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Messaggi - Ipazia

#5416
Anche il covid ci ha fatto un favore facendo chiudere le discoteche. Ha quasi del mistico come virus, epidemie e coatti siano così elettivamente affini.
#5417
Tematiche Filosofiche / Re:Il nulla come concetto
20 Agosto 2020, 08:09:04 AM
Citazione di: Phil il 19 Agosto 2020, 23:14:04 PM
P.s.
Per una certa ironia del discorso, finché parliamo di qualcosa, sia esso un accendino o una "dimensione" o il nulla, restiamo sempre "a valle" della domanda filosofica a "monte": (in versione semplificata) «perché c'è qualcosa?». Per fortuna possiamo congetturare e creare i nostri "vocabolari filosofici" senza essere costretti prima a risponderle.

Lo possiamo fare perchè quella domanda è un qualcosa "tutto" antropologico. Volendola cavalcare "a monte", il perchè causale, e ancor più quello finale, essi sono insensati se la filosofia li persegue in assoluto, mentre relativizzandoli alle sfera evolutiva antropologica rientrano nella ricerca di senso della condizione umana che esiste in seno ad un qualcosa più grande che esisteva prima e, verosimilmente, continuerà dopo l'estinzione del soggetto della domanda.

Il vocabolario sensato di tale domanda è scientifico-filosofico, separando la sfera causale (chiamiamola big-bang, Dio, o Spinoza che li coinvolge entrambi) da quella finale (qui i vocabolari si dilatano nelle motivazioni individuali e collettive evolutivamente determinate).

Come hai già osservato, e prima di te L.Wittgenstein, "anche avessimo la risposta a tutti i perchè della scienza ...", non caveremmo un ragno umano dal buco della sua domanda fondamentale, che passa quindi, pur restando "a valle", in primo piano nell'orizzonte di senso che quotidianamente, dalla notte dei tempi, delimita lo sguardo dell'universo antropologico. Come citava un mantra newage, ma pure la tradizione socratica, trovo che la risposta più sensata sia: "non cercare altrove la risposta perchè la risposta sei tu" (nella tua specificità evolutiva).

Anche "perchè di sì" (lo Jasager nicciano) e "blowing in the wind" (Dylan) sono buone risposte al duplice perchè fondamentale.
#5418
Citazione di: viator il 18 Agosto 2020, 12:27:20 PM
Il "configurare" implica l'attribuire una certa forma, e le forme si concretano attraverso i loro limiti e confini. Circa confini e forma dell'Assoluto e del Tutto (etc. etc.) credo resteremo a rinfrescarci in mezzo al guado. Saluti.

Già meglio che l'allucinazione di approdi illusori. Ma gli approdi reali sono tali e tanti che non resta nessuno che non lo desideri a rinfrescarsi in mezzo al guado.

Ipazia non disdegna la metafisica, posto che pure la scienza, nel rappresentare il reale, lo è. Ipazia disdegna la metafisica farlocca cacciatrice e sponsorizzatrice di chimere. Ne disdegna la falsità.
#5419
Citazione di: viator il 17 Agosto 2020, 21:23:34 PM
Circa l'assoluto, il problema fastidioso che impedisce di rendere del tutto fantasioso ed inesistente tale entità.........secondo me consiste nel trovare una alternativa logicamente seria (dubito che ne arrivino) alla sua seguente e mai commentata definizione : "Ciò che contiene senza essere contenuto da altro più grande di esso".

Definizione di tipo insiemistico, ovvero logico-matematico, ovvero concetto. Con impossibilità di passare dal concetto all'ente, quindi non falsificabile, quindi oggetto di fede, quindi escluso dall'episteme scientifica.

Se a te sta bene credici pure che un ente siffatto esista, ma siamo fuori da un discorso rigorosamente scientifico-filosofico o, nella migliore ipotesi, ad una astratta definizione concettuale esclusa da ogni possibile verifica sperimentale.

Come già dissi, l'ente più simile postulato da un'episteme scientifica fu l'Universo galileiano, la Natura spinoziana. Entrambi correlati all'ente assoluto della teologia. Ma entrambi questi "enti" hanno mostrato il loro carattere di concetto antropologico, non configurabile in alcun ente incontrovertibile come l'episteme scientifica giustamente pretende.
#5420
Tematiche Filosofiche / I postulanti dell'Assoluto
17 Agosto 2020, 16:43:12 PM
Da tempi immemori, intrecciandosi con la religione, la filosofia ha perseguito il mito dell'assoluto. Esso costituisce il Santo Graal del pensiero metafisico e, malgrado le sciabolate della modernità e post che ne hanno disintegrato i fondamenti ontologici ed epistemologici, i postulanti dell'assoluto continuano nella loro nave di Teseo a sostituire pezzi teoretici per permettere all'assoluto di riprendere il mare della riflessione filosofica.

L'impresa è disperata e assomiglia piuttosto al celebre quadro di Théodore Géricault che ad una tranquilla avventura del pensiero.

Partendo dai numi fino alla cosa in sè si sono fatti numeri da circo per sostenere la causa dell'assoluto, il quale sempre più si è negato affogandone le pretese nel fiume Pantarei già noto agli antichi più metafisicamente accorti. Volendo trovare una mediazione si dovrebbero riporre le aspettative in assoluti alquanto relativi, ma che interessano un po' tutti noi, come la vita umana e la cura e preservazione del pianeta che ci ospita. Là c'è spazio per fare, cum grano salis, esercitazioni di assoluto. Rigorosamente con l'iniziale minuscola e la falsificazione dietro l'angolo.
#5421
Tematiche Filosofiche / Re:Il nulla come concetto
17 Agosto 2020, 16:07:12 PM
CitazioneUn'idea, un concetto, un'idea
Finché resta un'idea è soltanto un'astrazione
Se potessi mangiare un'idea
Avrei fatto la mia rivoluzione...

Cantava Gaber su testi del metartista Sandro Luporini. Il nulla è un concetto, un'astrazione. Nulla più.
#5422
Questione logica nota: Omnis determinatio est negatio  ;) Ogni ente esiste in quanto differenziato da altro ente: Ipazia non è Bobmax.

La metafisica sovente dimentica un suo simpatico antico prodotto intellettuale: simplex sigillum veri.
#5423
Citazione di: bobmax il 14 Agosto 2020, 05:19:43 AM
...

E fin qui va bene...

Tuttavia, occorre rendersi conto che è la categoria che rende possibile l'insieme! È la categoria che lo rende "cosa".

Se non teniamo ben presente questa condizione, finiamo con l'estendere il concetto di insieme laddove non è più sostenuto da alcuna categoria.
Finiamo cioè con intendere pure il Tutto come un qualcosa!

Ma questo è solo il risultato di un corto circuito del pensiero razionale che non si avvede dei propri stessi limiti.

Il Tutto non è affatto qualcosa!
Non è affatto un insieme.
Per la semplice ragione che non vi è altro.

Seppur paradossalmente (per il pensiero razionale) il Tutto, non essendo qualcosa non c'è, equivale al Nulla.

Difatti, è un grave malinteso confondere l'esserci con l'Essere.
Ci sono i qualcosa.
L'Essere non c'è, in quanto è!

Nell'esserci, Essere = Nulla.

Il corto circuito del pensiero razionale è cercare contenuti di verità trascendent/e/ale in categorie logiche che hanno una loro utilità ma sono solo adattamenti rappresentativi antropomorfici della realtà: Tutto, Nulla, Qualcosa, Dio, Uno, Infinito, Assoluto, Essere,...
In tale obnubilamento della ragione la metafisica ha molte più colpe della logica-matematica, che almeno è consapevole dei suoi arte-fatti.

Il pensiero razionale pareva aver trovato una buona mediazione tuttologica nell'Universo (di Spinoza e Galileo). Ma anche l'Universo ha perso la sua verginità tuttologica non appena se ne sono teorizzati di diversi (multiverso), antitetici, paralleli e chi più ne ha più ne metta. La realtà si diverte a giocare a dadi coi sogni metafisici delle sue creature più immaginifiche.
.
#5424
Il Tutto metafisico é una chimera, una fantasticheria umana al pari delle figure in maiuscolo che hai elencato. L'unico tutto realmente definibile, plausibile ed utile é il concetto logico-matematico della teoria insiemistica.
#5425
Il tutto è concetto (antropo)logico riferibile ad un insieme di enti. Un mazzo di carte da briscola è tutto se ha 40 carte con i simboli previsti. Quando esco di casa per una scampagnata faccio un check per vedere se c'è tutto quello che mi serve. Il complemento logico del tutto è la parte. Un set completo di parti costituisce un tutto. Il tutto è quindi l'assemblaggio logico dei qualcosa costituenti. Tutta la popolazione umana è data dalla sommatoria degli umani presenti in un determinato momento. Quindi il tutto non è sempre fisso ma può  essere variabile. L'insiemistica è la disciplina logico matematica che si occupa del rapporto tra le parti e il tutto di un insieme.
#5426
Tra il sapere e il credere declinati da Phil c'è l'area (o alea) della scommessa altrettanto magistralmente declinata da Pascal e dagli atei in senso inverso. La scommessa si basa su saperi incompleti e credenze di varia origine e natura. Essa è imparentata col gioco in cui, al suo apice adrenalinico, ci si gioca la vita. Come il dado aleatorio che Cesare trasse sul Rubicone o cose meno celebri come l'attività alpinistica laddove si vogliono sapere i propri limiti aldilà di ogni illusoria credenza.

La scommessa si applica bene ad ogni esperienza esistenziale, di corta o lunga durata. Il negativo si vince sdrammatizzando il tutto nel gioco. Nel grande gioco della propria vita così com'è e diviene.
#5427
Citazione di: Brugmansia il 08 Agosto 2020, 14:48:40 PM
Ma è stata proprio la verità che ho sperimentato fino a questo momento la causa del mio isolamento.
La ricerca puoi farla solo in solitudine, senza tutto quel chiacchiericcio, quel rumore di sottofondo che ti disturba e ti distrae...
L'unica verità a cui sono giunta è che si nasce e si muore soli. In mezzo, poche presenze e troppe comparse.
Scusate, spero di non portare negatività.

La ricerca richiede studio e lo studio richiede solitudine. Ma quando si è capito grossomodo il mondo che ci circonda si possono selezionare compagnie, comportamenti e interessi veridici nella misura che ci è data di accedere alla verità. Non necessariamente tale processo porta alla solitudine e alla negatività. La nascita e la morte sono fatti individuali, ma tutto quello che ci sta in mezzo no.
#5428
Si vive meglio in pace con la propria anima. L'anima dei pusillanimi vuole consolazione, l'anima matura vuole verità.
#5429
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
06 Agosto 2020, 18:50:12 PM
Se il passato ci sta addosso bisogna prefigurarsi (finzione creativa) nel presente il proprio futuro in modo che quando esso sarà presente in qualche modo ce lo saremo prodotto da noi e lo riconosceremo annegandoci felicemente dentro. E se qualcosa andrà per un verso a noi ignoto od ostile ce ne faremo una ragione e riprenderemo a fingere il nostro futuro.

La sfasatura va cesellata per quanto è nelle nostre possibilità fino al giorno in cui perderemo l'ultima partita a scacchi. Il pensiero è fatto della stessa sostanza dei sogni ("We are such stuff as dreams are made on and our little life is rounded with a sleep" dice Prospero nella Tempesta di Shakespeare). Il nostro personale sonno-sogno è tutto ciò che realmente possediamo e merita il nostro amore. Perfino un pessimista come Leopardi se ne accorse e lo pose in versi come solo lui sapeva fare.
#5430
Tematiche Filosofiche / Re:Al di là dell'aldilà
06 Agosto 2020, 08:18:15 AM
Vince facile U.G. quando contrappone la sua personale illuminazione al vuoto stormire di formule liturgiche in cui si tenta infantilmente di racchiudere l'infinito nei più disparati logos, verbo, mantra. Ma quando deve lui riempire di significato la sua illuminifica catarsi non sa andare oltre la derisione dell'altrui banalità.

Altra ispirazione trovo invece nella concisione, umiltà e bellezza della narrazione che prediligo: https://www.youtube.com/watch?v=SgA4ctqcq8g