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Messaggi - iano

#5416
Tematiche Filosofiche / Il punto nodale
03 Novembre 2018, 04:58:55 AM
Si inizia con qualcosa che sembra scontata,ma che non lo è.
Meglio considerarla quindi una assunzione di comodo : noi siamo distinti da ciò che è fuori di noi. C'è un dentro e c'è un fuori.
Queste parti comunicano e quindi interagiscono .
Arrivano dati dall'esterno verso l'interno che vengono elaborati in modo più o meno utile all'interazione che ne consegue.
Adesso viene il passaggio nodale. I dati che arrivano dall'esterno vengono elaborati in modo utile , seppur non univoco. Si possono immaginare nel corso dell'evoluzione diversi tentativi di elaborazione con esiti che vengono messi alla prova dei fatti.Buono , non buono. Utile non utile.
È ciò ha a che fare con la sopravvivenza, e quindi con là possibilità di continuare ad elaborare.
E' adesso , a questo punto del discorso , anche se detto col senno di poi , che andrebbe fatta una scelta.
L'utilita' è la sola bussola. Conta la mappa , per quanto provvisoria , e non importa quanto fedele , purché giunga allo scopo.
Oppure conta la mappa , in quanto approssimazione sempre migliore di ciò che è fuori di noi , come meta gloriosa , futile in potenza , seppur non necessariamente tale.
Rimane il fatto che il criterio di utilita' agisce indipendentemente dalle nostre tensioni , più o meno consapevoli e dichiarate , per quanto si possa provare ad ignorarlo o addirittura considerandolo , tentare di ostacolarlo in quanto potenzialmente deviante dal sentiero della gloria che tende a una metà fine a se stessa , e solo in subordine pregna di utili conseguenze.
Due strade diverse quindi che condividono ,volenti o nolenti ,una meta minimale che in se' non sembra avere alcun fascino.
Infatti seppur sappiamo quanto forte sia l'istimto di sopravvivenza, vivere per sopravvivere non sembra avere in se' grande attrattiva.
E veniamo al domandone finale.
Se abbracciamo il criterio di utilita' come fine a se stesso senza altre mete che non siano la sopravvivenza,detto come ipotesi , senza dover necessariamente concordare , quanto mete alte e gloriose , ma in se' futili , possono frenare la sua azione?
Ipotesi errate non hanno sempre conseguenze immediate , ma prima o poi i nodi dell'affascinante chioma vengono al pettine .
Il mio non è un invito a rinunciare ai nostri sogni da svegli , sia perché forse non è possibile sopprimerli da svegli al pari di come non possiamo evitarli nel sonno , sia perché è bello sognare ed è nella nostra farlo , e sopprimere la propria natura non sembra una buona idea a naso.
Il mio è un invito alla leggerezza.
Come dire che a me sembra molto utile non prendersi troppo sul serio.
Se il radicalizzarsi delle idee è la premessa indispensabile dell'utile dialettica , consideriamo sempre che le parti che assumiamo sono frutto del caso.
Se la coerenza in vita è un bene , nessuno però ci impedisce di vivere più vite.E forse è utile imparare a farlo.
#5417
Percorsi ed Esperienze / Re:Immortalità a la Borges
28 Ottobre 2018, 01:25:15 AM
Per poter verificare , anche solo teoricamente , che esistono anche soli due Jacopus identici , ciò che l'infinita' ci garantirebbe , bisognerebbe poter definire con precisione infinita cosa sia Jacopus e questo non è possibile.
O no ?  😁
#5418
Tematiche Filosofiche / Re:Antropologia sociopsichica
28 Ottobre 2018, 00:50:35 AM
Citazione di: viator il 27 Ottobre 2018, 22:53:19 PM
Salve (tranne che ad altamarea).

1 - coloro che fanno il mondo
2 - coloro che lo usano
3 - coloro che lo subiscono
4 - coloro che lo contemplano

Ognuno di noi banalmente ricade in ogni categoria in misura diversa , e nella misura in cui siamo quel che siamo , più che nella misura , per chiudere il cerchio delle banalità , di quel che desideriamo .
Una occasione dunque che porgi ad ognuno di noi per riflettere sulla propria natura , ma una occasione anche per riflettere sul grado di compatibilità delle diverse categorie. La categoria 3 forse è quella meno definibile.
Sicuramente io subisco il mondo.Ma quanto pesa ciò? Poco direi nella misura in cui lo contemplo , perché nel farlo astraggo me stesso come parte dell'osservato , e nel farlo mi faccio una ragione del mio subire , rendendolo lieve , come inpersonale.
La conseguenza di ciò nella mia vita è stato mostrare coraggio spesso , pur senza essere coraggioso.
Una sorta di incoscienza da contemplazione , come se non fossi stato io a dover subire le conseguenze delle mie azioni coraggiose.
Ma è proprio vero che la fortuna aiuta gli audaci perché mi è andata sempre bene. il coraggio intellettuale è ciò che mi piace più di me stesso , e per cui giustifico l'aver vissuto.
Sicuramente la mia aspirazione è di ricadere nella prima categoria.
Ma il mio posto naturale è la quarta avendo contemplato il mondo da intruso clandestino , incapace di personalizzare , e quindi perciò forse incapace di "farlo" , e se l'ho subito però non mi è pesato.
Il bello di quando la fortuna non ti assiste è che non ti sentì un ladro , seppur occasionale.
#5419
Tematiche Filosofiche / Re:Scienza e scientismo
10 Settembre 2018, 23:59:31 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 10 Settembre 2018, 18:27:33 PM
Citazione di: iano il 10 Settembre 2018, 16:10:49 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 10 Settembre 2018, 00:02:34 AM
Citazione di: iano il 09 Settembre 2018, 23:53:38 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 08 Settembre 2018, 01:03:16 AM
Citazione di: iano il 07 Settembre 2018, 18:28:44 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 07 Settembre 2018, 12:01:40 PMIANO
Cosa significa "La terra gira intorno al Sole"?

CARLO
Non mi sembra un concetto moto complicato. Cos'è che ti risulta oscuro?

IANO
In che senso la consideri una verità?

CARLO
Perché esistono migliaia di osservazioni e di esperimenti che lo certificano.
Tu, invece, non la consideri una verità?

Non è una verità.
È una descrizione inattuale di fatti sperimentali , che oggi si descrivono in modo più opportuno.
I fatti sono fatti , ma la loro descrizione non sono fatti.
Dire che la terra gira intorno al sole è una descrizione approssimativa e quindi errata.
Un sistema di masse che possa considerarsi isolato ,sufficientemente lontano da altre masse,gira attorno al centro gì gravità del sistema, che sta dentro al sole ,a causa della sua massa preponderante, ma non coincide col suo centro.Il centro di gravità non sta necessariamente dentro una massa del sistema.
Perciò ti suggerisco di scegliere un altro esempio quando vuoi illustrare verità fisiche inoppugnabili.


CARLO
Leggi la mia risposta # 45, dove do una spiegazione un po' più dettagliata della tua.


IANO
In effetti la tua buona conoscenza della questione fa' risaltare le tue contraddizioni. Dici che il sistema gira attorno al suo centro di massa , e poi lo chiami sistema eliocentrico,pur non coincidendo il centro di massa col centro del sole.
Supponiamo invece che i due centri coincidano.
Allora il sistema eliocentrico in questo caso ipotetico descrive nel modo più semplice possibile il moto dei corpi del sistema Solare.
Non distando i due centri nella realtà in modo significativo , tale semplicità rimane anche nel caso reale.

CARLO
Appunto. Il centro di massa è comunque interno al Sole, quindi "eliocentrismo" è ancora appropriato.

IANO
Il sistema geocentrico descrive ugualmente il moto dei corpi del sistema , ma in generale in  modo più complicato ,a causa della sua distanza significativa dal centro di massa,, seppur risulta ancora conveniente nel contesto della nostra quotidianità spicciola.
Da ciò possiamo trarre un criterio di verità per l'uno piuttosto che per l'altro?
Possiamo solo scegliere la descrizione più conveniente in base al contesto.

CARLO
Il tuo è un ragionamento errato su tutte le ruote. Rileggi meglio ciò che ho scritto:

<<In altre parole, le osservazioni convergenti-complementari di Keplero e di Newton, hanno ampiamente dimostrato che il punto di vista geocentrico non è del tutto falso, ma è una verità relativa; relativa ad un osservatore posto in un punto della superficie terrestre. Cioè, esso esprime una verità che è tale solo sul piano cinematico: è vero che, rispetto alla Terra gli astri si muovono secondo il modello geocentrico, ma si tratta di moti apparenti, non reali, perché contraddicono le leggi della dinamica. Per esempio, una massa immensa come il Sole non potrebbe mai gravitare intorno alla Terra che è 300 mila volte meno "pesante" (è sempre la massa più piccola che gravita intorno alla massa più grande e mai viceversa).
Pertanto, i moti reali degli astri non sono quelli osservati dalla Terra (osservazione diretta), ma quelli che rileverebbe un osservatore situato sul Sole, anzi, sul cosiddetto centro di massa risultante dall'interazione tra il Sole e tutti gli altri pianeti (in realtà, poi, tutto il sistema solare gravita attorno al buco nero Sagittarius A posto al centro della nostra galassia)>>.

IANO
Quindi se il sistema eliocentrico è una verità scientifica allora questa verità deve essere diversa da quella che si usa in filosofia.
Forse che per la verità filosofica vale il rasoio di Occam?
Esistono infinite possibili descrizioni del sistema.

CARLO
Esistono infinite descrizioni RELATIVE del sistema solare (moti apparenti), ma UNA SOLA descrizione assoluta: quella che soddisfa sia l'osservazione dei moti osservati cinematicamente, sia le leggi della dinamica: è la descrizione fatta da un osservatore che sia solidale col centro di massa del sistema solare.

IANO
Possiamo descrivere il sistema nel modo più conveniente in base al contesto, ma nessuna descrizione è vera.
Nessuna è vera , oppure , ammesso e non concesso , sono tutte vere.

CARLO
Neanche per sogno! Affermazioni come questa non tengono conto del fatto che i moti veri sono solo quelli conformi alle leggi della dinamica.

IANO
La verità filosofica non ha luogo in fisica

CARLO
Non c'è alcuna differenza tra verità fisica e verità filosofica. Tant'è che Newton chiamava la Fisica anche "Filosofia della Natura".
Le citazioni di chicchessia non hanno valore assoluto.
Se poi volessi essere cattivo direi che il parere di un alchimista , quale era Newton vale quel che vale.
Se invece voglio essere buono direi che Newton è stato l'anello di congiunzione fra alchimia e fisica e dopo di lui il mondo non è stato più lo stesso.
Ma direi di chiudere qui , perché non riusciamo a capirci.
È stato un piacere , come sempre.😉
#5420
Citazione di: DeepIce il 07 Settembre 2018, 18:37:56 PM
Sono un uomo di 37 anni, laureato in filosofia e dottore di ricerca nella stessa materia, parlo fluentemente 3 lingue. Ho sempre avuto mille interessi (lettura, comunicazione, giornalismo, lingue); interessi che mi hanno portato a fare innumerevoli esperienze, tutte molto stimolanti e formative, ma poco o per nulla remunerative.

Fino ad una certa età, con tanti sogni nel cassetto, si pensa più ad accumulare esperienze. Poi però arriva il momento in cui ci si rende conto di non avere nulla in mano. In sostanza non riesco a trovare lavoro, di nessun tipo.

Non riesco a capire che cosa ci sia di sbagliato in me o nel mio curriculum. I datori di lavoro sembrano quasi spaventati dalla mia formazione universitaria (filosofia è una disciplina pericolosa?). A volte mi sento dire che il mio CV è troppo ricco, a volte che manca sempre qualcosa.

Sono stato anche all'estero, ma - a dispetto di quanto molti sostengono - non è affatto facile: si cercano soprattutto persone con conoscenze nel campo dell IT, dell'informatica, dell'accounting, dell'ingegneria e cose del genere.

Ho provato in settori quali il marketing, la comunicazione, il copywriting, l'editoria; settori più affini alle mia capacità ed ai miei studi...il risultato è stato ed è zero!

La cosa che mi fa sorridere è che c'è gente che mi invidia, vorrebbe avere i titoli accademici  e le esperienze che ho io. Eppure mi sento un fallito. A volte mi ritrovo ad invidiare i pasticceri, i cuochi, i panettieri che trovano un lavoro facilmente, in Italia e all'estero.

Mi sento in colpa per aver fatto determinate scelte formative: se invece di perdere anni sui libri di filosofia avessi imparato un mestiere o studiato altro, forse ora sarebbe tutto più facile.

Non colpevolizzo la filosofia in quanto tale, è stata ed è la mia passione, però prendo atto che la filosofia e il mondo del lavoro sono agli antipodi.
Ti racconto la mia esperienza,che seppur diversa , in qualche modo conferma (o forse no ) le tue conclusioni.
Sono in possesso da qualche decennio di uno dei lavori che tu invidi , nonché di passione per il filosofare , cresciuta nel frattempo .
Che differenza c'è fra me e i miei colleghi in genere?
Capisco meglio il contesto in cui lavoro , e non intendo solo dal punto di vista professionale.
Questo mi avrebbe consentito di far carriera , se avessi voluto.
Perché so farmi le mie ragioni e ho il rispetto , e forse perfino il timore dei miei superiori .Hanno provato in tutti in modi di promuovermi , per placarmi immagino,ma senza riuscirci,perché ho anche la fortuna di fare un lavoro che mi piace.Per contro sono diventato un alieno per i miei colleghi i quali parimenti mi temono , con mio dispiacere.
Forse la filosofia non serve a trovare un lavoro , è vero , ma serve per tutto il resto.
Quindi cerca un lavoro qualsiasi , possibilmente che non ti piaccia 😅 , e poi accetta tutte le promozioni che verrano....quasi da se'.
Da cosa nasce cosa ......se si possiede un buon concime ..... da non spargere sul curriculum pero'.😅
Per farsi temere c'è tempo, anche se detto così non suona bene e io non l'ho cercato.
#5421
Tematiche Filosofiche / Re:Scienza e scientismo
10 Settembre 2018, 16:49:33 PM
Errata corrige.
.
Le quali descrizioni non sono vere derivando tale verità dall'uso del linguaggio matematico.
Se però colloquialmente si afferma che la terra gira attorno al sole...ok...essendo il sistema eliocentrico quello di maggior interesse per i fisici.
#5422
Tematiche Filosofiche / Re:Scienza e scientismo
10 Settembre 2018, 16:10:49 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 10 Settembre 2018, 00:02:34 AM
Citazione di: iano il 09 Settembre 2018, 23:53:38 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 08 Settembre 2018, 01:03:16 AM
Citazione di: iano il 07 Settembre 2018, 18:28:44 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 07 Settembre 2018, 12:01:40 PMIANO
Cosa significa "La terra gira intorno al Sole"?
CARLO
Non mi sembra un concetto moto complicato. Cos'è che ti risulta oscuro?

IANO
In che senso la consideri una verità?

CARLO
Perché esistono migliaia di osservazioni e di esperimenti che lo certificano.
Tu, invece, non la consideri una verità?
Non è una verità.
È una descrizione inattuale di fatti sperimentali , che oggi si descrivono in modo più opportuno.
I fatti sono fatti , ma la loro descrizione non sono fatti.
Dire che la terra gira intorno al sole è una descrizione approssimativa e quindi errata.
Un sistema di masse che possa considerarsi isolato ,sufficientemente lontano da altre masse,gira attorno al centro gì gravità del sistema, che sta dentro al sole ,a causa della sua massa preponderante, ma non coincide col suo centro.Il centro di gravità non sta necessariamente dentro una massa del sistema.
Perciò ti suggerisco di scegliere un altro esempio quando vuoi illustrare verità fisiche inoppugnabili.

CARLO
Leggi la mia risposta # 45, dove do una spiegazione un po' più dettagliata della tua.
In effetti la tua buona conoscenza della questione fa' risaltare le tue contraddizioni. Dici che il sistema gira attorno al suo centro di massa , e poi lo chiami sistema eliocentrico,pur non coincidendo il centro di massa col centro del sole.
Supponiamo invece che i due centri coincidano.
Allora il sistema eliocentrico in questo caso ipotetico descrive nel modo più semplice possibile il moto dei corpi del sistema Solare.
Non distando i due centri nella realtà in modo significativo , tale semplicità rimane anche nel caso reale.
Il sistema geocentrico descrive ugualmente il moto dei corpi del sistema , ma in generale in  modo più complicato ,a causa della sua distanza significativa dal centro di massa,, seppur risulta ancora conveniente nel contesto della nostra quotidianità spicciola.
Da ciò possiamo trarre un criterio di verità per l'uno piuttosto che per l'altro?
Possiamo solo scegliere la descrizione più conveniente in base al contesto.
Questo ragionamento manterrebbe la sua validità anche se altro non esistesse al mondo oltre i confini del sistema solare , e pure se i due centri coincidessero perfettamente.
Quindi se il sistema eliocentrico è una verità scientifica allora questa verità deve essere diversa da quella che si usa in filosofia.
Forse che per la verità filosofica vale il rasoio di Occam?
Esistono infinite possibili descrizioni del sistema.
Possiamo descrivere il sistema nel modo più conveniente in base al contesto, ma nessuna descrizione è vera.
Nessuna è vera , oppure , ammesso e non concesso , sono tutte vere.
La verità filosofica non ha luogo in fisica , se non indirettamente per l'uso che si fa' della matematica nel descrivere una teoria , le quali descrizioni non diventano vere ereditando tale verità dalle descrizioni , essendo queste relative e riscrivibili in altra forma in base al contesto , alla convenienza , al mutare dei tempi e dei punti di vista.
#5423
Tematiche Filosofiche / Re:Scienza e scientismo
09 Settembre 2018, 23:53:38 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 08 Settembre 2018, 01:03:16 AM
Citazione di: iano il 07 Settembre 2018, 18:28:44 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 07 Settembre 2018, 12:01:40 PMIANO
Cosa significa "La terra gira intorno al Sole"?
CARLO
Non mi sembra un concetto moto complicato. Cos'è che ti risulta oscuro?

IANO
In che senso la consideri una verità?

CARLO
Perché esistono migliaia di osservazioni e di esperimenti che lo certificano.
Tu, invece, non la consideri una verità?
Non è una verità.
È una descrizione inattuale di fatti sperimentali , che oggi si descrivono in modo più opportuno.
I fatti sono fatti , ma la loro descrizione non è un fatto.
Dire che la terra gira intorno al sole è una descrizione approssimativa e quindi errata.Tale descrizione non si presta dunque come esempio paradigmatico di verità scientifica,come tu spesso
la usi.
Un sistema di masse che possa considerarsi isolato ,cioè sufficientemente lontano da altre masse,come succede per il sistema solare, gira attorno al centro gì gravità del sistema, che sta accidentalmente dentro al sole ,a causa della sua massa preponderante, ma non coincide col suo centro.Il centro di gravità non sta neanche necessariamente dentro una massa del sistema in genere.

#5424
Tematiche Filosofiche / Re:Scienza e scientismo
07 Settembre 2018, 18:28:44 PM
Citazione di: Carlo Pierini il 07 Settembre 2018, 12:01:40 PM
Citazione di: iano il 06 Settembre 2018, 18:18:38 PMVisto che per te [l'eliocentrismo] è una verità così lampante , potresti giustificarla , senza ricorrere ad autorevoli  citazioni,cioè con parole tue?
Sono sicuro che non ci riuscirai , capendo in tal modo il tuo errore.
[/quote

CARLO
Che significa "giustificare" una verità come quella espressa dall'eliocentrismo?
Si , cosa significa "La terra gira intorno al Sole"?
In che senso la consideri una verità?
Come ho gia' detto non riuscirai a rispondere e perciò capirai il tuo errore.
#5425
Citazione di: Carlo Pierini il 06 Settembre 2018, 13:19:19 PM
Citazione di: iano il 05 Settembre 2018, 11:47:22 AM
...dovremo ammettere che nulla è come ci appare , seppur, ammesso e concesso,  ciò che ci appare non viene dal nulla.

CARLO
In altre parole, tu affermi che qualunque affermazione, per quanto ritenuta vera, non può che esprimere una verità apparente.
...Ma anche questa tua affermazione è una verità apparente? ...O solo a te è concesso di esprimere verità definitive, non-apparenti?
No , il termine verità apparente non significa nulla per me.
Le uniche verità sono date per fede secondo me,e in ciò non ha alcun luogo l'apparenza.
Io sono libero di credere o non credere , e non di credere o non credere in modo apparente.

#5426
Tematiche Filosofiche / Re:Scienza e scientismo
06 Settembre 2018, 18:18:38 PM
@Carlo.
Perdonate L'ot , ma forse no , perché Carlo forse è un perfetto esempio di scientista.

Carlo ,un esempio che porti spesso , quando parli di verità scientifica definitivamente affermata, e di fatto ormai inconfutabile,è quello della terra che gira intorno al sole , e non viceversa.
Visto che per te è una verità così lampante , potresti giustificarla , senza ricorrere ad autorevoli  citazioni,cioè con parole tue?
Sono sicuro che non ci riuscirai , capendo in tal modo il tuo errore.
In effetti ne abbiamo già parlato , e tu hai tirato in ballo Copernico e Galileo.
Dillo con parole tue , così che io ed altri possiamo mostrarti dove sbagli.
Copernico e Galileo hanno dato un grande contributo,ma la scienza intanto è andata avanti .
Adesso sappiamo meglio come è fatto l'universo e perciò l'esempio che citi è quantomeno espresso in termini inadeguati.
Se ci limitiamo al sistema solare la tua citazione,seppur rimanga inesatta , può ancora avere un senso , e quindi possiamo capire perché Copernico e Galileo lo abbiano detto,ma in effetti in assoluto non ha alcun senso , come abbiamo capito col senno di poi e consci ormai della vastità dell'universo.
#5427
Citazione di: Carlo Pierini il 05 Settembre 2018, 02:09:59 AM
Citazione di: iano il 04 Settembre 2018, 22:12:24 PM
Non esistono le masse , lo spazio e il tempo e l'energia in se' , ma questi sono tutti termini coi quali  possiamo descrivere la correlazione che c'è fra noi e la realtà.

CARLO
...Ma allora... se non esiste nulla, ...se tutto ciò che ci circonda è solo un sogno illusorio..., non l'avrò pagata un po' troppo cara la moquette del mio studio?  :)


Se <<non esistono le masse, né lo spazio, né il tempo>>, cosa significa <<correlazione tra noi e la realtà>>? Noi chi? Quale realtà?
😅
Noi , e  una supposta realtà fuori di noi ,motivo di percezioni e di costruzione di teorie, che ci permettono di interfacciarci utilmente con essa.
Mi permetto di credere in una realtà esterna,anche perché non costa nulla.
Ma , col senno di poi ,credo  dovremo ammettere che nulla è come ci appare , seppur, ammesso e concesso,  ciò che ci appare non viene dal nulla.
A prima vista ciò può risultare deludente, ma forse è vero il contrario.
Pensa che noia vivere in un unico-verso potendo vivere in un multiverso.
Non è in fondo nostro sommo diletto inventarci mondi di fantasia , considerando però che.......
nulla nasce dal nulla , neanche la fantasia.
La necessità,il limite se vuoi , che si fa' piacere.
Il piacere di essere uomini.
#5428
@Carlo.
Adesso dovresti trarre le conseguenze ultime delle tue convinzioni e dire che la medicina contro il colera c'è l'hanno portata gli alieni o che in generale la scienza ci è stata calata dall'alto.Si tratta solo del nome alla moda che connota l'attivita' umana , la quale non ha salti miracolosi anche quando sembra.
Il vaccino per il colera non è sempre esistito , ma la medicina si, anche quando non si chiamava medicina.
E allora? Perfino i gatti sanno come curarsi il mal di pancia.
E se domani i gatti evolvendosi scoprissero il vaccino della peste felina ( esiste ? ) cosa starebbero facendo di tanto diverso del mangiare erba gatta?
A proposito.Il vaccino per la peste umana non esiste ancora.
#5429
Tematiche Filosofiche / Re:Scienza e scientismo
04 Settembre 2018, 23:53:45 PM
Citazione di: 0xdeadbeef il 04 Settembre 2018, 20:21:23 PM
In relazione alle ultime discussioni, vorrei soffermarmi un attimo sul rapporto che
intercorre fra la scienza e la sua, chiamiamola, "estensione" (una estensione che è
in ultima analisi filosofica): lo "scientismo".
La miglior definizione di "scienza" è, a mio parere, quella del Dizionario Filosofico
di N.Abbagnano che già citavo in un altro post: "una conoscenza che includa, in modo o
misura qualsiasi, una garanzia della propria validità".
Bah, di definizioni se ne possono trovare tante, ma questa ritengo sia, davvero, la più
generica ed "esatta" nella sua genericità onnicomprensiva (quindi la più adatta ad una
riflessione di tipo filosofico).
Altrettanto direi della definizione di "scientismo", che nell'Abbagnano così recita: "l'
atteggiamento di chi dà importanza preponderante alla scienza dei confronti delle altre
attività umane, o ritiene che non ci siano limiti alla validità e all'estensione della
conoscenza scientifica. In questo senso il termine equivale a "positivismo".
(preciso che questa definizione di "scientismo" è la seconda; quella prevalente nella
cultura non-anglosassone).
Bah, sulla base di quanto appena accennavo sul post "La psicologia e la psichiatria
hanno valore di scienze?" mi sembra di poter rilevare che oggigiorno si è andati ben
oltre la scienza, sconfinando in un vero e proprio feticismo scientista.
E' ritenuta scienza, dicevo, persino la politica (l'ottimo Jacopus vi ha opportunamente
aggiunto l'economia, il diritto, la sociologia e la storia), figuriamoci.
Ora, chiedevo, perchè, come e da dove nasce questo "bisogno di scienza"?
Per rispondere a questa domanda credo interessante andare a vedere meglio cosa dice il
Dizionario di Abbagnano: "la limitazione espressa con le parole: "in modo o misura
qualsiasi" (vedi definizione di "scienza") è qui inclusa per rendere la definizione
applicabile alla scienza moderna, che non ha pretese di assolutezza. Ma il concetto
tradizionale della scienza è quello per il quale la scienza include una garanzia
assoluta di validità".
E allora, io dico, ecco svelato l'arcano...
Quello che va per la maggiore è il concetto tradizionale di scienza. Perchè l'uomo ha
bisogno di certezze, e la divinità "morta" di Nietzsche ci rientra dalla finestra nelle
sembianze di un apparato tecno-scientifico che l'uomo assume come rimedio contro
l'angoscia suscitata dal divenire delle cose (come in Severino).
Ma vi è ben di più che non la sola ripresa del concetto tradizionale di scienza.
"O la cosa è scienza o non è nulla", dicevo.
Un uomo atterrito dal nichilismo e dal relativismo non può accontentarsi di un sapere
dubbio o tutt'al più probabile. Ecco allora che tutto diviene "scienza" (tradizionalmente
intesa, ovviamente), perchè solo la scienza dà certezze...
Un uomo odierno, si diceva, certamente molto meno libero che non quello degli ultimi otto-
nove secoli (che "conosceva" Dio e sapeva anche relegarlo in un ruolo...)
Per certi versi l'attuale situazione mi ricorda infatti quella dell'alto medioevo, allorquando
le uniche "cause" possibili degli effetti e del divenire delle cose erano Dio o il demonio...
Finchè l'uomo, per così dire, "non imparerà a riconoscere questo nuovo dio" non saprà né
assegnargli un ruolo né, all'occorrenza, ignorarlo.
saluti
Veramente una bella esposizione , la tua , che fa' riflettere.
Si potrebbe riassumere così.
La scienza di oggi si appropria della chiesa come la chiesa di ieri si appropriava della scienza.
Cambiando l'ordine dei fattori,etc...
Beh no , non direi che il risultato non cambia , ma c'è un fil rouge in questa storia, a quanto pare.
#5430
Forse quindi è nella storia della nostra evoluzione che potremmo provare a scorgere le vaghe ombre proiettate nella caverna, perché inutile negare, e con ciò vengo incontro a Carlo , che tale tensione esiste.
E per venire incontro a me dico che , se esiste , a qualcosa servira'.😁
Il tempo direi ha dimostrato ampiamente che è una tensione economicamente sostenibile.Quindi infine,sempre viva la voglia di conoscenza.E se là si vuol considerare voglia di conoscenza in se',non cambia molto.Conta la tensione in se',e il modo in cui la si considera è solo un accidente che la condiziona relativamente.
Si può discutere quale condizionamento , in se' inevitabile ,sia più utile,e questo mi pare sto cercando di fare,in opposizione ,costruttiva spero, al punto di vista di Carlo, a proposito di complementarietà di oppost.....