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Messaggi - sapa

#541
Citazione di: Dubbioso il 04 Maggio 2021, 11:36:37 AM
Mi spiego... a causa del peccato originale il male e' entrato nel mondo ( creazione) come morte e sofferenza. Ma se Dio e' onnipotente poteva creare l'uomo libero e al contempo lasciare il mondo perfetto e incorrotto dalla morte anche a seguito del peccato originale umano.

Bisogna intendere la morte e la sofferenza,  come una punizione divina o come una conseguenza del peccato originale? Se e' una conseguenza un Dio onnipotente e buono poteva conciliare la felicita' dell'uomo con il libero arbitrio,  ad esempio evitando morte, malattie, carestie e poverta'...ecc...

Se e' una punizione Dio non appare cosi misericordioso?.   Se non poteva conciliare peccato originale e conseguente  felicita' dell' uomo allora non e' onnipotente?
Ciao dubbioso, in realtà io penso che Dio potesse "conciliare la felicità dell'uomo con il libero arbitrio", ma non faceva parte della sua volontà. Perchè, oltre all'onnipotenza, c'è anche una onnivolontà divina e ciò che Dio comanda è sua volontà si compia. Adesso, resterebbe da capire, secondo me, perchè quella era la sua volontà, ma purtroppo quest'ultima, aldilà dei vari tentativi di interpretazione, gode anche del requisito dell'imperscrutabilità ( "Vuolsi così colà dove si puote.."). Probabilmente, non ti sono stato tanto utile per sviscerare l'argomento che hai proposto, ma molto di più non riesco a fare....A presto
#542
In questi giorni rimbalza dappertutto la notizia che Boris Jonson sarebbe in una situazione finanziaria personale molto vicina al dissesto. Sembra che si sia indebitato fortemente per ristrutturare Downing Street, per farsi un' altra casetta non so dove e per altre spese varie, al di sopra delle sue nuove potenzialitá. Infatti,  pare che l' appannaggio sul quale può contare come primo ministro si aggiri sulle 170mila sterline all' anno, quando prima ne guadagnava oltre mezzo milione.
Così, il bravuomo pare abbia chiesto finanziamenti non dichiarati al suo partito e alle banche. La domanda che leggo da più parti ė: quest'uomo è troppo povero per fare il primo ministro? Al che vien fatto di pensare che un governante dovrebbe essere economicamente agiato e stabile per poter  ricoprire bene e senza macchia il suo ruolo.  D' altra parte, 170 mila sterline/ anno di compenso non mi pare che configurino una situazione di indigenza, la maggior parte delle persone che conosco e frequento, me compreso, quella cifra se la sogna e se ci arrivasse si sentirebbe tutto meno che povera. Non sono un estimatore di BoJo, per me ha fatto anche cose buone, ma trovo questa querelle quasi spregevole e di cattivo gusto. Che sia il caso di aprire una sottoscrizione a sostegno del valente statista, per permettergli di governare senza patemi, cavandosi le sue vogliucce?
La sua situazione finanziaria, se certificata, più che spingere a chiedersi se sia troppo povero per governare, dovrebbe indurre  gli inglesi a domandarsi: se quest'uomo amministra il Regno Unito come amministra la sua casa e i suoi affari, dove andremo a finire?  Naturalmente, auguro allo scapigliato premier una cospicua vincita alla lotteria, in modo da potersi risollevare economicamente,senza dover ricorrere a entrate illecite o quantomeno poco ortodosse e poter governare adeguatamente! Ma guarda un pò, credo che sia la prima volta che si sente dire di un governante messo in discussione perchè sommerso dai debiti, a parte forse qualche regnante dei secoli scorsi.
#543
Attualità / Caino e Abele
01 Maggio 2021, 20:03:59 PM
Citazione di: Ipazia il 01 Maggio 2021, 15:34:24 PM
Non è che gli enormi campi di soia e mais della pianura padana appartengano a zone marginali e, per quanto polentoni siamo, la loro destinazione principale non è umana. Soprattutto il mais richiede una enorme irrigazione nella stagione estiva, e se c'è siccità ... Immagino funzioni così anche altrove.
Sì, è vero. Però, al posto del mais che serve a produrre insilati per gli allevamenti della pianura padana, cosa ci mettiamo? E' chiaro che un allevatore con terra dedica gran parte di questa alla produzione di foraggi ed essenze per mangimi, per abbatterne i costi. Ma parallelamente si avvale delle deiezioni animali che produce per aumentare la fertilità dei terreni,senza ricorrere a prodotti di sintesi. Io lo trovo più corretto di un'agricoltura senza sostanza organica di origine animale. Per produrre sostanza organica alternativa a quella animale si dovrebbero dedicare terreni alla coltivazione di biomasse da compostare. Non c'è quindi, con l'allevamento, alcun furto di terreno agricolo: si coltivano vegetali per alimentazione animale, dalla quale deriva quella quota di proteine animali , che servono a quella  umana. E si possono sfruttare terreni marginali, che altrimenti sarebbero abbandonati, come i vari alpeggi in quota, nei quali coltivare qualcosa è praticamente impossibile. Caino ed Abele, per ritornare al tema, sarebbero fatti per coesistere virtuosamente, a mio avviso.
#544
Attualità / Re:Caino e Abele
01 Maggio 2021, 10:53:16 AM
Bè, sostanzialmente la tabella postata da Inverno con il water foot print è abbastanza onesta e probabilmente realista. Che i bovini, come giustamente detto, consumino il 70-80% di acqua (green) con l'alimentazione è facilmente intuitivo, mentre  il consumo di acqua blue non è molto dissimile dai consumi di diverse colture agricole. Non credo che, per un vegano, il punto stia qui. Fermo restando che un allevamento intensivo- industriale è spesso qualcosa di repellente, per le modalità di trattamento degli animali e per la vita che questi poveri esseri sono costretti a fare per trasformarsi in bistecche e cosciotti, e che perciò per un vegano si tratta, come detto, di un approccio etico-naturalistico, io ritengo l'allevamento parte integrante di una buona pratica agricola, per poter  minimizzare gli svantaggi di entrambi ed  esaltarne le sinergie. L'agricoltore-allevatore dovrebbe essere la norma. Invece, abbiamo allevamenti - lager ed ettari ed ettari di monocolture, in totale separazione e con conseguenti eccedenze di sfruttamento e di scarti/rifiuti che, in sinergia, sarebbero meno impattanti.
#545
Ciao Jacopus, Beppe Grillo non è un politico, nè un uomo delle istituzioni. Ma a parte questo, credo che le motivazioni del suo gesto siano dettate dalla furia che lo sta pervadendo. Ma come, sono 2 anni che sta portando il movimento, del quale è guru  indiscusso, su basi  politicamente corrette, per questo smentendo e ritrattando a man bassa, e la ricompensa è questa? Non va mica bene, non va bene per niente...
#546
Citazione di: Jacopus il 24 Aprile 2021, 18:16:24 PM
Equiparare cov-sars 2 all'influenza è scorretto ed anche pericoloso. Gli effetti sulla società e sulle persone sono almeno decuplicati se non centuplicati. Ci dovremmo vaccinare per almeno 5-10 anni e siamo fortunati se, nel frattempo, non emerge cov-sars 3. Questo virus è comunque il campanello di allarme di una situazione di fragilità generalizzata, che ha come causa, l'impatto di 9 miliardi di esseri umani su una terra dalle risorse limitate.
Se fossimo stati un miliardo e senza questa mobilità intercontinentale, il virus si sarebbe estinto in modo naturale, presentandosi solo in un ambiente limitato. Tale limitazione avrebbe determinato un minor numero di ricombinazioni e quindi di varianti, che sono il problema principale.
Nel frattempo le emissioni di co2, nei primi mesi del 2021 è tornato ai livelli del 2019.
Il problema è tutto nella necessità, da parte della classe dominante, di lasciare aperta la illusione di un "miglioramento" progressivo aperto a tutti, ovviamente a spese dell'ambiente. La democrazia (malata) dei nostri tempi si fonda su questa premessa di sviluppo ormai tossico.
Quando il gioco si farà più duro, anche la democrazia potrà essere accantonata e se una catastrofe ecologica non ci farà fuori, dovremmo scegliere da che parte stare.
Ciao Jacopus, eppure all'inzio di tutto c'era chi, molto autorevolmente, non si preoccupava più di tanto https://www.rai.it/programmi/report/inchieste/e-uninfluenza-9311005c-fb0e-46c2-8e1e-d65c9fdd2111.html. Certo, sbagliava in modo che, poi, si è rivelato pericoloso. Francamente, credo di più alla ricerca e alla scoperta di una corretta ed efficace terapia, che a vaccinazioni di massa per anni e anni.  Con una terapia che sia in grado di "decimare" i decessi, il covid rimarrà una malattia contagiosa e pericolosa, contro la quale  però sviluppare una immunità di gregge, senza rischiare troppo le penne.
#547
Io, invece, la vedo bianca. Come la bandiera che dovremo issare sul pennone in segno di resa. Con il covid non sarà mai del tutto finita, ci assesteremo sul livello di tolleranza e rassegnazione che abbiamo assunto per malattie anche più gravi. Probabilmente, spero, si arriverà a migliorare col tempo l'approccio terapeutico, fino a poter derubricare la malattia al  "poco più di un'influenza", dal quale, sbagliando previsione, eravamo partiti.
#548
Tematiche Filosofiche / I limiti della conoscenza.
23 Aprile 2021, 11:16:39 AM
Citazione di: Alexander il 23 Aprile 2021, 08:47:02 AM
La natura è una forza cieca e ottusa. Non si perita di nulla. Va avanti ciecamente costruendo e distruggendo. Se tutto è natura, allora anche il disprezzo che è doveroso verso di essa è perfettamente naturale. Molti uomini disprezzano la natura o l'hanno nel tempo disprezzata. Non sono soggetti a malìa naturale. Io sono uno di questi. La natura è come un muratore che continua a costruire una casa aggiungendo mattoni e togliendoli. E' naturale provare un senso di assurdità per questo suo agire. Se tutto è natura, allora è proprio parte della natura che trova assurdo e insensato il suo stesso agire. La natura è così bipolare e schizofrenica che, se tutto è natura, allora parte della natura vuol controllare l'altra parte e se stessa. La natura è così ottusa che una parte di essa lotta contro l'altra per sopraffarsi. I termini omnicomprensivi sono così, purtroppo, contengono tutto e il contrario con la negazione. Perfettamente naturale , secondo questo ragionamento.
Condivisibile, forse però è meglio abbandonarsi alla corrente, invece che contrapporsi ad essa. Cosa non facile a sua volta. Se la natura è brutta, siam brutti anche noi.
#549
Percorsi ed Esperienze / La Grotta
22 Aprile 2021, 17:21:34 PM
Citazione di: InVerno il 22 Aprile 2021, 16:45:07 PM
Citazione di: Phil il 22 Aprile 2021, 15:20:06 PM
Due tipi di "topo sportivo" che rappresentano due mo(n)di possibili di impostare lo sport; fermo restando che, parafrasando, "ogni topo è bello per sua madre" e il gioco di decidere quale approccio sia meglio o peggio, fuori dal rispettivo contesto, è per me uno sport poco avvincente.
E' uno sport poco avvicente se si tratta di guardarlo nella sua dimensione specifica dell'organizzazione di uno sport, in realtà questa questa storia della superlega è apparsa, secondo me, terribilmente antipatica ai "topi piccoli", per come immediatamente si sia palesata il suo significato più generale, con tutti i paralleli del caso al grande schema capitalistico dove sempre più "piccoli topi" lamentano la propria insignificanza e impossibilità di vittoria (blocco dell'ascensore sociale) e della risposta, automatica tanto da apparire istintiva, dei "grandi topi" di trincerarsi dietro ad un cartello e nel corporativismo. Insomma, per scherzare, un pò come se alla vigilia della rivoluzione francese, qualcuno avesse proposto un "circolo della brioche" per soli abbienti, la capacità di essere così fuori tempo che solo un bambino, per ingenuità, riuscirebbe ad eguagliare, e i risvolti grotteschi nel vedere questi personaggi idolatrati per il loro "fiuto" prendere cantonate di questo ordine e misura, tanto per insinuare ulteriormente ai topi piccoli (come non ce ne fosse d'avanzo) che forse effettivamente non è per merito che vestono quella cravatta, ma semplicemente perchè sono nati più pesanti.
Ciao Inverno, in realtà non mi è sembrato che, nella fresca vicenda "superlega", i topi piccoli abbiano guardato con antipatia la cosa, quanto con  odio vero e proprio. Odio che si nutre di anni e anni di ingiustizie palesi sul campo e di aggiustamenti mafiosi sui bilanci. La superlega è naufragata perchè si sarebbe rivelata una fogna, nella quale far convergere prima di tutto dei debiti  e dei bilanci fortemente dissestati e questo, se non era chiaro fin da subito, lo diventa adesso che, fallita l'iniziativa, lo ammettono anche gli stessi interessati. Le squadre piccole o di provincia hanno fatto spallucce, pur sottolineando che i piedi su tante staffe non erano ammissibili con le regole vigenti, ben sapendo che, a fronte di minori introiti per loro, senza i ratti grandi si poteva pensare di restitituire al calcio una dimensione normale, per la quale un piccolo club non avrebbe più dovuto temere la promozione nella massima serie, come un pericolo per la stabilità finanziaria della proprietà. Chiaramente, se la superlega fosse partita, il richiamo per i giocatori buoni che militano nelle squadre di provincia, sarebbe stato alto. Con 12 club di superlega, il rischio di perdere un giocatore di buon livello, che corre dove lo porta il portafogli, è reale, ma al calcio si gioca in 11 (una ventina  in rotazione) e la mancanza di qualche buon giocatore non avrebbe rovinato i vari campionati nazionali ed europei. Io ho letto i pareri di varie tifoserie e sentito quelli di alcuni addetti ai lavori e presidenti, è stato un coro unanime di "Che vadano, basta che non pretendano di tornare indietro." Che è anche la mia opinione.
#550
Citazione di: Eutidemo il 22 Aprile 2021, 06:46:55 AM
Come è noto, nel consiglio dei ministri di ieri c'è stato un aspro scontro politico sull'orario del coprifuoco; il quale, alla fine, è poi rimasto fissato alle ore 22,00.
Al riguardo, a parte il fatto che trovo un po' ridicolo mettersi a discutere per decidere se sia più opportuna un'ora in più o un'ora in meno per andare a letto, in questo caso, onestamente, mi sembra che Salvini abbia assolutamente ragione; mi accade molto raramente di dovergliela dare...ma in questo caso non posso proprio farne a meno!
***
Ed infatti io avrei atteso ancora qualche settimana, prima di consentire la riapertura dei ristoranti (giusto il tempo di vedere consolidato il trend positivo che si sta determinando grazie alla campagna vaccinale); tuttavia, una volta decisa la loro riapertura, con le dovute cautele, e "colore di zona" permettendo, dal giorno 26 Aprile, mi sembra davvero "ridicolo" consentire di andare a "cena" al ristorante, purchè si rientri in casa non oltre le ore 22,00.
Ed infatti, a prescindere dal fatto che tale orario mi parrebbe un po' troppo drastico anche per chi abitasse nell'edificio a fianco del ristorante, non si è considerato che, in genere, sia nelle grandi città, sia se ci si vuole spostare da un paesino all'altro, è necessario un certo tempo per tornare a casa propria; ed infatti sono ben pochi coloro che, per una "botta di vita", vanno a cenare nella trattoria sotto casa.
Per cui, in genere, bisognerebbe iniziare la cena almeno verso le ore 19,00/19,30, affrettandosi a concluderla per le 9,00/9,30; cosa questa, davvero molto poco gratificante, e che, almeno a me, farebbe passare del tutto la voglia di andare al ristorante!
***
Si è voluto copiare l'orario del coprifuoco delle ore 22,00 dell'Inghilterra e di altri Paesi nordici, laddove, da sempre, sono abituati a cenare e andare a letto con le galline; ma non si è tenuto conto che noi viviamo in Italia, e non in Scozia, per cui le "ore 22,00", per i nostri costumi e per il nostro clima, andavano "tradotte" (almeno) come "ore 23,00".
***
Quindi, secondo me, riaprire il ristoranti "la sera" (si fa per dire), ma costringere la gente a tornare a casa non oltre le 22, darà luogo soltanto a due sconfortanti risultati:
- prendere in giro i "ristoratori", perchè la maggior parte delle persone non avrà molta voglia di cenare fuori casa, con un simile "orario da caserma";
- creare continui scontri ed alterchi tra i pochi "clienti" dei ristoranti e le forze di polizia, perchè ritengo altamente improbabile che un orario del genere, nella maggioranza dei casi, possa venire "effettivamente" rispettato.
***
Quanto al fatto che un coprifuoco alle ore 22,00 invece che alle ore 23,00 possa "effettivamente" contribuire al contenimento del covid19, non mi risulta che esista alcuno studio "scientifico" che suffraghi tale bizzarra teoria; la quale, secondo me, è di carattere meramente e ottusamente "burocratico".
***
A mio parere le forze di polizia, invece di essere dirottate a perdere tempo in simili inutili verifiche, dovrebbero essere indirizzate a controlli molto più seri e "mirati"; e, cioè, verso coloro che "effettivamente" pongono in essere comportamenti davvero "pericolosi" ai fini della diffusione del Covid19.
In tal caso, i contravventori, ai sensi degli artt. 438 e 452 del codice penale, dovrebbero essere sbattuti in galera nel momento stesso in cui venissero colti in flagranza di reato; e poi bisognerebbe gettare via la chiave!
***
Ciao Eutidemo, condivido tutto, in particolar modo la chiusura del tuo post. Io trovo avvilenti le misure che sono state messe in atto dal 8 marzo, un lockdown ridicolo che ha solo avuto l'effetto di prolungare la forte circolazione del virus, deprimendo dei settori strategici come il turismo, la cultura e la ristorazione. Il vero lockdown è stato quello di quasi 3 mesi (troppo lungo) dell'anno scorso. Non si poteva certo più aspettare, le decisioni che prendiamo adesso andavano anticipate di almeno 3 settimane, visti anche gli scarsi risultati. Sul coprifuoco, il "povero" Draghi ha dovuto mediare, perchè in quel carrozzone della sua maggioranza si contrappongono forze che vogliono lasciare ancora le sorti della nazione in mano ai medici e altri che, secondo me giustamente, pretendono che la politica si assuma le sue responsabilità e governi il paese secondo una logica "costi-benefici", che non poteva più essere ignorata. Il coprifuoco dovrebbe avere, a mio avviso, solo lo scopo di impedire assembramenti notturni per lo più di giovani, che con i ristoranti hanno poco a che fare. Come ho già detto più volte, le regole devono essere poche, chiare ed inflessibili e vanno fatte rispettare. Tra le 22 e le 23 cambia poco o nulla.
#551
Tematiche Spirituali / C’ERANO UN VOLTA I GIGANTI
20 Aprile 2021, 21:05:01 PM
Citazione di: iano il 20 Aprile 2021, 20:31:59 PM

Ma vorrei dire provocatoriamente che la Bibbia non ha bisogno di una spiegazione scientifica, perché essa stessa è "scienza" ma riguardante altri tempi e altri fatti.
A volte è proprio la inevitabile lacunosità delle nostre conoscenze a creare discontinuità fra le cose, dove però non ve ne sono realmente. E certamente nessuna discontinuità  sembra più incolmabile di quella che appare fra fede e scienza .
Io mi dichiaro non credente ma ho imparato a rispettare la fede altrui non solo perché è un buon principio, ma perché ho capito che al fondo di ogni uomo c'è sempre una fede, anche quando non emerge , come conchiglie in cima alle montagne.
Sì, sono d'accordo con te. Sull'evidenziato, però, dico che la spiegazione razionale, secondo le conoscenze attuali,  di quella "scienza" di altri tempi e altri fatti è quanto si prova a fare in questo post, ma necessariamente con un punto di vista diverso. Prendiamo per esempio Caino, l'agricoltore (inquinatore, cattivo urbanizzatore, distruttore, rovinoso)  e Abele, il pastore (ecologo, rispettoso dell' ambiente, preservatore,), è una visione congeniale a un popolo nomade, non assolutizzabile. L'agricoltore sfrutta la terra, come l'allevatore il suo bestiame ed entrambi sono utili e dannosi al creato. Infatti, Caino non è in grado di offrire,  a un Dio al quale vanno fatti sacrifici animali, offerte paragonabili a quelle di Abele e ne risulta per sempre segnato. Ma il fatto che sia un agricoltore non è può essere una colpa, se non per uomini nomadi, dediti alla pastorizia e che vedono la preservazione, nella consacrazione divina del proprio modo di vivere.
#552
Tematiche Spirituali / C’ERANO UN VOLTA I GIGANTI
20 Aprile 2021, 20:15:54 PM
Citazione di: iano il 20 Aprile 2021, 19:32:01 PM
Esistono culture che non parlano di un diluvio universale?
Esistono culture che non si siano chieste cosa ci facciano le conchiglie in cima alle montagne?
Il diluvio universale si limita a spiegare un fatto.
Ma quando i fatti si accumulano le spiegazioni inevitabilmente si aggiornano.
Così oggi parliamo di evoluzione e deriva dei continenti, che non sono verità assolute, al pari del diluvio universale, ma servono solo a spiegare i fatti disponibili al momento.
Quindi è ragionevole prestarvi fede, in attesa di nuovi fatti.
La vera rivoluzione del Darwinismo non risiede nel genio di un uomo, ma nelle nuove tecnologie che hanno permesso agli uomini di verificare con mano ,girando il mondo, quanto i testi di sapienza, bestiari, tavole botaniche e bibbie, corrispondessero alla realtà. Le sorprese hanno superato di gran lunga le attese, tanto che a secoli di distanza si fatica ancora a prestarvi fede, o meglio a ritrattare la propria fede.
Il vero attrito fra re e scienza non sta dove si crede.
Finché è stato possibile aggiornare i testi sacri, trascrivendolo infedelmente, o meglio correggendone gli errori man mano che si evidenziavano, tutto è filato liscio.
Ma l'invenzione della stampa ha interrotto questo meccanismo.
Sì, iano, concordo e quando dico che questi tentativi di razionalizzazione e di interpretazione dei simboli dei testi sapienziali antichi mi piacciono, dico la verità, non è un modo di irridere l'argomento. In fondo, come giustamente dici, anche noi crediamo/sappiamo che, ben prima di noi, c'è stata realmente un' era di enormità gigantesche, di sconvolgimenti  disastrosi ed epocali. Però, crediamo/sappiamo anche che un vero e proprio diluvio universale probabilmente non c'è mai stato, così come descritto nella Bibbia, ma che ragionevolmente a un ciclo di surriscaldamento del pianeta sono seguiti lo scioglimento dei ghiacciai e l'innalzamento, lento ma inesorabile, dei livelli dei mari, con conseguenti spostamenti e fughe di esseri viventi, estinzioni di altri e via così. I simboli e le credenze dei testi antichi probabilmente hanno   tutti una spiegazione scientifica, non sono solo frutto di una fervida fantasia e di occhi e menti innocenti. E' per questo che non condivido molto la contrapposizione con la teoria dell'evoluzione, che ci conferma che sono esistiti dei giganti sulla Terra. La fusione tra sacro e profano, tra reale e immaginario, che scaturisce da questi post ( non è il primo) dove si cerca di interpretare dei simboli a me piace molto. Al netto delle varie fedi, che io non ho, ma che rispetto incondizionatamente.
#553
Racconti Inediti / Re:Il giallo dell'uovo sigillato!
20 Aprile 2021, 19:40:22 PM
Citazione di: InVerno il 20 Aprile 2021, 17:59:37 PM
Citazione di: sapa il 20 Aprile 2021, 11:00:10 AMBè, hai inventato uno stile, forse: quello del giallo "retrogrado", se così si può definire. Insomma, un racconto nel quale il narratore mette fuori strada il lettore, per poter riservare a sè stesso di illuminare la soluzione. Non ti avvilire, Eutidemo, la narrazione è buona, ma dubito che, se lo pubblicherai,  tu possa contare in seguito su una gran moltitudine di fans!  Oh, poi forse sono io che sono tardo, eh...Ciao
Onestamente il mio intendimento è che si tratta esattamente di ciò che fanno normalmente i giallisti, per questo li evito accuratamente quando entro (entravo?) in libreria, non mi pare che Eutidemo abbia inventato granchè.. forse la differenza sta nella capacità di mascherarlo? Ma le mie conoscenze sul genere sono effettivamente molto limitate, pressochè ad alcuni classici, e magari gli autori moderni fanno diversamente..non sopporto i gialli, ma se sono brevi come questo posso anche apprezzare..se qualcuno dovesse torturarmi un giorno, chiudermi in prigione con dei libri di Carofiglio potrebbe convincermi a parlare meglio del waterboarding. Eutidemo ma tu non scrivevi anche di science fiction?
Ciao Inverno, non sono un esperto di libri gialli, a suo tempo mi sono dedicato molto ai Maigret di Simenon, Ellery Queen e ai Nero Wolfe di Rex Stout ( i miei preferiti). In tutti questi, a parte che si tratta anche di romanzi validi, la ricerca del colpevole avviene sì per gradi, ma con il coinvolgimento del lettore. Diversamente dai Tenente Colombo televisivi, dove l'innovazione sta nel fatto che lo spettatore assiste al delitto mentre viene commesso e poi alle manovre "avvolgenti" del mitico Peter Falk, per trovare le prove e assicurare l'assassino alla giustizia. Qui, il bravo Eutidemo a mio avviso esagera un po', omettendo di mettere il lettore a conoscenza di alcuni dettagli importanti, che rivela solo quando scioglie il mistero, e seminandone forse troppi che portano a sviare il lettore. Un lavoro quasi troppo perfetto, come dice lui stesso di questo piano criminale, ma solo  nella mente dello scrittore.
#554
Racconti Inediti / Re:Il giallo dell'uovo sigillato!
20 Aprile 2021, 11:00:10 AM
Citazione di: Eutidemo il 20 Aprile 2021, 10:41:42 AM
Citazione di: sapa il 20 Aprile 2021, 10:28:34 AM
Ti dirò, Eutidemo, sono un po' deluso. Infatti, come narratore di questo giallo ti sei divertito più a depistare il lettore, che a metterlo sulla strada giusta. Ti confesso, ma sei libero o meno di crederci, che quando hai bocciato la teoria del suicidio, ho cercato di capire chi, tra la sorella, la guardia del corpo e il sicario, poteva essere l'omicida, ma mai avrei pensato che fossero in combutta tutti e 3! Inoltre, il movente era del tutto oscuro e lo hai rivelato solo alla fine, quando, in fondo, sarebbe bastato al lettore il "fardello" di capire come l'omicida poteva aver chiuso da fuori il catenaccio e le finestre. Il massimo del depistaggio, poi, si ha quando addirittura il narratore allega l' immagine della traiettoria del colpo di fucile, che coincide con la posizione del cadavere! Questa è stata veramente una cattiveria, perchè porta il lettore su tempi sbagliati...Il fatto che i fori alle finestre avrebbero potuto essere la chiave per "svuotare l'uovo senza romperlo" era chiaro, ma non ci si stava coi tempi. Questo tuo giallo è poco canonico, direi. A presto.
Devo ammettere che hai ragione!
In realtà, non sono un grande scrittore di racconti gialli :(
Bè, hai inventato uno stile, forse: quello del giallo "retrogrado", se così si può definire. Insomma, un racconto nel quale il narratore mette fuori strada il lettore, per poter riservare a sè stesso di illuminare la soluzione. Non ti avvilire, Eutidemo, la narrazione è buona, ma dubito che, se lo pubblicherai,  tu possa contare in seguito su una gran moltitudine di fans!  Oh, poi forse sono io che sono tardo, eh...Ciao
#555
Buongiorno, invito xxmaurizio a proseguire il suo excursus, che per ora si trova al livello di introduzione, come da lui stesso premesso. Il discorso è interessante, però che una volta ci fossero i giganti è una credenza piuttosto diffusa nel mondo antico. Mi piacciono i ragionamenti che tentano di razionalizzare le  cosmogonie religiose, che affondano spesso le proprie radici in terreni contigui, se non nello stesso proprio.