
Citazione di: baylham il 13 Dicembre 2018, 19:26:58 PM
Citazione di: 0xdeadbeef il 12 Dicembre 2018, 18:49:52 PM
Ah ho capito, quindi dichiariamo ufficialmente l'economia materia troppo difficile per i comuni mortali,
e la lasciamo alle divinità competenti, alle quali innalzeremo inni di gloria e delle quali celebreremo
i "misteri" (gaudiosi o dolorosi che siano).
"Misteri" che, beninteso, sono tali per noi comuni mortali, che non possediamo capacità intellettive a
sufficienza. E per cui si renderà necessaria una loro "assunzione" così, al buio (in modo del tutto
analogo a come recitava una vecchia "reclame" pubblicitaria: "a scatola chiusa compro solo Arrigoni").

https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/temi-discussione/2017/2017-1130/index.html

Su questa pagina c'è un interessante articolo che discute il modello econometrico utilizzato dalla Banca d'Italia per le sue analisi e previsioni economiche.
Sono sicuro che la sua comprensione  è riservata ad una cerchia ristretta di specialisti.
Per iniziare a comprendere tale modello bisogna studiare economia e statistica per almeno due o tre anni di seguito, per metterlo in discussione gli studi si allungano di altrettanto.

Ciao Baylham, in realtà al di là delle specifiche tecniche esiste a mio parere una conoscenza intuitiva dell'economia che troviamo nella saggezza popolare. Un detto americano dice: "Non esistono pasti gratis" ovvero se c'è qualcuno che mangia, c'è qualcuno che paga. E' un detto che si pone in antitesi a certe visioni alla Cettola Qualunque per le quali esiste una politica facile nella quale il politico benefattore mette un po' di soldi in tasca a tutti i cittadini e stanno tutti meglio senza che nessuno debba pagarne alcun prezzo.
Un saluto
#5375
Ciao 0xdeadbeef, non ho mai pensato che tu sia uno spendaccione, questo aggettivo io lo riferisco ai politici e naturalmente non riguarda i loro soldi, che loro dimostrano di sapere gestire con grande oculatezza, ma i nostri soldi, che loro spendono con leggerezza anche perché non sentono il "fiato sul collo" dei padroni di quei soldi che siamo noi cittadini.
Per il resto chiudiamola così, con l'ironia di Heidegger, e facciamo un in bocca al lupo all'Italia che si è liberata di "divinità" come Monti, Padoan , Calenda e tra un po' anche Mario Draghi e osserviamo quello che fa il governo dei comuni mortali.
Un saluto.
#5376
0xdeadbeef provo a spiegarti la cosa con una metafora, qual è la cosa che si vede di un'automobile, la carrozzeria, e la persona che non sa nulla di automobili è spinta a pensare che la carrozzeria sia la cosa più importante, mentre invece la cosa più importante è il motore, perché senza motore la macchina non si muove. Il motore, poi ha tanti meccanismi per muovere la macchina e quelli tendono a conoscerli solo gli ingegneri o giù di li. Per uno che guida l'automobile farla muovere è facile, basta pigiare l'acceleratore, ma per un ingegnere, che la macchina la deve progettare e realizzare, e molto più difficile fare in modo che la macchina si muova perché lui deve progettare tutti i meccanismi dall'acceleratore in poi.
Ora ritornando all'economia, la politica fiscale espansiva (Perché è questo il termine tecnico che definisce quello che tu proponi) non è nient'altro che pigiare l'acceleratore sulla macchina dell'economia e notare che questa va più veloce. Lo si può fare finchè il motore funziona e finchè c'è benzina. La politica fiscale espansiva, invece, la puoi fare finchè i mercati ti prestano i soldi, e comunque ci sarebbe il problema che questi soldi li dovresti restituire con gli interessi.
Tu puoi anche pensare, dal tuo punto di vista, che il PIL si fa crescere spingendo l'acceleratore della politica fiscale espansiva, ma in questo modo si scassano i conti dello stato.
Per chi conosce l'Economia Politica, invece, il problema è differente, ed è quello di far aumentare il PIL tenendo conto anche di questi effetti negativi, evitandoli o compensandoli in qualche modo.
Un saluto.
#5377
Attualità / Re:Cosa è accaduto a Corinaldo?
11 Dicembre 2018, 17:52:46 PM
Ciao Jacopus, io noto che c'è stata una sottovalutazione di un aspetto fondamentale, il cedimento della balaustra la quale essendo parte di un sistema di sicurezza doveva reggere alle peggiori condizioni. Io proverei ad andare a verificare il progetto della discoteca e lo stato dell'edificio.
Un saluto
#5378
Citazione di: 0xdeadbeef il 11 Dicembre 2018, 13:52:00 PM
Citazione di: anthonyi il 11 Dicembre 2018, 12:03:46 PM
Citazione di: 0xdeadbeef il 10 Dicembre 2018, 18:53:56 PM


Dunque io avrei detto che: "chi più spende più guadagna!"?
Direi proprio di no visto che, al contrario, dicevo: "In altre parole, la crescita si aiuta soprattutto incentivando
i consumi,

Ciao 0xdeadbeef, se non ti piace la mia frase pazienza, ma il suo significato è esattamente quello che tu hai scritto. L'idea che spendendo e facendo spendere soldi si faccia funzionare l'economia per me è sbagliata ed è sbagliata ad esempio anche per i tedeschi, i quali sono molto parsimoniosi nella spesa pubblica, eppure problemi di crescita non mi sembra ne abbiano.
Un saluto.

Scusa Anthony ma mi auguro vivamente tu stia scherzando...
Stai forse sostenendo che la crescita, cioè il PIL, NON si aiuta soprattutto (non solo, ma soprattutto)
incentivando i consumi? E con cosa, di grazia?
E cosa c'entra con questo discorso il fatto che i Tedeschi siano parsimoniosi con la spesa pubblica (il
che è scorrettissimo, visto che la loro bassa cifra della spesa pubblica gli viene soprattutto dai bassi
interessi che pagano sugli interessi pregressi - che non è "parsimonia")?
Forse non distingui fra consumi (domanda interna) e spesa pubblica?
Mi viene da chiedermi con chi ho dialogato finora, visto che sembri mancare delle più elementari basi.
E con questo chiedo scusa del tono di questa risposta.
saluti

0xdeadbeef, il problema è proprio questo, dire che il PIL dipende dai consumi è un argomento da basi elementari. E' chiaro che la gran parte del PIL è composto da consumi ma questo non vuol dire niente, le esportazioni, ad esempio, sono più importanti dei consumi, anche se quantitativamente minori, gli investimenti, soprattutto certi investimenti.
Sulla questione della differenza tra consumi e spesa pubblica al di là degli aspetti contabili in realtà è esattamente la stessa cosa, con cosa si incentivano i consumi se non con la spesa pubblica (Che può essere acquisto di beni pubblici o regalie varie). Certo lo so che ci sono quelli che pensano che basta spendere tanto e tutto andrà bene, mentre invece quando spendi i soldi dello stato, e li spendi male, perdi l'opportunità di spenderli meglio.
Un saluto.
#5379
Citazione di: 0xdeadbeef il 10 Dicembre 2018, 18:53:56 PM


Dunque io avrei detto che: "chi più spende più guadagna!"?
Direi proprio di no visto che, al contrario, dicevo: "In altre parole, la crescita si aiuta soprattutto incentivando
i consumi,

Ciao 0xdeadbeef, se non ti piace la mia frase pazienza, ma il suo significato è esattamente quello che tu hai scritto. L'idea che spendendo e facendo spendere soldi si faccia funzionare l'economia per me è sbagliata ed è sbagliata ad esempio anche per i tedeschi, i quali sono molto parsimoniosi nella spesa pubblica, eppure problemi di crescita non mi sembra ne abbiano.
Un saluto.
#5380
Citazione di: baylham il 10 Dicembre 2018, 15:51:13 PM
Citazione di: anthonyi il 10 Dicembre 2018, 12:00:41 PM
Citazione di: baylham il 10 Dicembre 2018, 11:04:25 AM

I dazi sono uno strumento efficace a disposizione della politica economica di uno Stato.

Baylham, Come strumento efficace tu intendi capace di favorire la crescita di tutta l'economia? In tal caso sei in contraddizione con le evidenze storiche. Se però intendi come strumento efficace la protezione di specifici settori, come quello agricolo ad esempio, che in Europa è protetto, ma la cui tutela va a danno degli altri settori, allora hai ragione.

Per efficace intendo uno strumento capace di raggiungere determinati obiettivi prefissati. I dazi  in questo senso sono uno strumento efficace.
Il protezionismo a sostegno delle industrie nascenti è riconosciuto come strumento atto a favorire la crescita economica di uno stato.
Ci sono molte situazioni in cui il protezionismo statale, l'imposizione di dazi, ha finalità economiche e politiche di difesa di settori economici ritenuti strategici. Il settore agricolo non è estraneo a questa finalità.

Effettivamente il caso dell'industria nascente lo volevo riportare anch'io, ma è comunque un caso particolare. Quello che ci tenevo a precisare, in questi tempi di Economia sovrana ed approssimativa, è che non esiste che un paese possa aumentare la crescita con dazi generalizzati, anche nel caso degli USA l'attuale crescita economica è effetto della ulteriore spinta fiscale data da Trump, non certo dei dazi che sta mettendo.
Un saluto.
#5381
Citazione di: baylham il 10 Dicembre 2018, 11:04:25 AM

I dazi sono uno strumento efficace a disposizione della politica economica di uno Stato.

Baylham, Come strumento efficace tu intendi capace di favorire la crescita di tutta l'economia? In tal caso sei in contraddizione con le evidenze storiche. Se però intendi come strumento efficace la protezione di specifici settori, come quello agricolo ad esempio, che in Europa è protetto, ma la cui tutela va a danno degli altri settori, allora hai ragione.
#5382
Citazione di: baylham il 10 Dicembre 2018, 10:49:04 AM
Citazione di: anthonyi il 09 Dicembre 2018, 20:49:05 PM
Citazione di: viator il 09 Dicembre 2018, 18:59:09 PM
Salve Oxdeadbeef ed altri amici. Seguo distrattamente questa discussione essendo profano. Leggo (da Ox) : "In altre parole, la crescita si aiuta soprattutto incentivando i consumi" e vedo confermata la mia profonda ignoranza.

Vediamo quali profondità essa raggiunge: l'aumento dei consumi privati alza gli introiti del commercio, dei servizi e dell'industria, consentendo a questi settori di investire di più, di assumere di più, di ricavare maggiori utili. Sarebbe interessante conoscere in quali proporzioni un maggiore introito d'impresa (ad esempio un 20% (e non parlo di fatturato, ma di fatturato incassato + evaso incassato, quindi appunto di introito reale) risulti nei fatti distribuito tra investimenti, retribuzioni ed utili. Chiaramente poi una parte del maggior introito genererebbe anche un aumento in assoluto dell'imponibile fiscale sul fatturato).

Quello che non capisco è come potrebbe fare il consumatore a darsi da fare per aumentare le proprie spese : l'unica soluzione che trovo consisterebbe nell'intaccare la quota del proprio risparmio (per chi ha dei risparmi). Cioè il consumatore dovrebbe puntare ottimisticamente sull'effetto globale dell'aumento dei consumi cui decide di contribuire, distogliendo il proprio denaro da un risparmio (forma statica e poco remunerativa di investimento ma anche tutela contro l'imprevedibile) per gettarlo nel vortice dell'augurabile sviluppo.

Ma in base a quale sensata prospettiva il consumatore-risparmiatore dovrebbe decidere di consumare di più e risparmiare di meno quando, a fronte di un +20% di maggiori esborsi egli potrebbe sì godere di un +20% di beni e servizi ma poi, in termini di benefici "stabili e certi" per sé - generati dagli effetti dello sviluppo economico cui ha contribuito, dovrà accontentarsi (se percettore di redditi fissi) di una misera quota (3%?..4%?...quanto percento?) di ciò che ha dato in pasto all'economia ??.

Mi piacerebbe che qualcuno più "ferrato" di me, compatendo la mia ignoranza, mi spiegasse le storture delle mie considerazioni. Saluti per tutti.

Viator non ti crucciare, anche quelli che fondano i loro ragionamenti economici sulla tesi che più spesa vuol dire più crescita di economia non ne sanno più di te. Se tu spendi di meno, vuol dire che i soldi li risparmi, quindi li dai a una banca che li darà a disposizione di un'impresa che investirà. Per cui il tuo risparmio non riduce la domanda ma ne modifica la qualità, da consumo a investimento.
Un saluto.

Una maggiore domanda aumenta la produzione, il PIL.
Il risparmio è tecnicamente la parte del reddito non consumata. L'equivalenza tra i risparmi e gli investimenti non c'è affatto: la mancanza di tale legame è alla base della teoria di Keynes. Gli investimenti ovviamente non li decidono le banche, che li finanziano, ma gli imprenditori.

Ciao Baylham, è vero che io ho semplificato, d'altronde anche l'amico Viator faceva notare che già nel passaggio in banca c'è il calcolo di convenienza della banca stessa che può ridurre il flusso, dopodiché c'è il calcolo degli imprenditori, a volte condizionato da logiche oligopolistiche che può tenere bassi gli investimenti.
Se però vogliamo essere precisi l'incremento della domanda aumenta il PIL nominale, poi bisogna vedere quello che fanno i prezzi. Inoltre bisogna tenere conto delle aspettative, supponi infatti di incrementare la domanda con una politica espansiva in deficit, e che questo susciti allarme riguardo alla capacità dello stato di mantenere l'equilibrio finanziario (Ogni riferimento è puramente casuale), questa incertezza peserebbe negativamente sulle scelte d'investimento degli imprenditori, come infatti è successo nel terzo trimestre di quest'anno in Italia.
Un saluto.
#5383
Citazione di: viator il 09 Dicembre 2018, 18:59:09 PM
Salve Oxdeadbeef ed altri amici. Seguo distrattamente questa discussione essendo profano. Leggo (da Ox) : "In altre parole, la crescita si aiuta soprattutto incentivando i consumi" e vedo confermata la mia profonda ignoranza.

Vediamo quali profondità essa raggiunge: l'aumento dei consumi privati alza gli introiti del commercio, dei servizi e dell'industria, consentendo a questi settori di investire di più, di assumere di più, di ricavare maggiori utili. Sarebbe interessante conoscere in quali proporzioni un maggiore introito d'impresa (ad esempio un 20% (e non parlo di fatturato, ma di fatturato incassato + evaso incassato, quindi appunto di introito reale) risulti nei fatti distribuito tra investimenti, retribuzioni ed utili. Chiaramente poi una parte del maggior introito genererebbe anche un aumento in assoluto dell'imponibile fiscale sul fatturato).

Quello che non capisco è come potrebbe fare il consumatore a darsi da fare per aumentare le proprie spese : l'unica soluzione che trovo consisterebbe nell'intaccare la quota del proprio risparmio (per chi ha dei risparmi). Cioè il consumatore dovrebbe puntare ottimisticamente sull'effetto globale dell'aumento dei consumi cui decide di contribuire, distogliendo il proprio denaro da un risparmio (forma statica e poco remunerativa di investimento ma anche tutela contro l'imprevedibile) per gettarlo nel vortice dell'augurabile sviluppo.

Ma in base a quale sensata prospettiva il consumatore-risparmiatore dovrebbe decidere di consumare di più e risparmiare di meno quando, a fronte di un +20% di maggiori esborsi egli potrebbe sì godere di un +20% di beni e servizi ma poi, in termini di benefici "stabili e certi" per sé - generati dagli effetti dello sviluppo economico cui ha contribuito, dovrà accontentarsi (se percettore di redditi fissi) di una misera quota (3%?..4%?...quanto percento?) di ciò che ha dato in pasto all'economia ??.

Mi piacerebbe che qualcuno più "ferrato" di me, compatendo la mia ignoranza, mi spiegasse le storture delle mie considerazioni. Saluti per tutti.

Viator non ti crucciare, anche quelli che fondano i loro ragionamenti economici sulla tesi che più spesa vuol dire più crescita di economia non ne sanno più di te. Se tu spendi di meno, vuol dire che i soldi li risparmi, quindi li dai a una banca che li darà a disposizione di un'impresa che investirà. Per cui il tuo risparmio non riduce la domanda ma ne modifica la qualità, da consumo a investimento.
Un saluto.
#5384
Citazione di: 0xdeadbeef il 09 Dicembre 2018, 13:26:27 PM

Non credo che agli "operatori internazionali" (chi sono?) interessi molto il "come" spendiamo, quanto piuttosto che si
seguano le loro "regole". Di "politiche" industriali non se ne parla da tempo immemorabile (da quanto i nostri governi
varano un piano industriale?). ----

Quanto alla spesa "sociale" a me sembra piuttosto che molti favori sono andati alle
imprese...-----
----- In altre parole, la crescita si aiuta soprattutto incentivando i consumi,

Ciao 0xdeadbeef, agli operatori interessa molto come spendi i soldi, perché da questo dipende sia la possibilità dello stato di rimborsare, sia la redditività dei soldi investiti in Italia. Io comunque non ho parlato di piani industriali, ma di politiche industriali (I piani lasciamoli fare agli imprenditori che è il loro lavoro, i politici devono solo fare regole e incentivi).
 Gli incentivi al sistema produttivo non sono spesa sociale, in effetti fanno parte della politica industriale e, se sono studiati bene, solitamente comportano rientri finanziari notevoli diversamente dalla spesa sociale, che ha certamente un ritorno sociale, ma non certo finanziario.
Sei proprio convinto della tesi che: "Chi più spende più guadagna!". E' una tesi sostenuta dai politici spendaccioni che hanno bisogno del consenso dei cittadini per spendere i loro soldi. A me viene un ragionamento, l'Italia è il paese più indebitato d'Europa, quindi è quello nel quale nel passato si è fatta la spesa più alta di tutti, quindi è quello che dovrebbe essere cresciuto più di tutti gli altri, secondo la logica del "Chi più spende più guadagna". C'è qualcosa che non torna.
Comunque tutti i ragionamenti che ho fatto sono ipotizzati in equilibrio finanziario, lasciando cioè intatto l'avanzo primario, sono scelte alternative di entrata o di spesa e si fondano su esperienze di riforme economiche che sono state messe in atto in tanti stati, e hanno prodotto i loro effetti di aggiustamento dell'economia. In altri 3D spiegavo le ragioni per le quali non ha senso discutere di rimborso del debito pubblico, quello che è fondamentale è l'equilibrio che si realizza, chiaramente con avanzo ma senza forzare.
Un saluto.
#5385
Citazione di: 0xdeadbeef il 08 Dicembre 2018, 14:04:46 PM


Per concludere e a tal proposito, ti invito ancora a rispondere alla mia domanda sul come si fa a ridurre la cifra di
85 miliardi che paghiamo di interessi sul debito (e che, come ben saprai, formano la "spesa pubblica").
Indicavo due modi: o riducendo il debito attraverso l'aumento dell'avanzo primario o guadagnandoci la "fiducia" (...)
dei mercati attuando le politiche ad essi gradite.

Ciao 0xdeadbeef, potrei dirti che le due politiche sono simili, anche se non è esattamente così. E' certamente fondamentale controllare le spese, bisogna però vedere come lo si fa, quali spese vengono ridotte, e quali rafforzate. Magari riuscissimo veramente a fare quello che gli operatori internazionali ci consigliano. In Italia la politica industriale non è stata quasi mai fatta bene, un po' forse con gli ultimi anni di Calenda e i risultati forti si sono visti. Nelle politiche sociali, poi, noi non aiutiamo i carichi di famiglia, ma paghiamo la gente per non lavorare, o far finta di non lavorare, con disoccupazione, cassaintegrazione e pensioni anticipate, se ci rifletti, anche i campioni del "rinnovamento" sono sulla stessa linea, pensioni anticipate e sussidi di disoccupazione.
Siamo inchiodati a una rigidità culturale sul mercato del lavoro, che ci fa perdere tante opportunità, mentre i Tedeschi pur avendo i mini job, con mini-salario per sfruttare le piccole opportunità di lavoro, hanno livelli di salario medio del 40 % superiore ai nostri.
Da anni gli operatori internazionali ci dicono che dobbiamo trasferire la tassazione dal lavoro ai patrimoni immobiliari. Utile sarebbe, come è anche opinione di Tria, trasferire la tassazione dalle imposte dirette a quelle indirette, sulle quali i controlli sono più efficaci e questo è importante in un paese dove la propensione ad evadere è alta.
Aggiungi a questo una buona riforma della giustizia civile, soprattutto nelle parti che interessano il lavoro delle imprese.
Se tutte queste cose venissero fatte vedremmo il nostro paese crescere allo stesso livello degli altri, magari anche superiore e non sentiremmo più parlare di spread.
Un saluto e W l'Italia.