Un vaccino normale ha bisogno quasi di dieci anni di tempo per essere sviluppato e testato a sufficienza (nel lungo periodo) prima di essere autorizzato.Quello contro il covid-19 nemmeno un anno. E' naturale che molte persone, anche favorevoli a vaccinarsi, nutrano perplessità. La Pfizer intanto ha preteso uno scudo legale per proteggersi da eventuali cause legate alla somministrazione del suo vaccino anti-Covid. In GB, che ha già iniziato a vaccinare in massa con pfizer, non c'è ancora l'obbligatorietà ed è previsto un indennizzo una tantum a chi subisce un danno da vaccino , causante un'invalidità almeno del 60%, pari a 120.000 starline.
Questo è un vaccino diverso da tutti i precedenti, detto a mRNA. Non c'è alcuna certezza sull'immunità che può dare nel tempo. Alcuni parlano di sei mesi, altri di un paio d'anni al massimo.
Come accade per qualsiasi altro farmaco, c'è bisogno di tempo e soprattutto di esperti indipendenti per valutare la reale sicurezza di un vaccino e la sua efficacia nel tempo.
Ciò non significa che il vaccino avrà sicuramente effetti collaterali importanti. Probabilmente non li avrà. Però, visto il rischio che si prende nel somministrarlo, ritengo che un'eventuale obbligatorietà sia un atto piuttosto forte e , caso mai, da valutare più in là, quando si avranno maggiori certezze su efficacia e sicurezza. In questa fase iniziale, penso che vaccinare gli ultra65enni , le persone fragili e il personale sanitario sia sufficiente. Lasciare circolare il virus tra le fasce d'età non a rischio (o a rischio bassissimo) permetterebbe di raggiungere l'immunità di gregge in modo naturale (modello svedese).