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Messaggi - niko

#541
No, l'uomo non dovrebbe fermare l'evoluzione. Se un futuro sostituto dell'uomo sara' in grado di dare felicita' a se stesso e a tutti, per definizione, esso sara' in grado di dare felicita' pure ai (residuali, eventuali) uomini.

Se no, (ad esempio, se questo futuro superuomo artificiale mostrera' eccessiva volonta' di potenza e vorra' dare felicita' solo a se stesso, magari in danno di altri, compresi tra questi "altri" i "vecchi" uomini, che a questo punto diventerebbero suoi "nemici", o se sara' proprio completamente "fallato", come "nuova invenzione", e non in grado di dare felicita' a nessuno, ne' a se stesso, ne' ad altri) vorra' dire che, noi abiziosi e presenti uomini d'oggi, avremo del tutto sbagliato nel tentativo di crearlo, ma, proprio guardando il presente di oggi, si comprende che valeva, e vale, la pena di correre il rischio.

Ad oggi si corrono (insensti) rischi per cose anche molto piu' grette, e stupide.

#542
Attualità / Re: Libano
18 Ottobre 2024, 13:02:23 PM
Citazione di: InVerno il 18 Ottobre 2024, 09:38:25 AMCi sono anche conflitti dove a uno viene offerta una fetta, convinto di avere tanti amici va per la torta, se la prende in faccia quattro volte, e perde anche quella fetta iniziale che gli era stata offerta... potrebbe succedere anche agli Ucraini, se nei prossimi sett'anni attaccassero la Russia quattro volte per riprendersi il Donbass e perdessero, i russi di risposta potrebbero arrivare a Kiev. Sarà genocidio, o guerra persa?


Tu, io, voi... Capisco che è solo una discussione nel forum, ma il massimo interesse qui sembra di volersi "posizionare" per la foto, e ingabbiare l'altro in facili categorizzazioni per cui sarebbe sempre di qua sempre di là. Ti manca l'autostima? Io non mi interesso così tanto di dove stai tu o dove sto io, vorrei rispondere ad argomentazioni che hanno come obbiettivo l'eventuale miglior soluzione del problema, non per proporla all'ONU ma per rimanere nell'ambito del reale. Invece sento solo prese di posizione retoriche. E non è colpa tua, forse sei andato a troppe manifestazioni del 7 ottobre e hai imparato bene, ma tutti i rappresentati dei palestinesi che ho sentito, apparentemente ragionano così, almeno in pubblico, spero in privato siano più intelligenti. Non capisco come potrebbero convincere persone che non sono già dalla loro parte per motivi ideologici, un continuo battere dei pugni sul petto ma in assenza totale di prospettive, non c'è un idea che una declinata a cosa fare domani. Continuate pure a fantasticare sul giorno che andrete nella casa Israeliana e ra-ta-ta-ta-ta... nel frattempo i bambini palestinesi muoiono, uno in particolare chiamato Sinwar ci ha lasciato le penne ieri, un drone l'ha ripreso mentre giocava con un bastone poco prima di morire....vai Sinwar insegna alle vergini che non ci sono le vergini..


E' proprio la tua saccenza verbale, che fa capire che tu in linea generale stai sempre o quasi con i droni, e non mai con i bastoni...

Ti fa ridere, come e' morto Sinwar?

A me no.

Proprio in generale nella vita, non e' certo chi lotta, dignitosamente, contro un presente ingiusto e infame, ad avere il dovere assoluto, pratico o tantomeno morale, di immagginare un "possibile migliore futuro", per la sua terra o per il mondo, altro tuo errore logico ed esistenziale. Se lo fa, tanto meglio per tutti, ma invece, non merita gli strali dei moralisti e dei posapiano... se non lo fa. In fondo, che siamo, in una puntata dei minipony?

Sta, invece, agli ingiusti e ai prepotenti non cessare di appestare il mondo con le loro azioni o parole, o rischiare di pagarne le conseguenze se non lo fanno... io non sono cristiano, e non sono babbo natale, e da questi due presupposti scrivo e parlo.

E non sono nemmeno un eroe, semplicemente, ho la preresa di comprendere realisticamente e correttamente i miei interessi, e voglio salvarmi principalmente il "sedere", non l'anima.

Rispetto i leader palestinesi?

Si', e sono coerentissimo, sempre in generale nella vita rispetto e ho rispettato tutti i rivoluzionari e gli antimperialisti piu' o meno nichilisti che non si prendono, o non si presero, la briga di immagginare il futuro, o, diciamo cosi', un futuro di pace a cuoricini; tanto, se ci fate caso, a questo mondo, e' pieno come un uovo di altrettanta gente che si prende la briga di immagginare il futuro, pure troppo, e, per contro, non ha una posizione esistenziale e politica rivoluzionaria: le due tendenze si bilanciano chiasmicamente che e' una bellezza (in generale: e' proprio la bellezza, che salvera' il mondo), e la quarta cosa che non sono, e' un giudice dei fatti individuali, e politico culturali, degli altri.

Ben altre, sono le cose, che fanno vomitare.

Tu dici di voler "risolvere", ma che i palestinesi fuggano davanti a petrolieri e palazzinari sionisti, non e' una soluzione. E' solo un altro problema, ancora piu' grosso, che si dovra' "risolvere" in futuro, in maniera ancora' piu' repentina e distruttiva.

Arrivi a Marx, alla violenza del corano, e allo pseudo fatto che Israele rischia oggi di scomparire (ma quando mai), per difendere l'indifendibile. A me riesce piu' facile empatizzare con chi muore brandendo un bastone contro un drone, che con chi muore in un attentato solo perche' veste come me, e ascolta musica come me. Me ne frego, e' un caso, come vesto e che musica ascolto. Il caso (e, dunque, il destino determistico) esiste, ed e' la prospettiva umana iniziale da cui si puo' migliorare, se, e solo se, uno ha la decenza di assumerla come tale.


#543
Attualità / Re: Libano
17 Ottobre 2024, 10:11:49 AM
Citazione di: anthonyi il 17 Ottobre 2024, 09:11:29 AMMa che vuoi  che sia, inverno, anche da noi succede che uno si é comprato un pezzo di terra facendosi la casa, e poi viene un pretendente che dice che su quel pezzo di terra ci stava 70 anni prima, a qualsiasi titolo, e si prende la casa.
Ci fu un caso negli USA dove un discendente di una tribù indiana riuscì a dimostrare in maniera inappuntabile la proprietà di tutto un territorio sul quale erano sorte due cittadine e svariate attività economiche, forse sarebbe utile chiedere a loro come risolsero la questione.


La nakba non e' stata volontaria... e ho detto solo che sarebbe piu' bello essere tutti nomadi, piuttosto che avere delle "patrie"...

E' solo che non ci sono piu' in giro risorse spontanee che i "nomadi", in senso lato, possano raccogliere, cacciare o saccheggire .. e quindi ad oggi, essi vivono di abbrutimento e di elemosina.


#544
Attualità / Re: Libano
17 Ottobre 2024, 10:01:20 AM
Citazione di: InVerno il 17 Ottobre 2024, 00:35:04 AMAi Palestinesi non bastano le briciole dell'occupazione, loro vogliono tutta la torta, dobbiamo mandare via gli Israeliani se vogliamo accontentare pienamente i palestinesi, come facciamo? Prendiamo Abdul che si ricorda suo nonno era in affitto in un pezzo di terra dove c'è una bella villa Israeliana, cacciamo gli ebrei a calci (qualche riscatto?) e mettiamo nella villa Abdul che finalmente torna alla terra degli avi... Glielo chiedamo gentilmente agli Israeliani "andatevene, fate posto ai palestinesi!" E se si rifiutano prendiamo fuori il mitra e ra-ta-ta-ta-ta-ta...


In tutti i conflitti c'e' qualcuno che "vuole tutta la torta" ma poi in qualche modo si accontenta di una fetta, tipo russia, che voleva tutta l'ucraina, e invece a quanto pare si accontentera' del donbass, e forse pure di Odessa, anche se tu dici che e' "imprendibile".

Ma e' il tuo stare sempre con i piu' forti, cioe' con l'assetto euroamericano del mondo che e' stucchevole... come'era?

Israele rischia di scomparire? E quindi e' giusto che si "difenda" :D  massacrando i vicini?

No caro, il.popolo palestinese, rischia di scomparire, letteralmente disoerso e annientato, e Libano e Iran, per inciso, rischiano di diventare l'ennesima colonia americana e occidenta di merda, dopo aver avuto centinaia di migliaia di morti. Insomma di "sparire", dalla scena del mondo, geopoliticamente.

Israele, se prende un attentato da mille morti e duecento missili non particolarmente ben mirati in testa, di sicuro sopravvive. Esistenzialmente e politicamente.  E' un mero dato di fatto, demografico e statistico questo... non chiacchiere.

Stare dalla parte di chi ha il controllo della violenza ideologicamente (e pseudo eticamente) giustificata, non ti da' il controllo della verita'. Quello, nemmeno i tuoi padroni, ce l'hanno piu' da un po'.

Com'era? Marx era antisemita? No caro Marx era antisionista ante litteram. Gli stavano sul cavolo i capitalisti occidentali come tipo umsno medio, non gli ebrei.

Com'era? Il Corano e' violento? La religione e' solo un epifenomeno, che giustifica tutte le guerre, e di per se', non e' in grado di causarne nemmeno mezza.

Pure i proggetti di espansione militare assassini di Israele, sono sostenuti epifenomenicamente da delirio religioso.
E realmente, da interessi molto piu' terra terra, di tanti bei petrolieri e palazzinari.

Gratta gratta, ogni scusa e' buona per stare con il padrone americano e sionista.

Accusa quanto vuoi gli altri di voler vedere bruciare il mondo, tu stai con chi pure, questo stesso mondo, lo vorrebbe veder bruciare, e di brutto, pur di non vederlo cambiare di un capello o di una virgola. Bruciamo il mondo, pur di fermare il tempo e il vento. Questo vuol dire, ad oggi stare con americani, ue, e siinisti. E intanto l'Iran, purtroppo sta per bruciare.

Ma tanto, chiunque non sia nato nella parte giusta del mondo, e' un essere inferiore, sacrificabile... al simpatico e sempre piu' esplicito proggetto di bruciare almeno la meta' del mondo, per mantenere il privilegio, e il rapporto di forza, attuale.

Che schifo.



#545
Attualità / Re: Libano
16 Ottobre 2024, 21:57:00 PM
Citazione di: Ipazia il 16 Ottobre 2024, 21:03:22 PMUn ripasso per chi continua ad ostentare ignoranza sulle modalità della nascita di Israele e sulla sua legittimità storica:

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Lohamei_Herut_Israel


Stato terrorista, e che distribuisce apertamente medaglie, e posti in parlamento, a conclamati terroristi... ricorda un po' l'ucraina, ma di questi tempi... non si puo' dire  :D



#546
Attualità / Re: Libano
16 Ottobre 2024, 16:00:22 PM
Citazione di: anthonyi il 16 Ottobre 2024, 15:29:52 PMinfatti questi ragionamenti da neuro sei tu che li fai, io mi limito ad evidenziarne l'assurdità, al di la delle menzogne che dici.
Infatti 70 anni fa quelli la se ne sono andati in gran parte volontariamente dalla casa loro, per lasciare spazio libero ai sicari che avrebbero dovuto uccidere tutti gli ebrei.
Quello che io dico, invece, è espresso nella mia ultima frase, "Un popolo ha una patria perchè sente che quella è la sua patria".
Naturalmente questo sentire va dimostrato con i fatti, combattendo per quella patria, e gli ebrei per quella patria hanno combattuto, e hanno vinto. Poi hanno dimostrato quanto tengono a quella patria da renderla ricca, sviluppata, efficiente, distri buendo vantaggi anche a tutti quelli che erano li, e che li hanno accettati. Certo non potevano dividere quella patria con chi li odiava, e cercava di distruggerli, innanzitutto con le menzogne.



Un popolo ha una patria perché, in questa civiltà agricola e classista, degli ultimi cinquemila anni, che non riconosce più il valore morale ed etico del nomadismo, tendenzialmente fare il barbone è brutto, e non appagante.

Tutto il resto sono cazzate.

Se da domani crescessero banane sui lampioni, tutti noialtri torneremmo ad essere felicemente scimpanzè metropolitani, e della patria ce ne fregheremmo. In realtà pure di Dio, e di qualsiasi concetto non panico di famiglia. Invece di stare tendenzialmente dalla parte di chi, ad oggi, usa la fame come arma.

La nostra condizione "patriottica" attuale, è data interamente dalla sterilità vegetale dei lampioni. Non è autosussistente, e non è nemmeno più di tanto invidiabile.

E per inciso, la nakba dei palestinesi, è stata "volontaria" ne più e ne meno delle ultime due diasopre degli ebrei. Vedi che se ti punto una pistola, tu pure, con ogni probabilità, mi dai il portafogli "volontariamente". Quindi o tutti, o nessuno. Non è che le vostre scemenze propagandistiche, diventino piu' vere a forza di ripeterle.






#547
Attualità / Re: Libano
16 Ottobre 2024, 15:21:53 PM
Citazione di: InVerno il 16 Ottobre 2024, 00:42:00 AMAnche quando dai il tuo indirizzo al corriere scrivi "in tutto il mondo, in nessun posto particolare"? Questa è la tua idea di "casa"? Essendo di sinistra devi genufletterti al diritto alla casa e all'autodeterminazione, ma per gli israeliani offri una casa "liquida", dovrebbero leggere più Bauman, o forse più Marx che il liquido ebreo già lo desiderava veder "evaporare" per risolvere il problema dell'esistenza di questi dannati usurai, capitalisti par excellence....ed infatti l'antisemitismo nasce proprio dal disgusto per l'apolidia ebraica, il novecento che prepara all'olocausto è zeppo di retorica che accusa gli ebrei di essere dei sporchi "senza terra", tema Shaksperiano. Persino dopo! Il tuo ideologo eurasiano Gumilev, aveva certe ideine sugli ebrei, e sono colate a sinistra, fino ad oggi, insieme all'eurasia, terra di popoli "ancorati" alla terra, e popoli "liquidi" e infami, come gli ebrei ed i rom, da sterminare. La cosidetta "apolidia" di cui il Fusaro sempre ricorda nei suoi cerchi di parole rossobrune, la "finanza apolide della turbominchia" .  Insomma tu gli stai suggerendo di tornare in quello stato "liquido" che in europa ha provocato la loro persecuzione sistematica per secoli. Ma come sei generoso? E' strano che non accettino... Io penso che abbiano diritto ad una "casa", sopratutto perchè esistono ancora posti nel mondo, sopratutto nel mondo mussulmano MA ANCHE QUI, in cui sono considerati dei subumani, così come ne hanno diritto i palestinesi, nel 2025, probabilmente ad un altro indirizzo.


Se l'alternativa è l'apolidia armata di uno stato cancerogeno/imperiale, che fa metastasi in due nazioni sovrane diverse, e, per buona misura, ne bombarda altre tre, direi che non solo io, ma tutto il mondo, oggi rimpiange la vecchia, pacifica apolidia, dei buoni, vecchi ebrei erranti.

Che dire...

SHALOM

E ognuno a casa sua. E quindi: via subito da colonie, territori occupati, Gaza, Libano, cisgiordania eccetera. Cosi' ognuno, da una parte e dall'altra, come da suo legittimo desiderio, camperebbe cent'anni. E forse anche qualcosina di più.

Il vecchio Marx, con quel barbone che mi ricorda un po' Matusalemme, sarebbe d'accordo.



#548
Attualità / Re: Libano
16 Ottobre 2024, 14:57:25 PM
Citazione di: anthonyi il 16 Ottobre 2024, 06:28:31 AMChe poi la stessa accusa di essere "senza terra" possiamo muoverla contro gli arabi di Palestina, che uno stato non c'è l'hanno.
E se diranno che la ragione di ciò é quella di essere stati scacciati dagli ebrei, allora anche gli ebrei potranno dire che anche loro sono stati scacciati dalla loro terra.
Probabilmente anche per gli zingari c'é una terra dalla quale sono stati scacciati o comunque se ne sono andati.
Il principio di una proprietà primi genia della terra é privo di senso, anche perche sono gli stessi popoli a mutare, perché il concetto di popolo é culturale, si appartiene ad un popolo perché si sente di appartenere a quel popolo.
E un popolo ha una patria perché sente che quella terra é la sua patria.


Per me, equiparare il diritto al ritorno di un soggetto individuale o collettivo che sia stato brutalmente cacciato da casa sua settanta (70) anni fa, e che magari conserva ancora una copia delle chiavi, con il "diritto al ritorno" di un altro soggetto consimile, ma che invece è stato cacciato da casa sua 2000 (duemila) anni fa (direttamente da delle simpatiche legioni romane) è una cosa da manicomio.

Veramente, con tutto il rispetto, ma non so come altro dirlo, in modo gentile.

Polvere, scheletri, frammenti... Sic transit gloria mundi.

Chiamate la neuro.

Oppure, la neuro della malafede.

#549
Tematiche Filosofiche / Re: Il "vuoto" ed il "nulla"
16 Ottobre 2024, 12:40:21 PM
Citazione di: Bruno P il 16 Ottobre 2024, 10:03:12 AMGentile niko, aiutami per favore a capire meglio il tuo pensiero.
Se non esiste alcuna metafisica, nessuna episteme, è ragionevole affidarsi esclusivamente al divenire.
Se però lo sfondo da cui proveniamo è una causa eterna che costituisce il prodromo da cui origina la nostra esistenza devo necessariamente prendere in considerazione "un qualcosa" che si situi al di fuori del Divenire.
Grazie


Noi, siamo un evento che succede per cause deteministiche, ma abbiamo diciamo cosi', "interesse" a che tale evento ci renda felici, e non tristi.

Con il corso della nostra vita, stiamo "scrivendo" una verita' naturale non metafisica.

Come una equazione della fisica, o un grafico, che descrive un evento. L'evento della nostra vita.

Ma cio' significa che la posta in gioco e' ancora piu' alta, di quelle solitamente previste dai punti di vista sul mondo metafisici, non piu' bassa.

Le verita' metafisiche sono "emendabili".

Quelle naturali no.

Se va' bene, va' bene. Se va' male va' male. Se va' cosi' cosi' va' cosi' cosi'.

Ma sempre e comunque, e' come se dovessimo vivere non tanto "in eterno" ma "infinite volte".

Il verificarsi di un evento, non cancella l'equazione che lo descrive.

L'equazione che descrive la caduta di una pallina da un tavolo, se ben scritta, va bene per mille o diecimila cadute di pallina, a parita' di condizioni iniziali.

Non e' che quell'evento, e' andato via per sempre, perche' ormai si e' verificato.

L'equazione che lo descrive, continua ad essere una corretta espressione di una legge della natura, insomma, continua a far parte dello sfondo. Continua a valere anche quando lo sfondo, quello stesso sfondo, venga riempito, e sovrapposto, di cose e situazioni, completamente diverse. Che pero', il ritorno della situazione "pallina che cade dal tavolo" correttamente descritta dalla nostra equazione, non escludono. Sono semplicemente cose ed eventi diversi, descritti e descrivibili, da equazioni, diverse. L'effetto, come correttamente gia' pensavano molti antichi, non esaurisce la causa.

Questo significa che il nostro bene, ha una valenza infinita, e il nostro male, pure, una valenza infinita.

Perche' la nostra vita e' una generica e impersonale possibilita' della natura, ma anche tutto cio' che abbiamo, l'unica possibilita' che espriremo e siamo in grado di esperire.

Non c'e' bisogno di superare causalita' e determinismo, per trovare il senso della vita. Il senso delle vita, la ragione per lottare e' (gia') data, da causalita' e determinismo. Chi ha "buone" cause, o meglio, diciamo cosi', di "fortunate", stara bene per sempre, chi ne ha di cattive, o meglio, di sfortunate, stara' male per sempre. La cosa comunque, non puo' non riguardarci. La inevitabilita', di quello che siamo, e' anche l'intelligibilita' di cio' che genericamente ci descrive, e quindi, la nistra eternita'.
Deleterio semmai, e volerne appiccicare altri, di sensi, alla situazione esistenziale reale, dell'uomo.


#550
Tematiche Filosofiche / Re: Il "vuoto" ed il "nulla"
15 Ottobre 2024, 21:24:22 PM
Citazione di: Bruno P il 15 Ottobre 2024, 17:15:56 PMLe teorie illustrate da niko sono tutte interessanti ed aventi pari dignità in quanto supportate dai relativi modelli matematici.
Provo però a proporre, solo come elemento di riflessione, una "terza via" che rispecchia parte del mio pensiero di fronte agli enigmi che attanagliano l'umanità da sempre.
Vorrete perdonarmi se può apparire una posizione ingenua.
Mi riferisco all'autopoiesi ed a quella branca della Filosofia che è il finalismo.
Come mi insegnate, l'autopoiesi è la capacità di un sistema di "riparare" se stesso. E' un termine ben noto in biologia quando ad esempio si prende come oggetto di studio una cellula. Le cellule del nostro organismo sono costantemente soggette ad autopoiesi, ad iniziare dalla costante riparazione che ha luogo nel DNA. Lo stesso accade in ogni parte della cellula nel corso della sua esistenza (ci sono cellule che hanno una vita di pochi giorni come quelle delle papille gustative, altre che esistono finché siamo in vita come ad es. i motoneuroni). Certo, ovunque abbia luogo la riparazione essa non è completa, altrimenti saremmo immortali. Ma mi chiedo: perché un sistema così complesso prevede l'autopoiesi? Anzi vado ancor più a monte: se prima, nel corso dell'evoluzione filologica, c'era una cellula che non prevedeva l'autopoiesi e dopo, magari quella figlia nata per mitosi o meiosi, ha iniziato ad esistere una cellula che la prevede, come è stato trasmesso il "messaggio" che è meglio possederla? Credo fino ad un certo punto alla teoria darwiniana secondo la quale, a fronte dell'esistenza di entrambe, è sopravvissuta solo quella "dotata": il passaggio dalla non riparazione a quello dell'autopoiesi richiede, oltre ad essere estremamente complesso, un grado di "coscienza" che una singola cellula non possiede. Nulla accade per caso come Darwin vorrebbe farci credere e la sua teoria rimane preda del demone di Lamarck. Ed in tal senso non mi soddisfa neppure la teoria di Santiago secondo la quale "essere significa conoscere".
Se osservo un sistema di qualsivoglia complessità, a fronte di un evento distruttivo e anche di fortissimo impatto, tale sistema ritroverà prima o poi una condizione di equilibrio, non necessariamente, anzi di norma mai, la medesima. Penso a grandi eventi catastrofici: il meteorite che ha colpito la Terra e ne ha distaccato una parte facendola diventare un suo satellite, un altro meteorite che ha eliminato gran parte delle forme di vita esistenti, ecc. A fronte di ciò, se davvero regnasse il Caos ben difficilmente (basta solo accennare al calcolo delle probabilità senza neanche a mettersi a fare dei calcoli) saremmo qui ad esporre i nostri pensieri.
Eppure siamo qui, anche a far danni come il riscaldamento globale. Eppure siamo qui anche ad ammirare una scultura come la Pietà di Michelangelo in cui un uomo, con doti tutt'altro che comuni, ha fissato nella pietra sul volto più bello che si possa concepire, una Donna, la Vergine Maria, il dolore più grave che una madre possa sperimentare come la perdita del Figlio. Siamo davvero solo figli del Caos?
Siamo davvero, e con noi tutto l'Universo, solo un accumulo di atomi diversi (nulla più, e neanche tutti, di quelli illustrati dalla tavola di Mendeleev) opportunamente dosati e disposti?
E se davvero non siamo frutto di pura casualità esiste una Volontà che preveda dunque un certo fine?
Certamente una risposta me la sono data. E certamente questa Volontà non credo abbia la pretesa di guidarci ad ogni piè sospinto altrimenti il libero arbitrio sarebbe sempre e comunque un argomento fuori luogo. Ma ci fornisce la possibilità....come un padre e una madre forniscono ai figli (si spera) una possibilità di vivere serenamente la propria vita. Ben inteso, non ho alcuna intenzione di dimostrare l'esistenza di Dio o di una Volontà suprema dato che non ne ho alcun titolo, anche perché se intendessi spiegare la Fede con la Ragione avrei perso in partenza.

Se dunque l'Universo è destinato al vuoto, a scomparire, mi chiedo: perché? E' una domanda da filosofo che non sono.

Mi scuso per la lunghezza del mio scritto e ringrazio chi avrà la pazienza di leggerlo.


Proprio perche' la nostra esistenza e' una possibilita' amorfa e impersonale della natura, ha senso interessarcene e cercare di migliorala.

La nostra vita e' una cosa prodotta dallo sfondo, sta li', e' una conseguenza certa di cause certe, ma anche, senza nessuna metafisica, anzi in negazione di ogni possibile metafisica, una conseguenza eterna di cause eterne.

Non ha molto senso fregarsene... e' come se dovessimo vivere e rivivere infinite volte. La natura non e' moralistica: succede una cosa? Passa un aereo, miagola il gatto? Cio' dimostra che quella tal cosa puo' succedere. E' questa, la prima lezione da imparare. Appartiene allo sfondo e al ricorrere delle giuste cause... zac! In quanto conseguenza di esse, essa scatta. Se vogliamo, e' come una trappola, e' inevitabile. Noi pure, siamo questa roba qui. Non siamo diversi dalle altre cose e dagli altri eventi. 

Vale la pena di interessarsene anche senza nessun senso recondito e senza nessuna metafisica. Perche' se la nostra vita e' senza gioia, questo non e' un problema per la natura, e' un problema per noi. Siamo molto piu' che eterni. Siamo in agguato sullo sfondo, siamo inevitabili.





#551
Attualità / Re: Libano
15 Ottobre 2024, 20:57:15 PM
Citazione di: InVerno il 15 Ottobre 2024, 16:20:12 PMRiguardo invece al menar il can per l'aia, anche qui non mi permetto di dar lezioni. Sei così bravo che sei riuscito ad evitare qualsiasi tipo di analisi della questione palestinese, non solo riguardo le origini e il peccato originale dell'insediamento israeliano, questione noiosa lo ammetto, ma anche l'attualità, il ruolo del fondamentalismo islamico e dell'Iran nella vicenda che eviti come la peste perchè sia mai che i beniamini "poveri" siano anche un pò tarlati da ragionamenti cretini. Questa NON è (ripeto NON) una guerra per procura, gli Iraniani danno armi ai gazarini come gli americani le danno agli ucraini ma la dicitura guerra per procura non esce proprio.. Tutto questo livello di analisi è tranciato, siamo ancora addietro a leggere le tue imperiture condanne, di chi a giorni alterni si sveglia "antiglobalista" o "strenuo difensore dell'ONU" a seconda del conflitto in cui appare... Domanda: che ve ne fate di una matrice morale a forma di scacchiera (gruviera?)? E' come fare una diga ammucchiando scolapasta..




Ma dai adesso l'onu sarebbe una forza globalista? E poi io sono per la globalizzazione, ma contro il capitalismo.

L'idea che l'onu metta in discussione "il diritto di israele di esistere" mi pare cosi' demente, come idea, che non la prendo neanche in considerazione. 

Gli ebrei, hanno il diritto di esistere, ok, ma a casa loro. 

Casa loro che e' in tutto il mondo, e in nessun posto in particolare, il tutto da duemila anni, e senza che mai gli ebrei stessi se ne lamentassero, di questa loro condizione dispersa e apolide, o cercassero di porvi rimedio, se non a partire da tempi relativamente recenti (1900).

Il segmento di tempo dal 1900 ad oggi, e' un nulla, rispetto a quello dall'anno zero o poco oltre, al 1900. Anche questa e' matematica. Matematica da cui risulta che gli ebrei, hanno diritto ad esistere in casa loro, cioe' ovunque, e da nessuna parte in particolare, integrati nel tessuto sociale delle varie altre nazioni. Gli ebrei dunque, in quanto persone, non Israele.

Gia' israele in se', e' una impostura. Stato coloniale fuori tempo massimo. Ma per quieto vivere, a certe condizioni, sarebbe giusto tollerare anche questa impostura, l'impostura dell'esistenza di Israele, in nome della pace.

E' il ragionamento da farsi in merito, purtroppo o per fortuna, e' una riedizione ciclica del mio ragionamento precedente. Una volta che concediamo, per quieto vivere ad Israele il diritto di esistere, ok, resta pero' sempre il fatto, e resta sempre pero' la semplice verita', che israele, ha, e avrebbe, il diritto di esistere, di nuovo, a costo di ripetermi, a casa sua, e solo a casa sua.

Quindi, via dalle colonie, via dai territori occupati, via dal libano, via da Gaza.

Voi chiamate:

 "diritto di Israele ad esistere"

Quello che in realta', e senza ipocrisia, dovreste ben, invece chiamare:

" Il diritto di Israele ad esistere in casa d'altri".

Per questo, siete falsi come una moneta da tre euro. 

Israele... potrebbe esistere lo stesso, anche senza fare invasioni o guerre.

E il diritto a "esistere" come una protrusione cancerogena in casa d'altri...

beh, semplicemente, quello non ce l'ha. Non ce lo potrebbe mai, avere.

Semplicemente, se lo prende con la forza. E con l'arbitrio. Sai che bel diritto...

Ognuno, insomma, ha diritto di esistere, finche' sta nel suo.

Se sfora, dal "suo" e dai suoi confini legalmente e leggitgimamente riconosciuti, e' giusto che prenda mazzate, da quelli che invade e vessa, e non puo' invocare, a vanvera, il "diritto di esistere", finche' non torna, e subito anche, a stare nel suo. 

E questa e' la mia analisi sulla questione

Analisi che, sinceramente non vuole essere ne' superficiale, ne' profonda, ma semplicemente, della profondita' giusta, al fine di capire, quello che veramente, e per il bene di tutti, cioe' di tutto il mondo, per quanto riguarda questa vincenda, c'e' da capire.

Quello che da circa  venti post fa i virtuosismi storico geografici e geopolitici che cercano il pelo nell'uovo, sei tu, io non li faccio, e non li faccio perche' non sono un posapiano, e dunque, non voglio affogare, la semplicita', nel mare di merda, della pseudo-complessita'. 

Quindi, piantala, di dire che le mie analisi non sono analisi. Sono analisi del giusto grado di complessita'. 

In cui uno sterminio, non viene parificato a un atto terroristico. Un colonizzatore, non viene parificato a un colonizzato. Cinquanta mila morti non vengono parificati a mille e cinquecento. 

La complessita'... questo abisso labirintico che tanto piace ai posapiano.. non sempre si intende, non sempre gli piace... solo quando c'e' da giustificare l'ingiustificabile... ben puo' essere merda fumante. E tutta questa vicenda, e tutte le chiacchiere che vengono fatte in merito e in proposito, lo dimostra. 

E quindi... viva l'Eurasia, patria della semplicita'.

#552
Attualità / Re: Libano
15 Ottobre 2024, 17:27:42 PM
Citazione di: InVerno il 15 Ottobre 2024, 16:20:12 PMRiguardo invece al menar il can per l'aia, anche qui non mi permetto di dar lezioni. Sei così bravo che sei riuscito ad evitare qualsiasi tipo di analisi della questione palestinese, non solo riguardo le origini e il peccato originale dell'insediamento israeliano, questione noiosa lo ammetto, ma anche l'attualità, il ruolo del fondamentalismo islamico e dell'Iran nella vicenda che eviti come la peste perchè sia mai che i beniamini "poveri" siano anche un pò tarlati da ragionamenti cretini. Questa NON è (ripeto NON) una guerra per procura, gli Iraniani danno armi ai gazarini come gli americani le danno agli ucraini ma la dicitura guerra per procura non esce proprio.. Tutto questo livello di analisi è tranciato, siamo ancora addietro a leggere le tue imperiture condanne, di chi a giorni alterni si sveglia "antiglobalista" o "strenuo difensore dell'ONU" a seconda del conflitto in cui appare... Domanda: che ve ne fate di una matrice morale a forma di scacchiera (gruviera?)? E' come fare una diga ammucchiando scolapasta..




Anche questo te l'ho detto altrove: io ambisco a vivere una vita semplice, in una casa, semplice.

Quando la complessita' produce, o dovrebbe produrre, l'effetto di non farci vedere piu' la semplicita'... quella roba li', a casa mia non si chiama "complessita' ", si chiama merda.

Che ci vuoi fare, anche qui, hai solo sbaglito uscio.

#553
Attualità / Re: Libano
15 Ottobre 2024, 17:20:26 PM
Citazione di: InVerno il 15 Ottobre 2024, 16:20:12 PMLa mia "politica inconfessabile" è che Israele esiste e ha diritto di continuare ad esistere, pensa che segreto. Vedo però al contrario che TU sei passato a varie dicotomie manichee, prima abbiamo i "poveri" contro i "ricchi" che suggerisce (terzo segreto di Marx) che i poveri sono sempre il "bene", ma non contento hai anche rispolverato "invasore\invaso" che ti stava tanto stretto per riassumere il conflitto in Ucraina (10anni) ma a quanto pare è più all'uopo per descrivere uno dei conflitti più complicati della storia che estende le sue radici più profonde nei secoli...





Sulla dicotomia ricchi e poveri, che ci vuoi fare, e' che mi fanno troppo schifo, invece, quelli che a questo mondo stanno sistematicamente sempre e solo con i ricchi. Cambia di volta in volta il pretesto, o il motivo, contingente per cui ci stanno, quasi un vero arcobaleno, direi... ma non mai il fatto in se', che ci stanno.

Su invaso invasore, giusto quello che dici, il novanta per cento delle volte la dicotomia in se' non spiega niente... e' solo un orpello della storia: e' che spesso, per ragioni di brevita' pure io, mi trovo costretto a semplificare. Da oggi, sulla questione della palestina, cerchero' di dire sempre: colonizzatore e colonizzato, non piu' invasore e invaso. Almeno, questo spiega di piu' le cose.

Altrove ti ho detto anche che ammiro la resistenza italiana... ma non certo perche' i tedeschi fossero gli invasori, e i partigiani gli invasi. La ammiro, per ben altri motivi.

E per l'ucraina... appunto deve interessare di piu' la questione dell'autodeterminazine, della democraticita' di alcuni passaggi, e il diritto di secedere da un governo centrale, quando di questo governo centrale, molti cittadini, localmente vicini tra di loro, non condividono le scelte

Invasore e invaso? Orpello storico, appunto, a cui voi solo, vi attaccate... in maniera ossessiva.




#554
Attualità / Re: Libano
15 Ottobre 2024, 16:58:25 PM
Citazione di: InVerno il 15 Ottobre 2024, 16:20:12 PMLa mia "politica inconfessabile" è che Israele esiste e ha diritto di continuare ad esistere, pensa che segreto.




Tutti, hanno il diritto di esistere, nessuno, ha il diritto di rompere i coglioni al prossimo.

Tu non pensi, che Israele abbia diritto di esistere, pensi che abbia diritto a invadere e massacrare. Tutti, ma proprio tutti, i tuoi interventi vanno in questa direzione. E' ovvio che l' "esistenza", e tanto piu' "la minaccia all'esistenza" in tutto cio' e' solo la foglia di fico con cui si giustifica l'imperialismo. E in particolare l'imperislismo attualmente dominante.

Israele, ad oggi, non rischia seriamente di scomparire, la Palestina, ad oggi, rischia seriamente di scomparire.

E per inciso, Israele, ad oggi, non rischia di avere danni enormi e perdere la sua sovranita' e indipendenza per sempre. Mentre invece, i paesi che Israele invade, o proggetta di invadere e sovvertire, Libano e Iran, si'. Lo rischiano

Invertire questa semplice, solare, demografica, storica e statistica verita', e rovesciarla nel suo grottesco e immagginifico contrario, supponendo che israele "si difenda" invadendo o bombardando cinque stati sovrani e pure Gaza, perche', se non lo facesse, allora esso "rischierebbe di scomparire", e' tipico degli infami.

O quantomeno dei perversi.

Voi pervertite la verita'.

Dite di essete a rischio di sparire, per giustificare il vostro continuo, e sistematico, e sanguinario, far sparire gli altri. Il giochetto, ha anche stufato. E non ha solo stufato me, ha stufato tutto il mondo. Per questo, i tempi stanno cambiando, e il vento sta cambiando.

Alle guerre difensive dell'occidente, non crede piu' nessuno.

Nessuno. Neanche l'occidente stesso, sommerso di falsa coscienza.

Che insulto, al vero concetto del difendersi! Concetto che implica una minaccia esterna, e l'uso del giusto grado di violenza necessario per neutralizzarla, e non mai di piu'!

Se l'occidente  "sta per sparire", questo magari forse e' anche vero, ma e' sotto il peso delle sue stesse contraddizioni interne, che ben "sta per sparire" non per colpa di altri o sotto la minaccia, concreata e attuale di altri.

E quindi, il suo "sparire" non gli da diritto di aggredire gli altri. E' piuttosto la dinamica pervasivs di un qualcosa che di suo, e per motivi interni scompare, e allora, per pura frustrazione, per nichilismo, per un folle tentativo di fermare il tempo, cerca di trascinare anche altri nella sua stessa sparizione.

Come dire muoia sansono con tutti i filistei. Affondo nelle sabbie mobili, gia' che ci sto, cerco di far affondare anche il mio prossimo. E' questo il giochetto che non riuscira'. Al lupo, al lupo! Alla sparizione! alla sparizione! Ma guardatevi, soloni dell'occidente! Gurdatevi in faccia, ora!

Chi mai vi vorrebbe (attivamente) far sparire, se gia' per inerzia, sparite da soli? Quattro terroristi con la maglietta sporca e il mitra in mano su di un deltaplano che neanche il mossad puo' intercettare? Il gatto, la luna, le navi cinesi intorno a Taiwan? Quanto credibili, potrete mai essere, nel tempo?

Come non pensare all'impero romano, che cadde per la sua decadenza morale, economica e il suo "incristianimento", e non certo solo ad opera dei barbari.

#555
Tematiche Filosofiche / Re: Il "vuoto" ed il "nulla"
15 Ottobre 2024, 14:57:10 PM
Citazione di: Il_Dubbio il 14 Ottobre 2024, 22:32:35 PMC'è un'altra ipotesi che non conoscevo e ne ho letto qualcosa in questi minuti.
Chiaramente ho cercato qualcosa in riferimento ad una idea che mi era venuta in riferimento a quello che ho detto sull'elastico. Alla fine si strapperà o rimarrà un elastico per sempre?
A quanto pare esiste una teoria che viene chiamata Big Rip, cioè la morte dell'universo per via appunto di questa espansione che sembrerebbe senza fine. Ma forse c'è un limite, alla fine ogni cosa non sarà piu collegata alle altre, le stelle si divideranno dalle galassie, poi i pianeti si divideranno dalle stelle e così via fino a che ogni singola particella sarà distante da un'altra particella. L'elastico alla fine si spezza, o meglio si lacera fino a che non rimarrà piu nulla, o forse rimarrà solo il "Nulla".

L'idea che avevo suggerito in precedenza, quella di Penrose, sull'universo ciclico, si affida proprio a questo scenario, per suggerire che quando tutto sarà finito solo allora quando lo spazio/tempo non esisterà più, sarà possibile un altro big bang.


La cosa inquietante e' che il big rip, cioe' la fine dell'universo a causa della sua espansione, e' solo una morte dell'universo piu' rapida rispetto al big freeze, cioe' al congelamento termodinamico dell'universo.

L'universo, anche se non fosse, condannato a "morire", insomma a ritornare a uno stato perfettamento omogeneo e inerte a causa della sua stessa espansione (previsione del big rip), pare che sia comunque condannato a "morire", cioe' a ritornare del tutto omogeneo e inerte, per via dei suoi meri, e continui, e inevitabili, processi termodinamici interni (previsione del big freeze). Tutti i sistemi termodinamici chiusi prima o poi muoiono, e l'universo con ogni probabilita' e', esso stesso, un sistema termodinamico chiuso. Quindi, l'universo prima o poi muore. Rimane solo da stabilire il come e il quando.
Gia' nel mille e ottocento, si era intuito che la termodinamica come teoria fisica implica e predice la fine dell'universo; la moderna teoria del big freeze non fa altro che formalizzare questa intuizione, e definirne bene gli effettivi meccanismi e tempi.

E ben poco consola, che un universo condannato a morire di big freeze, pare che ci impieghi molto, ma molto piu' tempo, in termini di fantatrilioni di anni, a farlo, rispetto a uno condannato a morire di big rip. Uno e' destinato a morire vecchio, l'altro a morire giovane, ma tutti e due destinati a morire sono. E stiamo parlando di teorie che non predicono la fine della vita sulla terra, ma la fine della possibilita' teorica stessa della vita, e in realta' anche di qualsiasi esistenza strutturata o movimento, anche insomma degli oggetti non viventi, in tutto l'universo. Game over: niente stelle, niente pianeti, niente buchi neri, niente atomi, niente dimensioni, niente distanze, niente punti di riferimento, niente di niente, solo, appunto vuoto, vuoto "ovunque"; si prevede che l'universo ritornera' ad essere un brodo primordiale tutto uguale a se stesso. Inutile dire che a queste sopravvenute condizioni, la vita e la coscienza in generale, e non solo la vita sulla terra, sarebbe un filino complicata.

Le uniche cosmologie ottimistiche sono quelle cicliche, di cui quella di Penrose e' solo una tra le tante: dopo la fine, in esse si prevede un nuovo inizio.

La "ciclicita' " puo' essere fisica, cioe' puo' essere un evento reale, come un rimbalzo che forma un nuovo big bang a partire da un universo iper compresso, o un nuovo big bang che si forma, spontaneamente, dal vuoto, dato che il vuoto e' l'unico elemento indistruttibile ed eterno, e' quello che rimane dopo che tutto il resto, pianeti, atomi e compagnia bella e' passato, ed esso, il vuoto, non passa mai.

Il vuoto e' quello che rimane, effettivamente in eterno, a permeare l'universo anche dopo un big freeze o dopo un big rip, quindi, se il vuoto e' in grado di produrre eventi, ne consegue che ci sono altri eventi, e altri universi possibili, anche dopo un big freeze o dopo un big rip, insomma che il game over da molti previsto, non e' veramente game over.

Ma la ciclicita', puo' essere anche puramente formale e matematica, cioe' cosmologie in cui l'estremo passato e l'estremo futuro dell'universo semplicemente coincidono: quello che da alcuni punti di vista e' l'estremo futuro, di un universo, in cui la vita non e' assolutamente possibile, dato il sopravvenire di un big freeze o di un big rip come fine effettiva degli eventi, da altri punti di vista e' l'estremo passato, cioe' un nuovo big bang, in cui la vita e' possibile e in procinto di sopravvenire, nel "relativo futuro" di un relativo passato.